21 aprile 2020 11:39
Un duro atto d’accusa verso il Governo da parte di Roberto Necci, chairman del gruppo Necci Hotels, nonché presidente del Centro studi Federalberghi Roma. Leggiamolo:
«Pur apprezzando gli sforzi del Governo nel sostegno alle imprese ed i lavoratori siamo costretti a considerare questi interventi totalmente insufficienti, considerare il sostegno delle aziende esclusivamente per il tramite di finanziamenti bancari ci dimostra che la gravità della nostra situazione non è stata compresa.
Il comparto alberghiero vive nelle città d’arte di mercato estero e nelle città balneari e costiere con turismo anche di matrice italiana che ha necessità di grandi volumi di affluenza per garantire la sostenibilità della struttura.
Allo stato attuale con il mercato estero fermo e senza una precisa data di riapertura e con la necessità del distanziamento sociale delle persone tutte le forme di accoglienza sono impossibilitate e le strutture ricettive continueranno ad essere chiuse; proporre in queste situazioni dei finanziamenti che come tali vanno rimborsati è inutile e dannoso.
In una città come Roma – continua Necci – il turismo estero pesa per il 70 per cento in termini di pernottamenti e per l’85 per cento in termini di fatturato, aprire quindi senza i nostri mercati di riferimento è una sorta di suicidio, considerando inoltre che presumibilmente le riaperture saranno in prossimità dell’estate mi sento di escludere continua Necci che le città d’arte possano essere di interesse anche per il mercato italiano visto che già quei mesi storicamente erano di bassa stagione e l’unico impulso ci veniva dato dai gruppi di stranieri.
La realtà è che tutto il 2020 è un anno perso, passerà alla storia come l’anno che non c’è stato, e senza lo strumento dei finanziamenti fondo perduto anche a salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità delle imprese difficilmente potremo continuare ad esistere».
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[post_content] => La Giordania rilancia sulla Bit di Milano dove quest'anno sarà presente con uno stand di 250 mq che ospiterà 17 operatori giordani.
Il 2025, anno del Giubileo, rappresenta un’opportunità unica per promuovere la Giordania come destinazione spirituale, sostenuta dalla mostra “Giordania: alba del cristianesimo”, in programma a Roma dal 31 gennaio al 28 febbraio.
Con uno sguardo positivo verso il 2025, la Giordania punta a sostenere il turismo, grazie alla recente tregua che ha interrotto il conflitto israelo-palestinese e alla ripresa dei voli low cost in primavera.
Durante la fiera il Jordan Tourism Board presenterà alla stampa le nuove iniziative promozionali e i progetti pianificati per il 2025, con l’intento di rassicurare il pubblico sulla situazione pacifica del Paese e rafforzare il messaggio di “continuità operativa”.
Nell’anno del Giubileo cristiano, il governo giordano punta sulla ripresa del turismo religioso, grazie a cinque siti riconosciuti dal Vaticano, che comprendono il sito del battesimo sul fiume Giordano (Betania o Maghtas), dove lo scorso 10 gennaio il segretario di stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha inaugurato la nuova Chiesa del Battesimo. La mostra “Giordania: alba del cristianesimo” organizzata dal Ministero del turismo e delle antichità del Regno Hashemita in collaborazione con il Vaticano, in programma al Palazzo della Cancelleria a Roma dal 31 gennaio al 28 febbraio, esporrà oltre 80 reperti di arte cristiana provenienti da 34 siti archeologici.
Oltre al turismo culturale e archeologico, il Regno Hashemita si propone come meta ideale anche per il turismo attivo e sportivo, in particolare per cicloturisti ed escursionisti, lungo l’asse del Jordan Trail e del Jordan Bike Trail, inserito nella lista Best In Travel 2025 di Lonely Planet.
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[post_content] => E' pronto il catalogo estate 2026 di Star Clippers con l'Italia protagonista grazie a diverse new-entry nel Mediterraneo. Tra questi i nuovi attracchi nelle Marche, in Puglia e in Calabria: “Esploreremo la costa italiana dell’Adriatico passando da Pesaro, Monopoli, Barletta e Otranto (già in catalogo per due crociere nel 2025), oltre naturalmente all’home-port di Venezia - spiega la sales manager Star Clippers per Italia e Svizzera italiana, Birgit Gfölner -. Città stupende e, in parte, ancora da esplorare per i nostri mercati chiave, ma anche porti strategici per visitarne i dintorni con le nostre escursioni: San Marino, Gradara e Urbino da Pesaro; Castel del Monte e Trani da Barletta; Alberobello, Polignano e Ostuni da Monopoli; Lecce da Otranto. Inoltre, esploreremo la Calabria ionica, attraccando a Crotone e proponendo escursioni a Capo Colonna, Le Castella e al parco nazionale della Sila”. Un focus importante sull’Italia, dunque, a cui si aggiungono i nuovi attracchi di Sebenico (Croazia) Uranopoli, Giteo Milos, Sifnos, e la crociera panoramica intorno al monte Athos (Grecia), per un’offerta mediterranea sempre più ricca e variegata.
Ma in casa Star Clippers è forte l’attesa anche per l’estate mediterranea di quest'anno, con il ritorno dell’home-port di Nizza, così come per la stagione invernale del prossimo anno, che vedrà il quattro alberi Star Clipper salpare da un nuovo porto-base ai Caraibi, quello di Grenada, a partire da gennaio 2026. Da qui avranno inizio itinerari inediti della durata di dieci e undici notti: “Questa proposta nasce dall’esigenza di andare a soddisfare la crescente domanda di viaggi più lunghi ai Caraibi con una serie di viaggi in partenza dal nuovo home-port di St. George's a Grenada - conclude Birgit Gfölner -. Le crociere includono visite a nuove destinazioni-gioiello: Charlottesville (Tobago), Castara Bay (Tobago), Carriacou (Paradise Beach), Charlestown Bay (Canouan), Saint-Pierre (Martinica) e Saline Bay (Mayreau)”.
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È stato approvato all'unanimità il piano di attività dell'Agenzia in Liguria per il 2025, che traccia le linee guida della promozione legata all’incoming e alle eccellenze territoriali.
Dall'ecosistema dei parchi al turismo religioso in occasione dell'anno giubilare, dallo sport che vede la Liguria "Regione Europea dello Sport 2025" alla rete sentieristica che collega tutto l'arco ligure, passando dalla partecipazione alle principali fiere del mondo, come il World Expo di Osaka in Giappone. Questi alcuni dei temi del piano di attività sinergica tra Regione e« Agenzia in Liguria.
«Nel piano 2025 - commenta l'assessore regionale al turismo Luca Lombardi - abbiamo mantenuto una linea simile a quella degli anni scorsi mettendo come primo obiettivo una strategia unica per il turismo per creare un network tra la costa e l'entroterra. Un secondo obiettivo deve essere la destagionalizzazione. Inoltre abbiamo iniziato la promozione in due importanti eventi nel Nord Europa ma abbiamo intenzione di essere presenti anche in tutte le fiere più importanti a livello mondiale. Questo perché se da un lato i dati ci indicano che sono in crescita le presenze di turisti provenienti dai mercati storici per la Liguria come, ad esempio, la Francia e la Gran Bretagna, dall'altro lato è notevole l'aumento di visitatori provenienti da mercati che possiamo definire emergenti come la Turchia, la Cina, la Croazia, l'India, la Bulgaria, la Polonia, la Romania e la Nuova Zelanda».
«Continua la grande sinergia tra Comune di Genova e Regione Liguria per la promozione della nostra città e del nostro territorio a livello turistico - afferma Alessandra Bianchi, assessore comunale al turismo e Marketing Territoriale - Lavoriamo per offrire a tutti i visitatori che sceglieranno il capoluogo ligure un prodotto turistico di qualità, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’accessibilità. Un’offerta che si arricchisce con i grandi appuntamenti sportivi, culturali e congressuali. Genova, unica meta italiana ad essersi aggiudicata il titolo di Best in Travel 2025, si sta confermando una delle destinazioni più apprezzate dai turisti di tutto il mondo e vogliamo consolidarci nei mercati considerati tradizionali, ma anche aprendoci a mercati emergenti come quello scandinavo. In questa direzione si configura la recente partecipazione al TravelXpo in Norvegia».
«Il lavoro di Agenzia a stretto contatto con i territori prosegue - spiega Matteo Garnero, direttore generale di Agenzia In Liguria -. Il 2025, infatti, sarà l'anno in cui Agenzia dovrà fornire tutto il suo sostegno alla realizzazione di una governance sempre più efficace, per svolgere in modo ancora più incisivo il suo ruolo di strumento di promozione dei prodotti turistici e di marketing territoriale che verranno creati, affiancando le diverse aree della regione in un percorso di sviluppo di nuovi progetti attrattivi di grande richiamo».
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[post_content] => “L'anno sarà caratterizzato da una crescente attenzione per la sostenibilità a lungo termine e la qualità del servizio, mentre l'industria si adatta per soddisfare le richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole”. Così il ceo di Les Roches, Carlos Díez de la Lastra, vede l'evoluzione dell'hotellerie nel 2025.
Secondo l'amministratore delegato della scuola elvetica di specializzazione in hospitality management, i viaggiatori danno infatti sempre più priorità alla sostenibilità nella scelta delle destinazioni e delle esperienze, privilegiando quelle che rispettano l'ambiente e promuovono la responsabilità sociale. Stando al rapporto Energy Insight di Cepsa, il 74% dei viaggiatori globali si impegnerebbe a ridurre la propria impronta ambientale e quattro su dieci valuterebbero l'impatto ecologico quando pianificano i loro viaggi. In tale contesto, l'intelligenza artificiale sta quindi emergendo come strumento di trasformazione per il settore dell'ospitalità, ottimizzando il consumo di risorse e riducendo al minimo gli sprechi.
Oltre a scegliere destinazioni che promuovono il benessere ambientale, i turisti optano poi sempre più spesso per quelle che danno priorità al benessere personale. Secondo un rapporto annuale Hilton, più della metà dei viaggiatori è disposta a investire in vacanze specificamente progettate per migliorare la qualità della vita e prolungare la salute. Anche in questo caso l'intelligenza artificiale, combinata con i dispositivi intelligenti, sta trasformando il settore del turismo del benessere, offrendo programmi personalizzati basati sui dati e sulle preferenze individuali in materia di salute. I resort e le destinazioni del benessere sfrutteranno queste tecnologie per progettare esperienze uniche e personalizzate, in linea con i desideri dei viaggiatori di sfuggire allo stress urbano e di immergersi in ambienti che favoriscono l'equilibrio mentale e fisico.
All'interno di queste fughe orientate al benessere, è emersa un'ulteriore tendenza in crescita: il bleisure, che unisce affari e tempo libero. Un numero sempre maggiore di professionisti, dopo aver portato a termine i propri impegni lavorativi, sceglie di prolungare il proprio soggiorno per godersi la destinazione in modo più rilassato. Questo fenomeno permette di bilanciare la produttività con i tempi morti, creando un'esperienza di viaggio più ricca ed equilibrata. La flessibilità del lavoro a distanza ha facilitato questo cambiamento, offrendo ai viaggiatori la libertà di allungare i loro viaggi e di esplorare nuovi luoghi mantenendo le prestazioni professionali. Questo cambiamento di paradigma non solo risponde all'esigenza di benessere personale, ma incoraggia anche una forma di turismo più sostenibile. Consentendo soggiorni più lunghi, il bleisure contribuisce a ridurre la pressione sui tradizionali punti di interesse turistico, a bilanciare la domanda e a promuovere viaggi più distribuiti e consapevoli.
L'experience economy continua infine a guadagnare slancio, segnando un cambiamento significativo nelle tendenze del turismo globale. Invece di accumulare beni materiali, i consumatori ora cercano esperienze che permettano loro di creare ricordi duraturi. Questa trasformazione è particolarmente evidente tra le giovani generazioni, che preferiscono attività in grado di andare oltre la semplice fruizione di una destinazione. Secondo il Changing Traveller report 2025 di SiteMinder, quasi due viaggiatori su tre sono ora più propensi a viaggiare per eventi dal vivo, a testimonianza della crescente importanza delle esperienze come parte integrante del viaggio. Dalle mostre interattive alle installazioni temporanee negli alberghi o negli spazi urbani, la combinazione di turismo e arte sta quindi diventando un'attrazione importante per i turisti. Gli hotel si stanno posizionando come poli creativi, non solo ospitando l'arte ma anche promuovendo la conservazione del patrimonio culturale. Integrando l'arte nella loro offerta, questi spazi offrono agli ospiti esperienze coinvolgenti e migliorano il loro soggiorno.
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[post_content] => Nel corso degli anni il gruppo Msc, con l’impegno costante nel rendere più efficienti le proprie navi e nel promuoversi in partnership con le realtà più amate dal pubblico (dal calcio a X Factor al Superbowl), si è impegnata a promuovere un concetto di crociera quale esperienza adatta a tutti. Anche a grazie a ciò nel 2024 la compagnia ha movimentato quasi 5 mln di passeggeri: un cifra destinata ad aumentare ulteriormente quest'anno.
«L’ospite delle navi Msc va da zero a 100 anni, mentre quello di Explora Journeys è un viaggiatore abituato a vacanze di alto livello (in termini di servizio e di posizionamento) con tanto gusto per l’esplorazione e la scoperta - spiega il vice president Southern Europe, Leonardo Massa -. Siamo diventati una destinazione. A bordo i nostri ospiti mangiano, ridono, dormono, fanno shopping e organizzano escursioni. Oltre a vedere tante mete diverse. Ci chiediamo costantemente: cosa vorrebbero i nostri clienti? Cosa dobbiamo fare per migliorare? Come possiamo rendere una vacanza ancora più straordinaria? Crediamo nell’Ia quale strumento fondamentale per capire sempre meglio le esigenze del cliente e dare risposte adeguate al cambiamento in corso. Per questo la divisione crociere di Msc ha due brand: con Msc abbiamo 23 navi, con Explora due e ce ne sono di nuove in arrivo».
In primo piano c'è anche il tema ambientale: «Per Msc è centrale, perché oltre a lavorare nelle crociere siamo il primo gruppo al mondo nello shipping, il trasporto container. L’attenzione all’ambiente è fortemente voluta dalla proprietà, consapevole di avere l’obbligo morale di lasciare ai posteri un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Tutto ciò si traduce in target molto precisi, come l’idea di arrivare nel 2050 a navi con Net Zero. È una rotta segnata da 20 anni, che sta vivendo una forte accelerazione. Credo che la voglia di un’azienda di essere compatibile con l’ambiente si misuri su tre parametri: la capacità d’investimento in nuove tecnologie, la disponibilità di innovazioni come i combustibili a impatto zero e una cultura aziendale estremamente diffusa. Il nostro impegno è ben rappresentato dalla Euribia, varata un anno fa: è la prima al mondo ad aver navigato tra St.Nazaire e Copenhagen a impatto zero nell’ambiente, utilizzando un biofuel. Ad aprile arriverà poi la World America, una nave a Gnl, e inaugureremo a Miami il teminal crocieristico più grande al mondo e meno impattante, che movimenterà fino a 30 mila passeggeri al giorno. Crediamo infatti che la sostenibilità non sia solo legata alle emissioni dei motori. Sfruttiamo le tecnologie più innovative e facciamo grandi investimenti per realizzare navi sempre più compatibili con l’ambiente».
Per la compagnia l’ambiente è sempre in primo piano. Lo racconta anche la rigenerazione dell’isola privata Ocean Cay alle Bahamas, oggi una riserva marina grazie ad anni di lavoro, a partire da un’area di sfruttamento industriale delle sabbie bianche di aragonite. Lo testimonia poi la nascita della Msc Foundation, che ha l’obiettivo di ripristinare, entro una generazione, l’equilibrio critico tra le persone e la natura». Sempre al centro il passeggero, che è l’interprete del viaggio tra mare e terra, e di cui Msc si occupa a 360 gradi.
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[post_content] => C’è una Prato colorata e multiculturale dietro al segreto del grandissimo successo del Capodanno cinese. Nel 2025 si entra nell’anno del Serpente e la città è pronta per offrire a turisti e cittadini uno spettacolo indimenticabile.
Oltre agli appuntamenti tradizionali, il programma del Capodanno cinese di Prato è arricchito da tour e degustazioni enogastronomiche, visite guidate al tempo buddista, mostre, proiezioni di film e laboratori: un programma inteso e ricco di sorprese che permetterà di esplorare la cultura cinese, passata e contemporanea.
Alle 17 di martedì 28 gennaio il suono della campana al tempio buddista Pu Hua Si darà il via al Capodanno cinese 2025. Le tradizionali e attesissime sfilate del Drago e la danza del Leone sono, invece, in programma sabato 8 e domenica 9 febbraio. I festeggiamenti sono organizzati dall’Associazione buddista della comunità cinese in Italia.
La grande festa oltre a essere un momento di incontro tra i pratesi, è divenuta negli anni in un appuntamento di richiamo turistico, proprio per la sua unicità.
Sabato 8 febbraio la festa attraverserà le vie del Macrolotto 1 e 2, cuore della comunità cinese. Domenica 9 febbraio sarà la volta del cuore della città, in un mix unico tra antico e contemporaneo che solo Prato può offrire.
Il clou del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza di Santa Maria delle Carceri, dove si svolgerà la spettacolare danza del Leone: questo evento unico è il momento in cui si potrà conoscere al meglio la più grande comunità cinese d’Italia. Un prezioso momento d’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.
Oltre alle iniziative tradizionali, il cartellone del Capodanno cinese 2025 contiene altri appuntamenti su svariati temi e sempre incentrati sull’incontro e la condivisione sociale e culturale.
Dal 31 gennaio al 15 febbraio si potrà vedere la mostra fotografica Xiuxi: at ease! riposo: la Cina dal 1980-1984, nel suggestivo Cassero Medievale (viale Piave angolo via Cassero, Prato; in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino): 76 scatti in bianco e nero di Andrea Cavazzuti, uno dei più importati fotoreporter e documentaristi con un’esperienza di quarant’anni in Cina.
E ancora, venerdì 7 e sabato 8 è in programma la proiezione di due film cinesi in lingua originale sottotitolati, in collaborazione con il Mabuse cineclub e il cinema Terminale.
Sabato 8 e domenica 9 febbraio spazio, invece, alla cucina: Colazione con bacchette!, a cura della scrittrice e mediatrice Jada Bai al ristorante Xiao Meng Lou (via Marini 1, Prato) è un’occasione per conoscere la cultura cinese parlando e assaggiando una ricca colazione tipica.
Il cibo è protagonista anche del tour enogastronomico nel Macrolotto Zero, a cura di Sarah Manganotti e Le Nuvole di Drago, alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi attraversando a piedi il quartiere, tra racconti di ricette e simbologie sempre legate alle celebrazioni del Capodanno cinese.
La musica sarà grande protagonista, sabato 8, al Convitto Nazionale Cicognini (piazza del Collegio 13, Prato), con l’esibizione dell’ensemble Dong Xun, che celebrerà la varietà degli strumenti classici cinesi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).
Da non perdere, sia sabato che domenica, le visite guidate alla scoperta del tempio buddista Pu Hua Si, un vero e proprio hub culturale per la comunità cinese di Prato.
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Altra iniziativa da sottolineare, infine, le due visite guidate organizzate dall’associazione The Land ladies Concierge ETS, domenica 9 febbraio, sul tema dell’identità culturale della città di Prato e sulle sue peculiarità: “Prato città d’arte, di mercanti e di biscotti” è un percorso di carattere storico e artistico ha la finalità di fare percepire al visitatore le radici della città di Prato e il suo patrimonio artistico e culturale nel centro storico della città; “Prato un museo d’arte contemporanea a cielo aperto” è, invece, incentrato sull’arte contemporanea e si propone di svelare ai visitatori quelle opere di arte siano esse sculture, opere architettoniche, murales che sono disseminate nel tessuto urbano di Prato.
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“La stretta sulle false recensioni rappresenta un passo significativo verso la tutela dei consumatori e la promozione di una concorrenza leale nel settore della ristorazione e del turismo”. Così Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti.
“Le recensioni online sono uno strumento fondamentale per i consumatori, che si affidano a queste per prendere decisioni informate su prodotti e servizi. Allo stesso tempo, esse costituiscono un mezzo importante di pubblicità per le attività commerciali, permettendo loro di raggiungere un pubblico più ampio e di costruire una reputazione basata sulla qualità delle loro offerte.
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[post_content] => Stretta sulle recensioni false. "Danni" come concorrenza sleale, pubblicità occulta, frodi che vengono fatti in pochi minuti da tastiere anonime e che hotel e strutture termali, ristoranti e attrazioni turistiche impiegano anni a risanare.
Sono le recensioni online false contro cui il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il primo disegno di legge annuale sulle Pmi, che introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l'aggregazione, l'innovazione del sistema produttivo e l'accesso al credito. "La giornata di oggi - dice la ministra del turismo Daniela Santanchè - segna un passo importante per la tutela delle nostre imprese: è ufficialmente avviato l'esame preliminare del ddl che introduce un regolamento per contrastare le recensioni false.
Veritiero
"Le recensioni, che grazie a questo intervento normativo saranno effettivamente veritiere, sono fondamentali per il successo delle aziende e per la fiducia di consumatori e turisti, e quindi per la credibilità del Sistema Italia. Una misura con cui andiamo a proteggere il lavoro e l'impegno degli imprenditori che credono nel turismo come imprescindibile motore di sviluppo per la nostra nazione", conclude Santanchè.
Il ddl vieta l'acquisto e la vendita di recensioni, anche tra imprenditori e intermediari, l'attribuzione di recensioni a prodotti o servizi diversi da quelli effettivamente valutati, e la promozione o il condizionamento delle recensioni tramite incentivi.
Associazioni
"Qualsiasi misura che garantisca maggiore trasparenza ai consumatori nella scelta di prodotti e servizi è ben accolta" commenta Assoutenti che aggiunge: "Allo stesso modo, però, è necessario regolamentare in modo più efficace l'ambito dei social network, dove una miriade di influencer e micro-influencer recensiscono ogni giorno ristoranti, locali, spa e strutture ricettive attraverso contenuti che sembrano opinioni personali e disinteressate, ma che in realtà sono frutto di accordi commerciali o concessioni di regalie non sempre comunicati in modo chiaro al pubblico".
Confesercenti invece spiega: "Ci attendevamo tanto, ci troviamo con pochissimo. Annunciata come un atto rivoluzionario, la prima legge delle Pmi appare deludente, e certamente insufficiente a valorizzare efficacemente il sistema delle micro, piccole e medie imprese italiane. Dopo 14 anni, la legge annuale era stata inizialmente prevista nel 2011 dallo Statuto delle Imprese, era lecito attendersi di più".
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Essere parte dell’Associazione startup turismo per molti anni è stato un viaggio incredibile. Ho avuto il privilegio di collaborare con diverse startup innovative nel settore del destination management, come Bizzeffe, la prima rete italiana di Dmc, e successivamente con Freedoo, focalizzata sullo sviluppo dello shopping tourism. Queste esperienze non sono solo un ricordo, ma una parte viva del mio bagaglio professionale, che porto con me ogni giorno nel mio lavoro di destination manager.
È vero, il mondo delle startup e quello delle Dmo sono diversi sotto molti aspetti. Le startup devono innovare continuamente per restare a galla in un mercato competitivo, mentre le Dmo, grazie ai finanziamenti pubblici, godono di una stabilità maggiore e spesso si muovono con meno urgenza. Tuttavia, credo fermamente che un cambio di mentalità e di approccio operativo potrebbe rivoluzionare le Dmo, permettendo loro di adottare alcuni elementi del modello startup per diventare più efficaci e incisive.
Differenze
Le differenze sono evidenti: mentre le startup sono orientate al risultato, sperimentano senza paura e accettano il fallimento come parte del processo, le Dmo operano per il bene collettivo, con obblighi istituzionali che limitano la loro flessibilità. Ma proprio qui sta il punto: le Dmo hanno molto da imparare dal mindset imprenditoriale. Penso, ad esempio, all'importanza di introdurre maggiore trasparenza, metriche chiare per misurare il successo, e nuovi modelli di finanziamento, come progetti a reddito o partnership pubblico-private.
La flessibilità è un elemento cruciale. Credo che i progetti pilota e i laboratori interni possano rappresentare strumenti fondamentali per le Dmo, aiutandole a testare nuove soluzioni e a rispondere meglio alle sfide contemporanee. Penso, ad esempio, alla sostenibilità, alla gestione del sovraffollamento turistico o alla promozione di modelli di turismo responsabile. E poi, non possiamo ignorare la pressione crescente per attrarre visitatori in un mercato globale sempre più competitivo. Qui è dove un approccio dinamico e sperimentale può fare davvero la differenza.
So bene che il Destination manager non ha la bacchetta magica. Ma credo anche che la possibilità di sperimentare sia essenziale per crescere e innovare. Per le Dmo, abbracciare questo tipo di approccio non è solo un’opportunità: è una necessità per diventare più competitive e sostenibili. Solo così potranno trasformarsi in veri motori di innovazione per le destinazioni che rappresentano.
Claudio Dell'Accio
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