29 luglio 2022 10:50

Michael O'Leary ceo di Ryanair
Forse le cose per Ryanair stanno cambiando sul serio. E non in bene. Infatti la Commissione europea ha imposto alla Francia di recuperare 8,4 milioni di euro di aiuti concessi a Ryanair, la compagnia irlandese, per volare tra il 2003 e il 2010 all’aeroporto di La Rochelle. Anche Jet2 ha beneficiato di questo aiuto, ma deve restituire solo 80mila euro.
La Commissione europea considera illegali questi aiuti in una sentenza in cui ne ritiene legali altri concessi dall’aeroporto di Beauvais, su cui opera anche Ryanair.
La Commissione indica che l’aiuto di La Rochelle ha conferito alle due compagnie aeree un vantaggio rispetto ai loro concorrenti, nella misura in cui un aeroporto a scopo di lucro non avrebbe concesso tale aiuto.
Aiuti di stato
L’ente europeo ritiene che gli aiuti alle compagnie aeree possano essere legali ma che non possano superare l’importo che un aeroporto ha progettato per fare soldi. Poiché La Rochelle – e molti altri aeroporti in Francia e nel resto d’Europa – è in mano pubblica, l’aiuto è andato oltre questo criterio.
La sentenza insiste su questo criterio: se l’aiuto supera quello che un aeroporto avrebbe concesso a scopo di lucro, allora costituisce aiuto di Stato, vietato dalla Commissione.
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«È benvenuta l'istruttoria dell'Antitrust, speriamo che si estenda anche su altri aspetti, purché porti trasparenza per tutti». ha dichiarato Eddie Wilson nel corso della presentazione a Palermo della stagione invernale della compagnia irlandese.
«Caro-voli? Abbiamo cercato di spiegare nel corso dell'incontro col presidente della Regione siciliana che le compagnie non controllano i prezzi ma la capacità di riempire i vettori - dice Wilson - il caro-voli è dipeso dalla compagnia di bandiera che è sparita e ha ridotto tanti collegamenti tra la Sicilia e la Sardegna. Meno voli, costi più alti».
«Per questo vogliamo aumentare le tratte in Sicilia e la nostra compagnia è una delle poche che può farlo. Stanno arrivando altri 400 aeromobili che si aggiungono alla flotta aerea», ha concluso Wilson.
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Grande soddisfazione per Aiav e le sue oltre 1.900 agenzie di viaggi associate, in seguito alla decisione dell’Antitrust di avviare un’istruttoria in merito al possibile abuso di posizione dominante da parte di Ryanair DAC “primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia”.
Secondo quanto si legge nella delibera, l’Autorità ha dato seguito alle “segnalazioni di due associazioni di agenzie di viaggio, Aiav e a Fto, pervenute, rispettivamente, il 10 maggio e il 6 giugno 2023”.
Segnalazioni che, secondo l’Autorità, permettono di ipotizzare la volontà di escludere le agenzie di viaggio dai mercati della prenotazione e vendita di servizi turistici ancillari. La delibera affronta due aspetti chiave, più volte richiamati con dovizia di particolari nella documentazione presentata da Aiav nei mesi scorsi: la “Preclusione agli acquisti sul sito ryanair.com” nei confronti degli agenti di viaggio e l’offerta agli stessi di “Condizioni peggiorative su gds”.
Fulvio Avataneo, presidente Aiav, dichiara: “Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato, frutto di un lavoro di analisi durato 3 mesi – vedi comunicati stampa AIAV del 11/5 e del 19/6 – in collaborazione con diverse agenzie di viaggio che ci hanno fornito i dati e che ringraziamo. Un risultato ancora più evidente se si considera il recente cambio di passo sul decreto legge contro il caro voli. Ci auguriamo che su questo tema il Governo sia incalzante e rigoroso, a beneficio di tutti.
Questa battaglia sta avendo una forte eco sulla stampa nazionale, perché, considerata la posizione dominante del vettore, non tutela solo le agenzie di viaggio, ma guarda anche ai consumatori finali: ai cittadini che per ragioni del tutto legittime scelgono di avvalersi di un intermediario per acquistare il loro volo e ancora di più ai viaggiatori che preferiscono avvalersi di un pacchetto di viaggio organizzato per godendo così delle tutele previste dal Codice del Turismo”.
Nella delibera, infatti, si fa esplicito riferimento al danno che le condotte oggetto di contestazione provocherebbero anche ai consumatori finali: in caso di acquisto tramite intermediari di singoli voli Ryanair o di pacchetti turistici che li comprendono, riceverebbero un’offerta “peggiorativa in termini qualitativi e quantitativi”. Inoltre, “qualora il viaggiatore decida di acquistare separatamente e in autonomia il volo sul sito del vettore – per spuntare condizioni migliori come soggetto non professionista – e in agenzia i restanti servizi turistici (ad esempio alloggio, noleggio auto) non potrà godere della tutela massima che il Codice del Turismo estende a tutti gli altri elementi del pacchetto acquistato”.
L’istruttoria si concluderà entro il 31 dicembre 2024: le parti avranno tempo 60 giorni dalla notifica per chiedere udienza e presentare le proprie istanze.
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Flix rende noti i risultati per il primo semestre del 2023. Da gennaio a fine giugno 2023, più di 36 milioni di persone hanno viaggiato con i servizi FlixBus, FlixTrain, Greyhound e Kamil Koç, per un incremento del 53% rispetto al 2022. Il fatturato complessivo del gruppo Flix nel periodo considerato ammonta a 860 milioni di euro, per un incremento del 54% rispetto ai 557 milioni di euro relativi al semestre gennaio-giugno 2022. Il periodo gennaio-giugno 2023 si conferma, così, il primo semestre di maggior successo nella storia della società. Inoltre, Flix rende noto un adjusted Ebitida di 26 milioni di euro, con un incremento di 85 milioni sull’anno precedente, e un margine corrispondente del 3%.
«Flix sta continuando a crescere in modo sostenibile e profittevole», ha affermato André Schwämmlein, amministratore delegato e co-fondatore di Flix. «Stiamo raggiungendo i risultati prefissati in ciascuno dei segmenti in cui operiamo, e nel primo semestre dell’anno siamo riusciti a espandere la nostra offerta in modo significativo in diversi mercati. Flix si riconferma un caso di successo del travel tech globale».
Fra le altre cose, Flix ha avviato i collegamenti con la Finlandia e la Grecia, e ha consolidato fortemente la rete in Brasile. Al momento la società opera a livello globale in 41 Paesi a cui si aggiungerà presto il Cile, dove il servizio di FlixBus debutterà entro la fine del 2023. Per l’anno fiscale 2023, Flix prevede un aumento del fatturato totale di oltre il 25% rispetto al 2022 e un adjusted EBITDA margin dal 5% in su.
Crescita significativa
Nel primo semestre del 2023, Flix ha registrato un incremento rilevante del fatturato, un aumento significativo nel numero dei passeggeri e un adjusted EBITDA positivo in tutti i segmenti in cui opera con i propri servizi. I dati raccolti includono, oltre a FlixBus e FlixTrain, anche i servizi operati con i marchi Kamil Koç, in Turchia, e Greyhound, in America del Nord.
In linea con l’obiettivo di diventare carbon neutral in Europa entro il 2040, Flix continua a perseguire la propria strategia per il clima focalizzandosi, fra le altre cose, sulla trasformazione della flotta. Fra i progetti attivati in quest’ambito, rientra l’accordo con Scania, annunciato in questi giorni, per lanciare entro il 2025 fino a 50 autobus LNG alimentati da tecnologie capaci di supportare l’impiego di Bio-LNG (biogas naturale liquefatto). Lo scopo è quello di aumentare progressivamente la percentuale di biogas nel mix di carburanti utilizzato, fino a ridurre del 80% le emissioni di CO2 con l’utilizzo del solo biogas.
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Le 3 bici sono state consegnate al Comune di Bergamo, vincitore del premio Urban Award - edizione 2022 durante la Settimana europea della mobilità sostenibile. Il premio, ideato da Ludovica Casellati (Luxurybikehotels.com e viagginbici.com) e assegnato all’Assemblea Generale di Anci lo scorso anno, riconosce grande valore al progetto di Bergamoinbicicletta fiore all’occhiello di una città che da anni investe in ambiente e mobilità a impatto zero.
Il parco di e-bike è stato fornito dalle aziende associate ad Ancma Confindustria, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori grazie anche ai partner Intesa Sanpaolo, Bosch eBike Systems, Bergamont Scott-Sports e Selle Smp.
«Un primo premio figlio delle molte iniziative che la città ha messo in campo nei mesi scorsi per favorire l’utilizzo della bicicletta, con campagne di comunicazione ad hoc, agevolazioni, nuove infrastrutture e una sostanziale attenzione ai temi legati alla mobilità sostenibile - spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - Molto successo ha ottenuto pin bike, l’iniziativa che premia coloro che vanno in bicicletta per spostarsi in città con rimborsi chilometrici fino a massimo 2 euro al giorno e 30 euro al mese, ma non solo: basti pensare al nuovo servizio di bike sharing BiGi – sviluppato con NextBike -, il portale bergamoinbicicletta.it, alla campagna di affissioni dedicata all’uso delle due ruote, ma anche all’iniziativa BiCity, all’interno della quale si è sviluppato il modello di gestione della nuova velo-stazione, l’arrivo di BikeBox in città, una soluzione che ha seguito la posa di nuove 80 rastrelliere in città. Anche per quel che riguarda le piste ciclabili, Bergamo sta lavorando con impegno».
Si tratta di tre modelli innovativi e utili al trasporto di bambini, della spesa, ma anche di pacchi, bagagli o persino merci.
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La denuncia arriva dall'Ectaa, secondo cui la compagnia aerea non riesce a elaborare alcun rimborso per le prenotazioni interessate nel sistema di fatturazione e regolamento Iata. Ancora una volta, una compagnia aerea ha interrotto il processo di rimborso, mentre le agenzie di viaggio sono tenute a versare ulteriori somme per i futuri voli già cancellati.
«Il fallimento e la conseguente cessazione delle operazioni delle compagnie aeree rappresentano un problema grave, che lascia i consumatori vulnerabili e finanziariamente in difficoltà - ha dichiarato il presidente dell'Ectaa Frank Oostdam -. Dal 2017, ci sono stati più di 140 fallimenti di compagnie aeree e le ripercussioni di questi fallimenti si sono fatte sentire ovunque. I passeggeri che hanno prenotato pacchetti di viaggio sono molto più tutelati, ma questo comporta un onere significativo per gli operatori turistici, molti dei quali sono piccole e medie imprese. Gli operatori turistici devono assicurare ai loro clienti biglietti alternativi, di solito molto più costosi e con poco preavviso. Allo stesso tempo, non ricevono il rimborso dei voli originariamente cancellati.
«Questa distorsione della concorrenza nel settore dei viaggi ha conseguenze di vasta portata ed è dannosa per i consumatori. È indispensabile affrontare con urgenza questi problemi urgenti durante le prossime revisioni della Direttiva sui viaggi tutto compreso e nell'ambito della legislazione sui diritti dei passeggeri. La Commissione europea deve agire in modo rapido e deciso per proteggere i diritti e gli interessi dei passeggeri e delle agenzie di viaggio».
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Le tre nuove destinazioni sono: Bari (tre voli alla settimana), Marrakech (tre voli alla settimana) e Salonicco (due frequenze alla settimana). E' inoltre previsto un potenziamento dei collegamenti verso alcune mete già presenti nel network di Transavia dal Belgio. Nel dettaglio, Alicante da 6 a 7 volte alla settimana; Heraklion da 3 a 4 volte alla settimana; Ibiza da 4 a 5 volte alla settimana; Malaga da 6 a 7 settimanali; Tenerife Sud da 2 a 3 settimanali
Transavia mantiene anche le sue frequenze verso le attuali destinazioni estive di Faro, Siviglia e Zante e quelle invernali di Innsbruck e Salisburgo.
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[post_content] => Quella tra Lufthansa e Ita Airways è una partita che i tedeschi non vorrebbero si allungasse ai tempi supplementari. Perché ciò si verifichi dovrebbero però essere molto aperti alle richieste della Commissione europea, dalla quale si attende il parere definitivo all'operazione.
Obiettivo del gruppo Lh sarebbe quello di ottenere un semaforo verde entro la fine dell’anno, in quella che è ancora la fase 1, anche se dall'Antitrust europeo si preparano ad andare anche nella fase 2, arrivando così all'inizio 2024.
Sotto la lente di ingrandimento c'è la potenziale sovrapposizione dei network: secondo quanto riferito da Il Corriere della Sera, sarebbe limitata tra il 4 e il 6%, a seconda di cosa si considera come 'mercato' di riferimento. Ma su Milano e Roma si dovrà intervenire per far entrare altri vettori e ridurre il tasso di concentrazione dei due vettori.
In generale, i mercati tra Italia e Germania, Svizzera e Belgio potrebbero vedere sei nuovi monopoli con l’integrazione di Ita. I collegamenti interessati sarebbero infatti quelli tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. A questi si sommerebbero anche rotte in posizione dominante, come Milano-Bruxelles (95% sotto l'egida Ita-Lufthansa nell’intero 2023, l’altro 5% a Ryanair), Roma-Bruxelles (74% offerto dai due vettori), Milano-Amburgo (65% di Ita-Lufthansa). La Ue potrebbe investire più Lufthansa di Ita, visto che quest'ultima due anni fa aveva già ceduto il 15% a Linate e il 57% a Roma.
Altri due temi scottanti nel mirino di Bruxelles sarebbero poi quelli relativi ai competitor (l'Ue non considera Ryanair tale poiché quest'ultima detiene quasi il 45% del market share in Italia - domestico e internazionale, ma non ha voli lungo raggio e non opera in mercati premium) e il futuro posizionamento sulle rotte transatlantiche (L’Antitrust Ue vorrebbe poi includere nella valutazione sul tasso di competizione delle rotte anche il ruolo di United Airlines, partner commerciale di Lufthansa nell’alleanza transatlantica «A++» assieme ad Air Canada).
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[post_content] => Ryanair finisce sotto la lente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair Dac.
Come riferito da Adnkronos, nel provvedimento viene spiegato come Ryanair «farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi».
La condotta
Per l'Antitrust, in particolare, Ryanair «da un lato sembra ostacolare l’acquisto - da parte delle agenzie - dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma gds a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto».
E ancora: «La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei - che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il 'punto di accesso' per la vendita di ulteriori servizi - avrebbe - prosegue la nota dell'Antitrust - effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione».
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[post_content] => E' arrivata la conferma della marcia indietro del Governo sul decreto caro-voli. Come anticipato ieri, il provvedimento della discordia che ha infiammato i rapporti con le low cost vedrà l'eliminazione del tetto ai prezzi - 200% del costo medio - mentre verranno in parallelo affidati nuovi poteri all'Antitrust, che verificherà l'eventuale iniquità del prezzo della compagnia aerea, in base ai principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza.
L'esempio è quello dei picchi raggiunti dalle tariffe per Sardegna e Sicilia durante l'estate che, se superiori del 200% rispetto alla tariffa media, sarebbero esempi di circostanze in cui l'Autorità potrebbe intervenire.
A spingere l'inversione di rotta sono state non solo le pressioni dei vettori - Ryanair in primis - ma anche l'esito del confronto con la Commissione europea che ha nel decreto vede una violazione delle norme comunitarie.
«Abbiamo proposto una revisione di quella normativa perché qualcuno l'aveva erroneamente interpretata come un tetto alla tariffa. Ma non è così - ha comunque dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Le nuove «misure raggiungono lo stesso obiettivo, conferendo specifici e maggiori poteri all'Autorità per la concorrenza e il mercato e all'Autorità dei trasporti». E quindi «non ci sarà un tetto, ma rimane il riferimento al +200%» come elemento, insieme ad altri, affinché l'Antitrust «possa attivarsi».
Le nuove regole si applicheranno non solo alle isole, ma anche per le altre tratte domestiche. Il nuovo approccio, spiega il Mimit, «irrobustisce gli strumenti di prevenzione e contrasto della speculazione nell’ambito del trasporto aereo» affidando al Garante per la concorrenza «l’esame in concreto del fenomeno speculativo dotandolo di penetranti poteri». L’Antitrust italiano «potrà effettuare la verifica sulla sussistenza di pratiche concordate o di abuso di posizione dominante anche quando ad accordarsi o a coordinarsi non siano gli “uomini” ma gli algoritmi da essi commissionati».
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