12 luglio 2019 09:15
Dalle ex colonie penali alle chiese-penitenziario, un viaggio attraverso l’Italia che è evasa dal passato carcerario per diventare odierna meta di turismo. Dalla Toscana alla Sicilia, i penitenziari riconvertiti a luoghi di culto per i turisti alla ricerca di tranquillità non si contano sulle dita di una mano e rispondono a nomi leggendari come Capraia e Pianosa (LI), Pantelleria e Favignana (TP), Ponza e Ventotene (LT) o Asinara, in Sardegna, oggi parco naturale che ospita oltre 650 specie animali e sulla quale si può circolare solo in bicicletta. Non è un’isola ma ha una storia ancora più singolare la Chiesa di San Francesco del Prato a Parma, attualmente al centro di un’ambiziosa opera di restauro che mira però a non cancellare gli anni bui in cui questa struttura di dimensioni paragonabili a quelle della Cattedrale cittadina venne utilizzata come penitenziario, ossia dall’epoca napoleonica fino al 1992.
A sostegno della campagna di raccolta fondi, è stata addirittura ricavata una serie limitatissima di copie numerate di un cofanetto contenente un troncone del punto di intersezione delle sbarre della vecchia prigione, provenienti quasi interamente dalla facciata e rimosse per scelta architettonica di ripristino. Si tratta di una raffinata confezione in cartone che custodisce quello che può essere davvero definito un autentico pezzo di storia. Nel frattempo, il cantiere negli spazi della chiesa e del convento viene utilizzato come location d’eccezione per eventi culturali di ogni sorta, dai concerti alle visite guidate in quota. Per informazioni: www.sanfrancescodelprato.it Evadendo da San Francesco ma rimanendo in Emilia Romagna per puntare verso l’Adriatico, secondo le indicazioni suggerite dal consorzio Visit Ferrara, si giunge proprio nella città estense, dove l’ex carcere di Via Piangipane ha lasciato il posto – tutt’altro che casualmente – al Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah (MEIS). L’affascinante restauro che vedrà il primo blocco di lavori concludersi possibilmente nel 2020 prevede la realizzazione dei padiglioni a forma di pagine della Torah e non impedisce comunque l’organizzazione di eventi come la mostra inaugurale del 2017, “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”. Il MEIS comprenderà inoltre accoglienza, bookshop, biblioteca, archivio e centro di documentazione, ristorante, auditorium, laboratori didattici.
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[post_content] => Travel Switzerland, Ferrovia Retica e la località turistica di Interlaken presentano le novità autunno/inverno 2025-2026.
Grazie alla fitta rete di collegamenti pubblici tra treni, autobus e battelli, viaggiare in Svizzera è semplice, confortevole e sostenibile. Con Travel Switzerland «L’acquisto dello Swiss Travel Pass dà diritto alla libera circolazione su tutti i mezzi di trasporto pubblico svizzeri fra treni, autobus e battelli e accesso a oltre 500 musei in tutto il Paese, con tariffe vantaggiose per famiglie e giovani» racconta Ruben Monteiro, market manager per Italia, Spagna, Brasile e Paesi Bassi.
Sono due le promozioni del trasporto pubblico svizzero attualmente attive. Swiss Travel Pass in 1ª classe, acquistabile entro il 30 novembre, dà diritto a giornate di viaggio gratuite in 1ª classe: 1 giorno di viaggio gratuito con uno Swiss Travel Pass di 4 giorni e 2 giorni con il Pass di 8 giorni. La Promo 2x1 Mercatini, invece, in collaborazione con Svizzera Turismo e Trenitalia, consente di scoprire i mercatini di Natale in coppia pagando un solo biglietto.
Focus sulla linea dell’Albula per la Ferrovia Retica che nel 2025 ha registrato numeri da record sulla tratta del Bernina: «La soluzione alla sovrabbondanza di richiesta ci sarà e sarà a medio termine: serviranno ancora quattro o cinque anni per realizzare dei nuovi binari e di conseguenza aumentare il numero giornaliero dei convogli» spiega Enrico Bernasconi, rappresentante della Ferrovia Retica in Italia.
Percorsi alternativi
Si punta nel frattempo su percorsi alternativi, come quello dell’Albula: linea ferroviaria patrimonio Unesco che percorre la tratta successiva a quella del Bernina collegando St. Moritz a Coira, la città più antica della Svizzera. La tratta, che ha già riscontrato numeri positivi negli ultimi due anni, è percorsa da treni a cadenza oraria, in ambedue le direzioni.
Dalla primavera 2026 sarà inoltre possibile acquistare le offerte di Landwasserwelt con un pacchetto smembrabile che include la possibilità di viaggiare su treni storici con vagoni d’epoca, treni in gomma per raggiungere il viadotto di Landwasser dal basso, visitare musei e fattorie, effettuare passeggiate sui diversi sentieri della zona, nonché utilizzare gli impianti di risalita anche in estate.
Interlaken: una piccola Svizzera
«Interlaken è una destinazione considerata tipicamente estiva ma che ha molto da offrire tutto l’anno» sottolinea Renato Julier, director markets Interlaken Tourism: oltre alle escursioni, al kayak e al parapendio nei mesi più caldi, d’inverno è possibile praticare diversi sport sulla neve come lo sci nella Jungfrau Ski Region, con oltre 200 chilometri di piste.
Tra il Lago di Thun e il Lago di Brienz, Interlaken incarna l’anima più autentica della Svizzera, unendo paesaggi spettacolari, cultura e un turismo orientato alla sostenibilità. Facilmente raggiungibile grazie a collegamenti ferroviari e panoramici d’eccellenza – come il GoldenPass Express, che la collega a Montreux attraversando scenari mozzafiato – la località si conferma un punto strategico per vivere esperienze uniche tutto l’anno. Tra le attrazioni principali spiccano lo Schilthorn – Piz Gloria, con la sua vista a 360° sulle Alpi Bernesi e il ristorante girevole, e lo Jungfraujoch – Top of Europe, patrimonio mondiale Unesco, che regala panorami straordinari sull’Aletsch, il ghiacciaio più lungo delle Alpi.
Fino a metà novembre è ancora acquistabile l’AlpsPass per sciare tutta la stagione nei comprensori di Aletsch Arena, Jungfrau Ski Region, Adelboden- Lenk e Engelberg-Titlis. In inverno, la suggestiva atmosfera invernale di Thun incanta con il suo castello, i mercatini di Natale, concerti ed eventi che animano la località, mentre la stagione estiva invita all’avventura con attività come il jetboat sul Lago di Brienz o il “raclette rafting”, un’esperienza gastronomica in cui gustare la tipica raclette direttamente a bordo del gommone.
Elisa Biagioli
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[post_content] => “Esportiamo insieme il modello Italia, evidenziando l’importanza del partenariato pubblico-privato, all’interno di una dimensione che riunisce i principali leader e innovatori del settore a livello internazionale. Vogliamo, così, consolidare la partnership turistica tra Italia e Arabia Saudita, favorendo e attraendo investimenti essenziali per il benessere, la crescita e lo sviluppo dell’industria. Un’occasione per le nostre imprese per sviluppare nuove sinergie, attrarre investimenti e crescere in una dimensione internazionale”.
Queste le parole del ministro del turismo Daniela Santanchè, impegnata, insieme a una nutrita delegazione di aziende italiane, nella giornata conclusiva della missione istituzionale a Riad orientata al potenziamento delle relazioni turistiche tra l’Italia e l’Arabia Saudita.
Il ministro, nell’ambito dell’iniziativa Tourise, ha guidato la tavola rotonda Italia-Arabia Saudita alla quale hanno partecipato imprese italiane e saudite; tra quelle italiane erano presenti i rappresentanti di Acque e Terme di Fiuggi, Alpemare, Arsenale, Eurobuilding, Ferrovie dello Stato Italiane, ITA Airways, Mangia’s, MSC Crociere, Nicolaus Group, Sicis, TechnoGym, Venini Spa e White Milano. Obiettivo sviluppare nuove progettualità e creare le migliori condizioni per favorire investimenti e crescita delle imprese.
Le dichiarazioni
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A questo proposito Giuseppe Pagliara, amministratore delegato del Gruppo Nicolaus – Valtur, ha dichiarato: “È da tempo che il nostro gruppo guarda con interesse alla destinazione di questa missione, che rappresenta un’importante occasione di confronto e collaborazione tra Italia e Arabia Saudita. Il Gruppo Nicolaus – Valtur, attivo nel turismo integrato e nell’ospitalità, riconosce nel dialogo internazionale una leva strategica per la crescita del comparto e per la valorizzazione del modello italiano di accoglienza, fondato su qualità, innovazione e sostenibilità. Valtur e Nicolaus rappresentano un esempio di Italian style e wellbeing esperienziale che può generare sinergie significative con la visione di sviluppo turistico dell’Arabia Saudita, aprendo nuove prospettive di collaborazione e investimento reciproco”.
E inoltre, il presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli ha afferamto: “I significativi investimenti che l’Arabia Saudita sta effettuando nel campo delle infrastrutture, della mobilità e del turismo fanno di questo Paese uno dei protagonisti a livello globale, con importati prospettive di crescita e di attrazione di turisti e competenze. Come Ferrovie dello Stato Italiane siamo presenti in Arabia Saudita sin dal 2019 e siamo impegnati in alcuni dei progetti più significativi della crescita infrastrutturale del Paese. Oggi operiamo 4 linee del progetto della metropolitana di Riyadh, la più lunga al mondo senza conducente: è un progetto di cui andare fieri come italiani nel mondo, conferma dell’eccellenza che ci viene riconosciuta a livello internazionale”.
Il presidente e ceo di Mangia’s Marcello Mangia ha dichiarato: “Il gruppo Mangia’s Hotels and Resort crede fortemente che un interscambio tra le due industrie dell’Ospitalità Saudita e Italiana possa creare grande valore. Il Made in Italy è un brand di eccellenza mondiale e la sua declinazione nel mondo del Turismo si è affermato come la chiave vincente nel segmento del lusso ed in particolare nel suo nuovo modo d’intendere in modo autentico una Vacanza. Il nostro gruppo è pronto ad intraprendere un percorso di collaborazione per investimenti in Italia e in Arabia Saudita, condividendo il know how Italiano per un’industria dell’Ospitalità Saudita lanciate a sfide che cambieranno il panorama mondiale del turismo”.
La vice president government affairs del Gruppo MSC Rosana Morillo ha commentato: “MSC Crociere è orgogliosa di prendere parte a questo dialogo tra Italia e Arabia Saudita per esplorare nuove opportunità di turismo innovativo e di investimento. Forte di una presenza e di una leadership consolidate in Italia, e di una collaborazione in crescita con l’Arabia Saudita, vediamo un grande potenziale di cooperazione nello sviluppo di destinazioni attraenti e sostenibili. Il nostro obiettivo è contribuire a un modello di turismo che unisca innovazione, creazione di valore locale e responsabilità ambientale, in linea con la visione di lungo periodo di MSC per il settore”.
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Con la nuova rappresentanza ufficiale della Travel Open Day srl, il Paese si presenta in Italia come meta emergente per famiglie e operatori, tra natura, cultura e ospitalità genuina.
In un’epoca in cui il viaggio assume sempre più il significato di condivisione, scoperta e armonia con la natura, il Montenegro si propone come una destinazione ideale per le famiglie italiane. Un Paese che riesce a unire, in un territorio compatto e accessibile, il mare e la montagna, la cultura e la natura, la curiosità dei bambini e il desiderio degli adulti di vivere esperienze autentiche. Viaggiare in Montenegro con la propria famiglia significa riscoprire il piacere del tempo lento, dell’avventura leggera, dell’incontro con luoghi e persone che conservano un’anima genuina. È una terra dove tutto è a portata di mano, dove la varietà dei paesaggi consente di passare in poche ore dal blu dell’Adriatico alle vette dei parchi nazionali, e dove ogni esperienza diventa occasione per imparare, stupirsi e creare ricordi condivisi.
Il Montenegro e il nuovo sguardo del mercato italiano
La decisione di aprire una rappresentanza ufficiale in Italia segna per il Montenegro l’inizio di una nuova stagione di attenzione verso il nostro Paese. La destinazione rafforza la propria presenza nel mercato italiano con l’obiettivo di raccontare il suo volto autentico a un pubblico sempre più curioso e consapevole, e di costruire un dialogo diretto con agenzie di viaggio, tour operator e professionisti del turismo.
Negli ultimi anni, la percezione del Montenegro si è evoluta: da meta balneare a destinazione completa, capace di unire natura, cultura e ospitalità in un’esperienza su misura per ogni età. È oggi riconosciuto come una nuova scoperta del Mediterraneo, una terra vicina ma ancora poco esplorata, su cui il mercato italiano sta imparando a puntare con crescente interesse. Il Paese si propone come un’alternativa autentica e sostenibile, ideale per le famiglie, ma anche per chi cerca esperienze genuine, ritmi lenti e contatto con la natura. Il Montenegro si racconta così come una destinazione che unisce semplicità e meraviglia: un luogo dove le famiglie trovano equilibrio e condivisione, dove il viaggio diventa scoperta reciproca. Dalle spiagge tranquille di Petrovac ai sentieri immersi nella foresta di Biogradska Gora, fino ai vicoli storici di Cetinje, ogni esperienza diventa un invito a riscoprire la bellezza del tempo passato insieme e la gioia dell’autenticità.
Petrovac: la quiete del mare e la vita semplice
Tra le destinazioni più adatte alle famiglie c’è Petrovac, una graziosa cittadina balneare situata tra Budva e Bar, lungo una baia tranquilla che sembra disegnata per i più piccoli. Le spiagge, di sabbia fine o ciottoli levigati, sono protette da acque calme e limpide, mentre la passeggiata sul lungomare invita a giornate rilassate, tra gelati, caffè e piccole escursioni in barca verso le isole di Katič e Sveta Nedjelja. Il ritmo è quello del Mediterraneo autentico, dove il tempo sembra dilatarsi e ogni momento si trasforma in un piccolo rituale familiare.
A Petrovac, l’ospitalità montenegrina si fonde con un turismo discreto e accogliente: alberghi a misura d’uomo, ristoranti che propongono piatti semplici e genuini, e un’atmosfera che invita a vivere la vacanza con serenità. È il luogo perfetto per un primo incontro con il Montenegro, adatto a chi viaggia con bambini e cerca una dimensione sicura e naturale, lontana dal turismo di massa.
Dal mare alle montagne, il passo è breve: la natura diventa la compagna di viaggio ideale per proseguire l’avventura familiare.
Biogradska Gora: la natura che educa e incanta
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Dalle spiagge del sud si può salire verso l’interno e raggiungere il Parco Nazionale di Biogradska Gora, un paradiso naturale dove la foresta incontra i laghi glaciali e la montagna si fa accessibile anche ai più piccoli. Qui, nella parte centrale del Paese, si conserva una delle ultime foreste primarie d’Europa: alberi secolari alti oltre cinquanta metri, sentieri che attraversano radure fiorite e un lago che riflette il cielo come uno specchio.
Il parco è un luogo perfetto per le famiglie che desiderano avvicinare i bambini alla natura in modo attivo e rispettoso: camminate facili, gite in barca, picnic e osservazione degli animali selvatici fanno di Biogradska Gora un’aula a cielo aperto dove ogni passo diventa una lezione di meraviglia. La sua accessibilità lo rende una meta ideale per chi viaggia con bambini, grazie alla presenza di percorsi brevi e aree di sosta ben segnalate.
E dopo la natura, il viaggio prosegue nel cuore culturale del Paese, dove storia e curiosità si incontrano a misura di bambino.
Cetinje: la cultura che parla anche ai più piccoli
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Scendendo verso sud, il viaggio conduce a Cetinje, l’antica capitale reale del Montenegro, oggi centro culturale e spirituale del Paese. In questa città elegante e raccolta, circondata da montagne e collegata a Kotor e Podgorica da panoramiche strade di montagna, la storia si intreccia con la quotidianità.
Per le famiglie, Cetinje offre un percorso di scoperta ricco e divertente: musei che raccontano il passato del Paese in modo interattivo, residenze storiche trasformate in spazi espositivi, chiese e monasteri immersi nel verde. Passeggiare con i bambini lungo i viali alberati della città è come attraversare un libro di storia vivente: ogni edificio, ogni targa, ogni piazza custodisce un frammento dell’identità montenegrina.
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Pochi giorni fa sono stati rivelati i nomi dei cinque esperti che formeranno il suo Advisory Board, orientandone i lavori: Simon Anholt, Paolo Audino, Giovanna Manzi, Caroline Schaefer e Paolo Verri. In parallelo, sono partiti gli inviti che coinvolgeranno nel Think Thank un numero crescente di professionisti rappresentativi di tutte le diverse anime del Travel.
I cinque protagonisti hanno commentato il lancio dell’Advisory Board, ciascuno dalla propria prospettiva.
Per Simon Anholt, fondatore del Nation Brands Index, «la reputazione di un Paese può incidere molto sul turismo. L’Italia ne è una riprova: pur passando dal terzo al quarto posto nell’Index 2025, ha migliorato il punteggio complessivo, rafforzando l’immagine di nazione autentica e ispirazionale».
Una visione che si intreccia con quella di Paolo Audino, giornalista e manager fieristico, per il quale «le manifestazioni del turismo stanno cambiando pelle: il valore non risiede più solo nella dimensione commerciale, ma nella capacità di generare conoscenza, relazioni e ispirazione».
Giovanna Manzi, già CEO di Best Western Italia, invita a leggere l’innovazione come leva umana oltre che tecnologica: «L’intelligenza artificiale non sostituirà l’uomo: lo libererà da attività ripetitive, permettendo di dedicare più tempo all’ospite e all’esperienza».
A questo si collega la riflessione di Caroline Schaefer, esperta di aviation e formazione: «Nel turismo, la competitività cresce con il digitale, che abilita intermodalità e personalizzazione per ampliare i flussi e ridurre l’impatto ambientale».
Paolo Verri, infine, direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, sottolinea la dimensione culturale del viaggio: «Il turista è un cittadino temporaneo, con diritti ma anche responsabilità verso i luoghi che attraversa».
Con il Think Tank e il suo Advisory Board, BIT 2026 consolida la propria vocazione a essere piattaforma di confronto e innovazione per tutta la filiera. Un ecosistema che si esprimerà anche negli appuntamenti del Travel Makers Fest e nei sei distretti espositivi.
Appuntamento a Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio 2026.
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I mercatini di Natale sono di moda. Non importa se sei sui social network o sfogli una rivista di viaggi: luci, vin brulé e addobbi in legno riempiono i titoli. Ma se i tuoi clienti viaggiano per vedere i mercatini di Natale, non sarà l'unica cosa che faranno, vero?
La magia del Natale va ben oltre le bancarelle e i canti natalizi. In Civitatis lo sappiamo, ed è per questo che ti proponiamo tre destinazioni dove i mercatini sono solo il punto di partenza per un'esperienza molto più completa: Danzica, Riga e Vienna.
Riga, Lettonia: immergersi in una fiaba
Riga è uno di quei gioielli del Nord Europa che combina il medievale con il moderno, il nostalgico con il vibrante. Il suo mercatino di Natale, di fronte alla cattedrale, è un classico. Ma ciò che rende davvero speciale questa città sono le sue storie... e i dintorni che sembrano usciti da una fiaba.
Con un tour privato di Riga in italiano, i visitatori possono percorrere le strade acciottolate del centro storico mentre ascoltano le leggende che nascondono i suoi edifici Art Nouveau. Dalla Casa delle Teste Nere al Mercato Centrale, ogni angolo riserva una sorpresa.
Per coloro che vogliono andare oltre a livello culturale, il tour della Riga Sovietica in italiano, dove i viaggiatori conosceranno il Museo dell'Occupazione, la Chiesa di San Pietro e molti altri monumenti che rappresentano questo periodo oscuro della storia europea.
E se l'anima chiede un po' di mistero, in questo tour dei misteri e delle leggende di Riga scopriremo il lato più oscuro della capitale lettone. La cattedrale, la Casa dei Gatti e la Casa delle Teste Nere aspettano i viaggiatori.
Vienna, Austria: musica imperiale e arte nel cuore dell'inverno
Vienna è, senza dubbio, una delle destinazioni più iconiche del Natale europeo. Il suo mercatino di fronte al Municipio è una pura cartolina, ma questa città va ben oltre il pan di zenzero e il punch caldo: qui, la magia è nella sua arte, nella sua musica e nella sua storia imperiale.
Con una visita guidata di Vienna, i viaggiatori si addentrano nel cuore culturale della città. Camminare lungo la Ringstrasse è come percorrere un museo a cielo aperto, dove ogni edificio racconta una parte dell'eredità viennese.
La visita guidata del Palazzo di Schönbrunn aggiunge un tocco regale al viaggio. I suoi saloni dorati e i giardini innevati ricordano perché Vienna è stata per secoli il centro dell'eleganza europea.
E per concludere in bellezza: un concerto di Mozart al Musikverein. Ascoltare le note del genio salisburghese in una delle sale più belle del mondo è, senza dubbio, il miglior regalo di Natale che si possa fare.
Danzica (Gdansk), Polonia: storia in terra e in acqua
Il mercatino di Natale di Danzica sembra uscito da una fiaba nordica, con luci che si riflettono sui canali e un profumo di cannella che aleggia nell'aria. Ma la vera magia inizia quando si va oltre le casette di legno.
Con il Tour di Danzica e del Castello di Malbork, i viaggiatori scopriranno i segreti della città anseatica e della fortezza di mattoni più grande del mondo. Una passeggiata lungo le sue mura è come aprire una pagina di storia viva, dove cavalieri e mercanti si mescolano tra echi del passato.
E se la brezza del Baltico invita a qualcosa di diverso, niente di meglio di un giro in barca a Danzica. Dall'acqua, le facciate color pastello del centro storico sembrano ancora più incantevoli. Un programma perfetto per vedere come la città si illumina al calar della sera e le luci natalizie si riflettono sul fiume Motława.
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[post_content] => Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici, condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura.
Il complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268.
Le caratteristiche architettoniche e le testimonianze artistiche della chiesa sono ancora ben visibili nonostante la pesante trasformazione subita dal complesso nell’ottocento, prima destinato a caserma militare negli anni della campagna napoleonica - con la suddivisione della chiesa in due livelli tramite la realizzazione di un solaio poggiante su ampie volte-, e poi, per volontà di Carlo Alberto di Savoia, con la conversione ad ospedale divisionario militare nel 1833, anno in cui venne realizzato l’ampio cavedio interno.
Proprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.
Le parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.
La compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata.
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L’Umbria si prepara alle celebrazioni dell’800° anniversario di San Francesco, nel 2026, raccontando sé stessa attraverso un mosaico di territori, ruralità, spiritualità, cultura e innovazione.
Una regione dalle mille sfumature, dove paesaggi olivati, borghi antichi, cucina contadina, arte contemporanea e luoghi simbolici – come la Basilica di San Benedetto, riaperta al culto dopo il sisma di nove anni fa – compongono un’identità condivisa. I suoi cinque GAL valorizzano le peculiarità locali con progetti che vanno oltre la promozione turistica.
Il Gal Alta Umbria, con Città di Castello e Gubbio, unisce natura, arte e spiritualità: il Monte Cucco dove è stato inaugurato il nuovo Osservatorio Astronomico della Pezza (tre cupole osservative, un planetario e percorsi sensoriali accessibili), coniuga ricerca scientifica, inclusione e attività outdoor e alla scoperta dei sapori tradizionali, dal tartufo al Friccò.
L’acqua e la pietra sono il mood del GAL Trasimeno-Orvietano che, tra il lago e la rupe di Orvieto, tramandano antiche tradizioni di pesca e della cucina locale, come il Tegamaccio, insieme a produzioni vitivinicole di eccellenza. Il GAL Valle Umbra e Sibillini, con Spoleto, Montefalco e Trevi, rappresenta il cuore agricolo e spirituale dell’Umbria, patria del Sagrantino e dell’olio extravergine, ma anche della Fiorita di Castelluccio e del Sedano Nero di Trevi, presidio Slow Food, che incarnano la biodiversità agricola della valle. Il Tevere, emblema del GAL Media Valle del Tevere valorizza il territorio che da Deruta a Torgiano unisce tradizione ceramica, cultura enologica e i diletti di una tavola che rimandano alle feste contadine di un tempo.
Le acque delle Cascate delle Marmore e il del lago di Piediluco sono il simbolo del GAL Ternano, elementi che connotano un paesaggio dialoga con la storia e il futuro: ad Amelia e Narni sono in corso interventi per potenziare il turismo sostenibile. Entro fine anno, a Narni saranno inaugurate due nuove aree camper lungo le Gole del Nera, con 38 piazzole, colonnine elettriche e percorsi accessibili. Sempre a Narni, la Rocca Albornoz ospita fino al 1° marzo 2026 la nuova edizione di ARTE al CUBO 2007/2011 & 2025, un “cantiere di arti urbane” che mette in dialogo opere storiche e lavori di giovani artisti under 33 del collettivo Arnia33. Tra le installazioni più attese, Nera di Maria Sky, pensata per interagire con gli spazi del castello trecentesco.
F.D.L
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[post_content] => La Svizzera presenta la stagione invernale con proposte per vivere la neve a tutto tondo. Si parla di nuove aperture, impianti avveniristici e del fascino della montagna. Il paese offre una molteplicità di sport, di soluzioni per l’alloggio e di attività per tutte le età, oltre a una grande ricchezza culturale da scoprire nelle città ricche d’arte e di storia.
Fondamentale il ruolo di Travel Switzerland per connettere tutte queste realtà. Lo presenta Ruben Monteiro, market manager dell’azienda che promuove il sistema di trasporti pubblici svizzeri per Italia, Spagna, Brasile e Paesi Bassi. «Il mio compito è farvi scoprire il viaggio in treno in Svizzera. Oggi si parla tanto di turismo sostenibile e sicuramente il modo più sostenibile per viaggiare in Svizzera è il treno. Abbiamo ogni giorno diversi collegamenti con Eurocity da Milano, Genova, Bologna e Venezia diretti alle principali città della Svizzera come: Zurigo, Berna, Basilea, Ginevra, Losanna, Lucerna e Lugano. Tra le nostre proposte c’è un biglietto quasi unico al mondo (solo il Giappone ne ha uno simile): il Swiss Travel Pass. Include tutti i treni, autobus e battelli del paese; l’accesso a oltre 500 musei svizzeri; sconti fino al 50% per diverse escursioni di montagna. Inoltre i bambini fino a 16 anni viaggiano gratis, se accompagnano degli adulti che viaggiano con il Swiss Travel Pass. Il Pass comprende anche l’accesso a oltre 500 musei svizzeri, come il Museo della Fifa a Zurigo e il Museo Olimpico a Losanna. Travel Switzerland ha poi definito il nuovo progetto dei Day Discoveries, dei percorsi che consentono di scoprire le bellezze della Svizzera in poche ore. Infatti abbiamo ottimi collegamenti con il trasporto pubblico e, nel giro di 2, 3 ore, si possono vedere realtà davvero interessanti».
Monteiro ha segnalato dei percorsi a partire dalla bella regione di Lucerna, la città affacciata sul Lago dei Quattro Cantoni. «Da Lucerna in soli 90’ si può arrivare a Berna, a Zurigo o anche sulle montagne. Lo Swiss Travel Pass, include il percorso per raggiungere il Rigi, l’incantevole villaggio montano di Stoos sul Fronalpstock e lo Stanserhorn». Con il 50% di sconto si sale anche sul Titlis. Proprio questa cima di oltre 3.200m del Canton Obvaldo sarà protagonista del nuovo concept promosso da Travel Switzerland: un'esperienza di turismo più lento e di qualità. A partire dal prossimo mese di maggio sulla cima del Titlis aprirà una terrazza panoramica con ristorante. Il progetto, ancora in corso di completamento, è stato realizzato dallo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron; è una costruzione dove il design contemporaneo si integra con il paesaggio alpino, prestando particolare attenzione all’estetica e alla funzionalità; diventerà sicuramente un nuovo simbolo delle Alpi svizzere.
Tante le novità in programma per coinvolgere nuovi viaggiatori: «In queste settimane è in corso una promozione sugli Swiss Travel Pass di prima classe. - aggiunge Monteiro - Se un turista acquista un pass di 4 giorni per scoprire la Svizzera, riceverà un giorno in più in omaggio; se sceglie di fare un viaggio di 8 giorni, quelli in omaggio saranno 2. È un modo per fermarsi più a lungo nel nostro paese spendendo meno. Inoltre anche quest’anno è in corso una collaborazione di Travel Switzerland con Trenitalia per scoprire il paese nel periodo natalizio, raggiungendo in treno Eurocity i vivaci mercatini. Ci sarà la tariffa Promo 2x1 Mercatini pensata per incentivare i viaggiatori: acquistando un biglietto in prevendita dal 10 al 30 novembre, si potrà viaggiare in 2 dal 17 novembre al 17 dicembre».
Chiara Ambrosioni
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Nel mondo del viaggio, dove l’esperienza inizia ormai molto prima di partire, le connessioni sono tutto: tra persone, idee e tecnologie. È in questa visione che BIT annuncia il suo ingresso nel Consorzio Netcomm, principale punto di riferimento in Italia per l’e-commerce e la digitalizzazione. Un passo strategico che rafforza l’impegno della manifestazione organizzata da Fiera Milano nel promuovere innovazione, sostenibilità e competitività per l’intera filiera turistica.
Netcomm rappresenta oggi il centro nevralgico dell’innovazione digitale in Italia, con oltre 400 aziende associate e una rete di competenze che abbraccia e-commerce, omnicanalità, customer experience, logistica, pagamenti digitali e marketing data-driven. L’ingresso di BIT nel Consorzio significa accesso diretto a know-how, trend e strumenti che possono accelerare la trasformazione del settore turistico, favorendo l’integrazione tra fisico e digitale, tra esperienza e tecnologia.
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Swiss Travel Pass in 1ª classe, acquistabile entro il 30 novembre, dà diritto a giornate di viaggio gratuite in 1ª classe: 1 giorno di viaggio gratuito con uno Swiss Travel Pass di 4 giorni e 2 giorni con il Pass di 8 giorni. 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Ascoltare le note del genio salisburghese in una delle sale più belle del mondo è, senza dubbio, il miglior regalo di Natale che si possa fare.\r\n\r\nDanzica (Gdansk), Polonia: storia in terra e in acqua\r\nIl mercatino di Natale di Danzica sembra uscito da una fiaba nordica, con luci che si riflettono sui canali e un profumo di cannella che aleggia nell'aria. Ma la vera magia inizia quando si va oltre le casette di legno.\r\nCon il Tour di Danzica e del Castello di Malbork, i viaggiatori scopriranno i segreti della città anseatica e della fortezza di mattoni più grande del mondo. Una passeggiata lungo le sue mura è come aprire una pagina di storia viva, dove cavalieri e mercanti si mescolano tra echi del passato.\r\nE se la brezza del Baltico invita a qualcosa di diverso, niente di meglio di un giro in barca a Danzica. Dall'acqua, le facciate color pastello del centro storico sembrano ancora più incantevoli. 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Uno spazio pensato per ispirare, connettere e offrire visioni concrete sul futuro del settore.\r\nIn parallelo, tra le sei arene tematiche del Travel Makers Fest – il programma che porta il pensiero nel cuore della manifestazione – una sarà interamente dedicata a innovazione e tecnologia. Qui si discuteranno temi come Intelligenza Artificiale generativa, analisi dei dati e strategie data-driven, cybersicurity, wallet digitali e nuovi modelli di interazione con il viaggiatore. 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