29 luglio 2014 16:04
«Siamo lieti che con l’approvazione del Decreto su Cultura e Turismo siano state accolte le proposte più volte sollecitate in materia di alleggerimento fiscale per il settore – dichiara il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio -. E’ un intervento significativo che prevede misure concrete per dare ossigeno e sostenere il turismo, ad iniziare dai crediti d’imposta del 30% per la riqualificazione, anche degli arredi, delle strutture alberghiere e per la digitalizzazione delle imprese. Importante anche l’“art bonus” del 65%” per i privati che sostengono il patrimonio pubblico artistico e culturale, attrattore fondamentale del nostro paese e elemento di senso dei territori. Consideriamo altrettanto significativa la trasformazione dell’Enit in ente pubblico economico: confidiamo si possa realizzare un primo passo significativo – in attesa della fondamentale riforma del Titolo V – per un doveroso reale coinvolgimento delle Regioni per la promozione della “destinazione Italia” sui mercati internazionali attraverso un migliore utilizzo delle risorse finora troppo disperse in singole attività promozionali che non hanno portato a risultati concreti».
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[post_content] => Si chiama Go World Online ed è la nuova piattaforma dell'omonimo operatore marchigiano: un catalogo dinamico dedicato alle agenzie di viaggio per preventivi e prenotazioni di una vasta selezione di hotel, trasferimenti, tour, escursioni e di tutte le proposte esclusive dei brand del gruppo. E tra i plus per le adv, il calcolo automatico della commissione e la non applicazione della quota di iscrizione.
Go World si propone così di rispondere alla crescente domanda degli agenti di avere a disposizione strumenti facili e veloci a supporto del booking. La piattaforma è stata sviluppata nell’ottica di ottimizzare la customer experience, con una interfaccia semplice e intuitiva e una ricca proposta di categorie di ricerca e personalizzazione delle proposte. Le idee di viaggio create dagli adv possono tra l'altro essere salvate e prenotate successivamente, con aggiornamento automatico di prezzi e disponibilità.
“Siamo orgogliosi di lanciare questa novità sul mercato, frutto di un grande investimento e di due anni di analisi e progettazione - spiega Ludovico Scortichini, presidente di Go World - Con questa piattaforma la nostra vocazione tailor made si evolve sul piano tecnologico e si fa più veloce, più fruibile e più vicina alle agenzie, in un’ottica di ricettività e massima reattività alle esigenze del trade". “Go World Online vuole essere uno strumento a supporto dell’interazione tra agente di viaggio e booking - aggiunge Carmen Ruggiero, responsabile del progetto -. Il sito mira a semplificare e velocizzare il rapporto tra agenzie e to, garantendo a ogni richiesta la scelta del giusto mix di autonomia e supporto dei nostri specialisti di destinazione. In questo modo siamo in grado di garantire risposte più rapide, più efficaci e il consueto standard qualitativo delle proposte elaborate dal nostro booking".
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[post_content] => La Sardegna si appresta a rivedere la continuità territoriale con la proposta di una nuova normativa "che potrebbe essere presentata già alla fine di aprile" secondo quanto dichiarato dall'assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ripreso dall'Ansa.
Si tratta "di un disegno di legge che disciplini i diversi strumenti, tutti non alternativi ma complementari agli oneri di servizio pubblico, individuati come efficaci per superare le criticità e le rigidità dell'attuale sistema di continuità territoriale".
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Sono queste le frecce all'arco del Venezuela, destinazione che vuole rilanciarsi sullo scacchiere internazionale e sul mercato Italia, paese a cui è legata da un rapporto di lunga data e da legami di solidarietà grazie agli storici e importanti flussi emigratori.
A parlare dei piani di sviluppo del Venezuela, la viceministra del Turismo internazionale Leticia Gomez, che racconta: «Stiamo continuando a impegnarci per posizionare il Venezuela come destinazione internazionale, attraverso la partecipazione a fiere e partnership commerciali. L'obiettivo è quello di comunicare la vasta offerta del Paese, che propone ai visitatori paesaggi incontaminati e naturali, un prezioso patrimonio storico e un ricco cartellone di manifestazioni culturali che esaltano lo spirito creativo del nostro popolo».
Il Governo sta lavorando anche per espandere la connettività aerea del Paese. «Sempre più compagnie aeree internazionali stanno inserendo il Venezuela nel loro network - spiega Gomez -. Inoltre la nostra compagnia di bandiera, Conviasa, ha aumentato le frequenze incorporando nuove rotte (come in America Latina e Caraibi, Europa, Asia) e ampliando la sua flotta».
L'offerta turistica del Venezuela è cambiata e si sta adeguando alle richieste del nuovo turista. «C'è una nuova attenzione alla sostenibilità - spiega la viceministra del Turismo -, alla tutela della natura e ai protocolli di biosicurezza. Un impegno che ci permette di promuovere la presenza di un ambiente ideale per attività all'aperto: alpinismo, sport acquatici come surf, windsurf o immersioni, birdwatching, turismo naturalistico nei meravigliosi parchi nazionali come La Restinga e Macano, turismo d'avventura e a rischio controllato con personale altamente competente e preparato».
Tra le principali destinazioni, l'isola di Margarita, la Perla dei Caraibi, ma anche il Parco Nazionale di Canaima nello Stato di Bolivar o l'arcipelago di Los Roques. «Senza dimenticare il fenomeno dei fulmini del Catatumbo osservabile nello stato di Zulia, nella città di Ologà - conclude Gomez -, Mérida, che ospita il sistema di funivie più lungo del mondo, e Caracas, la Capitale, città di fascino e storia».
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E' stato un 2022 sopra alle aspettative quello di Quality Group, che ha permesso all'operatore torinese di scollinare oltre i 110 milioni di euro di fatturato, nonostante i soli nove mesi di reale attività. Un risultato che pone la compagnia al terzo posto nella classifica dei tour operatori italiani per giro d'affari complessivo stilata da Pambianco. Quality si trova infatti dietro solo ad Alpitour (868 mln) e Veratour (182 mln), ma davanti a Nicolaus Tour (98 mln) e Idee per Viaggiare (94 mln).
Tra i brand del gruppo si sono distinti in particolare Italyscape ed Europa World: il primo nel 2022 ha raddoppiato il fatturato, mentre il secondo ha raggiunto volumi del 18% superiori a quelli del 2019. Tra le mete più richieste dai viaggiatori ci sono stati poi gli Stati Uniti, Dubai, Egitto, Giordania e Polinesia. Risultati sopra ogni aspettativa anche per Perù, Islanda, Indonesia, Turchia, così come ottimo è stato il riscontro di Maldive e Seychelles.
“Per noi il 2022 è stato un anno di forte rilancio: siamo stati in grado di rimettere repentinamente in moto il nostro team operativo, fermo per 24 mesi, che ha reagito con grande spirito di sacrificio, capacità ed entusiasmo, riuscendo a gestire un volume di partenze e di difficoltà tecniche davvero notevoli - sottolinea il direttore commerciale Quality Group, Marco Peci -. Pur non avendo raggiunto i numeri del 2019, abbiamo comunque ottenuto il terzo posto per fatturato della classifica 2022 dei tour operator italiani stilata da Pambianco: un traguardo importante, ottenuto grazie al contribuito sostanziale, al supporto e alla fiducia delle agenzie di viaggi e di tutti i reparti operativi, commerciali e amministrativi".
E il trend di crescita prosegue in modo vigoroso anche nel 2023. Oltre alle destinazioni che nel 2022 hanno performato al meglio, il nuovo anno vede infatti riaffermarsi i prodotti che erano partiti con maggior lentezza, quali India, Messico, Argentina, Indocina e Australia. Quality registra inoltre con entusiasmo la riapertura della Cina al turismo internazionale annunciata in questi giorni. Essendo il Paese una delle destinazioni storiche della programmazione Mistral tour, potrebbe tornare a performare già dalla prossima estate. Sempre Mistral tour sta poi lavorando intensamente a livello di programmazione anche su Algeria, Qatar e Arabia Saudita.
“Nel 2023, se le prenotazioni continuassero con lo slancio di questi primi mesi dell’anno, potremmo avvicinarci o addirittura superare il risultato 2019 - conclude Peci -. Gli enti del turismo e le compagnie aeree ci stanno supportando fortemente per dare fiducia al mercato e per sostenere le agenzie nel processo di rilancio delle tante destinazioni nel mondo che hanno riaperto e che stanno raccogliendo risultati importanti”.
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[post_content] => Napoli si conferma al centro dell’offerta Msc, con la città partenopea che accoglierà circa 412 mila passeggeri grazie a ben 83 scali effettuati da tre navi: la nuova World Europa, oltre a Grandiosa e Fantasia. Il gruppo crocieristico ha voluto essere presente come ogni anno alla Bmt, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto con le agenzie di viaggi e tutti gli operatori del settore, che rappresentano un punto di forza per la crescita della Compagnia e dell’intero comparto turistico.
“La Bmt è la migliore occasione per concentrarci sulla nostra offerta per la stagione estiva 2023, che sta già vedendo un boom di prenotazioni con il mar Mediterraneo - ha sottolineato in particolare il managing director, Leonardo Massa -. Ben 13 navi su 22 saranno impiegate nel mare Nostrum, con 14 diversi porti di imbarco e oltre 4 milioni di ospiti attesi. Tante le novità anche al di fuori dell’area Mediterranea con il debutto della Meraviglia a New York, della Bellissima in Giappone e l’arrivo dell'Euribia il prossimo giugno. Il 2023 si preannuncia un anno d’oro per la nostra compagnia, con un record in termini di volumi e di offerta che comprende 140 destinazioni in 40 paesi e più di 50 porti di imbarco nel mondo”.
Per la prossima stagione estiva ormai alle porte, Msc ha infatti confermato l’operatività di tutte le 22 navi della sua flotta, compresa la nuova ammiraglia Euribia, il cui battesimo è previsto per il prossimo giugno. L’Italia sarà il punto di riferimento per le crociere nel Mediterraneo, con ben 14 città toccate dalle navi Msc. I porti da cui i passeggeri possono imbarcarsi sono Napoli, Genova, Civitavecchia, Palermo, Messina, La Spezia, Siracusa, Livorno, Venezia/Marghera, Bari, Brindisi, Monfalcone, Trieste e Olbia.
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Queste sono due delle domande principali a cui risponde il revenue management, disciplina economica che prevede l'uso armonico e integrato di strategie relative alla distribuzione, all'ottimizzazione dei canali di vendita e alle tariffazioni dinamiche per ottenere il massimo profitto possibile in un arco temporale definito e in un preciso territorio. Una disciplina che negli ultimi vent'anni ha rivoluzionato il mondo dell'hotellerie e l'approccio al business della ricettività.
Pioniere del revenue management in Italia, Franco Grasso è considerato uno dei massimi esperti in questa disciplina. Il ceo e founder del Franco Grasso Revenue Team sarà uno dei protagonisti del Travel Open Day Hospitality, evento b2b itinerante (primo appuntamento 22 marzo 2023 a Urbino) che vedrà i rappresentanti dell'ospitalità italiana incontrare i fornitori di servizi e vivere momenti di formazione e networking.
Travel Open Day Hospitality
22 Marzo 2023 (Prima Tappa)
"Data" – Osservatorio della città – P.le Borgo Mercatale, Urbino
Evento rivolto alle strutture ricettive
Scopri di più
«Oggi per un albergo è fondamentale avere un buon sito, un buon booking engine e una ota di riferimento importante - spiega Franco Grasso -: si tratta di canali che ti permettono di accedere a una massa critica di persone digitali di cui possiamo intercettare l'attenzione e che possiamo convertire in clienti».
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Strumenti fondamentali soprattutto per aiutare le performance nei periodi di bassa stagione. «Le camere d'albergo hanno tanti costi fissi, quelli variabili sono molto bassi - continua Grasso -: se riempiamo tutte le camere ai migliori prezzi possibili, i profitti possono essere davvero importanti. Non è raro che un albergo possa avere una marginalità dal 30 al 50%».
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[post_content] => Frammentazione e carenza di risorse umane. Sono le grandi questioni aperte del settore termale italiano secondo Massimo Caputi, presidente di Terme Italia: la holding che oggi gestisce sei strutture del comparto, tra cui Terme di Saturnia, Terme di Chianciano e Terme di Salice, con altre due arrivo in pipeline a breve e il progetto di giungere a quota 15 entro il 2025. "Il nostro segmento sta vivendo un momento di grande ripresa - ha spiegato lo stesso Caputi in occasione del forum Pambianco sull'ospitalità a Milano -. Sull'onda della ripartenza post-Covid, le persone sono sempre più attente ai temi della salute e cominciano a mostrare competenze crescenti in materia di acque, ricercando quella migliore a ogni singolo caso ".
A fronte di una richiesta più esigente, il sistema termale italiano si dimostra però ancora indietro rispetto ai modelli europei più avanzati: "In Francia ci sono quattro grandi complessi che controllano l'80% dell'offerta dedicata - ha proseguito Caputi -. Immagino e mi auguro quindi che anche alle nostre latitudini si intraprenderà presto tale percorso di aggregazione. Il modello da seguire è quello del format benessere-leisure, dedicato soprattutto alla prevenzione. Solo così si può infatti attirare un pubblico che oggi si sta facendo sempre più giovane, tanto che l'età media di chi frequenta le terme in Italia è passata in tempi recenti da 55 a 40 anni".
Da non sottovalutare è anche il crescente interesse degli investitori internazionali verso le acque italiane: "Da noi si sono mossi soprattutto i russi, che hanno acquisito una quindicina di strutture nella Penisola. Il fenomeno si è ovviamente fermato con lo scoppio della guerra in Ucraina - ha rivelato Caputi -. Si tratta però di un segnale piuttosto forte. Tanto più che, lato domanda, gli ospiti russi sono generalmente dotati di budget di spesa piuttosto elevati. Basti pensare che da noi alle Terme di Saturnia rappresentavano tradizionalmente circa il 25% della clientela ma pesavano per il 50% dei ricavi".
A frenare lo sviluppo del prodotto termale in Italia è poi anche il fattore risorse umane: "Il cuneo fiscale eccessivo danneggia l'intero sistema - ha chiosato Caputi -. Soprattutto perché a questo riguardo la differenza con altri Paesi competitor come la Spagna è davvero enorme. E poi manca una scuola di formazione adeguata a livello nazionale. Certo, pure il reddito di cittadinanza non ha aiutato. Ma non si può addossargli tutte le colpe. I suoi effetti si sono fatti sentire soprattutto sui profili di livello più basso, mentre oggi manca personale per qualsiasi ruolo. Noi per esempio stiamo cercando sei spa manager e non ne troviamo nessuna!".
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[post_content] => Oltre 140 nuove opportunità lavorative, tra cui posizioni annuali, nel turismo in Sardegna: sono questi i numeri delle assunzioni in corso per Delphina hotels & resorts, catena alberghiera sarda da 30 anni specialista delle vacanze nel Nord Sardegna con 12 hotel cinque e quattro stelle, prestigiose ville e residence affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, l'Arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara, nelle località di Cannigione, Palau, Santa Teresa Gallura, Isola Rossa e Badesi.
Delphina punta a far crescere la sede centrale di Palau con la ricerca, per l’area commerciale e gestionale, di un operation manager, di un direttore area tecnica, di un revenue manager, di un assistente per il controllo di gestione, di un web marketing manager, grafici e travel consultant per il reparto prenotazioni mentre nelle strutture proseguono le selezioni per guide turistiche, comandante di imbarcazioni, biologi, responsabile ufficio escursioni, oltre che guest relation, maître, capi partita di cucina, commis di cucina e di sala, chef de rang, barman, baristi, addetti al front desk e cameriere ai piani.
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Il Consorzio Italy Family Hotel è nato dal sogno di Marina Pasquini che, a partire dal suo Hotel Belvedere di Riccione, ha deciso di creare una realtà alberghiera che rispondesse alle esigenze dei bambini. «Ho fondato il consorzio insieme ad altre 4 mamme albergatrici. – racconta - Due di noi erano di Riccione, una di Laigueglia, una del Lago di Garda e una di Cinquale. Abbiamo fissato una serie di requisiti necessari indicati dai Bino: una serie di valori verificati periodicamente e relativi ai servizi family, agli strumenti e alle strutture disponibili in camera, all’offerta diversificata del ristorante e alle numerose attività per i bambini. Grazie a queste caratteristiche il Consorzio, che ora comprende 135 hotel, garantisce un’offerta di vacanza sia invernale che estiva, al mare e in montagna, e ha il primario obiettivo di intercettare la domanda del segmento family, generando richieste per gli hotel associati, presenti in 14 regioni italiane.
«Lavorare insieme ci permette di trovare le soluzioni necessarie. – prosegue Pasquini - Ci aiutiamo l’un l’altro, facciamo tanta formazione e ci mettiamo in gioco, cercando di realizzare i nostri desideri d’infanzia». Gli Italy Family Hotel offrono servizi, attenzioni e flessibilità, un pediatra disponibile h24, la baby sitter e gli istruttori di nuoto, di sci e anche di teatro. E, per meglio interpretare i desideri della famiglia italiana in vacanza, lo scorso febbraio il Consorzio ha commissionato a SdV Marketing una ricerca sul turismo family nel nostro paese e sulle sue necessità.
«È stato proposto un questionario a un database di 790 clienti e persone interessate. - spiega il consulente Nicola Gaddi – Ne è emersa una grande razionalità nella scelta dei servizi disponibili in base all'età dei figli, il fatto che il 95,7% delle famiglie non cambierebbe la tipologia di struttura della propria vacanza, la grande attenzione del campione alla pulizia, alla posizione della struttura, all’intrattenimento e alla presenza di un’area giochi, ma anche alle offerte. Le famiglie si appoggiano all’agenzia se il viaggio è lungo e con molte persone, oppure si muovono autonomamente dopo aver fatto attente ricerche in rete e seguendo il consiglio di amici e il passaparola».
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