24 gennaio 2023 11:31
Forbes, una fra le più importanti riviste internazionali, posiziona la Basilicata fra le prime cinque destinazioni turistiche in Italia da raggiungere nel 2023. Nei giorni scorsi Vogue aveva inserito la Basilicata tra le 12 migliori destinazioni al mondo da visitare nel 2023 inserendola nella sua speciale short list insieme a Giappone, Scozia, Patagonia e Singapore.
d esprimere un nuovo giudizio positivo oggi è il magazine più famoso al mondo su classifiche, cultura economica, leadership imprenditoriale, innovazione e lifestyle: Forbes. La giornalista della rivista Catherine Sabino riserva la sua attenzione ai due mari della Basilicata, dal Tirreno, con Maratea, alla costa Metapontina.
Per il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, “l’impegno profuso per la promozione del brand Basilicata consta di azioni che giorno dopo giorno, come sistema regionale, stiamo mettendo in campo. è un lavoro sostenuto da risorse straordinarie mobilitate via via dai diversi dipartimenti, e che sta portando i suoi risultati grazie alla passione e competenza di tutti gli attori di un settore strategico come il turismo, e di cui tutti dobbiamo ritenerci orgogliosi”.
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[post_content] => Biglietti domestici gratuiti per le destinazioni meno note del Giappone: è questa l'ultima delle iniziative che mirano a contrastare l'overtourism a Tokyo, ideata da Japan Airlines per i viaggiatori stranieri provenienti da una selezione di Paesi.
Il turismo in Giappone ha registrato una forte crescita negli ultimi anni: nel 2024 il Paese accoglierà 37 milioni di visitatori, con un impressionante aumento del 47% rispetto all'anno precedente. Allo stesso tempo, Tokyo sta registrando un numero record di turisti internazionali, che la rendono la prima destinazione turistica del Giappone, con i conseguenti disagi legati all'overtourism.
Per alleviare questa pressione, Jal e il governo giapponese hanno unito i loro sforzi per offrire ai turisti internazionali voli gratuiti di sola andata per destinazioni come Hokkaido, Okinawa e Osaka quando prenotano un volo internazionale per il Giappone. Complessivamente, la compagnia aerea offre voli di sola andata per 64 destinazioni in Giappone, compresi luoghi che potrebbero essere trascurati o considerati troppo difficili da raggiungere.
Destinazioni lontane come Sapporo, sull'isola settentrionale di Hokkaido, o Naha, sull'isola meridionale di Okinawa, diventano ora più facilmente accessibili, rendendole più attraenti per visitatori che prima, molto probabilmente, non le avrebbero prese in considerazione.
Per usufruire dell'offerta, i viaggiatori devono prenotare il loro volo internazionale per il Giappone con Japan Airlines e prenotare la tratta domestica gratuita con la stessa prenotazione. L'offerta è attualmente disponibile per i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada, Messico, Thailandia, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Vietnam, Indonesia, India, Cina, Taiwan e Filippine.
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Il marchio Hilton che spicca all’ingresso evoca lusso e internazionalità, ma l’aria che si respira nel nuovo, centralissimo, Hilton Turin Centre è quella di famiglia. O meglio, di un gruppo che negli anni ha diffuso e consolidato il brand Hilton in Italia senza rinunciare a dare a ogni struttura un tocco personale, a farne un riferimento per gli ospiti ma anche per la città in cui è attivo.
Proprietà del fondo Geras 2 gestito da Ream Sgr, va infatti ad arricchire le strutture del Gruppo Della Frera Hotel che, in franchising con Hilton, lo ha realizzato in collaborazione con Ream Sgr. L’ex Golden Palace, edificio razionalista progettato nel 1953 dall’Architetto Emilio Decker per accogliere la sede della Compagnia Anonima d’Assicurazione di Torino, rievoca la sobrietà degli uffici di un tempo.
L’importante ristrutturazione, che ha comportato un investimento di 50 milioni di euro (di cui 14 per il remodelling) e un anno e mezzo di lavori, è stata affidata allo studio di Interior design Chiara Caberlon che ha preservato l’eleganza e il rigore delle origini. Nei cinque piani dell’immobile sono distribuite 175 ampie stanze di varia tipologia e grande confort, fra cui 36 suite. Fiore all’occhiello la Presidential Suite, con terrazza privata panoramica, bagno turco, vasca idromassaggio, cucina e salotto indipendente. Grande cura nella scelta di arredi e decori, arricchiti da tonalità di verde salvia, pellami pregiati e dettagli in bronzo e ottone, tendaggi e rivestimenti che riprendono motivi del Liberty torinese.
Settima struttura realizzata in collaborazione con Hilton, Torino rappresenta una fase di crescita ed espansione per il gruppo: «Abbiamo scelto Torino - afferma Guido Della Frera, fondatore e presidente di Gdf Hotel Srl e Gruppo della Frera Spa - perché è una città in forte sviluppo, caratterizzata da una vivace crescita economica e culturale, e con un ruolo sempre più centrale nel panorama turistico e imprenditoriale italiano». In linea anche Alan Mantin, vice president, development Southern Europe di Hilton: «Siamo certi che a Torino, tra le prime 10 città italiane per arrivi turistici, questa nostra seconda struttura costituirà una preziosa integrazione alla già crescente presenza Hilton e rafforzerà ulteriormente il nostro portfolio di oltre 50 hotel attualmente operativi o in pipeline in tutta Italia».
Il nuovo 5 stelle va a impreziosire l’offerta ricettiva e congressuale torinese, in un momento in cui la città sta accogliendo sempre più eventi di respiro internazionale. Operativo da maggio, è diretto da Alberto Garbo ed entrerà a pieno regime a settembre con tutti i servizi internalizzati ed affidati a uno staff di 77 persone. L’attuale tasso di occupazione è del 40%, ma punta a un 75%, percentuale che consentirà di garantire un livello qualitativo all’altezza degli standard Hilton.
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«Torino ha i numeri per diventare una destinazione primaria come Milano, Roma o Venezia,- spiega Valeria Albertini, managing director di Gdf Hotel -. Ci rivolgeremo a una clientela leisure da Usa, Gran Bretagna e Far East, oltre a una clientela corporate e Mice italiana. E di certo, il brand Hilton con il suo programma di fidelizzazione Honors che conta oltre 200 milioni di iscritti sarà un’importante leva in questo processo di crescita». Il piano terra, oltre alla grandiosa lobby, accoglie il bar Alchemy; il luminoso ristorante Malia affacciato su un funzionale spazio esterno dove lo chef Luca Gubelli supervisionerà reinterpretazioni della cucina piemontese con incursioni asiatiche; l’esclusiva Executive Lounge che caratterizza l’accoglienza Hilton. Al piano inferiore da settembre sarà fruibile l’area benessere con piscina coperta, fitness center, sauna, bagno turco, docce emozionali e sala trattamenti. Ampliata anche la disponibilità per eventi privati e aziendali, che ora mette a disposizione 11 sale riunioni e due foyer con dotazioni tecnologiche avanzate e servizi di ristorazione personalizzabili.
«Il nostro sguardo è rivolto al territorio - conclude Albertini - e fra i nostri obiettivi c’è la volontà di posizionare il Piemonte all’interno del segmento luxury e di fare dell’Hilton Turin Centre un urban luxury Hotel, ma al tempo stesso un riferimento anche per la cittadinanza. Ci impegneremo per invogliare i nostri ospiti ad allungare anche il periodo di permanenza, che potrebbe passare da due a cinque giorni. Per favorire un approccio più ampio alla città e alla regione per settembre abbiamo già in calendario un fam trip che porterà in città buyer provenienti da Francia, Svizzera e Belgio».
(Federica De Luca)
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[post_content] => Minor Hotels allarga decisamente il proprio portfolio con il lancio di quattro nuovi brand, tra cui i primi soft brand del gruppo, che favorirà l’ingresso in nuovi mercati e rafforzerà l’offerta con proposte distintive nei segmenti luxury, premium e select.
The Wolseley Hotels, questo il primo dei nuovi marchi, è ispirato all’iconico ristorante londinese di Piccadilly ed è un brand di lusso che fonde l’eleganza britannica con il fascino europeo e un’influenza internazionale.
Minor Reserve Collection, soft brand di lusso, si rivolge ai viaggiatori più esigenti, alla ricerca di soggiorni straordinari che esprimano autenticità e raffinatezza. L’approccio personalizzato arricchisce il viaggio degli ospiti attraverso soggiorni su misura che uniscono l’innovazione all’ospitalità senza tempo.
Colbert Collection è il soft brand nel segmento premium, e include una selezione globale di hotel indipendenti, pensati per chi è animato dalla passione per l’eccellenza gastronomica e l’autenticità delle relazioni sociali. Ogni struttura esprime la propria identità attraverso esperienze curate nei minimi dettagli.
Infine, iStay Hotels è il brand incluso nel segmento select e offre soggiorni divertenti e accessibili, confortevoli e pratici con un servizio funzionale ed efficiente. Gli ospiti possono contare su un’esperienza di qualità, budget-friendly con tutti i comfort essenziali e tecnologie all’avanguardia nelle destinazioni più amate al mondo.
I quattro brand si affiancano al portfolio esistente di Minor Hotels – che comprende brand come Anantara, Elewana Collection, Tivoli, NH Collection, Avani, nhow, Nh e Oaks – rafforzando l’impegno del gruppo nell’offire ai propri partner e ospiti un’offerta sempre più diversificata, in particolare nel segmento dei soft brand, in forte crescita.
L’espansione del portfolio segue l’evoluzione del masterbrand di Minor Hotels, lanciata a marzo 2025 e accompagnata da significativi investimenti nell’infrastruttura digitale e nelle strategie distributive del gruppo, oltre che dall’introduzione di una proposta loyalty semplificata sotto un unico programma: Minor Discovery.
«Abbiamo progettato ogni nuovo brand per cogliere specifiche opportunità di mercato, rispondendo così alle esigenze in evoluzione di viaggiatori e investitori - spiega Ian Di Tullio, chief commercial officer di Minor Hotels -. Espandendo la nostra offerta possiamo coprire nuovi segmenti, incrementando il valore per i nostri partner, sorprendendo i nostri ospiti e accelerando la crescita globale. I nuovi brand saranno determinanti per raggiungere l’obiettivo di 850 strutture entro la fine del 2027».
Minor Hotels è attualmente impegnato nello sviluppo di nuove strutture per ciascun brand: i primi annunci relativi a The Wolseley Hotels, Minor Reserve Collection, Colbert Collection e iStay sono previsti nei prossimi mesi.
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[post_content] => Indicatori positivi per i viaggi verso gli Stati Uniti nell'estate 2025: è questa la vision di Visit Usa Italy che evidenzia un insieme di fattori favorevoli che sta creando un contesto ideale per i viaggiatori italiani desiderosi di esplorare le meraviglie del continente americano.
«Siamo entusiasti di notare una ripresa significativa e una ritrovata attrattiva per la destinazione Stati Uniti» dichiara la presidente Mia Hezi (nella foto). «Quest'anno, la disponibilità di collegamenti aerei diretti tra l'Italia e il continente americano è cresciuta in modo significativo, grazie a nuove rotte e a un incremento delle frequenze operate dalle principali compagnie aeree. Questa tendenza ha contribuito a un progressivo adeguamento delle tariffe, rendendole più favorevoli rispetto alle scorse stagioni e creando numerose occasioni, anche last minute, per chi desidera pianificare un viaggio a ridosso della partenza» aggiunge Luigi Leoni, board member e responsabile rapporto con i to dell'associazione.
Un ulteriore segnale incoraggiante è emerso durante l'Ipw, appena concluso a Chicago: numerose Dmo americane hanno confermato un forte interesse a rafforzare la loro presenza sul mercato italiano, sottolineando la fiducia nel nostro comparto e la volontà di investire in attività di promozione condivise con operatori e agenzie di viaggio.
Dal confronto costante con i tour operator, soci di Visit Usa Italia, emerge che i viaggiatori italiani continuano a scegliere con convinzione la destinazione americana, apprezzandone la varietà e la qualità delle esperienze proposte. A questo si aggiunge la tranquillità di procedure di ingresso consolidate, supportate oggi anche dalle nuove tecnologie vedi per esempio l'app Mpc che, grazie anche all'assistenza degli operatori, si dimostrano prive di criticità rilevanti per i clienti.
«L'estate 2025 si prospetta dunque come un momento favorevole per tornare a scoprire gli Stati Uniti e promuovere nuove opportunità di viaggio - conclude Mia Hezi -. Siamo fiduciosi che questi segnali di ripresa e le prospettive di ulteriore crescita consolidino gli Stati Uniti come una delle destinazioni preferite dai viaggiatori italiani».
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Un traguardo che ha del rivoluzionario nella hospitality industry, quello raggiunto da Viva Maya by Wyndham e Viva Azteca by Wyndham, situati a Playa del Carmen. Non solo sono i primi a essere certificati con il massimo punteggio di sostenibilità nel portfolio Viva Resorts by Wyndham, ma si distinguono anche in un panorama ben più ampio: solo sette resort in America Latina e una cinquantina in tutto il mondo hanno ottenuto lo stesso livello.
Il protocollo Wyndham Green prevede il monitoraggio delle pratiche di sostenibilità adottate nella gestione degli hotel e si compone di cinque step. L’apice è denominato “Expert”. La certificazione avviene dopo analisi rigorose sull’impatto ambientale, l’utilizzo delle risorse energetiche, l’impegno nei confronti delle comunità locali dove in cui gli hotel sono ubicati.
“Questo riconoscimento riflette il nostro reale sforzo verso un modello turistico che rispetta l’ambiente naturale, promuove pratiche responsabili, offre esperienze di qualità senza compromettere il futuro del pianeta”, commenta Erika Sordo, director of marketing and public relations Viva Resorts by Wyndham.
La certificazione “Expert” del protocollo Wyndham Green comprende l’implementazione di programmi di riciclo, l’utilizzo di lenzuola e asciugamani senza cambio giornaliero (con conseguente minor consumo di detergenti e acqua), l’efficientamento dell’illuminazione e dell’aria condizionata, la comunicazione agli ospiti in formato digitale. Vengono inoltre considerate la gestione delle acque reflue, la produzione di energie rinnovabili, l’utilizzo o meno di plastica, la quantità di rifiuti non riciclabili e la sensibilizzazione dello staff.
In linea con questi principi, i due resort di Playacar hanno recentemente ottenuto la Bandiera Blu per la spiaggia e si sono classificati al secondo posto al concorso internazionale di Buone Pratiche Ambientali promosso da Blue Flag, con il progetto Verde Costero: Restauración de Playa con Flora Nativa, a tutela delle dune costiere. Un secondo posto di rilievo considerando la partecipazione di 51 nazioni con oltre 5.000 località candidate.
Il protocollo Wyndham Green prevede parallelamente anche un investimento a favore delle comunità locali, poiché la protezione dell’ambiente non può esulare da quella della società, attraverso iniziative concrete di formazione, educazione e sostegno, per migliorare la qualità di vita delle comunità ed eventuali criticità sociali.
Il massimo livello “Expert” raggiunto da Viva Maya by Wyndham e Viva Azteca by Wyndham alza l’asticella dell’ospitalità sostenibile nei Caraibi messicani e serve da ispirazione per tutta la travel industry, affinché si orienti verso forme di turismo più consapevoli e responsabili.
Il risultato rientra in un’ampia strategia della catena alberghiera, che vede tutte le strutture del portfolio impegnate a raggiungere il massimo obiettivo, da considerarsi al centro della catena del valore. Una sorta di élite virtuosa, in cui tutti condividono i benefici.
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Nonostante la difficile situazione geopolitica che coinvolge il Medio Oriente, la Giordania continua a distinguersi come un Paese stabile e profondamente devoto alla pace. «Tutto il popolo giordano, a partire da Sua Maestà il Re e dal governo, è unito nella volontà di promuovere la pace e la stabilità nella regione» afferma Ramzi Zawaideh, area manager Italia di Royal Jordanian. «Nel nostro Paese si vive un’atmosfera di normalità, pur nella comprensibile preoccupazione per ciò che accade nei territori vicini».
Operazioni potenziate e sicurezza ai massimi livelli
Royal Jordanian, a differenza di altri vettori, non ha mai sospeso le proprie operazioni nell’ultimo periodo. Anzi, ha rafforzato la propria presenza, aumentando il numero dei voli e implementando ulteriori misure di sicurezza. «La nostra compagnia è oggi tra le top 10 al mondo in termini di sistemi di sicurezza, un elemento cruciale che ci garantisce competitività e fiducia da parte dei passeggeri».
Il vettore è in forte espansione, con una flotta che passerà dagli attuali 25 a 45 aeromobili nei prossimi due anni, accompagnata dall’apertura di nuove rotte in Europa, India e Stati Uniti. «Il nostro obiettivo è collegare la Giordania al mondo, offrendo un'opzione solida e affidabile per il traffico intercontinentale. Come compagnia di bandiera siamo fortemente impegnati anche nella promozione della destinazione Giordania, in particolare verso il mercato italiano», prosegue Zawaideh.
Due anni fa, infatti, l’Italia rappresentava il primo mercato turistico per la Giordania in termini di arrivi. Un dato che Royal Jordanian punta a consolidare anche attraverso attività congiunte con istituzioni e partner locali.
Giubileo del Tevere: simbolo di pace e collaborazione
Tra le iniziative recenti più significative, la compagnia ha preso parte - insieme all’Ambasciata di Giordania e alle autorità italiane - al Giubileo del Tevere. Durante la cerimonia, è avvenuto il versamento simbolico dell’acqua del fiume Giordano nel Tevere, a rappresentare l’unione dei fiumi battesimali del cristianesimo e a rafforzare i legami di amicizia tra i due Paesi.
«Royal Jordanian crede fortemente nella diplomazia culturale e nella promozione della pace attraverso il dialogo e la cooperazione. Questi valori sono parte integrante della nostra missione, così come l’invito rivolto ai turisti italiani a scoprire la bellezza, la storia e l’ospitalità del nostro Paese».
Per l’estate 2025, la compagnia ha potenziato i collegamenti dall’Italia, in particolare ad agosto. Da Roma si volerà quotidianamente, con un incremento nel weekend, mentre da Milano saranno operativi cinque voli settimanali, per un totale di 14 frequenze settimanali. In programma anche l’apertura della nuova rotta su Venezia a partire dal prossimo anno.
(Quirino Falessi)
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[post_content] => Non più solo camera e colazione. A Roma, l'hôtellerie contemporanea esplora nuove identità, trasformando gli hotel in spazi culturali aperti, ibridi, partecipativi.
È il caso del Cloud 7 Hotel Roma, nuovo progetto di Kerten Hospitality, che ha scelto di fondare la propria identità sull’intersezione tra arte contemporanea, interior design e spirito comunitario nel cuore della Capitale. Lontano dalle logiche dei classici boutique hotel, Cloud 7 propone un’esperienza estetica e culturale accessibile, pensata per target di viaggiatori consapevoli, giovani professionisti e nomadi digitali, ma anche turisti in cerca di autenticità, qualità e ispirazione.
Tutte le 37 camere – distribuite su sei piani – sono diverse per dimensioni e taglio, ma accomunate da una coerenza stilistica che valorizza materiali tattili, tonalità avvolgenti e dettagli artigianali. Le carte da parati custom, le testate letto rivestite con tessuti pregiati e i pezzi di arredo disegnati su misura restituiscono un’atmosfera curata ma informale. Le luci, firmate da brand come SLAMP, Artemide, Estiluz e LODES, completano ogni ambiente con tocchi scenografici che amplificano l’esperienza sensoriale.
Non solo hotel: un punto di incontro tra ospiti e locals
Il cuore pulsante dell’hotel è il social hub, uno spazio multifunzionale aperto al pubblico, dove si lavora, si conversa, si ascolta, si scopre. Progettato per favorire interazioni autentiche, lo spazio accoglie eventi, colazioni, momenti di coworking e attività culturali. A completare l’offerta, il corner grab&go propone snack e bevande per chi desidera una pausa veloce in un ambiente conviviale.
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Spazi espositivi e design
Fin dalla progettazione, Cloud 7 Hotel Roma è stato pensato come un luogo in cui l’arte non si limita a decorare, ma diventa parte integrante dell’esperienza. La curatrice Agnese Landolfo ha orchestrato un racconto visivo che coinvolge artisti affermati e giovani talenti, dando forma a una collezione diffusa che attraversa corridoi, camere e spazi comuni.
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Tra i nomi coinvolti figurano Alessandro Calizza, che accoglie i visitatori nella lobby con un’installazione ambientale ispirata ai volti della classicità; Giovanni Lo Castro, con un trittico pittorico per l’area Grab&Go; Ilic Arnone, che firma le tele del Social Hub; e Federico Russo, autore di venti opere uniche nelle camere, dove fonde grafica contemporanea e memoria visiva della città.
A questi si affiancano i vincitori del contest realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma. «Cloud 7 Hotel Roma apre le porte e presenta un progetto artistico in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. - spiega Giacomo Nicolodi, group marketing & communications director di Kerten Hospitality - Questa iniziativa mira a integrare l’arte contemporanea nell’esperienza alberghiera, creando spazi unici che celebrano la creatività e la cultura romana. La partnership offre ai nostri ospiti l’opportunità di immergersi nell’arte locale, trasformando il loro soggiorno in un’esperienza culturale indimenticabile».
Gli studenti hanno creato affreschi site-specific distribuiti lungo i quattro piani dell’hotel, tra cui spiccano le iconografie femminili di Francesco Carlucci, gli acquerelli delicati di Alessia Bonamano e le “nuvole di Roma” di Giulia D’Ippolito, che trasformano il corridoio dell’ultimo piano in un percorso poetico.
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Kerten Hospitality
Kerten Hospitality è un operatore di ospitalità lifestyle che crea destinazioni, esperienze e community su misura. Il Gruppo gestisce e opera progetti di ospitalità che trasformano le destinazioni attraverso collaborazioni significative con i propri marchi e altri brand nei settori food & beverage, retail, entertainment, arte e wellness, concentrandosi sulla creazione di ecosistemi e ambienti comunitari unici. Con un portfolio di 12 marchi lifestyle e 11 progetti operativi, Kerten Hospitality vanta una presenza globale che abbraccia oltre 57 progetti distribuiti su tre continenti, con destinazioni importanti in Egitto, Georgia, Italia, Giordania, Regno dell'Arabia Saudita, Marocco, Kuwait, Turchia e Emirati Arabi Uniti.
«Con un focus sui mercati ad alta crescita, Kerten Hospitality sta espandendo la sua presenza in Medio Oriente, Africa ed Europa - spiega Nicolodi -. La recente apertura del Cloud 7 Hotel a Roma rappresenta un importante passo in questa espansione. Come abbiamo fatto nella Capitale, ogni progetto integra talenti locali ed elementi culturali, creando destinazioni immersive e centrate sulla comunità».
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[post_content] => Ha ufficialmente aperto i battenti il W Florence, lussuoso rifugio nel cuore di Firenze che dona nuova vita a un edificio storico in stile razionalista-modernista, che ospitava un tempo l’ex Grand Hotel Majestic.
Situao in Piazza dell’Unità Italiana, con ingresso da via del Melarancio, l’hotel è a pochi passi dal Duomo, dalla Basilica di Santa Maria Novella e dal distretto dello shopping in centro città: la struttura dispone di 119 camere dal design ricercato, tra cui 16 suite e una Penthouse, oltre a spazi interni ed esterni perfettamente integrati, che includono un cortile centrale parzialmente coperto, circondato da interessanti proposte gastronomiche. Il rooftop garden, infine, regala una vista panoramica sull’architettura iconica di Firenze.
«L’apertura di W Florence segna l’arrivo di un’esperienza di ospitalità audace e immersiva in una delle città artistiche più vivaci d’Italia - dichiara Helen Leighton, vice president, Luxury Brands, Emea -. Siamo impazienti di vedere i nostri ospiti immergersi nel ricco tessuto culturale di Firenze, reso ancora più vivo grazie al design audace di W Florence, alle sue proposte culinarie innovative e all’inconfondibile servizio firmato W».
Le 119 camere e suite all’avanguardia combinano elementi in marmo e motivi grafici, proponendo una reinterpretazione contemporanea di materiali classici, in un perfetto equilibrio tra eleganza senza tempo e innovazione. La palette cromatica si ispira alla città: verdi intensi, rosso Medici e blu regale.
La proposta gastronomica è un’inedita fusione tra cucina italiana contemporanea e sapori internazionali: Tratto proporrà un concept gastronomico italiano contemporaneo, audace ma informale, nato dalla visione del giovane e dinamico collettivo di Trattoria contemporanea. Dopo il ristorante stellato a Lomazzo, nei pressi del lago di Como, questa sarà la volta di un nuovo format di casual dining.
In apertura a fine estate 2025, Zefiro Rooftop sarà il rooftop panoramico dell’hotel: l’offerta comprenderà cocktail d’autore, piccoli piatti creativi e un ricco programma di eventi. In arrivo a coda dell’estate 2025 anche Akira Back che porterà in Toscana la visione audace e artistica dello chef stellato Michelin, reinterpretando in chiave contemporanea le tradizioni culinarie giapponesi e coreane.
W Florence ospita Fit, la palestra iconica del brand, aperta 24 ore su 24 e attrezzata con macchinari all’avanguardia per allenamenti cardio e con i pesi, per permettere agli ospiti di rimanere attivi in qualsiasi momento. L’hotel offre inoltre spazi meeting flessibili, che coniugano design contemporaneo e tecnologie avanzate, ideali per eventi che vanno da incontri riservati a conferenze aziendali di ampia portata.
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Non solo mezzi di trasporto sul mare per raggiungere Corsica, Sardegna e Baleari ma veri e propri laboratori galleggianti per osservare e difendere, attraverso specifiche azioni e progetti, il nostro mare.
Le navi gialle e blu di Corsica Sardinia Ferries solcano il mare dal 1968 e da molto tempo sono impegnate a preservare l’ecosistema e la biodiversità marina.
Un’attenzione continua e costante che si rivela in tante attività portate avanti in collaborazione con enti di ricerca, attività che rientrano nell’ampio eco programma della compagnia: Yellow Cares.
Con la partecipazione alla diciannovesima stagione di “Monitoraggio cetacei nel Santuario Pelagos” di ISPRA, Fondazione Cima, Università di Pisa, Accademia del Leviatano ed EcoOcean, Corsica Sardinia Ferries conferma il suo sostegno al mondo della ricerca.
I ricercatori imbarcati sui traghetti di Corsica Sardinia Ferries in partenza da Tolone, Nizza, Vado Ligure o Livorno, raccoglieranno, anche quest’anno, importantissimi dati sulla presenza dei cetacei e di altre specie di grande interesse per la scienza, come squali, mante e tartarughe, nel Santuario Pelagos.
Il progetto, coordinato da ISPRA, è iniziato nel 2007 e ha permesso la raccolta di dati importantissimi per la conservazione delle specie di cetacei presenti in quest'area.
Durante gli oltre 2.000 viaggi effettuati dagli studiosi, sono stati registrati più di 6.500 avvistamenti e oltre 45.000 esemplari totali e i dati raccolti hanno permesso di realizzare oltre 100 lavori, tra pubblicazioni, conferenze e tesi di laurea.
Da tre anni questa attività fa parte di un Progetto europeo: il Life CONCEPTU MARIS, dedicato al miglioramento delle conoscenze sulla distribuzione e sullo stato di salute di cetacei e tartarughe in mare aperto.
“I primi viaggi del 2025 lasciano sperare in una stagione ricca e dimostrano ancora una volta l'importanza di mantenere un programma di monitoraggio a lungo termine - afferma Paola Tepsich – ricercatrice di Fondazione Cima - dopo 19 anni, il mare riesce ancora a stupirci: quest’anno, già nel mese di maggio, abbiamo avvistato - tra Vado Ligure e Ile Rousse - per ben 2 volte gruppi di globicefali, di almeno 30 individui ciascuno, specie che in passato abbiamo incontrato sempre in estate inoltrata”.
Di fatto ad oggi tutto il settore della navigazione si sta adeguando ad osservare una serie di regole per ridurre l’impatto sul mare. Nello specifico gli equipaggi di Corsica Sardinia Ferries seguono una formazione continua sulle specie e la biodiversità.
“Ma se è vero che c’è sempre stata la consapevolezza dell’impatto della navigazione – aggiunge Tepsich – è anche vero che è mancata la stessa consapevolezza sul cambiamento climatico che interessa il mare , del quale si parla forse da due anni. Ad oggi la temperatura del Mar Ligure è aumentata di 5 gradi, ma attualmente non sappiamo ancora quali saranno gli scenari futuri. Ci limitiamo per ora ad evidenziare che il cambiamento è in atto ed è anche molto veloce”.
L’acqua occupa la maggior parte del pianeta, ma l’uomo vive sulla terra, infatti la maggior parte dell’inquinamento viene dalla terra e poi di conseguenza interessa il mare. Non solo, ma l’incidenza della navigazione sulla salute del mare e dell’ambiente è irrisoria se paragonata ad altre forme di inquinamento. Questo non vuol dire che l’attenzione non deve essere alta. Proprio per questo le compagnie di navigazione stanno investendo a 360 gradi con l’obiettivo di ridurre l’impatto sul mare. Nello specifico Corsica Sardinia Ferries, grazie alle best practice dell’eco navigazione, è riuscita tra il 2018 e il 2023 a ridurre le emissioni di CO2 del 18%.
“Continuiamo a monitorare il cambiamento – conclude Tepsich – Lo studio iniziato nel 2007 ad oggi rappresenta la serie storica più lunga che ci consente di avere a disposizione un pool di dati, importanti per un settore, come quello del mare aperto, decisamente scoperto da questo punto di vista”.
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