23 December 2025

Visit Emilia, dal Relais Fontevivo una nuova concezione dell’accoglienza

Oggi luoghi di ospitalità ricercata, ma un tempo conventi e monasteri dedicati al culto. Hanno tutto il fascino antico e spirituale di luoghi che si evolvono in una nuova concezione dell’accoglienza, con i servizi di hotel di lusso.

In Emilia, terra di castelli che spuntano tra i paesaggi appenninici, di città d’arte e di antichi conventi, sono diverse le strutture religiose riconvertite in particolari luoghi di ospitalità tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, da scoprire con Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix.

L’antico monastero di Fontevivo (PR) è stato trasformato nell’albergo Relais Fontevivo – Fontevivo Relais | Visit Emilia – annesso alla celebre abbazia cistercense, un magnifico monumento di arte medievale. L’impianto architettonico di base è stato conservato e le camere sono state ricavate dalle vecchie celle.

Qui si possono assaporare anche i piatti emiliani del Ristorante 12 Monaci, situato nell’antica Sala del Refettorio, che può ospitare fino a 200 coperti in un contesto unico. C’è anche un bellissimo chiostro. In Valtaro, il Seminario di Bedonia – Polo Museale Seminario Vescovile di Bedonia | Visit Emilia – inaugurato nel 1846, tutt’oggi centro di spiritualità, ma anche di cultura ed eventi, propone l’esperienza di dormire nelle stanze un tempo utilizzate dai seminaristi, un’oasi di pace immersa nella natura di un parco in cui si innalzano sequoie, cedri, pini neri e silvestri, abeti bianchi e rossi, ippocastani e tigli. Ospita al suo interno diversi musei e un planetario

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Questo approccio consentirà di fare passi avanti verso un modello di evento più responsabile e genererà informazioni chiave per definire azioni di miglioramento continuo per le edizioni future.\r\n\r\nIn questa edizione, FITUR riafferma la sua leadership come catalizzatore delle trasformazioni che definiranno il futuro del turismo globale e si consolida come spazio in cui istituzioni, imprese, destinazioni e professionisti trovano ispirazione, conoscenza e alleanze strategiche in grado di promuovere un settore più resiliente, inclusivo e allineato alle principali sfide internazionali.","post_title":"FITUR 2026 rafforza l'agenda globale per un turismo sostenibile","post_date":"2025-12-18T10:23:40+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1766053420000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"504197","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando fu trasportato a Milano il ponte di comando del leggendario transatlantico Conte Biancamano, che oggi compie 100 anni ed è esposto nella sezione dedicata ai trasporti del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona. \r\n\r\n«Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.\r\n\r\n«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. 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