11 febbraio 2022 11:39
Tourism Australia rilancia le potenzialità della vacanza-lavoro e incentiva i giovani italiani a tornare a viaggiare in nel Down Under usufruendo del visto Working Holiday: per questo è stata introdotta la possibilità di ottenere il rimborso totale del costo del visto. Il Working Holiday Maker è rimborsabile per tutti coloro che arriveranno in Australia entro il 19 aprile 2022 ed è un’ottima opportunità per i giovani che stanno per approdare in Australia con tale visto.
“Questa iniziativa è volta a stimolare i backpacker a venire in Australia per un’esperienza di viaggio-lavoro e il rimborso del visto permetterà ai giovani un risparmio considerevole – sottolinea Phillipa Harrison, managing director di Tourism Australia -. I Working Holiday Visa Maker sono una categoria di viaggiatori che tradizionalmente rimane per lunghi periodi in Australia, intervallando periodi di lavoro con vacanze e viaggi di piacere in diverse destinazioni australiane e il settore turistico e dell’ospitalità australiani non vedono l’ora di riaccoglierli”. I detentori del visto avranno anche la possibilità di lavorare per più di sei mesi (fino al 31 dicembre 2022) per il medesimo datore di lavoro senza dover richiedere un permesso speciale come avveniva in passato.
“Per coloro che scelgono di volare in Australia con il Working Holiday Visa entro il 19 aprile, ci sarà il grosso vantaggio di ottenere il rimborso del visto che si aggira intorno ai 310 euro. Questa somma può essere utilizzata per esplorare la Grande Barriera Corallina o per delle lezioni di surf a Bondi Beach… e tantissime altre esperienze!” precisa Eva Seller, regional general manager Continental Europe di Tourism Australia.
Tourism Australia si sta preparando a lanciare in Italia una nuova campagna volta ai giovani viaggiatori per incentivarli a lanciarsi in un’avventura australiana: Work and Play– Destinazione Australia. La campagna, in Italia, avverrà in due fasi: la prima con l’obiettivo di incoraggiare i giovani già in possesso del visto o quelli che vogliono fare un’esperienza in Australia, a partire a breve per usufruire del rimborso del visto; la seconda, più ispirazionale, per mostrare tutte le esperienze e avventure che si possono vivere durante un Working Holiday.
Fino a gennaio 2022 sono stati emessi, a livello globale, circa 23.000 visti Working Holiday.
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[post_content] => Non ci siamo. La questione passaporti non si risolve. Anzi, peggiora. E' sempre più difficile averne uno in tempi ragionevoli: dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari, solo per avere l’appuntamento in questura; in sei città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino. A un anno dalla prima rilevazione, Altroconsumo ha aggiornato l’inchiesta relativa ai passaporti. E i risultati sono allarmanti. Non solo la situazione non è migliorata; i tempi in molte città si sono persino allungati. Uniche eccezioni positive: Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo, e Pescara.
Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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Nel dettaglio sono stati 9.074.367 i passeggeri transitati negli scali di Bari, Brindisi e Foggia da gennaio a novembre 2023: al raggiungimento di questo traguardo ha contribuito in maniera decisiva la crescita del traffico di linea internazionale che con 3.812.672 passeggeri su Bari e Brindisi ha fatto registrare un +19% rispetto al periodo gennaio – novembre del 2022. Nel dettaglio Bari si è attestata a 6.037.884 passeggeri (+4,7%), Brindisi a 2.991347 passeggeri (+3,8%) e Foggia a 45.136 passeggeri.
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[post_content] => Il Medio Oriente, nel periodo compreso tra gennaio e fine settembre 2023, ha superato di oltre il 20% il numero degli arrivi di turisti internazionali del 2019. Il dato svelato dall'Unwto è ovviamente precedente allo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, all'inizio di ottobre.
L'Unwto ha attribuito la performance positiva della regione a nuove misure quali la semplificazione dell'ottenimento dei visti, allo sviluppo di nuove destinazioni, a nuovi progetti turistici e allo svolgimento di grandi eventi.
Altre regioni stanno ancora recuperando. L'Europa ha conquistato la quota maggiore del turismo globale con il 56%, avendo accolto 550 milioni di turisti internazionali; l'area ha recuperato il 94% dei livelli pre-pandemia, con la forte domanda statunitense e intraregionale a fare da traino alla ripresa.
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L'Asia-Pacifico ha raggiunto il 62% a causa della più lenta riapertura ai viaggi internazionali. Ci sono grandi differenze all'interno della regione: l'Asia meridionale ha recuperato il 95%, mentre l'Asia nordorientale si è fermata al 50% circa.
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[post_content] => Sono state assegnata a Triplesense Reply ed Eden Viaggi la cinquantacinquesima edizione dei Key Award e la decima dei Radio Key Award del gruppo editoriale Media Key. Il premio è stato riconosciuto per la campagna crossmediale Incredibile ma Eden. Il premio conferma l'impatto positivo della comunicazione ideata e prodotta da Triplesense, agenzia creativa e di design del gruppo Reply, che ha firmato anche lo studio di riposizionamento del marchio e la campagna 2022.
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«Con l’inaugurazione del Como Alpina Dolomites, che si affianca nella Penisola al Castello del Nero, saliamo a cinque indirizzi nel Vecchio continente – racconta il pr director della compagnia, Brett Perkins -. Fino a poco tempo fa la nostra offerta era concentrata in Asia, ora ci stiamo rifocalizzando sull’Europa ma il nostro ceo, Olivier Jolivet, non finisce mai di sorprenderci. Non mi stupirebbe per esempio se presto ci fosse qualche novità in Giappone o negli Stati Uniti. Quel che è certo, al momento, è che l’anno prossimo faremo sicuramente un altro annuncio ma è ancora presto per svelare qualcosa di più».
Difficile però che il gruppo Como riesca a mantenere il ritmo di espansione del 2023, anno che ha visto anche l’inaugurazione del Metropolitan Singapore. «Sebbene recentemente ci siamo aperti ai contratti di management, che a oggi riguardano proprio la nuova struttura di Singapore e il Como Laucala Island a Fiji, rimaniamo infatti una società a conduzione familiare che detiene la proprietà diretta della maggior parte delle proprie strutture. Non perseguiamo perciò uno sviluppo fine a se stesso, ma cerchiamo di trovare ogni volta le strutture più adatte al nostro concept».
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[post_content] => Volotea cresce dalla base di Venezia con l'apertura, dal prossimo 4 aprile, di una nuova rotta per Tolosa, con due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica, e un’offerta complessiva di circa 13.600 posti in vendita. Il vettore rafforza, così, la sua presenza presso il Marco Polo per il 2024, con un incremento del +16% in termini di capacità rispetto al 2023.
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[post_content] => L'Austria ha avviato il conto alla rovescia per il debutto ufficiale di Bad Ischl Salzkammergut come Capitale Europea della Cultura 2024, programmato per il 20-21 gennaio prossimi.
Una grande opportunità per il turismo austriaco che accende i riflettori su una regione non così nota, in particolare al mercato italiano: «Una vera occasione considerando che addirittura per un terzo dei turisti provenienti dall'Italia la cultura è il motivo principale del viaggio - afferma Herwig Kolzer, direttore di Austria Turismo in Italia (nella foto) - e un altro terzo intraprende tour itineranti che prevedono la visita a luoghi e istituzioni culturali. Vogliamo far capire ai turisti italiani che l'Austria ha molto altro da offrire, oltre a Vienna e Salisburgo».
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Intanto, tra gennaio e ottobre 2023 «gli arrivi italiani in Austria hanno registrato una crescita del +24,7% mentre i pernottamenti sono aumentati del +20,8% rispetto al 2022: un buon risultato, anche se ancora non siamo tornati ai numeri del 2019 (meno 11,2%), al contrario di altri mercati come Germania e Paesi Bassi, che hanno già recuperato i livelli pre-pandemia. In questo quadro sono state molto positive le performance di Vienna, con un incremento degli arrivi del 49,2% e della regione del Tirolo - da sempre tra le mete preferite degli italiani - con un +28,7%. Da segnalare, poi, un significativo miglioramento dei dati di settembre e ottobre, che evidenziano un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani che mostrano un sempre maggiore interesse a questi mesi come periodo di viaggio».
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