19 luglio 2021 10:02
Ivana Jelinic amministratore delegato di Enit
Con una nota stampa molto forte, il presidente di Fiavet nazionale, Ivana Jelinic, stigmatizza la posizione della Farnesina in merito ai viaggi all’estero. “La Farnesina che consiglia i viaggiatori di non spostarsi suppongo che abbia risorse per far sopravvivere un comparto che genera per questo Paese il 13,5% del Pil”, così inizia la presa di posizione della Jelinic.
“Abbiamo apprezzato gli sforzi del Ministero del Turismo, l’impegno in prima persona di Massimo Garavaglia. Noi di Fiavet abbiamo viaggiato verso i Paesi che per primi hanno aperto, per dimostrare alle persone come poter tornare a muoversi. E proprio mentre alzavamo la testa, tra mille difficoltà, noi agenzie di viaggio e tour operator siamo colpiti dal “fuoco amico” delle Istituzioni”.
In effetti siamo rimasti tutti a bocca aperta davanti alla comunicazione della Farnesina e al conseguente silenzio del ministro del turismo.
“Sulla pelle delle piccole imprese pesa questa situazione di caos vergognoso – continua la nota -. Un green pass europeo che doveva vederci sotto un cappello unitario e invece ci costringe a capire ogni giorno cosa fare per andare in ogni singolo diverso Paese, affogati da una burocrazia digitale che si sta rivelando peggio di quella cartacea: numeri verdi che non rispondono, tamponi per vaccinati, formulari che vanno in tilt, assembramenti a casaccio con o senza mascherina. Bisogna seguire linee unitarie, avere regole certe”.
Poi, giustamente lo sguardo vira verso le regioni, anche loro in una mancanza di coordinamento senza limiti. “Lo stesso dicasi per le regioni italiane. Ci sono alcuni governatori che chiedono al ministero della salute di non considerare i contagi, quanto piuttosto le persone in terapia intensiva. Altri presidenti che annunciano invece nuove chiusure, tamponi all’ingresso della Regione. Fiavet non vuole chiusure, vuole regole. I legislatori devono legiferare per consentirci di programmare. Aggiungo, infine, che i clickbait e le fake news stanno facendo carne da macello di una intera categoria di aziende e quindi di persone. Bisogna tornare ad un clima di maggiore serenità: si può sicuramente viaggiare, ma con responsabilità maggiore da parte di ognuno di noi”.
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[post_content] => Anche se ormai lo sanno tutti, ripetiamolo: l’Italia cresce economicamente grazie al turismo. Il turismo, in particolare quello proveniente dall’estero, è in forte espansione, con presenze di visitatori internazionali aumentate del 14% rispetto al 2023, e spesa dei turisti stranieri, nei primi due mesi dell’anno in corso, cresciuta del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un incremento che potrebbe contribuire fino al 15% del Prodotto interno lordo italiano. Ma l’overtourism, che è l’altra faccia della medaglia, è diventato un fenomeno ormai complesso e difficile da controllare. L’Eurispes ha tentato di fare il punto della situazione attraverso uno studio coordinato dal direttore dell’Osservatorio sulle politiche fiscali del nostro Istituto.
Gli arrivi turistici internazionali aumenteranno, nel mondo, di 43 milioni in media all’anno e raggiungeranno 1,8 miliardi entro il 2030, di cui il 41% in Europa. Per il 2024 sono stimati in Italia 215 milioni di presenze turistiche, con una spesa complessiva – tra stranieri e italiani – stimata in 62 miliardi di euro. Solo ad agosto 2024 l’arrivo degli stranieri è stato di circa 40 milioni, con un giro d’affari di oltre sei miliardi e mezzo di euro.
Affitti brevi e overtourism
Solo su Firenze, gli affitti brevi hanno un giro d’affari di circa 2 miliardi, con un flusso annuale in termini di tassa di soggiorno di circa 70 milioni di euro. Nel 2023 la sola Airbnb ha versato nelle casse comunali della città circa un milione al mese di imposta (14 milioni e 389mila euro) pari a circa il 20% di quanto pagato dai 393 hotel della città. Nel 2022 la piattaforma aveva versato circa 11 milioni di euro su un totale di 43 milioni incassati complessivamente.
Stilando una graduatoria sulle mete urbane più colpite dall’overtourism, basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato, troviamo al primo posto Dubrovnik, seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni anche Roma (al 13° posto), appena sotto Parigi (12esima). Eppure, il numero di immobili destinati ad affitti turistici, a livello nazionale, è meno del 2% rispetto al patrimonio di immobili vuoti, pari a 9,5 milioni, circa il 27% del parco immobiliare complessivo.
La prima Regione per sistemazioni per affitti brevi disponibili è la Toscana, dove ammontano a 108mila, un settimo del totale nazionale
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[post_content] => Un grave lutto ha colpito in queste ore la comunità dei manager del turismo italiano. E’ venuto improvvisamente a mancare Michele Riosa, professionista fra i più stimati e punto di riferimento per tutto il settore dei rappresentanti commerciali del tour operating italiano. Nel suo lungo percorso lavorativo, Michele è stato in prima linea nel settore vendite di grandi marchi del turismo: da Sprintours ad Albatravel, Viaggi del Mappamondo, Global Gsa, The One Tour Operator, Tui, Giver e Jtb, nonché Fruit, to in cui ha lavorato negli ultimi cinque anni.
E’ stato inoltre fra gli ideatori e presidente dell'associazione Commerciali turismo Italia (Cti), nata con l’intento di ottenere il riconoscimento della figura professionale del commerciale, i cosiddetti promoter, che operano con l’obiettivo di dare voce e supporto concreto a una categoria ignorata dalla politica quando si tratta di prendere decisioni in materia di turismo e nei rapporti con tour operatori e distribuzione.
Incredulità e grande tristezza sono i sentimenti espressi da centinaia di messaggi che in queste ore hanno invaso i profili social dei vari gruppi di associazioni e operatori del settore, che hanno visto la figura di Michele sempre presente, pronto a intervenire per un parere, un consiglio, per dare la sua opinione o anche solo per commentare con ironia momenti ludici e anche grandi mangiate che commerciali del turismo e agenti di viaggio si concedono spesso a corollario delle loro attività.
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Tutto Travel Quotidiano è vicino alla famiglia in questo momento difficile.
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[post_content] => American, Delta, Southwest e United sono nel mirino del Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti per i loro premi e programmi frequent flyer al fine di garantire che i consumatori non debbano affrontare “pratiche sleali, ingannevoli o anticoncorrenziali”.
Il ministro dei trasporti Pete Buttigieg ha richiesto documenti e rapporti a queste quattro compagnie aeree. Il Dipartimento ha iniziato a indagare sui programmi frequent flyer e premi di queste aziende a dicembre. La richiesta formale di informazioni arriva adesso, in un momento in cui l'agenzia governativa è concentrata su come gli americani sono "colpiti dalla svalutazione dei premi guadagnati, nascosti o dinamici, i cosri aggiuntivi e la riduzione della concorrenza e della scelta", riferisce Reuters.
Mentre alcuni legislatori temono che le compagnie aeree stiano alzando il livello dei benefici associati a questi programmi, Airlines for America afferma che le principali aziende del settore sono "trasparenti" su questi importanti programmi.
Il valore
I dati di Reuters hanno rilevato che i programmi fedeltà di American, Delta e United sono stati valutati più di 20 miliardi di dollari ciascuno lo scorso anno, mentre un portavoce di Southwest ha affermato che i vantaggi hanno contribuito a raddoppiare la media del settore per i posti prenotati con i punti.
Nel mese di aprile, il governo degli Stati Uniti ha stabilito nuove norme per consentire alle compagnie aeree del paese di effettuare rimborsi ai passeggeri colpiti da cancellazioni o ritardi significativi, in contanti e senza ritardi. Il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti chiede ai passeggeri di non accettare nessun'altra forma di risarcimento, come crediti di viaggio, ma esclusivamente in contanti.
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Nella giornata di martedì 3 settembre l’amministratore delegato di Enit, Ivana Jelinic, è stato vittima di un atto intimidatorio da parte di ignoti che hanno tagliato le gomme delle sua auto parcheggiata all’interno della sede di Via Marghera. Dopo la campagna denigratoria ai danni dell’ente e del suo rappresentante legale, si è passati quindi alle minacce.
Evidentemente il lavoro che Enit porta avanti con dedizione, professionalità e passione ha toccato delle corde che hanno infastidito chi pensava di poter utilizzare l’ente per esercitare il proprio potere.
Enit ed il suo amministratore procederanno per le vie legali con una denuncia contro ignoti. Non ci lasceremo intimidire e continueremo ad andare avanti nel nostro operato per portare sempre più in alto la nostra nazione.
Santanchè
“Esprimo la mia più sincera solidarietà all’ad di Enit Ivana Jelinic, certa che non si lascerà intimidire da questi atti minatori e che proseguirà il suo lavoro di rilancio dell’ente con l’impegno e la professionalità che da sempre la contraddistinguono”. Così la
ministra del turismo, Daniela Santanchè commentando l’intimidazione ai danni dell’amministratrice delegata di Enit, Ivana Jelinic, da parte di ignoti.
“Dopo la campagna denigratoria ai danni dell’ente e del suo rappresentante legale, si è passati quindi alle minacce. Evidentemente – commenta l’Ente - il lavoro che Enit porta avanti con dedizione, professionalità e passione ha toccato delle corde che hanno infastidito chi pensava di poter utilizzare l’ente per esercitare il proprio potere. Enit ed il suo amministratore procederanno per le vie legali con una denuncia contro ignoti. Non ci lasceremo intimidire e continueremo ad andare avanti nel nostro operato per portare sempre più in alto la nostra nazione”.
Naturalmente la solidarietà a Ivana Jeilinc arriva anche da tutto Travel Quotidiano e dal Gruppo Travel.
[post_title] => Intimidazione contro Ivana Jelinic (Enit). Solidarietà del ministro (e anche nostra)
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[post_content] => Nota a livello mondiale per il suo mix unico di intrattenimento, sport e lusso, Las Vegas continua a evolversi e a diversificare la propria offerta, con l’obiettivo di attrarre sempre più visitatori internazionali, inclusi i viaggiatori italiani. Nel 2023, infatti, quasi 34.100 italiani hanno scelto Las Vegas come meta, registrando un aumento del 41,5% rispetto all'anno precedente. E in generale il mercato turistico registra una crescita costante, ritornando ai numeri pre pandemia.
Nuovi resort ed esperienze
[caption id="attachment_473565" align="alignright" width="240"] Steve Hill - President and Chief Executive Officer della Las Vegas Convention and Visitors Authority[/caption]
Negli ultimi anni, la città ha visto l'apertura di quattro grandi resort che hanno arricchito l'offerta di lusso. Tra questi, il Fontainebleau Las Vegas, con oltre 3.700 camere inaugurato nel dicembre 2023, seguito dal Resorts World Las Vegas, Virgin Hotels Las Vegas e Circa Resort & Casino, aperti tra il 2020 e il 2021.
"Las Vegas è una destinazione in continua trasformazione, e grazie a queste nuove strutture la città vanta il maggior numero di camere d'albergo di qualsiasi città degli Stati Uniti, con quasi 155.000 stanze disponibili - ha dichiarato Steve Hill, president e ceo della Las Vegas Convention and Visitors Authority - I nuovi resort e le esperienze esclusive che offriamo riflettono il nostro impegno nel proporre ai visitatori qualcosa di unico ogni volta che tornano".
Formula 1 e sport internazionale
Dopo il grande successo del Gran Premio inaugurale di Formula 1 nel novembre 2023, che ha venduto 316.000 biglietti durante il weekend di gara, Las Vegas si prepara a ospitare la seconda edizione dell'evento. Il circuito della Strip ha offerto uno spettacolo mozzafiato con oltre 180 sorpassi e velocità che superano i 346 km/h, rendendo la gara un appuntamento imperdibile per gli appassionati di F1.
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La Las Vegas Convention and Visitors Authority (LVCVA) ha il compito di promuovere il Nevada meridionale non solo come una delle principali destinazioni mondiali per viaggi leisure, ma anche per il business. Gestisce infatti il Las Vegas Convention Center Lvcc, una struttura imponente con 4,6 milioni di piedi quadrati dedicati a riunioni, esposizioni e grandi eventi. La mission è quella di attirare visitatori da ogni parte del mondo grazie a un'offerta che spazia dalle opportunità di business all'intrattenimento di classe mondiale.
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[post_content] => Il corretto equilibrio fra crescita e sostenibilità: questo l'obiettivo dichiarato di Tonči Glavina, ministro del Turismo e dello Sport della Croazia che in questo mix vede la strada del successo turistico del Paese.
In una recente intervista alla tv croata, Hrt, il ministro ha ricordato che «dopo una pre-stagione da record, stiamo vivendo un'eccellente stagione di punta. Nel solo mese di agosto abbiamo avuto 130.000 visitatori in più e le prospettive per la post-stagione sono altrettanto promettenti», sottolineando che «si è registrato un aumento del 4-6% nel numero di fatture emesse, il cui valore è aumentato del 10-12%».
Ma la Croazia, secondo Glavina, avrebbe già raggiunto il suo limite di crescita e sarebbe ideale che queste cifre rimanessero a sui livelli attuali.
Sostenibilità in primis
La sostenibilità non riguarda solo la tutela dell'ambiente, ma anche la salvaguardia della qualità della vita. «L'era della crescita continua, dell'aumento delle capacità ricettive e dell'espansione delle strutture di accoglienza è ormai alle spalle. Siamo in un'epoca di gestione, in cui cerchiamo il perfetto equilibrio tra le entrate, gli impatti positivi del turismo e la qualità della vita».
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[post_content] => Viaggiare in auto offre una libertà e una flessibilità senza pari, permettendo di scoprire luoghi lontani e di immergersi completamente nell’avventura del viaggio. Tuttavia, per godere di un’esperienza serena e priva di inconvenienti, è fondamentale prestare attenzione alla sicurezza.
Un viaggio sicuro non dipende solo dall'abilità alla guida, ma anche dalla preparazione e dall'attenzione ai dettagli, che possono fare la differenza tra un tragitto rilassante e uno stressante.
Per molte persone, l'auto rappresenta il mezzo principale per le vacanze, soprattutto quando si viaggia con la famiglia o con amici. Le lunghe ore trascorse al volante, su strade spesso sconosciute, richiedono una preparazione adeguata per evitare spiacevoli imprevisti. Da un controllo accurato del veicolo, passando per una pianificazione dettagliata del percorso, fino ad una gestione consapevole del carico, ogni aspetto del viaggio deve essere considerato con attenzione. È bene ricordare che la sicurezza non è mai un compromesso, ma una priorità assoluta.
La manutenzione del veicolo: un passo imprescindibile
Prima di partire per un lungo viaggio, è fondamentale assicurarsi che il proprio veicolo sia in perfette condizioni. Un controllo generale da parte di un meccanico di fiducia può prevenire molti inconvenienti. In particolare, è essenziale verificare lo stato dei freni, delle gomme, dell’olio e del sistema di raffreddamento. L’attenzione a questi dettagli può evitare situazioni di emergenza lungo il tragitto.
Un aspetto spesso trascurato, ma di grande importanza, è lo stato dei paraurti. Ad esempio, il paraurti anteriore di una Discovery 2 TD5 usato deve essere controllato per assicurarsi che sia in buone condizioni e in grado di assorbire eventuali urti senza compromettere la sicurezza dei passeggeri. Anche se potrebbe sembrare un dettaglio secondario, un paraurti inadeguato o danneggiato può rappresentare un rischio significativo, soprattutto in caso di collisioni.
Pianificazione del percorso: evitare sorprese lungo la strada
La pianificazione del percorso è un altro elemento cruciale per garantire un viaggio sicuro e sereno. Utilizzare mappe aggiornate o un navigatore GPS affidabile permette di evitare strade sconosciute o pericolose, nonché di prevedere eventuali deviazioni o lavori in corso. Inoltre, è utile avere sempre un percorso alternativo in caso di imprevisti, come traffico intenso o incidenti.
Non bisogna dimenticare di programmare anche delle soste regolari, che sono essenziali per riposare e mantenere alta la concentrazione alla guida. Le pause non servono solo per rilassarsi, ma anche per fare un controllo veloce al veicolo e assicurarsi che tutto funzioni correttamente, specialmente dopo aver percorso lunghe distanze. Fermarsi per un controllo veloce può evitare inconvenienti maggiori, come il surriscaldamento del motore o una gomma sgonfia.
Gestione del carico: equilibrio e sicurezza
Un aspetto spesso sottovalutato durante i viaggi in auto è la gestione del carico. Un carico distribuito male può influire negativamente sulla stabilità del veicolo, rendendo la guida più difficile e aumentando il rischio di incidenti. È importante sistemare il carico in modo equilibrato, evitando di sovraccaricare un lato del veicolo o di mettere oggetti pesanti nella parte superiore.
Inoltre, è fondamentale assicurarsi che tutti gli oggetti siano ben fissati, per evitare che si muovano durante il viaggio. Questo non solo per proteggere il contenuto del bagaglio, ma anche per garantire la sicurezza dei passeggeri, che potrebbero essere colpiti da oggetti liberi in caso di frenata brusca o incidente.
Preparazione del conducente: la sicurezza inizia dal volante
Non è solo il veicolo che deve essere preparato per un lungo viaggio, ma anche il conducente. Guidare per molte ore consecutive richiede una buona dose di concentrazione e resistenza fisica. Prima di mettersi al volante, è consigliabile dormire a sufficienza e mangiare leggero, evitando cibi troppo pesanti che potrebbero causare sonnolenza.
È importante anche conoscere i propri limiti: se ci si sente stanchi, è meglio fermarsi e riposare piuttosto che continuare a guidare in condizioni di scarsa lucidità. Un piccolo accorgimento può fare la differenza, prevenendo incidenti dovuti a distrazioni o colpi di sonno. Se possibile, alternare la guida con un altro passeggero può essere un'ottima soluzione per mantenere sempre alta l'attenzione.
Emergenze: come affrontarle con calma e lucidità
Anche con la migliore preparazione, gli imprevisti possono sempre capitare. È fondamentale sapere come affrontare un’emergenza senza farsi prendere dal panico. Portare con sé un kit di emergenza ben fornito, che includa strumenti di base per le riparazioni, un triangolo di segnalazione e un giubbotto riflettente, può fare la differenza in caso di guasti o incidenti.
Conoscere la posizione dei centri di assistenza lungo il percorso può essere molto utile, soprattutto se si viaggia in zone poco familiari. In caso di guasto, sapere dove rivolgersi riduce il tempo di attesa e garantisce un’assistenza rapida ed efficace. Anche un numero di telefono per l’assistenza stradale, salvato in anticipo sul cellulare, può risparmiare molto stress in situazioni critiche.
Quando si parla di viaggi in auto, la sicurezza non è mai troppa. Ogni dettaglio, dalla manutenzione del veicolo alla gestione del carico, fino alla preparazione del conducente, contribuisce a creare le condizioni ideali per una vacanza serena. Non bisogna mai sottovalutare l'importanza della prudenza e della preparazione, che sono le migliori alleate di chi desidera godersi un viaggio senza pensieri.
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[post_content] => Una riduzione del 9,5% delle emissioni di Co2 per passeggero rispetto al 2019 e una diminuzione del 59% dei rifiuti prodotti a bordo. Sono alcuni dei numeri più significativi del primo rapporto esg di Vueling relativi all'anno 2023.
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"La nostra missione è collegare persone e luoghi e perciò stiamo lavorando per sviluppare soluzioni che ci permettano di farlo in modo sostenibile e rispettoso dell'ambiente - sottolinea la chief communications, public affairs & sustainability officer, Sandra Hors -. Siamo orgogliosi dei progressi compiuti nel 2023, soprattutto in termini di riduzione delle emissioni e in merito all’impegno verso l’uso di carburanti sostenibili per l'aviazione. Continuiamo a lavorare per raggiungere i nostri obiettivi a breve e a lungo termine, per avere un impatto positivo sul mondo che lasceremo alle generazioni future e creare una società con maggiori opportunità e aperta".
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[post_content] => Ben un italiano su quattro ha optato questa estate per una prenotazione last minute. A trainare il fenomeno la ricerca della migliore offerta, a seguito di una situazione economica (in particolare l’aumento dei prezzi delle bollette, dei beni di consumo e della benzina) che incide sulle scelte di viaggio di due italiani su tre (67%). Sono alcuni dei numeri contenuti nell'ultimo Osservatorio del turismo outdoor, realizzato da Enit, in collaborazione con Human Company e l'istituto Piepoli.
Ma cresce il numero degli italiani in vacanza
Ma ci sono anche dati positivi. In primis, l'aumento del numero di italiani che quest'anno hanno deciso di fare una vacanza estiva: sei su dieci, per un totale di 30 milioni di persone; nove punti percentuali in più rispetto al 2023. In tale contesto, cresce anche la quota di chi dichiara di voler vivere una vacanza outdoor, dato che si attesta al 22%, ovvero una persona su cinque (nel 2023 era il 15%). Determinanti, in questo caso, la libertà offerta dal viaggio all’aria aperta (44%) e la possibilità di stare a contatto con la natura (33%).
L’Italia, scelta dall’81% dei rispondenti, si conferma la destinazione preferita con dati in linea con i risultati del 2023. Tra le regioni, le preferite risultano essere la Puglia (12%), l’Emilia Romagna (11%), la Sicilia e la Toscana (entrambe con il 10%). Anche chi opterà per la vacanza outdoor esprime una preferenza per la vacanza nel Belpaese (78% rispetto al 21% dell’estero); in questo caso è però la Toscana la regione più apprezzata con il 13% di preferenze seguita da Puglia e Sicilia, ciascuna con il 12%.
“I dati confermano l’Italia come una scelta di turismo sostenibile, anche grazie alle vacanze outdoor, in grado di restituire ai vacanzieri italiani l’autenticità dei soggiorni a contatto con la natura - spiega l'a.d. di Enit, Ivana Jelinic -. Questa tipologia di soggiorno, infatti, coniuga gli effetti rigeneranti del well-being con l’esperienza del locale come valore di genuinità; cosa che la nostra domanda interna ha ben capito e dimostra di apprezzare diversificando i tempi e i modi della vacanza”.
Il mare rimane la scelta top
Tra le tipologie di vacanza, a prevalere in modo assoluto è ancora il mare con il 66% di preferenze (e il 62% per i vacanzieri outdoor). In generale, al secondo posto si posizionano le città d’arte (18%) seguite dalla montagna (16%); nell’outdoor, invece, la montagna ottiene il 24% delle preferenze e guadagna una posizione, seguita dalla vacanza rurale o in agriturismo (11%). La spesa media prevista dai vacanzieri cresce di quasi 300 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 euro per l’estate 2024) e di più di 500 euro tra i viaggiatori che propendono per le strutture outdoor (dai 1.462 euro ai 2.062 euro). In questo budget la voce principale di spesa risulta essere l’alloggio (38% in generale e 35% per l’outdoor), tanto che per sette intervistati su dieci essa incide su tutte le altre scelte di viaggio.
“I dati dell’Osservatorio confermano le nostre previsioni positive in merito all’andamento della stagione estiva del turismo - aggiunge il direttore generale di Human Company, Domenico Montano -: la crescita del numero di persone intenzionata a vivere una vacanza nel corso dell’estate e la propensione per il turismo outdoor sono infatti in linea con i livelli di occupazione che registriamo nelle nostre strutture, vicine al tutto esaurito per i mesi di luglio e agosto. Anche il mese di settembre è altrettanto promettente, segno tangibile di un progressivo allungamento della stagione”.
Aumentano le prenotazioni su settembre
Sul piano delle tempistiche di viaggio, si prevede che il soggiorno medio sarà di nove notti anche per chi sceglie l’outdoor, dato in linea con quanto rilevato lo scorso anno. Allo stesso tempo, pur confermandosi luglio e agosto mesi cardine per le vacanze degli italiani (il primo con il 35% di preferenze e il 39% per i viaggiatori outdoor; il secondo con il 46% e addirittura il 51% tra chi sceglie la vacanza en plein air), aumenta in modo significativo la quota di quanti prevedono di partire a settembre (21%, in crescita di otto punti percentuali rispetto allo scorso anno; 19% per l’outdoor, in crescita di nove punti percentuali). Tra i non propensi a effettuare una vacanza (il 41%), infine, per una persona su due la motivazione principale è quella economica (in crescita di 11 punti percentuali rispetto al 2023 quando a prevalere erano i motivi di salute); aumenta anche, rispetto allo scorso anno, il numero di quanti ritengono che l’aumento delle tariffe del settore turistico sia determinante sulla scelta della vacanza (dal 65% del 2023 al 75% del 2024).
“Quest’anno gli italiani mostrano un desiderio di evasione persino superiore a quello registrato la scorsa estate, con una crescente preferenza per le vacanze all'aria aperta che riflette un bisogno di libertà e di contatto con la natura - conclude il presidente dell'istituto Piepoli, Livio Gigliuto -. L'estate si conferma il momento chiave per le partenze, ma settembre emerge sempre più come un nuovo mese di rilievo per i viaggiatori. Questo anche perché le scelte di viaggio sono spesso influenzate dal budget, ma anche dalla ricerca di esperienze autentiche e dalla necessità di staccare dalla routine quotidiana. La vacanza è una risposta a un bisogno profondo di rigenerazione personale”.
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Determinanti, in questo caso, la libertà offerta dal viaggio all’aria aperta (44%) e la possibilità di stare a contatto con la natura (33%).\r\n\r\nL’Italia, scelta dall’81% dei rispondenti, si conferma la destinazione preferita con dati in linea con i risultati del 2023. Tra le regioni, le preferite risultano essere la Puglia (12%), l’Emilia Romagna (11%), la Sicilia e la Toscana (entrambe con il 10%). Anche chi opterà per la vacanza outdoor esprime una preferenza per la vacanza nel Belpaese (78% rispetto al 21% dell’estero); in questo caso è però la Toscana la regione più apprezzata con il 13% di preferenze seguita da Puglia e Sicilia, ciascuna con il 12%.\r\n\r\n“I dati confermano l’Italia come una scelta di turismo sostenibile, anche grazie alle vacanze outdoor, in grado di restituire ai vacanzieri italiani l’autenticità dei soggiorni a contatto con la natura - spiega l'a.d. di Enit, Ivana Jelinic -. Questa tipologia di soggiorno, infatti, coniuga gli effetti rigeneranti del well-being con l’esperienza del locale come valore di genuinità; cosa che la nostra domanda interna ha ben capito e dimostra di apprezzare diversificando i tempi e i modi della vacanza”.\r\n\r\nIl mare rimane la scelta top\r\n\r\nTra le tipologie di vacanza, a prevalere in modo assoluto è ancora il mare con il 66% di preferenze (e il 62% per i vacanzieri outdoor). In generale, al secondo posto si posizionano le città d’arte (18%) seguite dalla montagna (16%); nell’outdoor, invece, la montagna ottiene il 24% delle preferenze e guadagna una posizione, seguita dalla vacanza rurale o in agriturismo (11%). La spesa media prevista dai vacanzieri cresce di quasi 300 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 euro per l’estate 2024) e di più di 500 euro tra i viaggiatori che propendono per le strutture outdoor (dai 1.462 euro ai 2.062 euro). In questo budget la voce principale di spesa risulta essere l’alloggio (38% in generale e 35% per l’outdoor), tanto che per sette intervistati su dieci essa incide su tutte le altre scelte di viaggio.\r\n\r\n“I dati dell’Osservatorio confermano le nostre previsioni positive in merito all’andamento della stagione estiva del turismo - aggiunge il direttore generale di Human Company, Domenico Montano -: la crescita del numero di persone intenzionata a vivere una vacanza nel corso dell’estate e la propensione per il turismo outdoor sono infatti in linea con i livelli di occupazione che registriamo nelle nostre strutture, vicine al tutto esaurito per i mesi di luglio e agosto. Anche il mese di settembre è altrettanto promettente, segno tangibile di un progressivo allungamento della stagione”.\r\n\r\nAumentano le prenotazioni su settembre\r\n\r\nSul piano delle tempistiche di viaggio, si prevede che il soggiorno medio sarà di nove notti anche per chi sceglie l’outdoor, dato in linea con quanto rilevato lo scorso anno. Allo stesso tempo, pur confermandosi luglio e agosto mesi cardine per le vacanze degli italiani (il primo con il 35% di preferenze e il 39% per i viaggiatori outdoor; il secondo con il 46% e addirittura il 51% tra chi sceglie la vacanza en plein air), aumenta in modo significativo la quota di quanti prevedono di partire a settembre (21%, in crescita di otto punti percentuali rispetto allo scorso anno; 19% per l’outdoor, in crescita di nove punti percentuali). Tra i non propensi a effettuare una vacanza (il 41%), infine, per una persona su due la motivazione principale è quella economica (in crescita di 11 punti percentuali rispetto al 2023 quando a prevalere erano i motivi di salute); aumenta anche, rispetto allo scorso anno, il numero di quanti ritengono che l’aumento delle tariffe del settore turistico sia determinante sulla scelta della vacanza (dal 65% del 2023 al 75% del 2024).\r\n\r\n“Quest’anno gli italiani mostrano un desiderio di evasione persino superiore a quello registrato la scorsa estate, con una crescente preferenza per le vacanze all'aria aperta che riflette un bisogno di libertà e di contatto con la natura - conclude il presidente dell'istituto Piepoli, Livio Gigliuto -. L'estate si conferma il momento chiave per le partenze, ma settembre emerge sempre più come un nuovo mese di rilievo per i viaggiatori. Questo anche perché le scelte di viaggio sono spesso influenzate dal budget, ma anche dalla ricerca di esperienze autentiche e dalla necessità di staccare dalla routine quotidiana. La vacanza è una risposta a un bisogno profondo di rigenerazione personale”.","post_title":"L'Osservatorio del turismo outdoor conferma il ritorno del last minute","post_date":"2024-08-08T11:43:27+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1723117407000]}]}}