Avis: Massimo Marsili succede a Giulio Montelatici come direttore sales & marketing
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9 gennaio 2008 10:24
Novità in casa Avis Autonoleggio. Dal 1° gennaio infatti Massimo Marsili succede a Giulio Montelatici in qualità di direttore sales & marketing. L’amministratore delegato Roberto Lucchini ha precisato che «il contributo di Montelatici è stato particolarmente prezioso per la crescita di Avis. Sono certo che il suo ruolo verrà ora ottimamente ricoperto da Marsili, nel gruppo Avis dal 2003».
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[post_content] => Un driver per lo sviluppo turistico della destinazione Sicilia. E' la ratio dell'operazione che ha visto Destination Italia acquisire recentemente il 50,6% del capitale sociale del Mio viaggio in Sicilia: con il suo brand Empeeria, la società fondata nel 2018 da Tony Cirnigliaro e Dario Bottaro come SiciLife gestisce oggi circa 300 esperienze in tutta l’isola, ha rapporti contrattuali con decine di Ncc e con numerosissimi professionisti (guide turistiche, guide ambientali ed escursionistiche, associazioni culturali e sportive, siti d’interesse culturali e artistici, aziende locali). Si propone inoltre in qualità di advisor nel progettare piani di sviluppo delle destinazioni in sinergia con le istituzioni locali e il tessuto imprenditoriale.
Empeeria ha anche contribuito, insieme ad Hubcore.Ai, allo sviluppo di un software per la gestione dei moduli associati alle esperienze e creato il primo tour itinerante in realtà aumentata. Nel 2023 ha per di più realizzato l’integrazione in un channel manager per la distribuzione multicanale. Sempre l'anno scorso Il mio viaggio in Sicilia ha beneficiato di un valore della produzione pari a 0,98 milioni di euro, in crescita del 103% rispetto ai 0,48 milioni di euro, con margini operativi lordi pari a 50 mila euro (ebitda) e un indebitamento finanziario netto di 183 mila euro.
“La mission di Empeeria è quella di far vivere la Sicilia da siciliani, con escursioni, attività, degustazioni, cooking experiences, tutto per rendere l’offerta in linea con le nuove richieste del mercato - spiega Cirnigliaro -. Offriamo percorsi ed esperienze che riflettono la vita e le tradizioni della destinazione e lo facciamo basando la nostra attività su piani di promozione territoriale che innovano il settore turistico e una rete di destination local expert radicati sull’isola.”
L’operazione è avvenuta mediante sottoscrizione di un aumento di capitale sociale del mio viaggio in Sicilia riservato a Destination Italia ed eseguito come segue: 53.927,50 euro in denaro ed 21.570 euro mediante il conferimento del marchio, del dominio, del sito Internet e della licenza d’uso di Charming Sicily. Destination Italia avrà inoltre una call option, esercitabile dopo 36 mesi dalla data di sottoscrizione dell'operazione e non oltre i 48 mesi successivi, per arrivare al 100% del capitale sociale del Mio viaggio in Sicilia. Il nuovo consiglio di amministrazione della società isolana sarà composto da tre membri, di cui due consiglieri nominati da Destination Italia nelle persone di Dina Giulia Ravera e Massimiliano Cossu, nonché un consigliere del Mio viaggio in Sicilia, nella persona di Cristina Coppola. Il presidente sarà designato tra uno dei due membri nominati da Destination Italia. L’operazione viene realizzata esclusivamente attraverso il ricorso a risorse proprie.
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[post_content] => Una divisione specializzata nella gestione di boutique hotel, serviced apartments e alberghi diffusi. E' una delle ultime novità in casa Destination Italia, la travel tech company guidata da Dina Ravera, che nel corso del primo semestre ha visto i margini operativi lordi girare in territorio positivo (ebitda): "Pensiamo a strutture in grado di garantire agli ospiti un'esperienza autentica - spiega la presidente, nella seconda parte dell'intervista realizzata con noi di Travel Quotidiano -. L'idea è quella di cercare contratti in affitto o di management. Tutto ciò anche grazie al supporto di istituzioni finanziarie sia pubbliche, quali Invimit o Invitalia, sia private come la Equiter di Intesa Sanpaolo e altri fondi immobiliari".
Al momento il progetto può contare su cinque operazioni in pipeline nell'alto Molise, nelle Marche, sull'isola toscana di Capraia, in Sicilia di fronte alle Eolie e in Basilicata. "Abbiamo già assunto personale esperto in hotellerie - aggiunge Dina Ravera - e stiamo attivamente partecipando ad altri bandi pubblici per la gestione di hotel controllati da Cdp o dalle regioni". Coerentemente con la visione strategica complessiva della compagnia, il focus è ancora sul mercato alto-spendente; una domanda oggi sempre più alla ricerca di zone esclusive, lontane dal rischio overtourism: "Si desidera la magia del silenzio e della tranquillità, dello sentirsi speciale per la destinazione in cui si soggiorna, per un'immersione autentica nella storia e nello spirito dei luoghi".
Oggi in Italia esistono oltre 4 mila comuni che sono a rischio spopolamento: zone distanti più di un'ora da centri dotati di scuole superiori, di ospedali o di stazioni a lungo raggio. Ed è proprio in questi contesti che Destination Italia sta lavorando: "Ci sono sindaci che ci chiamano direttamente. Come a Capraia dove il comune rischia la chiusura perché c'è carenza di residenti impegnati in attività a carattere permanente. Proprio in quest'isola stiamo quindi lavorando su un progetto articolato, pensato per garantire alla località di avere continuità di business e quindi riaprire servizi come le scuole superiori. Stiamo anche cercando di lanciare un collegamento via traghetto e in elicottero con la Corsica, in collaborazione con il ministero degli Esteri".
Nell'alto Molise il progetto riguarda invece un'area di 16 comuni con il sindaco di Agnone a fare da apripista. Nelle Marche, nell'area del Montefeltro, l'idea è quella di puntare sull'offerta detox, bio e slow. "In fondo oggi il 40% della produzione bio nazionale proviene proprio da questa regione". L'obiettivo in tutti questi casi è quello di valorizzare i territori rispettandone le caratteristiche, per non farle delle piccole Dinseyland italiane. "Dopo la riqualificazione occorre inoltre concentrarsi sulla promozione. Non si può infatti pensare che lo faccia Booking, soprattutto perché non è questo il canale a cui guardano i turisti alto spendenti. L'offerta va inoltre integrata con altri servizi. Ci vuole collaborazione tra pubblico e privato. Il nostro compito è così anche quello di fare da catalizzatori delle risorse".
E in tale contesto un ruolo di rilievo lo gioca pure il trade: "Noi collaboriamo con molti tour operator e agenzie. Da una parte offriamo loro i nostri prodotti, da un'altra accogliamo alcuni di loro come nostri local expert - conclude Dina Ravera -. A oggi ne abbiamo una cinquantina attivi sull'intero territorio italiano. Molti di loro provengono o lavorano con to incoming o agenzie".
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[post_content] => Pronto un piano di investimenti da 360 milioni di euro per il gruppo open air Human Company. L'operazione dovrebbe scattare a breve, racconta Il Sole 24 Ore, non appena si perfezionerà l'entrata nel capitale della società fiorentina sia del gruppo Hines, sia dell’operatore private equity italiano Clessidra. Annunciato lo scorso luglio, il closing del deal del valore di 120 milioni è legato all'imminente rilascio del via libera delle istituzioni regionali a un importante progetto a Eraclea vicino a Venezia: un maxi villaggio sviluppato su un'area di 250 ettari con 3 mila piazzole da 200 mq ciascuna per camper e case mobili, i cui lavori di realizzazione dovrebbero partire l'anno prossimo.
A quel punto scatterà anche il nuovo piano industriale con orizzonte 2028, che prevede il restyling delle 13 strutture già operative (sette villaggi tra Toscana, Veneto, Lazio e Lussemburgo, più quattro camping a Firenze, Venezia e Roma, nonché un ostello sempre nel capoluogo toscano e una dimora storica), nonché la realizzazione di una serie di sviluppi in pipeline da tempo: oltre a Eraclea si tratta del villaggio Delta Farm nel ex centrale Enel di Porto Tolle, nel Polesine, del villaggio Sant'Albinia di Piombino e del parco dedicato allo sport di Cavriglia, in Toscana.
L'obiettivo, ha rivelato alla testata economica il direttore generale Domenico Montano, è quello di raddoppiare il fatturato e i margini operativi lordi (ebitda), per una compagnia che sta già chiudendo un 2024 record, anno durante il quale Human Company prevede di superare quota 160 milioni di euro di ricavi (+8% sul 2023) con un ebitda di 47 milioni. Il focus del gruppo, la cui governance rimarrà in mano alle famiglie fondatrici Cardini e Vannucchi anche dopo l'entrata di Hynes e Clessidra, sarà completamente dedicato all'open air, che include il format camping in town: proprietà localizzate vicino alle città d'arte e aperte tutto l'anno con mire espansive anche all'estero. A riprova di ciò la compagnia, che quest'anno ha acquisito il camping Certosa vicino a Firenze, destinato a essere presto ribattezzato Hu Certosa, ha al contempo anche ceduto l'ostello di Praga preparandosi a uscire dal segmento.
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[post_content] => In Italia il Bto, Be Travel Onlife, è l’appuntamento di riferimento su turismo, formazione e innovazione. Una costante evoluzione che ha preso il via nel 2008 creando una forte identità capace di unire un alto valore scientifico a un format creativo che è molto amato dal pubblico. Il luogo deputato per lo svolgimento di questo laboratorio di idee sarà anche quest’anno la Stazione Leoploda di Firenze dal 27 al 28 novembre 2024.
«Bto nasce da un’intuizione pubblica, infatti è uno dei rarissimi eventi totalmente pubblici esistenti in Italia, in cui la pubblica amministrazione, nel mettere in campo una grande campagna di comunicazione digitale si rende conto che però, se non c’è una base di operatori che siano formati per essere al passo con quella innovazione, il rischio è che la forbice diventi sempre più grande. - spiega Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto -. Ha un’enorme forza dirompente e innovativa. Quindi da una parte siamo ancorati a quello che succede oggi, ma abbiamo anche uno sguardo verso il futuro e con quest’idea che un evento anno su anno serve a mantenere costante l’attenzione alla formazione e all’aggiornamento».
Tutti gli ospiti dell’evento provengono dal mondo del “travel online” e vengono coinvolti dal comitato scientifico del Bto, guidato dal 2018 da Tapinassi, già dirigente del ministero dei beni culturali - dal 2014 e direttore di Toscana Promozione Turistica. Anche la prossima edizione di Bto racconterà un nuovo modo di vivere il turismo, in un continuo aggiornamento dal punto di vista tecnologico.
Balance
«Il tema che abbiamo scelto quest’anno è delicato: Balance - spiega Tapinassi - Da una parte faremo una riflessione più profonda sul rapporto tra l’evoluzione digitale e il fattore umano - che nel turismo è al centro della relazione. Dall’altra cercheremo un punto di equilibrio rispetto all’AI, che l’anno scorso era la grande novità. A un anno di distanza iniziamo a comprendere come utilizzarla nel nostro settore. Vogliamo capire come si sia evoluto questo strumento nelle sue varie declinazioni nel nostro settore e che cosa stia emergendo rispetto alle considerazioni fatte nella precedente edizione di Bto.
«Nella conferma del nostro principio fondante, che è quello che la tecnologia è sempre fatta dagli uomini per gli uomini, quindi è amica. Non abbiamo timori. Comprenderne meglio le funzioni anche in termini prospettici e di futuro serve al sistema delle imprese, alla governance pubblica e privata e a comprendere meglio che vantaggi se ne possano trarre. Oggi i turisti si aspettano dall’AI una capacità di elaborazione dei dati rivolta alla personalizzazione dei servizi. Anche in questo bisogna trovare un Balance, perché gli strumenti digitali porterebbero in qualche modo a massificare la qualità del servizio. In realtà l’aspettativa è esattamente l’opposto. È un’apparente contrapposizione che richiede un equilibrio, un nuovo bilanciamento. Di questo parleremo in Bto quest’anno».
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Ancora una volta l’evento sarà di grande portata. «Saremo circa 300 relatori, con la nostra attenzione al taglio pragmatico: si parlerà non di quello che “si potrebbe fare”, ma di quello che si fa davvero. Bto sarà una sorta di grande agorà, una piazza in cui si condivideranno le esperienze e dove affrontare i problemi. Proprio questo taglio ha portato a Bto un pubblico affezionato: un pubblico che trova delle risposte. Al centro di tutto è sempre l’uomo, perché la nostra idea è che gli strumenti debbano aiutare a recuperare tempo nelle funzioni meno importanti e interessanti. Si parla quindi di una tecnologia amica che aiuta l’impresa a capire, conoscere, dare migliori servizi. Il visitatore, da parte sua, avrà informazioni più intelligenti. È una dimensione di marketing sempre più friendly e vicino su cui ci piace ragionare».
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Grazie alla recente collaborazione tra Scalapay e MyCicero, la piattaforma che offre servizi digitali per la mobilità urbana, oggi gli utenti di Autoguidovie, azienda di trasporti che promuove la mobilità collettiva e sostenibile, potranno contare su soluzioni di gestione del viaggio sempre più smart e avranno accesso alle modalità di pagamento offerte dalla fintech per l’acquisto di abbonamenti annuali.
Le soluzioni di pagamento/I prodotti “buy now pay later” di Scalapay saranno disponibili per gli abbonamenti Autoguidovie acquistati nelle aree di Pavia e provincia, area cremasca, Monza e provincia, e provincia di Milano. Gli utenti potranno utilizzare Scalapay per gli abbonamenti superiori a 500 euro, inclusi gli abbonamenti Autoguidovie, Stibm e Io Viaggio Ovunque.
Matteo Ciccalè, vice president strategic growth di Scalapay dichiara: “Scalapay offre prodotti e soluzioni di pagamento differenti non solo per l’acquisto di soggiorni di lunga durata, ma anche per “viaggi” brevi, spostamenti frequenti che attengono alla quotidianità. Siamo felici di supportare l’innovazione di Autoguidovie e facilitare l’esperienza di acquisto di abbonamenti annuali degli autotrasporti”.
Tappa evolutiva
Per Scalapay, l'introduzione del servizio nel mondo dei trasporti rappresenta una nuova tappa evolutiva. Forte di una crescita a doppia cifra nel transato rispetto al 2023, la fintech milanese intende continuare a rafforzare la propria presenza nel segmento, grazie anche a nuove collaborazioni già in programma.
Autoguidovie prosegue il percorso di innovazione introducendo strumenti che semplificano l'accesso alla mobilità collettiva. L'obiettivo è facilitare il trasporto pubblico, un elemento chiave per la sostenibilità a livello nazionale. Questa nuova modalità di pagamento non è solo una risposta alle esigenze individuali degli utenti, ma anche una soluzione per i territori che necessitano di modalità di trasporto più semplici, accessibili e flessibili.
Offerta completa
Giulia Fanesi, general manager myCicero ha commentato“MyCicero, con l’integrazione di Scalapay, continua nella mission di proporre ai suoi clienti più innovativi, come Autoguidovie, un’offerta completa e mirata ad un utilizzo sempre più semplice dei servizi di trasporto, per la mobilità sostenibile del futuro”
Grazie alla mediazione di MyCicero, Autoguidovie è ora in grado di offrire ai propri clienti una nuova opzione di pagamento rateale, che migliora ulteriormente l’esperienza d’acquisto e risponde alle crescenti esigenze di una mobilità "smart".
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Silvia Granata, direttrice marketing di Autoguidovie, dichiara: “In Autoguidovie abbiamo come obiettivo sviluppare soluzioni che incentivino la mobilità collettiva sulla base dei bisogni reali delle persone. I trend che registriamo di contrazione delle patenti sulle fasce più giovani e la crescita di formule di abbonamento “smart” dimostrano che la mobilità collettiva può crescere ed essere la risposta al mezzo privato. Crediamo fortemente che offrire diversificazione nelle scelte di acquisto, lavorando in ottica omnicanale, sia la chiave del successo. La partnership con Scalapay rappresenta, in questo senso, un ulteriore passo verso i nostri clienti, facilitando ulteriormente il processo di pagamento”.
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[post_content] => La domanda passeggeri globale si conferma in costante crescita anche nel mese di settembre: +7,1% il dato rilevato dalla Iata in termini di Rpk, che corrisponde peraltro ad un massimo storico per questo mese. La capacità totale, misurata in posti km disponibili è aumentata del 5,8% rispetto all'anno precedente e il load factor si è attestato all'83,6% (+1 ppt rispetto a settembre 2023).
Ancora più evidente l'incremento della domanda internazionale che raggiunge un +9,2% rispetto a settembre 2023, con un load factor che è salito all'83,8%; la domanda domestica è aumentata del 3,7% rispetto a settembre 2023, a fronte di una crescita di capacità dello 0,7% rispetto all'anno precedente e il fattore di carico è stato dell'83,3% (+2,4 ppt rispetto a settembre 2023).
«La stagione di punta dell'anno si è conclusa con una domanda ai massimi storici - ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Questa è una buona notizia non solo per i passeggeri, ma anche per l'economia globale. Ogni volo crea più posti di lavoro e scambi commerciali. Ma la storia di successo del trasporto aereo sta portando con sé delle sfide. Presto ci troveremo di fronte a una carenza di capacità in alcune regioni che minaccia di ridurre questi benefici economici e sociali. I governi si troveranno di fronte a una scelta: perdere rispetto a nazioni più dinamiche che apprezzano la connettività globale, o creare un consenso per una crescita sostenibile. Le compagnie aeree stanno facendo investimenti significativi per raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050. Questo deve essere accompagnato da una visione politica altrettanto attiva, sostenuta da azioni, per garantire una rete di trasporto efficiente e sufficiente».
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[post_content] => Mediterraneo Occidentale, Caraibi ed Emirati Arabi si confermano le mete preferite dai crocieristi italiani per trascorrere le festività di fine anno a bordo di una crociera.
Crocierissime ha stilato la classifica delle 3 mete più richieste per la fine dell’anno, grazie anche al clima caldo di cui godono e alle meraviglie da poter visitare.
Al primo posto si trova il Mediterraneo Occidentale, con il 47% delle prenotazioni, in lieve flessione rispetto allo scorso anno in cui aveva registrato il 50% delle richieste durante questo periodo. Questa rotta, della durata di 8 giorni e 7 notti, permette di visitare città incantevoli come Barcellona, Marsiglia e Napoli, tra paesaggi costieri mozzafiato e tesori culturali unici.
I Caraibi si trovano al secondo posto e registrano una crescita notevole, passando dal 20% di preferenze nel 2023 al 22% nel 2024. Perfetti per chi desidera trascorrere le festività in un clima caldo, i Caraibi offrono panorami tropicali, spiagge paradisiache e una perfetta combinazione di relax e avventura. Anche questa crociera può essere di 8 giorni e 7 notti, con la possibilità di aggiungere pernottamenti extra in città iconiche come Miami per esplorare ancora di più l’atmosfera unica del luogo di partenza, oppure si può prolungare per un totale di due settimane per chi ha più tempo a disposizione.
Anche gli Emirati Arabi, al terzo posto, registrano una leggera crescita, passando dal 17% del 2023 al 19% nel 2024. Scegliere questa destinazione significa immergersi in un mondo di lusso e modernità tra le spettacolari architetture di Dubai, Abu Dhabi e altre città futuristiche, con attività che spaziano dal tour nel deserto agli shopping tour esclusivi. Anche in questo caso, il viaggio standard di 8 giorni e 7 notti può essere prolungato per esplorare il porto di partenza prima dell’imbarco.
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[post_content] => Risultato importante per Destination Italia che per la prima volta nella sua storia vede i margini operativi lordi girare in territorio positivo. Alla chiusura della prima semestrale, lo scorso 30 giugno, l’ebitda della compagnia è stato infatti di 0,24 milioni di euro, contro il negativo da 0,71 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il valore della produzione, praticamente raddoppiato in un anno da 17,6 a 34,9 milioni. “C’è il manager che sceglie un settore e un prodotto e vive per quell’ambito dove ritiene di essere un talento e c’è chi invece chi ha il piacere della sfida. Io credo di appartenere alla seconda categoria”, spiega la presidente Dina Ravera, al timone di Destination Italia dal 2018, dopo una serie di esperienze in altri comparti come la telefonia e il settore energetico.
E in sei anni la travel tech company specializzata nell’incoming di strada ne ha fatta, se è vero che al momento dell’approdo di Dina Ravera in azienda l’ebitda era ancora in rosso per 5 milioni. Ma come è stato possibile tutto ciò? “Credo che una parte importante sia dovuta alla visione, all’aver avuto sin da subito chiaro quale fosse lo spazio di mercato dove avremmo potuto diventare rilevanti. Da qui il focus sulla domanda alto-spendente, capace tra le altre cose di attivare importanti effetti moltiplicatori sul fatturato turistico nazionale nel suo complesso e di conseguenza sull’indotto di cui beneficiano molte pmi del Paese”.
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Ma le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”.
Entro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”:
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[post_content] => Un ambiente fatto di bellezza e lusso ma con un approccio contemporaneo e confortevole. In programma il prossimo 21 novembre, il Travel Open Day di Firenze si terrà quest'anno in una location d'eccezione come il Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar all'interno dell’hotel Helvetia & Bristol. "Si tratta di una location che si adatta a eventi di ogni genere, da quelli aziendali alle comunioni, fino ai matrimoni - spiega il ceo del gruppo Cibrèo, Giulio Picchi -. Risponde infatti a molte esigenze contemporanee, quali il prestigio, l’esclusività e il grande impatto estetico, pur tuttavia restando facilmente adattabile a ogni esigenza, anche la più semplice".
D'altronde proprio quest'anno la compagnia fiorentina, da 35 anni protagonista del mondo f&b cittadino tra tradizione e innovazione, ha inaugurato una nuova divisione eventi, chiamata Sartoria Cibrèo: "Molti dei nostri interlocutori che ci conoscono per i ristoranti ancora non sanno che abbiamo un ramo aziendale dedicato a un business in forte crescita che richiede attenzione e tanta tanta cura, oltre che una altissima professionalità. La reazione nello scoprire questa nostra attività è incredibile e ci riempie ogni volta di orgoglio. Le persone sono infatti entusiaste di sapere che il nostro gruppo si occupa anche della realizzazione di eventi custom made. E la risposta che riceviamo è sempre alta".
Come suggerisce lo stesso nome della neonata divisione, l'approccio agli eventi di Cibrèo è artigianale, "direi appunto sartoriale - conclude Picchi -. Una filosofia che era peraltro già parte del nostro dna di ristoratori. Per anni ci siamo seduti al tavolo con gli ospiti per raccontare loro il menù e i suoi perché: oggi, con gli eventi, condividiamo con i nostri clienti lo stesso desiderio di soddisfare ogni loro esigenza, ma anche l’attenzione al particolare e al valore delle emozioni, da sempre un punto di forza del nostro modo di fare ristorazione. Senza emozioni complesse, saremmo poco più che oggetti. A tal fine stiamo anche allargando ancora di più la nostra proposta di Esperienze Cibrèo: pacchetti su misura, studiati appositamente per il cliente, per far vivere una Firenze più insolita e decisamente più profonda".
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Dina Ravera e il piacere delle sfide","post_date":"2024-10-29T12:28:21+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1730204901000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477723","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un ambiente fatto di bellezza e lusso ma con un approccio contemporaneo e confortevole. In programma il prossimo 21 novembre, il Travel Open Day di Firenze si terrà quest'anno in una location d'eccezione come il Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar all'interno dell’hotel Helvetia & Bristol. \"Si tratta di una location che si adatta a eventi di ogni genere, da quelli aziendali alle comunioni, fino ai matrimoni - spiega il ceo del gruppo Cibrèo, Giulio Picchi -. Risponde infatti a molte esigenze contemporanee, quali il prestigio, l’esclusività e il grande impatto estetico, pur tuttavia restando facilmente adattabile a ogni esigenza, anche la più semplice\".\r\n\r\nD'altronde proprio quest'anno la compagnia fiorentina, da 35 anni protagonista del mondo f&b cittadino tra tradizione e innovazione, ha inaugurato una nuova divisione eventi, chiamata Sartoria Cibrèo: \"Molti dei nostri interlocutori che ci conoscono per i ristoranti ancora non sanno che abbiamo un ramo aziendale dedicato a un business in forte crescita che richiede attenzione e tanta tanta cura, oltre che una altissima professionalità. La reazione nello scoprire questa nostra attività è incredibile e ci riempie ogni volta di orgoglio. Le persone sono infatti entusiaste di sapere che il nostro gruppo si occupa anche della realizzazione di eventi custom made. E la risposta che riceviamo è sempre alta\".\r\n\r\nCome suggerisce lo stesso nome della neonata divisione, l'approccio agli eventi di Cibrèo è artigianale, \"direi appunto sartoriale - conclude Picchi -. Una filosofia che era peraltro già parte del nostro dna di ristoratori. Per anni ci siamo seduti al tavolo con gli ospiti per raccontare loro il menù e i suoi perché: oggi, con gli eventi, condividiamo con i nostri clienti lo stesso desiderio di soddisfare ogni loro esigenza, ma anche l’attenzione al particolare e al valore delle emozioni, da sempre un punto di forza del nostro modo di fare ristorazione. Senza emozioni complesse, saremmo poco più che oggetti. A tal fine stiamo anche allargando ancora di più la nostra proposta di Esperienze Cibrèo: pacchetti su misura, studiati appositamente per il cliente, per far vivere una Firenze più insolita e decisamente più profonda\".\r\n\r\nLa giornata del Travel Open Day fiorentino si aprirà quindi alle 9, una mezzoretta prima della conferenza a cura di Msc Crociere. Alle 10.30 inizieranno invece i lavori del workshop vero e proprio che si concluderà alle 16.30, con una pausa tra le 13.30 e le 14.45 per un light lunch. Tra gli operatori che hanno già aderito all'evento, Albatravel, Allianz, Adrastea, Digital gsa, Easy Market, Msc, Originaltour, Spazio gsa, Gnv, Ferrovia Retica, Snav, Azemar, Obb, tois - yescode.com, Vola con Gully, Thermana, Falkensteiner, Rojaska Resort, Rogla - Terme Zrece, British Airways, Grotte di Frasassi, Nitrodi Viaggi, Norwegian Cruise Line, MyItalytotheworld, El Mundo, Kappa Viaggi, Smytravel, volidigruppo.it, oltre che lo stesso Cibrèo.\r\n\r\n[gallery ids=\"477726,477727,477728\"]","post_title":"Il Cibrèo all'Helvetia & Bristol location d'eccezione per il Tod di Firenze","post_date":"2024-10-29T09:02:23+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1730192543000]}]}}
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