2 gennaio 2017 10:01
Niente tassa di rinnovo per le agenzie di viaggio. Questa l’importante conquista di Fiavet Lazio che è riuscita nel pressing sul Consiglio Regionale del Lazio che ha deciso di abrogare il Titolo III della tabella A della Finanziaria regionale, cancellando così il balzello per le agenzie.
«E’ con enorme soddisfazione che possiamo annunciare pubblicamente l’abolizione della tassa di rilascio e rinnovo licenza per le agenzie di viaggi della Regione Lazio” – dichiara Ernesto Mazzi, presidente Fiavet Lazio –. Questo successo è la giusta conclusione di una battaglia che portiamo avanti da anni, una vittoria importante della Fiavet Lazio per tutta la categoria».
Una decisione che sarà sicuramente benvista dalle agenzie, considerato il momento di difficoltà nel comparto dei viaggi.
«L’abolizione di una tassa è una notizia che arriva in un momento di bilanci estremamente difficili per tutto il turismo – conclude Mazzi – e poter comunicare a tutti i colleghi che il nuovo anno inizia con un risultato positivo non può che renderci orgogliosi».
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[post_content] => Focus sulle iniziative formative, di inserimento e di riqualificazione professionale, che individuano il riferimento in FondItalia (Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua) per l’accesso agevolato alle risorse destinate ai programmi per la formazione continua, nonché a sistemi di bilateralità volti a migliorare il clima aziendale e a sostenere i dipendenti, attraverso Ebintur, che offre prestazioni mirate a imprese e lavoratori, e il Fondo di integrazione sanitaria, che offre copertura delle spese sanitarie dei dipendenti. FederTerziario e Ugl hanno appena rinnovato il contratto collettivo nazionale lavoro per i dipendenti delle aziende di animazione, spettacolo turistico, contatto, miniclub, babysitting, ludoteche e sport.
L'accordo disciplina i rapporti di lavoro dipendente delle aziende che, in qualità di soggetti terzi rispetto alle strutture alberghiere, ai villaggi turistici, agli stabilimenti balneari, alle discoteche, ai pub, ai parchi divertimento, acquatici o tematici, o comunque rispetto a eventi, spettacoli o intrattenimenti in generale, impieghino personale addetto all’intrattenimento di adulti e bambini. La firma interessa quasi 10 mila imprese, per un totale di oltre 60mila animatori turistici e professionisti del mondo dell’entertainment.
“Con il rinnovo di questo contratto - spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario - abbiamo voluto definire uno strumento strutturato, in grado di cogliere le tante complessità ed esigenze di un settore che raccoglie figure professionali variegate e migliaia di imprese. Un contratto che, com’è nella tradizione FederTerziario, vuole offrire ai lavoratori e alle aziende delle risposte concrete alle esigenze riscontrate e che promuove percorsi di formazione finalizzati alla crescita professionale”. Sul punto è intervenuto anche Enzo Carella, presidente FederTerziario Turismo: “Abbiamo fortemente voluto il nuovo Ccnl per armonizzare le rinnovate necessità sviluppo di un settore molto dinamico, fondamentale per l’intera filiera del turismo leisure. Si tratta di un passo avanti per far emergere dal cono d'ombra migliaia di lavoratori del settore e fornire alle imprese supporti chiari per gestire professionalità sempre più rilevanti”.
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[post_content] => Decisa accelerata nello sviluppo di VRetreats, che annuncia l'arrivo di cinque new entry pressoché in contemporanea a Firenze, Siracusa (Ortigia), Lecce, Olbia e Cervinia, con altri tre in previsione entro la fine dell'anno. Fondato nel 2021, il brand lusso dell'hotellerie griffato Alpitour fa un importante salto in avanti nei suoi progetti di espansione, passando da quattro a nove strutture in poche settimane, per un totale di 570 camere. Il tutto grazie a un investimento di più di 24 milioni di euro. "E l'idea è quella di crescere ancora, con tre nuovi arrivi in previsione entro la fine dell'anno (Milano, Puglia, la zona dei laghi e la costiera amalfitana tra le aree di maggiore interesse; strutture sotto le 100 camere gli obiettivi, ndr)", racconta il presidente e amministratore delegato di Alpitour World, Gabriele Burgio, in occasione della presentazione ufficiale della new entry fiorentina Tornabuoni: di proprietà di Hines e precedentemente a gestione Ag Hotels, la struttura si fregia pure del soft brand The Unbound Collection (gruppo Hyatt), destinato a rimanere anche con l'insegna VRetreats. "D'altronde non possiamo ignorare la forza dei programmi fedeltà dei grandi gruppi e network alberghieri internazionali, come dimostrano anche le affiliazioni di una delle nostre due proprietà di Tormina ai Leading Hotels of the World e di quella di Venezia a Small Luxury Hotels of the World".
In un contesto in cui il segmento del lusso gode di ottima salute, come testimoniano tutti i numeri del 2022 praticamente in ogni angolo d'Italia, pure il brand lusso di Alpitour snocciola performance di tutto rispetto: "L'anno scorso abbiamo chiuso a quota 33 milioni di fatturato - aggiunge Burgio -. Grazie anche ai nuovi arrivi, per il 2023 miriamo a superare i 57 milioni, con margini operativi lordi per oltre 20 milioni". Il marchio, che presto potrebbe chiamarsi VR, "per questioni di semplicità", ha una netta vocazione internazionale, tanto che l'80%-85% degli ospiti proviene da oltre confine. Ma soprattutto l'idea del gruppo è quella di sfruttare appieno le sinergie con le altre realtà della compagnia, a partire dalla linea aerea Neos e dalle attività di tour operating: "Il modo classico di fare hotellerie è ormai qualcosa che appartiene al passato", è la convinzione di Burgio. Oggi occorre un approccio nuovo al business dell'ospitalità. "E noi ci stiamo provando, portando il dna del tour operator all'interno della nostra divisione hospitality, in modo non solo da ottimizzare i conti economici ma anche le informazioni degli ospiti lato crm".
D'altronde l'a.d. e presidente del gruppo l'aveva già ribadito in altre occasioni: l'attività legata all'ospitalità serve a dare solidità al gruppo, proprio perché in grado di garantire marginalità nettamente più elevate rispetto a quelle delle altre divisioni della compagnia, in particolare di quella del tour operating che normalmente si attesta poco sopra al 2%. Certo, le sfide non mancano. A partire dal personale, "ma questo è un problema che accomuna l'intero settore, in tutto il globo", per arrivare sino all'aumento dei tassi di interesse: "In effetti, prima del recente picco d'inflazione lo yield medio atteso dagli investitori partner in Italia si aggirava attorno al 5% - 5,5%, con qualche fisiologica oscillazione in alto e in basso a seconda della destinazione e dello stato dell'immobile - conclude ancora Burgio -. Oggi le richieste sono aumentate, perché l'aumento dei tassi d'interesse ha delle ovvie ripercussioni su operazioni immobiliari che mediamente si portano avanti con un 30%-40% di equity. Allo stesso tempo, però, va detto che nel segmento lusso le tariffe sono quasi raddoppiate rispetto all'epoca pre-Covid. Con questo non voglio dire che le vendite stiano compensando del tutto gli aumenti dei livelli di yield attesi, però stiamo sicuramente vivendo una fase di assestamento interessante. Senza dimenticare che forse nel prossimo futuro potranno nascere nuove opportunità, se chi magari si è esposto con leve di finanziamento dell'80% dovesse finire in default".
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[post_content] => Sono molteplici i dati che emergono dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi relativamente alle scelte degli italiani per le vacanze estive, una fotografia significativa per i comportamenti e non solo per i numeri.
La maggior parte degli indicatori sono positivi, considerando che l’estate è solo all’inizio. Le prenotazioni registrate al 31 maggio dagli associati Astoi parlano di un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019 a fronte di un calo del 4% dei passeggeri. La distonia del dato va letta nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione.
Fuori dal pericolo
Commenta Pier Ezhaya, presidente Astoi: “Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico; è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019. La propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del Turismo Organizzato verso i consumatori più inclini al “fai da te”, specialmente nei mesi di “spalla” dell’alta stagione.
Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione.
Tuttavia, per quanto riguarda il turismo organizzato e l’Osservatorio Astoi i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta s rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei tour operator”.
Per quanto riguarda le destinazioni preferite dagli italiani, la crescita più alta, in termini di ricavi, è rappresentata dall’Egitto che registra un + 46% sul 2019, mentre la Tunisia ha triplicato i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico.
Bene l'Italia
Anche l’Italia si riconferma come meta prediletta dagli italiani e registra un incremento superiore al 6% rispetto all’estate 2019; da sottolineare che non si tratta del solo prodotto club e villaggi a crescere ma anche del cosiddetto “prodotto generalista”, che comprende alberghi, residence e aparthotel; questa inversione di tendenza è da leggere come una maggior propensione dei consumatori, che prima della pandemia prenotavano direttamente ”disintermediando”, ad affidarsi al Turismo Organizzato. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.
Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa rappresentato da Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico svetta l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana.
Molto positivi i dati del settore crocieristico, con ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage; mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa.
Cresce la durata
La durata dei soggiorni che si potrebbe definire “mainstream” si aggira attorno ai 7,9 giorni, in leggera crescita sul 2019, mentre quelli “tailor made” scendono a 12,6 giorni rispetto ai 13,4 del 2019. Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare attraverso il sistema del Turismo Organizzato.
Le tipologie di viaggio sono estremamente eterogenee per durata, destinazioni e modalità di fruizione dei servizi. Dalla vacanza balneare stanziale ai tour di gruppo, dagli short break ai Fly & Drive, ogni logica di viaggio ha visto una ripresa delle vendite.
Si evidenzia la tendenza a prenotare viaggi e vacanze con partenze nei mesi di “spalla” dell’alta stagione: +15,6% in maggio, +15,8% in settembre con ottime vendite anche in ottobre, dato molto positivo in quanto indica nettamente un allungamento della stagione estiva. La durata dei soggiorni in questi mesi è mediamente più bassa rispetto a quelli di alta stagione mentre il numero medio di passeggeri per pratica è invece analogo.
Per quanto attiene alla prenotazione anticipata, la maggior parte avviene tra 45 e 60 giorni prima della partenza, anche se un dato completo lo si potrà avere soltanto nei prossimi mesi. Non è pertinente un paragone con l’estate 2022 visto il ritardo con il quale sono partite le prenotazioni per effetto delle restrizioni sanitarie.
Viaggi studi
Una sezione separata si apre sui Viaggi studio, che tornano protagonisti con un incremento dei ricavi di circa il 12% dopo un triennio di impasse dovuto alla pandemia. I viaggi studio di gruppo privati rappresentano circa il 65% dei volumi. Questo specifico segmento registra un +25% rispetto al 2019, mentre quelli individuali sono in sostanziale parità. La durata media è di 15 giorni, con destinazioni di lingua anglofona che prevalgono su quelle ispaniche. Alla luce dell’incremento dei rincari mondiali dovuti all’inflazione, si è assistito ad una confluenza maggiore verso destinazioni come Regno Unito, Irlanda e Spagna rispetto agli Stati Uniti. L’Italia è stata scelta per i piccoli di fascia 8-12 anni. Complessivamente, a fronte del boom delle richieste e della scarsità di disponibilità, ci si è avvicinati al sold-out già da marzo.
L’incremento del costo dei voli ha generato alcune distorsioni sul prezzo finale dei pacchetti turistici. Nel trasporto aereo sono aumentati non solo i costi del carburante e delle materie prime ma anche i costi operativi come diritti di traffico e di sorvolo, di catering e di manutenzione.
Tuttavia, il valore del turismo organizzato non viene leso dall’aumento dei costi perché la maggior parte dei consumatori propende verso maggiori tutele e non aspetta le offerte last minute. I to sono stati messi decisamente alla prova nel corso degli ultimi anni, ma hanno gestito la selezione di vettori e corrispondenti, cancellazioni e riprotezioni, overbooking e imprevisti di ogni tipo; il mercato e i consumatori non hanno potuto non riconoscere questo valore.
Assicurazioni
Connesso all’imprevedibilità degli eventi, il ricorso ad assicurazioni facoltative integrative continua ad essere molto elevato; tre pratiche su quattro le comprendono. Le persone aumentano i massimali, soprattutto si proteggono se il viaggio è verso Paesi nei quali le cure sanitarie sono molto costose, come Stati Uniti ed Egitto, ad esempio, ma crescono anche assicurazioni particolari come le polizze per gli animali da portare in viaggio. I Tour Operator stanno adattando premi e coperture in funzione delle situazioni contingenti, con attenzione anche alle logiche di cancellazione che hanno subìto vari cambiamenti nel corso del triennio.
Sempre nell’ottica di incontrare il più possibile i bisogni dei clienti, i to si evolvono; implementano App per favorire l’accesso ai reparti di customer care, sistemi di up-selling e cross-selling. Investono affinché la navigabilità sia responsive con contenuti fruibili dai vari device, secondo logiche di multicanalità e omnicanalità. Migliorano gli strumenti di CRM e la comunicazione sulle reti social. Selezionano prodotti non solo per varietà e qualità ma valutando anche gli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale per intercettare clienti sempre più consapevoli.
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[post_content] => Non si ferma l'incremento dell'offerta alberghiera di lusso in Italia, tanto che c'è già chi si preoccupa di un'eccessiva inflazione del mercato lato prodotto. Soprattutto a Roma, destinazione nella quale si attendono ben 19 new entry nel segmento più alto dell'ospitalità entro i prossimi tre anni. Eppure, il segmento sta attualmente vivendo un paradosso, per cui la disponibilità a spendere dei clienti è tale che, persino a fronte di una domanda tutto sommato contenuta, i prezzi camera continuano a salire. Lo ha rivelato al Sole 24 Ore Federico Lalatta, partner di Boston Consulting Group.
Stando ai dati della società di consulenza, infatti, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque hotel top della città (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, su livelli cioè di quasi 500 euro superiori rispetto ai 750 euro dell'anno pre-Covid 2019. E tutto ciò con una occupazione camere che si è invece fermata appena al 59%, rispetto al 71% di quattro anni fa. Il trend è singolare poiché, spiega lo stesso Lalatta, gli hotel storicamente tendono ad alzare i prezzi quando i livelli di riempimento delle strutture arrivano almeno al 65%-70%, mentre una quota attorno al 60% è considerata essere il livello minimo sostenibile per un hotel.
Ricavi medi
Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
Il fenomeno, che tocca anche località secondarie quali Taormina, Capri, Portofino e Genova, ha una dimensione tale da non poter essere semplicemente spiegato con il boom recente dell'inflazione. L'idea allora, ha proseguito Lalatta, è che il mercato sia caratterizzato oggi da un crescente cluster di consumatori con una sensibilità relativamente bassa al prezzo delle esperienze: secondo l'ultimo report di Bcg e Highsnobiety, A pulse check of the luxury consumer, l'incremento del peso delle generazioni Millennials e Gen Z nel lusso (contribuivano al 41% della spesa nel 2019, arriveranno al 75% nel 2026) starebbe in particolare spingendo i consumi verso le esperienze esclusive, a discapito del mero prodotto di possesso e ostentazione.
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[post_content] => Ita Airways ha scelto di affidare ad Airbus Services il rinnovo degli interni di sei A350-900, dove sarà installata anche una nuova classe Premium Economy. Il completamento del rinnovo e la riconsegna dei sei aeromobili sono previsti per la metà del 2024.
Airbus fornirà tutti i Service Bulletin, compresi i disegni ingegneristici, i kit necessari per la cabina completa e il supporto tecnico durante l'implementazione della soluzione. Airbus metterà a disposizione del cliente la sua esperienza e il suo supporto in loco per guidare la prima implementazione del set navale.
L'installazione della nuova Premium Economy comporterà la sostituzione di una sezione di poltrone di classe economica "3-3-3" a nove posti a sedere, con poltrone di Premium "2-4-2" a otto posti a sedere. Questa classe è sempre più richiesta grazie ai suoi vantaggi in termini di gestione dei rendimenti per le compagnie aeree e di riduzione dei costi per i viaggiatori d'affari.
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Il problema degli affitti brevi pone interrogativi che vanno oltre alle polemiche di questi giorni. Ricapitoliamo. Il ministro Santanchè propone un provvedimenti che limiti a due giorni la permanenza del turista nelle case vacanza. I sindaci delle maggiori città turistiche italiane chiedono di più.
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In altre parole i sindaci vogliono pieni poteri sulla gestione delle case vacanze nelle loro città. E fanno bene ad alzare la voce. La misura ministeriale è troppo debole per dare una svolta alla questione. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha già lavorato in questo senso: ha varato un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi, tipici delle piattaforme come Airbnb e simili, in tutta l’area Unesco del centro storico.
Ci sembra che la misura di Firenze sia estendibile a tutte le città super turistiche italiane: Venezia, Roma, Bologna, Genova, Napoli ecc ecc.
Qualcuno deve prendere delle decisioni e non si può prenderle se si difende solo il principio della proprietà e non quello del bene comune. Il bene comune di una città viene prima del proprietà privata. Questo bisognerebbe scriverlo sulle mura d'ingresso di ogni città storica italiana. In pratica su tutte le città e cittadine italiane.
Giuseppe Aloe
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[post_content] => Tap Air Portugal marca stretto il mercato Italia, collegato al Portogallo con 93 voli settimanali e partenze dirette per Lisbona da sei aeroporti: Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Venezia, Firenze, Bologna e Napoli.
Ma non è tutto: grazie al codeshare con Ita Airways, è anche possibile partire da Brindisi, Bologna, Bari, Catania, Genova, Napoli, Palermo, Lamezia Terme, Torino, Trieste e Verona, mentre attraverso l’accordo con AccesRail - e il conseguente codeshare con Trenitalia - si può avere nello stesso biglietto la combinazione treno ad alta velocità-aereo, iniziando o terminando il viaggio nelle stazioni centrali di numerose città.
Tap è la compagnia aerea leader per i viaggi attraverso la terra lusitana, incluse le isole di Madeira e le Azzorre; l'hub di Lisbona è anche una porta d’ingresso verso il Brasile, l’Africa - due mercati in cui si è affermata come il vettore di riferimento – il Venezuela, il Messico, il Canada e gli Stati Uniti.
La stagione 2023 porta con sé anche una rivisitazione del Portugal Stopover, che consente ai passeggeri che non hanno come destinazione finale Lisbona o Porto di beneficiare, all'andata - e ora anche al ritorno - di una sosta in Portogallo che può arrivare fino a dieci notti, senza alcun costo aggiuntivo nella tariffa.
E chi sceglie la Classe Business troverà l’eccellenza della gastronomia tradizionale ad alta quota, grazie alla collaborazione con “The Art of Tasting Portugal” che ha dato vita al progetto “Local Stars”, per portare la ricca offerta gastronomica del Paese nei menu di bordo serviti in questa classe. Un viaggio nei sapori di una cucina varia, colorata e decisa che non lascerà sicuramente indifferenti!
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[post_content] => Ita Airways fa coppia con Turkish Airlines con la sigla di un codeshare che sarà effettivo dal prossimo luglio. L'accordo prevede che i codici di volo di Ita vengano applicati sui voli del vettore turco fra Roma e Istanbul; allo stesso tempo Turkish Airlines collocherà i suoi codici su nove destinazioni di Ita in Italia partendo da Roma, oltre a Brindisi, Bari, Catania, Firenze, Genova, Palermo, Lamezia Terme, Torino e Trieste.
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"Roma e Istanbul sono sempre state città eccezionali per attrarre e mettere in contatto le persone - ha commentato Bilal Ekşi, amministratore delegato di Turkish Airlines -. Sono fermamente convinto che questo accordo di codeshare tra Turkish Airlines e Ita Airways svilupperà il network già esistente, offrendo un numero ancora maggiore di destinazioni e favorirà la cooperazione e il traffico tra due Paesi ad alto potenziale. Inoltre, questa partnership è un passo importante per stimolare il turismo, espandere il bacino d’utenza di Turkish Airlines e migliorare i vantaggi per i clienti".
“Con l’accordo di codeshare con Turkish Airlines continua la nostra strategia commerciale di crescita, realizzata anche grazie alle partnership con i maggiori vettori mondiali - ha sottolineato Fabio Lazzerini, ad e direttore generale Ita Airways - Grazie all’accordo con Turkish Airlines, per tutti i passeggeri Ita si apre una via d’accesso privilegiata verso Istanbul, una delle città più affascinanti e ricche di storia al mondo. Questo accordo rappresenta il 32° codeshare della compagnia: un risultato eccellente che siamo riusciti a raggiungere in meno di due anni”.
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[post_content] => L'Italia fa passi in avanti nello sviluppo del turismo inclusivo. Per la prima volta infatti si doterà, entro l’anno prossimo, di auto a noleggio adattate che rendono indipendenti nel viaggio e nella conoscenza del territorio anche le persone con patente speciale.
'La vita indipendente non è in vacanza', la campagna realizzata da Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e accompagnata dal patrocinio Enit, e Fish (Federazione italiana superamento dell'handicap) è stata presentata ieri nella sede romana dall’agenzia nazionale del turismo. Ad introdurre i lavori, il presidente e ceo dell’ente Ivana Jelinic che ha sottolineato come “l’Enit monitora e sostiene lo sviluppo del turismo accessibile.”
Il progetto si propone di mettere a disposizione delle persone con disabilità in possesso di patente speciale un servizio di noleggio di auto adattate attraverso la piattaforma di Sicily by Car, che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. “Entro il 2025, il progetto si propone di raggiungere fino a dieci aeroporti in importanti città italiane come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia, selezionati in base alle esigenze dei passeggeri e alle potenzialità turistiche”, ha sottolineato Tommaso Dragotto, Presidente Sicily by Car.
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