6 settembre 2024 14:07
Evidentemente ancora non si è capito nulla del fenomeno dell’overtourism. Specialmente fra coloro che dovrebbero cercare di contrastarlo. Si leggono in questi giorni proposte che con il fenomeno non hanno niente a che fare. Limitare gli accessi alla Fontana di Trevi non incide minimamente sul sistema turistico della capitale. Dopodiché se immaginiamo la Fontana di Trevi con i tornelli allora lo sconforto e l’amarezza si allargano senza trovare una fine.
Ci sono altre ricette che si basano sul “galateo del turista”. E cosa significa il galateo del turista. Che il turista deve comportarsi in un certo modo? Ma si sa già in anticipo che difficilmente questo potrà accadere. Che abbia o no letto il famoso galateo.
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Poi c’è un motivo di fondo. I 231,3 miliardi che rappresentano il contributo del turismo all’economia del Paese fanno gola. E come potrebbero non farla. Per cui non si potrà fare mai niente di sostanziale per evitare il pienone di turismo, almeno in alcuni mesi. Facciamocene una ragione. L’overtourism è fra di noi e ci resterà.
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[post_content] => Il tema del sovraffollamento turistico è stato al centro del convegno “Crociere, le risposte all’overtourism” organizzato da Clia (Cruise Lines International Association) presso la sede della Stampa Estera a Roma. Esperti, rappresentanti del settore crocieristico e istituzioni si sono confrontati sulle sfide e sulle possibili soluzioni per una gestione sostenibile dei flussi turistici.
I dati
I risultati dello studio “The State of Tourism and Hospitality 2024”, presentati durante l’evento, evidenziano come il 2024 rappresenti un anno di ripresa e riallineamento ai numeri del 2019, con una previsione di 1,5 miliardi di turisti globali e un totale di 8.600 miliardi di dollari spesi nel settore. Di questi, circa 30 milioni saranno crocieristi, con il comparto crocieristico che incide per un 2% sui volumi turistici mondiali.
Tuttavia, lo studio ha messo in luce un’importante criticità: l'80% dei flussi si concentra sul 10% dei siti turistici più iconici, creando sfide significative per la gestione sostenibile del turismo.
Overtourism: un "non problema"
Daniela Santanché, ministro del turismo, ha voluto sottolineare l’importanza di gestire con attenzione i flussi turistici affinché l'Italia possa emergere come destinazione di qualità, capace di offrire esperienze sostenibili e ben organizzate. «Le crociere rappresentano un turismo molto importante per il nostro Paese, basti pensare che in Italia abbiamo 9 porti su 20 del Mediterraneo – ha dichiarato –. Non sono contraria alle crociere, ma dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo migliore di regolamentare i flussi turistici, per evitare che vengano percepiti come una minaccia dalle comunità locali».
Santanché ha spiegato anche che il problema non è l’overtourism in sé, ma piuttosto la mancanza di una pianificazione adeguata. «La domanda che mi faccio è se stiamo facendo il meglio per le nostre destinazioni. Dobbiamo confrontarci per trovare soluzioni condivise, coinvolgendo le comunità locali, affinché si percepisca il turismo come un’opportunità e non come un problema».
Dello stesso avviso anche gli altri interventi, volti a presentare lo sviluppo del settore crocieristico come una potenziale soluzione al problema dell'overtourism, piuttosto che come parte della problematica. Grazie a delle caratteristiche intrinseche del settore, come la capacità di programmare con anni di anticipo, le crociere potrebbero sostenere una politica di ridistribuzione dei flussi.
Le soluzioni
Francesco Galietti, direttore di Clia Italia, ha fatto riferimento ad alcune case history virtuose: «Pensiamo ad esempio a Dubrovnik e alle Baleari. Qui le compagnie crocieristiche hanno firmato accordi con le istituzioni per scaglionare gli arrivi durante la settimana e alleviare la pressione sui centri urbani».
Leonardo Massa, vicepresidente della divisione crociere del gruppo Msc, ha ribadito il ruolo rilevante dell’industria crocieristica nella politica di gestione dei flussi di una destinazione: «Siamo in grado di pianificare con 2-3 anni di anticipo gli itinerari delle nostre navi e persino stimare la nazionalità dei passeggeri che ospiteremo a bordo - aggiunge - fornendo così alle destinazioni dati utili per prepararsi all’afflusso di visitatori». Inoltre, il vicepresidente ha sottolineato come il settore crocieristico sia stato capace di destagionalizzare il prodotto, altro tema chiave nella lotta all'overtourism: «Fino a vent’anni fa, nel Mediterraneo non si facevano crociere d’inverno, oggi siamo presenti tutto l’anno, distribuendo i flussi in maniera più equilibrata».
Infrastrutture e innovazione
Alessandro Carollo, associate vice president di Royal Caribbean Group, ha evidenziato invece la necessità di migliorare le infrastrutture portuali italiane per accogliere al meglio le navi di nuova generazione. «In Italia ci sono ancora pochi porti pronti a collegare le navi alle reti elettriche a terra - spiega -. Dopo il 2035, Royal Caribbean prevede di avere la prima nave a emissioni zero, ma per raggiungere questo obiettivo è fondamentale che le infrastrutture portuali siano adeguate e in grado di supportare nuovi carburanti a zero emissioni di CO2».
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[post_content] => Un'estate record da 21,8 milioni di visitatori internazionali per la Spagna, segnata però delle numerose proteste dei residenti contro l'overtourism. I dati comunicati dall'Istituto nazionale di statistica (Ine) evidenziamo che questa cifra rappresenta un aumento del 7,3% rispetto al 2023.
La Spagna - come riferisce The Guardian - è la seconda destinazione turistica più popolare al mondo dopo la Francia e nel solo luglio ha accolto 10,9 milioni di visitatori e altrettanti ad agosto.
Jordi Hereu, ministro del turismo spagnolo, ha definito l'impatto del turismo «un grande successo per il benessere, la coesione sociale e lo sviluppo economico della Spagna» in occasione di un evento organizzato dal Turespaña a Tenerife, ma ha aggiunto che il Paese deve trasformare il suo modello turistico.
L'aumento del numero di turisti non è piaciuto a tutti i cittadini spagnoli, che negli ultimi mesi hanno manifestato il loro disappunto, in particolare a Barcellona, Malaga e nelle isole Canarie e Baleari. I manifestanti si sono lamentati della pressione sulle infrastrutture e dell'aumento dei prezzi degli affitti, dovuto al fatto che molte proprietà vengono affittate ai turisti a prezzi vantaggiosi. Il sindaco di Barcellona ha dichiarato che la città porrà fine all'affitto di appartamenti ai turisti entro il 2029.
I mercati principali
I principali mercati di provenienza dei visitatori durante la stagione estiva sono stati il Regno Unito, con 4,17 milioni di turisti, la Francia (3,75 milioni), la Germania (2,49 milioni) e l'Italia (1,35 milioni). Anche i turisti statunitensi sono aumentati del 13%, raggiungendo quota 850.000.
Complessivamente, nei primi otto mesi del 2024, la Spagna ha ospitato 64,8 milioni di turisti: dato che, sempre secondo le statistiche Ine, rappresenta un ulteriore record. Le destinazioni più popolari sono state la Catalogna (la regione che comprende Barcellona) e le isole Canarie e Baleari.
Sempre tra gennaio e agosto 2024, le entrate del turismo sono aumentate del 17,6% raggiungendo gli 86,7 miliardi di euro: l'equivalente di 187 euro spesi per turista al giorno.
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[post_content] => Turismo e avvenire. Come ci si può opporre ai grandi temi? E' difficile, e chi lo fa scende in una specie di sottoscala del prestigio e della professionalità. E va bene. Ma il fatto che l'ultima giornata del turismo avesse come titolo: turismo e pace, a me non è piaciuto per niente. E vi spiego i motivi.
Il turismo con la pace non c'entra niente. Con la pace c'entrano invece le diplomazie internazionali che come si può vedere in questi giorni risultano assolutamente inermi. Per il resto non c'è niente da fare. Che poi tutto il settore turistico sia un movimento globale pacifico, su questo non c'è niente da dire. Il nostro settore è un fenomeno pacifico nei luoghi dove la pace c'è già. E questo dato mi sembra chiaro.
Radicalità
Secondo punto: il vero problema del turismo europeo e occidentale in genere è l'overtourism. Che significa che i territori vengono snaturati dalle masse di turisti. Bene: questo era il tema da trattare e con molta intelligenza e radicalità
Quando dico radicalità significa che per invertire la tendenza bisogna iniziare a pensare in modo diverso. Quando mi arriverà sul tavolo un comunicato di una qualsiasi regione che recita: quest'anno siamo soddisfatti perché abbiamo avuto una decrescita del 20% di turisti, allora la cosa potrà iniziare ad essere reale. Ma questo non succede perché tutti coloro che gestiscono il turismo mondiale puntano al fatto che esso cresca continuamaente. E allora come si combina questo fatto della crescita continua con l'overtourism? Semplice: non si combina. E' una contraddizione in termini. Chi ha studiato il paradosso di Bertrand Russell lo sa.
Giuseppe Aloe
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[post_content] => Promuovere l’ospitalità di lusso e le eccellenze del territorio. Per Villas & Retreats Sarzana l’occasione è il primo evento organizzato, in collaborazione con la Confcommercio della Spezia, per operatori specializzati nel segmento lusso tra Liguria e Toscana con un tour esclusivo nelle ville, visite guidate ed esperienze enogastronomiche.
«L'obiettivo è quello di creare nuove opportunità per un turismo di qualità – commenta Massimo Conti, ceo Villas & Retreats - in linea con le tendenze emergenti del turismo familiare e sostenibile. Un'occasione per scoprire e valorizzare il territorio e per i t.o. un'opportunità straordinaria per scoprire destinazioni esclusive e arricchire l'offerta turistica con esperienze autentiche e sostenibili».
Durante l’educational, organizzato da Villas & Retreats Sarzana tra Liguria e Toscana, che si svolgerà dal 1° al 4 ottobre, i t.o. specializzati nel segmento del lusso saranno ospitati presso “Villa Doria” a Porto Venere. «Abbiamo costruito un itinerario d'eccellenza – aggiunge Conti - tra Ville di Lusso e Esperienze Enogastronomiche. I partecipanti avranno l'opportunità di visitare alcune delle ville più prestigiose della Liguria e della Toscana, esplorando residenze che rappresentano l'eccellenza nell'ospitalità di lusso».
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[post_content] => Venezia è un chiaro esempio delle sfide poste dal sovraffollamento turistico, ma non è la sola. Firenze e Siena, due gioielli del patrimonio italiano, registrano un notevole afflusso di turisti. Anche città come Roma e Barcellona, così come isole greche come Santorini e Mykonos durante l'estate, devono affrontare una grande pressione turistica. In Spagna, le isole Canarie e Baleari sono altre aree che soffrono di sovraffollamento, che richiede attenzione e una gestione adeguata.
"Il fenomeno dell'overtourism è senza dubbio una delle sfide che l'industria del turismo deve affrontare oggi - spiega il coo di Civitatis di Enrique Espinel -. Noi siamo consapevoli dell'importanza di affrontare questa situazione in modo proattivo e responsabile. Diversifichiamo infatti le destinazioni che promuoviamo e offriamo anche alternative che non sono così popolari ma sono in grado di fornire esperienze autentiche sia per i clienti, sia per le agenzie. Una strategia che consente ai nostri clienti e alle adv partner di scoprire e godere di luoghi che potrebbero non essere sul radar dei più, ma che arricchiscono il viaggio con prospettive uniche".
In Italia, in particolare, il sovraffollamento turistico non si limita alle città più note. Certe aree del Meridione come la costiera Amalfitana e Capri ricevono un gran numero di visitatori, soprattutto durante l'alta stagione estiva. Anche le Cinque Terre, con i suoi incantevoli borghi marinari in Liguria, e la Sicilia, che sta diventando sempre più popolare, devono affrontare sfide simili.
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[post_content] => ItaliAbsolutely, il progetto editoriale innovativo del Gruppo Travel, è stato tra le case history di successo presentate durante la Rome Future Week, nell'evento "Roma 2025, tutti i percorsi di ospitalità che stanno modellando la Capitale".
"ItaliAbsolutelyè nato quasi 4 anni fa - ha spiegato Monica Lisi, project lead di Italiabsolutely - con l’obiettivo di creare il primo progetto editoriale interamente in lingua inglese per raccontare l’incoming all'estero. Volevamo dare una voce autorevole e accessibile ai professionisti del settore, fornendo loro uno strumento di lavoro indispensabile per vendere la destinazione l’Italia, restando aggiornati sulle ultime novità e offerte del mercato turistico".
ItaliAbsolutely è diventato così un punto di riferimento per il turismo inbound, sostenuto anche dal patrocinio di Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, che ne riconosce l'importante ruolo nella promozione dell’Italia nel mondo. "Dalla gastronomia ai siti Unesco - continua Lisi - passando per l’arte e le meraviglie naturali, ItaliAbsolutely informazioni, idee di viaggio e offerte speciali pensate per migliorare l’esperienza dei viaggiatori e il business dei buyer internazionali, anche in vista di un importante evento come il Giubileo del 2025".
Roma 2025
Durante l'evento, otto speaker appartenenti a settori diversi ma cruciali per il futuro dell'ospitalità nella Capitale si sono confrontati sulle sfide e le opportunità legate al Giubileo e alla visibilità senza precedenti di cui la destinazione godrà.
"Roma deve diventare il simbolo di una nuova era di turismo intelligente - spiega in apertura la moderatrice Claudiana Di Cesare -, capace di prevedere, governare e armonizzare l’afflusso di turisti, evitando il rischio dell'overtourism e creando così un equilibrio virtuoso tra attrazione turistica e benessere locale".
Per raggiungere questo obiettivo c’è la necessità di adottare una visione multidisciplinare che abbracci una prospettiva più ampia, capace di coniugare sostenibilità ambientale e sociale, innovazione tecnologica e valorizzazione del tessuto imprenditoriale.
"La gestione dei flussi richiede una comunicazione efficace, che non si limiti alla logistica ma includa strategie integrate - ha spiegato la professoressa Barbara Antonucci, direttore del Master in Turismo di Roma Tre -. Il fenomeno dell'overtourism è una preoccupazione crescente in molte città turistiche: come già accaduto in destinazioni come Venezia, un turismo di massa non controllato rischia di trasformare i centri storici in una sorta di parco a tema svuotato della sua autenticità”.
Ospitalità in evoluzione
L’interazione virtuosa tra turisti, tessuto imprenditoriale e residenti è uno dei pilastri della nuova ospitalità ibrida, al centro degli interventi di Elham Firmani, co-founder dotcampus, ed Enzo Carella, presidente di Federterziario Turismo e founder di Life Hotels & Resorts: “L’ospitalità ibrida è la chiave per attrarre nuovi mercati e rispondere alle aspettative dei viaggiatori contemporanei, sempre più alla ricerca di soluzioni che combinino spazi multifunzionali e servizi flessibili. Roma può abbracciare questo modello di ospitalità, creando una connessione tra lavoro, studio, tempo libero ed eventi culturali che coinvolgano anche la cittadinanza, favorendo così una permanenza più lunga e piacevole”.
Al centro dell’evoluzione dell’ospitalità alberghiera ci sono anche i concetti di innovazione e sostenibilità.
Sul primo è intervenuto Edoardo Colombo, presidente di Turismi.ai, l’associazione italiana per l’intelligenza artificiale nel turismo: "L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche questo settore, offrendo strumenti avanzati per personalizzare le esperienze turistiche e migliorare l’efficienza delle operazioni aziendali. L’AI permette di analizzare i dati, prevedere i comportamenti dei turisti e ottimizzare le strategie di marketing, rendendo così il soggiorno più gratificante per ogni viaggiatore".
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La meeting industry e il destination management
Un segmento di business particolarmente interessante per contrastare l’overtourism è quello rappresentato dalla meeting industry, “una risorsa fondamentale per il futuro del turismo a Roma”, come ribadisce Marco Misischia, consigliere del Convention Bureau Roma e Lazio. “Oltre a offrire un efficace strumento per diversificare i flussi e distribuirli nell’intero territorio regionale, è un potente stimolo per l’economia del territorio. Il segmento congressuale può contribuire in modo significativo alla creazione di un turismo sostenibile - aggiunge Misischia -, capace di tutelare il patrimonio storico e artistico, promuovendo innovazione e crescita economica”.
Il problema della governance nel turismo è invece stato affrontato da Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, associazione italiana destination manager, che ha sottolineato l'importanza del ruolo di questa figura: “Il destination manager deve integrare le risorse del territorio e creare una sinergia tra pubblico e privato, perché solo attraverso una governance coordinata è possibile valorizzare il territorio, gestire i flussi turistici in modo sostenibile e garantire un’esperienza di qualità per i visitatori”.
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[post_content] => Anche se ormai lo sanno tutti, ripetiamolo: l’Italia cresce economicamente grazie al turismo. Il turismo, in particolare quello proveniente dall’estero, è in forte espansione, con presenze di visitatori internazionali aumentate del 14% rispetto al 2023, e spesa dei turisti stranieri, nei primi due mesi dell’anno in corso, cresciuta del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un incremento che potrebbe contribuire fino al 15% del Prodotto interno lordo italiano. Ma l’overtourism, che è l’altra faccia della medaglia, è diventato un fenomeno ormai complesso e difficile da controllare. L’Eurispes ha tentato di fare il punto della situazione attraverso uno studio coordinato dal direttore dell’Osservatorio sulle politiche fiscali del nostro Istituto.
Gli arrivi turistici internazionali aumenteranno, nel mondo, di 43 milioni in media all’anno e raggiungeranno 1,8 miliardi entro il 2030, di cui il 41% in Europa. Per il 2024 sono stimati in Italia 215 milioni di presenze turistiche, con una spesa complessiva – tra stranieri e italiani – stimata in 62 miliardi di euro. Solo ad agosto 2024 l’arrivo degli stranieri è stato di circa 40 milioni, con un giro d’affari di oltre sei miliardi e mezzo di euro.
Affitti brevi e overtourism
Solo su Firenze, gli affitti brevi hanno un giro d’affari di circa 2 miliardi, con un flusso annuale in termini di tassa di soggiorno di circa 70 milioni di euro. Nel 2023 la sola Airbnb ha versato nelle casse comunali della città circa un milione al mese di imposta (14 milioni e 389mila euro) pari a circa il 20% di quanto pagato dai 393 hotel della città. Nel 2022 la piattaforma aveva versato circa 11 milioni di euro su un totale di 43 milioni incassati complessivamente.
Stilando una graduatoria sulle mete urbane più colpite dall’overtourism, basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato, troviamo al primo posto Dubrovnik, seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni anche Roma (al 13° posto), appena sotto Parigi (12esima). Eppure, il numero di immobili destinati ad affitti turistici, a livello nazionale, è meno del 2% rispetto al patrimonio di immobili vuoti, pari a 9,5 milioni, circa il 27% del parco immobiliare complessivo.
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[post_content] => Nuovo tentativo di contenere i flussi eccessivi di turisti per la Grecia, che vuole introdurre una tassa di 20 euro ai crocieristi in visita alle isole di Santorini e Mykonos durante l'alta stagione estiva.
Lo ha anticipato il primo ministro del paese, Kyriakos Mitsotakis, durante una conferenza stampa riguardante le principali politiche economiche per il 2025, in cui ha anche precisato che l'overtourism è comunque una problematica che interessa solo determinate destinazioni.
«La Grecia non ha un problema strutturale di sovraffollamento turistico (...) - ha dichiarato il ministro, ripreso dal Financial Times -. Alcune destinazioni hanno un problema significativo durante specifiche settimane o mesi dell'anno, che dobbiamo affrontare. I flussi di crocieristi gravano su Santorini e Mykonos ed è per questo che stiamo procedendo con gli interventi adeguati».
Parte delle entrate derivanti dalla nuova tassa sulle crociere saranno restituite alle comunità locali per essere investite in infrastrutture, ha specificato Mitsotakis, ricordando che il governo prevede inoltre di regolamentare il numero di navi da crociera che arrivano contemporaneamente in alcune destinazioni, mentre sulle isole dovranno essere imposte normative per proteggere l'ambiente e affrontare la scarsità d'acqua.
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Poi c'è un motivo di fondo. I 231,3 miliardi che rappresentano il contributo del turismo all'economia del Paese fanno gola. E come potrebbero non farla. Per cui non si potrà fare mai niente di sostanziale per evitare il pienone di turismo, almeno in alcuni mesi. Facciamocene una ragione. L'overtourism è fra di noi e ci resterà.
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