27 July 2024

Polemica Santanchè-Garavaglia. Ha ragione (più o meno) l’attuale ministro

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Daniela Santanchè

Una piccola polemica ma che ci dice del clima che c’è nell’attuale coalizione che regge il governo. Alle parole (per la verità un po’ roboanti, visto che le hanno pronunciate tutti i ministri che sono passati su quella sedia. A questo proposito ricordo quelle di Franceschini che disse: Il turismo e i beni culturali sono il vero ministero dell’economia italiano (sic)) di Daniela Santanchè che ha sostenuto ufficialmente: «Ho l’ambizione di rendere il turismo la prima azienda italiana, non solo a parole come è stato fatto fino ad adesso», l’ex ministro Garavaglia ha risposto piccato.

Massimo Garavaglia

Secondo il sottoscritto erano le parole di prassi di chiunque sieda in quel ministero da poco tempo. Invece l’ex ministro del turismo, Massimo Garavaglia si è sentito punto sul vivo e quindi ha replicato: «Potrebbe sembrare un attacco al ministro precedente. Dal ministero del turismo direttamente».

Quale risentimento?

Il che tutto sommato è vero. Nel senso che in effetti Garavaglia ha promesso molto e fatto poco (per esempio: pochissimi soldi per il turismo organizzato – 39 milioni – per giunta non arrivati quando lui era ancora ministro). Ma ugualmente si è risentito. Risentito di cosa? Garavaglia è andato ovunque, ha promesso di tutto, ogni fiera, ogni convegno, ogni meeting, ogni sagra paesana lo hanno visto protagonista. E alla fine il risultato qual è stato? Niente.

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Necessaria una distinzione nell’identikit del viaggiatore: l’estate rappresenta ancora l’unica occasione di vacanza per la cosiddetta fascia media e, proprio per questo, appare soggetta a una maggior prudenza nelle scelte, mentre i tardi mesi invernali/primaverili sono principalmente prerogativa di viaggiatori alto-spendenti, che possono concedersi senza problemi una seconda vacanza durante l’anno. Un dato che aiuta a spiegare il ritardo delle prenotazioni dell’estate 2024, gravata rispetto alla passata stagione dagli effetti prolungati dell’inflazione e dell’aumento dei costi, in aggiunta al consueto periodo di versamento delle tasse, ma alterata anche dalla possibilità di offerte last minute tornate in auge per la contingenza del momento (rincaro prezzi, ritardo nelle prenotazioni, fallimento del terzo operatore turistico tedesco e allotment da riempire...).\r\n\r\nTale contesto rende perciò cruciali alcuni fattori di finalizzazione del viaggio restati sino a oggi meno incisivi: il perfezionamento tecnologico degli strumenti di pagamento rilancia il ricorso alla formula buy now pay later, con effetti sia sulle scelte del target giovani sia di quello degli honeymooners. I primi non rinunciano al viaggio, considerandolo fondamentale per la propria formazione, ma lo strutturano ricorrendo all’acquisto in agenzia di singoli servizi destinati a comporre i propri circuiti. Stemperatosi l’effetto revenge tourism del 2022-2023, che aveva condizionato la ripresa accelerata dei banchetti e dei viaggi di nozze, questi ultimi tornano invece a privilegiare la formula meno immediata della lista nozze, in particolare nella fascia d’età più bassa. Conseguentemente resta vivo l’interesse per le campagne commerciali che promuovono servizi e convenienza, in particolare per il Sud Italia (Puglia, Sicilia, Sardegna), come prova il prolungamento di due settimane dei Summer Days di Gattinoni Travel.\r\n\r\n“Il risultato dell’anno sull’area travel è molto particolare e, a fronte di un primo trimestre molto positivo, dal mese di aprile abbiamo cominciato ad avere crescite meno importanti. Non potevamo aspettarci di proseguire con incrementi del 20-30% - spiega Sergio Testi, direttore generale gruppo Gattinoni - ma in vista dell’estate confidavamo in numeri più dinamici. Certo non possiamo ignorare che siamo nel periodo delle tassazioni e che l’attenzione al prezzo quest’anno è molto più forte e proprio per questi motivi tutto il settore dovrebbe aver maggior sensibilità alla situazione del momento, da hotel a compagnie aeree, ma questo non avviene ed è come sempre un limite del comparto. Quando i flussi della stagione precedente sono positivi, i fornitori in Italia sono infatti soliti alzare i prezzi, ma questa politica risulta ancor più destabilizzante in periodi economicamente sensibili e prezzi fuori controllo possono generare criticità sulla stagione in corso e su quelle future. Bisognerebbe dunque ragionare sul lungo termine, con strategie più lungimiranti, valutando le ricadute sia sui consumatori, specie quelli di fascia media, sia sull’intera filiera, dai tour operator ai crocieristi e agli agenti di viaggi, e avere sempre l’obiettivo di fare politiche di advance anziché tendere a creare situazioni esattamente opposte.”\r\n\r\n ","post_title":"Gattinoni conferma i trend del momento: torna il last minute e cresce la voglia d'Oriente","post_date":"2024-07-05T12:05:05+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1720181105000]}]}}

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