10 novembre 2022 10:01

Paolo Manca presidente Federalberghi Sardegna
Che il governo non si muova verso i meno abbienti lo sapevano già ma la notizia di dimezzare la Naspi è di quelle che lasciano interdetti. La decisione sta sollevando una serie di polemiche e senz’altro preoccupazioni la diffusione di certe indiscrezioni secondo la quale il governo Meloni sarebbe orientato ad una ulteriore dimezzamento del sussidio di disoccupazione Naspi.
Preoccupazioni che in questi giorni stanno interessando in maniera particolare i lavoratori stagionali del turismo, che già nel 2015 vennero penalizzati dal governo Renzi che nel 2015 con il varo del famoso Job’s act dimezzò il periodo di disoccupazione invernale Aspi riducendolo a metà dei mesi lavorati durante la stagione turistica.
Chiaramente un ulteriore dimezzamento rappresenterebbe mettere sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie di lavoratori stagionali impiegati talvolta da decenni in tale settore che inutile ribadirlo ancora una volta rappresenta il 13 percento del Pil nazionale. Dati che non sembrerebbero interessare l’attuale Esecutivo che come i precedenti non riesce a concentrarsi o quanto meno a fare una analisi obbiettiva in cosa consista il lavoro stagionale e soprattutto cosa rappresentano determinate competenze per l’immagine del turismo italiano nel mondo.
Circa tale ulteriore dimezzamento in questi giorni si è fatta sentire anche Federalberghi che mediante Paolo Manca, presidente dell’associazione in Sardegna e numero due nazionale, in una recente intervista all’Ansa, ha lasciato intendere che una eventuale riduzione della Naspi da parte del Governo sarebbe un errore che porterebbe incertezza nel settore turistico-ricettivo.
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Secondo i termini di un accordo che sarà finalizzato a breve, la principale compagnia aerea full-service dell’Africa del sud amplierà la propria flotta attuale, composta da 68 aeromobili, con i nuovi E2, le cui consegne dagli stabilimenti Embraer in Brasile sono previste a partire da quest’anno fino al 2027. Airlink opera con aeromobili Embraer dal 2001.
I nuovi velivoli, da 136 e 124 posti, dovrebbero garantire un risparmio di carburante fino al 29% rispetto ai modelli E195 di generazione precedente attualmente in uso da Airlink. Questo migliorerà l’efficienza economica della compagnia e ridurrà le emissioni su tutto il suo programma e network, che copre 45 destinazioni in 15 paesi, inclusa l’Isola di Sant’Elena nell’Atlantico meridionale e il Madagascar.
L’introduzione dei modelli E2, dotati di motori GTF di Pratt & Whitney e con in media il 33% di posti in più rispetto agli attuali E190 di Airlink, consentirà alla compagnia di ottenere costi unitari più bassi sulle rotte ad alta domanda. Grazie alla maggiore autonomia, Airlink potrà inoltre espandere il proprio network a nuove destinazioni nell’Africa sub-sahariana.
“L’E195-E2 rafforzerà la nostra attività, aiutandoci a essere ancora più competitivi sulle rotte chiave e, così facendo, a continuare a offrire l’eccellente rapporto qualità-prezzo a cui i nostri clienti sono abituati” ha commentato il ceo di Airlink, de Villiers Engelbrecht.
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[post_content] => Si chiama European Train Hub, il nuovo progetto internazionale di visit.brussels dedicato agli operatori europei del turismo che mira a promuovere la capitale belga quale crocevia d’eccellenza per organizzare viaggi sostenibili nel Vecchio Continente.
Con un network ferroviario tra i più sviluppati del continente e una rete di trasporti pubblici capillare e integrata, Bruxelles è oggi un punto di partenza ideale per itinerari intermodali, che si snodano su più tappe, favorendo un nuovo approccio al viaggio: lento, sostenibile e ricco di esperienze.
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La Repubblica Dominicana si conferma leader del turismo dei Caraibi. La celebrazione del suo successo va in scena nel roadshow europeo con il risultato di 11 milioni 215 mila visitatori nel 2024, il 6% in più rispetto al 2023 già anno record. Nella tappa di Milano sono presenti le istituzioni e i maggiori rappresentanti del turismo italiano sulla destinazione.
«Siamo qui per riaffermare il nostro impegno con voi tour operator, agenzie di viaggio e compagnie aeree che avete contribuito a questo successo - afferma David Collado, ministro del turismo -. Siamo un Paese di 10 milioni di abitanti ma con 11 milioni di visitatori, di cui 104 mila solo italiani, e con la migliore occupazione alberghiera della storia. Per la Repubblica Dominicana il turismo è il primo settore economico del Paese, rappresenta il 15-17% del Pil equivalenti a più di 10 miliardi di dollari. Sono anni di costante crescita».
Più di 6 mila voli mensili con l’occupazione del 88%, per grandi numeri di arrivi turistici e collegamenti aerei, 85 mila stanze di hotel con l’occupazione al 90% e grandi brand internazionali in fermento. Nel 2024 hanno fatto ingresso oltre 20 marchi di lusso. Nel 2025 apriranno 5 nuove strutture alberghiere mentre nascono nuove destinazioni turistiche come Miches, Punta Bergantín, Puerto Plata.
Il 57% degli arrivi turistici nella Repubblica Dominicana si concentrano a Bavaro Punta Cana, una destinazione con 561 ristoranti, 40 spiagge, discoteche, casinò, campi da golf e 47 mila 500 stanze alberghiere. La Romana, con il primo aeroporto costruito negli anni 70, insieme a Bayahibe la migliore destinazione per le immersioni, le più amate dagli italiani. Casa de Campo, dal livello medio alto, ospita il complesso turistico più esclusivo, campi da golf, polo e tennis. Santo Domingo con la prima cattedrale d’America e il primo Palazzo del Governo, è divenuta la capitale della gastronomia dei Caraibi, del design e della modernità. Puerto Plata, detta anche la fidanzata dell’Atlantico, è approdo crocieristico con 3 milioni di crocieristi l’anno. Cabarete è la destinazione degli sport acquatici e Altos de Chavon, il borgo coloniale.
«Per stimolare e motivare maggiormente le vendite è nata nel 2023 la piattaforma Do Travel Rewards. Un programma di formazione e incentivazioni tramite cashback e benefit sulle prenotazioni di viaggio, di fedeltà che premia – spiega la direttrice del progetto Rebeca Del Pino – perché il successo del nostro turismo è legato anche al trade italiano. Si entra a far parte di una community con una parte dedicata alla formazione, diventando ambassador. Tramite piattaforma sono giunti alla Repubblica Dominicana 376 milioni di dollari solamente grazie al canale trade».
«Vogliamo diventare esperti dell’ospitalità e fare in modo che ogni visitatore porti via con se un ricordo indimenticabile. Siamo un Paese con i livelli più alti di sicurezza dei Caraibi. Dal 2021 è approdato nel nostro Paese anche il cinema di Hollywood, siamo diventati una destinazione cinematografica. Continueremo a investire in sicurezza e sviluppo per costruire una storia di successo. “This is the Paradise”: assapora il Paradiso, assapora la Repubblica Dominicana», aggiunge Collado.
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
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A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Mandarin Oriental Hotel Group acquisisce la gestione del San Clemente Palace Hotel a Venezia e, dopo la chiusura stagionale fissata per il prossimo novembre, avvierà i lavori di restauro della struttura, che si svilupperanno in tre fasi.
L’hotel riaprirà quindi come Mandarin Oriental, Venice ad aprile 2026.
"Questa proprietà storica si allinea perfettamente alla nostra visione di creare esperienze uniche che permettano agli ospiti di entrare in connessione con la destinazione. Si tratta di un’aggiunta molto importante alle nostre proprietà già presenti in Italia: Milano e Lago di Como, oltre alle prossime aperture a Roma, Cortina e Porto Cervo" afferma Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental.
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[post_content] => Turismo e stipendi. Riporto l'0cchiello del pregevole articolo di Repubblica.it di Marina de Gantuz Cubbe in cui c'è una sintesi del lavoro stagionale. Vediamolo. Camerieri, braccianti, personale per stabilimenti balneari e hotel sono le figure più ricercate. I compensi variano da 500 a 800 euro Unioncamere stima che il 78% resterà a tempo determinato. Il titolo dell'articolo recita: Lavoro, turismo e campi. Oltre 125mila stagionali: “Paghe sempre più basse".
Questo è quanto. Gi alberghi, i stabilimenti balneari e i loro confratelli nel turismo hanno deciso di sfruttare i loro lavoratori stagionale più che possibile.
Compensi e margini
Un compenso di 500 euro al mese è una presa in giro, ma segnala una classe di gestori senza vergogna. Lo sfruttamento è totale, le ore di lavoro non si contano, gli straordinari non vengono pagati ecc ecc. Questo è quello che succede in gran parte delle strutture che lavorano sul turismo estivo. Strutture che naturalmente hanno dei margini, durante i mesi estivi, da capogiro.
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[post_content] => Ue e trasporti. E' da subito bagarre dopo le modifiche apportate dal Consiglio dei Trasporti dell'Unione europea al Regolamento 261/2002, in base alle quali serviranno più ore di ritardo del volo aereo per ottenere un'indennizzo dalle compagnie, i massimali per i rimborsi saranno più bassi, con limiti anche nei casi di riprotezione per un volo cancellato.
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Danno
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[post_content] => L'inizio dell'estate è ideale per visitare l'Alessandrino e nel Monferrato. È in questo periodo, infatti, che i campi della zona si colorano delle mille tonalità del viola, grazie alla fioritura della lavanda: un profumatissimo spettacolo che regala un colpo d'occhio unico e scenografico.
Fino alla fine di luglio, quando la lavanda viene poi tagliata, le distese fiorite possono essere un meraviglioso fil rouge tematico per andare alla scoperta di questo territorio, facilmente raggiungibile in un'ora di automobile da Torino, Milano e Genova.
I campi di lavanda possono essere l'occasione per una gita all'aria aperta, alla scoperta dei paesi della zona, custodi di piccole bellezze architettoniche e capaci di riportare indietro nel tempo chi li visita. Qui la lavanda ha da qualche anno hanno assunto un ruolo sempre più importante nell'economia agricola, con aziende che ne lavorano i fiori per creare olii, profumi e prodotti di bellezza.
Ecco dieci luoghi diversi da visitare
Alessandria, cuore pulsante di queste zone, è il luogo giusto per fare un'esperienza didattica con la lavanda. Città meravigliosa da girare in bici (alle biciclette la città ha dedicato anche un museo), propone un mix di architetture antiche ( la Cittadella, uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione permanente) e moderne come lo spettacolare ponte Meier, e può facilmente essere il luogo nevralgico da cui partire per andare alla scoperta della lavanda nella zona.
Anche negli immediati dintorni della città si trovano splendidi campi di lavanda le cui aziende collegate offrono spunti ed esperienze da fare in giornata.
Castelletto d'Erro: siamo nella parte Sud Occidentale della provincia, nell’alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato.
Il piccolo borgo di Castelletto d'Erro, poco più di 150 abitanti arroccati su una collina, è un punto di partenza ideale per ammirare le fioriture estive della lavanda. Qui si trovano infatti alcuni punti panoramici. Per esempio la piccola chiesetta di Sant'Anna, amatissima dai fedeli locali perché qui, nel giorno della festa patronale (la terza domenica di luglio) la statua di Sant'Anna viene trasportata in processione. Oppure, un altro punto panoramico da cui ammirare i campi in viola è la torre quadrata del XIII secolo che domina il paese.
Un altro punto per ammirare le fioriture di lavanda è Spigno Monferrato, nella zona più a sud della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Il suo centro storico è ricco di palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, vie e stradine che mostrano la ricchezza di questo piccolo borgo. Tutto il territorio, poi, è cosparso di antiche e suggestive chiesette e piccole pievi campestri come la cappella medioevale della Madonna della Neve presso Turpino o la chiesina Madonna del Casato, posta lungo la strada verso Merana, al cui interno sono custoditi importanti affreschi tardogotici del Maestro di Roccaverano (1480 circa), uno dei più completi esempi di pittura gotico-provenzale dell'alessandrino.
A Spigno si trova la cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori. La cooperativa organizza visite su prenotazione e ha uno spaccio per l'acquisto degli olii essenziali e delle acque profumate.
Poco più di trecento abitanti, Cuccaro Monferrato è legato al vicino Lu tramite una bellissima strada panoramica dalla quale ammirare tutta la bellezza del paesaggio collinare e dei borghi vicini. E, naturalmente, dei campi di lavanda. Il punto più bello per una foto a tema è la Big Bench n. 99, la grande panchina su cui sedersi e ammirare i dintorni dall'alto.
Anche Lu ospita una Big Bench panoramica. Questo piccolo borgo, con i suoi vicoletti, le antiche chiese e gli edifici storici che portano fino alla parte alta del paese (dove si trova il Gerbido della Torre Civica, circondato da un bel parco), è una vera bellezza da visitare.
Quargnento è una tappa assolutamente imperdibile per chi vuole conoscere la lavanda: qui infatti si trova il campo a perdita d’occhio dell’azienda “La lavanda di Lu” di Sergio Amadori. La lavanda viene trasformata in olio essenziale (per ottenere una boccetta da dieci millilitri di olio essenziale, occorrono circa due chili di lavanda, pari a cinque metri quadrati di coltura) con estrazione in corrente di vapore, e in parte fatta essiccare, raccolta in mazzetti per poi essere sgranata manualmente e racchiusa in sacchetti confezionati artigianalmente con tessuti ricercati per meglio esaltarne la profumazione. Da vedere, in città, la Basilica minore di San Dalmazio, unica basilica della diocesi di Alessandria, che custodisce bellissimi affreschi opera del pittore Vincenzo Boniforti.
A metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è il borgo di Giarole, che ospita uno dei più bei castelli della provincia, il Castello Sannazzaro costruito nel 1200 dai conti Sannazzaro Natta e oggi bed and breakfast e dimora storica visitabile, grazie all'accoglienza di Giose e Letizia Sannazzaro. A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio in zona confinante con il comune di Pomaro, alcuni campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle.
Il borgo di Viguzzolo, profuma di lavanda grazie ai campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e, appunto, gli scenografici fiori viola. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno per il processo di trasformazione. Da non perdere a Virguzzolo è certamente la pieve di Santa Maria, edificata intorno all’anno mille sui resti di una antica chiesa e custode, al suo interno, di un commovente crocifisso ligneo realizzato in legno di fico, a grandezza umana e montato su di una croce alta tre metri.
La piccolissima Merana, con la sua chiesa parrocchiale circondata dal verde dei prati, è uno di quei luoghi che permette di tornare indietro nel tempo. Lo dimostra anche la filosofia dell'Agriturismo Verdita , che intorno alla lavanda ha costruito un'intera proposta turistica. Le finestre delle sue quattro camere (che hanno i nomi di piante e fiori, tra cui ovviamente la lavanda), infatti, si aprono sulla campagna circostante, fatta di prati fioriti, colline, boschi, vigneti e noccioleti. Ma soprattutto, l'agriturismo offre la meravigliosa esperienza di dormire o semplicemente di rilassarsi in una delle “starsbox”, romantiche capanne di legno in mezzo ai campi di lavanda, che permettono di godere a pieno dell'immersione nella natura, senza filtri o mediazioni.
La Val Borbera, incastonata tra quattro regioni, è un luogo incantevole e incontaminato dalla straordinaria bellezza naturalistica. Vendersi, frazione di Albera Ligure, è il paese degli Spaventapasseri. In questo villaggio grazie all’opera ingegnosa di alcune abitanti, sono comparsi questi manichini realizzati con materiali ed accessori di riciclo che hanno reso l’atmosfera gioiosa e magica. Ci sono più di 70 spaventapasseri dislocati nel borgo ed ognuno di loro ha un nome ed una storia ispirata proprio dalle persone che una volta lo abitavano. In cima al paese vi accoglierà un profumatissimo campo di lavanda reso ancora più affascinante dal contesto naturalistico in cui è inserito. Possibilità di acquistare saponette e prodotti ottenuti dalla lavanda qui coltivata.
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[post_content] => Liguria Together cresce ancora con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’offerta di tutto il territorio.
Il consorzio nasce 11 anni fa per volere di Francesco Andreoli.
«Inizialmente si chiamava Sestri Levante HR – spiega il presidente Andreoli – e comprendeva 5 soci, tra hotel e ristoranti. Poi ci siamo allargati ed abbiamo cambiato nome per abbracciare diverse aree. Oggi sono comprese aziende localizzate tra Bordighera e Portovenere, inclusa anche l’entroterra».
Liguria Together comprende strutture alberghiere, ristoranti, aziende di trasporti, amministrazioni pubbliche (oltre 30), l’aeroporto di Genova ed aziende di carattere nazionale, per un totale di 250 associati.
«L’obiettivo è portare avanti la promozione del territorio in maniera congiunta – aggiunge Andreoli- fare business tra gli associati, puntando sulla collaborazione tra pubblico e privato. Il nostro è un percorso importante, a dir poco unico in Liguria: oggi siamo la realtà più grossa della regione».
Il ventaglio di strutture rappresentate parte dalle case vacanze e bed & breakfast, fino agli hotel 5 stelle.
«Riteniamo fondamentale poter offrire un prodotto differenziato – commenta il presidente di Liguria Together – La nostra partecipazione a 15 fiere all’anno (da quella dedicata ai campeggi fino al lusso), in giro per il mondo, è legata alla necessità di arrivare ai diversi target, grazie appunto alla nostra offerta variegata».
Sulla scia di un consorzio così articolato è nato Discovery Italy che l’anno prossimo festeggerà i 10 anni di attività.
«E’ l’unico evento B2B sul territorio ligure – aggiunge Andreoli – Ormai un appuntamento riconosciuto a livello nazionale, inserito nel calendario Enit. E’ stata una mia scommessa, che negli anni si è rivelata vincente: è cresciuta in maniera esponenziale, basti pensare che nella prima edizione erano presenti 2 regioni mentre oggi le regioni sono 17».
Anche i buyer partecipanti sono cresciuti: ieri 30 ed oggi un centinaio.
«Il punto di forza è proprio la qualità dei buyer – commenta il presidente del consorzio - Selezioniamo operatori che lavorano in maniera concreta e questo dà un reale riscontro ai seller, che poi ricevono richieste vere».
L’obiettivo futuro del consorzio è crescere ancora.
«Siamo contenti di lavorare a fianco delle istituzioni, comunali e regionali, e vogliamo portare altri nuovi eventi in Liguria per valorizzare ancora il territorio e le imprese – sottolinea Francesco Andreoli - eNon solo, ma diventare ancor di più un riferimento importante per tutti gli operatori del settore. Ci stiamo allargando molto anche sul ponente ligure e saremo presto a Diano Marina e Albenga dove gli amministratori vogliono incontrarci per conoscere la nostra realtà”.
Per quanto riguarda la stagione 2025 le previsioni sono buone.
«Ogni anno il mercato diventa sempre più competitivo – conclude Andreoli – perché si hanno a disposizione nuove destinazioni. Non dobbiamo perdere la concentrazione ma soprattutto garantire un’offerta nuova, di qualità, aggiornata e competitiva. Con l’impegno costante i risultati arrivano sempre».
Maria Carniglia
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Città meravigliosa da girare in bici (alle biciclette la città ha dedicato anche un museo), propone un mix di architetture antiche ( la Cittadella, uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione permanente) e moderne come lo spettacolare ponte Meier, e può facilmente essere il luogo nevralgico da cui partire per andare alla scoperta della lavanda nella zona. \r\n\r\nAnche negli immediati dintorni della città si trovano splendidi campi di lavanda le cui aziende collegate offrono spunti ed esperienze da fare in giornata.\r\n\r\nCastelletto d'Erro: siamo nella parte Sud Occidentale della provincia, nell’alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato. \r\n\r\nIl piccolo borgo di Castelletto d'Erro, poco più di 150 abitanti arroccati su una collina, è un punto di partenza ideale per ammirare le fioriture estive della lavanda. Qui si trovano infatti alcuni punti panoramici. Per esempio la piccola chiesetta di Sant'Anna, amatissima dai fedeli locali perché qui, nel giorno della festa patronale (la terza domenica di luglio) la statua di Sant'Anna viene trasportata in processione. Oppure, un altro punto panoramico da cui ammirare i campi in viola è la torre quadrata del XIII secolo che domina il paese.\r\n\r\nUn altro punto per ammirare le fioriture di lavanda è Spigno Monferrato, nella zona più a sud della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Il suo centro storico è ricco di palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, vie e stradine che mostrano la ricchezza di questo piccolo borgo. Tutto il territorio, poi, è cosparso di antiche e suggestive chiesette e piccole pievi campestri come la cappella medioevale della Madonna della Neve presso Turpino o la chiesina Madonna del Casato, posta lungo la strada verso Merana, al cui interno sono custoditi importanti affreschi tardogotici del Maestro di Roccaverano (1480 circa), uno dei più completi esempi di pittura gotico-provenzale dell'alessandrino.\r\n\r\nA Spigno si trova la cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori. La cooperativa organizza visite su prenotazione e ha uno spaccio per l'acquisto degli olii essenziali e delle acque profumate. \r\n\r\nPoco più di trecento abitanti, Cuccaro Monferrato è legato al vicino Lu tramite una bellissima strada panoramica dalla quale ammirare tutta la bellezza del paesaggio collinare e dei borghi vicini. E, naturalmente, dei campi di lavanda. Il punto più bello per una foto a tema è la Big Bench n. 99, la grande panchina su cui sedersi e ammirare i dintorni dall'alto.\r\n\r\nAnche Lu ospita una Big Bench panoramica. Questo piccolo borgo, con i suoi vicoletti, le antiche chiese e gli edifici storici che portano fino alla parte alta del paese (dove si trova il Gerbido della Torre Civica, circondato da un bel parco), è una vera bellezza da visitare. \r\n\r\nQuargnento è una tappa assolutamente imperdibile per chi vuole conoscere la lavanda: qui infatti si trova il campo a perdita d’occhio dell’azienda “La lavanda di Lu” di Sergio Amadori. La lavanda viene trasformata in olio essenziale (per ottenere una boccetta da dieci millilitri di olio essenziale, occorrono circa due chili di lavanda, pari a cinque metri quadrati di coltura) con estrazione in corrente di vapore, e in parte fatta essiccare, raccolta in mazzetti per poi essere sgranata manualmente e racchiusa in sacchetti confezionati artigianalmente con tessuti ricercati per meglio esaltarne la profumazione. Da vedere, in città, la Basilica minore di San Dalmazio, unica basilica della diocesi di Alessandria, che custodisce bellissimi affreschi opera del pittore Vincenzo Boniforti. \r\n\r\nA metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è il borgo di Giarole, che ospita uno dei più bei castelli della provincia, il Castello Sannazzaro costruito nel 1200 dai conti Sannazzaro Natta e oggi bed and breakfast e dimora storica visitabile, grazie all'accoglienza di Giose e Letizia Sannazzaro. A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio in zona confinante con il comune di Pomaro, alcuni campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle.\r\n\r\nIl borgo di Viguzzolo, profuma di lavanda grazie ai campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e, appunto, gli scenografici fiori viola. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno per il processo di trasformazione. Da non perdere a Virguzzolo è certamente la pieve di Santa Maria, edificata intorno all’anno mille sui resti di una antica chiesa e custode, al suo interno, di un commovente crocifisso ligneo realizzato in legno di fico, a grandezza umana e montato su di una croce alta tre metri.\r\n\r\nLa piccolissima Merana, con la sua chiesa parrocchiale circondata dal verde dei prati, è uno di quei luoghi che permette di tornare indietro nel tempo. Lo dimostra anche la filosofia dell'Agriturismo Verdita , che intorno alla lavanda ha costruito un'intera proposta turistica. Le finestre delle sue quattro camere (che hanno i nomi di piante e fiori, tra cui ovviamente la lavanda), infatti, si aprono sulla campagna circostante, fatta di prati fioriti, colline, boschi, vigneti e noccioleti. Ma soprattutto, l'agriturismo offre la meravigliosa esperienza di dormire o semplicemente di rilassarsi in una delle “starsbox”, romantiche capanne di legno in mezzo ai campi di lavanda, che permettono di godere a pieno dell'immersione nella natura, senza filtri o mediazioni.\r\n\r\nLa Val Borbera, incastonata tra quattro regioni, è un luogo incantevole e incontaminato dalla straordinaria bellezza naturalistica. Vendersi, frazione di Albera Ligure, è il paese degli Spaventapasseri. In questo villaggio grazie all’opera ingegnosa di alcune abitanti, sono comparsi questi manichini realizzati con materiali ed accessori di riciclo che hanno reso l’atmosfera gioiosa e magica. Ci sono più di 70 spaventapasseri dislocati nel borgo ed ognuno di loro ha un nome ed una storia ispirata proprio dalle persone che una volta lo abitavano. In cima al paese vi accoglierà un profumatissimo campo di lavanda reso ancora più affascinante dal contesto naturalistico in cui è inserito. 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Oggi sono comprese aziende localizzate tra Bordighera e Portovenere, inclusa anche l’entroterra».\r\n\r\nLiguria Together comprende strutture alberghiere, ristoranti, aziende di trasporti, amministrazioni pubbliche (oltre 30), l’aeroporto di Genova ed aziende di carattere nazionale, per un totale di 250 associati.\r\n\r\n«L’obiettivo è portare avanti la promozione del territorio in maniera congiunta – aggiunge Andreoli- fare business tra gli associati, puntando sulla collaborazione tra pubblico e privato. 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