Direzione tecnica adv offresi per regione veneto – Venezia
21 gennaio 2013 11:24
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email: liberamiranda@hotmail.it
Provincia: • Veneto, Venezia
Comune: • Venezia
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • consulente, direttore tecnico
Testo dell'annuncio
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Possibilità affiancamento part time, consulenza turistica, copertura per chiusura per ferie, educational, serate,…
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[post_content] => Le mire espansionistiche di Turkish Airlines si allungano su SunExpress, il vettore leisure nato dalla joint venture fra la compagnia turca e Lufthansa, con l'obiettivo di acquisire la quota del 50% attualmente detenuta dai tedeschi.
Ma Lufthansa, come riferito da Il Corriere della Sera, che cita fonti vicine ai colloqui, non sarebbe d'accordo in quanto conterebbe ancora sulla buona redditività della compagnia aerea.
Turkish Airlines, che ha registrato un utile di 2,4 miliardi di dollari nel 2024, pagherebbe probabilmente almeno 1,25 miliardi di dollari per la quota. SunExpress ha registrato un fatturato di 2,2 miliardi di dollari e un utile netto di 164 milioni di dollari nel 2024, trasportando 15 milioni di passeggeri con una flotta di 88 aeromobili.
Secondo le fonti, il vettore di bandiera turco intenderebbe integrare SunExpress per ampliare le rotte Europa-Medio Oriente e sfruttare opportunità come la riapertura dello spazio aereo siriano. Una mossa che è successiva ai recenti piani di investimento di Turkish in Air Europa.
Al momento entrambe la compagnie coinvolte non commentano.
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[post_content] => "Rimini 4 Seasons Collection. More than a city. More than a destination": questo il claim della nuova campagna out of home 2025-26 targata VisitRimini. Una sfida «coraggiosa» che ha scelto di fare a meno delle tradizionali immagini della destinazione, puntando tutto su una grafica che ruota attorno a linee pulite, essenziali e glamour, che strizzano l'occhio alla moda e in qualche modo al ricordo di Federico Fellini.
Nel mirino, un posizionamento più elevato, per una città che vuole andare oltre il comune immaginario collettivo: «Abbiamo alzato le nostre aspettative e puntiamo a superare lo stereotipo di una Rimini legata al balneare e alla stagionalità» spiega Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, sottolineando come «si stia costruendo un modello di comunicazione turistica che unisce innovazione, tecnologia e visione strategica, per affermare Rimini come destinazione autentica, dinamica e capace di ispirare e coinvolgere sempre». L'obiettivo è quello di «evocare un'atmosfera, ogni immagine porta con sè un messaggio semplice: Rimini sorprende».
La nuova campagna che ambisce a posizionare Rimini tra i grandi brand del fashion e del lifestyle internazionale, «racconta una città capace di evolversi e raccontarsi con linguaggi non comuni - aggiunge l'assessore del Comune di Rimini con deleghe allo sport e alla cultura, Michele Lari -, anche in relazione ad un cambiamento urbano che permette di raccontare la città in modo innovativo e al passo coi tempi. Questa campagna è un nuovo punto di partenza, che esalta una meta che non si esaurisce con l'estate, ma si estende alle quattro stagioni».
Un cambio preciso di direzione «supportato dai numeri che mostrano 3,7 milioni di arrivi nel 2024, su Rimini e provincia, per 15 milioni di presenze - prosegue l'assessore - di cui 7,5 milioni nella sola città; gli arrivi internazionali, in particolare, registrano una crescita del +8%. I primi dati 2025 sono confortanti: nei mesi da gennaio ad agosto la crescita è del +0,6% sul 2024, del +10% sul 2023. Nel solo primo semestre l'incremento è del +6,1% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Numeri che evidenziano una destagionalizzazione in corso, e l'attenzione a nuovi target turismo: non solo balneare, ma congressuale e fieristico, legato a sport e cultura».
Un «riposizionamento fondato sul dna della nostra terra e sulla qualità della vita della nostra città. Rimini rafforza come brand lifestyle e destinazione europea capace di intrecciare stile, innovazione e contemporaneità».
Tomaso Perino, Creativity & Design Manager di Italian Exhibition Group (con cui la campagna è stata realizzata) spiega la «ricerca di un linguaggio visivo elegante ed essenziale, capace di raccontare le anime della città con un tono inusuale. Un progetto che attinge a piene mani dagli stilemi della comunicazione moda, per mostrare una Rimini inattesa, contemporanea ed internazionale, a tratti glamour. Questa campagna è un lavoro a quattro mani tra Italian Exhibition Group e VisitRimini: un incontro tra la creatività dei grandi eventi e l'energia di un territorio che vive tutto l'anno».
La campagna è stata pianificata con Urban Vision Group, media company specializzata nel settore digital out of home, su un network di 164 impianti, su territorio nazionale. Si parte con l'impatto dei Maxi Urban Led di Roma e Milano, pensati per incrociare un target ampio e trasversale (tra i vari maxi-led anche le top location di Cattedrale del Duomo a Milano e di Testaccio a Roma), e si prosegue sui totem e le GoTV, sulla rete autostradale distribuiti nelle aree di servizio dal centro al nord Italia.
Le icone colorate intrecciate alle lettere della parola 'Rimini' rappresentano i sei pilastri dell'offerta turistica - Sea, Nature, Culture, Sport, Food & Wine, Wellness - e danno ritmo e riconoscibilità a una comunicazione capace di parlare a pubblici diversi, con un tono contemporaneo e sofisticato.
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[post_content] => La Guyana Francese è uno dei territori che hanno partecipato al workshop French Overseas Territories organizzato a Parigi da Atout France.
«Ci sono cinque ragioni per visitare la Guyana. - ha esordito Sonia Cippe del Comite du tourisme de la Guyane - La Foresta Amazzonica, la biodiversità, il mosaico culturale nato dall’incontro di diverse popolazioni, lo spettacolare lancio dei razzi nel cielo e un’ecoturismo avventuroso, accessibile a tutti.
La Guyana Francese non è un’isola: siamo parte del Sud-America e ci troviamo tra il Suriname e il Brasile, con le stesse dimensioni del Portogallo: circa 85mila km2. Si tratta del più grande dipartimento francese d’oltremare e siamo l’unico territorio dell’Unione europea in Sud America.
Gli arrivi turistici per via aerea hanno raggiunto le 85.826 unità, mentre sono 9mila i passeggeri delle crociere. La durata media del soggiorno è di 17,4giorni. I motivi di un viaggio nella Guyana Francese sono la visita a parenti e amici (42,7%), il business travel (34%) e i viaggi leisure (23,4%). L’età dei visitatori è tra i 25 e i 64 anni; di questi l’84,3% ha acquistato il proprio viaggio online, mentre il 16,4% si è appoggiato a una adv per riservare il volo. La spesa dei viaggiatori ha raggiunto i 150mln di euro.
Molti dei nostri visitatori vengono dalla Francia e solo 5% del numero totale dal resto dell'Europa. Abbiamo un volo quotidiano di Air France da Charles De Gaulle di Parigi. Anche Air Carïbbean vola 4 volte al giorno dall’aeroporto di Orly alla capitale, 6 nell’alta stagione. Air France opera poi due voli giornalieri tra Cayenne e Martinica e Guadalupa, uno alla settimana tra Cayenne e Belem (Brasile) e tra Cayenne e Fortaleza (Brasile). Crediamo che questi numeri possano crescere con l’aiuto dei to internazionali che hanno partecipato al workshop parigino, magari portando al 10% gli arrivi di ospiti europei.
Dal punto di vista turistico il fascino della Guyana è nella natura, nella scienza e nella cultura. Abbiamo la Foresta Amazzonica dove visitare la riserva naturale The Kaw-Roura Marshland, di quasi 95mila ettari: unica per biodiversità. Si può anche assistere alla nidificazione delle tartarughe sulle spiagge pittoresche di Remire-Montjoly, Cayenne e Awala-Yalimapo. Poi ci sono The Salvation Islands o le Îles du Salut, tre piccole isole vulcaniche a soli 11km dalla costa. L’Île du Diable (Isola del Diavolo) è nota per aver ospitato una colonia penale francese dal 1852 al 1954 e proprio qui, nel 1973, è stato girato il film Papillon. Ancora, l’Île Royale e l’Île Saint-Joseph. Un altro punto forte della Guyana Francese è la scienza, grazie al Centro Spaziale di Kourou: in 3h si possono visitare anche il centro di controllo e un museo adatto alle famiglie; l’accesso è gratuito. Dal punto di vista della cultura nella parte occidentale del paese ci sono ancora villaggi di tribù amerinde dove incontrare antiche tradizioni.
A giugno e a dicembre dei festival culturali celebrano le popolazioni indigene. L’ultima attrazione turistica che vogliamo sviluppare è il Carnevale di Cayenne. - conclude Cippe, sottolineando che - Nella Guyana francese ci si può immergere nella foresta, respirare l’aria fresca e staccarsi dal cellulare, recuperando una dimensione lenta, ricca di pace e benessere».
Chiara Ambrosioni
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Le attività di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa stanno accelerando. Amir Golbarg, senior vice president delle Operazioni per Medio Oriente e Africa di Minor Hotels, illustra le strategie di sostenibilità del gruppo, l'approccio al master brand e i piani di crescita esponenziale nei mercati dell'ospitalità.
L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa sta rimodellando il panorama dell'ospitalità.
Fondata nel 1967 da William Heinecke , Minor Hotels ha iniziato con umili radici in Thailandia e da allora si è evoluta fino a diventare un importante attore internazionale. Il suo viaggio in Medio Oriente è iniziato nel 2012 con l'esclusivo progetto sull'isola di Sir Bani Yas, negli Emirati Arabi Uniti, dove Minor ha lanciato tre distinti resort che uniscono la conservazione della fauna selvatica all'ospitalità di lusso. Come ha spiegato Golbarg, «Oggi gestiamo 54 proprietà in Medio Oriente e Africa, e molte altre sono in cantiere, tutte progettate per riflettere le culture locali mantenendo al contempo gli standard globali di Minor».
Sosteniblità al centro
In un intervento riportato da TravelDailyNews, Golbarg ha sottolineato che la sostenibilità non è solo una parola d'ordine del marketing, ma una parte fondamentale delle attività di Minor Hotels. «Il nostro marchio Anantara, lanciato nel 2001, è stato costruito sull'idea di un lusso sostenibile e locale - ha affermato -. Dall'approvvigionamento di materiali locali a Jaipur alla protezione dei rinoceronti neri in Zimbabwe, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa integra la responsabilità ambientale e sociale. Con obiettivi certificati nell'ambito dell'iniziativa Science Based Targets, la partecipazione al Dow Jones Sustainability Index e l'attenzione alla riduzione dei rifiuti in discarica, le attività di Minor danno priorità all'approvvigionamento locale, alla riduzione dei rifiuti e all'efficienza energetica.
La strategia di master brand
Una pietra miliare importante nell'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa è il lancio della sua strategia di "master brand" . Come ha spiegato Golbarg, il consolidamento di otto marchi distinti (tra cui Anantara, Avani e NH) sotto l'egida di Minor Hotels migliora l'esperienza del cliente unificando sistemi di prenotazione, programmi fedeltà e piattaforme digitali.«Questo cambiamento consente agli ospiti di accedere senza problemi alle offerte di tutti i marchi, utilizzando un unico sistema di fidelizzazione e beneficiando di un servizio iper-personalizzato» ha osservato Golbarg.
Affrontando il ruolo dell'intelligenza artificiale, Golbarg ne ha sottolineato il valore per l'efficienza del backend, l'analisi dei dati e la comprensione dei clienti, ma non come sostituto del front-of-house.
Guardando al futuro, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa punta a una crescita esponenziale, con piani ambiziosi per raddoppiare la presenza regionale entro tre anni. Questo include innovazioni nel settore del benessere, centri dedicati alla longevità e concept di ristorazione migliorati, garantendo al gruppo di rimanere al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa offre un caso di studio avvincente su come tradizione, sostenibilità, consolidamento del marchio e tecnologia possano guidare la crescita in mercati dinamici. Come ha concluso Golbarg, «Abbiamo gli ingredienti e la ricetta: ora è il momento di metterci all'opera».
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[post_content] => L’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino ha celebrato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, il 65° anniversario: dall’inaugurazione del 20 agosto 1960, in pieno boom economico, lo scalo ha accompagnato la crescita del Paese, diventando la principale porta d’accesso dell’Italia al mondo e affermandosi negli ultimi anni come miglior aeroporto d’Europa e tra i primi al mondo, punto di riferimento per la qualità dei servizi ai passeggeri e per l’innovazione.
La cerimonia promossa da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il “G. B. Pastine” di Ciampino – ha ripercorso le tappe più significative dell’evoluzione del “Leonardo da Vinci”, che si appresta a superare, per la prima volta, il traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui.
L’evento si è aperto con la visita del Capo dello Stato all’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di ADR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo, hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di ADR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup. Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il Presidente Alessandro Benetton e l’Amministratore Delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il Presidente Vincenzo Nunziata e l’Amministratore Delegato Marco Troncone, e il Presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma.
L’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di ADR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (ACI) World.
“Aeroporti di Roma celebra oggi un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub.” ha dichiarato il Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton.
La cerimonia si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dall’artista Chiara Civello, cui sono seguiti i saluti del Sindaco della Città di Fiumicino Mario Baccini, che ha affermato “Per noi cittadini di Fiumicino, l’aeroporto non è solo un luogo di transito o di lavoro, ma una parte integrante della nostra identità. È attorno a esso che si è sviluppata una città moderna, dinamica e aperta al mondo. L’impegno della nostra Amministrazione comunale è quello di coniugare la crescita economica e occupazionale che questa straordinaria infrastruttura genera, con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini. L’aeroporto Leonardo da Vinci è la Porta d’Italia sul mondo, ma anche la Porta del mondo sull’Italia”.
Il Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma ha sottolineato “Considero un privilegio aver potuto illustrare, davanti al Presidente della Repubblica e qui a Fiumicino, porta d’ingresso e lustro del nostro Paese, il percorso di rinascita del trasporto aereo italiano nel post-Covid. Dopo una crisi senza precedenti, il settore è tornato tra i più dinamici del Paese, motore di sviluppo e garanzia di mobilità per oltre 200 milioni di passeggeri, in un’ottica di sostenibilità e integrazione intermodale. Questa rinascita si fonda sull’infaticabile lavoro di donne e uomini del comparto che, grazie a un’azione politica lungimirante, hanno reso possibile la “ripartenza rock” dopo la pandemia, ricostruendo non solo un sistema economico, ma anche un ponte immateriale tra culture diverse, fondato su sicurezza, centralità del passeggero e tutela dei diritti delle persone a ridotta mobilità”.
Nel corso del suo intervento, il CEO di ADR Marco Troncone ha ricordato le parole di incoraggiamento del Capo dello Stato per l’intero settore del trasporto aereo, in occasione della sua ultima visita del 2022, nel periodo della ripartenza post-Covid, e ha ripercorso l’evoluzione del “Leonardo da Vinci” come motore della crescita civile e industriale del Paese. Troncone ha poi rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’ENAC nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate.
“Un Piano – lo ha definito l’AD di Aeroporti di Roma nel suo intervento – che unisce attrattività e tutela del territorio, progresso e bellezza, occupazione e sostenibilità, valorizzando al massimo la comunità territoriale a cui apparteniamo e con la quale manteniamo un dialogo costante e costruttivo. È certamente un grande progetto industriale. Ma è per noi, innanzitutto, un impegno civile: perché un’infrastruttura così strategica appartiene al Paese intero ed è il frutto di una visione che si realizza ogni giorno, grazie alle persone che la rendono possibile”.
Alla celebrazione, ospitata presso il Terminal 5, per anni dedicato ai voli sensibili, recentemente rinnovato e ora adibito anche ai grandi eventi di ADR, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.
Prima della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha assistito allo svelamento dell’opera “Aeroporto” della giovane artista Camilla Gurgone, due pannelli di alluminio che simboleggiano l’incontro tra umanità e tecnologia. All’interno del Terminal, l’installazione “Leonardo, uomo illuminato” di Marco Lodola, che celebra lo spirito innovatore e creativo del genio Da Vinci, cui lo scalo è dedicato.
A margine dell’evento, ADR ha donato al Capo dello Stato una medaglia d’argento commemorativa coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ispirata al disegno originale del 1960 dello scultore bulgaro Assen Peikov, autore della celebre statua di Leonardo che accoglie i passeggeri in aeroporto.
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[post_content] => Spesso apostrofato come 'grande parco giochi per adulti', Las Vegas - un avamposto nel deserto del Nevada che ha iniziato a svilupparsi nel 1960 - oggi circonda il viaggiatore con grandi arterie trafficate, insegne luminose e hotel alti decine di piani, parte dell'immaginario collettivo.
Il The Venice con la curiosa ricostruzione della città lagunare, il Cesar Palace che cita i colonnati dei templi romani, quindi la reinterpretazione della Fontana di Trevi, di New York con la Statua della Libertà e di Parigi con la Tour Eiffel. Il famoso Flamingo con i fenicotteri e l'Mgm Grand che svetta verso il cielo - con quelle 5000 camere che lo rendono il più grande hotel negli Stati Uniti - l'imponente eleganza del Bellagio con i suggestivi giochi d'acqua delle fontane, le linee verticali del Resorts World Las Vegas sulla Strip - che riunisce tre dei marchi premium di Hilton: Hilton, Conrad e Crockfords - e del Fountainbleu, con la sua sontuosa spa. Gli alberghi, oltre alle ampie ed eleganti camere, ospitano ciascuno il proprio casinò all'interno di lunghi passaggi dove la luce resta accesa 24h24 e dove si alternano negozi, locali, ristoranti e bar.
Anche l’esperienza gastronomica è ricca e variegata: i diversi ristoranti sono ricchi nell'offerta e abbondanti nelle porzioni. Las Vegas è, quindi, una meta ideale per chi ama il gioco, cerca il divertimento o vuole celebrare un matrimonio speciale, ma anche per vivere attività alternative come una cavalcata nel selvaggio west, un percorso sulle dune in quad, un volo in mongolfiera, un’esperienza di tiro al poligono e i percorsi di trekking o in bicicletta nella natura brulla che circonda la città.
Las Vegas è un luogo da vedere e da vivere. Un mondo alternativo con un focus su quello che è spettacolare. Lo spettacolo, infatti, inizia sulle strade e entra nei locali come il vivace The Linq con il suo entusiasmante DiscoShow in stile anni ‘70. Oppure in location sorprendenti come The Sphere: una struttura sferica davvero iconica con un led esterno dove scorrono immagini 24h al giorno e un gigantesco schermo interno che avvolge il pubblico e dove viene proiettata la versione riadattata de Il mago di Oz, il film del 1939 con Judy Garland. Tra i giochi da sperimentare anche le corse in macchina virtuali proposte dagli innovativi schrmi del F1Arcade e i 40 ettari di costruzioni che formano l’Area15, un distretto per l’intrattenimento, dove le opere del collettivo artistico Meow Wolf ravvivano gli spazi di gioco e sono disponibili esperienze di gioco per tutte le età.
(Chiara Ambrosioni)
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Copa Airlines, storica compagnia aerea panamense fondata nel 1944, ha scelto l'area Zelig di Milano per un evento che ha promosso il ruolo cruciale del vettore come ponte aereo per l'intero continente americano, mantenendo un'immagine in linea con le moderne strategie di comunicazione e l'aggiornamento costante dei propri profili social.
Il fulcro è l'aeroporto internazionale di Tocumen a Panama City, l'"Hub delle Americhe". Questo snodo logistico cruciale unisce in modo efficiente l'Europa, il Nord, il Centro e il Sud America, includendo aeroporti principali come Bogotá, Città del Guatemala e Santo Domingo. Per i clienti premium, la compagnia offre un'esperienza esclusiva nelle sei Copa Club Lounge presenti in scali chiave come Panama (Terminal 1 e 2), Bogotá, Città del Guatemala e Santo Domingo.
L'evento milanese ha unito business e racconto culturale. La serata è stata animata dal Coro Hispano Americano, guidato dal maestro Antonio Neglia. Questa prima realtà polifonica ad aver portato il complesso repertorio latinoamericano (dal ‘500 al ‘900) in Europa ha accompagnato gli ospiti in un vero e proprio "viaggio geografico" sulle rotte di Copa.
L'itinerario sonoro ha ripercorso le principali destinazioni: Cono Sud - con oltre 100 voli settimanali in Cile (Santiago), Paraguay (Asunción), Uruguay (Montevideo) e Argentina (5 città, incluse Buenos Aires e Mendoza) - Brasile - 80 voli settimanali per destinazioni come San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia e Salvador de Bahia - Paesi Andini - in cui il network raggiunge il Perù (Lima), la Bolivia (Santa Cruz) e l’Ecuador (Quito, Guayaquil) e infine Caraibi e Nord - i voli per le sponde caraibiche hanno una durata inferiore alle due ore da Panama. La Repubblica Dominicana è servita capillarmente - con voli su tutti e 4 gli aeroporti di Santo Domingo - e anche in Venezuela, nonostante la critica situazione politica, Copa continua ad operare voli bigiornalieri su Caracas.
Grande focus sulla Colombia, che conta 200 voli settimanali da/per Panama. Qui Copa ha acquisito l’ex AeroRepublica trasformandola nella low cost Wingo: quest'ultima opera in modo sinergico con Copa, espandendo l'accesso al network regionale con un modello tariffario più competitivo, complementare al servizio full-service di Copa Airlines.
(Micol Rossi)
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[post_content] => Turismo all’aria aperta: Faita Federcamping, in collaborazione con Intesa San Paolo e Crippaconcept, ha organizzato una due giorni di incontri e convegni che si conclude oggi con l'intervento del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Al centro, le prime stime sull’andamento della stagione 2025 (dati HBenchmark e Ciset Ca’ Foscari).
Secondo i dati della federazione, dal 6 aprile al 15 ottobre 2025, il settore ha visto crescere del 3,3% l’occupazione media delle strutture rispetto al 2024, con un incremento stimato delle presenze nell’open air di 1 milione; si passa quindi dai 73 milioni di presenze del 2024 ai 74 milioni del 2025. Una crescita cui si accompagna anche un aumento del fatturato, che, tra diretto e indotto, si attesta sugli 8 miliardi e mezzo di euro.
“Lo slancio degli ultimi tre anni si sta trasformando in sviluppo strutturale premiando gli investimenti delle aziende sulla sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione tecnologica”, afferma Alberto Granzotto, presidente Faita Federcamping.
I dati
Dal campione di Faita sul report HBenchmark (102 campeggi e villaggi turistici in 10 regioni italiane per un totale di 37.500 unità di alloggio), risulta che le unità più vendute sono le piazzole (59% del totale), le mobile home (29%) e i bungalow (11%). Il maggior contributo al fatturato lo danno le mobile home (che concorrono per il 51%), seguite dalle piazzole (29%), e dai bungalow/villette (18%). Tra gli ospiti che spendono di più per l’alloggio spiccano i danesi, che generano un ricavo medio di 164 euro, seguiti dai Paesi Bassi (135 euro).
In ultima posizione, gli italiani, che generano un ricavo medio di 94 euro. A fermarsi di più nei campeggi e nei villaggi turistici italiani sono gli ospiti dei Paesi Bassi (11,6 notti), seguiti dai danesi (11,2), dai tedeschi (che, 10,4 notti, rimangono il principale bacino di utenza del settore), dagli svizzeri (9,6 notti). La vacanza degli italiani e degli austriaci dura invece poco più di una settimana. Sostanzialmente positivo, pur con qualche flessione rispetto alle previsioni di maggio, è anche il ‘sentiment’ degli operatori interpellati dal Ciset Ca’ Foscari, che, nell’intervento della direttrice del Centro Ricerche, Valeria Minghetti, comunque indicano una lieve diminuzione generale degli ospiti.
Sostenibilità
Un contributo alla sostenibilità viene da Crippaconcept, che ha avviato un percorso di rendicontazione ambientale sulle proprie mobile home attraverso studi Lca e l’adesione al protocollo Epd. L’obiettivo è rendere misurabili e comparabili le performance ambientali dell’ospitalità open air, per favorire scelte più consapevoli e coerenti con gli obiettivi ESG del settore.
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[post_content] => Uno dei dieci paradores con il fatturato più alto sta affrontando una ristrutturazione completa, che inizierà a gennaio 2026 e durerà due anni, comportando la sua chiusura durante questo periodo e un investimento di 30 milioni di euro, di cui circa 28 milioni saranno destinati ai lavori e 2 milioni al nuovo progetto di decorazione. Come riporta Hosteltur, il parador de Nerja, inaugurato nel 1965 e uno degli hotel più iconici del portfolio della catena alberghiera statale, ha cessato l'attività domenica scorsa. La catena alberghiera prevede di finalizzare il contratto per il progetto a dicembre e di avviare i lavori a gennaio 2026, con una durata stimata di due anni.
Lo ha annunciato martedì Raquel Sánchez , presidente di Paradores, durante una visita alle strutture, insieme al vice delegato del governo a Malaga, Francisco Javier Salas, e al sindaco di Nerja, José Alberto Armijo.
Sánchez ha spiegato che la trasformazione del parador de Nerja modernizzerà l'intera struttura con una completa ristrutturazione delle camere e dei bagni, la riconfigurazione di alcuni spazi per migliorarne l'operatività e l'aggiornamento di tutti gli impianti elettrici, di riscaldamento e sanitari. Saranno inoltre apportati miglioramenti alle aree comuni, alla cucina, ai bagni pubblici e alle aree riservate al personale, mentre il parcheggio, la piscina esterna e il giardino saranno ristrutturati. Il progetto sarà completato con un piano di ristrutturazione completo, che comporterà un investimento di 2 milioni di euro e migliorerà l'identità visiva e il comfort della struttura.
«Fin dalla sua apertura nel 1965, il Parador de Nerja è stato un punto di riferimento, ma il passare del tempo richiede una ristrutturazione completa per adattarlo agli standard di qualità, accessibilità, sostenibilità ed efficienza che oggi consideriamo essenziali» ha affermato Raquel Sánchez.
Il presidente di Paradores ha sottolineato che questa ristrutturazione va oltre l'aspetto strutturale e rappresenta un impegno decisivo per il futuro di questo emblematico parador. "Il parador de Nerja è uno dei più importanti di tutta la nostra rete, non solo per il numero di visitatori, ma anche perché è tra i dieci hotel con il fatturato più alto. Pertanto, ristrutturarlo è anche una decisione strategica che rafforza il nostro impegno per il turismo sostenibile, l'innovazione e lo sviluppo locale».
Gli altri progetti
I progetti previsti per i paradores nella provincia di Malaga richiederanno un investimento di oltre 35 milioni di euro, di cui più di 34 milioni di euro corrispondono a progetti promossi da Paradores e circa 725.000 euro a progetti sponsorizzati da Turespaña.
Il progetto fa parte del piano di ristrutturazione in corso nell'azienda che nel 2028 festeggerà i 100 anni. Questo piano rinnoverà oltre il 50% degli edifici con un investimento superiore a 250 milioni di euro per realizzare una rete più moderna, accessibile e sostenibile, in linea con le esigenze dei viaggiatori del XXI secolo, mantenendo viva la storia di ogni parador.
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Il famoso Flamingo con i fenicotteri e l'Mgm Grand che svetta verso il cielo - con quelle 5000 camere che lo rendono il più grande hotel negli Stati Uniti - l'imponente eleganza del Bellagio con i suggestivi giochi d'acqua delle fontane, le linee verticali del Resorts World Las Vegas sulla Strip - che riunisce tre dei marchi premium di Hilton: Hilton, Conrad e Crockfords - e del Fountainbleu, con la sua sontuosa spa. Gli alberghi, oltre alle ampie ed eleganti camere, ospitano ciascuno il proprio casinò all'interno di lunghi passaggi dove la luce resta accesa 24h24 e dove si alternano negozi, locali, ristoranti e bar.\r\n\r\nAnche l’esperienza gastronomica è ricca e variegata: i diversi ristoranti sono ricchi nell'offerta e abbondanti nelle porzioni. 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