6 marzo 2024 14:27
Informazione PR
Osservando la cartina del Mar Tirreno si può notare un piccolo arcipelago di isole al largo della Sicilia. Rispetto alle coste siciliane si trovano in direzione nord, e prendono il nome di Isole Eolie. Il turismo qui è vivo in ogni periodo dell’anno, anche se la maggior parte dei visitatori arriva nel periodo estivo. Le attrazioni sono molteplici, a partire dalla presenza dei due vulcani di Stromboli e Vulcano, che contribuiscono a creare un’atmosfera a dir poco unica e speciale. Ci sono molti modi per vivere la propria vacanza in questo arcipelago. Uno dei più affascinanti è senza alcun dubbio il noleggio catamarano Eolie. Spostarsi seguendo il vento può donarci una esperienza davvero indimenticabile. Cosa fare in un soggiorno su queste isole? Scopritelo insieme a noi.
Cosa c’è da sapere sulle Isole Eolie
Le Isole Eolie sono note per la loro origine vulcanica, che le rende soggette a numerosi fenomeni che avvengono con una certa regolarità. Sono chiamate anche Isole Lipari. L’arcipelago si compone di sette isole principali, ma non mancano piccoli isolotti che possono essere raggiunti senza difficoltà attraverso il mare.
Per arrivare sulle isole Eolie l’unico modo è usare delle imbarcazioni, come gli aliscafi e i traghetti che partono dalle coste settentrionali della Sicilia. In alternativa ci si può avvicinare in totale autonomia, utilizzando imbarcazioni di vario genere, come ad esempio barche a vela e catamarani, e attraccare nei vari parti.
Le isole offrono un buon numero di strutture ricettive come alberghi e case vacanze. I prezzi possono variare molto a seconda della struttura e dei servizi in essa offerti.
Osservare l’attività vulcanica
Molti scelgono di visitare le Isole Eolie per la loro attività vulcanica. I vulcani presenti su questo arcipelago sono due: Stromboli e Vulcano. Stromboli è uno dei vulcani più attivi a livello globale. Non è raro poter assistere a vari fenomeni di natura eruttiva, con piccole esplosioni che avvengono senza che vengano registrati danni nel territorio circostante.
Vulcano al contrario per ora tende a emettere quasi esclusivamente fumo. La sua fama risale all’antichità e all’epoca dei miti e delle leggende, quando si credeva che al suo interno si trovasse il dio greco Efesto, noto tra i romani proprio come Vulcano.
Le meraviglie del mare
Chi sceglie le Isole Eolie per le proprie vacanze non può perdere l’occasione di esplorare il magnifico mare che le circonda. Le spiagge sono pure e incontaminate e il mare solitamente è molto pulito, a dir poco cristallino.
Un buon modo per conoscere quest’area è quello di noleggiare una barca a vela o un catamarano, e trascorrere delle splendide giornate seguendo la direzione indicata dal vento. Esistono aziende che offrono questo genere di servizi e spesso mettono a disposizione anche degli esperti e preparati skipper pronti a mettersi al timone.
Se invece volete vivere in prima le profondità del mare potete affidarvi ai molti sub della zona, i quali organizzano delle vere e proprie immersioni guidate. Ci si può divertire in totale sicurezza, entrando in contatto con le meraviglie nascoste sotto la superficie del mare, dove specie marine di ogni genere si incontrano liberamente, lontane dalla presenza dell’uomo.
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[post_content] => In attesa della Fiera del Cicloturismo, la cui quinta edizione si terrà a Padova dal 27 al 29 marzo 2026, ecco alcune proposte per il cicloturista, con itinerari da percorrere anche in inverno.
Le mete tra cui scegliere sono numerose e adatte a ogni esigenza: la Fiera del Cicloturismo riunisce oltre 100 destinazioni ciclistiche in tutto il mondo, tanto da aver recentemente ottenuto il riconoscimento ufficiale di “evento internazionale”.
Il mercato delle destinazioni cicloturistiche stia vivendo una forte crescita, guidata dall’interesse per un turismo esperienziale. Sono sempre più numerosi gli itinerari tematici che seguono la cultura e tradizione locale, unendo la conoscenza del territorio all’esperienza del viaggio in bici.
Nel 2025, l’Europa ha rappresentato oltre il 43% del mercato globale del cicloturismo, confermandosi una meta attrattiva per cicloturisti di tutto il mondo. L’Italia è al primo posto come destinazione, seguita da Francia e Germania.
Chi sceglie la Sicilia invernale trova percorsi per ogni tipo di ciclista: dalla tranquillità delle strade costiere ai sentieri sterrati dell’entroterra, l’isola offre itinerari per esperti e per chi è alla prima avventura. Ci sono tracciati ideali per la gravel o la mountain bike, ma anche strade perfette per le bici da turismo o le e-bike.
Un esempio è la “Via dei Tramonti”, da Palermo ad Agrigento: un itinerario che segue la costa occidentale attraversando luoghi iconici come Scopello, la Riserva dello Zingaro, e poi giù fino alla Valle dei Templi. Chi vuole proseguire può addentrarsi verso l’interno lungo la Magna Via Francigena, tra colline e paesi in pietra che profumano di legna e pane appena sfornato.
In Portogallo tra le esperienze più affascinanti c’è la Via Algarviana: un percorso escursionistico che si estende per 300 km attraverso l’entroterra. Il tracciato parte da Alcoutim, vicino al fiume Guadiana, e termina a Capo San Vincenzo, a Sagres.
Un’alternativa è percorrere l’Ecovia Costiera, composta da 12 segmenti per circa 214 km lungo la costa dell’Algarve, o il percorso di San Vincenzo, che si estende per oltre 400 km tra Capo San Vincenzo e Santiago do Cacém.
In Turchia, più precisamente nella zona di Antalya, tra Mediterraneo e montagne, nasce una specie di “triathlon” naturale che non ha bisogno di cronometri né di medaglie: bici da corsa, sci e nuoto.
L’Antalya è già conosciuta tra i ciclisti grazie all’UCI Gran Fondo World Series, una delle tappe più suggestive del calendario internazionale.
Con più giorni a disposizione, le vacanze invernali possono trasformarsi in un suggestivo viaggio in bicicletta nelle Isole Ionie, combinando pedalate e spostamenti in barca tra Corfù, Lefkada, Cefalonia, Itaca (la leggendaria patria di Ulisse) Paxi, nota per i suoi uliveti secolari, e la piccola Meganisi. I percorsi si snodano su terreni vari, alternando strade panoramiche lungo la costa a tratti immersi nell’entroterra verde e rigoglioso, offrendo un’esperienza di viaggio intensa ma rilassata anche nei mesi più freddi.
Andalusia e Catalogna sono mete perfette per le vacanze invernali in bici, grazie al clima mite e ai percorsi adatti a tutti i livelli. La varietà del territorio spagnolo permette di pedalare tra vallate, pianure, coste, altopiani, catene montuose e foreste, con itinerari che soddisfano sia chi ama le tranquille pedalate su strade rurali, sia chi cerca sfide più impegnative tra colline e alte vette.
Gli amanti del cicloturismo non devono perdersi le Vie Verdi (o Greenways), ideali per pedalare su percorsi pianeggianti immersi nella natura: si tratta di oltre 3.500 km di linee ferroviarie dismesse riconvertite in itinerari cicloturistici, che attraversano tutta la Spagna offrendo percorsi ben segnalati e scenari spettacolari.
Tra i percorsi più celebri il Cammino di Santiago con le sue numerose diramazioni, la Via dell’Argento (un’antica strada romana da Siviglia a Gijón in 12 tappe), il Cammino del Cid, percorso letterario da Vivar a Orihuela, e la TransAndalus, un itinerario ad anello di 2.000 km in mountain bike che attraversa tutta l’Andalusia.
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[post_content] => Un occhio ai numeri, in progressiva ascesa, ed uno alle tante attrattive di un’isola che non conosce pause né stagioni.
Guardando al futuro, la Sicilia ha chiuso il 2024 di forte crescita,: 22,4 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi, confermandosi tra le mete più amate d’Europa dopo Londra e davanti a destinazioni come Parigi e Roma.
Anche il 2025 mantiene il passo, con un +11,9% di presenze e un aumento della permanenza media a 3,6 giorni. Numeri che riflettono una destinazione capace di attrarre e trattenere grazie al clima mite, alla ricchezza culturale e a collegamenti sempre più efficienti. Nel 2024 gli aeroporti di Palermo e Catania hanno movimentato 22,7 milioni di passeggeri, con un incremento significativo dei flussi europei, mentre Lampedusa e Trapani completano un sistema aeroportuale ormai pienamente integrato.
Il patrimonio dell’isola rappresenta il cuore di questa crescita: 1.636 km di coste, sette siti Unesco, 87 aree protette e oltre 200 luoghi culturali, sostenuti da una ricettività di alto livello, con una presenza di hotel 5 stelle superiore alla media nazionale. Per valorizzare questo potenziale, la Regione ha destinato 135 milioni del FSC 2021–2027 alla riqualificazione delle strutture e allo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo. Strumento centrale è la piattaforma Iodah, che integra dati su arrivi, prezzi, reputazione online, eventi e mobilità, consentendo di anticipare tendenze e orientare investimenti.
Il Piano turismo 2026 punta a ridurre la stagionalità, già migliorata nel 2025, grazie a campagne mirate, eventi culturali e sportivi e alla crescita del turismo esperienziale. Tra le iniziative principali spiccano gli “Stati generali del cinema 2026”, dedicati alle produzioni girate nell’isola. Parallelamente, verrà riorganizzata l’offerta ricettiva, supportata da incentivi e monitorata tramite Iodah per migliorarne qualità e competitività.
Cinque le grandi aree che nel 2026 racconteranno un’isola moderna e vivibile tutto l’anno. La Sicilia Centrale con i suoi borghi, riti e paesaggi con cammini come quello di San Giacomo o la Transumanza degli Asini, affiancati da esperienze creative di artigianato e cucina comunitaria.
La Valle dei Templi, fulcro del progetto SiMed, che ha registrato nel 2024 una crescita del 40% rispetto al 2019, e i borghi dei Sicani, custodi della Dieta Mediterranea, sinonimo di qualità della vita e longevità. Le isole minori, riunite nel network “Islands of Sicily”, volte a consolidare un’offerta integrata di 14 Comuni e oltre 80 operatori che spazia dal trekking al diving.
E ancora le Madonie meta di un turismo “ quattro stagioni”: l’autunno dei cammini e delle sagre, l’inverno degli sport e dei borghi festosi, la primavera delle fioriture e dei musei, l’estate dell’avventura outdoor, con la Targa Florio come simbolo identitario. Infine, la Sicilia Occidentale con Gibellina, Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, e un’offerta che unisce musei, arte open-air, cantine, saline e i grandi parchi archeologici di Segesta, Selinunte e Cave di Cusa.
Federica De Luca
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[post_content] => Trinity ViaggiStudio fa rotta sull'Asia. Il tour operator interpreta una tendenza di mercato emergente, che vede sempre più studenti interessati a vivere esperienze di studio fuori dalle destinazioni convenzionali, scegliendo proprio alcuni Paesi dell'Asia per esperienze più immersive e formative, che uniscono lingua, cultura, attività esperienziali e sviluppo delle soft skills.
Non sorprende, quindi, il boom di iscrizioni ai corsi di coreano e giapponese, l’aumento degli studenti internazionali nei sistemi educativi dell’Asia orientale e la curiosità verso destinazioni meno battute ma sempre più attrezzate ad accogliere studenti da tutto il mondo.
Le destinazioni
Le scuole partner di Trinity ViaggiStudio in queste aree si distinguono per approcci didattici moderni — dal metodo comunicativo al project-based learning, dalle classi multiculturali ai percorsi blended — capaci di stimolare autonomia, competenze interculturali, problem solving e apertura mentale. In questo scenario,il t.o. intercetta e sostiene questa evoluzione culturale e formativa arricchendo la propria programmazione con nuove mete di grande fascino come Vietnam, Malesia, Cina, Corea del Sud.. Destinazioni che combinano apprendimento linguistico, immersione culturale e scoperta, trasformando la vacanza studio in un’esperienza completa e autentica. Il Giappone, già tra le mete più amate, si conferma particolarmente richiesto: il rapido sold out ha portato Trinity ViaggiStudio a incrementare i posti disponibili per rispondere all’altissima domanda.
Fra le destinazioni "nuove" in primo piano anche la Grecia, con un campus a Chalkida, vivace città sul mare sull’isola di Eubea ollegata alla terraferma da un ponte.
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[post_content] => Il ponte dell’Immacolata si conferma l’avamposto delle vacanze di Natale per 13,9 milioni di italiani, la maggior parte dei quali (6,5 milioni di persone) partirà nella giornata del 5 dicembre, mentre 4,9 milioni di essi si muoveranno il sabato 6 dicembre. Questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione dell’8 dicembre, secondo l’indagine realizzata per Federalberghi da Tecnè.
A vincere sulla scelta della destinazione, a quanto pare, sarà ancora l'Italia. Al top delle preferenze, resistono le città d’arte con tutto il patrimonio artistico museale ed espositivo che esse offrono per coloro che si tratteranno entro i confini nazionali. La spesa media si attesterà sui 635 euro a persona producendo un giro di affari di 8,8 miliardi di euro. Chi andrà all’estero, a sua volta, non rinuncerà a visitare le grandi capitale europee ed extraeuropee.
L’indagine rivela inoltre una tendenza spiccata ad utilizzare questo prezioso intervallo vacanziero per visitare i mercatini natalizi, manifestazioni caratteristiche, fedeli alla tradizione, che mostrano di essere in forte crescita su tutto il territorio nazionale: essi attrarranno infatti il 61,3% di coloro che partiranno per il ponte dell’Immacolata.
Scenario rassicurante
“I dati rilevati dalla nostra indagine ci restituiscono uno scenario luminoso, apparentemente rassicurante, soprattutto in previsione delle festività Natalizie – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questo quadro conferma una forte determinazione nel programmare un viaggio. Si continua a scegliere l’Italia, il che per noi è motivo di grande orgoglio, si ama ritrovare l’atmosfera ideale nei mercatini natalizi, si cerca un arricchimento culturale nelle città d’arte e ci si garantisce un soggiorno principalmente in albergo, proprio nell’ottica di rendere la vacanza il più rilassante possibile. Va senz’altro considerato determinante il calendario di dicembre 2025, che fa cadere di lunedì la festa dell’Immacolata, offrendo maggiori opportunità nel programma di viaggio”.
“Tuttavia – conclude Bocca - non possiamo trascurare il fatto che, accanto a milioni di italiani che si metteranno in movimento, vi sarà una parte consistente del Paese costretta a rimanere a casa per il Ponte a causa dell’aumento del costo della vita. Ciò mette in evidenza una fragilità reale, amplificata dagli aumenti nelle ordinarie spese quotidiane che spingono molti dei nostri concittadini a far retrocedere nella scala delle priorità la legittima esigenza della vacanza”.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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Al via cinque nuovi itinerari tematici, costruiti attorno al patrimonio delle architetture difensive, tra castelli, torri, forti e batterie costiere, per promuovere un turismo sostenibile all’interno del sito Unesco “Porto Venere, Cinque Terre e Isole”. Offrire al pubblico un’alternativa qualificata ai percorsi più frequentati, proponendo esperienze di visita capaci di integrare valore culturale, interesse paesaggistico e una distribuzione più equilibrata dei flussi è l’obiettivo del progetto.
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[post_content] => Le Seychelles hanno ufficialmente superato l'obiettivo di arrivi di visitatori rispetto al 2024, registrando oltre 354.000 arrivi a quattro settimane dalla fine dell'anno. Questo rappresenta un aumento del 12% rispetto ai 316.800 arrivi registrati nello stesso periodo del 2024.
Gli arrivi turistici, come riporta Eturbonews, continueranno a rafforzarsi. L'Europa, il principale mercato di origine, ha registrato un aumento del 13%, mentre Africa e Asia hanno registrato rispettivamente una crescita del 22% e del 23%. L'Oceania ha registrato una crescita eccezionale del 94% e le Americhe hanno registrato un aumento del 5%.
I mercati europei
La Germania rimane il mercato più grande delle Seychelles, con 49.310 arrivi fino ad oggi, seguita da Francia (38.899) e Russia (32.443). Italia (20.478) e Regno Unito e Irlanda del Nord (20.165) completano i primi cinque mercati.
In Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti rimangono un mercato di origine resiliente, con 17.221 visitatori attratti nel 2025. In Africa, il Sudafrica è in testa alla regione con una performance costante di 7.598 visitatori. La segretaria per il turismo, Sherin Francis, ha osservato che questo risultato riflette una forte collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, un coinvolgimento attivo delle parti interessate, sforzi di marketing mirati e un impegno costante nel fornire servizi e prodotti di alta qualità in tutte le isole.
«Il superamento del nostro obiettivo è il risultato del nostro impegno comune e delle solide partnership che continuiamo a costruire. Abbiamo ricevuto un enorme supporto dai nostri partner del settore nel portare avanti le nostre iniziative e ampliare la nostra presenza sul mercato mondiale. Questo risultato dimostra cosa si può realizzare quando rimaniamo allineati, proattivi e impegnati a migliorare gli standard qualitativi della nostra destinazione. Non diamo per scontato questo risultato, perché sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare. Il dipartimento rimane concentrato sul mantenimento di un forte slancio attraverso un marketing mirato, il rafforzamento delle capacità e il continuo miglioramento dell'esperienza dei visitatori».
Sulla base dei dati sulle prenotazioni future, le Seychelles prevedono che il numero di visitatori continuerà ad aumentare nelle prossime quattro settimane, contribuendo a un nuovo record di arrivi quest'anno.
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[post_content] => Qual è l’attrattività del brand Italia e come la reputazione del nostro Paese all’estero può diventare una leva di sviluppo? Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città».
Va oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti».
In Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero».
L'analisi dei dati
L’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». Sono però proprio i dati, indica Luca Bruschi, key account manager – global corporate partnership di Booking.com, a segnare la via da percorrere: «Dall’analisi dei dati si evince ad esempio come l’83% dei viaggiatori desideri vivere un’esperienza in linea con una maggiore sostenibilità e come il 50% degli utenti della fascia 18-34 anni utilizzi l’AI nella preparazione del viaggio. Tutti driver fondamentali per comprendere cosa chiederà il turista del futuro».
Un altro segmento che influenza la competitività di una destinazione è quello della mobilità il cui concetto, come sottolinea Daniele Di Perna, sales director di Hertz Italia, sta cambiando profondamente. «Per restare accattivanti e creare repeater è fondamentale agire sulla semplicità di prenotazione e utilizzo. Per questo abbiamo studiato un nuovo sito, un’app per smartphone e una piattaforma per il Bt ancora più flessibili». Di Perna ricorda poi come l’interazione umana resti fondamentale: «L’autonoleggio è il primo approccio dello straniero all’Italia. Sicuramente si tratta di un’esperienza che ha la capacità di condizionare il buon esito della vacanza. Per questo abbiamo introdotto alcune novità come il progetto olfattivo per la creazione di una nostra fragranza con Antica profumeria San Simone: il “profumo di Italia” farà parte del ricordo da portare con sé una volta rientrati a casa».
L’attrattività del Belpaese resta un punto di forza da sfruttare, che Bruschi ritiene possa essere capitalizzata dalle pmi grazie a una piattaforma globale come quella di Booking.com. «Le strutture ricettive sono ottimiste, ritenendo nell’85% dei casi di archiviare il 2025 con un risultato positivo. E secondo i dati in nostro possesso, il 48% dei viaggiatori prevede di spendere di più in viaggi nel prossimo futuro. Tutti elementi che inducono all’ottimismo».
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Con oltre 2,7 milioni di prenotazioni internazionali e domestiche di passeggeri aeroportuali che arriveranno in Italia nel mese di dicembre 2025, con una variazione annua del +3%, si conferma la tendenza positiva che ha caratterizzato l’intero anno trascorso (se si considerano solo i turisti soggiornanti si contano 2,4 milioni di arrivi aeroportuali, in crescita del +6,1% sull’anno precedente). Un trend di crescita che prosegue nel 2026 per il mese di gennaio con circa 2,3 milioni di prenotazioni aeroportuali, pari al + 3,9% sull’anno precedente (1,9 milioni soggiornanti, +4,4% sul 2025).
Il fascino dell’Italia durante le festività natalizie non conosce confini. Tra dicembre e gennaio, il Bel Paese si prepara ad accogliere milioni di viaggiatori, con numeri che raccontano nuovamente una storia di successo. Se i flussi domestici sono una garanzia e si dimostrano stabili al 36% del totale, i movimenti internazionali stimolano ancora la crescita.
A trainare è il mercato spagnolo, che da solo porterà circa 611 mila arrivi aeroportuali, seguito a ruota dal Regno Unito con oltre 583 mila arrivi. Non mancano i viaggiatori italiani, che superano quota 383 mila, mentre Francia e Germania confermano il loro amore per l’Italia con rispettivamente 328 mila e 308 mila arrivi.
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Le grandi città italiane si preparano a fare da palcoscenico a questa invasione festosa. Milano svetta con 1,6 milioni di arrivi aeroportuali, seguita da Roma con 1,2 milioni, staccando nettamente le altre destinazioni.
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Il turismo business? In questa stagione resta un passo indietro ma non scompare, con il 3% degli arrivi.
Sul fronte internazionale, l’Italia si conferma protagonista: seconda solo alla Spagna, ma davanti a competitor come Francia e Turchia.
Il Natale, insomma, è il momento in cui l’Italia brilla più che mai, tra mercatini, luci e atmosfere che continuano a incantare il mondo, mostrando come la vacanza in Italia sia ancor più simbolo di condivisione, inclusione e accoglienza, a tavola nelle case come nel nostro sistema di ospitalità, per quei viaggiatori che hanno già prenotato da tempo ma anche per coloro che decideranno last minute di vivere all’italiana le festività di quest’anno.
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Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città».\r\n\r\nVa oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti».\r\n\r\nIn Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero».\r\nL'analisi dei dati\r\nL’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». 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