15 maggio 2023 12:56

Barbara Mazzali
L’assessore al turismo della regione Lombardia ha fatto una scoperta sensazionale, alla quale nessuno aveva pensato (sic). E’ riuscita a capire che anche il turismo ha la sua parte di responsabilità nella folle corsa al rialzo dei prezzi degli affitti.
«Nell’emergenza caro-affitti, per la quale sono mobilitati migliaia di studenti in tutta Italia, una parte del mondo turistico ha responsabilità – ha dichiarato Barbara Mazzali, assessore a turismo, marketing territoriale e moda della regione Lombardia -. Parlo della commercializzazione delle case secondo la modalità dei cosiddetti ‘ affitti brevi’ – ha proseguito – che è tra le cause della corsa dei prezzi nelle grandi città».
Poi ha aggiunto: «È evidente che ai proprietari di immobili nei centri storici in particolare, conviene di più affittare ai turisti per soggiorni-lampo piuttosto che ai locali per lunghi periodi».
Bene comune, questo sconosciuto
Chiaramente in un’ottica neoliberista in cui ciascuno pensa al suo (consiglio di rileggere o di leggere Guicciardini e la sua polemica sul particulare) è normale pensare esclusivamente al bene proprio. Ma questo pensiero diffuso che è sempre più imperante nasce dal fatto semplice che non esiste più fra i proprietari di casa, fra gli imprenditori, insomma nella classe agiata e dirigente, il senso del bene comune. Della socialità che serve a sviluppare bene il Paese.
Mazzali ha osservato inoltre che «la tipologia di turismo degli affitti brevi è uno strumento che va bene, ma deve essere contestualizzato in realtà specifiche, come i piccoli borghi, ad esempio, dove il costo degli alberghi non è sostenibile”. Sottolineando che “nessuno criminalizza alcuna attività”, l’assessore ha chiuso ricordando che “con il governo, stiamo studiando un testo unico per regolamentare il turistico degli ‘affitti brevi’, che il visitatore deve poter scegliere, ma che necessita di regole”.
Sarebbe opportuna una legge che stabilisca un numero massimo di case ad affitto breve per la vacanza. E che venga rispettata con rigore. perché non si tratta solo di studenti, ma anche di giovani che arrivano in città o per lavoro, o di coloro che vogliono sposarsi e non hanno una casa neanche in affitto. Uno Stato che si rispetta è vicino a tutti non solo a chi dispone di beni mobili e immobili.
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[post_content] => Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026, stanno già avendo un impatto profondo sul mercato turistico e immobiliare italiano. A meno di tre mesi dall’inizio dei Giochi, hotel, B&B e affitti brevi nelle aree olimpiche mostrano crescite di prezzo molto significative, sia nelle città principali sia nelle località montane che ospiteranno le gare.
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi, il mercato degli affitti brevi — case e appartamenti disponibili per brevi periodi su piattaforme come Airbnb — ha visto aumenti impressionanti: a Cortina d’Ampezzo, i canoni medi per una settimana nel periodo delle Olimpiadi si aggirano attorno a 9.200 euro per un appartamento fino a 4 persone, più del +300% rispetto ai prezzi di marzo 2026 dopo l’evento.
A Bormio, altra sede di competizioni, l’aumento medio sfiora il +409%, con affitti settimanali sopra i 5.600 euro nel periodo dei Giochi. Questi numeri indicano come la domanda di alloggi temporanei legata all’evento stia moltiplicando i prezzi rispetto a una stagione normale.
Milano: affitti brevi raddoppiati nelle zone olimpiche
Anche Milano, cuore urbano dell’evento e sede di molte competizioni indoor, registra forti aumenti nei prezzi degli affitti brevi: quartieri vicino agli impianti come Assago, Santa Giulia, San Siro e Rho vedono aumenti di oltre il +100% o più sui prezzi settimanali rispetto a periodi senza eventi.
In centro città, zone popolari come Porta Nuova, CityLife o Brera mostrano incrementi dal +60% all’+80% per appartamenti durante le Olimpiadi rispetto alle medie “normali”. Il fenomeno è confermato anche dalle ricerche online: le ricerche di alloggi a Milano sono aumentate di oltre 400% rispetto allo scorso anno per il periodo olimpico.
Hotel e B&B: nuove tasse
Parallelamente agli aumenti dei prezzi di mercato, l’amministrazione di Milano ha deciso di aumentare temporaneamente la tassa di soggiorno per il 2026, proprio in vista dell’arrivo dei visitatori internazional.
La tassa salirà fino a 10 euro a notte per gli hotel di fascia alta, mentre affitti brevi, B&B e case vacanza saranno tassati fino a circa 9,50 euro a notte.
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Questa misura è pensata per finanziare servizi pubblici, trasporti e infrastrutture turistiche durante l’evento, ma incide ulteriormente sul costo finale del soggiorno per i visitatori.
Località di montagna: prezzi drasticamente più alti
Le località alpine legate alle gare — Cortina, Bormio e altre località della Valtellina e delle Dolomiti — mostrano gli impatti più estremi: oltre ai canoni settimanali per appartamenti, su alcune piattaforme si trovano listini per soggiorni di due settimane perfino oltre 150–200 mila euro in immobili di alto livello, mentre soluzioni meno prestigiose per famiglie si avvicinano comunque a cifre nell’ordine di decine di migliaia di euro.
Molti hotel sono già esauriti o bloccati in pacchetti ufficiali venduti con largo anticipo, lasciando disponibili poche opzioni a prezzi estremamente alti o con lunghi soggiorni obbligati.
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La Toscana prosegue nel promuovere un turismo di qualità, attento alla tutela del patrimonio culturale e all’equilibrio dei territori.
Per questo è stata accolta con soddisfazione, dal presidente della regione Eugenio Giani, dall’assessore a economia, turismo e agricoltura Leonardo Marras e dall’assessora alla cultura e con delega al turismo culturale Cristina Manetti la decisione della Corte costituzionale di respingere l’impugnazione del governo sul testo unico del turismo. La Consulta lo ha rigettato non riscontrando né rischi di ingerenza in materie di competenza statale né profili di violazione della libertà d'impresa.
«Attraverso la legge - commenta Eugenaio Giani - che è stata il frutto di un lavoro condiviso con tutti gli attori coinvolti, non abbiamo fatto altro che attuare una politica di semplice buon senso per quel che riguarda ad esempio la gestione degli affitti brevi e e della tutela della residenza nei centri turistici, garantendo un equilibrio tra attività turistica e vita quotidiana dei residenti. Il Testo unico punta sulla semplificazione delle procedure, sulla valorizzazione delle comunità locali e sulla promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile. La pronuncia della Consulta conferma la legittimità della legge, rafforza il principio dell’autonomia regionale in un settore così importante e riconosce il ruolo centrale delle regioni nella gestione e nella promozione del proprio territorio».
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Secondo i dati della Commissione Europea, gli affitti a breve termine sono aumentati di quasi il 93% nell'Unione Europea tra il 2014 e il 2018 e, in alcune destinazioni turistiche, rappresentano ormai fino a un quinto del patrimonio immobiliare. La Commissione ritiene che ciò abbia ridotto l'offerta di alloggi disponibili per i residenti e abbia contribuito all'aumento dei prezzi nelle zone ad alta domanda.
Alloggi accessibili
Pertanto, il futuro regolamento si inquadra in una strategia più ampia per affrontare la crisi abitativa nell'Ue. Tra le misure previste figurano la semplificazione delle procedure per incentivare l'edilizia e agevolare l'ingresso di un maggior numero di alloggi sul mercato, nonché una revisione delle norme sugli aiuti pubblici per incoraggiare gli investimenti in progetti di edilizia residenziale a prezzi accessibili.
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Creta è un’isola che non si visita, si attraversa. Le sue montagne dividono l’isola come una spina dorsale, le spiagge cambiano completamente da una costa all’altra e i villaggi interni mantengono un carattere autentico che spesso si perde nelle destinazioni più turistiche. Per questo motivo il noleggio auto a Creta non è solo comodo, è praticamente essenziale per chi vuole scoprire tutte le sfumature dell’isola.
A differenza di altre destinazioni greche dove gli autobus sono frequenti e le distanze ridotte, Creta è estesa e varia. Spostarsi da Chania a Elafonissi, da Heraklion a Matala o da Agios Nikolaos alla zona di Vai richiede tempo e flessibilità. Avere un’auto rende tutto più semplice, soprattutto se vuoi esplorare spiagge isolate, gole come Samaria, siti archeologici come Cnosso o i piccoli villaggi dell’interno che conservano ancora un ritmo lento.
Arrivare a Creta in aereo o in nave: quando conviene noleggiare l’auto
Molti viaggiatori arrivano a Creta in aereo, tramite gli aeroporti principali di Heraklion e Chania. In questi casi è naturale organizzare il noleggio auto a Heraklion direttamente al terminal, così da iniziare subito il proprio itinerario senza dover prendere un taxi o un autobus. Chi atterra invece a ovest può valutare il noleggio auto a Chania, ideale per esplorare spiagge come Balos, Falassarna o la famosa Elafonissi.
C’è però un’altra opzione, sempre più comune soprattutto tra chi vuole combinare Atene e Creta nello stesso viaggio. Alcuni viaggiatori scelgono di ritirare l’auto direttamente ad Atene e salire sul traghetto con il veicolo, così da avere totale autonomia già all’arrivo in porto. Se questa è la tua idea, puoi vedere disponibilità e condizioni qui: ritirare l’auto a noleggio ad Atene prima del traghetto. È una soluzione pratica se ti piace viaggiare in modo lineare, senza dover organizzare due prenotazioni separate.
Noleggio auto a Chania: ideale per le spiagge più iconiche dell’isola
Chania è probabilmente la parte più pittoresca di Creta. Il suo porto veneziano, i vicoli stretti e l’atmosfera rilassata la rendono perfetta come base per esplorare l’ovest dell’isola. Le spiagge qui sono incredibili, ma spesso isolate. Avere un’auto è fondamentale per muoversi liberamente, partire presto al mattino o rientrare al tramonto senza dipendere dagli orari dei mezzi pubblici.
Chi ha programmato un soggiorno in questa zona può controllare offerte e disponibilità tramite questo link dedicato: noleggio auto a Chania. La scelta è ampia, dai modelli compatti perfetti per parcheggiare nel centro storico, ai SUV utili per strade un po’ più sterrate verso le spiagge remote.
Heraklion: storia, città e punto di partenza strategico
Heraklion è più urbana rispetto a Chania, ma è perfetta come base per esplorare il cuore dell’isola. Qui si trovano il Palazzo di Cnosso, musei, ristoranti e collegamenti rapidi verso le regioni centrali e orientali. La zona è molto comoda anche per chi deve partecipare a tour organizzati o vuole combinare mare e visite culturali.
Per trovare offerte trasparenti e condizioni semplici (spesso senza carta di credito e con depositi nulli o bassi), puoi iniziare da qui: noleggio auto a Heraklion. La maggior parte dei viaggiatori ritira l’auto in aeroporto, ma molte compagnie locali offrono anche la consegna in città o direttamente presso gli alloggi.
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Perché noleggiare un’auto a Creta conviene davvero
Scegliere un’auto a Creta è soprattutto una questione di libertà. Le strade panoramiche che costeggiano la costa, i paesini montani dove il tempo scorre più lento e le spiagge che richiedono qualche chilometro su sterrato non sono facilmente raggiungibili senza un mezzo proprio. Un itinerario tipico potrebbe essere:
ovest: Chania, Balos, Elafonissi, Falassarna
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In tutti questi casi, non avere orari da seguire è parte dell'esperienza. Puoi fermarti in una taverna che non avevi previsto, deviare verso un villaggio di montagna o arrivare su una spiaggia quando la maggior parte dei turisti se n’è già andata.
Molte compagnie locali inoltre propongono condizioni più flessibili rispetto ai grandi marchi internazionali. È sempre più comune trovare offerte senza carta di credito e con depositi ridotti o anche nulli, una soluzione molto apprezzata dai viaggiatori che non vogliono vedere centinaia di euro bloccati sulla propria carta per tutta la durata del viaggio.
Guidare a Creta: qualche consiglio pratico
Le principali strade dell’isola sono buone, ma alcune zone richiedono un po’ di attenzione. Le strade di montagna possono essere strette, con qualche tornante, e vicino alle spiagge più remote ci sono tratti sterrati. Niente di complicato, basta guidare con calma.
Parcheggiare nei centri più turistici (soprattutto Chania e Heraklion) può essere difficile nelle ore di punta, quindi conviene muoversi presto al mattino o verso sera.
Infine, se viaggi in estate, prenota la tua auto con anticipo: la domanda è molto alta e le tariffe aumentano rapidamente.
Con una macchina a disposizione, Creta diventa un’isola da vivere senza limiti. Dalle spiagge rosa dell’ovest ai siti minoici dell’interno, ogni deviazione può trasformarsi in una scoperta. E con le giuste condizioni di noleggio, il viaggio diventa semplice e senza stress.
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Fulcro architettonico dell’intervento è il nuovo bridge di collegamento, una struttura sopraelevata che unisce i diversi corpi del terminal migliorando la fluidità dei percorsi interni. È caratterizzato da ampie superfici vetrate che offrono una vista privilegiata sui piazzali e contribuisce a rendere i flussi più intuitivi e scorrevoli.
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[post_content] => Dopo Roma e Firenze, questa settimana anche il comune di Milano ha bandito dalle sue strade le scatole nere contenenti le chiavi per l'apertura degli appartamenti affittati tramite Airbnb, ampliando al contempo la tassa di soggiorno per le Olimpiadi invernali che si svolgeranno tra pochi giorni nel Nord del Paese.
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[post_content] => Caro biglietti a Natale. Capisco che tutti ci vogliono guadagnare, specialmente per le vacanze natalizie, ma la cosa sta diventando così iniqua che anche Codacons ha presentato un ricorso presso l'Antitrust. Un volo per Catania, per Lamezia, per Cagliari, in questo periodo diventa una vera e propria tassa. E chi deve pagare questa tassa? Studenti e lavoratori che vogliono passare il Natale con la famiglia.
Dicono le compagnie: è l'algoritmo. Come se tutto potesse essere guidato da una volontà fuori da noi. Naturalmente è una presa di posizione di comodo. Uno dice: bisogna che intervengano le istituzioni. Dalle Autorità antitrust, all'Enac, al governo, dovrebbe arrivare qualche segnale. Invece niente. Il silenzio.
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[post_content] => Cambia ancora la cedolare secca sugli affitti brevi. Questo dovrebbe essere il punto d'accordo fra le forze politiche che reggono la maggioranza. La cedolare (che doveva passare tout-court dal 21 al 26) è stata divisa in tre categorie.
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L’aumento dell’aliquota scatta a partire dal secondo immobile destinato alla locazione breve. In questo caso, la tassazione sale al 26%. Il legislatore ha individuato in questa soglia il punto di passaggio verso una maggiore capacità contributiva, chiedendo un sacrificio maggiore a chi possiede più asset immobiliari produttivi.
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