Direttore tecnico regione Lazio offresi
21 novembre 2012 08:46
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
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Telefono: 328 4726504
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Provincia: • Lazio
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Mansione: • direttore tecnico
Testo dell'annuncio
Direttore tecnico iscritto Regione Lazio offresi per copertura titolo. Telefonare al 328 4726504.
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[post_content] => Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.
È una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.
Il Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.
Oggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.
Curioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.
Per il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Lione, nella Francia sud-orientale, è raggiungibile dall'Italia in macchina, in treno e in aereo. Il suo centro storico è patrimonio dell'Unesco dal 1998.
La popolazione si stanziò inizialmente sulla collina di Fourvière, fondando Lugdunum (capitale della Gallia dal 27a.C.), scese poi sulle rive della Saona - che scorre verso Svizzera e Germania - fondando gli insediamenti che oggi costituiscono la Vieux Lyon. Attraversò poi la Saona popolando la Peninsula, protesa sulla confluenza della Saona con il Rodano e fiorita tra il XVII e il XVIII secolo con la produzione e lavorazione della seta.
Tanti i ristoranti, le pasticcerie e i negozi da scoprire spostandosi tra i Traboules: i passaggi tra le strette case che presero il nome dal latino trans ambulare/passare attraverso. Erano migliaia, ma oggi solo 20 sono accessibili ai turisti. Alla fine del XIX secolo i lionesi varcarono anche il Rodano - che scorre verso il Mediterraneo - edificando la parte moderna della città. La grande storia di Lione è legata ai Fratelli Lumières, che nel 1903 inventarono il cinematografo. Si possono scoprire gli ambienti e i ricchi reperti della villa liberty della famiglia, oggi Institut Lumière, al cui fianco sorgeva la fabbrica di pellicole.
Oppure il Musee Miniature et Cinema, dedicato alle tecniche del cinema e agli oggetti di scena di note pellicole. Lione ha inoltre uno stretto legame con la gastronomia, che ricorda i piatti delle "méres lyonnaise": le cuoche professioniste che, a partire dal XVIII secolo, preservarono le ricette locali. Da nove anni a fine giugno viene celebrato il Lyon Street Food Festival, che nel 2025 ha riunito centinaia di espositori provenienti da tutta la Francia, 120 chef - francesi e internazionali - impegnati in 400 workshop e gli ospiti internazionali Irlanda e Brasile.
La città è ricca di locali e ristoranti, come le tipiche trattorie Bouchon, ma il tempio della cucina locale sono Les Halles de Lyon Paul Bocuse: dal 1971 un tempio dei sapori intitolato a Paul Bucuse, uno dei più importanti chef e gastronomi del XX secolo, creatore della Nouvelle Cusine. Nelle Halles si trovano piatti e prodotti della gastronomia locale. Tasty Lyon organizza coinvolgenti tour di scoperta.
Infine l’accoglienza: l’Hotel de Verdon 1882 è uno degli stretti edifici della Peninsula. Qui viveva Michel Antoine Perrache, ingegnere di Luigi XV, che realizzò la Confluenza. Nel 1882 divenne una casa privata e 40 anni dopo un hotel. Nel 2021 è stato completamente rinnovato dagli attuali proprietari che hanno preservato l’anima dell’hotel giocando con i suoi spazi, riempiendoli di arte e libri antichi e facendo sentire a casa gli ospiti delle 17 camere dal design unico, legato alla struttura dell’edificio.
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Hilton ha siglato un accordo di gestione con M&L Group per l’Hotel Maria di Helsinki, che diventerà Waldorf Astoria Helsinki, il primo albergo del brand Waldorf in Finlandia e nei Paesi nordici.
Situata nello storico quartiere di Kruununhaka, in un edificio progettato nel 1885, la struttura di 116 camere sarà ribattezzata nel corso dell'anno Waldorf Astoria Helsinki, dopo un breve periodo di transizione durante il quale l'hotel rimarrà operativo.
L'hotel di lusso avrà un ristorante gourmet, un bar, una palestra e un centro benessere nordico completo di tradizionale sauna finlandese, e offrirà agli ospiti un soggiorno che fonde eleganza senza tempo, esperienze indimenticabili e maestria culinaria.
«Stiamo raggiungendo i 300 hotel di lusso nell'area Emea ed è fantastico aver firmato il nostro primo contratto nei Paesi Nordici - commenta Patrick Fitzgibbon, senior vice president, development, Europe, Middle East & Africa, Hilton -. La capitale finlandese ha visto crescere la domanda turistica negli ultimi anni e non vediamo l'ora di offrire i nostri servizi a un numero sempre più grande di viaggiatori con l'apertura della nostra quarta struttura in città».
Il Waldorf Astoria Helsinki si aggiunge al portfolio globale del marchio, composto da 67 hotel operativi e in fase di realizzazione, tra cui i recenti Waldorf Astoria Osaka e Waldorf Astoria Costa Rica Punta Cacique, seguiti dall'imminente apertura del leggendario Waldorf Astoria New York e il Waldorf Astoria Rabat Salé. Guardando al 2026 e oltre, Waldorf Astoria vedrà l'attesissimo e primo ingresso sul mercato nelle città di Londra, Sydney, Hanoi, Jakarta, Tanger, Kuala Lumpur e Jaipur.
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[post_content] => Scoprire la città su due ruote: questo l'intento della collaborazione tra il Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club Milano e Rossignoli, storica bottega milanese di biciclette attiva dal 1900.
Al centro dell’iniziativa, un servizio esclusivo che mette a disposizione biciclette personalizzate con il logo dell’hotel: mezzi iconici, eleganti e funzionali, pensati per accompagnare i viaggiatori alla scoperta della città da una prospettiva diversa, fatta di ritmo lento, sguardo attento e rispetto per i luoghi attraversati.
A rendere il viaggio ancora più coinvolgente, una collezione di suggerimenti realizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano, che invita a esplorare Milano e i suoi paesaggi urbani e naturali attraverso percorsi pensati per connettere il presente con la storia, l’architettura con il verde, la cultura con la quotidianità cittadina.
L’iniziativa si fonda su un legame profondo tra le realtà coinvolte. L’edificio che oggi ospita l’hotel è infatti la sede storica del Touring Club Italiano, fondato nel 1894 da un gruppo di 56 velocipedisti guidati da Luigi Vittorio Bertarelli. In un’epoca in cui la bicicletta rappresentava una delle prime forme moderne di mobilità individuale, il Touring Club Italiano ne intuì il potenziale come strumento di conoscenza del territorio e di educazione al viaggio. Da quella visione ha preso forma un’idea di turismo accessibile, formativo e rispettoso dei luoghi.
Rossignoli, con radici a Milano e oltre un secolo di storia, rappresenta un punto di riferimento nella produzione di biciclette realizzate secondo principi di funzionalità, bellezza e accessibilità. La collaborazione con l’hotel si inserisce in questa continuità di intenti, con l’obiettivo di proporre un modo di viaggiare che non sia solo spostamento, ma anche osservazione, ascolto e comprensione dei luoghi attraversati.
«Questa iniziativa rappresenta perfettamente lo spirito del Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club Milano: coniugare l’eleganza del nostro heritage con esperienze autentiche e accessibili, capaci di mettere in connessione i nostri ospiti con la città in modo sostenibile e significativo» afferma Laurent Heras Guerquin, general manager del Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club Milano.
«Il Touring Club Italiano nasce proprio dalla bicicletta, dalla volontà di esplorare e conoscere il territorio. Tornare oggi a proporre itinerari ciclabili a partire dal luogo che ha visto la nostra nascita significa rinnovare quella vocazione originaria, offrendo strumenti e occasioni per un turismo più rispettoso, lento e partecipato» continua Giulio Lattanzi, direttore generale del Touring Club Italiano.
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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I protagonisti del Mice si sono ritrovati all’IMEX di Francoforte. La fiera, in programma fino al 22 maggio, rappresenta un momento cruciale per analizzare i trend emergenti del turismo business e le strategie messe in campo dai principali Paesi, tra cui l’Italia, per valorizzare questa risorsa economica cruciale.
Enit presenta in quest’occasione gli ultimi trend registrati dal comparto. Nel 2024 l’Italia ha registrato un notevole incremento del turismo internazionale legato agli eventi professionali rispetto all’anno precedente: 340 mila viaggiatori stranieri giunti in Italia per partecipare a congressi (aumentati del +22,7%), mentre quelli arrivati per visitare fiere sono stati 500 mila, registrando una crescita del 18,3% rispetto al ‘23.
Sono aumentati anche i pernottamenti legati ai congressi del +14,5% (1 milione 152 mila) e alle fiere del +18,4% (1 milione 594 mila). La spesa turistica ha seguito lo stesso andamento positivo: quella legata ai viaggi per congressi ha toccato quota 270 milioni di euro (+20% rispetto all’anno precedente), mentre la spesa per la visita delle fiere ha segnato un incremento ancora più consistente, +27,7%, pari a 530 milioni di euro.
"Quello del Mice è un segmento strategico per il nostro Paese. Siamo soddisfatti della crescita registrata, sintomo che l’Italia sa rispondere a diverse tipologie di richieste turistiche. Fiere e congressi portano con sé un indotto significativo, una spesa turistica pari a 800 milioni di euro e più di 800 mila viaggiatori stranieri in arrivo. Un contributo fondamentale per l’intero sistema Paese, con una forte ricaduta economica, senza dimenticare l’effetto del turismo di ritorno", ha commentato Ivana Jelinic, ad Enit.
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[post_content] => È stata presentata a Genova Palazzo foundation, il nuovo ente terzo settore costituito dal broker assicurativo Lockton P. L. Ferrari, con l'obiettivo di promuovere il recupero e lo sviluppo del complesso monumentale di Villa Pallavicino delle Peschiere.
«La creazione di Palazzo foundation rappresenta un atto concreto di restituzione alla comunità di un frammento vitale della sua identità storica e sociale – afferma il presidente Filippo Fabbri – poiché villa Pallavicino delle Peschiere, pur essendo uno dei simboli di Genova nonché una delle più belle ville rinascimentali d’Italia, da sempre è stato un luogo poco conosciuto e finora privatamente custodito. Di questo patrimonio culturale e architettonico vogliamo prenderci cura, per noi e per le nuove generazioni, aprendo i cancelli al pubblico, creando delle iniziative virtuose di dialogo tra i cittadini, il mondo accademico e i settori del pubblico e del privato, creando al contempo sinergie e nuovi valori. Palazzo Foundation intende fare leva sulla cultura come volano di crescita economica e come risorsa per l’intera comunità. Questo progetto di recupero e valorizzazione contribuirà non solo alla salvaguardia del patrimonio artistico, ma anche al rilancio del territorio e delle sue opportunità».
Numerosi personaggi illustri hanno lasciato testimonianza della propria ammirazione per la villa, tra di questi l’artista fiammingo Pieter Paul Rubens, che incide l’immagine di villa delle Peschiere per il volume Palazzi di Genova pubblicato ad Anversa nel 1622, e lo scrittore britannico Charles Dickens, che qui alloggia nel 1844, concludendo la stesura del romanzo Le Campane.
Palazzo foundation si pone, in particolare, l’ambizioso obiettivo di ripristinare e restaurare integralmente la grotta Pallavicino, con le sue preziose decorazioni polimateriche, che ancora oggi rendono questo luogo una delle più stupefacenti grotte artificiali di giardino realizzate nel XVI secolo.
Aprire le porte di villa Pallavicino delle Peschiere, può rappresentare un motore per lo sviluppo dell’economia culturale della città e dell’intero territorio. Con l’aiuto dei partner e la collaborazione delle principali istituzioni locali attive nel campo della valorizzazione del patrimonio storico-artistico, la fondazione intende rendere la grotta e gli altri tesori di villa delle Peschiere un fulcro di attrazione per turisti, studiosi e appassionati d'arte e un punto di riferimento culturale di rilevanza nazionale e internazionale.
La fondazione intende perseguire i suoi obiettivi principali anche attraverso lo sviluppo di iniziative, eventi e collaborazioni con altri enti. In occasione del lancio di palazzo Foundation è stata presentata una prima importante collaborazione con Pinksummer Contemporary Art, galleria leader nel panorama nazionale con sede a Genova, grazie alla quale sono state installate nel parco della villa tre opere di Tomás Saraceno, tra i più noti artisti viventi.
Nel corso del 2025 villa delle Peschiere ospiterà anche la prima mostra personale in Italia dedicata al lavoro di James Hawke, pittore britannico che ha conquistato il mercato europeo con le sue tele vivaci popolate da personaggi ispirati alle villeggiature nel Mediterraneo. In programma anche un ciclo di rappresentazioni dell’Opera Lirica in Villa che inizia l’11 aprile con Madama Butterfly, con accesso gratuito all’evento inaugurale fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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[post_content] => Proseguono gli investimenti italiani dell'operatore private equity olandese Invel Real Estate. Dopo l'impegno in YellowSquare, la compagnia ha infatti finanziato con una emissione obbligazionaria da 111,2 milioni di euro la trasformazione dell’ex hotel Majestic in Baccarat Hotel Rome, un nuovo 5 stelle lusso in via Vittorio Veneto, una delle location più prestigiose della Capitale.
Inaugurato per la prima volta nel 1889, l'albergo è attualmente interessato da un importante progetto di riqualificazione. Al termine dei lavori, previsti per la fine del 2026, il Baccarat Hotel Rome offrirà 87 camere e suite, un ristorante con annessa terrazza che si affaccia su via Veneto, un Grand Salon e un bar/lounge con vista panoramica sulla Città Eterna.
Invel vanta oggi circa 2 mila chiavi in gestione nell’area del Mediterraneo, attraverso la sua piattaforma operativa integrata specializzata in hotel di fascia alta. Baccarat Hotels & Resorts è un brand del gruppo Sh Hotels & Resorts, che presto assumerà la nuova denominazione Starwood Hotels. Dopo l’apertura a New York, l’arrivo a Roma rappresenta un passo importante per l'espansione internazionale del brand.
«Il Baccarat Hotel Rome beneficia di una posizione unica, un marchio importante e un concept di design straordinario, che insieme contribuiscono a renderlo uno degli investimenti più interessanti nel segmento dell’ospitalità di lusso in Italia e nel mondo - sottolinea il chief investment officer di Invel Real Estate, Gabriele Magotti -. Siamo orgogliosi di supportare questa trasformazione e siamo certi del valore che potrà generare nel lungo periodo».
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[post_content] => Tutto pronto a Madrid per la 45ª edizione di Fitur, che si svolgerà dal 22 al 26 gennaio e vedrà il Brasile in qualità di paese partner. Ifema Madrid, organizzatore della fiera - che di fatto apre il calendario europeo delle fiere turistiche - stima che parteciperanno all'evento 9.500 aziende fra agenzie di viaggio e dell'ospitalità e 884 espositori.
Le previsioni indicano che 150.000 professionisti visiteranno il salone, mentre altri 100.000 persone del pubblico in generale lo visiteranno durante il fine settimana. Nel complesso, si stima che la kermesse genererà un impatto economico di 445 milioni di euro per Madrid, con ricadute positive sui settori dei trasporti, degli hotel, della gastronomia, della cultura e dell'intrattenimento.
Dopo un 2024 di ripresa post-pandemia, quest'anno Fitur si presenta nuovamente in crescita: un aumento complessivo del 10% delle presenze e un incremento del 19% della rappresentanza internazionale. L'attenzione globale è evidente nelle 101 rappresentanze ufficiali dei Paesi - cinque in più rispetto all'edizione precedente - e nell'aggiunta di 11 nuovi Paesi, principalmente dall'Africa e dall'Asia.
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Tra i punti salienti del 2025 c'è la partecipazione del Brasile come paese partner, con una presenza significativa per presentare la variegata offerta turistica e rafforzare il suo posizionamento globale. Secondo i dati del Ministero del Turismo brasiliano e di Embratur, il 2024 è stato un anno record per il turismo internazionale, con 6.657.377 visitatori stranieri, un aumento del 12,6% rispetto all'anno precedente.
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