Direttore tecnico agenzia di viaggi Lombardia offresi
21 gennaio 2013 09:01
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da: Roberta
Telefono: 340 2466913
Email:
Provincia: • Lombardia
Comune:
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • consulente, direttore tecnico
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da: Roberta
Telefono: 340 2466913
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Provincia: • Lombardia
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Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • consulente, direttore tecnico
Testo dell'annuncio
Direttore tecnico di agenzia di viaggi iscritta regolarmente all’albo della regione Lombardia offresi per copertura titolo, consulenza o collaborazioni. Disponibilità immediata.
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Le attività di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa stanno accelerando. Amir Golbarg, senior vice president delle Operazioni per Medio Oriente e Africa di Minor Hotels, illustra le strategie di sostenibilità del gruppo, l'approccio al master brand e i piani di crescita esponenziale nei mercati dell'ospitalità.
L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa sta rimodellando il panorama dell'ospitalità.
Fondata nel 1967 da William Heinecke , Minor Hotels ha iniziato con umili radici in Thailandia e da allora si è evoluta fino a diventare un importante attore internazionale. Il suo viaggio in Medio Oriente è iniziato nel 2012 con l'esclusivo progetto sull'isola di Sir Bani Yas, negli Emirati Arabi Uniti, dove Minor ha lanciato tre distinti resort che uniscono la conservazione della fauna selvatica all'ospitalità di lusso. Come ha spiegato Golbarg, «Oggi gestiamo 54 proprietà in Medio Oriente e Africa, e molte altre sono in cantiere, tutte progettate per riflettere le culture locali mantenendo al contempo gli standard globali di Minor».
Sosteniblità al centro
In un intervento riportato da TravelDailyNews, Golbarg ha sottolineato che la sostenibilità non è solo una parola d'ordine del marketing, ma una parte fondamentale delle attività di Minor Hotels. «Il nostro marchio Anantara, lanciato nel 2001, è stato costruito sull'idea di un lusso sostenibile e locale - ha affermato -. Dall'approvvigionamento di materiali locali a Jaipur alla protezione dei rinoceronti neri in Zimbabwe, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa integra la responsabilità ambientale e sociale. Con obiettivi certificati nell'ambito dell'iniziativa Science Based Targets, la partecipazione al Dow Jones Sustainability Index e l'attenzione alla riduzione dei rifiuti in discarica, le attività di Minor danno priorità all'approvvigionamento locale, alla riduzione dei rifiuti e all'efficienza energetica.
La strategia di master brand
Una pietra miliare importante nell'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa è il lancio della sua strategia di "master brand" . Come ha spiegato Golbarg, il consolidamento di otto marchi distinti (tra cui Anantara, Avani e NH) sotto l'egida di Minor Hotels migliora l'esperienza del cliente unificando sistemi di prenotazione, programmi fedeltà e piattaforme digitali.«Questo cambiamento consente agli ospiti di accedere senza problemi alle offerte di tutti i marchi, utilizzando un unico sistema di fidelizzazione e beneficiando di un servizio iper-personalizzato» ha osservato Golbarg.
Affrontando il ruolo dell'intelligenza artificiale, Golbarg ne ha sottolineato il valore per l'efficienza del backend, l'analisi dei dati e la comprensione dei clienti, ma non come sostituto del front-of-house.
Guardando al futuro, l'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa punta a una crescita esponenziale, con piani ambiziosi per raddoppiare la presenza regionale entro tre anni. Questo include innovazioni nel settore del benessere, centri dedicati alla longevità e concept di ristorazione migliorati, garantendo al gruppo di rimanere al passo con l'evoluzione delle esigenze dei consumatori. L'espansione di Minor Hotels in Medio Oriente e Africa offre un caso di studio avvincente su come tradizione, sostenibilità, consolidamento del marchio e tecnologia possano guidare la crescita in mercati dinamici. Come ha concluso Golbarg, «Abbiamo gli ingredienti e la ricetta: ora è il momento di metterci all'opera».
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[post_content] => L’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino ha celebrato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, il 65° anniversario: dall’inaugurazione del 20 agosto 1960, in pieno boom economico, lo scalo ha accompagnato la crescita del Paese, diventando la principale porta d’accesso dell’Italia al mondo e affermandosi negli ultimi anni come miglior aeroporto d’Europa e tra i primi al mondo, punto di riferimento per la qualità dei servizi ai passeggeri e per l’innovazione.
La cerimonia promossa da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il “G. B. Pastine” di Ciampino – ha ripercorso le tappe più significative dell’evoluzione del “Leonardo da Vinci”, che si appresta a superare, per la prima volta, il traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui.
L’evento si è aperto con la visita del Capo dello Stato all’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di ADR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo, hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di ADR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup. Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il Presidente Alessandro Benetton e l’Amministratore Delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il Presidente Giampiero Massolo e l’Amministratore Delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il Presidente Vincenzo Nunziata e l’Amministratore Delegato Marco Troncone, e il Presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma.
L’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di ADR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (ACI) World.
“Aeroporti di Roma celebra oggi un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub.” ha dichiarato il Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton.
La cerimonia si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dall’artista Chiara Civello, cui sono seguiti i saluti del Sindaco della Città di Fiumicino Mario Baccini, che ha affermato “Per noi cittadini di Fiumicino, l’aeroporto non è solo un luogo di transito o di lavoro, ma una parte integrante della nostra identità. È attorno a esso che si è sviluppata una città moderna, dinamica e aperta al mondo. L’impegno della nostra Amministrazione comunale è quello di coniugare la crescita economica e occupazionale che questa straordinaria infrastruttura genera, con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini. L’aeroporto Leonardo da Vinci è la Porta d’Italia sul mondo, ma anche la Porta del mondo sull’Italia”.
Il Presidente di ENAC Pierluigi Di Palma ha sottolineato “Considero un privilegio aver potuto illustrare, davanti al Presidente della Repubblica e qui a Fiumicino, porta d’ingresso e lustro del nostro Paese, il percorso di rinascita del trasporto aereo italiano nel post-Covid. Dopo una crisi senza precedenti, il settore è tornato tra i più dinamici del Paese, motore di sviluppo e garanzia di mobilità per oltre 200 milioni di passeggeri, in un’ottica di sostenibilità e integrazione intermodale. Questa rinascita si fonda sull’infaticabile lavoro di donne e uomini del comparto che, grazie a un’azione politica lungimirante, hanno reso possibile la “ripartenza rock” dopo la pandemia, ricostruendo non solo un sistema economico, ma anche un ponte immateriale tra culture diverse, fondato su sicurezza, centralità del passeggero e tutela dei diritti delle persone a ridotta mobilità”.
Nel corso del suo intervento, il CEO di ADR Marco Troncone ha ricordato le parole di incoraggiamento del Capo dello Stato per l’intero settore del trasporto aereo, in occasione della sua ultima visita del 2022, nel periodo della ripartenza post-Covid, e ha ripercorso l’evoluzione del “Leonardo da Vinci” come motore della crescita civile e industriale del Paese. Troncone ha poi rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’ENAC nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate.
“Un Piano – lo ha definito l’AD di Aeroporti di Roma nel suo intervento – che unisce attrattività e tutela del territorio, progresso e bellezza, occupazione e sostenibilità, valorizzando al massimo la comunità territoriale a cui apparteniamo e con la quale manteniamo un dialogo costante e costruttivo. È certamente un grande progetto industriale. Ma è per noi, innanzitutto, un impegno civile: perché un’infrastruttura così strategica appartiene al Paese intero ed è il frutto di una visione che si realizza ogni giorno, grazie alle persone che la rendono possibile”.
Alla celebrazione, ospitata presso il Terminal 5, per anni dedicato ai voli sensibili, recentemente rinnovato e ora adibito anche ai grandi eventi di ADR, hanno preso parte, tra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.
Prima della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha assistito allo svelamento dell’opera “Aeroporto” della giovane artista Camilla Gurgone, due pannelli di alluminio che simboleggiano l’incontro tra umanità e tecnologia. All’interno del Terminal, l’installazione “Leonardo, uomo illuminato” di Marco Lodola, che celebra lo spirito innovatore e creativo del genio Da Vinci, cui lo scalo è dedicato.
A margine dell’evento, ADR ha donato al Capo dello Stato una medaglia d’argento commemorativa coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ispirata al disegno originale del 1960 dello scultore bulgaro Assen Peikov, autore della celebre statua di Leonardo che accoglie i passeggeri in aeroporto.
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[post_content] => Spesso apostrofato come 'grande parco giochi per adulti', Las Vegas - un avamposto nel deserto del Nevada che ha iniziato a svilupparsi nel 1960 - oggi circonda il viaggiatore con grandi arterie trafficate, insegne luminose e hotel alti decine di piani, parte dell'immaginario collettivo.
Il The Venice con la curiosa ricostruzione della città lagunare, il Cesar Palace che cita i colonnati dei templi romani, quindi la reinterpretazione della Fontana di Trevi, di New York con la Statua della Libertà e di Parigi con la Tour Eiffel. Il famoso Flamingo con i fenicotteri e l'Mgm Grand che svetta verso il cielo - con quelle 5000 camere che lo rendono il più grande hotel negli Stati Uniti - l'imponente eleganza del Bellagio con i suggestivi giochi d'acqua delle fontane, le linee verticali del Resorts World Las Vegas sulla Strip - che riunisce tre dei marchi premium di Hilton: Hilton, Conrad e Crockfords - e del Fountainbleu, con la sua sontuosa spa. Gli alberghi, oltre alle ampie ed eleganti camere, ospitano ciascuno il proprio casinò all'interno di lunghi passaggi dove la luce resta accesa 24h24 e dove si alternano negozi, locali, ristoranti e bar.
Anche l’esperienza gastronomica è ricca e variegata: i diversi ristoranti sono ricchi nell'offerta e abbondanti nelle porzioni. Las Vegas è, quindi, una meta ideale per chi ama il gioco, cerca il divertimento o vuole celebrare un matrimonio speciale, ma anche per vivere attività alternative come una cavalcata nel selvaggio west, un percorso sulle dune in quad, un volo in mongolfiera, un’esperienza di tiro al poligono e i percorsi di trekking o in bicicletta nella natura brulla che circonda la città.
Las Vegas è un luogo da vedere e da vivere. Un mondo alternativo con un focus su quello che è spettacolare. Lo spettacolo, infatti, inizia sulle strade e entra nei locali come il vivace The Linq con il suo entusiasmante DiscoShow in stile anni ‘70. Oppure in location sorprendenti come The Sphere: una struttura sferica davvero iconica con un led esterno dove scorrono immagini 24h al giorno e un gigantesco schermo interno che avvolge il pubblico e dove viene proiettata la versione riadattata de Il mago di Oz, il film del 1939 con Judy Garland. Tra i giochi da sperimentare anche le corse in macchina virtuali proposte dagli innovativi schrmi del F1Arcade e i 40 ettari di costruzioni che formano l’Area15, un distretto per l’intrattenimento, dove le opere del collettivo artistico Meow Wolf ravvivano gli spazi di gioco e sono disponibili esperienze di gioco per tutte le età.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Uno dei dieci paradores con il fatturato più alto sta affrontando una ristrutturazione completa, che inizierà a gennaio 2026 e durerà due anni, comportando la sua chiusura durante questo periodo e un investimento di 30 milioni di euro, di cui circa 28 milioni saranno destinati ai lavori e 2 milioni al nuovo progetto di decorazione. Come riporta Hosteltur, il parador de Nerja, inaugurato nel 1965 e uno degli hotel più iconici del portfolio della catena alberghiera statale, ha cessato l'attività domenica scorsa. La catena alberghiera prevede di finalizzare il contratto per il progetto a dicembre e di avviare i lavori a gennaio 2026, con una durata stimata di due anni.
Lo ha annunciato martedì Raquel Sánchez , presidente di Paradores, durante una visita alle strutture, insieme al vice delegato del governo a Malaga, Francisco Javier Salas, e al sindaco di Nerja, José Alberto Armijo.
Sánchez ha spiegato che la trasformazione del parador de Nerja modernizzerà l'intera struttura con una completa ristrutturazione delle camere e dei bagni, la riconfigurazione di alcuni spazi per migliorarne l'operatività e l'aggiornamento di tutti gli impianti elettrici, di riscaldamento e sanitari. Saranno inoltre apportati miglioramenti alle aree comuni, alla cucina, ai bagni pubblici e alle aree riservate al personale, mentre il parcheggio, la piscina esterna e il giardino saranno ristrutturati. Il progetto sarà completato con un piano di ristrutturazione completo, che comporterà un investimento di 2 milioni di euro e migliorerà l'identità visiva e il comfort della struttura.
«Fin dalla sua apertura nel 1965, il Parador de Nerja è stato un punto di riferimento, ma il passare del tempo richiede una ristrutturazione completa per adattarlo agli standard di qualità, accessibilità, sostenibilità ed efficienza che oggi consideriamo essenziali» ha affermato Raquel Sánchez.
Il presidente di Paradores ha sottolineato che questa ristrutturazione va oltre l'aspetto strutturale e rappresenta un impegno decisivo per il futuro di questo emblematico parador. "Il parador de Nerja è uno dei più importanti di tutta la nostra rete, non solo per il numero di visitatori, ma anche perché è tra i dieci hotel con il fatturato più alto. Pertanto, ristrutturarlo è anche una decisione strategica che rafforza il nostro impegno per il turismo sostenibile, l'innovazione e lo sviluppo locale».
Gli altri progetti
I progetti previsti per i paradores nella provincia di Malaga richiederanno un investimento di oltre 35 milioni di euro, di cui più di 34 milioni di euro corrispondono a progetti promossi da Paradores e circa 725.000 euro a progetti sponsorizzati da Turespaña.
Il progetto fa parte del piano di ristrutturazione in corso nell'azienda che nel 2028 festeggerà i 100 anni. Questo piano rinnoverà oltre il 50% degli edifici con un investimento superiore a 250 milioni di euro per realizzare una rete più moderna, accessibile e sostenibile, in linea con le esigenze dei viaggiatori del XXI secolo, mantenendo viva la storia di ogni parador.
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[post_content] => Il Kenya presentato dal Kenya Tourism Board è una terra ricca e sorprendente dal punto di vista umano e naturale. Tanti i percorsi di scoperta che vanno dalla coinvolgente esperienza del safari nei parchi nazionali, alle attività marine da vivere in spiagge indimenticabili nuotando con i delfini, all'incontro con la cultura e la storia e, ancora, alla possibilità di sperimentare esperienze immersive di wellness con focus sullo yoga, celebrato oggi in Kenya in diversi festival. Importante anche il ruolo della tecnologia e del mice, che testimoniano una costante evoluzione dell'offerta turistica del paese.
Un percorso di incontro con il fascino del Kenya è quello che porta alla riserva del Masai Mara. Si parte da Nairobi a bordo di piccoli aeromobili da 14 persone e si arriva in 45’, volando per 300km. Il Masai Mara è la più importante area faunistica del Kenya meridionale e si estende oggi per oltre 1500km2. Prende il nome dai Masai, la tribù di pastori seminomadi che da sempre abitano queste terre. La vasta area, nata come riserva naturale nel 1961, è nota per la sua fauna selvatica e proprio per la cultura Masai. La riserva è divisa in zone private e governative e si estende anche nella vicina Tanzania dove prende il nome di Serengeti. Tra i due territori si muovono sia le specie animali che i nuclei familiari dei Masai. Ogni anno, nel mese di luglio, la riserva è teatro dell’incredibile Grande Migrazione: oltre un milione di gnu si spostano tra Kenya e Tanzania. È una delle Sette Meraviglie Naturali dell'Africa. Nell’area del Masai Mara si trovano oltre 300 campi tendati e lodge da cui partire per vivere l’affascinante esperienza del safari. Uno di questi è il Mara lntrepids Camp: una location nel cuore della savana che è parte degli Heritage Hotels, che offrono la più completa esperienza “beach & busch” nell’Africa orientale. Il Mara Intrepids è composto da 30 tende di diverse dimensioni, dotate di ogni comfort e distribuite nella vegetazione. Ci sono poi la piscina, il bar, il ristorante e un negozio.
«La sicurezza è garantita da una doppia recinzione presidiata, quindi gli ospiti possono muoversi in tranquillità all'interno del camp. - afferma Gregorio Wabuge, general manager dell'Intrepid Camp - Abbiamo turisti provenienti da tutti i continenti: il 30% viene dall' America, il 25% circa dall' Asia e il 20% dall'Europa. Siamo orgogliosi della nostra offerta a bambini e ragazzi: abbiamo un'area dedicata ai più giovani con un centro informativo e tante attività. Al Mara Intrepids non ci sono limiti di età: tutti i bambini possono partecipare ai safari perché non ci sono pericoli».
L'attenzione alla sostenibilità è garantita dalla campagna One Tourist One Tree: ogni ospite interra la propria pianta e viene poi informato sulla sua crescita. Alla fine dell'anno il numero delle piantumazioni viene riferito al ministero. «Far sentire l'ospite parte della destinazione aiuta a preservare la natura. - sottolinea Wabuge - Nel nostro camp ci impegniamo in modo attivo per l'ambiente con diverse iniziative». Usciti dal Mara Intrepids si parte per il safari e per incontrare tutte le specie animali; i Big Five - leone, elefante, rinoceronte, bufalo e leopardo - ma anche giraffe, zebre, gazzelle, ippopotami, le iene, lo struzzo e il facocero. Ci sono più di 600 specie di uccelli che rendono questa terra un luogo incantato per il bird-watching. La savana si estende a perdita d'occhio e tutte le specie abitano qui, a poca distanza l'una dall'altra. Gli animali sono territoriali quindi, anche nel territorio brullo e uniforme del parco, i driver sanno esattamente dove e quando trovarli. A bordo di grosse jeep si percorre il territorio.
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L'esperienza d'incontro con il territorio è resa completa dalla visita al villaggio dei Masai, che vivono ancora secondo la tradizione in corone di case di fango, al cui interno si trovano anche i magri animali. Coperti da mantelli colorati e ricchi monili accolgono i visitatori raccontando la loro storia e le loro usanze, quindi iniziano a cantare e a presentare la danza del salto. I guerrieri, a turno, saltano. Chi arriva più in alto avrà un ruolo più importante nel villaggio.
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Il mercato dei viaggi italiano chiude il 2025 con una crescita contenuta dell'1%, attestandosi a 38,2 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati presentati in anteprima al convegno «Viaggi e viaggiatori nell'era degli Agenti» organizzato dall'Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano. Dopo il boom post-Covid, il comparto si stabilizza in un contesto di prezzi al consumo in aumento (+2,9% secondo Istat) e calo del potere d'acquisto che impatta sia sull'incoming, con contrazione del mercato tedesco, sia sul domestico.
E-commerce in crescita, ma rallenta il ritmo
Il B2C e-commerce registra +2% raggiungendo 21,7 miliardi di euro, pari al 57% del mercato totale. «Si consolida l'incidenza degli strumenti digitali per la prenotazione da parte dell'extra-alberghiero, che rafforza la propria presenza sulle OTA», ha spiegato Federica Russo, ricercatrice senior dell'Osservatorio Travel Innovation. Il comparto open air segna una stabilità con +0,3% rispetto all'anno scorso, mantenendo l'8% del mercato totale.
Trasporti: dimezzata la crescita rispetto al 2024
Il settore trasporti turistici rallenta, passando dal +10% del 2024 a un +5% nel 2025, per un valore di 19,3 miliardi di euro. L'e-commerce mantiene un'incidenza elevata al 70% sul totale del venduto. Il comparto aereo cresce del 5% con un aumento di passeggeri del 5,4% (periodo gennaio-luglio) e dei prezzi del 4,1%, con le tariffe dei voli domestici in rialzo più consistente rispetto agli intercontinentali. Il noleggio auto segna +7%, trainato principalmente dalla componente prezzo con un aumento dell'8,4%. I trasporti di terra crescono del 4% in un contesto di stabilità dei prezzi.
Turismo organizzato: +5% con tour operator protagonisti
Per la prima volta quantificato in modo strutturato, il mercato del turismo organizzato (agenzie leisure, tour operator e crociere) registra un bilancio positivo con +5%, attestandosi tra 6,2 e 6,5 miliardi di euro. I tour operator guidano la crescita con +7%, mentre le agenzie di viaggio raggiungono un valore compreso tra 5,2 e 5,4 miliardi. «Bilancio positivo guidato dai ponti favorevoli nel periodo primaverile, un'estate incerta con effetto last minute e un inverno che inizia ad essere prenotato», ha commentato Russo. Allerta sui prezzi: l'indice dei pacchetti cresce del 9,9%.
L'era dell'intelligenza artificiale nel travel
Il 33% dei viaggiatori italiani utilizza già strumenti di AI per attività legate ai viaggi, con il 76% che li considera utili. Ma la vera novità è che il 65% degli italiani dichiara che in futuro potrebbe considerare un agente AI come alternativa all'agenzia di viaggi tradizionale. «Il 43% afferma che l'AI ha dato supporto simile a un'agenzia di viaggio tradizionale», ha illustrato Eleonora Lorenzini, direttrice dell'Osservatorio Travel Innovation. L'AI Overview di Google è visualizzata dal 46% degli utenti, ma preferiscono poi verificare su siti specifici, mentre il 35% non la visualizza affatto.
Si trasforma l'interazione con le agenzie: il 45% dei clienti ha interagito da remoto con la propria agenzia, di cui il 14% esclusivamente da remoto. Tra gli strumenti di prenotazione, le OTA dominano con il 55%, seguiti dai siti diretti dei fornitori (33%), agenzie tradizionali (12%) e agenti AI (2%).
Gli operatori: «Necessario approccio industriale e flessibilità»
«Il mercato richiede flessibilità nella composizione dell'offerta», ha affermato Angelo Cartelli, Club del Sole, sottolineando come la società chiuda con il 45% di mercato estero in crescita. «Dopo l'euforia post-Covid siamo ritornati nel mercato normale, molto più competitivo. I consumatori hanno diminuito il potere d'acquisto e mostrano maggiore resistenza al prezzo». L'alimentare ha registrato +20% sui prezzi con consumi in calo del 6%, segnale della pressione sul potere d'acquisto delle famiglie.
«Serve un approccio industriale che è mancato sia da parte dei soggetti pubblici che delle aziende», ha dichiarato Domenico Pellegrino, CEO Bluvacanze. «Approccio industriale significa creare efficienza di filiera, non solo economia di scala. La personalizzazione diventa indispensabile: costruire soluzioni con quella flessibilità tale da incontrare le esigenze del consumatore».
Sergio Testi, vicepresidente Gruppo Gattinoni, ha evidenziato: «È la riscossa del turismo organizzato con crescita media del 25%. La primavera ha rubato traffico all'estate. Il settore deve fare uno sforzo sulla diversificazione dell'offerta: oggi c'è ancora troppa offerta a pacchetti chiusi, il mercato vuole più personalizzazione».
Rateizzazione e assicurazioni: leve commerciali strategiche
La rateizzazione emerge come leva fondamentale: il 75% degli italiani dichiara di spendere di più se può rateizzare la spesa di viaggio, mentre il 90% acquista solo se è consentita la dilazione di pagamento. «Il settore turismo ha utilizzato pochissimo la dilazione di pagamento, dovremmo costruire meglio questa possibilità», ha sottolineato Testi.
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Turismo di prossimità in crescita
Il 17% degli italiani non viaggia, il 41% effettua da 1 a 3 viaggi l'anno. Su 4 viaggi medi, 2,5 sono brevi e 1,5 lunghi. L'86% ha fatto gite fuori porta nell'ultimo anno una o più volte al mese, con particolare focus su esperienze ed enogastronomia. «C'è un trend crescente di turismo di prossimità, le persone vogliono scoprire territori vicino casa», ha confermato Leonardo Cesarini, CCO Trenord, annunciando guide specifiche dedicate anche all'enogastronomia.
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Punto di svolta della ricettività subalpina, che a breve vedrà l'arrivo di nuovi brand dell' hotellerie, il nuovo Hilton rappresenta un omaggio alla "torinesità", tra storia e modernità, autenticità e innovazione, lusso e identità. Torino, città in forte ascesa su cui si stanno concentrando investimenti e strategie a livello nazionale e internazionale, si conferma così sempre più come una destinazione d'eccellenza. Motivo per cui Hilton ha deciso di sbarcare nuovamente in citta. «Hilton era già presente a Torino nel 2018 con la conversione dell’hotel a Lingotto, ma già nel 2006, in occasione delle Olimpiadi, la città si è affacciata sulle mappe del turismo globale - ha dichiarato Alan Mantin, vice president development Southern Europe di Hilton -. I grandi eventi, le competizioni di tennis e le molteplici iniziative stanno contribuendo a rendere Torino una destinazione strategica, dove abbiamo voluto portare il nostro brand di punta».
Icona razionalista che guarda al futuro
Acquisito dal fondo Geras 2 gestito da Ream Sgr, gruppo torinese al suo primo investimento nel settore alberghiero, il centralissimo hotel, a pochi passi da Porta Nuova, piazza Castello e dal Museo Egizio, ha reinterpretato in chiave contemporanea un edificio razionalista del 1953, progettato dall’architetto Emilio Decker. La struttura offre 175 camere – di cui 36 suite, inclusa la Presidential Suite con terrazza panoramica privata, bagno turco, vasca idromassaggio, cucina e salotto indipendente -, uno scenografico giardino urbano, area benessere con vasca idromassaggio, spa e fitness centre, oltre a 11 sale riunioni, due foyer dotati delle più moderne tecnologie, il cocktail bar Alchemy e il ristorante Malìa affidato allo chef Andrea Vallenzasca.
Settanta gli attuali dipendenti, prevalentemente assunti direttamente.La scelta di minimizzare l’esternalizzazione risponde a una precisa filosofia Gdf, come ha spiegato Guido Della Frera, fondatore e presidente di Gdf Hotel e del gruppo Della Frera: «Dai lavapiatti al personale delle pulizie, tutti hanno un contratto nazionale. In molti casi, si tratta di lavoratori che avevano perso l’impiego durante la precedente gestione. Figure invisibili agli occhi del cliente, ma per noi fondamentali: gli addetti alle pulizie, ad esempio, sono gli unici a entrare ogni giorno in tutte le camere, e rappresentano i veri occhi dell’azienda».
Un hotel che dialoga con la città
Fedele alla filosofia del gruppo Della Frera, Hilton Turin Centre non sarà soltanto un nuovo simbolo dell’hotellerie torinese, ma uno spazio aperto e vivo, un luogo che dialoga con la città. «Vogliamo che questo hotel sia una casa aperta, inclusiva, capace di generare valore culturale e sociale attraverso eventi, progetti e iniziative condivise - ha aggiunto Della Frera -. Attraverso la fondazione Della Frera, avvieremo per tutto il 2026 campagne di raccolta fondi volte a sostenere progetti dedicati alla città di Torino e alla sua comunità, rafforzando così il nostro legame con il territorio».
(Federica De Luca)
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“Sardegna!” e il pensiero corre a spiagge abbaglianti e cale spettacolari. Il binomio Isola/vacanze al mare è inevitabile e si conferma: Cala Goloritzè, ‘perla’ di Baunei (Ogliastra), è prima nella classifica 2025 di ‘50 World’s best beaches’. Gli scenari incantevoli, sul litorale e nell’interno, però, non dicono tutto. La Sardegna vanta, per esempio, una storia che ha lasciato eredità uniche, come i nuraghi. Di recente le domus de Janas, risalenti al IV-III millennio a.C., sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Novità da presentare al World Tourism Event (Roma, 25-26 settembre).
L’arte manifatturiera è un altro straordinario veicolo promozionale da valorizzare prossimamente grazie al rilancio del marchio ISOLA e della vetrina virtuale dell’artigianato artistico. Tradizione è identità: proseguirà nel 2026 un percorso di valorizzazione degli eventi di inizio anno, capaci di rappresentare una motivazione di viaggio. A partire dal Capodanno, poi Carnevale e Settimana Santa, fino ai grandi eventi identitari.
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Altro tematismo in rampa di lancio nel 2026 è il turismo nei borghi, modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La loro promozione si concentra su un cluster di 15 certificati, Bandiera Arancione e Borghi più belli d’Italia. Turismo lento fa rima con Noi Camminiamo in Sardegna: gli itinerari, a ottobre proposti nella quarta edizione, rappresenteranno l’offerta per l’anno prossimo.
Lo slow tourism è uno dei due player scelti per far scoprire il territorio. L’altro è l’active tourism: la Sardegna è una ‘palestra a cielo aperto’ dove gli appassionati di outdoor praticano le attività preferite in scenari inimitabili. Molteplici campagne sono incentrate sull’Isola quale hub per l’outdoor, anche nel 2026. (1763)
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