21 giugno 2022 12:19

Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti
Con l’arrivo del solstizio, inizia ufficialmente l’estate, questa volta (quasi) senza restrizioni. Ma per il turismo la stagione è già partita da tempo, e con buone prospettive: tra giugno e agosto, si prevedono 44,7 milioni di arrivi e un totale di 187,7 milioni di pernottamenti, 23,5 milioni in più rispetto al 2021.
E’ quanto emerge dall’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 1.589 imprenditori della ricettività in Italia. L’estate 2022 segna dunque un deciso cambio di passo dopo i due anni della pandemia: rispetto alla passata stagione le stime indicano una crescita del +16,6% degli arrivi e del +14,3% dei pernottamenti. Un netto balzo in avanti, anche se i numeri non sono ancora sufficienti a raggiungere i livelli dell’estate pre-pandemia (-12,2% di presenze).
A crescere sono soprattutto i flussi di visitatori esteri, le cui presenze segnano un aumento del +25,7% rispetto al 2021, per un totale di circa 72,2 milioni, un livello per ancora inferiore al 2019 (-28,3%). Per quanto riguarda le singole nazionalità straniere di chi sceglie l’Italia per le vacanze estive, il trend registrato è quello di una conferma dei mercati tradizionali europei. Segnalazioni di aumenti sono stati registrati per i flussi tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, austriaci, britannici, belgi, Paesi dell’Est, spagnoli e scandinavi.
Lavoro
«Le imprese del turismo si aspettano molto dal trimestre estivo – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. L’estate 2022 si prospetta come una vera e propria boccata di ossigeno dopo due anni di enorme difficoltà, con migliaia di attività che hanno chiuso definitivamente i battenti. Certo speravamo in un contesto meno complicato tra conflitto in Ucraina, aumento di costi fissi e bollette e, soprattutto, mancanza di personale. Se la domanda di lavoratori non riuscirà ad essere soddisfatta, sono a rischio l’offerta di servizi e 6,5 miliardi di euro di spesa turistica nel nostro Paese. A questo si aggiungono le cancellazioni dei voli estivi da parte delle compagnie aeree low cost: un fenomeno inqualificabile che crea un danno enorme a viaggiatori e imprese e sul quale è necessario intervenire con urgenza».
Tra i mercati extraeuropei in aumento l’unica segnalazione rilevata è per il mercato statunitense. Anche gli italiani – nonostante le maggiori possibilità di viaggiare all’estero – continuano a scegliere il Belpaese per le vacanze estive. Nessuna fuga all’estero, dunque, ma anzi numeri in crescita: le presenze italiane stimate per quest’estate si attesterebbero a 115,5 milioni, il +2,3% rispetto all’estate 2019. Anche per questo, in questa stagione rimarrà ampiamente maggioritaria la domanda italiana con una quota di mercato del 61,6%, contro il 38,4% della domanda estera. Nel 2019 i valori erano rispettivamente 52,9% e 47,1%.
Nel trimestre estivo saranno le imprese ricettive che operano nelle città d’arte e d’affari e nei centri minori a registrare l’incremento maggiore dei flussi: +23,2%. Anche per le località dei laghi si prevede un aumento rilevante della domanda (+22,3%), trainata soprattutto dalle richieste degli stranieri. Bene anche le imprese delle aree rurali e di collina (+19,8%) e delle località termali (+14,6%). Per le imprese delle località marine e montane, che nel 2021 registrarono valori molto positivi, la variazione stimata e’ del +9%. Per tutte le aree del nostro Paese e’ atteso un incremento della domanda: +16,5% e +14,4% rispettivamente per il Nord Ovest e il Nord Est, mentre per il Centro e il Sud-Isole la variazione attesa e’ del +13%.
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"Nei tre mesi che vanno da gennaio a marzo 2025 abbiamo registrato un incremento del 25% degli arrivi dall'Italia rispetto allo stesso periodo 2024 - afferma Ken Toyoda, direttore della Japan National Tourism Organization nel nostro paese (nella foto) -. A livello globale, i numeri del primo trimestre hanno segnato un +20%, e questo dopo un 2024 da record con 36 milioni di visitatori. Di conseguenza, per il 2025 penso che possiamo ipotizzare un risultato ancora migliore, sebbene sia presto per fare stime più precise".
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Lo prevede una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio che l'Ansa ha pubblicato in anteprima. Né i vacanzieri italiani né quelli stranieri sembrano preoccuparsi eccessivamente delle previsioni atmosferiche. Anche in considerazione del fatto che una larga percentuale di turisti ha già prenotato biglietti (aerei e ferroviari) e alberghi.
Turisti e lamentele
Tra turisti e gitanti in questo arco di tempo sono previste in movimento per diporto oltre 20 milioni di persone. I turisti veri e propri (quelli che pernottano in strutture alberghiere e/o extra alberghiere) sono ipotizzati in 12 milioni, di cui 5 milioni gli stranieri.
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[post_content] => Turismo, stranieri protagonisti. Per il periodo di Pasqua e dei ponti di primavera sono attese nelle strutture ricettive italiane 27,5 milioni di presenze, l’1,6% in più rispetto allo scorso anno. E a trainare sono gli arrivi di oltre confine, con oltre 15,8 milioni di presenze complessive (+2,4%), mentre il meteo incerto raffredda la domanda italiana, che dovrebbe stabilizzarsi sugli 11,7 milioni, appena lo 0,5% in più del 2024.
Questi i principali risultati emersi dall'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.185 imprese italiane della ricettività.
Ad aumentare è soprattutto la domanda europea: tra le nazionalità che registrano la maggiore crescita ci sono francesi, svizzeri, polacchi, olandesi e spagnoli; ma sono segnalati aumenti anche per i tedeschi, brasiliani, belgi, scandinavi, austriaci, cechi, ungheresi. Non crolla la domanda dagli Usa: anzi, le richieste da Usa e Canada registrano un lieve aumento, mentre per gli australiani è stata segnalata la stabilità del mercato. In flessione, invece, le prenotazioni dei turisti dall’Asia: indiani, coreani, cinesi e giapponesi.
Dazi e flussi dagli Usa
“Anche questa primavera, nonostante le incertezze legate al quadro economico e internazionale, il comparto turistico riesce ad agguantare la crescita - dichiara Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Si avverte però un rallentamento generale, soprattutto in confronto ai risultati eccezionali degli ultimi anni, quando – grazie alla ripresa post-pandemica – si erano raggiunti livelli record.
«A pesare, più che i dazi o la temuta contrazione dei flussi dagli Stati Uniti — che ad oggi non si è ancora concretizzata — è l’indebolimento della domanda interna. Una frenata che preoccupa soprattutto nelle località minori, fuori dai circuiti tradizionali del turismo internazionale, dove la presenza degli italiani è spesso decisiva per la tenuta economica delle imprese. In questo contesto, un ruolo rilevante lo giocheranno anche le condizioni meteo, che influenzano sempre più le decisioni dell’ultimo minuto. Le imprese stanno tenendo, ma il quadro resta incerto e richiede un monitoraggio costante”.
Aumento
L’aumento sarà percepito in tutte le regioni e per tutte le tipologie di prodotti, anche se con intensità diversa. Per le regioni del Nord Ovest e del Sud-Isole sono attesi i risultati migliori, rispettivamente +1,9% e +1,8%, mentre per il Nord Est la variazione stimata è del +1,3% e per il Centro del +1,4%. Le imprese extralberghiere dovrebbero registrare i risultati migliori (+2,4%), mentre per l’alberghiero la stima è del +1,2%.
Città restano le protagoniste. Oltre un terzo (il 36%) delle presenze di tutto il periodo si concentrerà proprio nei luoghi del turismo culturale, dove è attesa una crescita del +1,3%, ancora una volta trainata dagli stranieri (+2,1%, mentre gli italiani registrerebbero una lieve flessione). Previsioni positive anche per le località dei laghi (+2,8% con un deciso incremento degli stranieri) e marine (+1,9%). Altrettanto positive le previsioni per le località rurali e di collina (+1,8%) e della montagna (+1,9%), grazie alle presenze degli stranieri. Buone prospettive anche per le località termali (+1,5%) e per le aree “ad altro interesse” (+1%).
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“È davvero incoraggiante vedere come l’Italia stia generando risultati decisamente positivi - commenta Barbara Minczewa, direttrice dell'Ente nazionale polacco per il turismo nel nostro paese -. Questo dimostra non solo l’attrattiva della Polonia quale meta turistica di eccellenza a livello europeo, ma anche il successo di una scelta che ci ha visto promuovere un’offerta turistica in continua evoluzione, moderna e diversificata, in linea con le richieste del mercato italiano”.
Oltre a prediligere le note città d’arte, (Cracovia, Varsavia, Danzica, Breslavia e Poznan fra tutte), gli italiani sono attratti anche da luoghi meno noti, come le Regioni della Bassa Slesia e di Lublino per l’atmosfera moderna ed effervescente che vi si respira, dall’incredibile varietà paesaggistica dell’intero Paese, dal suo ricco ed intenso patrimonio storico-culturale e da una straordinaria offerta gastronomica di alto livello.
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[post_content] => Sardegna protagonista delle scelte di viaggio per le imminenti festività pasquali, almeno secondo le previsioni degli aeroporti della regione.
Si comincia da Cagliari dove, nel periodo 17-21 aprile, Sogaer stima oltre 80mila passeggeri, tra arrivi e partenze, con circa 100.000 posti offerti.
Secondo i dati forniti dalla società di gestione dello scalo di Elmas, l'andamento di inizio 2025 è particolarmente positivo: “Dal 1° gennaio al 15 aprile l’aeroporto ha accolto, tra arrivi e partenze, circa 1.100.000 passeggeri, con una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nello stesso arco temporale, i passeggeri internazionali hanno registrato una crescita del 14% e per quanto riguarda il mercato nazionale, i passeggeri transitati sono stati oltre 830.000".
Spostandoci nel Nord della Sardegna, negli aeroporti di Olbia e Alghero si prevede un incremento complessivo del 39% del numero dei passeggeri rispetto al 2024, grazie all’offerta totale di oltre 100.000 posti e 578 movimenti aerei previsti in entrambi gli scali.
Tra il 17 e il 22 aprile Olbia e Alghero si preparano ad accogliere circa 94.000 passeggeri; il network include 63 collegamenti da e per 14 Paesi, di cui 21 rotte nazionali e 42 internazionali, a conferma della crescente attrattività della Sardegna settentrionale anche sui mercati esteri.
All’aeroporto di Alghero si stima un incremento del 17% rispetto al 2024, con circa 29.000 passeggeri attesi, mentre nel caso di Olbia-Costa Smeralda, vengono stimati oltre 46.000 passeggeri, pari ad un incremento di oltre il 30% sia nei volumi di passeggeri che nei movimenti, con un’espansione significativa del traffico internazionale.
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[post_content] => Air France in allungo sul network invernale 2025-2026 che dopo l'aggiunta di Manila l'anno scorso,, continua a crescere con un'altra nuova destinazione in Asia: Phuket.
L'isola thailandese sarà raggiungibile da Parigi Charles de Gaulle a partire dal prossimo 27 novembre, con tre voli settimanali che verranno operati il lunedì, mercoledì e sabato in partenza dalla capitale francese; con voli di ritorno da Phuket il martedì, giovedì e domenica. Sulla rotta verranno impiegati Boeing 777-300Er da 472 posti.
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