12 settembre 2025 12:23
L’andamento positivo dell’estate conferma il valore della proposta di Camisa Homes & Villas, una realtà nata a Firenze nel 2018 che oggi segue 500 proprietà tra ville, appartamenti e dimore storiche, nelle destinazioni più iconiche d’Italia, del Mediterraneo e del Golfo Arabico. Tre i criteri utilizzati nella scelta delle strutture: la bellezza autentica, la coerenza stilistica e il potenziale esperienziale.
«Le persone non scelgono semplicemente una villa, ma un racconto. – spiega Alessandro Camisa, Sales & Marketing Director di Camisa Homes & Villas – Vogliono respirare il territorio, viverne i ritmi, immergersi in atmosfere che riflettano la cultura locale. È questa la vera forza, soprattutto dell’Italia, agli occhi dei viaggiatori internazionali: la capacità di offrire autenticità e comfort contemporaneo nella stessa esperienza. I nostri ospiti non cercano solo una destinazione, ma un modo di abitarla. Scelgono di vivere l’Italia e il Mediterraneo non come spettatori, ma come abitanti temporanei: cucinando, condividendo, riscoprendo il valore della lentezza.
Il soggiorno diventa quindi un’esperienza totale, di cui la dimora è parte integrante».
Secondo il bilancio dell’estate 2025 di Camisa Homes & Villas i viaggiatori internazionali di fascia alta hanno privilegiato soggiorni in dimore immerse nella natura, atmosfere autentiche e ritmi più lenti. Un trend che segna l’evoluzione del concetto di lusso high-end: meno ostentazione e più spazi intimi e sartoriali, capaci di restituire tempo e memoria a chi viaggia.
Tra le destinazioni più amate la Toscana, culla della dolce vita mediterranea, dove gli ospiti delle dimore di Camisa hanno vissuto intere giornate tra piscine, logge all’aperto e pergolati. Nelle residenze si vive il lusso della semplicità dei gesti quotidiani, vissuti in un contesto di charme e autenticità. In montagna, invece, lusso significa discrezione, da vivere in intimi ed esclusivi chalet e rifugi immersi in splendidi paesaggi dove il silenzio e la natura incontaminata diventano un privilegio.
Oppure nelle isole mediterranee – da Mykonos a Paros, fino a Ibiza e Formentera – dove anche l’eleganza informale diventa una sfumatura del lusso, immersi nella luce. Un equilibrio sottile tra la semplicità e la raffinatezza che caratterizza l’offerta di Camisa Resorts & Villas.
Chiara Ambrosioni

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Formazione, competenze e nuovi ecosistemi: con Next Level e Future Travel Minds, BIT diventa la piattaforma che connette changemakers, professionisti emergenti e imprese alla ricerca di nuove visioni.
In un momento in cui i cambiamenti nell’industria del turismo richiedono energie sempre nuove, a BIT 2026, presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi, gli operatori dialogano con chi il futuro lo sta già immaginando: studenti d’eccellenza, innovatori e professionisti emergenti. Con questo focus su professionalità e talento, BIT 2026 amplia e rafforza la propria vocazione di piattaforma evoluta, un hub di contenuti e relazioni di qualità dove i giovani talenti incontrano l’industria per creare connessioni che generano valore per tutta la filiera. L’obiettivo è costruire un ecosistema che metta al centro persone, competenze e territori, permettendo ai nuovi Travel Expert di formarsi, ispirarsi e inserirsi nel mercato in modo consapevole e preparato.
Future Travel Minds e Next Level: due arene per i professionisti di domani
L’investimento sui giovani passa innanzitutto da Future Travel Minds, l’evento pensato per dare voce alla nuova generazione di professionisti, studenti universitari e changemaker che stanno immaginando un turismo più sostenibile, digitale, inclusivo e umano. Una giornata intera dedicata a leadership, sviluppo delle soft skill, innovazione e tecnologia, destinazioni smart, sostenibilità, ESG, marketing e storytelling, personal branding, start-up e imprenditorialità.
Una visione che si esprime anche in Next Level, il programma di workshop tematici pensato per fornire formazione pratica e avanzata agli operatori del settore. Dalla Travel Agents Academy all’Hospitality Academy, fino alla Storytelling Farm dedicata a narrazione dei territori, scrittura creativa, social media e fotografia, e alla Discovery Italy Academy focalizzata sul racconto dell’offerta italiana ai buyer nazionali e internazionali: un arco di tre giorni che parla la lingua delle competenze reali richieste dal mercato.
Come le aziende attirano i giovani talenti: l’employer branding
L’employer branding sarà uno dei temi affrontati al Future Travel Minds per aiutare le aziende a dialogare con i nuovi talenti. Nel turismo infatti, ancora più che in altri settori, il capitale umano incide direttamente sulla qualità della customer experience e presentarsi come un datore di lavoro credibile e attrattivo è diventato essenziale.
Ma da dove parte una strategia efficace nel Travel? Dal racconto chiaro della propria identità: cultura aziendale, valori, opportunità di crescita, attenzione al benessere. Come ricorda Luca Limongelli, Responsabile Ufficio Commerciale & Marketing di AlmaLaurea per le Imprese, “fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati”, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione. “Fare employer branding significa coinvolgere in un dialogo costante i potenziali candidati, comunicando cosa distingue davvero un’azienda dalle altre. È un percorso che si costruisce nel tempo, combinando presenza online, pagine careers curate e contenuti che mostrino in modo autentico cosa significa lavorare in quell’organizzazione”.
Nel turismo, questo approccio si traduce in percorsi formativi, piani di sviluppo, iniziative di welfare e momenti di confronto dal vivo che, secondo Limongelli, “potenziano la credibilità del brand e portano candidature più qualificate. Anche strumenti come gli employee referral contribuiscono a rafforzare la reputazione interna: quando sono i collaboratori stessi a farsi ambassador, l’immagine dell’azienda si consolida”.
In un mercato competitivo e caratterizzato da forte stagionalità, come il turismo, l’employer branding diventa così una leva per attrarre e trattenere i profili migliori, offrendo ai giovani un ingresso nel settore fondato su crescita, valori condivisi e un forte senso di appartenenza. A BIT 2026, questo tema trova una piattaforma dedicata in cui aziende e talenti possono incontrarsi in modo diretto, concreto e qualificato.
Empatia, la nuova abilità per muoversi nel mondo (anche nelle professioni del turismo)
Altrettanto importanti del talento sono nel turismo le soft skill relazionali, che a BIT 2026 saranno un altro dei focus di Future Travel Minds. A cominciare dall’empatia, che diventa uno strumento concreto per migliorare la qualità delle relazioni, sia all’interno delle organizzazioni sia nell’incontro quotidiano con i viaggiatori. Un percorso che parte da una provocazione: da “terza parola più ricercata al mondo dopo Resilienza e Trump” a nuovo significato, quello di un luogo-terzo che co-creiamo insieme. Verranno esplorati temi come l’impatto delle emozioni, l’intelligenza emotiva, il senso della diversità, la ricerca di un cambiamento personale e collettivo, e la distinzione tra cambiamento – ciò che ci accade – ed evoluzione, cioè ciò che scegliamo di far accadere.
Ne parlerà Andrea De Beni, coach, formatore e speaker motivazionale oltre che cofondatore e vicepresidente dell’associazione Bionic People, che porta sul palco un approccio profondamente umano: “Quando dico che per me l’empatia è la creazione di un luogo-terzo, intendo uno spazio condiviso che sovrascrive due stati emotivi diversi e li trasforma in una connessione nuova e generativa. Quando lavoriamo sulle nostre competenze emotive cambia il modo in cui stiamo in relazione: l’empatia non è solo sostegno nei momenti difficili, è anche la capacità di celebrare insieme i successi senza pregiudizi e senza paura di essere visti. La diversità è una lente che può bloccarci oppure aprirci possibilità: sta a noi decidere se viverla come limite o come un’occasione per evolvere, nelle aziende come nei viaggi”.
Per De Beni, empatia significa generare uno spazio condiviso in cui le emozioni, anche quelle difficili, diventano terreno fertile per la comprensione reciproca e per la collaborazione: “Anche il riconoscimento delle nostre fragilità può trasformarsi in risorsa professionale”, conclude.
Una piattaforma che amplifica i talenti
Con una community che coinvolge buyer italiani e internazionali, professionisti della filiera, giornalisti, esperti viaggiatori, storyteller, content creator, rappresentanti dei territori e innovatori, BIT diventa una piattaforma amplificata che riconosce tutti come Travel Makers: protagonisti diversi, ma accomunati dalla capacità di generare valore condiviso. È questa pluralità – fatta di chi progetta prodotti turistici, di chi li racconta, di chi li distribuisce e di chi li vive – a definire l’identità della manifestazione e a rendere il viaggio un’esperienza multidimensionale, ricca di competenze e punti di vista.
A BIT 2026, tutti i Travel Makers condivideranno contenuti, conoscenze, ispirazione e occasioni di confronto per costruire un turismo che sia davvero esperienza, unica e personale.
Bit 26
Appuntamento a Fiera Milano, quartiere di Rho, da martedì 10 a giovedì 12 febbraio 2026.
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Una nuova lussuosa villa boutique si aggiungerà al panorama alberghiero di Capri (nella foto) nell'aprile 2026 con l'apertura di Casa Caprile, una residenza ottocentesca restaurata situata ad Anacapri. Immersa in 10.000 metri quadrati di giardini mediterranei, la proprietà offre un rifugio lontano dalle affollate zone turistiche di Capri, pur rimanendo profondamente radicata nel patrimonio culturale dell'isola.
La villa
Casa Caprile, come riporta TraveDailyNews, occupa parte dell'ex residenza reale della regina Vittoria di Svezia ad Anacapri ed è stata ripensata come una seconda casa per gli ospiti in cerca di tranquillità e privacy. Il progetto è guidato da Gabriella Russo, nota per il suo lungo coinvolgimento con JK Place Capri. Riflettendo sulla vision che ha guidato il restyling, Russo ha affermato: «Questo progetto è profondamente legato ad Anacapri e al suo patrimonio culturale. Situata fuori dai sentieri battuti, Casa Caprile si propone di accogliere viaggiatori in cerca di qualcosa di più di una sistemazione di lusso. Vuole essere una casa dove gli ospiti possono rifugiarsi in ampi giardini con meticolosa attenzione ai dettagli».
Distribuita su due piani, la villa dispone di 12 camere dal design personalizzato, che spaziano da accoglienti spazi con vista sul villaggio a camere fronte mare, junior suite con terrazza privata e suite selezionate con piccole piscine private.
L'architetto Antonio Girardi ha curato il restauro, fondendo la raffinatezza contemporanea con il carattere storico della proprietà. Gli interni presentano tonalità avorio in contrasto con accenti rossi, legni selezionati, piastrelle in cotto, intonaco dipinto a mano e illuminazione personalizzata in ottone e ceramica. I tessuti di Pierre Frey e Schumacher aggiungono consistenza e raffinatezza.
Al centro della tenuta si trova una grande piscina esterna immersa nel verde. La piscina utilizza un sistema di purificazione al magnesio, un'alternativa delicata al cloro, ed è riscaldata tutto l'anno e rinfrescata nei mesi più caldi. Il soggiorno principale, che si apre direttamente sui giardini, è un rilassante spazio conviviale..
Il ristorante di Casa Caprile è immerso nella tranquillità dei giardini e abbraccia la filosofia "dal produttore al consumatore" ispirata alla tradizione napoletana e caprese. Lo chef crea cene personalizzate chiedendo ogni giorno agli ospiti cosa desiderano mangiare, a base di ingredienti freschi e di stagione. Il menù soddisfa un'ampia gamma di esigenze alimentari, comprese opzioni senza glutine e multicereali. Il CC Bar, situato nel cuore dei giardini, offre cocktail, tisane e momenti di tranquillità.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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[post_content] => L'hotel The St. Regis di Roma ha accolto questa mattina la conferenza stampa degli Italian Tourism Awards – The Night of Excellence, l’evento ideato da MHR – MediaHotelRadio che ogni anno racconta e premia la professionalità, la creatività e la dedizione che compongono il grande mosaico del turismo italiano: 15 categorie in concorso per oltre 300 candidati e soltanto 45 finalisti in lizza per aggiudicarsi il microfono d’oro.
Quest’anno, il premio raggiunge una maturità nuova, entrando in televisione su Rai2, dove sarà trasmesso il 16 dicembre in seconda serata, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà il 10 dicembre alle 18 negli stessi spazi storici dell’hotel.
Debora Garlando, ceo di MHR e ideatrice del premio, ha aperto l’incontro visibilmente emozionata. “Competenze e creatività delle persone sono formule magiche che, miste a passione e impegno, rendono le destinazioni, la cultura e la storia del luogo, un viaggio incantevole. Era necessario creare uno spazio riconoscibile per promuovere i valori del turismo italiano e celebrare le eccellenze”. Ha quindi ricordato come il progetto sia nato durante il Covid, in un momento difficile in cui si sentiva la necessità di sostenere chi, nonostante tutto, continuava a tenere accesa la fiaccola del turismo italiano. Garlando ha spiegato il tema scelto per questa edizione, La magia del turismo, un concetto che si rifà alla capacità tutta umana di creare valore attraverso il talento, l’ingegno, la passione e la professionalità.
Categorie e Nominations 2025
Durante la conferenza sono state presentate le categorie in gara e le nominations 2025. A condurre l’annuncio è stato Palmiro Noschese, presidente della giuria e figura di riferimento dell’hôtellerie di lusso.
Destinazioni Italiane: Cinque Terre, Regione Liguria. Cortina d’Ampezzo, Regione Veneto. Ischia, Regione Campania
Travel Italy: Nicolaus, Ota Viaggi, Futura Vacanze
Trasporti e Mobilità: Frecciarossa, MSC Crociere, Prime Rent Exclusive
Grandi Eventi: Rome Foil Festival, Bracciano. TedX, Forte dei Marmi. Concorso Ippico Internazionale di Roma, Roma
Hotel: Forte Village, Pula (Cagliari). Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Verdura Resort, Sciacca (Agrigento)
New Hospitality: The Padel Resort, Como. The Social Hub, Roma. Glamping & Spa Terme dei Vulci, Canino (Viterbo)
Spa & Wellness: Health Clinic Longlife Formula, Castrocaro Terme. Fonteverde, San Casciano dei Bagni (Siena). De Montel Terme, Milano
Ristoranti: Mirabelle, Roma. Villa Corallo, Sant’Omero (Teramo). Twiga, Milano
International: Cisalpina Tours. Explora Journeys. On Location, Hospitality Olimpiadi Invernali Milano-Cortina
Innovazione: Dante per i Borghi, progetto di Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Palazzo di Varignana, Metodo Acquaviva (Castel San Pietro Terme, Bologna). Blastness, fondatore e presidente Andrea Delfini
Start-up: Tasting Opera, itinerante. Stradivaria, Roma. Strappa-La, itinerante
Media e Racconti di Viaggio: Dante per i Borghi, Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Dove, Magazine RCS. Francesco Gasparri, giornalista Rai1
Turismo Sostenibile: Zacchera Hotels, Lago Maggiore. Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Naturalis Bio Resort, Santa Maria di Leuca (Lecce)
Donna del Turismo – alla memoria di Elena David: Lucia Magnani, fondatrice AD Health Clinic. Carmela Colaiacovo, ad Tourist SpA, presidente FiSCE, Il Sole 24 Ore. Sara Digiesi, ceo BWH Hotels Italy & South-East Europe
Manager dell’Anno: Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Marco Gilardi, senior operations director Italia & Usa Minor Hotels Group. Andrea Delfini, fondatore e presidente Blastness
Al fianco dell’iniziativa, in rappresentanza di Roma Capitale, è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. Nelle sue parole, la fotografia di una città che non cresce per caso, ma grazie a un lavoro strutturale iniziato negli ultimi anni. Ha ricordato che il turismo romano nel 2025 è cresciuto del 5,5 per cento, un dato particolarmente significativo se confrontato con il 2019, considerato anno record, quando la crescita era dell’1,8 per cento. Roma oggi corre tre volte più veloce rispetto alla stagione pre-Covid, con un’occupazione in aumento e un soggiorno medio che ha superato le 2,7 notti, segno di un interesse più profondo e consapevole verso la città.
Onorato ha enfatizzato il peso dei grandi eventi nella strategia turistica della Capitale. La Maratona di Roma, con oltre l’80 per cento di partecipanti stranieri, è l’esempio più evidente di come sport e turismo possano procedere insieme generando indotto, reputazione internazionale e distribuzione territoriale dei flussi.
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[post_content] => L'associazione Dimore Storiche Italiane presenta il sesto Rapporto dell'osservatorio sul Patrimonio culturale privato, curato dalla fondazione RiEs.
La ricerca conferma il ruolo delle dimore storiche come motore economico, culturale e sociale del Paese, censito sotto diversi aspetti.
I dati
In Italia esistono 46.000 dimore storiche e quasi il 30% si trova in comuni con meno di 5.000 abitanti e, in media, oltre due dimore per comune si concentrano proprio in queste aree.
Il 60% genera attività economiche, tra turismo, agricoltura, cultura ed eventi; nel 2024 queste realtà hanno accolto oltre 35 milioni di visitatori e più di 20.000 dimore hanno organizzato almeno un evento culturale.
Sul fronte della manutenzione e del restauro, l’85% degli interventi è autofinanziato dai proprietari, con una spesa media superiore a 50.000 euro annui per singolo bene, mentre solo il 2% ha beneficiato di contributi pubblici. Nel comparto agricolo, il 17% delle dimore produce vino, olio o cereali.
I dati emersi dal rapporto sulle Dimore Storiche Italiane descrivono un comparto dinamico, con ampi margini di crescita: sono infatti oltre 10.000 le dimore storiche che si dichiarano pronte ad avviare o ampliare le proprie attività economiche qualora il contesto burocratico e normativo fosse più favorevole.
«Le dimore storiche rappresentano un presidio culturale, un museo diffuso e uno straordinario patrimonio per l’Italia - ha commentato Il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè -. Sono delle gemme sparse sul territorio che per storia, bellezza e capacità di conservazione costituiscono un tesoro da preservare. È dunque fondamentale valorizzare questo patrimonio riconoscendole la specificità e l’importanza nella tutela e valorizzazione della cultura italiana. Per questo motivo ho sostenuto e sostengo attualmente con una proposta di legge le dimore storiche affinché si possa ulteriormente valorizzare questo capitale con interventi al codice dei beni culturali del paesaggio».
«Ringrazio il vicepresidente Mulè per l’attenzione costante che dedica alle tematiche complesse legate alla salvaguardia delle dimore storiche, e con lui il sottosegretario Freni e tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno condiviso con noi questo importante momento di confronto sul futuro del patrimonio culturale privato – aggiunge Maria Pace Odescalchi, presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane –. Il VI Rapporto dell’osservatorio conferma come le dimore storiche siano una risorsa viva per il Paese: luoghi di cultura e bellezza, ma anche motori di economia e coesione, capaci di generare lavoro, promuovere turismo sostenibile e rafforzare il legame tra comunità e territorio, in particolare nelle aree interne e nei piccoli comuni dove una dimora o una casa storica sono spesso identitarie e motori economici per la comunità locale. Per valorizzare appieno questo potenziale e rendere possibile, come richiesto dalla costituzione, la miglior tutela e custodia dei beni culturali privati, è fondamentale consolidare la collaborazione tra pubblico e privato, prevedendo strumenti stabili e continui che incentivino gli investimenti dei proprietari e che consentano loro di pianificare a lungo termine la manutenzione necessaria e obbligatoria. Misure come l’Iva unificata per gli interventi di restauro sui beni culturali e l’estensione dell’Art Bonus ai privati, in particolare nei comuni con meno di 20.000 abitanti, non solo renderebbero più sostenibile la manutenzione e valorizzazione dei beni culturali, ma moltiplicherebbero i benefici per il sistema economico e sociale, soprattutto nelle aree meno centrali e più fragili, dove le dimore storiche rappresentano non solo un presidio culturale ma anche una risorsa indispensabile per la vitalità dei territori».
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[post_content] => In un settore che cambia ritmo a grande velocità, BIT 2026 – presentata da Fiera Milano da martedì 10 a giovedì 12 febbraio prossimi – si prepara a mettere in primo piano i fattori che oggi fanno davvero la differenza: la capacità di raccontare i territori, costruire visioni condivise e leggere i cambiamenti profondi della domanda.
È un’esigenza che emerge con forza dalla condivisione tra professionisti abilitata dal nuovo Think Tank e, in particolare, dalle voci del suo Advisory Board, dove la riflessione strategica di Paolo Audino, consulente ed esperto dei modelli fieristici e della loro evoluzione, incontra la sensibilità culturale di Paolo Verri, progettista di politiche territoriali e processi partecipativi, delineando un quadro in cui contenuti, narrazione e sistema diventano le vere leve competitive per chi opera nel turismo.
Per Audino, «le fiere sono lo specchio del settore che rappresentano. Se il turismo vive una frammentazione crescente della domanda, le manifestazioni devono evolvere per coniugare linguaggi, pubblici e aspettative profondamente diverse. L’epoca delle fiere come puri marketplace lascia spazio a piattaforme che costruiscono conoscenza, anticipano trend e generano relazioni professionali più strutturate». È all’interno di questo movimento che BIT 2026 trova la propria traiettoria: fare della manifestazione un luogo di contenuti concreti, capaci di parlare a una filiera che oggi domanda visione e strumenti più che vetrine.
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Il punto di contatto tra le due visioni: fare sistema
Per Audino, il turismo italiano ha bisogno di un coordinamento che sappia coniugare politiche, servizi, mobilità, qualità urbana e modelli di offerta. Un settore così frammentato richiede maggiore chiarezza di ruoli e la consapevolezza che il turista è, di fatto, un "residente temporaneo", influenzato dalle stesse criticità e dagli stessi punti di forza percepiti dai cittadini. Per Verri, il sistema nasce dal dialogo tra territori, istituzioni e operatori, da politiche che valorizzano le comunità locali e da una visione che lega cultura, economia e innovazione.
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Carnival Cruise Line ha modificato i suoi piani di utilizzo per Carnival Sunshine e Carnival Spirit per il 2027 e il 2028. Come si legge su Travel Weekly, la Sunshine, la più grande delle due, avrà come porto di partenza Galveston, in Texas. La Spirit avrà invece Tampa, in Florida.
Cambio di rotta
Carnival ha affermato che la decisione è stata presa in risposta alla domanda su Galveston. La Carnival Sunshine, nave da 3.000 passeggeri, può ospitare circa il 40% di ospiti in più rispetto alla Spirit.
«Questa mossa ci consente di servire più ospiti a Galveston, dove continuiamo a riscontrare una forte domanda, e di introdurre nuovi itinerari caraibici più lunghi per gli ospiti che salpano da Tampa» ha affermato Christine Duffy, presidente di Carnival Cruise Line.
Tra i nuovi itinerari a Tampa ci sono crociere di otto giorni lungo il canale di Panama.
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[post_content] => Emma Villas propone una nuova forma di viaggio che va oltre il concetto tradizionale di "villa con piscina" e si avvicina all'approccio healiday dei viaggiatori italiani, che guarda alla vacanza come momento di rigenerazione fisica e psicologica da “vivere” tutto l’anno. Ogni soggiorno diventa quindi l’opportunità per ritrovare un equilibrio tra corpo e mente, grazie anche all’opportunità di fare delle esperienze legate al territorio e vissute nel comfort e nella privacy di una villa esclusiva.
«I dati nazionali indicano chiaramente che le persone cercano sempre più fughe autentiche in autunno e inverno – spiega Giammarco Bisogno, ceo e fondatore di Emma Villas - a dimostrazione di una voglia di vacanza che abbraccia l’intero calendario. Questo trend si riflette anche nel settore delle ville di pregio, dove i nostri dati confermano che il fenomeno della vacanza ‘off season’ si sta consolidando di anno in anno. Oggi, infatti, le prenotazioni non si limitano più solo all’estate, ma si estendono ai ponti lunghi e alle festività, da Natale e Capodanno fino all'Epifania. Ed è per intercettare questa domanda in evoluzione che abbiamo adottato un approccio a 360° sulla nostra offerta, trasformando la villa nel rifugio perfetto che risponde a ogni esigenza, garantendo lusso, privacy e benessere in qualsiasi periodo dell'anno e rendendo la villa d’inverno la destinazione».
Emma Villas si fa promotrice di un nuovo modo di viaggiare basato sul concetto di “experience first”, che valorizza la villa come centro di un’esperienza autentica, in cui ogni soggiorno si trasforma in un percorso di scoperta e benessere. Emma Villas mette a disposizione oltre 200 dimore aperte anche nei mesi autunnali e invernali, perfette per una fuga rigenerante, un weekend lungo durante il Ponte dell’Immacolata o per trascorrere le festività di Natale e Capodanno in villa. Un’offerta che fa parte di un portfolio di oltre 600 proprietà di pregio, disponibili in base alla stagionalità e alla loro esclusiva disponibilità, per vivere la bellezza dell’Italia tutto l’anno
È proprio in questi mesi che alcune dimore svelano tutte le loro potenzialità e diventano veri e propri centri di esperienza che permettono di immergersi in un percorso sensoriale e culturale senza uscire dalla propria “bolla di lusso”. È il caso della Villa del Prato sul Lago di Garda dove le sessioni di sound healing avvolgono gli ospiti in un abbraccio sonoro, o anche di Villa Boemia nel Monferrato che offre sessioni private di wine tasting tra colline nebbiose e profumi di mosto, o ancora Villa Barchessa Panigai che si veste di luci, diventando un palcoscenico magico dove celebrare il Natale e l'arrivo dell'anno nuovo in un lusso accessibile.
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[post_content] => Ethiopian Airlines ha piazzato un nuovo ordine per altri sei Airbus A350-900, consolidando ulteriormente la sua posizione di principale cliente A350 nel continente africano. L’accordo è stato firmato al Dubai Airshow da Mesfin Tasew, ceo del Gruppo Ethiopian Airlines, e da Benoît de Saint-Exupéry, vicepresidente esecutivo vendite della divisione Commercial Aircraft di Airbus.
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