17 maggio 2023 14:06
Insieme e forse più della lotta all’economia del sommerso, è il tema del personale a rendere agitate le notti degli albergatori italiani. Una questione annosa che dopo il Covid, e la fuga di risorse preziose verso altri comparti, è diventata ancora più pressante: i collaboratori non si trovano, e anche quando ci sono, sono spesso poco qualificati. Il tema non poteva quindi non essere al centro della settantatreesima assemblea di Federalberghi, accanto appunto a quello sempre caro della lotta all’abusivismo.
“Le imprese ci dicono che trovare personale, qualificato e non qualificato, è ormai divenuto il maggiore dei loro problemi – ha infatti spiegato il presidente Bernabò Bocca all’assise riunita per l’occasione al centro congressi Giovanni XXIII di Bergamo -. Si tratta di un fenomeno riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Ma in questo caso c’è poco da gioire per questo male comune. In questi anni abbiamo visto un deflusso di personale importante verso altri settori: il pubblico, la logistica, le costruzioni, il commercio al dettaglio tra gli altri. La situazione ci preoccupa, perché la fuga di professionalità spesso a lungo formate dalle nostre imprese rischia di dissanguare il settore”.
Oltre un quarto dei lavoratori degli hotel italiani è straniero
Ma la questione personale non può avere solamente una soluzione interna. Ecco allora, nonostante la calorosa accoglienza riservata a Daniela Santanché, una piccola dissonanza con il governo attuale certo non particolarmente favorevole ai flussi migratori: “Da sempre guardiamo all’estero per la ricerca di collaboratori – ha infatti sottolineato Bocca -. Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere è straniero. È una realtà importante che fa delle nostre case un esempio di inclusione. Per questo motivo chiediamo da tempo modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle: meno burocrazia, più lavoro per chi ha scelto il nostro Paese per un progetto di vita”.
Il vento della ripresa soffia forte ma preoccupa l’aumento dei costi
Misure necessarie anche per cogliere il vento della ripresa che, dopo gli anni del Covid, ha ricominciato a soffiare a partire dalla scorsa primavera. “Secondo i dati ancora provvisori dell’Istat – ha rivelato sempre il presidente Federalberghi – nel corso del 2022 le strutture ricettive italiane hanno registrato 396 milioni di presenze, ancora su livelli del 9,3% inferiori rispetto al 2019. Per gli stranieri la differenza è stata del 12,8% (-28,2 milioni), mentre per i nostri connazionali del 5,7% (-12,3 milioni)”. Secondo la Banca d’Italia, in particolare, la spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese è stata pari a 42,1 miliardi di euro, il 5% in meno in confronto al 2019.
“L’andamento registrato nei primi mesi di quest’anno ci induce tuttavia a ritenere che il 2023 possa chiudersi con un ritorno ai livelli pre‐pandemici. Sono positivi pure i dati sul fatturato, anche se non va dimenticata l’impennata dei costi, in specie quelli del gas e dell’energia elettrica, e la conseguente erosione dei margini – ha avvertito Bocca -. Insomma, “la ripresa è alle porte ma non ancora completamente avviata. Le prospettive sono buone ma sappiamo tutti che con le prospettive non si fanno i bilanci. Occorre, perciò, essere fiduciosi ma al tempo stesso non illudersi che basti una buona stagione per riparare al disastro degli anni scorsi”.
Le cinque richieste di Federalberghi
È alla luce di tale contesto che Bocca ha quindi concluso la relazione con il tradizionale elenco di richieste che l’associazione degli albergatori fa alle istituzioni, per permettere al turismo di “creare ricchezza come e più di quanto è stato in passato”. Prioritaria per Federalberghi è quindi la diminuzione della pressione fiscale (in primis quella sugli immobili, che grava sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote).
Ma anche il sostegno agli investimenti (con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive, da rendere strutturale), accompagnato dallo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta, come nel caso della ristorazione per i non alloggiati, della direttiva sui pacchetti turistici e delle concessioni demaniali prospicienti le strutture ricettive), nonché il contrasto all’abusivismo e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture.
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Una persona del popolo si chiederebbe in quale paese o in quale bolla viva il ministro Santanché. Il governo di cui lei fa parte non è la locomotiva di niente. Non riesce a combattere il cartello del petrolio per cui la benzina ha raggiunto prezzi folli (2,80 euro al litro in autostrada. Cifra mai raggiunta in nessuna epoca).
Anche il turismo
Non ci sono politiche di welfare sufficienti a redistribuire equamente il reddito. Si tratta di un governo, per stessa ammissione del premier, che non ha la forza di imporsi sulle grandi multinazionali che non fanno altro che far salire i prezzi a discapito della popolazione. E soprattuto non è finanziariamente stabile. Tutt'altro. Per chiarimenti rivolgersi al ministro dell'economia Giorgetti.
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Nella seconda stagione della serie “The Perfect Place”, un gruppo di giovani amici italiani, una famiglia tedesca e una coppia danese raccontano in presa diretta, rispettivamente, alcune delle migliori esperienze di attività all’aria aperta, vacanze a misura di bambino e turismo lento da vivere a Finale Ligure. Italia, Germania e Danimarca sono infatti i mercati di riferimento per la promozione dell’offerta turistica della destinazione.
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«Non realizzare l’ospedale unico della penisola sorrentina equivarrebbe non solo a sperperare milioni di euro che sono stati fin qui impiegati, ma anche a privare residenti e turisti di un servizio sanitario più forte e strutturato»: Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Penisola Sorrentina, esprime la posizione dell’associazione in merito alla struttura che dovrebbe vedere la luce nel territorio di Sant’Agnello.
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[post_content] => Dopo una summer con importanti riconferme e inattese novità, ritorna l’appuntamento consueto con il Ttg di Rimini. Dall’11 al 13 ottobre, Guiness Travel sarà presente all’interno del villaggio Astoi per incontrare agenti di viaggio, enti del turismo e professionisti del settore di tutta Italia.
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Il modus operandi attuato da Guiness è quello da sempre utilizzato dall’operatore: muoversi con largo anticipo sfruttando i rapporti di collaborazione con i partner storici, compagnie di bandiera e fornitori locali. “Acquistare contingenti di allotment sui voli e prenotare servizi a terra assicura il prezzo garantito su tutti gli itinerari proposti, oltre che rassicurare il cliente e facilitare il lavoro di tutta la rete agenziale", prosegue Elvira D’Aversa.
In attesa di svelare la proposta del to per il 2024, da sottolineare la disponibilità sui viaggi autunnali e di Capodanno. Tanti gli itinerari proposti, in Italia, Europa e nel resto del globo. Sugli scudi le destinazioni Mondo, con Giordania, Marocco, Emirati Arabi ed Egitto a premere sul piede dell’acceleratore. Continua poi il momento d’oro del Giappone, che registra costanti sold-out già dalla scorsa primavera. Bene anche l’India, con la sorpresa del Nepal. Infine, si conferma su buoni livelli la Thailandia, destinazione iconica nell’immaginario collettivo, declinata anche nella doppia formula che prevede il soggiorno mare nella bellissima isola di Phuket.
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[post_content] => Stanno bene i 500 gli italiani in Marocco, colpito da un devastante terremoto nella notte dello scorso sabato. L'aggiornamento, arriva dal capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasi in un'intervista a RaiNews24. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti".
Il governo italiano lavora per poter assicurare il rientro in Italia dei turisti e il ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha comunque consigliato agli italiani di evitare lo scalo di Marrakech che è particolarmente congestionato e di raggiungere quelli di Casablanca o Rabat con i bus per "rientrare eventualmente in Italia".
"Il governo segue minuto per minuto, persona per persona, la situazione: l'ambasciata, il consolato e l'Unità di crisi della Farnesina stanno rispondendo a tutte le chiamate" per dare assistenza.
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A dare eco alla notizia è stato il sito esperto nel settore degli affitti, Rental Scale Up, dopo aver rilevato un forte aumento delle ricerche sul suo sito su argomenti come: “booking.com non paga gli host”, “prenotazione. com” e “problemi finanziari di booking.com”.
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I motivi
Al 6 settembre si può ancora constatare che molti utenti non hanno ricevuto i loro soldi o alcun tipo di risarcimento. Naturalmente molti si chiedono se davvero ci vogliono due mesi per risolvere un problema sulla loro piattaforma di pagamento, o se dietro ci sia qualcosa di più serio.
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[post_content] => Disagi e ritardi"consistenti" per i voli in partenza e arrivo nel Regno Unito potrebbero proseguire per giorni, dopo il guasto tecnico al sistema del traffico aereo che ieri ha provocato il caos nei cieli britannici, con conseguenze a cascata sul trasporto aereo europeo.
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[post_content] => Un nuovo modello di distributori automatici contenenti un materiale polveroso costituito da composti di calcio, in grado di assorbire l’anidride carbonica che viene poi utilizzata per raffreddare e riscaldare le bevande presenti. E' l'ultima novità che la Asahi Soft Drinks sta sperimentando a Tokyo e in altre destinazioni del Paese, per far diventare il Paese sempre più sostenibile. La capitale giapponese è in particolare nota per la quantità di distributori automatici che si possono incontrare per le sue strade: gli onnipresenti jidō hanbaiki creano una foresta all’interno della città. La nuova iniziativa punta quindi a trasformare questa foresta di distributori in un polmone capace di ripulire l’aria dall’anidride carbonica.
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