7 December 2024

Santanchè: “Non contiamo più i turisti ma la spesa”. Un’altra giravolta

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Il ministro del turismo Daniela Santanchè

Con una giravolta degna del miglior trapezista, il nostro ministro del turismo Daniela Santanchè ha deciso che non serve più contare i turisti che arrivano in Italia. La frase esattamente è questa: “Non dobbiamo contare quanti turisti arrivano, ma quanti soldi lasciano perché abbiamo ancora un gap con il resto dei Paesi turistici d’Europa. Non è più il tempo di contare le teste. Appropriamoci dell’orgoglio di essere italiani e diamo valore al nostro Paese”.

Quindi visto che alcuni turisti non sono “altospendenti”, per usare il gergo di coloro che non sanno nulla della nostra lingua e coniano parole asservite al profitto, allora cosa bisogna fare? Respingerli alla frontiera? Mettiamo per esempio i tedeschi che arrivano in massa sulle spiagge e nelle città italiane ma che non sono fra i turisti più spendaccioni, che ci facciamo con i tedeschi? Li rimandiamo a casa? Li convinciamo a spendere di più? Facciamo loro un master (a pagamento s’intende) finalizzato alla spesa?

Unwto

Non si riesce a capire da dove arrivi questa svolta. Probabilmente  gli analisti le avranno detto che non riusciremo neanche nel 2024 a risalire la china. Che saremo sempre il terzo o quarto paese al mondo e quindi lei ha virato sulla spesa. Ci dispiace però informare il ministro che in tutto il mondo i turisti si contano in primo luogo a numero, e poi a spesa. Basta leggere un rapporto dell’Unwto per capire che le cose stanno così. Non c’è niente da fare.

Ultima chiosa: cosa c’entra la spesa dei turisti con l’orgoglio di essere italiani? 

Giuseppe Aloe

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