7 febbraio 2023 11:35
Più di 160 compagnie aeree sono cadute nel dimenticatoio dal 2019 e durante la piaga della pandemia. Lo si evince dagli ultimi dati della International air transport association (Iata), con 59 fallimenti nel periodo pre-covid, 53 nel 2020, 35 nel 2021 e 15 nel 2022. La tendenza è chiaramente al ribasso, ma è stata rivelata l’esistenza di norme obsolete per la protezione dei passeggeri e degli intermediari. Le agenzie hanno passato anni a chiedere regole che garantiscano che l’unico responsabile di un fallimento sia la compagnia aerea stessa, e che non lasci conti in sospeso per gli altri attori coinvolti nella compravendita di viaggi.
Pressioni europee
Le associazioni nazionali e internazionali come come Ectaa ed Eu Travel Tech non hanno cessato i loro sforzi per arrivare ad una svolta anche nel trasporto aereo. In numerose occasioni si sono rivolti alla Commissione europea per obbligare le compagnie aeree a offrire garanzie finanziarie per coprire le proprie responsabilità nei confronti dei passeggeri in caso di insolvenza. Di recente hanno sottolineato che “né i clienti né le agenzie di viaggio dovrebbero essere ritenuti responsabili della cattiva gestione delle società”.
In questo senso, lo scorso agosto, la Iata si è impegnata ad affrontare finalmente questo pericoloso problema ed ha creato un gruppo di lavoro per analizzare la questione. I membri dell’associazione stanno tenendo incontri con le compagnie aeree al fine di migliorare il quadro di gestione del rischio sia per i clienti finali che per le agenzie di viaggio. Tuttavia, i colloqui sono ancora in una fase iniziale e resta da vedere se si concretizzeranno.
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Dopo un 2022 particolarmente positivo, anche sull'onda degli effetti emotivi della pandemia, in questo primo scorcio di 2023 si conferma inoltre il trend positivo di Europ Assistance: "Si continua ad avvertire la maggiore propensione delle persone a viaggiare protetti, che già avevamo registrato l'anno scorso - sottolinea Sibilio -. Al momento, in termini di volumi complessivi, viaggiamo sul 15%-20% in più rispetto ai livelli del 2019, con le polizze annullamento, in particolare, che si mantengono su quote del 30% superiori a quelle di quattro anni fa. Attendiamo ora anche le performance delle coperture sanitarie, che di solito si vendono un po' più sotto data. In generale, se da una parte sta naturalmente calando la richiesta di prodotti specifici legati all'epidemia Covid, cresce invece ulteriormente la tendenza delle persone a integrare le assicurazioni base incluse nei pacchetti turistici, con coperture integrative, quali per esempio l'incremento dei massimali dedicati alle spese mediche".
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È stato stipulato oggi l'atto di fusione per incorporazione di Portale Sardegna e Destination Italia.
«In questi mesi di duro lavoro la valenza strategica di questa fusione ci ha convinto sempre di più e ora siamo pronti a creare un operatore leader nel settore incoming capace di creare valore per gli azionisti e per il Paese», ha commentato Dina Ravera, presidente di Destination Italia.
«Per l'azienda che ho avuto l'onore di fondare a Nuoro nel lontano 2000 è un lieto fine e uno straordinario inizio che ci vede protagonisti di un grande progetto guidato da top Mmnager di primissimo livello», ha dichiarato Massimiliano Cossu, fondatore di Portale Sardegna.
L'atto di fusione odierno dà esecuzione alle delibere assunte dalle assemblee straordinarie dei soci di Destination Italia e Portale Sardegna in data 20 marzo 2023 e iscritte presso i competenti Registri delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi e di Nuoro in data 23 marzo 2023.
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La fusione diverrà efficace il terzo giorno di mercato aperto successivo all'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione nei competenti registri. Ai fini contabili e fiscali, le operazioni di Portale Sardegna risulteranno imputate al bilancio di Destination Italia a decorrere dal 1° gennaio 2023.
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Nel dettaglio lo scalo ha centrato profitti per 4,96 milioni di euro (2,4 al netto del Fondo di compensazione Covid), mentre i passeggeri movimentati sono stati 698.613 presenze (+100,2% sul 2021, -10,8% sul 2019).
Tra gennaio e fine aprile 2023, l'aeroporto ha visto transitare ben 224.000 passeggeri, il +58,5% sul 2022, ma anche il +3,4% sul 2019.
Gli obiettivi futuri, oltre al raggiungimento del milione di passeggeri per all'anno «Puntano al rafforzamento della connettività territoriale e al collegamento sempre più integrato con il sistema croceristico e con quello ferroviario in chiave di un ulteriore sviluppo turistico - ha dichiarato il presidente Antonio Marano, ripreso da Nord-Est Economia -. Siamo nel piano di un progetto di rilancio i cui frutti matureranno a breve. Merito delle strategie condivise con gli azionisti, esempio di successo di partnership pubblico-privato, ma non di meno della capacità di un eccellente team di management».
L'amministratore delegato del Trieste Airport, Marco Consalvo, ha ricordato i nuovi voli per Barcellona, Dublino e Tirana e confermato la previsione di «un forte incremento delle destinazioni internazionali e delle frequenze sulle domestiche».
Entro l’estate sarà riattivato il collegamento con Milano Linate «con orari e prezzi dei biglietti adeguati alle esigenze dell’utenza regionale»; atteso il ritorno del volo su Monaco di Lufthansa.
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Cresce a tre cifre percentuali il mar Rosso griffato gruppo Nicolaus, rispetto sia a 2022, sia soprattutto all'anno pre-Covid 2019. Un risultato trainato soprattutto dal brand Valtur che a Sharm ha visto un raddoppio delle proprie strutture, per un totale di 400 camere, che arrivano a 850 considerando anche i brand Nicolaus Club, Raro e Turchese. A tutto ciò, restando in ambito mar Rosso, si sommano inoltre le 250 di Marsa Alam.
Valtur ha visto in particolare l’ingresso nella programmazione di un resort di fascia premium come il 5 stelle Sharm el Sheikh Albatros Laguna Vista, complesso in forte evidenza anche per il totale restyling delle camere effettuato nel 2020 e affacciato sulla baia caraibica di Nabq. Oltre alla spiaggia di sabbia con comodo accesso al mare, ideale per le famiglie, tra gli asset conta la versatilità degli spazi, incluse alcune aree a vocazione congressuale, che si adattano alle esigenze di target differenti, fra cui diver e sportivi, coppie, gruppi di amici, senior e business traveller.
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Fattore chiave per una partenza caratterizzata da ottime cifre sono stati quindi i viaggi esplorativi riservati alla distribuzione, che hanno coinvolto oltre 200 agenti provenienti da tutte le aree italiane, affiancati dal lavoro di presidio del mercato operato dai sales manager del gruppo. "Oltre ai volumi di fatturato - aggiunge il direttore commerciale, Isabella Candelori - vogliamo menzionare con grande soddisfazione i feedback delle agenzie dopo i viaggi di conoscenza dedicati alla nostra programmazione, nonché il tasso di gradimento, da parte della clientela, superiore al 95% e l’entusiasmo e l’affetto che abbiamo raccolto trasversalmente sul territorio da parte delle persone che hanno ritrovato il brand Valtur”.
Molto articolato, infine, il piano trasporti che conta su un corposo network di collegamenti diretti dai principali aeroporti italiani verso la destinazione, con charter esclusivi e condivisi con altri operatori e collaborazioni di posti pre-acquisiti da vettori di linea. Un piano voli del gruppo che gode anche delle opportunità garantite dalla combinazione con le opzioni flessibili del dynamic packaging.
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[post_content] => Arrivano buone notizie per il mondo del turismo dal ventiduesimo Holiday barometer sull'estate dei viaggi realizzato da Europ Assistance in collaborazione con Ipsos. Si tratta di una tendenza già in molti casi evidente da tempo, che però la ricerca traduce in numeri concreti, capaci anche di svelare alcune nuove tendenze. Quante di quest'ultime siano destinate a diventare strutturali o invece il frutto di una sorta di rimbalzo post-pandemico ce lo dirà solo il tempo. Quel che è certo, però, è che "in questi tre anni qualcosa è cambiato - ha raccontato dal palco dello studio multimediale della sede di Europ Assistance la research director Ipsos, corporate reputation, Katia Cazzaniga -. Prima della pandemia non abbiamo mai vissuto restrizioni. Ora ci troviamo in una situazione di ritrovata libertà e i viaggi sono diventati un elemento irrinunciabile per tutti".
Si spiega anche così il dato per cui l'83% degli italiani quest'anno è entusiasta di viaggiare: un livello di nove punti percentuali superiore a quello già alto del 2022. Ma ciò che più sorprende, in realtà, è il fatto che la medesima percentuale di nostri connazionali ha anche un'intenzione concreta di fare una o più vacanze durante la prossima estate (sette punti percentuali in più nei confronti dell'anno scorso e ben 22 sopra i livelli del 2019). In soldoni, ciò significa che il desiderio di viaggio degli italiani si traduce nel 100% dei casi in realtà, indipendentemente dalle difficoltà del momento. Che non sono poche: a partire dall'inflazione, il fattore più preoccupante per il 75% del panel coinvolto, e poi il conflitto russo-ucraino (45%) e i timori ancora legati alla pandemia (43%).
Si torna inoltre finalmente all'estero, ma questo non sorprende data la situazione del 2022, con il 44% degli intervistati che appunto pensa a una vacanza fuori dai confini nazionali (+ 13 punti percentuali sull'anno scorso). Una propensione, quella del viaggio in altri Paesi, inversamente proporzionale al cluster d'età considerato, con i giovani decisamente più attratti dalle destinazioni oltre frontiera (il 73% delle persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni, rispetto al 32% degli over 55).
Non particolarmente variato è invece il budget di spesa per le vacanze, che quest'anno si assesta attorno ai 1.800 euro (+2% sul 2022). "Questo però vuol dire che parte della capacità di spesa dei viaggiatori sarà inevitabilmente erosa dagli effetti dell'inflazione", ha rimarcato Katia Cazzaniga. Importante poi per gli operatori del turismo l'incremento della propensione all'acquisto anticipato: il 58% pensa infatti di farlo almeno due mesi prima della partenza (+7 punti percentuali sul 2022). Il mare come sempre domina i desiderata degli italiani (63%), ma aumenta il peso delle città d'arte (26%), soprattutto tra i giovani. Cresce anche il fenomeno workation (38%, +9 punti percentuali anno su anno), che riguarda specialmente i 25-44enni occupati con figli minorenni.
Fronte assicurazioni, infine, sale la percentuali di italiani che a oggi hanno stipulato una polizza prima del loro ultimo viaggio (33%; +8 punti percentuali). Le coperture più richieste sono quelle per le spese sanitarie (71%), per l'annullamento viaggi (63%), per il bagaglio (62%) e per la responsabilità civile (62%).
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[post_content] => Il benessere veicolato dalla natura, le città in ottica green, gli eventi fra castelli e palazzi: sono questi i tre highlight di una "Estate all'austriaca", come recita il claim della campagna lanciata proprio a maggio da Austria Turismo. Una stagione che vede Herwig Kolzer, direttore dell'ente in Italia (nella foto), particolarmente ottimista, forte di un andamento dei flussi - sia 2022 sia del primo trimestre 2024 - in progressiva crescita.
«Nel 2022 abbiamo registrato un incremento significativo degli arrivi italiani, +145% sul 2021 (821.100 turisti), ma ancora al di sotto dei livelli 2019, con un meno 24%. Ma per l'estate siamo molto ottimisti e crediamo che quest’anno raggiungeremo i numeri pre pandemia. Già fra gennaio aprile abbiamo registrato un forte incremento - seppure sempre meno 2019 -: 168.000 arrivi (+141% rispetto al 2022) e un meno 11% sull'analogo periodo pre Covid».
A supportare l'ottimismo del direttore, anche un recente studio condotto tra i dieci mercati più strategici per il turismo in Austria (oltre a quello domestico, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria) «che ha evidenziato come gli italiani siano i più propensi a viaggiare nell'immediato futuro con disponibilità di budget, tempo e tanta voglia di vacanze. E l'interesse per l'Austria come destinazione è addirittura raddoppiato rispetto allo scorso anno».
Ad attrarre i nostri connazionali sono principalmente le città «che continuano a registrare una forte domanda dall’Italia. I partner, dai musei alle istituzioni, ci dicono inoltre che ci sono molti gruppi, anche e soprattutto sul fronte dei viaggi scolastici. A fare la parte del leone è ovviamente Vienna, ma anche Salisburgo e Innsbruck». E un aumento delle tariffe per i servizi che non sembra impensierire più di tanto i viaggiatori: «Anche qui i prezzi sono alti, purtroppo in Austria abbiamo un tasso di inflazione che è tra i più alti in Europa centrale, ma gli hotel tentano di contenere gli aumenti. E rispetto ad altri paesi possiamo vantare un rapporto value for money molto buono».
Tornando alla campagna estiva, il grande tema è quello del benessere declinato in più di una sfaccettatura: «I paesaggi, da ammirare e attraversare con lunghe camminate sui numerosi sentieri tracciati - aggiunge Brigitte Resch, responsabile media relations dell'ente -. Nella sola Carinzia sono stati creati 20 slow trails, mai più estesi di 10 km e accessibili a tutti». E poi l'acqua, fra laghi e fiumi o ancora i parchi nazionali, ben sei nell'intero Paese.
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[post_content] => Il Wttc ha sottolineato, attraverso il suo Annual economic impact report, che entro la fine di quest'anno 2023 il contributo del settore al Pil della Repubblica Dominicana raggiungerà i livelli pre-pandemia, poiché contribuirà all'economia nazionale per oltre 17,7 miliardi di dollari, ovvero quasi il 10% in più rispetto a quanto registrato nel 2019.
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[post_content] => Flynas punta in alto: la low cost dell'Arabia Saudita progetta infatti l'aggiunta di un'altra base nel 2023 e l'espansione del network, che terrà in considerazione le nuove opportunità di sviluppo delle rotte grazie all'arrivo in flotta degli Airbus A321Xlr. Obiettivo dichiarato quello di diventare il vettore a basso costo leader dell'area entro il 2030.
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[post_content] => British Airways ha riattivato il collegamento stagionale da Perugia a Londra Heathrow, che saranno attivi fino al 30 settembre prossimo; sulla rotta sono impiegati Airbus A319 e A320 nelle giornate di giovedì, sabato e domenica. Dall’11 luglio al 29 agosto sarà inoltre introdotta una quarta frequenza, il martedì.
Prosegue intanto il programma di sviluppo ed implementazione di nuovi servizi presso lo scalo: sono iniziati i lavori per l’introduzione del quarto gate – che consentirà una più agevole gestione di più voli in contemporanea – e quelli che rimoduleranno le aree commerciali presenti in area sterile, dove è prevista l’apertura di nuovi negozi. In dirittura d’arrivo anche l’apertura del sesto autonoleggio all’interno del terminal.
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L'estate 2023 dell'aeroporto internazionale dell'Umbria conta 16 rotte programmate, operate da sei compagnie aeree con fino a 98 voli di linea settimanali.
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GARANZIE DATE DAI VETTORI IATA: SAREBBE UN STRA-OTTIMA COSA OLTRE CHE DI GIUSTIZIA ECONOMICA, DA ME STESSO AUSPICATA DECINE DI ANNI FA’. SPERIAMO CHE LA IATA NON METTA I BASTONI TRA LE RUOTE