7 November 2025

Albergatori: secco no all’aumento della tassa di soggiorno anche nel 2026

Una presa di posizione dura e netta quella dell’intero comparto dell’ospitalità italiana, che boccia senza mezzi termini l’aumento dell’imposta di soggiorno. 

«Le imprese e i cittadini sono in attesa di una riduzione della pressione fiscale, come è stato più volte promesso, ma le avvisaglie sul contenuto della legge di bilancio sembrano andare in direzione completamente opposta» si legge nella nota congiunta di Confindustria Alberghi, Assohotel, Faita e Federalberghi, a commento del comunicato del Consiglio dei ministri che preannuncia la proroga per il 2026 delle misure incrementali sull’imposta di soggiorno.

«Rinnovare l’incremento di 2 euro, che avrebbe dovuto riguardare solo l’anno giubilare, equivale a un aumento dell’imposta compreso tra il 20% (da 10 euro a 12) e il 40% (da 5 a 7) – prosegue la nota -. Ancor più sconcertanti sono le indiscrezioni relative alle località interessate dalle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, per le quali viene preannunciato un aumento del 140% (da 5 euro a 12).

Sono valori stellari, che si commentano da soli. Uno svarione che confidiamo venga corretto già in questa fase, intervenendo sulle bozze della manovra».

Unite, le organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese turistico ricettive «chiedono al Governo di non inasprire la pressione fiscale e ribadiscono la necessità di assicurare che una parte del gettito venga destinata alla riqualificazione delle imprese turistica, in ossequio a quanto previsto dalla legge vigente, che purtroppo viene disapplicata dai comuni, e di contenere gli oneri amministrativi ed economici che gravano sulle imprese turistiche incaricate della riscossione dell’imposta».

 

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Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.\r\n\r\nLe parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.\r\n\r\nLa compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. 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