1 luglio 2020 09:50

Ivan Poletti e i prodotti dell’orto di Cà Shin
C’erano una volta i colli bolognesi, assurti a fenomeno nazionale grazie ad una canzoncina del 1999 di un gruppo felsineo, dalla breve vita, che cantava: “Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi”.
I colli, il mare di Bologna, sono da sempre uno sfogo alla calura estiva ed erano popolati di locali ormai parte della storia: Ideal, Lumiera, Paderno, Capannina, La Stalla, Forte Jola, da protagonisti delle notte estive sulle colline attorno alla “Dotta” al nulla, tutti ormai chiusi da tempo e dimenticati.
Ma non tutto è perduto e, grazie a questa balorda situazione che stiamo vivendo, ci si accorge quanto sia importante il recupero di certe tradizioni.
E’ il caso di Cà Shin, una “cascina” alle porte della città in via Cavaioni 1, all’interno del conosciuto omonimo parco collinare bolognese, per troppo tempo in preda di balordi e brutte frequentazioni, ora riportato alla agibilità dei cittadini.

L’edificio principale di Cà Shin
«La cooperativa Le Ali si aggiudicò la gara d’appalto del Comune, proprietario dell’area, nel 2008 e lo gestirà fino al 2034 – spiega Patrizia Malferrari della cooperativa – Da lì c’è stata la rinascita del complesso: vi si svolgono molte attività, dai campi estivi per i bambini in inglese con insegnanti di madrelingua, pensati per quei piccoli che hanno passato il lockdown a casa, per dare loro un po’ di respiro, alle mostre d’arte di pittori locali per dare loro un’opportunità diversa da quella istituzionale di una galleria, ospitate gratuitamente.
In passato Cà Shin viveva soprattutto d’estate e, d’inverno, il ristorante era aperto nel week end e in alcune serate speciali organizzate appositamente. Il nuovo corso vedrà raddoppiata l’attività e da subito sarà aperto dal giovedì sera alla domenica a pranzo, restando comunque a disposizione di gruppi ed aziende per tutti gli altri giorni della settimana».

La Veranda
Un eccellente recupero quindi ad opera dello chef Ivan Poletti, che assieme al maestro pasticcere Gianluca Leoni, animano la parte “gourmand”, in questa avventura di una struttura “fuori porta”.
«La nostra collaborazione professionale risale a molto tempo addietro – spiega Ivan Poletti, classe ’79, modenese – e dal 2019 abbiamo deciso di buttarci in questa avventura, che è in linea con il nostro modo di intendere la cucina, che qui è perfettamente integrato con la filosofia della cooperativa».
Nasce così un connubio che restituisce la fruibilità delle serate estive, e non solo, dei Colli, grazie alle due distinte strutture che operano, ma che servono cibo proveniente dalla stessa cucina, ma in due differenti modalità.

L’area all’aperto de La Casetta
«Abbiamo il “ristornate” tradizionale che opera su tre luoghi fisici: veranda, orto teatro e angolo del forno. Qui proponiamo menu da ristorante, seduti e con un servizio in linea, mentre “La Casetta” è più “easy”; qui si può gustare una sorta di street food, che può essere anche da asporto o delivery, ma sempre curato, con un packaging compostabile ma che ricalca la stessa qualità del ristorante – prosegue Poletti – oppure il momento aperitivo, grazie alla collaborazione con il bartender Denis Poli, che rivisita o inventa drink per noi: l’ Americashin, lo Spriz del Colli e il Cavaioni, ideati appositamente per la nuova location e tutti da provare. L’estate, nel grande giardino de La Casetta, si potrà anche gustare un menù diverso più veloce, in “stile pic nic” per accompagnare i drink, come pollo fritto, arrosticini e i fantastici hambuger di Fassona».
Cà Shin non vuole essere il ristorante alla moda, ma un luogo in cui si mangia bene, scegliendo e cucinando con cura le materie prime e magari anche una composta fatta con le mele del parco. Oggi può ospitare (rispetto alla capienza ordinaria di 160 + 110 coperti) 70/80 e 45/55 rispettivamente in Ristorante e Casetta, stando attentissimi alle norme sanitarie e con prenotazione obbligatoria per agevolare e pianificare il riempimento.
Insomma un rinnovato vigore per i famosi colli bolognesi, e una ragione in più per visitarli.
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[post_content] => Un nuovo servizio ferroviario collega le due città di New Orleans e Mobile, in Alabama, per la prima volta dopo l’uragano Katrina nel 2005: l'Amtrak Mardi Gras Service - supportato dallo Stato - sarà attivo dal prossimo 18 agosto. Il collegamento, con due corse giornaliere, durerà solo 3 ore e 43 minuti, con tariffe a partire da soli 15 dollari a tratta per gli adulti.
La nuova linea ferroviaria rappresenta un modo panoramico e sostenibile per esplorare il Deep South, collegando due delle città culturalmente più ricche della regione e costituendo un’alternativa ai voli interni o ai lunghi viaggi su strada. A bordo, i passeggeri possono godere di sedili spaziosi e reclinabili con spazio extra per le gambe, wi-fi gratuito e un vagone caffetteria che serve cibi a km zero. Le carrozze dispongono di spazio per bagagli a mano, mazze da golf e persino piccoli animali domestici, mentre per un’esperienza più esclusiva è possibile scegliere l’opzione Business Class.
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Le fermate prevedono tappe nella pittoresca cittadina costiera di Bay St. Louis, con le sue case in legno a tavole sovrapposte, i bar sul molo e la musica dal vivo; a Gulfport, da cui è possibile prendere il traghetto per Ship Island, che ospita Fort Massachusetts, realizzato in mattoni e utilizzato durante la Guerra Civile; a Biloxi, frequentata da Elvis Presley, con il suo faro alto 20 metri; e a Pascagoula, con il suo parco sulla spiaggia, le passeggiate lungo il fiume e da cui si può prendere una barca privata per l’isola di Petit Bois, ideale per il birdwatching e la raccolta di conchiglie.
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[post_content] => Il gruppo Save e l’Università Ca’ Foscari Venezia hanno siglato un accordo che offra opportunità internazionali e sostegno allo studio per giovani meritevoli, con borse di mobilità di doppio diploma verso la Cina.
L’intesa prevede un contributo da parte di Save di 30.000 euro per l’anno accademico 2025-2026, che sarà destinato a integrare il finanziamento di borse di studio rivolte a studentesse e studenti selezionate/i nell’ambito dei due programmi di doppio diploma con la Capital Normal University di Pechino: uno per il corso di laurea in Lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa mediterranea e uno per il corso di laurea magistrale in Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa mediterranea. Grazie a questo sostegno, le studentesse e gli studenti selezionati potranno svolgere parte del loro percorso formativo in Cina, immergendosi in un contesto accademico e culturale di grande rilevanza internazionale.
Attualmente nell’ambito degli accordi con la Capital Normal University di Pechino sono disponibili 30 posti per il programma di doppio diploma di livello triennale in Chinese language e 8 posti per il programma di doppio diploma magistrale in Teaching Chinese to Speakers of Other Languages.
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“L’accordo siglato con l’Università Ca’ Foscari e il nostro contributo alle borse di studio si iscrivono nel rapporto di intensa collaborazione instaurato con l’ateneo veneziano, in un dialogo costruito su visione e obiettivi comuni, primi tra tutti la creazione e la facilitazione di relazioni con il mondo, alla base della stessa nostra missione di gestore di aeroporti - osserva il presidente del Gruppo Save, Enrico Marchi -. Gli studenti destinatari delle borse di studio avranno un’opportunità unica di approfondimento e scambio con il contesto culturale cinese verso il quale, lo scorso settembre, attraverso l’attivazione del volo diretto su Shanghai, l’aeroporto Marco Polo ha gettato un ponte diretto, per la costruzione del quale è stato fondamentale il fattivo sostegno della rettrice Tiziana Lippiello. Un interesse che prosegue e su cui continuiamo a lavorare, con prospettive di ulteriori collegamenti tra Venezia e la Cina”.
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[post_content] => Nell’ambito della presentazione del Rapporto “L’Economia del Veneto” di Banca d’Italia – sede di Venezia, il presidente di Aidit, Domenico Pellegrino, è intervenuto su invito di Pier Luigi Ruggiero, direttore della sede di Venezia della Banca d’Italia. Il presidente ha partecipato al panel di discussione con Nicola Camatti, docente del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari, e Riccardo Cristadoro, Capo del Servizio Economia e Relazioni Internazionali della Banca d’Italia.
Chiamato a dibattere sul tema dell’overtourism, Pellegrino ha indicato Venezia come caso emblematico per affrontare il fenomeno e trasformarlo in un’occasione di innovazione istituzionale. «Non siamo di fronte a un eccesso di domanda turistica, ma a un deficit strutturale di regia. L’overtourism nasce dove manca una governance capace di integrare norme, tecnologia e visione politica. Venezia è una delle poche destinazioni dove il presidio è già iniziato», ha dichiarato il presidente di Aidit.
Nel 2024 Venezia ha registrato 13,3 milioni di presenze (+2,2% rispetto al 2023) e circa 28 milioni di visitatori totali, il 60% dei quali sono escursionisti giornalieri. Significativo il contributo al PIL regionale, ma i benefici economici si scontrano con criticità crescenti per la residenzialità, l’accessibilità abitativa e la qualità della vita urbana.
Via alternativa
L'associazione propone una via alternativa tanto all’approccio “laissez-faire” quanto a soluzioni anti-turistiche di tipo punitivo. Il modello auspicato è quello di uno sviluppo turistico responsabile, basato su: Governance istituzionale rafforzata, attraverso la creazione di organismi inter-istituzionali stabili, ispirati a modelli europei di “task force” . Piattaforme digitali integrate capaci di monitorare flussi turistici, pressione urbana e indicatori di sostenibilità in tempo reale. Fiscalità intelligente, con tasse di soggiorno graduate, i cui proventi siano destinati ai servizi per i residenti, Partnership pubblico-private orientate a investimenti in innovazione, formazione e sostenibilità
«L’esperienza di Venezia dimostra che crescita e sostenibilità non sono in contrasto, ma richiedono strumenti adeguati per coesistere», ha aggiunto Pellegrino, sottolineando come alcune misure già attuate o previste – ad esempio, il contributo di accesso, la limitazione degli affitti brevi e il contingentamento dei gruppi turistici – rappresentino segnali incoraggianti ma ancora insufficienti. Qui si può costruire un modello di riferimento per una strategia turistica nazionale che posizioni l'Italia come leader mondiale del turismo sostenibile.
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In Piazza Santa Maria di Castello, storici e artisti illustreranno a un largo pubblico il caleidoscopico e affascinante mito dei Templari.
Tra i relatori, oltre a Simonetta Cerrini, Arnaud Baudin (Directeur adjoint des archives et du patrimoine de l’Aube), la storica e scrittrice Barbara Frale (Archivio Apostolico Vaticano), il giornalista e scrittore Stefano Priarone, don Stefano Tessaglia, esperto dei rapporti tra religione e società (università del Piemonte Orientale), lo storico estone Kristjan Toomaspoeg specialista degli Ordini Militari (Università del Salento) e, in video, Philippe Josserand (università di Nantes) e Helen Nicholson (emerita università di Cardiff).
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Tavola rotonda sui Templari e presentazione di libri, tra cui I Templari, la guerra e la santità, con un aggiornamento bibliografico 2000-2025, a cura di Simonetta Cerrini, Rimini, Il Cerchio, 2025 e Lorenzo Mercuri, L’Enclos du Temple. Topografia e forme di un’assenza della Parigi medievale, Roma, Res Aedificatoria Medii Aevi Europae, 2025.
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[post_content] => Santanchè e i flussi. "Bisogna lavorare sulla gestione dei flussi, ma io vorrei parlare dell'undertourism". Eccoci qua. Travata un'altra parola da contrapporre all'overtourism. Undertourism. In parole povere: dove c'è poco turismo. Dove bisogna aumentare i flussi. Naturalmente è un'invenzione del ministro Santanchè, che, e gliene facciamo merito, non si stanca mai di trovare sempre nuovi sguardi per evitare di affrontare i problemi.
"C'è una narrazione sull'overtourism, ma dimentichiamo che il fenomeno riguarda solo il 4% del territorio nazionale – ha detto Santanchè –. Il restante 96% merita attenzione e investimenti. L'Italia è tutta una nazione turistica, dobbiamo rafforzare la promozione delle zone meno conosciute che non sono meno belle, ma semplicemente meno conosciute, penso alle aree interne e alle isole minori".
Considerazioni
Due cose: innanzitutto sarà pure come dice lei, ma quel 4% del territorio nazionale in alcune stagione non vive più. A parte i pericoli per le città più fragili come Venezia, ma vi sono città così assaltate dal turismo, che la vita di ogni giorno per i cittadini diventa quasi irreale. Per non parlare di tutte le conseguenze di questo fenomeno. Abitazioni adibite ad affitto breve, aumento vertiginoso dei prezzi, eccetera eccetera.
Secondo. Secondo il ministro sarebbe opportuno che i luoghi meno conosciuti fossero riempiti di turisti. Specialmente le isole minori. Le isole minori? Le isole minori sono piene di turisti fino al collo. Tutte le isole minori. Che facciamo le lasciamo affondare sotto il peso del profitto? Without words.
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Appuntamento bolognese per Azemar e il ciclo di presentazioni dedicato a Bawe Island, il più recente dei resort entrato a far parte della The Cocoon Collection.
La serata ha avuto come palcoscenico il noto ristorante ‘La Bottega di Franco’, nel cuore di Bologna. Bawe Island è il primo ‘One Island One Resort’ a Zanzibar. È un’isola di oltre 30 ettari al largo della costa sud ovest di Zanzibar, che vanta, nella sua natura rigogliosa e selvaggia, solamente 70 ville esclusive.
"Ma lo sviluppo di Azemar - sottolinea Loris Giusti, key account dell'operatore - procede su più fronti e la nostra attività di tour operator sull’Oceano Indiano prosegue in parallelo a quella di gestore dei nostri ‘The Cocoon Collection’, cioè il brand che racchiude le nostre 6 proprietà alle Maldive e Zanzibar. E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters".
A Bologna erano presenti: Barbara di Futuradria (Bologna), Marinella e Roberto de Il Salotto del Viaggio (Bologna), Christian e Margherita di Bigtours (Bologna); Barbara di Nettuno Viaggi (Bologna), Simona di Castiglione Viaggi (Bologna), Catia di Vivere & Viaggiare (Imola), Licia di 4 Holidays (Zola), Stefania di Zenzero Viaggi (Bologna), Gloria di Lippontour (Bologna), Sandra di Last Minute Tour (Bologna), Manuela di Groove Travel (San Lazzaro di Savena), Sonia di Capoblanco Viaggi (Bologna), Emanuela di Masala Viaggi (Zola), Martina di Pevero Viaggi (Cento), Giorgia di Centro Turismo Viaggi (Ferrara), Ylenia di Vado al Massimo (Spezzano), Francesca di Vado al massimo (Modena), Mariangela, Isabella e Federica di Gattinoni Travel Store (Bologna), Luna di Gattinoni Travel Store (Casalecchio di Reno), Claudia e Luisa di Viaggi Nuova Era (San Lazzaro di Savena), Barbara e Annalisa di Sugar Viaggi (Bologna)
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[post_content] => Nell’anno del Giubileo, prende forma una nuova narrazione della Capitale: quella che si costruisce passo dopo passo, attraverso paesaggi naturali e quartieri urbani ancora poco conosciuti.
Piano Giubileo
Nell’ambito del vasto Piano Giubileo 2025, per la riqualificazione del patrimonio culturale e urbano di Roma, nasce il progetto Cammini verso Roma, finanziato dall’ufficio commissariale Giubileo 2025 e gestito da Zètema.
Al centro dell’iniziativa, il turismo lento come strumento di rigenerazione urbana, valorizzazione culturale e sviluppo sostenibile. In questo contesto, dal 20 al 24 maggio 2025 si svolgerà un evento esclusivo: un Media & Content Creator Trip lungo le ultime tappe di tre cammini storici – la Via Francigena del Nord, la Via di Francesco e la Via Francigena del Sud – da Castel Gandolfo a Velletri in direzione di Roma, attraverso aree protette e percorsi pedonali per raggiungere San Pietro. L’iniziativa è organizzata e gestita da SloWays, tour operator italiano di riferimento per i grandi cammini italiani ed europei.
Il viaggio vedrà protagonisti 15 giornalisti e content creator italiani e internazionali, selezionati per raccontare un volto nuovo della Capitale: più autentico, sostenibile, umano. Le giornate saranno scandite da dalla lentezza del cammino, arricchite da visite a borghi autentici, siti culturali minori, momenti di incontro con le comunità locali e degustazioni in collaborazione con produttori del territorio.
Il percorso attraversa paesaggi verdi, tratti poco noti del patrimonio storico-artistico e quartieri d’autore fuori dai tradizionali circuiti turistici. Il programma propone una visione inedita e integrata di Roma, dove architettura contemporanea, arte, religione, enogastronomia e natura convivono in armonia. Tra le tappe anche luoghi iconici della Roma meno conosciuta: il Maqxxi di Zaha Hadid, l’Auditorium Parco della Musicafirmato da Renzo Piano e i quartieri simbolo del cinema neorealista.
L’obiettivo è chiaro: offrire un modello di turismo culturale ed esperienziale che metta al centro la sostenibilità ambientale e socioeconomica. In quest’ottica nasce anche il portale www.camminiversoroma.it: una piattaforma digitale che raccoglie eventi, proposte, mappe e contenuti culturali per accompagnare viaggiatori e pellegrini nella scoperta dei percorsi verso Roma.
Cammini italiani in crescita
Il turismo lento in Italia continua a registrare una crescita significativa, affermandosi come uno dei settori più dinamici e sostenibili. Secondo il dossier “Italia, Paese di Cammini” pubblicato da Terre di Mezzo, nel 2024 sono stati registrati oltre 1,4 milioni di pernottamenti lungo i cammini italiani, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Le stime parlano di più di 191.000 camminatori, in aumento del 29% rispetto al 2023.
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Continua il tour firmato Azemar in terra veneta, con un evento esclusivo che questa volta ha fatto tappa nella dimora settecentesca di Villa Cordevigo, sui colli veronesi, dove il tour operator milanese ha incontrato una selezione di agenzie di viaggio del territorio.
Sotto i riflettori Bawe Island, il primo ‘One Island One Resort’ di questo genere realizzato a Zanzibar, inaugurato a luglio 2024. «La struttura garantisce un ambiente di totale privacy, mare e spiagge incontaminati, riservati esclusivamente alla nostra clientela» ricorda il key account del to, Loris Giusti.
L’isola è molto grande, circa 30 ettari, e la nostra struttura dispone di sole 70 camere inserite in un contesto naturale unico. L’Isola è situata a soli 15 minuti di barca da Stone Town, garantendo così la possibilità di associare il relax sulla spiaggia alle escursioni nella parte antica della capitale dell’Isola.
«Bawe non è che l’ultimo tassello di un piano di espansione che procede su più fronti e la nostra attività di tour operator sull’oceano Indiano avanza in parallelo a quella di gestore dei nostri ‘The Cocoon Collection’, ovvero il brand che racchiude le nostre 6 proprietà alle Maldive e Zanzibar. E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters».
Hanno partecipato all’evento le seguenti agenzie di viaggio: Claudio, Numbernine Travel, Verona; Franca ed Elisabetta, Vertours, Verona; Lamberto, Welcome Travel Store, Verona; Valentina, Time Warp, Verona; Elena e Aurora, Quarzo Viaggi, Verona; Jennifer, Armi e Bagagli, San Martino Buon Albergo; Giulio, Aquastar, Affi; Francesca, Lirica Travel, Bussolengo; Simone, Sampei Tours, Castel D'Azzano; Nicola, Girovagando Viaggi, Verona; Giulia, Poit Viaggi, Verona, Silvia, Tennessee Viaggi, Verona, Erika, Capricci Viaggi, Verona; Arianna, Iantra Viaggi, Verona; Cristiana, Re Teodorico Viaggi, Verona; Cristina, Terra e Cieli Viaggi, San Martino Buon Albergo; Alessandra, Kasba Viaggi, Zevio; Valentina e Romina, Regarda Travel, Lazise; Camilla e Mariele San Fermo Viaggi, Castelnuovo del Garda; Elisa, Gattinoni Travel Store, Verona; Silvia, Aci Blueteam, Verona; Cristina, Senza Orizzonti, Riva del Garda; Lara, Idea Viaggi, Mezzocorona, Michela, Fiji Time, Verona.
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Nuovo appuntamento Azemar con le agenzie di viaggio, nuova occasione per accendere i riflettori su Bawe Island, il più recente dei gioielli del to a Zanzibar.
L'occasione è stata la serata dello scorso 7 maggio che ha riunito nella storica ‘Villa Condulmer’ a Mogliano Veneto, alcune tra le migliori adv del territorio.
Bawe Island, inaugurato a luglio 2024, è il primo ‘one Island one resort’ di questo genere realizzato a Zanzibar e dove l’obiettivo è quello di offrire in un ambiente di totale privacy, un mare e spiagge incontaminate, riservate esclusivamente alla clientela Azemar.
L’isola è molto grande, circa 30 ettari, e la struttura dispone di sole 70 camere inserite in un contesto naturale unico. L’Isola è situata a soli 15 minuti di barca da Stone Town, garantendo così la possibilità di associare il relax sulla spiaggia alle escursioni nella parte antica della capitale dell’Isola.
"Bawe non è che l’ultimo tassello di un piano di espansione che procede su più fronti - ricorda Loris Giusti, key account del to - e la nostra attività di tour operator sull’oceano Indiano prosegue in parallelo a quella di gestore dei nostri ‘The Cocoon Collection’, cioè il brand che racchiude le nostre sei proprietà alle Maldive e Zanzibar. E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters".
Tra le agenzie partecipanti, Giuliano e Silvana, Hirondelle di Treviso, Cristina e Elena, Vertours di Treviso, Margherita Listrop di Treviso, Aurora di Viagginmente di Treviso, Elisabetta di Euphemia di Treviso, Flavia di Campiello Viaggio Oderzo, Silvia e Gloria di Hamal Viaggi di Maserada, Monica e Alessandra di Farold Viaggi di Motta di Livenza, Giorgia di Sidir Tour di Ormelle, Elisa di Bucintoro di Venezia, Gabriele e Tommaso di Cantiere 34 di Dolo, Ornella e Lucrezia di Portotravel di San Donà di Piave, Lucia e Stefania di A1 Class di Camposampiero, Silvia di Ca Valestour di Pordenone, Vania di Mazzolo Viaggi di San Vito al Tagliamento.
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E’ molto importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di clienti repeaters».\r\nHanno partecipato all’evento le seguenti agenzie di viaggio: Claudio, Numbernine Travel, Verona; Franca ed Elisabetta, Vertours, Verona; Lamberto, Welcome Travel Store, Verona; Valentina, Time Warp, Verona; Elena e Aurora, Quarzo Viaggi, Verona; Jennifer, Armi e Bagagli, San Martino Buon Albergo; Giulio, Aquastar, Affi; Francesca, Lirica Travel, Bussolengo; Simone, Sampei Tours, Castel D'Azzano; Nicola, Girovagando Viaggi, Verona; Giulia, Poit Viaggi, Verona, Silvia, Tennessee Viaggi, Verona, Erika, Capricci Viaggi, Verona; Arianna, Iantra Viaggi, Verona; Cristiana, Re Teodorico Viaggi, Verona; Cristina, Terra e Cieli Viaggi, San Martino Buon Albergo; Alessandra, Kasba Viaggi, Zevio; Valentina e Romina, Regarda Travel, Lazise; Camilla e Mariele San Fermo Viaggi, Castelnuovo del Garda; Elisa, Gattinoni Travel Store, Verona; Silvia, Aci Blueteam, Verona; Cristina, Senza Orizzonti, Riva del Garda; Lara, Idea Viaggi, Mezzocorona, Michela, Fiji Time, Verona.","post_title":"Azemar in terra veneta: serata a tema Bawe Island con gli agenti di viaggio a Villa Cordevigo","post_date":"2025-05-13T14:03:06+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1747144986000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490147","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_490148\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, Loris Giusti, key account e Massimo Ravaglia, area sales Triveneto di Azemar[/caption]\r\nNuovo appuntamento Azemar con le agenzie di viaggio, nuova occasione per accendere i riflettori su Bawe Island, il più recente dei gioielli del to a Zanzibar.\r\nL'occasione è stata la serata dello scorso 7 maggio che ha riunito nella storica ‘Villa Condulmer’ a Mogliano Veneto, alcune tra le migliori adv del territorio.\r\nBawe Island, inaugurato a luglio 2024, è il primo ‘one Island one resort’ di questo genere realizzato a Zanzibar e dove l’obiettivo è quello di offrire in un ambiente di totale privacy, un mare e spiagge incontaminate, riservate esclusivamente alla clientela Azemar.\r\nL’isola è molto grande, circa 30 ettari, e la struttura dispone di sole 70 camere inserite in un contesto naturale unico. 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