22 aprile 2020 10:16
Andrea Babbi
Andrea Babbi per l’Emilia Romagna, e non solo, “ E’” il turismo.
Già ad dell’Apt Emilia Romagna, direttore generale dell’Enit sotto la gestione del ministro del turismo Gnudi (governo Monti) e attualmente presidente di due grosse agenzie fra Bologna (Petroniana) e Modena (Serviaggi) che fanno capo alla Curia Arcivescovile di Bologna ed anche albergatore.
Parla della situazione secondo la sua visione.
«Il turismo è stato il primo settore ad essere colpito da questa situazione e sarà l’ultimo a riprendersi. Credo che, come per altri segmenti del comparto economico, necessiti di misure urgenti a supporto della sopravvivenza e, sicuramente, di un’erogazione di contributi a fondo perduto e di un prolungamento della cassa integrazione per i propri impiegati fino alla fine dell’anno. E’ necessario un importante intervento dello Stato e delle Regioni per conservare le strutture e la forza lavoro».
Compagnie aeree, alberghi, ma soprattutto le agenzie di viaggio, che rappresentano l’intermediazione sono le più colpite in un quadro in cui il macro contenitore (turismo) è il settore economico più danneggiato. Quindi che fare?
«Intanto facciamo di necessità virtù, riscopriamo l’Italia, conosciamola meglio, entroterra e zone meno battute per aiutare noi stessi, in attesa che si possa arrivare a una normalizzazione della situazione. L’Estate non sarà una vacanza balneare con spiagge affollate, dovremo “spalmarci” sul territorio e riscoprire angoli dimenticati. C’è un segnale che va in direzione di prenotazioni alternative dai camper ai campeggi alle case vacanza, per una sicurezza che porterà probabilmente alla riscoperta della vacanza attiva e naturale, in montagna, con passeggiate, trekking e vita all’aria aperta, ma distanziati. Sarà probabilmente un turismo meno glamour, più basico e modesto. Potremo riscoprire i cammini dei quali è ricco il nostro paese, come ad esempio la via dei pellegrini, via Mater Dei dedicata ai santuari Mariani. Insomma #iorestoinitalia. E invito a visitare ed iscriversi a www.Iorestoinitalia.org».
Incentivi e provvedimenti per il consumatore? Quali dovrebbero essere?
«Il voucher innanzitutto, provvedimento a mio avviso interessante e giusto, per rendere a chi ha prepagato o versato una caparra per dei servizi non goduti, la possibilità di riutilizzare un pari importo, ma differito nel tempo. Se si dovessero restituire i denari ci sarebbe una serie di fallimenti per insolvenza senza precedenti e non possiamo permettercelo. Mi piace anche l’idea di buoni vacanza per fa ripartire il settore (destinati all’Italia ovviamente) mentre peroro l’introduzione del credito d’imposta per le spese di vacanza sostenute nel nostro paese. Naturalmente sperando che ci siano disponibilità economica, prezzi ragionevoli e disponibilità di giorni di ferie, che si stanno usando in questo periodo per limitare i danni alle aziende».
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[post_content] => Si conferma il momento positivo di Idee per Viaggiare che, dopo aver chiuso a fine ottobre lo scorso esercizio a quota 107 milioni di euro di fatturato, prevede per quest'anno un ulteriore incremento del 15% - 17% di ricavi e marginalità. "Le stime sono persino superiori a quanto immaginavamo al termine del primo semestre - racconta il ceo dell'operatore capitolino, Danilo Curzi -. Merito di un trend positivo che riguarda non solo i meri numeri economici ma anche la visibilità sul mercato del nostro marchio. Sono cresciute in particolare le richieste dalle agenzie, dopo che qualche mese fa abbiamo scelto di ridurre il plafond di partner trade. Una scelta difficile ma necessaria, per garantire la qualità del nostro servizio su livelli ottimali, che ha evidentemente pagato".
A trainare le performance di IpV è stato soprattutto l'advance booking: "Merito delle agenzie che hanno ben compreso come prenotare in anticipo significhi poter accedere a un ventaglio di prodotto più ampio e magari spuntare qualche tariffa più competitiva. Non credo però che la variabile prezzi sia stata determinante. Per noi, che abbiamo uno scontrino medio di poco inferiore ai 4 mila euro, ritengo più che altro si tratti di un'evoluzione culturale dei viaggiatori italiani. Il fenomeno cominciava per la verità a essere già in parte evidente prima del Covid, ma negli ultimi anni è davvero esploso. Tanto che anche per il prossimo esercizio stiamo registrando un ulteriore incremento compreso tra il +15% e il +20%".
A livello di destinazioni l'Oriente è stato il principale protagonista della crescita. "A cominciare dalla Cina, che pur essendo all'anno di debutto con noi (dopo l'acquisizione di Chinasia, ndr) ha già raggiunto la quinta-sesta posizione della nostra programmazione per volumi complessivi. E' inoltre proseguita l'incredibile ascesa del Giappone ormai seconda meta del nostro portfolio grazie in particolare sia ai nostri tour esclusivi Iter Experientia, sia ai self drive, magari con estensioni mare in Thailandia, Maldive, Emirati, Indonesia e Polinesia. Nel secondo semestre abbiamo registrato un buon incremento pure dal Vietnam, sia come destinazione singola, sia in abbinamento con la Cambogia e tutta l'Indocina. Bene poi l'Indonesia d'estate, in primis Bali. Si confermano quindi i volumi sugli Usa, che rimangono la nostra destinazione numero uno, mentre è finalmente riapparso il Perù dopo un periodo non positivo. E' uscita invece fuori dai radar la Giordania, a causa della crisi israelo-palestinese".
Una buona accoglienza ha ricevuto anche la novità IdeeMix: format speciale dedicato a combinazioni sorprendenti: "E' un prodotto che ci ha ripagato soprattutto in termini comunicativi, contribuendo alla nostra immagine di tour operator creativo. Tra le sinergie di maggior successo, segnalerei quelle tra Francia e Usa, Messico o Maldive, grazie ai buoni collegamenti da Parigi, nonché quelle tra Spagna e Repubblica Dominicana o Stati Uniti. Senza dimenticare alcune liaison più azzardate come quelle tra Scozia, le Bahamas o il Sud America, grazie soprattutto ai voli British. Credo che il complimento migliore a questo riguardo l'abbiamo ricevuto da un nostro competitor: gli è piaciuta così tanto la formula, che ha ammesso di volercela copiare".
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[post_content] => L'anno finanziario 2023 - 2024 non si è ancora concluso ma in Alpitour si pensa, come naturale che sia, già al prossimo esercizio, al via il prossimo 1° di novembre. E i numeri, al momento, sono più che confortanti. I ricavi tour operating sono infatti in crescita di oltre il 20% rispetto al pari periodo dell'anno scorso. "Il trend riguarda tutti i nostri tre pillar - spiega il direttore commerciale trade del gruppo Alpitour, Alessandro Seghi -: mainstream e specialties sono attorno al +20%, mentre il seamless viaggia a circa +28%. E il raffronto lo stiamo facendo con le settimane pre-conflitto israeliano-palestinese. Quindi con un momento che era già particolarmente positivo. Certo, bisogna capire quanta parte di questo risultato è dovuto al continuo incremento delle vendite in advance booking e quanta invece a uno sviluppo strutturale. L'anticipo delle prenotazioni è infatti un fenomeno in crescita ormai da quattro stagioni consecutive".
A tutto ciò si affianca un corrispondente rafforzamento del last minute, con l'andamento delle vendite ancora ben sostenuto per settembre su settembre e per ottobre su ottobre: "Stiamo recuperando quanto abbiamo perso tra aprile e giugno. La domanda ormai si sta spalmando lungo l'intero arco dell'anno: crescono advance booking e sotto data; arretra un po' quello che sta nel mezzo", sottolinea Seghi, confermando quanto molti protagonisti dell'industria dei viaggi stanno riscontrando orami da parecchio tempo.
Per quanto riguarda il 2024, a trainare le performance di Alpitour per la pacchettistica (mainstream e seamless) è stato soprattutto l'East Africa (Kenya, Zanzibar e Madagascar), così come molto bene sono andate Capo Verde e le Canarie. Ha invece sofferto un po' il corto raggio: mare Italia e Baleari in primis; in parte la Grecia, dove ha continuato a pesare il contraccolpo del fenomeno incendi dell'anno precedente. "Relativamente al prodotto itinerari, la parte del leone l'ha fatta invece sicuramente l'Oriente, Giappone e Thailandia su tutti. Ma anche gli Emirati ci hanno dato soddisfazioni, così come la Turchia, su cui stiamo proprio ora lavorando per aumentare l'offerta di tour".
Un capitolo a parte merita infine l'Egitto, da sempre prodotto best seller di Alpitour. Inutile nascondere che la destinazione ha subito gli effetti della crisi israelo-palestinese, con una certa ripresa registrata da aprile - maggio in avanti: "Ora Sharm e Marsa Alam sembrano decisamente più toniche, ma anche per loro vale il discorso advance booking - conclude Seghi -. In generale alcune tipologie di clientela si stanno riavvicinando all'Egitto. Mi riferisco soprattutto agli individuali, attratti anche dalla competitività dei prezzi, che sono scesi dopo il picco della stagione record 2022 - 2023. Ripresa più lenta invece per i gruppi, in particolare per le crociere sul Nilo".
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[post_content] => Massimo Brancaleoni è il nuovo chief commercial officer di Kempinski. Assumerà l'incarico a partire dal prossimo 1° novembre, prendendo il posto di Amanda Elder, che è uscita dal gruppo in cerca di nuove opportunità professionali. Brancaleoni proviene da Silversea Cruises, dove ha ricoperto il ruolo di senior vice president sales and revenues. Precedentemente è stato per 20 anni in Costa Crociere in qualità di pricing & revenue management director, quindi di vice president Asia Pacific operations, vice president worldwide sales services e infine senior vice president global sales, lavorando in città come Parigi, Genova, Hong Kong, Madrid, Miami e Monaco. Con studi all'università di Genova e alla Iese Business School di Barcellona, dal 2022 è docente a contratto in economia dell'industria crocieristica, traghetti e yacht presso lo stesso istituto accademico ligure.
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Incremento di fatturato e presenze a doppia cifra percentuale per il mare Italia dei Grandi Viaggi. A rivelare le stime a pre-consuntivo del prodotto villaggi tricolori è Giovanni Radaelli, che all'interno dell'operatore milanese si occupa proprio dell'offerta iGv Club nel nostro Paese. "Pensiamo di chiudere a +10%-+14% per entrambe le voci", spiega anticipando i numeri che saranno inseriti nel bilancio dell'anno finanziario che chiuderà a fine ottobre.
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Ora l'operatore intende mantenere alta la domanda anche per i mesi autunnali, con una serie di promozioni ad hoc che riguardano pure gli iGv Club in Kenya, a Zanzibar e alle Seychelles. "A fronte del sensibile incremento delle presenze, siamo particolarmente orgogliosi di sottolineare, inoltre, che il gradimento degli ospiti si è mantenuto su livelli eccezionali, raggiungendo il 99,8% di opinioni positive".
Per il prossimo futuro, oltre alla necessità di continuare a focalizzarsi sulla qualità e di trovare novità in grado di mantenere l'appeal del prodotto, in particolare per il 18% circa di repeater dei villaggi iGv, il to milanese sta pensando di sviluppare ulteriormente la parte congressuale. "Un segmento che, dopo le difficoltà della pandemia, sta tornando prepotentemente alla ribalta - ricorda l'amministratore delegato, Corinne Clementi -. Visto che le nostre strutture sono tutte di proprietà, stiamo quindi valutando proprio in queste settimane la possibilità di investire in nuovi spazi congressuali. Specialmente su alcuni dei nostri villaggi in Sardegna, dove abbiamo parecchie volumetrie inespresse e dove la richiesta per eventi sta crescendo sensibilmente".
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[post_content] => «Se il tasso di riempimento degli aerei continua come quello attuale, che è già un tasso molto importante per un aeroporto appena nato, i numeri cresceranno»: così Carlo Borgomeo, presidente Gesac oltre che presidente Assaeroporti, commenta i dati dell'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi, inaugurato lo scorso luglio.
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Sul futuro sviluppo dello scalo salernitano, Borgomeo cita anche il trasporto merci, un settore su cui il nuovo aeroporto campano potrebbe avere delle prospettive importanti, soprattutto per quanto riguarda l'export dei prodotti locali. «Si può pensare che la rucola o la mozzarella arrivino dopo dieci ore a New York, ma purtroppo non è così semplice. In primo luogo, perché in generale il nostro Paese è molto in ritardo sulla logistica e sul cargo aereo: i nostri volumi sono la metà di quelli che trasporta il Belgio e un quinto di quelli che trasporta la Germania. In secondo luogo, questo è un settore nel quale c'è una forte concentrazione su Malpensa, con il 65%, poi su Fiumicino, con il 18%, e a seguire tutti gli altri scali. Ma si lavorerà anche su questo. C'è una prospettiva da valutare, ma va costruita con cautela e con calma".
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[post_content] => E' il Trentino Alto-Adige uno dei principali obiettivi di sviluppo a medio termine di Club del Sole. L'idea è quella di diversificare l'offerta del gruppo, destagionalizzando il prodotto e garantendo continuità alle risorse umane: "Grazie anche al supporto di partner finanziari come Nb Aurora e The Equity Club, presenti nella nostra compagine come soci di minoranza della famiglia Giondi, abbiamo grande fiducia nelle nostre strategie di espansione" spiega il direttore generale dell'operatore open air, Angelo Cartelli.
Solo quest'anno Club del Sole ha peraltro aggiunto tre nuovi villaggi al proprio portfolio: il Tenuta di Primero in Friuli, le Mimose nelle Marche e l'Adriatico in Emilia-Romagna. "Le novità sono state accolte molto positivamente dal mercato. La risposta dei clienti è stata entusiasta, con un alto tasso di occupazione e ottimi feedback sia da parte di nuovi ospiti, sia da quelli abituali. Le new entry hanno rafforzato la nostra presenza in aree strategiche del territorio italiano, nel solco della nostra strategia di diversificazione dell'offerta, sia in termini di location, sia di tipologia di esperienza. A questo proposito, abbiamo notato come la domanda proveniente dai paesi di lingua tedesca (Dach) apprezzi particolarmente Tenuta Primero e i suoi servizi premium, tra cui due marine e un campo da golf a 18 buche, garantendo una quota pari al 70% sul totale delle presenze nel complesso friulano".
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[post_content] => Da sabato 14 a domenica 22 settembre 2024 si svolgerà a Parma il Salone del Camper, giunto alla sua 15° edizione. La manifestazione è organizzata da Fiere di Parma e da APC - Associazione Produttori Caravan e Camper con il patrocinio del Ministero del Turismo e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La kermesse del caravanning – che negli ultimi anni ha superato i centomila visitatori, attestandosi così al secondo posto in Europa per numero di visitatori tra le fiere specializzate - è dedicata a tutti coloro che amano il turismo itinerante, open air, la gastronomia e le attività outdoor.
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«Il settore del turismo all'aria aperta rappresenta un asset strategico dell'offerta turistica italiana ed è in costante crescita – afferma Daniela Santanchè, Ministro del Turismo che parteciperà al convegno inaugurale di Sabato 14 settembre -. Siamo consapevoli della rilevanza di questo comparto all'interno dell'ecosistema turistico e, per questo motivo, stiamo sostenendo il suo sviluppo in modo tangibile. Non solo manteniamo un dialogo costante con le associazioni di categoria, ma stiamo anche intraprendendo azioni significative. Abbiamo infatti stanziato un fondo specifico per supportare questo settore e attualmente stiamo lavorando a un bando dedicato alle aree di sosta per camper, con l'obiettivo di colmare il gap rispetto agli altri paesi europei e di valorizzare ulteriormente l'enorme potenziale del turismo all'aria aperta, un ambito in cui l'Italia ha ancora molto da offrire».
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[post_content] => Anna Nash è la nuova presidente di Explora Journeys. La manager riporterà direttamente al presidente esecutivo di Msc Cruises, Pierfrancesco Vago. Anna Nash proviene dal brand alberghiero di lusso Aman, per cui si è occupata per dieci anni dello sviluppo della strategia commerciale globale e delle policy di espansione della compagnia. Durante tale periodo ha ricoperto tra gli altri i ruoli di chief marketing officer e di chief communications officer. Precedentemente ha lavorato per Rosewood Hotels a Orient-Express. La sua nomina giunge circa sei mesi dopo l'annuncio dell'uscita dell'ex ceo di Explora Journeys, Michael Ungerer. Nel suo nuovo incarico, Anna Nash si occuperà di guidare i piani di sviluppo della compagnia in vista del debutto a breve della seconda nave della flotta, la Explora II, e dell'arrivo di ulteriori quattro unità entro il 2028.
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[post_content] => Si chiuderà vicino a quota 230 milioni di euro il 2024 di Quality. Lo rivela il direttore commerciale, Marco Peci, che conferma anche per il gruppo torinese la forte polarizzazione dei tempi di prenotazione su advance booking e last minute: "L'anno è sostanzialmente iniziato già a ottobre 2023. Sino a fine marzo, metà aprile i volumi del booking erano in crescita del 30%. Successivamente abbiamo registrato un rallentamento. Da metà giugno siamo poi ripartiti con buoni incrementi, tanto che al momento stiamo al +14% in termini di fatturato. Tutto considerato dovremmo finire l'anno con una crescita dei ricavi attorno al 10%-12%, mentre il numero dei passeggeri trasportati dovrebbe salire dell'8%".
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