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25 giugno 2010 13:30
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Cercasi personale qualificato con esperienza nel settore amministrazione agenzia viaggi/tour operator.
Per contatti Elena: curricula@latuavacanza.it
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[post_content] => Rilancio Ryanair su Torino con il posizionamento di un terzo aeromobile per l’inverno 2025-26 che consentirà alla low cost di proporre il suo più ampio operativo di sempre da Caselle.
Ryanair stima infatti 3 milioni di passeggeri all’anno e 32 rotte, incluse 2 nuove verso Liverpool e Pescara; viene inoltre potenziata la capacità con ulteriori voli su 16 rotte esistenti, tra cui Dublino, Londra Stansted, Madrid, Marrakech e Trapani. Complessivamente saranno 368 i voli operati ogni settimana, per una crescita del +30%.
Crescita
«Ryanair continua a registrare una crescita record in tutta Italia, investendo in aeroporti regionali come Torino dove quest’inverno offrirà 1.5 milioni di posti (+30%) su 32 rotte - ha commentato il ceo della low cost, Eddie Wilson -. L’investimento di Ryanair di $300 milioni a Torino sostiene la nostra strategia a lungo termine di supportare la crescita degli aeroporti regionali italiani, come dimostrano i 3 milioni di passeggeri che porteremo all’aeroporto di Torino quest’anno, favorendo il turismo in entrata nella regione e garantendo la connettività internazionale tutto l’anno.
"Abbiamo lavorato a stretto contatto con il team di Sagat per rendere possibile questa crescita, dimostrando che tariffe competitive e operazioni efficienti sono fondamentali per sbloccare la crescita. La nostra partnership con l’Aeroporto di Torino risale al nostro primo volo da Londra Stansted a Torino nel 1999 e, dopo 25 anni di successi, siamo impegnati a continuare a crescere nella Regione.
Opportunità
«Per consolidare ulteriormente questo successo e sbloccare opportunità ancora maggiori per l’aviazione italiana, il turismo e l’occupazione, Ryanair chiede nuovamente al governo italiano di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani per stimolare ulteriormente la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione».
«Grazie a una crescita bilanciata tra il segmento internazionale e domestico, Ryanair propone in vendita tanti prodotti rafforzati, pensati per soddisfare le esigenze di ogni tipo di viaggiatore - ha osservato Andrea Andorno, amministratore delegato di Torino Airport -. Dal volo per Madrid che sarà operato 7 volte a settimana, al volo per Londra Stansted con 16 frequenze settimanali, dal collegamento con Pescara anche durante l’inverno ai migliori collegamenti con tante città del Sud e delle isole, sono tante le novità di cui i passeggeri potranno beneficiare».
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[post_content] => Fincantieri ha consegnato la nuova unità “Viking Vesta” alla società armatrice Viking, con una cerimonia nello stabilimento di Ancona.
L'unità appartiene al segmento delle navi da crociera di piccole dimensioni: cn una stazza lorda di circa 54.300 tonnellate, è dotata di 499 cabine e può ospitare a bordo 998 passeggeri. Si tratta della 14ª nave consegnata da Fincantieri a Viking, comprese le due unità expedition costruite dalla controllata norvegese Vard.
Considerando le navi già ordinate, i contratti firmati e gli accordi di opzione sottoscritti negli ultimi mesi – la cui finalizzazione è subordinata all’accesso ai finanziamenti secondo la prassi del settore – la solida e duratura collaborazione tra Fincantieri e Viking, avviata nel 2012, può contare oggi su un portafoglio complessivo di 28 unità.
Le due società hanno recentemente annunciato la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno stoccato a bordo, utilizzato sia per la propulsione che per la generazione di energia elettrica a bordo, la “Viking Libra”, in consegna alla fine del 2026. L’unità, attualmente in costruzione presso il cantiere di Ancona, sarà in grado di navigare e operare a zero emissioni, permettendole di accedere anche alle aree più sensibili dal punto di vista ambientale. La nave gemella, “Viking Astrea”, in costruzione nello stesso stabilimento con consegna nel 2027, sarà anch’essa dotata dell’innovativa tecnologia a idrogeno.
Le unità Viking sono costruite secondo le più recenti normative in tema di navigazione e sicurezza, sono dotate di motori ad alta efficienza e sistemi che riducono al minimo l’inquinamento dei gas di scarico e che soddisfano le più severe normative ambientali.
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[post_content] => Capri dice stop all'overtourism come riferisce l'Agi. E anche al turismo selvaggio in uno dei suoi luoghi simbolo e addio agli inchini delle imbarcazioni davanti ai Faraglioni. In un tavolo tecnico molto atteso, l'amministrazione ha raggiunto un'intesa con il ministero dell'ambiente per l’istituzione dell'area protetta che blinderebbe i Faraglioni dal turismo eccessivo. Con le nuove regole si ci si potrà avvicinare solo su imbarcazioni a remi e a nuoto.
Questa potrebbe essere per l'isola campana l'ultimo anno di turismo aggressivo, prima della svolta attesa per il 2026. Il primo passo, prevede la modifica della legge 979 del 1982 che istituisce le riserve marine. Con un emendamento si aggiungerebbe Capri alle 52 aree protette già esistenti. Con questa modifica normativa, l’isola sarà iscritta nell’elenco ufficiale delle aree protette italiane beneficiando così di fondi ad hoc, vigilanza e regole certe.
L'obiettivo è non solo quello di preservare un patrimonio naturalistico unico al mondo e un simbolo dell'Italia dall'aggressività dei tour operator e del turismo di massa sempre più aggressivo, ma anche quello di portare sull'isola un turismo di qualità, più lento, meno vorace.
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[post_content] => Emirates ed Air China hanno rafforzato ulteriormente l'intesa di interlinea esistente con la sigla di un nuovo Memorandum d'Intesa.
“Collaboriamo con Air China dal 1999 e, dal 2018 circa, circa 18.000 clienti Emirates hanno beneficiato della connettività estesa offerta grazie al nostro accordo di interlinea - ha dichiarato Adnan Kazim, vice presidente esecutivo e cco di Emirates -. Sulla scia di questo successo, abbiamo recentemente annunciato il lancio di due nuove destinazioni in Cina - Shenzhen e Hangzhou - che rafforzeranno le nostre operazioni in Asia orientale. Contiamo di rafforzare ulteriormente la nostra partnership con Air China per soddisfare la crescente domanda di viaggi in questo mercato strategico e creare nuovi collegamenti per il turismo e il commercio tra la Cina e la comunità globale”.
"La firma di questo memorandum rappresenta una pietra miliare importante per l’approfondimento della collaborazione tra le due compagnie aeree - ha aggiunto Yan Fei, vp senior e cco del vettore cinese -. Air China continua a implementare l’iniziativa ‘Belt and Road’. Collaborando con Emirates, potenzieremo ulteriormente la nostra rete di collegamenti tra Cina ed Emirati Arabi Uniti e sul mercato globale, promuovendo congiuntamente la connettività globale”.
Le due compagnie aeree esploreranno un accordo di codeshare reciproco su rotte selezionate all'interno dei rispettivi network. Questo permetterà a ciascuna compagnia di inserire il proprio codice sui voli dell’altra sulle tratte principali tra Cina ed Emirati Arabi Uniti, nonché oltre Pechino e Dubai verso un elenco ampliato di destinazioni.
Emirates e Air China svilupperanno anche un quadro di cooperazione per le operazioni cargo e per i rispettivi programmi fedeltà per frequent flyer. Una volta attivati gli accordi, i clienti di entrambe le compagnie beneficeranno di un processo di prenotazione semplificato, itinerari con biglietto unico e un accesso più ampio alle lounge in nuove e interessanti destinazioni.
Oltre alla cooperazione commerciale, entrambe le compagnie prevedono di scambiarsi best practice in ambiti come la gestione delle entrate, analisi dei dati, digitalizzazione, gestione del marchio e Saf, attraverso attività congiunte di condivisione della conoscenza e visite di familiarizzazione.
Dal prossimo 30 luglio, Emirates opererà 49 voli settimanali verso la Cina continentale, inclusi due voli giornalieri per Pechino e Shanghai, oltre a voli giornalieri per Guangzhou, Shenzhen e Hangzhou.
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[post_content] => Latitud Patagonia, il brand di Quality Group specializzato in viaggi in Argentina e Cile apre la stagione 2025/2026 con una programmazione rinnovata nella struttura, nei numeri e nella flessibilità. Latitud Patagonia propone viaggi autentici, profondamente radicati nel territorio, con un’attenzione crescente alla qualità e alla libertà del viaggiatore.
Il cuore della programmazione resta la Patagonia, sempre più al centro dell’interesse del mercato italiano, affiancata da nuove dinamiche che valorizzano la personalizzazione, il viaggio su misura e la dimensione dell’esperienza. Tra le principali novità, il potenziamento del Gran Tour della Patagonia, fiore all’occhiello della programmazione, sarà disponibile da ottobre 2025 a marzo 2026 con 16 partenze garantite, rispetto alle 10 dell’anno precedente. Una decisione maturata in risposta al costante aumento di domanda, ma con una ferma volontà di mantenere l’identità qualitativa del viaggio.
“Visto il successo di questo tour, che si è oramai affermato come un best seller, Latitud Patagonia ha deciso di aumentare le date di partenza. La scorsa stagione ci siamo trovati spesso a dover dire alle agenzie che il tour era completo, e quindi, di fatto, avevamo due scelte: o aumentare il numero dei partecipanti o aumentare le date. Con l’obiettivo di non intaccare l’esperienza e la qualità del viaggio, abbiamo deciso di aumentare le date di partenza, lasciando invariato il numero massimo di partecipanti a 16”. Spiega
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, founder e general manager Latitud Patagonia.
Approccio flessibile
Parallelamente è stata apportata una significativa rivisitazione dei tour di gruppo, ripensati con un approccio più flessibile, inserendo momenti di libertà. Ad esempio, a Buenos Aires, dove la tradizionale cena-spettacolo di Tango da sempre era inclusa nell’itinerario, viene resa opzionale, lasciando ai clienti la libertà di scegliere tra diverse opzioni.
“Abbiamo deciso di non decidere al posto dei nostri viaggiatori – sottolinea Vitali –. Preferiamo proporre alternative e lasciare che siano loro a scegliere ciò che più li rappresenta”. Tra le altre novità è stata introdotta una giornata libera a El Calafate, che storicamente prevedeva la navigazione sul Lago Argentino. “Negli ultimi anni – continua Vitali– molti clienti ci hanno chiesto alternative più attive o diversificate, come un’escursione a Torres del Paine o un trekking a El Chaltén. Abbiamo quindi introdotto la giornata libera, proponendo queste esperienze come opzioni integrabili. I dati registrati confermano la correttezza della nostra scelta: meno della metà dei partecipanti oggi sceglie la navigazione, il resto si divide equamente tra le nuove proposte”.
Secondo dati ufficiali forniti dall’Ambasciata Argentina a Roma, nel 2024 il Paese ha accolto 6,6 milioni di visitatori internazionali e il turismo rappresenta oggi il 5,3% delle esportazioni totali, consolidandosi come uno dei settori strategici della bilancia commerciale nazionale.
Scenario favorevole
La politica dei “cieli aperti” ha portato alla firma di 14 nuovi accordi bilaterali, e una rete di 57 aeroporti attivi su tutto il territorio nazionale, contribuendo ad ampliare la connettività e ridurre i costi logistici.
Allo stesso tempo si è rafforzato il trend degli investimenti esteri diretti nel comparto turistico. Tra il 2004 e il 2024 sono stati annunciati 60 progetti per un valore complessivo di 939 milioni di dollari USA, con 13 progetti sviluppati negli ultimi cinque anni per un totale di 140 milioni di dollari. Il quadro è sostenuto da una legislazione favorevole, caratterizzata dalla liberalizzazione economica, dall’eliminazione progressiva del controllo valutario e da strumenti specifici come il RIGI (Régimen de Incentivo para Grandes Inversiones), che stimolano l’afflusso di capitali verso progetti strategici.
“Considerando questo scenario particolarmente favorevole – afferma Marco Peci, direttore commerciale Quality Group – stiamo valutando la possibilità di potenziare ulteriormente la nostra presenza operativa in Argentina, con l’obiettivo di rafforzare ancora di più il controllo diretto sulla qualità dei servizi offerti. Ma è ancora presto per fare annunci ufficiali”.
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[post_content] => Profitti globali per 36 miliardi di dollari nel 2025, in lieve calo rispetto alla precedente stima (dicembre 2024) di 36,6 miliardi, per le compagnie aeree. Le previsioni Iata - rese note in occasione dell'assemblea annuale in corso a Delhi - imputano la flessione (che comunque lascia spazio ad un risultato record) a diversi fattori: le tensioni commerciali post elezione Trump, calo della fiducia dei consumatori e ritardi nelle consegne degli aeromobili definiti “inaccettabili”.
Gli altri indicatori messi in evidenza mostrano un margine di profitto netto al 3,7%, in miglioramento rispetto al 3,4% del 2024 e al 3,6% previsto in precedenza.
Ricavi totali al livello record di 979 miliardi di dollari (+1,3% rispetto al 2024, ma al di sotto dei 1.000 miliardi di dollari previsti in precedenza).
Spese totali a 913 miliardi di dollari (+1,0% rispetto al 2024, ma inferiori ai 940 miliardi di dollari previsti in precedenza).
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«La prima metà del 2025 ha portato significative incertezze sui mercati globali. Tuttavia, in base a molte misure, tra cui gli utili netti, per le compagnie aeree sarà ancora un anno migliore rispetto al 2024, anche se leggermente inferiore alle nostre precedenti proiezioni - ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Il principale fattore positivo è il prezzo del carburante, che è sceso del 13% rispetto al 2024 e dell'1% rispetto alle stime precedenti.
Inoltre, prevediamo che nel 2025 le compagnie aeree voleranno più persone e più merci rispetto al 2024, anche se le precedenti proiezioni sulla domanda sono state intaccate dalle tensioni commerciali e dal calo della fiducia dei consumatori. Il risultato è un miglioramento dei margini netti dal 3,4% nel 2024 al 3,7% nel 2025. Si tratta ancora della metà della redditività media di tutti i settori. Ma considerando i venti contrari, si tratta di un risultato forte che dimostra la resistenza che le compagnie aeree hanno lavorato duramente per consolidare».
[post_title] => Trasporto aereo: Iata stima utili per 36 mld di dollari, su ricavi da record
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[post_content] => Il 27° Suq festival - teatro del dialogo si svolgerà dal 12 al 22 giugno 2025 al Porto antico di Genova e in altri luoghi della città, con uno spettacolo il 27 giugno al museo preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia. Il tema è “destini in movimento”, con cui si inaugura la proposta triennale 2025/27 presentata al ministero della cultura che dal 2014 sostiene il Suq festival. Per l’edizione 2025 confermati sia il patrocinio di Unesco commissione nazionale italiana che quello del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il festival, che l’anno scorso ha registrato 75 mila presenze, è stato tra i primi festival in Italia a diventare #plasticfree e a porre in primo piano le tematiche ambientali con le iniziative di ecoSuq.
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[post_content] => Italia protagonista degli arrivi stranieri in Slovenia: il nostro paese si conferma, sia per aprile sia per l’intero primo quadrimestre 2025, il primo mercato estero. E proprio in aprile fa registrare un grande balzo in avanti in generale per tutto l’incoming del Paese, con oltre 490.000 arrivi (+22,5% rispetto ad aprile 2024) e più di 1,1 milioni di pernottamenti (+21,8%). Complici anche Pasqua e i ponti di primavera, si tratta, ad ogni modo, di un record assoluto.
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Nessun mercato ha performato, nei primi quattro mesi del 2025, come quello italiano: 157.602 arrivi (16,3% del totale estero, +8,2% sullo stesso periodo nel 2024) per 330.989 pernottamenti (14,6% del totale estero, +8,5% sul 2024). Segue, da vicino, la Croazia, protagonista della stagione sciistica; più distanziate, Austria, Germania e Serbia.
«Siamo estremamente orgogliosi di questi risultati, che sottolineano ancora una volta il legame speciale esistente tra l’Italia e la Slovenia - afferma Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo nel nostro paese -. L’Italia si conferma il nostro primo mercato estero, grazie alla fiducia e all’interesse crescente dei viaggiatori del Belpaese verso le nostre mete. Si tratta di dati frutto di un intenso e costante lavoro di squadra con i partner italiani e sloveni e rappresentano uno stimolo ulteriore per l’offerta ricettiva slovena ad investire in qualità, sostenibilità e innovazione. Scelta che, dati alla mano, si sta rivelando assolutamente vincente».
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[post_content] => Bayahibe, all’estremità della costa sud orientale della Repubblica Dominicana e a 30 km dall'aeroporto internazionale di La Romana, conferma il grande appeal sui viaggiatori italiani.
Città di pescatori, il suo nome significa “terra che guarda il mare” nella lingua dei Taino, che furono tra i primi amerindi ad abitare i Caraibi. Da Bayahibe partono ogni giorno le imbarcazioni dirette all’isola di Saona: isola caraibica che fa parte del Parque Nacional del Este, inaugurato nel 1999. Raggiungibile in 40’ di navigazione, si estende per 110kmq e deve il suo nome a un marinaio della flotta di Colombo che veniva chiamato “Savona” e fu capace di trovare protezione per sé e i compagni nel canale dietro l’isola durante una violenta tempesta.
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Lo testimonia l'Hm Alma de Bayahibe, un hotel affacciato sul mar dei Caraibi che dispone di 292 camere, 1 ristorante buffet e 3 à la carte, 3 bar, 4 piscine e un Beach Club, dove vivere tante avventure acquatiche e da dove raggiungere Saona e la vicina l'isola Catalina. L'offerta di Bayahibe propone diverse forme di ospitalità. Il Tracadero Beach Club è nato dal sogno di un costruttore italiano che, dopo aver lavorato nell'area proprio quando il turismo iniziò a crescere, decise di realizzare qualcosa di proprio acquistando un terreno e iniziando a costruire.
Oggi il Tracadero Beach Club è diventato un sistema di hotel con grandi piscine e circa 160 appartamenti che vengono affittati ai turisti, con 90 abitazioni in costruzione che, oltre a offrire lavoro ad abili maestranze italiane, diventano spesso un investimento come prima o seconda casa di viaggiatori italiani. Inizialmente il 90% degli ospiti erano italiani con qualche francese, adesso il mercato è cambiato: ci sono ancora molti italiani che cercano una vacanza fatta di tranquillità, tanti americani ed è aumentato l’est europeo. Nei pressi di Bayahibe si trova anche il luxury golf resort di Casa de Campo.
(Chiara Ambrosioni)
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