6 luglio 2022 15:21

Andrea Mele Vice presidente Astoi
La domanda turistica in forte ripresa sta paradossalmente mettendo in difficoltà un comparto che si sta rivelando impreparato a gestire flussi di turisti tanto consistenti. L’estate 2022 è iniziata in salita per i viaggiatori e per tutta la filiera del turismo organizzato, che si trovano a dover gestire gravi disagi dei propri clienti, a causa di ritardi e cancellazioni dei voli. E se i tour operator sono chiamati per legge a farsi carico delle numerose complessità legate alla gestione delle riprotezioni, in situazioni come quelle che si stanno delineando in queste settimane è necessario che anche le linee aeree scendano in prima fila, con gli operatori, per fronteggiare le difficoltà create dalle stesse compagnie ai viaggiatori. Ma fino a oggi, purtroppo, non è stato sempre così.
“Pur comprendendo le difficoltà che stanno investendo in questo periodo il settore del trasporto aereo e i sistemi aeroportuali – è quindi l’appello del vice presidente e responsabile dei rapporti con i vettori di Astoi, Andrea Mele – non possiamo non evidenziare gli importanti effetti negativi diretti sull’attività dei tour operator esplicati dalle numerose cancellazioni o ritardi di voli. In uno scenario come quello attuale, le compagnie aeree sono tenute a fornire agli operatori un’assistenza telefonica od online qualificata, continuativa, sette giorni su sette, nonché tutti gli strumenti necessari per gestire le diverse problematiche dei clienti. Purtroppo, spesso ci troviamo a dover parlare, nel migliore dei casi, con call center stranieri che non conoscono la specificità del nostro lavoro, del nostro mercato e le normative italiane o a gestire attese infinite, non riuscendo in alcuni casi addirittura a raggiungere nessun operatore dei call center, soprattutto nei fine settimana quando gli uffici delle compagnie sono chiusi. Ne conseguono ulteriori carichi e aggravi lavorativi per i tour operator in una situazione già complessa, ma anche un’anticipazione di risorse economiche per risolvere i problemi dei clienti e inevitabili e lunghi iter burocratici per ottenere i dovuti rimborsi da parte delle compagnie aeree. Come operatori del settore siamo immediatamente scesi in campo, come sempre, per affrontare tutte le problematiche conseguenti ai disservizi dei voli, consapevoli del ruolo che ci compete e del complesso periodo storico che tutti stiamo vivendo. Chiediamo però ai vettori di fare la propria parte in un’ottica di piena collaborazione e lanciamo questo forte appello affinché tutti i principali vettori si assumano le proprie responsabilità. Comprendiamo che ci siano problemi di personale negli aeroporti, comprendiamo che anche nelle compagnie aeree vi siano problemi di equipaggio e di servizio, comprendiamo che forse nessuno era preparato a una ripartenza così veloce ma, al tempo stesso, è necessario e urgente comprendere che in questo modo si sta uccidendo definitivamente il turismo dopo due anni di agonia”.
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[post_content] => Sono innumerevoli le idee di viaggio per esplorare la Svizzera con i trasporti pubblici. Treni InterCity ogni 30 minuti, distanze brevi, orari regolari e cadenzati, nessuna prenotazione del posto necessaria, sono alcune delle caratteristiche delle leggendarie ferrovie svizzere. Grazie alla capillarità della rete ferroviaria, i trasporti pubblici offrono una varietà di proposte che comprendono anche corse su treni panoramici spettacolari.
«Le nuove proposte passano attraverso la promozione delle “Gemme Nascoste”, ovvero attrarre i viaggiatori su altre tratte e itinerari ancora poco conosciuti per esperienze uniche, nel nuovo mood del Travel Better», ha affermato Francesca Rovati, media manager Northern Italy di Svizzera Turismo.
Il Girasole Viaggi, tour operator milanese specialista della Svizzera da 35 anni, in collaborazione con Svizzera Turismo e Travel Switzerland, presenta 4 itinerari alla scoperta delle Gemme Nascoste: «Comodamente in treno e con itinerari particolari dal percorso panoramico accattivante, proponiamo Tra laghi e ghiacciai, sul Gotthard Panorama Express, battello su Lucerna, Coira e Trenino Rosso dell’Albula. Tra laghi e castelli, con Neuchatel, Berna, Trenino Verde delle Alpi e Bellinzona. Dal lago dei Quattro Cantoni alla valle del Rodano, su Gotthard Panorama Express, Lucerna, Interlaken Express e Golden Panorama Express, Montreux, Berna e Trenino Verde Alpi. Cultura, Paesaggi e Natura in Svizzera, tra San Gallo, Sciaffusa e le Cascate del Reno», hanno spiegato Giulia Scurria, titolare del t.o. e Claudio Parisi responsabile programmazione e booking.
Anche Travel Switzerland fa la sua parte. È stato formulato un biglietto unico per viaggiare in tutta la Svizzera in 3 tipi di pass: «Swiss Travel Pass per viaggi illimitati in treno, autobus e battello, nonché l'ingresso gratuito a più di 500 musei. Inoltre, sconto del 50% sulla maggior parte delle escursioni in montagna. Disponibile anche come opzione Flex e Youth. Swiss Half Fare Card, per un mese, sconto del 50% sulle tariffe regolari dei trasporti pubblici a CHF 120 combinabile anche con lo Swiss Travel Pass Flex. Swiss Family Card, i bambini da 6 ai 16 anni viaggiano gratuitamente», ha aggiunto il nuovo responsabile per il mercato italiano Ruben Monteiro.
Nel 2024 sono stati registrati quasi 43 milioni di pernottamenti in hotel, il 2,6% in più rispetto al 2023. Gli Stati Uniti con un risultato record di 3,5 milioni di pernottamenti e una crescita del 13,9%, si posizionano dopo la Germania che ha raggiunto i 3,8 milioni e un +0,5% di crescita, tradizionalmente il mercato estero più importante per il turismo svizzero. Il 2024 è stabile per quanto riguarda il mercato italiano. Si chiude con un leggero calo nei pernottamenti, -0,2% rispetto al 2023 e un aumento degli arrivi del+2,2% vs 2023, dovuto anche alle proposte di gite giornaliere a bordo dei treni panoramici come Bernina Express, Trenino Verde delle Alpi e Ferrovia Vigezzina-Centovalli. L’Italia si posiziona al sesto posto fra i mercati esteri. I pernottamenti sono distribuiti linearmente nei 12 mesi con un picco ad agosto e a dicembre.
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[post_content] => Conto alla rovescia per l'ingresso ufficiale di Oman Air nell'alleanza oneworld: debutto fissato per il prossimo 30 giugno, come ricorda il ceo della compagnia aerea, Con Korfiatis.
Il vettore basato a Muscat "si divertirà a crescere di nuovo" con l'aggiunta di nuovi aeromobili alla flotta, inclusi i Boeing 787, ha affermato Korfiatis, con la possibilità che uno dei nuovi Dreamliner venga dipinto con una speciale livrea oneworld per celebrare l'ingresso nell'alleanza.
«Ma sarà una crescita 'controllata', saremo pragmatici e faremo affidamento sui buoni rapporti che stiamo costruendo attraverso oneworld e un paio di altre partnership chiave che abbiamo, per offrire questa piattaforma globale attraverso le nostre alleanze». Korfiatis spiega inoltre che Oman Air prevede di riprendere i voli bigiornalieri per Londra Heathrow alla fine del 2026, recuperando due preziosi slot di decollo e atterraggio da Heathrow, che sono stati affittati a un'altra compagnia aerea per diversi anni.
Il vettore aggiungerà anche Amsterdam al network, a partire dal 1° luglio, e rumors lasciano intendere che Singapore potrebbe seguire subito dopo.
Dall'hub di Muscat, Oman Air vola verso cinque hub delle compagnie aeree partner di oneworld - Amman, Colombo, Doha, Kuala Lumpur e Londra Heathrow - e collabora già con i membri di oneworld Malaysia Airlines, Qatar Airways, Royal Jordanian e SriLankan Airlines.
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[post_content] => Santanchè e i flussi. "Bisogna lavorare sulla gestione dei flussi, ma io vorrei parlare dell'undertourism". Eccoci qua. Travata un'altra parola da contrapporre all'overtourism. Undertourism. In parole povere: dove c'è poco turismo. Dove bisogna aumentare i flussi. Naturalmente è un'invenzione del ministro Santanchè, che, e gliene facciamo merito, non si stanca mai di trovare sempre nuovi sguardi per evitare di affrontare i problemi.
"C'è una narrazione sull'overtourism, ma dimentichiamo che il fenomeno riguarda solo il 4% del territorio nazionale – ha detto Santanchè –. Il restante 96% merita attenzione e investimenti. L'Italia è tutta una nazione turistica, dobbiamo rafforzare la promozione delle zone meno conosciute che non sono meno belle, ma semplicemente meno conosciute, penso alle aree interne e alle isole minori".
Considerazioni
Due cose: innanzitutto sarà pure come dice lei, ma quel 4% del territorio nazionale in alcune stagione non vive più. A parte i pericoli per le città più fragili come Venezia, ma vi sono città così assaltate dal turismo, che la vita di ogni giorno per i cittadini diventa quasi irreale. Per non parlare di tutte le conseguenze di questo fenomeno. Abitazioni adibite ad affitto breve, aumento vertiginoso dei prezzi, eccetera eccetera.
Secondo. Secondo il ministro sarebbe opportuno che i luoghi meno conosciuti fossero riempiti di turisti. Specialmente le isole minori. Le isole minori? Le isole minori sono piene di turisti fino al collo. Tutte le isole minori. Che facciamo le lasciamo affondare sotto il peso del profitto? Without words.
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[post_content] => Finnair tornerà a volare nei cieli del Canada nel 2026, dopo una pausa di ben 11 anni: la compagnia aerea finlandese raggiungerà Toronto a partire dal 4 maggio del prossimo anno, con tre frequenze settimanali nei giorni di il lunedì, mercoledì e domenica.
«Siamo entusiasti di far crescere il nostro network nordamericano e di riportare il Canada come destinazione. Toronto è una destinazione di viaggio molto popolare e offre, soprattutto ai nostri clienti europei, ottimi collegamenti anche con altre parti del Canada» afferma Christine Rovelli, chief revenue officer di Finnair.
Toronto, la più grande città del Canada e il centro commerciale e finanziario del Paese, è nota per la sua vita culturale multiculturale e vivace. A poco più di cento chilometri dalla città si trova anche una delle attrazioni più famose del Canada, le cascate del Niagara, che rendono facile per i viaggiatori combinare una vacanza in città con esperienze nella natura.
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Le vacanze sono sempre più costose. L’Emilia Romagna è la regione che nell’estate 2025 offre i migliori prezzi sul fronte delle strutture ricettive, mentre le località balneari della Sardegna si confermano quelle più costose. Il dato emerge da una ricerca realizzata da Assoutenti che ha analizzato i costi a carico delle famiglie che stanno prenotando in questo periodo le vacanze estive.
Una famiglia con due figli che decide di trascorrere una settimana in villeggiatura a cavallo di Ferragosto (dal 9 al 16 agosto) in un hotel a 3 stelle spende, prenotando in questi giorni, un minimo di 1.030 euro a Rimini, 1.498 euro a Riccione, 1.512 euro a Milano Marittima – spiega Assoutenti –.
Selezione fra regioni
Chi opta per la Toscana, deve mettere in conto una spesa minima sopra i 1.600 euro a Lido di Camaiore e Viareggio, che diventano 2.226 euro se si sceglie Marina di Pietrasanta. Prezzi diversificati in Liguria: se a Rapallo per la stessa settimana di villeggiatura bastano 1.610 euro, il costo per la famiglia “tipo” presa in esame si impenna a 3.551 euro andando a Santa Margherita Ligure.
Per arrivare ai 2.681 euro di Baja Sardinia, 2.870 euro di Golfo aranci, e un minimo di 3.015 euro a San Teodoro, numeri che confermano come la Sardegna vanti le tariffe più elevate d’Italia sul fronte delle strutture ricettive.
I traghetti
La stessa famiglia presa in esame che decide di muoversi via mare con auto al seguito spende, senza cabina e partendo l’8 agosto, ritorno 16 agosto, 1.343 sulla tratta Civitavecchia-Olbia, 1.363 euro sulla Genova-Porto Torres, 1.197 euro per la Livorno-Olbia, 1.005 euro per il collegamento Civitavecchia-Porto Torres, 678 per andare da Napoli a Palermo e ritorno. Per le tratte monitorate – denuncia Assoutenti – le tariffe risultano in aumento in media del +9,7% rispetto lo stesso periodo del 2024.
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È stato presentato a Roma, davanti a un pubblico numeroso di agenzie di viaggio, Travelplan Italia, il brand turistico del gruppo spagnolo Ávoris Corporación Empresarial, divisione travel del gigante alberghiero Barceló. Un ingresso nel mercato italiano che si propone come una vera novità nel panorama b2b, con l’obiettivo dichiarato di diventare un punto di riferimento per il trade, soprattutto sulle destinazioni caraibiche, le Baleari, le Canarie e le principali mete balneari della Spagna e del Portogallo.
“Parliamo di una realtà con oltre 90 anni di storia, un fatturato annuo di circa 7 miliardi di euro e, soprattutto, nessun indebitamento bancario: un segnale di grande solidità e affidabilità per il mercato italiano”, ha sottolineato Giovanni Castelli, direttore commerciale di Travelplan Italia. Il gruppo Ávoris-Barceló può contare su più di 8.000 dipendenti, 300 hotel, oltre 1.000 agenzie in Spagna e Portogallo, e una presenza importante in più di 120 destinazioni nel mondo.
Un’offerta 100% b2b e vantaggi per le agenzie
Travelplan Italia si presenta come operatore b2b, con una proposta costruita intorno alle esigenze delle agenzie. In questa fase di lancio, è prevista una commissione promozionale del 16% sui pacchetti (escluse le tasse aeroportuali) e la possibilità di cancellazione gratuita fino a 21 giorni dalla partenza.
La piattaforma online messa a disposizione del trade è dinamica, flessibile e completamente firmata Ávoris: permette di prenotare pacchetti completi o, con le stesse credenziali, accedere alla bedbank del gruppo per la prenotazione di hotel in tutto il mondo.
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(Quirino Falessi)
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[post_content] => «Il tour che da Chihuahua accompagna a Creel nella Sierra Tarahumara con le Barrancas del Cobre, quindi a El Fuerte a bordo del treno turistico El Chepe e poi, da Los Mochis, alla Baja California sull’oceano Pacifico, è un percorso di incontro con il Messico alternativo agli itinerari più consueti, nella zona dello Yucatan con la parte coloniale e la Riviera Maya. - spiega Daniele Tonelli, addetto al booking di IpV per Messico, Stati Uniti, Canada e Caraibi - La scelta di fare la Unconvention 2025 in questa destinazione del Nord, vuole rivelare ai nostri agenti di viaggio un Messico alternativo, adatto a chi ama le attività all'aria aperta, da abbinare al fascino della Baja California. Il Messico è entrato a far parte della proposta di Idee per Viaggiare circa 15 anni fa, aggiungendosi a tutto il Nord America e il Centro America e riprendendo grande slancio dalla primavera del 2022; dal 2020 si è aggiunta alla nostra offerta anche la programmazione del Sud America del to Marcelletti by Idee per Viaggiare. IpV è sempre alla ricerca di proposte un po' insolite e diverse, per essere veramente viaggiatori e non turisti e il “Messico insolito” è un itinerario veramente unico».
Dopo aver raggiunto Città del Messico, pernottando nell’elegante e funzionale hotel Camino Real all’interno dell’aeroporto, si vola a Chihuahua, capoluogo dell’omonimo e semidesertico stato messicano, il più esteso del paese, confinante a nord est con gli Stati Uniti, da cui lo separa il Rio Bravo. Il territorio attirò l’attenzione dei colonizzatori spagnoli per la presenza di miniere di piombo, argento e oro. Per questo venne fondata una città che crebbe lentamente a causa della sua posizione isolata tra le montagne e solo nel 1709 prese il nome di Chihuahua, che significa “la città sul suolo sabbioso”.
Terra di lotte per l’indipendenza, la sua storia e quella dei martiri per la libertà è raccontata sulle pareti del municipio - nel bel centro storico - con gli affreschi potenti e colorati di tema sociale e politico che appartengono alla tradizione del Muralismo messicano di cui fu esponente il noto artista Diego Rivera - compagno di Frida Kahlo, Poco fuori Chihuahua si trova una comunità memnonita: cristiani anabattisti provenienti dal Canada - dal quale furono espulsi nel 1918 - e giunti in Messico perché l’allora presidente Álvaro Obregón cercava agricoltori, anche stranieri, purché rispettassero la religione locale. I memnoniti acquistarono la loro terra (8$ per ettaro su cui continuano a pagare le imposte) e la resero fertile. Oggi sono circa 60mila in una sorta di enclave: giunti alla quinta generazione, ogni famiglia ha più di 10 figli. Oltre alla loro religione, preservano anche lingua e tradizioni nord europee.
Dopo l’incontro con i memnoniti si torna a immergersi nel cuore del Messico risalendo le pendici boscose della Sierra Tarahumara per scoprire un’antica popolazione locale: i rarámuri o Tarahumara, ovvero “il popolo dai piedi adatti alla corsa” secondo la loro antica usanza. Oggi sono circa 60mila e vivono anche nella suggestiva Creel (2340m di altitudine), uno dei “Pueblo Mágicos” del Messico, ovvero una delle cittadine tradizionali del paese sostenute dalla segreteria del Turismo dal 2001. Dopo Chihuahua e i Memnoniti si vive un’esperienza nuova, camminando nella via centrale di Creel dove si viene trasportati nell’ambientazione di un film western. Non lontano da qui vivevano anche gli Apache. I viaggiatori più avventurosi potranno partecipare a un’escursione emozionante percorrendo la sierra a bordo di veloci dune-buggy per avvicinarsi alle belle formazioni rocciose del territorio; a Creel si trova anche l’interessante Museo Tarahumara di arte popolare. L’immersione nell’atmosfera locale è completata dal pernottamento nel Best Western The Lodge At Creel Hotel & Spa, un resort diffuso dove la struttura centrale è un grande ambiente in legno in stile montano, tra trofei di caccia, sedie in legno e una galleria di foto degli abitanti della zona. Al di fuori una serie di chalet di diverse dimensioni dove si trovano le camere.
Da Creel si raggiunge il parco avventura delle Barrancas del Cobre: un gruppo di sei canyon della Sierra Madre Occidentale. 65mila kmq di spazio scavati da sei fiumi. Più esteso e profondo del Grand Canyon del Colorado. Ambiente ricco di fascino da vivere appieno tra zip-line e ponti tibetani, ma anche attraversando il Canyon del Rame su una tranquilla funivia, da dove ammirare il panorama. L’esperienza è completata dal pernottamento nell’Hotel El Mirador, Balderrama Hotel Collection: in stile tradizionale a strapiombo sulla Barranca, è il luogo ideale da cui seguire il sorgere del sole, anche dalla propria camera in stile messicano. Con un grande raccolto di emozioni si raggiunge quindi la stazione di Divisadero, pronti a viaggiare verso la costa del Pacifico sullo storico treno El Chepe: 656km da percorrere in 6ore su una meraviglia ingegneristica.
(Chiara Ambrosioni)
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Il testo deve ancora superare l'esame dall'Europarlamento prima di entrare in vigore, ma il Codacons ha già preso posizione - contraria, evidentemente: "È una follia che rappresenta un immenso regalo per le compagnie aeree e un danno enorme per i consumatori - spiega una nota dell'associazione dei consumatori che si dice "pronta ad una battaglia legale per contrastare le nuove norme".
Danno
Le associazioni dei consumatori e le società che tutelano i diritti dei viaggiatori hanno calcolato che l'85% degli utenti danneggiati rischia di rimanere fuori, con un danno complessivo di 170 milioni di indennizzi in meno.
Nel dettaglio, si abbassa da 600 e 500 euro l’indennizzo in caso di ritardo, che ora è fissato a tre ore e che in futuro dovrà essere tra le quatto e le sei ore a secondo della lunghezza della tratta. Inoltre, vengono imposti dei limiti ai rimborsi per una riprotezione su altri vettori in caso di cancellazione del volo.
"La parte più grave è quella relativa agli indennizzi in favore dei viaggiatori in caso di ritardo aereo sopra le 3 ore e che oggi arrivano a 600 euro a seconda della tratta - sottolinea il Codacons -: i risarcimenti saranno non solo di importo inferiore, fino a un massimo di 500 euro, ma anche più difficili da ottenere, poiché scatteranno solo in caso di ritardo superiore alle 6 ore per i voli oltre i 3.500 chilometri, e solo dopo 4 ore per i voli sotto i 3.500 chilometri". In pratica, "una enorme fetta di passeggeri, pur subendo disagi enormi, rimarrà tagliata fuori dagli indennizzi, con vantaggi economici enormi per le compagnie aeree".
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Ambiente ricco di fascino da vivere appieno tra zip-line e ponti tibetani, ma anche attraversando il Canyon del Rame su una tranquilla funivia, da dove ammirare il panorama. L’esperienza è completata dal pernottamento nell’Hotel El Mirador, Balderrama Hotel Collection: in stile tradizionale a strapiombo sulla Barranca, è il luogo ideale da cui seguire il sorgere del sole, anche dalla propria camera in stile messicano. 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E' da subito bagarre dopo le modifiche apportate dal Consiglio dei Trasporti dell'Unione europea al Regolamento 261/2002, in base alle quali serviranno più ore di ritardo del volo aereo per ottenere un'indennizzo dalle compagnie, i massimali per i rimborsi saranno più bassi, con limiti anche nei casi di riprotezione per un volo cancellato.\r\nIl testo deve ancora superare l'esame dall'Europarlamento prima di entrare in vigore, ma il Codacons ha già preso posizione - contraria, evidentemente: \"È una follia che rappresenta un immenso regalo per le compagnie aeree e un danno enorme per i consumatori - spiega una nota dell'associazione dei consumatori che si dice \"pronta ad una battaglia legale per contrastare le nuove norme\".\r\n\r\nDanno\r\nLe associazioni dei consumatori e le società che tutelano i diritti dei viaggiatori hanno calcolato che l'85% degli utenti danneggiati rischia di rimanere fuori, con un danno complessivo di 170 milioni di indennizzi in meno.\r\nNel dettaglio, si abbassa da 600 e 500 euro l’indennizzo in caso di ritardo, che ora è fissato a tre ore e che in futuro dovrà essere tra le quatto e le sei ore a secondo della lunghezza della tratta. Inoltre, vengono imposti dei limiti ai rimborsi per una riprotezione su altri vettori in caso di cancellazione del volo.\r\n\"La parte più grave è quella relativa agli indennizzi in favore dei viaggiatori in caso di ritardo aereo sopra le 3 ore e che oggi arrivano a 600 euro a seconda della tratta - sottolinea il Codacons -: i risarcimenti saranno non solo di importo inferiore, fino a un massimo di 500 euro, ma anche più difficili da ottenere, poiché scatteranno solo in caso di ritardo superiore alle 6 ore per i voli oltre i 3.500 chilometri, e solo dopo 4 ore per i voli sotto i 3.500 chilometri\". In pratica, \"una enorme fetta di passeggeri, pur subendo disagi enormi, rimarrà tagliata fuori dagli indennizzi, con vantaggi economici enormi per le compagnie aeree\".","post_title":"L'Ue fa un enorme regalo alle compagnie aeree. Codacons: \"Una fregatura”","post_date":"2025-06-09T10:00:23+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1749463223000]}]}}