Direttore tecnico solo copertura regione Marche
11 gennaio 2013 08:59
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
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Provincia: • Marche
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Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • direttore tecnico
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Offro direzione tecnica agenzia di viaggi, solo a copertura, per l’intero territorio nazionale. Iscritta all’albo regione Marche dal 1998. Disponibile subito, compenso modico.
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I biglietti sono già in vendita: i passeggeri di Emirates possono quindi volare verso 15 destinazioni regionali operate da SriLankan Airlines via Colombo. Il network d’interlinea include due nuove destinazioni indiane, Madurai e Tiruchirapally, oltre a Gan Island nelle Maldive, per consentire ai clienti di viaggiare senza problemi con un unico biglietto, godendo della comodità di una generosa politica sui bagagli e di un check-through dei bagagli senza interruzioni fino alla destinazione finale. Le destinazioni dell'Estremo Oriente e del Sud Asia includono anche Cochin, Chennai, Bangalore, Hyderabad, Malé, Bangkok, Kuala Lumpur, Singapore, Giacarta, Guangzhou, Seoul e Tokyo.
I passeggeri di SriLankan Airlines possono inoltre beneficiare dell'accesso al network globale di Emirates e collegarsi a 15 città servite dal vettore, oltre Dubai. La rete d’interlinea comprende punti in Medio Oriente, Africa, Russia e Stati Uniti. I clienti di SriLankan potranno godere di un'esperienza di viaggio premium e di vantaggi di partnership volando con Emirates verso Bahrain, Amman, Dammam, Medina, Cairo, Muscat, Nairobi, Mosca, Tel Aviv e una serie di città statunitensi, tra cui New York Jfk, Los Angeles, San Francisco, Chicago, Boston e Houston.
Emirates ha lanciato i suoi servizi per lo Sri Lanka nel 1986 e da allora ha trasportato più di 11 milioni di passeggeri da e per Colombo. Attualmente la compagnia aerea offre due voli diretti giornalieri per Colombo, utilizzando il Boeing 777-300er, oltre a un servizio aggiuntivo giornaliero via Malé, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere i voli e la comodità di tempi di connessione minimi.
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[post_content] => Oggi luoghi di ospitalità ricercata, ma un tempo conventi e monasteri dedicati al culto. Hanno tutto il fascino antico e spirituale di luoghi che si evolvono in una nuova concezione dell’accoglienza, con i servizi di hotel di lusso.
In Emilia, terra di castelli che spuntano tra i paesaggi appenninici, di città d’arte e di antichi conventi, sono diverse le strutture religiose riconvertite in particolari luoghi di ospitalità tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, da scoprire con Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix.
L’antico monastero di Fontevivo (PR) è stato trasformato nell’albergo Relais Fontevivo - Fontevivo Relais | Visit Emilia - annesso alla celebre abbazia cistercense, un magnifico monumento di arte medievale. L’impianto architettonico di base è stato conservato e le camere sono state ricavate dalle vecchie celle.
Qui si possono assaporare anche i piatti emiliani del Ristorante 12 Monaci, situato nell’antica Sala del Refettorio, che può ospitare fino a 200 coperti in un contesto unico. C’è anche un bellissimo chiostro. In Valtaro, il Seminario di Bedonia - Polo Museale Seminario Vescovile di Bedonia | Visit Emilia - inaugurato nel 1846, tutt’oggi centro di spiritualità, ma anche di cultura ed eventi, propone l’esperienza di dormire nelle stanze un tempo utilizzate dai seminaristi, un’oasi di pace immersa nella natura di un parco in cui si innalzano sequoie, cedri, pini neri e silvestri, abeti bianchi e rossi, ippocastani e tigli. Ospita al suo interno diversi musei e un planetario
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[post_content] => E' in programma dall'8 al 22 novembre il viaggio Shiruq alla scoperta del Karnataka indiano in occasione del Diwali: una delle più importanti festività induiste che simboleggia la lotta del bene contro il male, della luce contro il buio. Un tour di 15 giorni, con accompagnatore dall'Italia, che conduce alla scoperta di antiche vestigia, attraverso forti, templi e giardini che raccontano storie ammantante di incanto, segreti e vicende intrise di una spiritualità senza tempo.
Tra le esperienze memorabili di questo viaggio, il trasferimento a bordo del trenino della Nilgiri Mountain Railway: una linea ferroviaria a scartamento ridotto e a cremagliera, costruita dagli inglesi nel 1908 e ancora funzionante, con le sue caratteristiche locomotive a vapore. Mysore conquisterà poi al primo sguardo. Rinomata per i tessuti, il legno, il sandalo e l’incenso, ospita l’imponente Mysore Palace, edificato in stile indo-saraceno, noto per essere uno dei palazzi più grandi dell'India. Altrettanto interessanti sono il Nandi Bull, un monolite scolpito alto circa 5 metri, dalle fattezze taurine e legato alla figura di Shiva, e il tempio di Chamundeswari che svetta trionfante.
"Ma lo spettacolo che animerà le vie di Mysore saranno proprio i festeggiamenti per il Diwali, la festa delle luci - spiega Francesca Lorusso, direttrice di Shiruq -: celebra la vittoria della luce sulle tenebre, il bene che sovrasta il male. Una ricorrenza dal forte contenuto spirituale, che viene festeggiata con entusiasmo e fervore: la città è illuminata da candele e diya, piccole lampade tradizionali, le case vengono decorate con rangoli colorati (disegni geometrici fatti con polveri colorate), e la notte si accende di spettacoli pirotecnici dedicati. Si è completamente immersi in un'atmosfera magica e festosa. Le famiglie si riuniscono per pregare e partecipano a solenni rituali nei templi, scambiano regali e preparano deliziosi piatti tradizionali. La cucina gioca un ruolo centrale, con la preparazione di specialità come chakli, laddu, murukku e altre prelibatezze".
Tra i luoghi più sorprendenti del viaggio, Hampi: un vero e proprio museo a cielo aperto. Celebre per essere stata la capitale dell'antico regno di Vijayanagara, dal 1986 è riconosciuto come Patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Il sito è noto per i suoi templi elaborati, gli imponenti monumenti in stile dravidico, le rovine antiche e i paesaggi spettacolari, senza tralasciare la sua atmosfera, che evoca il passato glorioso di questa antica città. "Ammireremo il Virupaksha Temple con i suoi santuari e le torri, una delle quali alta ben 50 metri, lo specchio d’acqua noto come la Piscina delle Regine dalla forma quadrata e architettonicamente molto interessante, le rovine delle stalle degli elefanti e il Lotus Mahal: edificio avvolto nel mistero in quanto si pensa fosse dedicato esclusivamente alle donne", conclude Lorusso.
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[post_content] => Sulla Costa del Mito, nella Sicilia sudoccidentale, si celebrano quest'anno gli 80 anni dello sbarco degli Alleati. Dall'8 al 10 luglio, a Licata, approdo turistico vicino alla Valle dei Templi, sono in programma eventi culturali, spettacoli musicali, una fiera di prodotti tipici locali e degustazioni per ricordare lo storico sbarco.
Le celebrazioni sono state denominate "80th Anniversary - Landing in Sicily - Operation Husky – Licata 10 july 1943 - 2023".
Ricorre, infatti, il 10 Luglio l’ottantesimo anniversario dell’operazione Husky e il Comune di Licata, in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, l’Associazione Memento e la DMO Distretto Turistico Valle dei Templi-Costa del Mito, inaugurerà il primo Centro Studi sullo sbarco in Sicilia.
Proprio a Licata la VII Armata Usa mise piede per prima, nell'Isola, penetrando così nell'Europa occupata. È stata accolta la proposta dell’Associazione Europea Liberation Route di tenere una giornata di studi sullo sbarco e i suoi vari risvolti storici. Saranno presenti personalità accademiche ed esperti. In quest'occasione sarà anche lanciata la campagna internazionale Europe “Remembers 80”, che accompagnerà le commemorazioni sul Continente fino al maggio 2025.
La tre giorni prenderà il via sabato 8 luglio dalle ore 10 con la visita ai luoghi dello sbarco: le quattro spiagge, il Castel Sant'Angelo, i rifugi antiaerei e il bunker di Torre di Gaffe. Alle 18 sarà inaugurato il centro studi e la mostra fotografica di Phil Stern dell’Associazione Memento dal titolo “Itinerari della memoria: gli americani a Licata" presso il Museo Archeologico della Badia. Alle 19, il Convegno di apertura al Centro Studi sul progetto “Facciamo rete". Alle ore 21, tutti in piazza Progresso per ascoltare il cantautore Lello Analfino e ballare seguendo i suoi ritmi travolgenti.
Domenica 9 luglio dalle 10 si aprirà la Giornata di studi sul tema “Lo sbarco in Sicilia nella guerra mondiale”. Seguirà la seconda sessione: “Lo sbarco in Sicilia nel contesto italiano”. La terza sessione sarà incentrata su “Le eredità dello sbarco”. Concluderà il convegno la sessione sulla “Rappresentazione dello sbarco”.
Dalle 19 è in programma la parata dei mezzi militari della II Guerra Mondiale con il Gruppo “B40 - Belgio” in piazza Progresso. Dalle 21,30, al Museo Archeologico della Badia, è previsto uno spettacolo sulle “Memorie sullo sbarco”, testimonianze, filmografia e una rappresentazione tratta dal libro “Una campana per Adano”.
Lunedì 10 luglio alle 10, la cerimonia ufficiale di commemorazione dello sbarco con il Raduno in piazza Progresso. Alle 11, la presentazione della campagna “Europe Remembers 80”. Dalle 18,30 la parata Banda Brigata Meccanizzata Aosta per le vie della città. Alle 20 il Concerto della Banda “Brigata Meccanizzata Aosta” concluderà le celebrazioni.
Lo Sbarco degli Alleati ha cambiato il corso della Storia e ancora oggi a Licata, come a Gela a Palma di Montechiaro e in altre località della Costa del Mito, durante le visite guidate è possibile ascoltare i testimoni di quegli indimenticabili giorni.
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L'aeroporto di Palermo ha archiviato con una crescita a doppia cifra il mese di giugno: oltre 816.000 passeggeri, il 12,5% in più rispetto a giugno 2022 (726.464) e +17% su giugno 2019 (699.415).
La media di passeggeri per volo continua a crescere: 147 contro 146 di giugno 2022 e 139 nel 2019. Balzo in avanti anche per i voli (5.537): +11,10% su giugno 2022 (4.984) e +10,16% sullo stesso mese del 2019 (5.026).
Il mese di giugno pone il sigillo su un semestre da ulteriore record: superati i 3.600.000 passeggeri, +13,2% sui primi sei mesi del 2022 (3.185.721) e +13% sul semestre del 2019 (3.183.194). Trend in crescita, in particolare, per il traffico internazionale, che ha rappresentato una quota del 32% sul totale dei transiti.
Sempre positive le previsioni per l'attuale mese di luglio, dove si stimano circa 900.000 passeggeri. «C’è molta soddisfazione per questi risultati - ha commentato Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione del 'Falcone Borsellino' - ma allo stesso tempo poniamo la massima attenzione al flusso imponente di passeggeri, e ogni sforzo fatto dalla struttura punta a evitare o contenere i disagi dovuti ai lavori in corso, che stanno comunque andando avanti velocemente. Nei prossimi giorni apriremo nuove zone commerciali e spazi per i passeggeri».
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Dopo i due anni complessi del Covid, la classifica dei principali gruppi alberghieri italiani per fatturato torna ad assumere una connotazione più familiare all'era pre-pandemica. Il tutto, certo, senza trascurare qualche inevitabile aggiustamento. Stando ai dati raccolti da Pambianco, in particolare, Starhotels riconquista saldamente la vetta della top 10 con un giro d'affari complessivo nel 2022 di 241 milioni di euro (era seconda nel 2021, ma con appena 75 milioni di euro; nel 2019 era 216 mln), mentre il gruppo Una si riprende la seconda piazza con 146 milioni (67 mln nel 2021, 128 mln nel 2019). Hotelturist (gruppo Th) si issa invece sul gradino più basso del podio (142 mln vs 62 mln nel 2021 e 94 mln nel 2019), scalzando la divisione alberghiera di Alpitour, ora quarta con un giro d'affari di 134 mln (81 mln nel 2021; 109 mln nel 2019).
Quinto posto quindi per Sardegna Resorts (106 mln nel 2022; 73 mln nel 2021; 88 mln nel 2019), seguita da Bluserena (96 mln nel 2022; 69 mln nel 2021; 79 mln nel 2019). Balzo in avanti poi per Cogeta Palacehotels Gestioni, la nuova proprietà del brand Baglioni che approda in settima piazza (80 mln nel 2022; era fuori dalla top 10 negli anni precedenti). A seguire, il gruppo Villa d'Este (79 mln nel 2022; 35 mln nel 2021; 54 mln nel 2019) e Aeroviaggi (78 mln nel 2022; 59 mln nel 2021; 86 mln nel 2019). Ulteriore new entry in top 10 è infine Hnh Hospitality, a quota 71 milioni.
Lo studio Pambianco getta inoltre uno sguardo sui margini operativi lordi. In questo caso è il gruppo Villa d'Este a spiccare con un ebitda margin del 40%, seguito da Starhotels (34%), Sardegna Resorts (30%), Bluserena (20%) e la divisione alberghiera del gruppo Alpitour (15%, ma il brand lusso VRetreats è al 30%).
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[post_content] => Si chiamerà Vista Ostuni e aprirà nel 2025 il terzo indirizzo a 5 stelle del brand omonimo di casa LarioHotels, gruppo di proprietà della famiglia Passera. Immerso nella piana degli Ulivi monumentali, parte del Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, alle pendici dell’altopiano delle Murge e a pochi chilometri dalle spiagge della valle d’Itria, l'immobile si sviluppa su una superficie di oltre 6 mila metri quadrati, ci cui 1.700 mq di terrazzi. Il Vista Ostuni ospiterà circa 30 camere, tutte di ampia metratura (la superficie media sarà superiore ai 50 mq), e un’ampia offerta food & beverage ancora allo studio di definizione. Lo spazio esterno con oltre 16 mila metri quadrati di giardino, già in parte disegnato da un’ampia uliveta, sarà riqualificato con piante autoctone, macchia mediterranea e una zona esclusiva dedicata alla tradizione degli orti mediterranei. Completerà l’offerta una grande piscina di oltre 100 mq con vista sulla città e sul mare, un’ampia spa interna, che comprenderà zona umida e cabine massaggio, nonché una private spa a uso esclusivo di oltre 40 mq, un beauty center e un centro fitness con attrezzature all’avanguardia.
La struttura sorgerà nella ex Manifattura Tabacchi di Ostuni: un edificio che conserva una lunga storia identitaria della comunità. Anticamente, dal 1300 circa al 1595, fu infatti la sede del convento dei frati Domenicani, impreziosito dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, di cui ancora oggi si trovano porzioni di mura medioevali alle spalle della chiesa attuale. Successivamente, fu acquistato dall’amministrazione comunale e destinato a uso civico come ospedale. L’attuale edificio fu eretto per volere di suor Maria Raimonda Fuentes a fine ‘800 con lo scopo di farne una casa di riposo, una scuola di educazione al lavoro per fanciulle povere e un orfanotrofio. Tra il 1916 al 1918 l’immobile fu utilizzato come prigione fino a quando, agli inizi degli anni ’20, l’imprenditore Giuseppe Cortese lo acquistò per incrementare la sua attività di manifattura tabacchi, che chiuse definitivamente nel 1968. Da allora è sempre rimasto chiuso in attesa di poter rivivere con una nuova veste. Responsabile del progetto architettonico è lo studio Rma, Roberto Murgia Architetto, di Milano.
“Siamo entusiasti per questo ulteriore passo in avanti - commenta il ceo di LarioHotels, Luigi Passera -. Vista diventa così a tutti gli effetti un player nazionale nell’ospitalità di lusso. La Puglia è un mercato molto interessante e in grande fermento, ne è riprova il numero e soprattutto la qualità delle nuove aperture in questi anni, italiane e internazionali. Con l’apertura di Ostuni la nostra azienda supererà i 30 milioni di fatturato e i 200 dipendenti. Come stiamo vedendo a Como e Verona (dove si trovano le altre due strutture), il modello Vista funziona e cresce: portare il lusso dove ancora non c’è, con boutique hotel che superano il carattere stagionale e che lavorano su tariffe medie paragonabili a città molto più blasonate e battute".
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[post_content] => Inaugurato alla Spezia il ricovero “Quintino Sella-Manzoni-Sant’Agostino” conosciuto come rifugio antiaereo Quintino Sella. L’opera di restauro si inserisce all’interno del progetto “La Spezia Forte”, attraverso il quale sono stati già precedentemente riqualificati il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e la Batteria Valdilocchi. La galleria sarà aperta al pubblico che, attraverso un percorso multimediale ideato e realizzato dall’azienda di allestimenti museali ACME04 in stretta collaborazione con il Comune della Spezia e la Pro Loco del Golfo, potrà conoscere la storia della Città della Spezia dal Trecento al Novecento, attraverso la voce narrante di personaggi e le immagini di luoghi iconici del territorio.
Un racconto avvincente sulla storia della Spezia, che passa da Simon Boccanegra al corsaro Gattilusio, da una monaca del perduto monastero delle Clarisse, da Domenico Chiodo all’affascinante Contessa di Castiglione, fino ad oggetti simbolo della città. Ricordi, testimonianze e memoria rievocano un passato del quale, spesso, non sono rimaste che poche tracce.
La narrazione della storia della città si conclude con il ricordo dei fatti terribili della Seconda Guerra Mondiale. Il suono di una sirena antiaerea chiude il percorso e anticipa l’installazione dal titolo Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943. Qui è la galleria che diventa protagonista e si ripropone nel suo ruolo iniziale di Rifugio antiaereo, l’esperienza si fa interamente immersiva, voci smarrite e un baluginare di luci anticipano il bombardamento più violento che la città abbia mai subito.
«Riconsegniamo a cittadini e turisti un pezzo di storia della Spezia - spiega il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini - L’ex ricovero Quintino Sella è stato completamente recuperato al suo interno e lo rendiamo fruibile con un percorso multimediale che racconta il nostro passato e rievoca, con un’installazione molto suggestiva, il bombardamento del 18 aprile 1943. Da un lato è possibile conoscere e approfondire i fatti oggettivi che riguardano il nostro territorio, dall’altro teniamo viva la memoria di un episodio tragico della Seconda Guerra Mondiale, che ha segnato la nostra città. Vogliamo continuare a ridare vita ai nostri tesori nascosti e portare alla luce il patrimonio storico e culturale della storia della nostra città che è rimasto un’ombra per decenni».
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[post_content] => Un week end a Grasse all'insegna dell'arte e dei profumi. Il Museo Fragonard ospita una mostra dedicata alla cultura e alle tradizioni provenzali, aperta al pubblico fino al prossimo autunno (8 ottobre 2023).
Curata da Eva Lorenzini e Clément Trouche "Païsan.o" racconta la vita rurale di questa storica regione della Francia meridionale attraverso abiti e accessori dal ‘700 all'inizio del XX secolo nonché opere dei pittori della scuola di Marsiglia, come Émile Loubon, che misero al centro della loro arte la rappresentazione della natura e la vita contadina della Provenza. Per l’occasione verranno messi in scena anche dei veri e propri tableaux vivant (in foto) delle opere più rappresentative.
I costumi fanno parte dell’imponente e preziosa collezione di Hélène Costa, moglie di Jean Francois Costa, a capo delle profumerie Fragonard dal 1950. Fu lei a dare il primo impulso alla nascita del Museo Fragonard del Costume e del Gioiello di Grasse nel 1977, all’interno di un antico palazzo, dimora della marchesa di Cabris. Il museo fa parte delle quattro sedi espositive della Maison Fragonard tra Grasse e Parigi.
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