16 dicembre 2020 11:42
Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet e di Confturismo – Confcommercio intervenendo questa mattina alla conferenza stampa del Centro studi Promotor sulla situazione e le prospettive dell’economia italiana e del mercato dell’auto ha esaminato brevemente la difficilissima situazione del comparto del turismo. Secondo Patanè la priorità è far ripartire il turismo e l’indotto a esso collegato mettendo in sicurezza le principali aziende: «Fino a marzo il comparto sarà ancora fermo, un’immobilità che dura già da un anno – ha affermato Luca Patanè -. Sono stati fatti provvedimenti da parte del Governo per sostenere il turismo, sono stati redatti leggi e decreti ma non abbiamo ancora visto i frutti monetari di questi interventi, ecco perché è necessario mettere in sicurezza le principali aziende per evitare che enormi patrimoni si disperdano e quindi lo scheletro di un’industria che ha fatto da traino per l’Italia rimanga in piedi così da permettere a questo settore di ripartire ed essere leader».
L’Italia, infatti, rappresentava, fino al 2019, la quinta destinazione turistica per arrivo stranieri a livello mondiale, il turismo godeva di un surplus fra entrate e uscite di circa 7 miliardi, con un occupato su dieci del nostro Paese impegnato nel comparto e il 13,5% del Pil rappresentato proprio dal turismo: «Chiediamo al Governo di darci una mano nella comunicazione del nostro Paese – ha continuato Patanè -: noi attraverso i motori di ricerca vediamo che l’Italia non è la più cercata, perché abbiamo il vizio di cambiare i piani e le regole. Da questo punto di vista gli stranieri hanno bisogno di certezze e dobbiamo essere noi i primi a darglieli per far ricominciare a vivere una macchina fondamentale del nostro Paese».
Non solo quella del turismo però, perché anche l’industria dell’automotive è entrata in crisi quest’anno: «Emerge una considerazione: noi dovremo fare insieme a Gian Primo Quagliano un osservatorio perché fra turismo e mobilità c’è tanto da dire. Non ci interessano più le previsioni a lungo termine, dovremo avere previsioni settimanali perché con i cambiamenti che ci sono nelle abitudini e nell’industria dobbiamo saper leggere subito i numeri per poterci adeguare e questo è un momento di grande cambiamento che può portarci a essere dei grandi scattisti, preparati, rimanere concentrati e lavorare sull’essenziale per poter avere successo» ha concluso Luca Patanè.
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[post_content] => Dal 19 al 21 marzo l'Ateneo Università Europea di Roma ospita l'edizione 2025 di FareTurismo, appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche. Oltre 2.000 i colloqui per 500 posti di lavoro ricercati dalle circa 40 aziende presenti provenienti da catene alberghiere, hotel, terme, agenzie per il lavoro, enti e società di consulenza e di servizi L'Università Europea di Roma presenterà il nuovo indirizzo in management dell'ospitalità e dell'impresa turistica.
Nel 2024 il settore turistico in Italia ha ripreso a correre registrando un giro d'affari di 48,8 miliardi di euro con ulteriori prospettive di crescita. Secondo l'Enit lo scorso anno il comparto turistico ha contribuito al 10,8% del Pil italiano, generando il 13% dell'occupazione totale, con 458,4 milioni di presenze turistiche negli esercizi ricettivi, con un incremento del +2,5% rispetto all'anno precedente (fonte Istat).
Dal punto di vista dell'occupazione le previsioni indicano che entro il 2034 la crescita del settore turistico porterà a un contributo occupazionale del 15,7%, con migliaia di nuovi posti di lavoro in un mercato sempre più tecnologico e globalizzato.
La crescita del settore e l'interesse verso di esso sono stati ampiamente confermati dalle oltre 25mila candidature per il conseguimento dell'abilitazione all'esercizio della professione di Guida turistica 2025, avvenute a seguito della pubblicazione del bando di concorso da parte del Ministero del Turismo. Dopo la pandemia che aveva sottratto 300mila lavoratori al turismo, a causa del lungo periodo di chiusura, ora si registra una carenza di personale, soprattutto per le mansioni di media specializzazione quali personale di sala e cucina, receptionist, banconisti.
In questo contesto si inserisce la 24ª edizione di "FareTurismo", l'appuntamento nazionale di riferimento per la formazione di studenti e operatori del comparto turistico, per la quale ancora una volta è stata scelta l'Università Europea di Roma come sede per i tre giorni dell'evento, pieni di opportunità di orientamento e professionali.
Quest'anno l'offerta formativa si è arricchita di un nuovo curriculum: Management dell'Ospitalità e dell'Imprese Turistica che, anche attraverso insegnamenti erogati in lingua inglese, consente di sviluppare capacità professionali nell'ambito del management delle imprese turistiche e delle destinazioni, con un focus sulla sostenibilità. Le figure professionali saranno in grado di inserirsi nelle imprese e nelle organizzazioni della filiera turistica come Tour Operator, Alberghi di catena, organizzazione di Eventi, DMO.
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[post_content] => Nonostante il difficile contesto macroeconomico che stiamo vivendo, c'è fiducia nel mondo della transazioni alberghiere. L'incipiente guerra commerciale scatenata dalle misure protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, non sembra insomma scalfire la voglia di hotel tra gli investitori globali. Lo dice il Global Hotel Investment Outlook di Jll, secondo cui nel 2025 gli investimenti globali nel settore cresceranno tra il 15% e il 25%.
Tutto ciò dopo un 2024 nel quale il valore totale delle operazioni legate al comparto a livello mondiale ha raggiunto quota 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Il valore è rimasto comunque al di sotto dei parametri storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni.
Stando al report Jll, la crescita di quest'anno sarà sostenuta da alcuni fattori principali, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza, che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato.
Il settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all'ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti.
Tre le tendenze che si profilano per il 2025 si segnala quello dei lifestyle hotel, che stanno ridefinendo il concetto di ospitalità, diventando un nuovo terzo luogo dove i confini tra lavoro, vita e tempo libero si sfumano. A differenza degli alberghi tradizionali, che generano in media il 90% delle loro entrate dalle camere, circa il 40% dei ricavi dei lifestyle hotel deriva da servizi non legati alle stanze (come ristorazione, spa, retail...), enfatizzando gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socializzazione. Crescerà inoltre l’influenza dei mercati emergenti: Paesi come India e Arabia Saudita giocheranno un ruolo sempre più importante nella definizione delle future tendenze di viaggio, creando nuove opportunità di sviluppo e investimento. In particolare, l'Arabia Saudita, con il suo ambizioso piano Vision 2030, mira a diventare una potenza globale nel turismo. Attraverso lo sviluppo di megaprogetti come Diriyah Gate e Neom, il Paese punta ad attrarre 150 milioni di turisti, per un incremento del 780% rispetto ai numeri del 2019.
"Il settore alberghiero sta attraversando una fase di trasformazione significativa, in cui l'innovazione tecnologica e l’adattamento alle mutevoli preferenze dei consumatori saranno determinanti per creare valore e definire il futuro dell’ospitalità - spiega Claudia Bisignani, head of hotels and hospitality di Jll -. Gli investitori stanno mostrando un crescente interesse verso il settore alberghiero, con un focus particolare su opportunità di riposizionamento e rebranding. Nonostante le sfide legate al costo del capitale, ci aspettiamo che questa dinamica continui anche nel 2025, con l’hospitality che si conferma un asset class particolarmente resiliente ed attrattiva grazie ai rendimenti competitivi, alle solide performance operative e alle favorevoli dinamiche di offerta".
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[post_content] => Il tour Grecia Classica di Viaggi Oggi porta il viaggiatore a respirare la storia di una terra antica, culla della civiltà occidentale. Un paese a cavallo tra Oriente e Occidente dove è nata la democrazia, dove la filosofia ha guidato la formazione del pensiero moderno e dove il passare del tempo ha lasciato testimonianze dell’ingegno umano.
«Seguendo una domanda che continua a rinnovarsi noi mettiamo sempre al centro il cliente unendo viaggiatori con esigenze diverse che poi vengono declinate su itinerari differenti - spiega Carlo Terracciano, amministratore unico di Viaggi Oggi, in occasione di un recente fam trip pensato per presentare la proposta modulare dell'operatore capitolino -. Noi più che un prodotto abbiamo una cassetta degli attrezzi, da cui prendiamo quello che ci serve».
Il tour Grecia Classica prende in particolare il via da Atene: modulabile nei tempi e nei luoghi di visita, sempre accompagnato dalla guida parlante italiano di Big Blue Travel, rappresentata in Italia proprio da Viaggi Oggi, accompagna i viaggiatori alla scoperte del valore storico e umano dei siti. In circa 3 ore e mezza si raggiunge dunque Delfi, luogo sacro di Apollo e della sua sacerdotessa, la Pizia. Si arriva al sito risalendo le pendici del monte Parnasso che, con i suoi 2.500 metri, è anche una stazione sciistica: un’atmosfera inaspettata per la Grecia che si respira ad Arachova, deliziosa cittadina montana dalla vivace vita notturna.
«È davvero un bel paesino - sottolinea Terracciano -. Oltre alla prossimità a Delfi, è vicino agli impianti sciistici frequentati dal turismo locale e propone servizi, ristoranti e negozi di qualità. Essere ad Arachova è una scelta precisa per offrire qualcosa di più al gruppo». Da qui si raggiunge quindi Delfi: il piccolo centro ricco di negozi di souvenir è in completo contrasto con il silenzio e il fascino del sito, con le sue testimonianze che risalgono la costa della montagna. Accompagnati dalle parole della guida, e grazie alle informazioni acquisite nel museo all’ingresso, si immagina il ricco centro religioso e spirituale greco sorto a partire dall'VIII secolo a.C. e attivo fino al IV secolo a.C. Qui una via sacra era costellata da centinaia di statue di marmo dorato e dai tesori, tempietti ricchi di doni di chi giungeva da lontano a consultare l’oracolo. E sempre qui la famosa Pizia, prima scelta tra le fanciulle, poi tra le matrone di Delfi, dava i suoi oracoli che solo i sacerdoti sapevano interpretare e che influenzavano la vita delle persone e la politica delle città-stato greche. Oggi restano pietre e gruppi di colonne che guardano una verde valle.
Da Delfi, seguendo tappe che prevedono l’incontro con una gastronomia locale sempre gustosa, fatta di carne, patate, salse con lo yogurt, insalate e sorprese come la Moussaka, simile a lasagne con le melanzane, si raggiunge la seconda tappa del tour: le Meteore, risultato di un fenomeno geologico chiamato conglomerazione. Con il significato "sospese tra la terra e il cielo", le Meteore sono delle alte torri di arenaria modellate dall'acqua che copriva l'area nella preistoria. Sulla cima sorgono dei sorprendenti monasteri. È un luogo di mistero: non solo perché sono centri spirituali bizantini che un tempo accoglievano più di 2 mila consacrati, uomini e donne, ma anche perché sembra impossibile essere stati capaci di costruire queste strutture tanto in alto. Oggi rimangono attivi solo sei dei 24 monasteri sorti a partire dal X secolo d.C., quando giunsero in quest'area della Tessaglia alcuni monaci provenienti dal monte Athos nella penisola Calcidica, a nord-est della Grecia. Si arrivava agli eremi solo con la carrucola o scalando la roccia, tanto che i gradini per accedere ad alcuni di loro vennero scavati solo nel 1920.
Da Atene le Meteore oggi si raggiungono in autobus. Partendo dalla capitale ellenica si viaggia per circa 4 ore e mezza e si sosta per una pausa nel Mouzaki Palace, che si trova a soli 30 minuti di distanza dai suggestivi pinnacoli ed è dotato di una piscina per rinfrescarsi durante i mesi più caldi. Giunti nell'area delle Meteore si visitano quindi i monasteri ancora in funzione e aperti a rotazione (due femminili e quattro maschili), che ospitano 70 tra monaci e monache. La visita guidata viene organizzata tenendo conto dei giorni di apertura, del tipo di accesso secondo l'età dei visitatori e anche del percorso di avvicinamento, che sarà quello ombreggiato nei mesi estivi. Tornando ad Atene, si passa poi dalla piana delle Termopili, località un tempo vicino alla costa e ricca di fonti termali che attirano tanti camperisti. È nota per la battaglia del 480 a.C., quando una piccola forza greca comandata dal re di Sparta Leonida rallentò l'avanzata dell'esercito persiano.
La capitale della Grecia è la tappa finale di questo tour: la visita parte dall’Acropoli, la città alta che domina la città con i templi maestosi come il Partenone; ci si sposta al museo Nazionale con i suoi reperti unici e si conclude il viaggio con la vivace atmosfera locale nelle viuzze dell’antico quartiere della Plaka, sotto l’Acropoli, e nei viali ricchi di negozi di brand famosi, in centro città. Alle 11 della domenica i più curiosi potranno seguire il cambio della guardia davanti al palazzo del parlamento, ammirando il passaggio degli euzoni, che marciano con la loro particolare divisa. «Il nostro tour Grecia Classica unisce vari elementi. - conclude Terracciano -: vendiamo anche porzioni di percorso. A partire dalla mezza giornata di Atene fino a quelle intere a Delfi e in Argolide; poi due giorni e un notte Delfi e Meteore; due giorni e una notte in Argolide e Olimpia e poi tre/quattro/cinque giorni, fino ad arrivare a otto giorni e sette notti».
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[post_content] => Con la campagna Viaggia, Sorprenditi, Ricorda torna l’operazione Spring Days, che in un periodo circoscritto lancia offerte in esclusiva per i consumatori delle agenzie del network Gattinoni. I viaggiatori che si recheranno in agenzia fino al 19 marzo e prenoteranno partenze in primavera ed estate (in qualche caso sino al 31 dicembre 2025) beneficeranno quindi di consistenti promozioni. Gli sconti sono parametrati al raggio di destinazione: fino a 400 euro a pratica sul lungo raggio; fino a 250 euro a pratica sul medio raggio; fino a 150 euro a pratica sul corto raggio.
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[post_content] => Un totale di 22,3 miliardi di passeggeri entro il 2053: questa la proiezione emersa dall'Airport Traffic Forecasts 2024-2053 targato Aci World, che mostra quindi una crescita significativa nei prossimi 30 anni, che passerà dai 17,7 miliardi entro il 2043 per poi arrivare a toccare quasi 2,4 volte il volume previsto per il 2024.
Le nuove previsioni, che coprono il 99,8% dei mercati globali in 161 Paesi, evidenziano un tasso di crescita annuale composto del 3,4% dal 2024 al 2043, con un Cagr leggermente più lento del 3% dal 2024 al 2053.
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L'associazione non manca di evidenziare che le sfide a breve termine, fra tensioni geopolitiche, instabilità economica, cambiamenti commerciali come la reintroduzione dei dazi e le problematiche legate alla catena di approvvigionamento, potrebbero rallentare la ripresa in alcune regioni.
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[post_content] => Crescita sostenuta nel 2024 per i flussi turistici italiani verso il Portogallo: dopo essere stato il mercato europeo con la più alta crescita percentuale su base annua del numero di viaggiatori in Portogallo nel 2023, i dati preliminari mostrano il medesimo trend anche durante lo scorso anno.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (Ine) e la Banca del Portogallo, il settore ricettivo ha registrato, nel 2024, un totale di 860,7 mila ospiti italiani per complessivi 1.992,2 mila pernottamenti, corrispondenti a una crescita rispettivamente del +4,5% e del +1,8% rispetto al 2023. I ricavi turistici di questo mercato hanno raggiunto i 699 milioni di euro, registrando una crescita del + 3,7% rispetto all’anno precedente.
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[post_content] => Uno strumento in grado di investire in una decina di località ad alto potenziale turistico nel nostro Paese, dove acquisire asset da rilanciare attraverso altrettanti fondi dedicati dall’orizzonte temporale di quattro-cinque anni, con una strategia value added e un obiettivo di rendimento a doppia cifra. L'asset management company parte del gruppo Anima, Castello sgr, lancia Hospitality Italian Infrastructure Platform (Hiip): società di investimento a capitale fisso immobiliare di tipo chiuso (Sicaf) con focus sull’hospitality, di cui sarà general partner e gestore.
Fra le destinazioni in target per l’acquisto degli immobili spiccano le più importanti città d’arte, località di mare in Puglia, Sardegna e Sicilia, e mete in Val d’Aosta, nelle Dolomiti e sui laghi del Nord Italia. La piattaforma punta a effettuare investimenti complessivi per 500 milioni di euro nei prossimi 36 mesi. Le prime operazioni in via di finalizzazione riguardano in particolare asset immobiliari situati in destinazioni leisure di fascia alta in Settentrione, in una primaria località sciistica dell’arco alpino e in Sardegna.
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In attesa dell'arrivo in primavera della Orion, seconda delle quattro unità in costruzione presso i cantieri cinesi Guangzhou Shipyard International, Gnv annuncia l'entrata in flotta per la fine dell'anno anche della Virgo e dell'Aurora, con ben undici mesi di anticipo rispetto al progetto iniziale. A rivelarlo, in occasione di un incontro palermitano a bordo della nuova Polaris (la prima delle navi costruite in Cina), è stato l'amministratore delegato della compagnia Matteo Catani: "Stiamo investendo in maniera significativa nel piano di rinnovamento della flotta, con l’obiettivo di offrire un servizio sempre più efficiente e moderno, anche dal punto di vista dell’impatto ambientale. Sia la Virgo, sia l'Aurora saranno infatti le prima della nostra flotta a essere alimentate a gnl, riducendo ulteriormente e significativamente (-50%) le emissioni".
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