3 December 2023

Visit Emilia, una vacanza da Record tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia

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Con Visit Emilia la vacanza è da record, fra Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Conquista per i suoi record, il territorio di Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix, tra Parma, Piacenza, Reggio Emilia.

Viaggiando lungo l’asse della Via Emilia, l’ultima città dell’antica strada romana in cui ci si imbatte è anche la Primogenita d’Italia: Piacenza, infatti, il 10 maggio 1848 fu la prima città a votare con plebiscito l’annessione al Piemonte ed al futuro Regno d’Italia. Sempre a Piacenza a Palazzo Farnese, scendendo nei sotterranei, si scopre il Museo delle Carrozze, fra i più prestigiosi d’Italia, non solo per la varietà dei pezzi ma soprattutto per la loro integrità: berline di gala, coupé e landau, carrozze da passeggio e sportive, calessi, su 2 o 4 ruote, mezzi di trasporto del passato ricchi di fascino ed eleganza. Ma Piacenza è anche terra di capolavori alimentari, un viaggio millenario di gusto e non solo: Coppa Piacentina DOP, Pancetta Piacentina DOP, Salame Piacentino DOP portano con sé la tradizione, la cultura e le caratteristiche di un territorio dove da sempre si producono varietà di salumi denotanti un’unicità a livello comunitario. In Val Tidone il Comune di Ziano Piacentino ha la maggior superficie di vigneto d’Europa, colline a perdita d’occhio dove nascono Gutturnio, Bonarda, Barbera, Malvasia e Ortrugo. 

Un altro primato per le eccellenze enogastronomiche è nella provincia di Parma, che ospita 8 Musei del cibo, raggiungibili anche in bicicletta, che qui è il mezzo di trasporto preferito. Raccontano storie, saperi e sapori in un viaggio esperienziale per tutti i gusti e per tutti i sensi: il Museo del Prosciutto a Langhirano, del Salame a Felino, il Museo del Pomodoro e della Pasta alla Corte di Giarola a Collecchio, il Museo del vino a Sala Baganza, per arrivare al re dei formaggi, il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, proseguendo nel cuore della Bassa Parmense per il Museo del Culatello a Polesine, e risalire verso la montagna per il Museo del Fungo Porcino a Borgotaro. 

Parma è anche la città italiana dove si spende di più per le bollicine, che qui certamente non mancano con vitigni storici parmensi coma la Malvasia di Candia aromatica, il Sauvignon blanc, il Barbera, il Bonarda, il Lambrusco. Progettato per stupire è il Teatro Farnese nel Complesso monumentale della Pilotta di Parma, con il suo cuore di legno che batte da più di 400 anni: il più grande teatro seicentesco del suo genere d’Europa, il primo a scena mobile.

Parma vanta inoltre un altro primato, questa volta nel nome del compositore Giuseppe Verdi: Il Club dei 27, forse la più piccola tra tante associazioni al mondo dedicate al musicista. Sono infatti solo 27 i soci, ognuno dei quali porta il titolo di un’opera del grande maestro. 

La bottiglia di Aceto Balsamico più grande del mondo è a Corticella (RE) terra dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Ad idearla nel 2019 è stata l’Acetaia Terra del Tuono riempiendo ben 125 litri di questo prodotto d’eccellenza emiliano.

A Reggio Emilia invece esiste un gusto di gelato, forse l’unico, con il nome di una persona: il gusto Giovanna, una nuvola di panna montata, croccante alle mandorle, e altri ingredienti la cui paternità è esclusivamente reggiana. Anche il ghiacciolo è stato inventato qui. Nei primi anni 60’ si chiamava però Bif, prendendo il nome dal marchio aziendale che li produceva. 

Oggi Reggio Emilia è fra le nove capitali europee dell’Inclusione e della Diversità ed è stata la prima città italiana ad essere premiata. Vanta, inoltre, un primato storico; la città del Tricolore, infatti la bandiera nazionale italiana è nata nella città emiliana il 7 gennaio 1797. 

Il Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia è l’unico teatro in Italia ad avere ancora il palcoscenico dotato di un organo a canne, costruito nel 1815 da Luigi Montesanti, che era il più valido costruttore di una famiglia di organari.

«L’Emilia è una terra da scoprire ogni giorno, dove si incontrano natura, arte, cultura, enogastronomia, e che sa offrire sempre nuove opportunità e curiosità – spiega Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia – un patrimonio straordinario di luoghi ricchi di eccellenze, qualità ed unicità, in un mix di esperienze originali da vivere». 

 

 

 

 

 
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