19 luglio 2021 10:02

Ivana Jelinic amministratore delegato di Enit
Con una nota stampa molto forte, il presidente di Fiavet nazionale, Ivana Jelinic, stigmatizza la posizione della Farnesina in merito ai viaggi all’estero. “La Farnesina che consiglia i viaggiatori di non spostarsi suppongo che abbia risorse per far sopravvivere un comparto che genera per questo Paese il 13,5% del Pil”, così inizia la presa di posizione della Jelinic.
“Abbiamo apprezzato gli sforzi del Ministero del Turismo, l’impegno in prima persona di Massimo Garavaglia. Noi di Fiavet abbiamo viaggiato verso i Paesi che per primi hanno aperto, per dimostrare alle persone come poter tornare a muoversi. E proprio mentre alzavamo la testa, tra mille difficoltà, noi agenzie di viaggio e tour operator siamo colpiti dal “fuoco amico” delle Istituzioni”.
In effetti siamo rimasti tutti a bocca aperta davanti alla comunicazione della Farnesina e al conseguente silenzio del ministro del turismo.
“Sulla pelle delle piccole imprese pesa questa situazione di caos vergognoso – continua la nota -. Un green pass europeo che doveva vederci sotto un cappello unitario e invece ci costringe a capire ogni giorno cosa fare per andare in ogni singolo diverso Paese, affogati da una burocrazia digitale che si sta rivelando peggio di quella cartacea: numeri verdi che non rispondono, tamponi per vaccinati, formulari che vanno in tilt, assembramenti a casaccio con o senza mascherina. Bisogna seguire linee unitarie, avere regole certe”.
Poi, giustamente lo sguardo vira verso le regioni, anche loro in una mancanza di coordinamento senza limiti. “Lo stesso dicasi per le regioni italiane. Ci sono alcuni governatori che chiedono al ministero della salute di non considerare i contagi, quanto piuttosto le persone in terapia intensiva. Altri presidenti che annunciano invece nuove chiusure, tamponi all’ingresso della Regione. Fiavet non vuole chiusure, vuole regole. I legislatori devono legiferare per consentirci di programmare. Aggiungo, infine, che i clickbait e le fake news stanno facendo carne da macello di una intera categoria di aziende e quindi di persone. Bisogna tornare ad un clima di maggiore serenità: si può sicuramente viaggiare, ma con responsabilità maggiore da parte di ognuno di noi”.
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[post_content] => Disagi per i passeggeri negli aeroporti del Vecchio Continente, con code fino a tre ore ai controlli di frontiera per i viaggiatori extraeuropei: questa la situazione messa in luce da Aci Europe in una missiva inviata alla Commissione europea affinché venga rivisto con urgenza il sistema di ingresso/uscita dell'Ue (Ees) a causa dei crescenti “problemi operativi”.
Una richiesta che arriva nel pieno delle festività natalizie, quando gli aeroporti sono affollati di viaggiatori in transito: situazione che l'associazione degli scali europei definisce semplicemente come "caotica" e “confusa”.
L'Ees è il sistema digitale di controllo per i cittadini extracomunitari che entrano ed escono dall'Europa e dall'area Schengen, ed è stato introdotto lo scorso 12 ottobre e dovrebbe essere completamente operativo entro il 10 aprile 2026. Il sistema prevede l'utilizzo di macchine biometriche self-service che registrano i dati dei cittadini extracomunitari durante il viaggio, con l'obiettivo di rendere i viaggi più rapidi e semplici e sostituire gradualmente il timbro sui passaporti.
Ora, a due mesi dal lancio, ha già registrato oltre 10 milioni di ingressi e uscite ed è attualmente implementato in oltre un quarto di tutti i valichi di frontiera dell'Ue. Magnus Brunner, portavoce del ministro degli Affari interni e della migrazione dell'UEe che supervisiona l'iniziativa, ha affermato che l'implementazione dell'Ees è stata finora “fluida e ben gestita”, con un feedback “positivo e incoraggiante” da parte degli Stati membri dell'Ue.
Per contro, Aci Europe sostiene che l'introduzione sia stata compromessa da “regolari” interruzioni del sistema e da “persistenti” problemi di configurazione, tra cui l'implementazione parziale o l'indisponibilità di chioschi self-service per la registrazione dei viaggiatori e l'acquisizione dei dati biometrici.
Secondo Aci Europe, questi problemi hanno comportato un aumento del 70% dei tempi di elaborazione dei controlli alle frontiere, con tempi di attesa fino a tre ore durante i periodi di traffico intenso. Gli aeroporti in Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Portogallo e Spagna sono “particolarmente colpiti”, sostiene l'associazione.
“I viaggiatori stanno già subendo notevoli disagi" ha dichiarato il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, avvertendo che le questioni irrisolte causeranno ulteriori disagi con l'intensificarsi dell'introduzione dell'Ees nel 2026.
“Se tutte le questioni operative che stiamo sollevando oggi non verranno completamente risolte nelle prossime settimane, l'aumento della soglia di registrazione al 35% (dei valichi di frontiera) a partire dal 9 gennaio, come previsto dal calendario di attuazione dell'Ees, comporterà inevitabilmente una congestione molto più grave e disagi sistemici per gli aeroporti e le compagnie aeree. Ciò potrebbe comportare gravi rischi per la sicurezza”.
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[post_content] => L’XI edizione del campionato mondiale di pesto si terrà come sempre nel cuore di Genova, nel salone del Gran Consiglio di Palazzo Ducale, sabato 21 marzo 2026, una grande festa e una grande gara attesa e sentita un po’ in tutto il mondo che si rinnova ogni due anni in nome dell’eccellenza e dell’alto livello della cultura alimentare locale.
Come da tradizione, saranno 100 i “pestaioli” che si sfideranno, provenienti da mezzo mondo. L’apertura delle iscrizioni è aperta a pubblico online per chef e non.
Tra i concorrenti 28 parteciperanno di diritto in quanto vincitori delle eliminatorie che sono state organizzate in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e Canada) nei due anni trascorsi dall’ultima edizione.
Una giuria composta da 30 esperti, tra gourmet, operatori e opinion leader del settore, avrà il compito di valutare i partecipanti, organizzandoli al mattino in batterie da dieci. Nel pomeriggio si terrà la decisiva “disfida” finale, al termine della quale verrà proclamato il nuovo campione del mondo di pesto genovese al mortaio.
Gli eventi collaterali, parte integrante del campionato da quasi vent’anni, attualmente in programmazione, riguardano l’area culturale con “Pesto da leggere” (premio letterario dedicato alle pubblicazioni sulla cucina italiana e internazionale e alla saggistica enogastronomica, in memoria di Pietro Cheli giornalista culturale genovese e storico giudice del Campionato).
Altre attività sono l’evento-concorso “fumetti al pesto” per giovani illustratori organizzato da Genoa comics academy, la tradizionale mostra degli antichi mortai delle famiglie genovesi e i “mortai della pace”, la visita alle bot- teghe dell’artigianato artistico nel Centro Storico a cura di Confartigianato e non ultimo il percorso tematico in alcuni palazzi storici: “Pesto&Rolli”.
L’area bambini prevede l’ormai irrinunciabile campionato dedicato a loro e alle famiglie, non competitivo, a cura del Consorzio del Basilico Genovese DOP e il “Coro Lollipop” che canterà con l’inno del campionato l’avvio della manifestazione ufficiale.
Nel Minor Consiglio per chi vuole saperne di più verranno predisposti gli angoli informativi delle DOP liguri e lo scaffale aggiornato dei “pesti sbagliati”.
Fuori campionato la “settimana dei ristoratori liguri” e il concorso “miglior vetrina” che richiami la tradizione del Pesto al Mortaio a cura dei commercianti genovesi.
Alla sera di sabato 21 marzo 2026, proclamato il vincitore e assegnata la targa al concorrente che arriva da più lontano, l’XI edizione si chiuderà con il tradizionale “Pesto Party” in cui si gusteranno le delizie e le interpretazioni della cucina ligure predisposte dai ristoratori di “Genova Gourmet”.
Il campionato del pesto è un marchio della Camera di Commercio di Genova per la promozione del territorio, ed è organizzato dall'associazione culturale Palatifini, ed è promossa dalla regione Liguria e dal comune di Genova.
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[post_content] => «Ogs Communication è un boutique atelier della comunicazione, un’azienda attiva nel settore di pr, ufficio stampa e comunicazione con una specializzazione in ospitalità di lusso e design».
Così Maria Elena Puppi definisce l’azienda fondata 30 anni fa di cui è a.d. e che oggi guida con Vittoria Vicini, pr&partner. «In questi anni, la nostra azienda ha operato in maniera puntuale e precisa, seguendo i mercati, i linguaggi e i nuovi strumenti di comunicazione. Continuiamo a essere un riferimento nel settore per l’attenzione a 360° data ai nostri clienti e per la capacità di creare relazioni sincere, trasparenti e valoriali».
Identità unica
Ogs Communication ha un’identità unica, frutto di una contaminazione tra il mondo del design e quello dell’hotellerie. «Questa visione congiunta ci aiuta a dare una chiave di lettura completa - prosegue Vicini -. Operiamo in un ambito ampio e ricco dove architettura, arte, accoglienza e lifestyle si incontrano, si influenzano, si arricchiscono e si definiscono. Nel corso degli anni abbiamo maturato un’esperienza consolidata nelle relazioni con i media a livello nazionale e internazionale e abbiamo realizzato un network importante con catene alberghiere, general manager, studi di architettura, ceo di aziende nel settore arredo. Rappresentiamo un portfolio di brand diversificato. Tra i nostri clienti ci sono catene alberghiere, hotel indipendenti, luxury villas & chalets, luxury beach clubs, aziende manifatturiere e produttive nel design/arredo e anche studi di architettura e interior design».
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => «La forza di Aviareps è la sua rete globale. - sottolinea Martijn Strijker, Executive Vice President Europe - Abbiamo più di 70 uffici in molti paesi; l’head-office è a Monaco, dove è basato il nostro senior management. Tutti gli uffici sono di proprietà dell’azienda madre.
Siamo il maggiore fornitore di servizi nel settore dell’aviazione; nel nostro ruolo di General Sales Agent rappresentiamo linee aeree e anche destinazioni. Stiamo diversificando i nostri servizi: pensiamo a hotel, linee ferroviarie, compagnie di bus internazionali e Dmc, senza mai dimenticare l’importante ruolo della tecnologia. Nel 2024 abbiamo avviato la nostra divisione cargo accogliendo in Aviareps Frederick Overton, che è il nostro responsabile per il trasporto cargo nel settore dell’aviazione e sta lavorando per acquisire clienti con le sue specifiche competenze.
Nello scorso mese di giugno è stata aperta la sezione crociere, dove Tom Fecke ha il compito di portare nuovi clienti da servire con sales& marketing, pr, call center, trade support, … In questo ambito stiamo crescendo da una dimensione locale a una globale. In Italia prosegue da anni un’ottima partnership con Ncl. In Scandinavia abbiamo Tui Cruises … abbiamo diversi partner e alcuni uffici dedicati alle linee di crociere. Vediamo grandi opportunità anche nei servizi alberghieri e ferroviari. Infatti abbiamo iniziato a rappresentare in alcuni paesi Ouigo, la compagnia ferroviaria ad alta velocità spagnola. Guardiamo con attenzione anche al turismo incoming e ai Dmc.
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«Aviareps Italia sta crescendo rapidamente, ha performance tra le migliori del gruppo. - sottolinea Santoro - Ci stiamo affermando come market-leader nelle divisioni di gsa, destination management e pr. Intendiamo diventare market-leader anche nel settore cargo e crociere, nella consapevolezza che serve un equilibrio: bisogna avere diversi business di successo, perché tutto può accadere a livello geo-politico e sanitario, portando grandi trasformazioni. La compagnia dev’essere forte!». «Aviareps è una compagnia guidata con uno stile globale, flessibile, comunicativa e con poca gerarchia. - conclude Strijker - Penso sia una delle aziende più professionali nell'industria del turismo. Anche se siamo in 900 nel mondo intero, ci conosciamo tutti, dal gm al board. Ci confrontiamo tra noi ogni giorno e il nostro Ceo è sempre disponibile».
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[post_content] => Allarme tsunami rientrato in Giappone, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.5 che, nella notte di ieri, ha colpito il Nord del Paese, con conseguenti onde di tsunami di 70 cm.
L'Agenzia Meteorologica Giapponese (Jma) ha avvertito la popolazione che il sisma - inizialmente stimato a 7,6 - avvenuto in mare al largo della regione settentrionale di Aomori, alle 23:15 ora locale, potrebbe essere seguito da altre forti scosse nei prossimi giorni. Ma un primo allarme tsunami,per il rischio di onde fino a tre metri, è stato prima ridimensionato, quindi revocato.
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[post_content] => Con sette anni di attività e 23 edizioni alle spalle – tra think tank ed eventi B2B – il progetto Travel Hashtag si avvia al nuovo anno con un fitto calendario di appuntamenti internazionali. Il 2026 segna un traguardo importante per l’iniziativa ideata da Nicola Romanelli nel 2019 e oggi parte integrante del portfolio del consultancy hub Travel Hashtag Advisory.
Il calendario 2026 delle iniziative dedicate alla promozione del turismo italiano all’estero si aprirà a Londra il 4 febbraio. A seguire, subito dopo le festività pasquali, il format farà il suo debutto in Europa dell’Est, a Varsavia, il 9 aprile. Le attività internazionali riprenderanno in autunno con un altro esordio internazionale: San Paolo in Brasile, il 20 ottobre, seguito da uno degli appuntamenti storici di Travel Hashtag a New York, il 22 ottobre. A chiudere la stagione, il quarto ritorno negli Emirati Arabi Uniti, il terzo a Dubai, previsto per il 24 novembre.
“Connettere gli operatori italiani del turismo incoming con buyer internazionali è la missione principale del nostro flagship format nella sua configurazione B2B – spiega Romanelli – Nel 2026 daremo ulteriore impulso alla qualità del networking, affinando la selezione dei partecipanti per favorire connessioni autentiche e sempre più di alto profilo. Un approccio boutique pensato per valorizzare l’Italia meno nota, creando occasioni concrete di business tra professionisti esperti, in un contesto informale, stimolante e lontano dalle dinamiche standardizzate degli eventi tradizionali”.
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[post_content] => Seconda edizione di “Rimini Incoming - Progettare il futuro”, evento nato per condividere con gli albergatori le informazioni sulle campagne e le strategie di promozione in programma per il 2026.
Sviluppato grazie alla collaborazione tra Federalberghi Rimini, Promozione Alberghiera e VisitRimini, l’appuntamento ha visto la presenza in platea di oltre 200 albergatori riminesi che hanno ascoltato le strategie che gli enti legati alla promozione del territorio hanno messo e metteranno in campo per aumentare i flussi e la qualità di turismo e presenze sulla destinazione Rimini.
Molto seguite inoltre anche le letture delle tendenze del mercato e lo studio delle prossime traiettorie di sviluppo della destinazione. Ottimi a questo proposito già i primi dati sul Capodanno, per il quale le prenotazioni hanno una tendenza positiva rispetto allo scorso anno. E in aumento sono anche i numeri dell’Epifania 2026, sempre anno su anno.
Sono stati la stessa dmc VisitRimini, seguita da VisitRomagna e da Apt Servizi a svelare le attività che sono state pensate per aiutare l’imprenditoria dell’ospitalità a crescere ancora e meglio per trainare l’economia della città. Con un pensiero fisso: quello che l’unione tra pubblico e privato possa fare da volano per una crescita ulteriore già a partire dal 2026. Auspicio condiviso anche dal sindaco Jamil Saadegholvade dalla presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis, che nei saluti introduttivi ai lavori hanno sottolineato proprio come anche nel turismo ‘l’unione fa la forza’.
Verso il futuro
Chiara Astolfi di VisitRomagna ha delineato i futuri eventi strategici messi in campo per la valorizzazione del territorio sul mercato italiano. Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, ha svelato tutte le attività e azioni di marketing messe già in campo oltre che quelle ampiamente pianificate per il futuro.
Ad Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera invece il compito di svelare i dati previsionali dell’occupazione alberghiera di Rimini e le tendenze per il futuro. Molto interessanti quindi le informazioni condivise da Leonardo Corbucci, amministratore delegato AIRiminum, in merito ai collegamenti aerei per la destinazione Rimini per l’anno 2026.
A raccontare infine le strategie turistiche regionali e a chiudere i lavori della giornata è stata Roberta Frisoni, assessore regionale al turismo di Regione Emilia Romagna.
«Oggi è fondamentale - hanno sottolineato Patrizia Rinaldis e Antonio Carasso - saper leggere e interpretare gli sviluppi del mercato turistico per cogliere maggiori opportunità di crescita imprenditoriale. La programmazione dei voli e dei treni è cruciale per portare ospiti in città, conoscere e promuovere eventi locali è essenziale per attrarre visitatori. Inoltre, avere accesso a dati e informazioni sull'andamento della pressione turistica ci permette di pianificare strategie più efficaci. L'associazione Albergatori e Promozione Alberghiera, organizzando incontri di questo tipo, mettono a disposizione di tutti gli operatori tutto ciò che il territorio può offrire, consentendo di organizzare e ottimizzare la propria comunicazione. Solo così possiamo garantire un flusso costante di presenze e sostenere il lavoro degli alberghi e delle attività locali”.
“Nel 2025 - ha aggiunto Coralie Delaubert - abbiamo raccontato Rimini con un linguaggio nuovo, capace di valorizzare la sua evoluzione e il suo posizionamento contemporaneo. Abbiamo portato la destinazione su canali e impianti mai utilizzati prima, raggiungendo milioni di persone in Italia e in Europa e contribuendo a costruire una percezione più attrattiva, riconoscibile e internazionale. È una Rimini che cresce quando cresce il sistema: la forza è nella collaborazione e nel riconoscere in VisitRimini il coordinatore e il facilitatore capace di unire filiera, istituzioni e operatori a un’unica visione condivisa. Nel 2026 continueremo su questa strada, rafforzando il lavoro sui mercati collegati all’aeroporto, ampliando i contenuti di una Rimini che si racconta tutto l’anno e potenziando il Rimini Pass e gli eventi. Sarà un anno in cui la narrazione della destinazione dovrà continuare a valorizzare l’intero territorio».
“Con il 2025 – ha spiegato Leonardo Corbucci - i chiude un anno di svolta per l’aeroporto di Rimini, segnato dal record nella gestione di AIRiminum e dal superamento dei livelli pre-Covid, con una crescita superiore al 30% rispetto al 2024. Sarà tuttavia il 2026 l’anno del grande salto del nostro progetto industriale, grazie all’avvio di un piano pluriennale che prevede un ulteriore incremento dei passeggeri. Questo impulso sarà supportato dall’introduzione di nuovi voli e compagnie aeree, grazie anche al meccanismo di promozione sviluppato in collaborazione con i comuni della Riviera, con Rimini come capofila, e alle nuove strategie messe in campo dalla Regione sul sistema aeroportuale, che potrebbero rappresentare un vero e proprio game changer per lo sviluppo del nostro scalo. Il 2026 sarà anche l’anno in cui presenteremo ad Enac un ambizioso master plan al 2035, con l’obiettivo finale di raggiungere 3 milioni di passeggeri e di attivare un programma di investimenti pari a 140 milioni di euro; a maggio infine Rimini ospiterà Routes Europe, il più importante evento di promozione di destinazioni nell’industria dell’aviation: un’occasione senza precedenti per mostrare le nostre eccellenze ai principali decision makers di oltre 100 compagnie internazionali e 300 aeroporti europei».
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[post_content] => Verde, varia, sostenibile. È la Vallonia che piace ai turisti italiani. Sul fronte degli anni arrivi dall’Italia, il 2025 si chiuderà in positivo, come racconta Silvia Lenzi, italian market manager di VisitWallonia: «La tarda primavera e l’estate 2025 hanno registrato ottimi risultati: fino a maggio i volumi dall’Italia erano pari al 2024, mentre giugno e luglio hanno segnato un incremento del 17% e agosto del 15%. Una conferma dell’efficacia delle nostre iniziative di marketing e comunicazione».
In un territorio di circa 17.000 km quadrati la regione francofona del Belgio offre un’interessante varietà di luoghi, dalle città d’arte ricche di storia ai piccoli borghi, e di paesaggi naturali: «La Vallonia è una regione molto verde, con paesaggi molto diversi: foreste, vallate, colline. Tutta da scoprire con itinerari ad hoc: abbiamo proposte per chi fa vacanze in bicicletta e percorsi, più o meno lunghi, per chi ama fare trekking o hiking. In particolare, un prodotto in crescita sono i cammini tematici, su cui punteremo anche per il prossimo anno». Più in generale, il mercato italiano sta mostrando un crescente interesse per le forme di turismo ecosostenibile: «Abbiamo anche una sezione ad hoc nel sito web visitwallonia.it, che riunisce attività green, alloggi ecosostenibili e mobilità dolce» precisa Lenzi.
Un'altra attrattiva della Vallonia sono le celebri birre locali, fra cui spiccano quelle prodotte nei monasteri trappisti, che hanno alle spalle una lunga tradizione: per scoprirle, sono proposti speciali itinerari tematici.
I visitatori italiani prediligono soggiornare in hotel, ma sta aumentando anche l’interesse per altre tipologie di sistemazione: «La Vallonia punta molto anche sui camperisti, e il mercato italiano sta iniziando a rispondere positivamente: gli operatori locali ci confermano un incremento di presenze di camperisti dall’Italia».
Per consolidare e incrementare i flussi, il trade è visto come importante alleato: «Il nostro trade development account, Romano Simonelli, lavora a stretto contatto con operatori e agenzie italiane, con presentazioni one-to-one, per aiutarli a costruire programmi su misura. E puntiamo anche sui fam trip, per far sperimentare agli operatori i nuovi prodotti, come i cammini».
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L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il nostro Paese richiama visitatori da tutto il mondo.
Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
Le città d’arte e le grandi regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.
“L’Italia conferma il suo ruolo leader nel turismo anche in questa ultima fase dell’anno. Tra Natale e Capodanno registriamo una crescita significativa rispetto allo scorso anno di arrivi dall’estero, a dimostrazione di quanto le nostre destinazioni siano competitive ed attrattive. Un trend costante lungo tutto l’anno, che consolida la forza del nostro Paese nel settore. Ci posizioniamo davanti a competitor storici come Francia e Turchia anche durante queste festività, contribuendo a generare valore sui territori, incrementando la crescita economica ed occupazionale dell’intero indotto turistico” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Tra i principali mercati che scelgono di trascorrere Natale e Capodanno in Italia, svettano Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), Regno Unito (circa 585 mila), Francia (328 mila) e Germania (308 mila). Crescono, inoltre, gli arrivi da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio.
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