17 November 2025

La Polinesia di racconta al workshop French Overseas Territories

La Polinesia Francese è una delle destinazioni che sono state raccontate nell’ambito del workshop French Overseas Territories che si è svolto recentemente a Parigi.

Affascinante l’introduzione di Hironui Johnston, che, in rappresentanza di Tahiti Tourisme, ha descritto l’arcipelago come una perla, da valutare secondo 5 criteri: «la Dimensione è nella ricchezza delle esperienze possibili. La Forma è nella varietà dell’accoglienza. Il Colore è nell’essere aperti a ogni ospite: singoli viaggiatori, coppie in viaggio di nozze, famiglie, lgbtq e gruppi. Ci sono poi le Imperfezioni, che la rendono unica: per questo parliamo di inclusività e di sostenibilità. Vogliamo sostenere la popolazione della Polinesia, assecondando i suoi desideri: ogni isola può scegliere di rifiutare lo sviluppo turistico, perché è importante che la popolazione sia felice. Infine c’è la Qualità della perla e la sua capacità di riflettere l’autenticità della nostra cultura e della popolazione: è il Mana, l’energia, che avvolge la destinazione».

La Polinesia è un arcipelago vasto quanto l’Europa, composto da 118 isole di cui 40 considerate turistiche e abitato da 280mila persone: quest’anno sono arrivati 264.000 turisti. «Abbiamo completato la nostra ripresa dal 2019. – prosegue Johnston – I nostri principali mercati sono quelli nordamericani, seguiti al 30% dalla Francia e al 13% dall’Europa. Dal punto di vista della stagionalità la bassa stagione va da novembre a marzo, l’altra stagione tra giugno e agosto. La Polinesia è servita da 10 aeroporti e da 9 linee aeree, con voli giornalieri provenienti dall’Europa e dall’America, con scalo a Los Angeles, Seattle e San Francisco. Si può arrivare in Polinesia anche dalle isole del Pacifico e dal Giappone. La Polinesia offre al suo interno 5 diverse destinazioni, ciascuna con la propria cultura e specificità in termini geografici: basti pensare alle lagune e agli atolli delle Isole Marchesi o alle popolate Isole della Società (tra cui Tahiti, Moorea, Bora Bora e Raiatea) con le loro bianche spiagge, la ricca tradizione culturale e la possibilità di dedicarsi alle attività marine. Oppure alla splendida Mangareva, nota per la bellezza delle sue perle nere. Se a nord dell’arcipelago ci sono le affascinanti Isole Marchesi, patrimonio dell’Unesco, anche nella parte meridionale del paese abbiamo isole famose per la barriera corallina e la vibrante cultura e tradizione. Per spostarsi tra le isole si possono usare le linee aeree domestiche, i catamarani e i super-yacht. Abbiamo 4 compagnie che offrono crociere nella Polinesia francese – tra cui Aranui Cruises, Windstar Cruises e Variety Cruises – che hanno in programma un aumento delle navi e della disponibilità».

Importante la ricchezza dell’accoglienza: «In Polinesia ci sono 42 hotel. 7 sono 5*, come il Conrad, il St. Regis, il Westin, il Four Seasons e The Brando. 10 sono 4*, come InterContinental, Sofitel e Pearl Beach Resort. 15 sono 3* di catene locali come il Royal Polynesia Group. Si possono anche affittare ville prestigiose e sono molto famose le nostre 300 guest-house tradizionali, dove vivere un’esperienza più autentica. Tante le novità per i prossimi mesi: entro fine anno apriranno due nuovi hotel, a Papeete e sull’isola di Bora Bora. Inoltre nel 2026 è in programma l’apertura del Tahiti Lagoon Resort – con 238 camere. Si prevede che per il 2029, anche grazie a diverse ristrutturazioni, si arriverà a una disponibilità di 437 chiavi. In Polinesia è importante incontrare la cultura antica. – prosegue Johnston – Si può scoprire l’Heiwa: il festival culturale che si tiene ogni anno tra giugno e luglio e viene celebrato con danze, canti e sport tradizionali; oppure il Matavaa, un festival artistico e culturale tipico delle Isole Marchesi. Dal punto di vista della sostenibilità – conclude – Tahiti Tourisme è impegnata nel preservare la biodiversità dell’arcipelago, che è il più grande santuario marino del mondo. Favoriamo iniziative per il ripristino della barriera corallina e utilizziamo lo Swat Dc, un innovativo metodo di condizionamento che utilizza le fredde acque di profondità. Offriamo inoltre ai nostri ospiti la possibilità di donare attraverso un’app specifica per sostenere diverse iniziative locali».
Chiara Ambrosioni

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