18 giugno 2021 12:59
Buone notizie dal tradizionale barometro vacanze di Europ Assistance Global elaborato da Ipsos. Per la prima volta dallo scoppio della pandemia, si assiste infatti a una vera inversione di tendenza nel sentiment degli italiani verso i viaggi, con il 67% dei nostri connazionali, intervistati a maggio, che avrebbe già pianificato una vacanza tra giugno e settembre. Si tratta di ben 6 punti percentuali in più rispetto all’estate 2019. Il dato è peraltro in controtendenza rispetto al mood internazionale, visto che nel resto d’Europa la percentuale si ferma 6 punti sotto il livello dell’anno pre-pandemico. Una differenza che si allarga a -18 punti percentuali se si prendono in considerazione gli Stati Uniti.
E gli italiani non tornano solamente a viaggiare, ma anche a uscire dai propri confini. Chi si muoverà per mete estere questa estate sceglierà soprattutto la Spagna (7% del campione), la Francia (5%) e la Grecia (4%). La Penisola tricolore resta comunque, e comprensibilmente, la meta principale per il 61% dei nostri connazionali. In generale, si daranno preferenza a località marine (71%) e montane (25% degli intervistati, in crescita di 6 punti percentuali: segno di una maggiore voglia di ampi spazi e luoghi meno affollati). Il 23% degli italiani, al momento della rilevazione, aveva inoltre già prenotato una vacanza estiva. Una dato questa volta inferiore alla media europea del 35%. I viaggi saranno per lo più in famiglia: il 70% si sposterà con il proprio partner e/o con i propri figli (35%), mentre il 16% partirà con amici.
L’auto anche per quest’anno sarà il mezzo più utilizzato per le trasferte (70% in Italia, 64% Europa), seguito da aereo (18%) e treno (13%). Hotel e case vacanza, invece, le sistemazioni preferite: i primi per il 38% degli italiani (in linea con la media europea, 37%), seguiti dalle case in affitto (33% Italia e 32% Europa). Il nostro Paese torna inoltre a essere meta di viaggio anche per il 25% degli austriaci, il 12% dei tedeschi, il 10% degli olandesi, il 6% dei francesi e il 4% degli spagnoli. In questo modo entra tra le prime mete di viaggio per gli europei nel Vecchio continente, insieme a Spagna e Francia.
Infine una considerazione sugli strascichi lasciati dalla pandemia sulle abitudini di viaggio: per il 51% degli intervistati risulta oggi infatti molto importante partire per le proprie vacanze protetti da un’assicurazione viaggio. Gli italiani si rivelano quindi prudenti, più attenti alla salute e disposti a pagare anche un prezzo maggiore pur di beneficiare di servizi aggiuntivi nella polizza, per proteggersi e godere della vacanza in tranquillità. Il 60% di loro dichiara in particolare di essere disposto a pagare di più per aver incluso nell’assicurazione viaggio il test pcr o sierologico per il Covid-19, mentre il 55% sarebbe disposto a pagare un prezzo maggiorato per ricevere informazioni connesse alla pandemia relative alla destinazione di viaggio (per esempio, strutture sanitarie dedicate al Covid-19).
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[post_content] => «Non abbiamo ancora evidenza di altre regioni intenzionate a seguire questa strada, ma quello dell'Abruzzo resta un esempio importante»: Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, commenta così l'annuncio odierno dell'investimento della low cost irlandese sull'aeroporto di Pescara, che segue la decisione della Regione Abruzzo di abolire l'addizionale comunale. Terza regione italiana a prendere questa strada, dopo Friuli Venezia Giulia e Calabria.
«Un'iniziativa che ci ha consentito di sbloccare gli investimenti, con benefici che si riflettono in un maggior numero di posti di lavoro e nello sviluppo dell'indotto».
A Pescara la compagnia basa quindi un secondo aeromobile e lancia cinque nuove rotte: Breslavia, Cagliari, Kaunas, Valencia e Milano Malpensa, che portano a 19 il totale operato nel network. Obiettivo dichiarato: «Superare il milione di passeggeri all'anno, per una crescita del +30%. Da sottolineare il rafforzamento della connettività domestica con il Nord Italia, con un'attenzione particolare per il segmento business grazie ai due voli giornalieri su Malpensa, che si aggiungono a quello quotidiano su Torino. In parallelo, sempre sul domestico, potenziamo anche i collegamenti con le isole, che con la new entry di Cagliari diventano due per la Sardegna (che si affianca ad Alghero), e due sulla Sicilia, (con Trapani e Catania). Inoltre, aumentiamo le frequenze su 5 rotte già esistenti: Bruxelles, Catania, Bucarest, Londra e Francoforte».
A Pescara Ryanair ha nuovamente espresso la propria richiesta al governo italiano «di sospendere la decisione di aumentare l'addizionale negli aeroporti italiani con oltre 10 milioni di passeggeri all'anno e l'auspicio che la tassa venga rimossa a a livello nazionale: in questo caso - come più volte dichiarato - la compagnia potrebbe investire fino a 4 miliardi di dollari in Italia, movimentando 20 milioni di passeggeri annui in più, offrendo 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro».
La vision sui prossimi mesi
Quanto all'andamento del booking per l'immediato futuro, Francioni è ottimista: «In Italia abbiamo raggiunto i 65 milioni di passeggeri e siamo confidenti di poter continuare a crescere. Certo, il rallentamento di Boeing rimane un problema, ci mette nelle condizioni di operare scelte per priorità privilegiano gli scali e le aree con costi di accesso inferiori che ci consentano di offrire tariffe basse».
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Sono sempre più numerosi gli italiani che decidono di stabilirsi in Paesi dove, per alcuni o molti aspetti, pare si viva meglio. E non si tratta solo di giovani cervelli in fuga. Ci si trasferisce a ogni età: per coronare un sogno coltivato da sempre, ma anche, soprattutto e semplicemente, sperando di trovare il modo di vivere meglio. Tipico è allora il viaggio in avanscoperta che può dare il via al progetto cambio vita. A far emergere il fenomeno sono le agenzie di turismo del gruppo l’Astrolabio a Milano e Bergamo, specializzate in viaggi e soggiorni all’estero con oltre 5 mila clienti consolidati in 40 anni di attività.
“Registriamo questo trend da alcuni anni, ma il fenomeno si è intensificato soprattutto dal 2020 - spiega Gaia Cossali, senior account key client con una esperienza al desk di oltre due decadi -. Spesso la scelta della meta all’estero è influenzata da una prima esperienza che ha lasciato la voglia di tornarci; altre volte le persone programmano a tavolino l’espatrio considerando diversi indici di gradimento che riguardano il potere di acquisto degli stipendi o il budget disponibile, nonché la possibilità di praticare gli sport più amati. E' il caso per esempio di chi va in Costa Rica per fare surf. E poi ci sono alcune attività professionali, come quella del bartender a Dubai, che possono far guadagnare moltissimo in poco tempo. Le nostre agenzie, oltre organizzare il volo verso la destinazione, forniscono anche le informazioni su come ottenere il visto di lavoro tramite uffici specializzati”.
I Paesi più ambiti includono pure la Thailandia, "soprattutto per i pensionati o per chi non ha bisogno di lavorare. Circa 11 ore di volo diretto a una tariffa attorno ai mille euro. Il biglietto per la Costa Rica dall’Italia è caro. Siamo intorno ai 1.400 euro con scalo in Europa. Però poi il Paese può offrire una ottima qualità della vita in termini di sicurezza, natura e anche lavoro. In testa alla classifica ultimamente è il Sudafrica, dove alcuni clienti, in rientro da un safari nelle riserve, dopo aver soggiornato a Cape Town sognano di tornare a viverci. Peccato che non ci siano voli diretti con l’Italia. La soluzione più breve è il volo Milano-Roma Addis Abeba e poi da lì a Cape Town. E i prezzi sono alti/altissimi".
Si parla anche delle Svalbard, un arcipelago del mar Glaciale Artico, che costituisce la parte più settentrionale della Norvegia. "Lì il sole di mezzanotte in estate e la notte polare in inverno, le aurore boreali, gli orsi bianchi, le balene, le foche, la vicinanza di fiordi e ghiacciai attraggono sia i croceristi, sia sempre più giovani che scelgono di studiare nell’insediamento accademico di Longyearbyen, il più a nord del mondo. Il volo di andata costa circa 80 euro. L’atmosfera è raccolta se si pensa che su circa 2.700 abitanti sull’arcipelago, 2.200 vivono a Longyearbyen, l’unico villaggio che offre tutti i servizi e le strutture di una città. Il polo universitario specializzato in materie scientifiche conta 350 studenti di cui la metà proviene da 25 nazioni".
Per rimanere in Europa invece c’è già una consistente comunità italiana in Irlanda, dove le grandi aziende internazionali hanno delocalizzato varie attività creando lavoro, specie per i giovani. "Nel Paese sono numerosi i ristoranti italiani, i guadagni sono alti e l’assistenza sociale è ottima - conclude Gaia Cossali -. La cultura irlandese è inoltre caratterizzata dalla convivialità. Il Paese, a parte la capitale Dublino, conserva un’organizzazione rurale e le relazioni umane sono importanti. Non è però una scelta per pensionati perché il clima è rigido e le pensioni italiane non bastano”.
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[post_content] => Delta Air Lines entra a passo deciso nel 2025, con il ceo Ed Bastian che si sbilancia prevedendo che sarà il migliore anno finanziario della compagnia aerea nei suoi 100 anni di storia. E questo grazie ad una finora mai sopita domanda di viaggio così come al costante aumentare delle vendite nelle classi premium.
Il vettore, che lo scorso anno ha registrato un utile ante imposte rettificato di 5,2 miliardi di dollari, quest'anno potrebbe superare i 6 miliardi di dollari. “Ci aspettiamo che la forte domanda di viaggi continui - ha dichiarato Bastian -. I consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti ed esperienze premium”.
Dopo la pandemia, la domanda di viaggi high-end è aumentata e i viaggiatori sono sempre più disposti a pagare un extra per avere posti più comodi e di lusso. E Delta ha decisamente saputo beneficiare di questo trend.
I ricavi dei biglietti premium di Delta sono cresciuti più rapidamente di quelli della cabina principale e si prevede che li supereranno entro il 2027. Nel trimestre chiuso al 31 dicembre, la crescita dei ricavi premium ha superato quella della cabina principale di 6 punti percentuali.
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Le rotte transatlantiche
I viaggi transatlantici confermano una volta di più la loro rilevanza strategica: tra ottobre e dicembre 2024 sono cresciuti del 4% rispetto al quarto trimestre del 2023, raggiungendo i 2 miliardi di dollari. E con ogni probabilità la forza del dollaro continuerà a sostenere la domanda di viaggi internazionali dagli Stati Uniti nel 2025.
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[post_content] => Tennis, padel, pickleball, beach tennis, tennis tavolo e squash: tutto il mondo della racchetta sarà presente al Raquet Trend 2025 di Milano, diretta evoluzione di Padel Trend Expo, che in due edizioni ha attirato oltre 40 mila visitatori e coinvolto 265 brand e 4500 club. L'evento, primo format in Europa interamente dedicato a tutti i principali sport di racchetta, coinvolgendo sia il settore b2b che il b2c, si svolgerà alla Fiera Milano di Rho tra il 7 e il 9 marzo 2025.
Tra gli ambiti di sviluppo più promettenti, verrà data particolare rilevanza al turismo sportivo, con il progetto le Vie del Turismo, attraverso appuntamenti che mettano in connessione espositori, tour operator, strutture ricettive, academy e buyers dall’Italia e dall’estero, al fine di gettare basi sinergiche di offerta. Lo stesso ambito di Racquet Trend sarà l’arena per poter proporre ai visitatori vacanze che contemplino insieme relax e sport preferito.
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[post_content] => E' già operativo dallo scorso 1° di gennaio il nuovo accordo siglato da Naar Bespoke Travel e Europ Assistance: costruita in collaborazione con il broker Borghini e Cossa, la partnership è a supporto dello sviluppo internazionale del tour operator milanese ed è valida in Italia, Francia, Germania e Benelux.
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[post_content] => Bilancio più che positivo per Villa d’Este sul Lago di Como. Dopo aver acceso per il terzo anno consecutivo il Natale del lago, la struttura chiude per la pausa invernale a conclusione di un 2024 ricco di soddisfazioni per il gruppo e ancora in crescita rispetto all’anno precedente confermando il trend positivo che si è visto anche sulla destinazione negli ultimi anni.
Risultati che sono stati possibili grazie alla fedeltà di una clientela internazionale e domestica che sceglie il Lago di Como e Villa d’Este anno dopo anno per la bellezza dei luoghi e per l’attenzione al servizio personalizzato.
Nel corso del 2024 il Gruppo ha realizzato importanti operazioni: nel febbraio ha acquistato l'Harry’s Bar di Cernobbio, nell’aprile l’Hotel Miralago e in novembre la maggioranza del Circolo Golf Villa d’Este.
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La musica ha scandito le stagioni, basti pensare al concerto estivo di Mario Biondi con la sua voce soul e jazz, ma anche alla magia autunnale della rassegna Friday Jazz, in collaborazione con Blue Note Milano.
Il 28 novembre, l’accensione delle luci ha inaugurato la stagione natalizia con gli allestimenti
fiabeschi e gli spazi ristorativi affacciati sul lago che hanno attirato visitatori locali e stranieri. Villa Malakoff ha ospitato il Pop-Up Biologique Recherche Beauty Maison, dove trattamenti esclusivi hanno elevato l’idea di benessere a un’esperienza di lusso.
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[post_content] => I lavoratori dei trasporti tornano a indire nuovi scioperi sempre per gli stessi motivi per cui li avevano indetti durante il 2024. Per venerdì 10 gennaio è stato indetto il primo sciopero dei trasporti del 2025 che vedrà fermarsi bus, treni, aerei, ma anche il mondo della scuola.
Sarà una giornata difficile per i passeggeri che transiteranno per Malpensa e Linate dove per 24 ore dove si fermerà il personale del settore aereo milanese.
I manutentori delle infrastrutture ferroviarie hanno indetto un doppio sciopero. Il primo, giovedì 9 gennaio, è stato indetto dal sindacato Club trasporti livello nazionale di 24 ore.
Rinnovo contratto
Tra le ragioni della protesta il mancato rinnovo del contratto delle attività ferroviarie. Il giorno successivo gli stessi manutentori aderiranno alla protesta indetta dal Cobas e dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura. Quest'ultimo potrebbe essere revocato per le norme che regolamentano il diritto di sciopero e prevedono una "pausa" di almeno 24 ore tra una protesta e l'altra per la stessa categoria.
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[post_content] => Il turismo italiano è un comparto a sempre maggiore trazione internazionale. Lo dimostrano i dati a preventivo 2024 elaborati dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. Secondo lo studio l'industria dei viaggi tricolore dovrebbe aver proseguito lungo il proprio percorso di crescita anche nel 2024, con un aumento delle presenze del 2,5% sull'anno precedente, per un totale di 458,5 milioni di pernottamenti. A trainare le performance del mercato sarebbero però stati esclusivamente i visitatori stranieri, i cui arrivi sarebbero cresciuti del 6,3% (72,1 milioni totali), mentre le presenze sarebbero aumentate del 7,4% (251,5 mln).
Il turismo domestico zavorrato dal rallentamento dell'economia
Il turismo domestico, caratterizzato da una lunga fase di rallentamento collegata probabilmente alla perdita del potere di acquisto, dovrebbe invece chiudere con una flessione stimata del 2,8% di pernottamenti e del -2,9% di arrivi, portando i valori complessivi rispettivamente a 207 milioni e 63,8 milioni. Nel corso dell’anno, l’economia nazionale ha infatti evidenziato qualche segnale di rallentamento, legato in particolare alle dinamiche inflattive e al conseguente aumento dei prezzi, soprattutto nel settore dei servizi, non solo in Italia ma pure nelle principali destinazioni del mondo.
Bene soprattutto i laghi, la campagna e le città d'arte
In tale contesto, il sistema turistico nazionale ha tuttavia dimostrato una buona capacità di tenuta, sostenuto appunto dalla componente straniera. La crescita si è distribuita in maniera più o meno uniforme tra le diverse macro aree del paese, a eccezione del Nord-Est, leggermente al di sotto della media. Per quanto riguarda gli andamenti delle diverse tipologie di prodotti turistici, gli unici a evidenziare una crescita ridotta sono il balneare e il termale. Un aumento più consistente è stimato, invece, per le aree dei laghi (+6,5%), della campagna/collina (+5,8%), delle città d’arte (+3,6%) e della montagna (+2,5%). In flessione leggera, infine, il risultato delle località classificate ad “altro interesse” (-0,5%).
Qualche incertezza sulla prima parte del 2025
Nonostante un quadro economico ancora incerto, a cui si sommano le tensioni geopolitiche, il risultato di fine anno conferma dunque la solidità del nostro sistema di offerta turistica. Rimane però qualche incertezza sull’andamento del mercato nella prima parte del 2025. È probabile che il rallentamento della domanda, già rilevato alla fine del 2024, continui anche nel primo trimestre di quest'anno, seguito però da una nuova accelerazione nel corso dei mesi successivi. Da un sondaggio condotto dallo stesso Cento Studi Turistici presso un campione di 1.225 imprenditori della ricettività, risulta infatti che il 62% degli intervistati prevede di registrare per la prima parte dell’anno un trend di stabilità del mercato. Le aspettative del 15,1% del campione sono invece di un aumento della domanda, contro il 22,8% che si aspetta una leggera contrazione. In generale, gli imprenditori che hanno manifestato una maggiore preoccupazione sono quelli attivi nelle località balneari e termali. Un minor pessimismo traspare al contrario dagli imprenditori delle aree di montagna e della campagna/collina.
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Dopo gli anni difficili del Covid e della ripartenza post-pandemia i conti del gruppo Carnival tornano finalmente in positivo a chiusura di un anno di grande crescita. La compagnia, che già nel 2023 aveva visto i propri bilanci migliorare sensibilmente senza tuttavia raggiungere il nero in bottom line (-130 milioni di dollari), ha infatti accumulato nel 2024 utili netti per 1,92 miliardi: un risultato persino superiore di 130 milioni alle già ottimistiche previsioni dello scorso settembre.
Tali performance sono state ottenute grazie a ricavi totali per 25 miliardi (+16% sull'anno scorso) e margini operativi lordi rettificati di 6,1 miliardi (ebitda: 4,2 miliardi nel 2023). A trainare i conti Carnival sarebbe stato soprattutto l'aumento delle tariffe medie, cresciute tra il 5% e il 15% a seconda di itinerari, brand e periodi, con le spese degli ospiti a bordo anch'esse in crescita progressiva durante l'anno.
Commentando il bilancio, il chief financial officer David Bernstein ha sottolineato come la domanda continui a essere robusta. Tutto ciò, "ci ha permesso di ricostruire la nostra solidità finanziaria, dandoci l'opportunità di proseguire nel nostro sforzo di trasferire il valore aggiunto dalle operazioni di supporto al debito ai nostri azionisti".
Ottime anche le stime per il futuro con i volumi delle vendite già a livelli record per il 2026. Da segnalare, tra le altre cose, l'ampliamento senza precedenti delle finestre di prenotazioni per i brand nordamericani ed europei della compagnia, ha rivelato il ceo di Carnival Corporation, Josh Weinstein.
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