1856
[ 0 ]
25 ottobre 2012 10:20
Tipologia di annuncio:
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:
Settore:
Mansione:
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:
Settore:
Mansione:
Testo dell'annuncio
Professionista freelance nel mondo del turismo.
Esamina proposte di collaborazione come addetta al booking, marketing, commerciale, biglietteria, sviluppo rete commerciale.
Ottima conoscenza dei sistemi informatici e tour operator.
Disponibile anche per brevi periodi.
Agli interessati disponibile all’invio del proprio cv.
Contatto email lella210@libero.it
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494145
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.
È una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.
Il Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.
Oggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.
Curioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.
Per il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.
Chiara Ambrosioni
[gallery ids="494147,494155,494149,494152,494153,494154"]
[post_title] => Auvergne-Rhone-Alpes: dal fascino del monastero Reale di Brou ai sapori di Bresse
[post_date] => 2025-07-09T11:35:23+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1752060923000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 494096
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Il Vietnam si ritaglia un ruolo da protagonista sul palcoscenico del turismo mondiale: il paese ha infatti registrato la migliore performance nell'Asia-Pacifico in termini di crescita del turismo internazionale nel primo trimestre del 2025, registrando il più alto aumento di arrivi di visitatori nella regione.
Il dato è quello dell'ultimo World Tourism Barometer dell'Unwto, che mostra come il Vietnam abbia raggiunto un aumento del 30% degli arrivi di turisti internazionali nel primo trimestre di quest'anno, rispetto allo stesso periodo 2024.
Ciò lo colloca al sesto posto a livello globale e al primo nella regione Apac, davanti al Giappone e a Palau. L'Ufficio generale di statistica del Vietnam ha riferito che il Paese ha accolto quasi 10,7 milioni di visitatori internazionali nei primi sei mesi del 2025, pari ad una crescita del +26% rispetto alla prima metà del 2019. A giugno sono stati registrati 1,46 milioni di arrivi
Il Vietnam si è classificato al secondo posto a livello globale nella ripresa degli arrivi internazionali, con un aumento del 34% rispetto ai livelli del 2019. I principali mercati di provenienza sono stati guidati dal Nord-est asiatico, che ha contribuito per quasi il 60% degli arrivi totali. La Cina rimane la principale fonte con 2,7 milioni di visitatori, seguita dalla Corea del Sud con oltre 2,2 milioni.
Il governo del Vietnam ha fissato l'ambizioso obiettivo per il 2025 di arrivare fino a 22-23 milioni di visitatori, risultato cui dovrà contribuire largamente l'alta stagione, nel periodo che tradizionalmente va da ottobre a dicembre.
[post_title] => Vietnam avanti tutta: il turismo internazionale cresce del +30%
[post_date] => 2025-07-08T11:02:01+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1751972521000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 492320
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
[gallery ids="492331,492330,492332,492323,492326,492324"]
[post_title] => Idee per Viaggiare: un “Messico insolito” da scoprire tra canyon e spiagge sconfinate
[post_date] => 2025-06-11T09:30:41+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1749634241000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 492036
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Eurostat. Tra gennaio e marzo 2025, i pernottamenti nelle strutture ricettive turistiche in tutta l’Ue, sono stati 452,4 milioni, in lieve calo (-0,2%) rispetto agli stessi mesi del 2024, forse perché, spiega Eurostat, “le vacanze pasquali nel 2025 sono state ad aprile anziché a marzo”.
Il 45,6% dei pernottamenti è da attribuire a visitatori stranieri, con un lieve aumento (+1,1%) rispetto al primo trimestre del 2024. In alcuni Paesi, la percentuale è stata decisamente – e ovviamente – maggioritaria, come a Malta (91,2%), Cipro (85,7%) e Lussemburgo (80,4%).
Pochi i visitatori non Ue in Polonia (18,6%), Romania e Germania (rispettivamente 20,1% e 20,2%). I maggiori aumenti dei pernottamenti dei visitatori stranieri sono stati registrati in Lettonia (+18,5%), Malta (+17,2%) e Finlandia (+10,6%). Sono drasticamente calati in Irlanda (-23,1%), Croazia (-16,7%) e Svezia (-11,5%). Nel primo trimestre 2025 l’Italia ha registrato 61.716.185 pernottamenti, circa il 13,6% del totale dei pernottamenti europei (contro i 61.954.869 dello stesso trimestre 2024).
[post_title] => Eurostat: nei primi tre mesi leggero calo di turisti in Ue
[post_date] => 2025-06-05T13:12:00+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1749129120000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 491908
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => La United States Civil Aviation Authority (FAA) ha deciso di estendere per altri tre anni l'autorizzazione della Boeing a rilasciare certificazioni per i progetti dei suoi aeromobili e per i processi di produzione.
Secondo View from the Wing, un portale online dedicato all'aviazione, la decisione è stata presa con scarsa pubblicità a maggio, consentendo a Boeing di rilasciare le certificazioni per conto della FAA. In altre parole, le funzioni di supervisione del governo, che garantiscono che i processi di produzione e la progettazione garantiscano la sicurezza, saranno svolte da Boeing stessa anziché da funzionari pubblici, e il rapporto sarà presentato alla FAA.
Verifiche
L'autocertificazione non rientra in un processo di degrado dei controlli; ha iniziato a essere implementata nel 1956. È una pratica presente in innumerevoli settori e in molti paesi, e non riguarda solo l'aviazione. Richiede che ingegneri, o qualsiasi altro specialista qualificato, firmino e certifichino il rispetto di un processo o di un livello di qualità, senza che lo Stato stesso debba verificarlo.
Tuttavia, nei momenti critici del disastro della Boeing, si affermò che una delle ragioni della crisi era che lo Stato aveva smesso di svolgere il suo ruolo di controllo e aveva finito per delegare quasi tutto al produttore stesso.
[post_title] => Per tre anni Boeing certificherà da sola la qualità dei propri aerei
[post_date] => 2025-06-04T09:49:49+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
[0] => aerei
[1] => boeing
[2] => certificato
[3] => compagnie-aeree
[4] => in-evidenza
[5] => usa
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => aerei
[1] => boeing
[2] => certificato
[3] => compagnie aeree
[4] => In evidenza
[5] => Usa
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1749030589000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 491901
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_491904" align="alignleft" width="300"] Uno scatto storico del Club Med Cefalù, il resort più longevo: inaugurato nel 1957, oggi fa parte della gamma Club Med Exclusive Collection[/caption]
Giugno 2025 segna l'avvio delle celebrazioni per il 75º anniversario di Club Med: fondato nel 1950 dall’imprenditore Gérard Blitz, e successivamente affiancato da Gilbert Trigano, Club Med ha rivoluzionato il concetto di vacanza inventando il modello allinclusive, un’idea pionieristica e rivoluzionaria per il turismo dell'epoca, che ha trasformato il modo di viaggiare in tutto il mondo.
A 75 anni dalla sua nascita - il primo villaggio aprì i battenti sull'isola di Maiorca - Club Med oggi conta in portfolio 68 Resort Premium e della gamma Exclusive Collection
L’esperienza di vacanza all inclusive e cashless dell'operatore è iniziata con l’utilizzo di collane di perline come mezzo di scambio per beni e servizi. Ispirate alle ghirlande di fiori polinesiane, le perline colorate hanno eliminato la necessità di altri metodi di pagamento. Oggi, quelle collane si sono evolute in braccialetti digitali, che consentono pagamenti senza contanti e garantiscono l’accesso alle camere e agli armadietti per lo sci senza dover portare chiavi o carte aggiuntive.
«Il nostro 75º anniversario è una celebrazione dello spirito pionieristico e la resilienza di Club Med nel corso degli anni - commenta Anne Browaeys, ceo di Club Med Emea e Nord America -. Dall’invenzione della vacanza all inclusive nel 1950, ci siamo continuamente reinventati per continuare a offrire un’esperienza di eccellenza ai nostri clienti. Abbiamo recentemente completato una trasformazione verso l’alto di gamma e stiamo costantemente implementando nuove innovazioni digitali e sostenibili. Ringraziamo i nostri clienti fedeli, passati e presenti, così come i nostri preziosi partner commerciali, per il loro supporto in questi 75 anni. Qualunque sarà il futuro di Club Med come brand, continueremo a onorare il nostro scopo originario di felicità e lo spirito di libertà».
Dopo le semplici capanne sulla spiaggia di Maiorca, nel 1956 Club Med inaugurò il suo primo Resort sci: Club Med Leysin, nelle Alpi svizzere. Oggi il brand vanta 23 Resort sulla neve in tutto il mondo, distribuiti tra Europa, Nord America e Asia. La clientela italiana dei Resort in montagna è composta soprattutto da famiglie, con una percentuale del 68%.
I festeggiamenti includono il lancio di una campagna globale dal titolo “75 Anni di L’Esprit Libre”. Una creatività che rende omaggio alla mentalità pionieristica che ha forgiato l’identità del brand sin dal 1950 e che celebra l’essenza della libertà e dell’espressione di sé. Al centro della campagna, un film emozionale fonde insieme immagini d’archivio inedite e visual contemporanei, sfumando i confini tra passato, presente e futuro. La narrazione rende omaggio alla storia di Club Med e al suo spirito senza tempo di libertà e continua reinvenzione.
Nel 2026 il debutto in Sudafrica
In prospettiva, il 2026 segnerà un nuovo traguardo il to, con l’apertura di Club Med South Africa Beach & Safari, il primo resort del brand in Sudafrica. La struttura offrirà un’esperienza unica che unisce mare e safari, e sorgerà lungo la North Coast del Paese, chiamata “Dolphin Coast”. Qui gli ospiti potranno godere di panorami unici su spiagge incontaminate e numerose attività acquatiche. Durante il soggiorno, sarà possibile partire per un autentico safari alla scoperta della fauna locale in una riserva dei Big Five, raggiungibile con un breve volo o tragitto via terra dall’area costiera.
[post_title] => Club Med festeggia i suoi primi 75 anni: dai primi villaggi al posizionamento up-level
[post_date] => 2025-06-04T09:42:45+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1749030165000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 491767
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Il turismo enogastronomico in Toscana si consolida come leva strategica per la promozione del territorio e per la creazione di valore nella filiera agroalimentare e culturale locale.
Promosso da Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana e Unioncamere Toscana, con il coinvolgimento attivo delle Camere di Commercio e delle associazioni di categoria, Vetrina Toscana rappresenta un caso esemplare di alleanza strategica per la promozione integrata del territorio. Il progetto valorizza la ristorazione locale come ambasciatrice dell’identità culturale ed enogastronomica, promuovendo percorsi tematici legati al cibo, alla sostenibilità e alla storia del paesaggio.
L’enogastronomia si configura come asset trasversale, in grado di dialogare con altri driver economici come l’artigianato artistico, il turismo rurale, la cultura e il benessere. La Toscana ha saputo posizionarsi come destinazione per viaggiatori consapevoli, interessati a esperienze autentiche e inclusive, anche grazie alla crescente attenzione al ruolo delle donne nella filiera turistica e produttiva.
[caption id="attachment_491768" align="alignleft" width="244"] Clara Svanera, coordinatrice delle relazioni internazionali per Toscana Promozione Turistica[/caption]
“Le imprenditrici del vino, della ristorazione e dell’accoglienza stanno emergendo come protagoniste di un racconto rinnovato del territorio, capace di coniugare qualità, etica e innovazione - ha dichiarato Clara Svanera, coordinatrice delle relazioni internazionali per Toscana Promozione Turistica - Con il progetto “Benvenute” abbiamo riunito attorno a un tavolo circa 145 donne del settore con l’obiettivo di valorizzare la regione come meta accogliente, inclusiva e sensibile alle esigenze femminili”.
L’iniziativa, radicata in una visione di turismo esperienziale e sostenibile, intreccia storie di imprenditrici, artigiane, artiste e operatrici culturali che custodiscono tradizioni e saperi nei borghi e nei territori meno noti.
Il modello toscano si dimostra così un progetto regionale in grado di evolvere verso una piattaforma di promozione internazionale, capace di rispondere alle esigenze di mercato e di stimolare la competitività delle PMI locali.
Come commenta Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica “l’esperienza di Vetrina Toscana è oggi osservata con interesse da altri territori europei per la sua capacità di integrare marketing territoriale, formazione, digitalizzazione e promozione congiunta, in una logica di lungo periodo”.
[caption id="attachment_491769" align="alignright" width="185"] Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica[/caption]
Partecipano a Vetrina Toscana tutti coloro che offrono esperienze enogastronomiche: ristoranti, botteghe e produttori ma anche agriturismi, strade del vino, cantine, birrifici, oleifici, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e alberghi: “al momento quasi duemila imprese, che compongono una delle più grandi reti agroalimentari in Italia” dichiara Tapinassi.
Chi vi aderisce, si impegna a rispettare il Manifesto dei Valori che ha come riferimento la cultura culinaria regionale, vuole essere custode della tradizione ma senza rinunciare all’innovazione, contribuisce al sostegno dell’economia del territorio e alla sua salvaguardia, crede nella qualità del cibo e dei prodotti toscani.
[post_title] => Vetrina Toscana: turismo enogastronomico e al femminile, per scoprire luoghi ameni
[post_date] => 2025-06-03T09:41:19+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
[0] => enogastronomia
[1] => toscana
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => enogastronomia
[1] => toscana
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1748943679000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 490764
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Nile Air, al giro di boa del primo anniversario della rotta Milano Bergamo - Il Cairo, rafforza la capacità offerta con l'aggiunta di un quarto volo settimanale, operativo ogni giovedì dal prossimo 26 giugno e fino al 25 settembre 2025.
Il collegamento viene operato con Airbus A320, configurato con 8 posti in business class e 156 in economy class. La compagnia aerea privata egiziana - che vola verso 58 destinazioni in otto Paesi, offre pasti gratuiti a bordo e una franchigia bagaglio da 30 chilogrammi.
Nelle scorse settimane Nile Air è stata protagonista di un'iniziativa promossa da Global Gsa (agente generale di Nile Air in Italia) in collaborazione con Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Milano Bergamo, che ha rappresentato un momento di aggregazione e promozione territoriale volto a valorizzare la rotta verso Il Cairo: un torneo di calcetto a 5 organizzato presso il centro sportivo di Mozzo (Bergamo).
L’evento ha coinvolto quattro squadre provenienti da diverse città del Nord Italia – tra cui Bergamo, Saronno, San Donato Milanese e Verona – in un contesto sportivo e conviviale.
[post_title] => Nile Air aggiunge un quarto volo settimanale sulla Milano Bergamo-Il Cairo
[post_date] => 2025-05-20T09:25:47+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1747733147000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 490123
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Aerolíneas Argentinas all’Ambasciata Argentina in Italia per celebrare la Giornata mondiale del Malbec. Una ricorrenza stabilita per commemorare il giorno in cui nel 1853 il presidente argentino iniziò la sua missione per trasformare radicalmente l’industria vinicola argentina; e in breve tempo il Malbec acquisì fama come un vino di pregiata qualità, ed esportato a livello globale.
“ che mette in risalto le potenzialità dell’Argentina, che con i suoi innumerevoli siti di interesse culturale ed enogastronomico ed con panorami unici al mondo, rendono il viaggio indimenticabile,- ha commentato Maureen Favella, responsabile marketing e comunicazione di Aerolíneas Argentinas in Italia. -
I nostri voli sono notturni in entrambi i sensi di percorrenza partendo da Roma alle 19.15 con arrivo alle 04.40 a Buenos Aires e con partenza dall’Argentina alle 22.45 ed arrivo a Roma alle 17.00 del giorno successivo e permettono di proseguire verso le nostre molte destinazioni domestiche e le destinazioni regionali ottimizzando l’esperienza di viaggio dei nostri passeggeri.”
Presenti all’ambasciata di Roma l’ambasciatore argentino Marcelo Martín Giusto insieme a operatori del settore turistico, giornalisti e distributori enogastronomici.
[post_title] => Aerolíneas Argentinas sponsorizza la Giornata mondiale del Malbec a Roma
[post_date] => 2025-05-09T11:50:05+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1746791405000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "1856"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":5,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":79,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494145","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dopo la ricchezza storica e gastronomica di Lione e il fascino e i sapori dell’area del Beaujolais il percorso di scoperta della regione dell’Auvergne-Rhone-Alpes, nella Francia orientale, raggiunge il dipartimento di Ain: il primo dei 101 dipartimenti francesi, al confine con la Svizzera.\r\n\r\nÈ una terra di grande bellezza naturale, arricchita da siti storici unici e dalla testimonianza delle due produzioni che hanno caratterizzato l'area nel corso del tempo: il rame e la seta. Anche in questa parte della regione si gustano eccellenze gastronomiche come il poulet de Bresse - l’unico pollo Aop (Appellation d’Origine Protegée), accompagnato dalla crème de Bresse - e il caratteristico Beurre. Il punto di partenza è il suggestivo Monastère Royal de Brou. Margherita d'Austria lo fece costruire per il defunto marito Filiberto di Savoia - morto a soli 25 anni. Voleva vivere qui i suoi ultimi anni, ma non raggiunse mai Brou, dove si trova il suo monumento funebre decorato in prezioso alabastro, a fianco di quello di Filiberto e della suocera.\r\n\r\nIl Monastero è ancora autentico al 100%: fu risparmiato dai rivoluzionari perché i cittadini lo riempirono di fieno e dissero che era il loro deposito e poi, ai tempi di Napoleone, perché non era mai stato consacrato. Non lontano dal sito monumentale si trova The Scratch, un piccolo, delizioso ristorante gestito da giovani chef che, con cucina a vista, offre ai suoi ospiti i sapori del territorio accostati in modo inventivo. La produzione storica locale è testimoniata da due importanti fabbriche. La Cuivrerie de Cerdon - fondata nel 1836 - produceva oggetti e strumenti in rame offrendo lavoro ai tanti operai che si fermavano nella cittadina viaggiando con la ferrovia.\r\n\r\nOggi la struttura - monumento storico dal 2013 - ospita un museo immersivo con preziose testimonianze storiche. Interessante l'intreccio tra la fonderia e la vicina fabbrica della seta: nella Cuivrerie venivano prodotti i bacini in rame dove si bollivano i bozzoli di seta per poter estrarre il filo. Ogni bozzolo forniva dagli 800 ai 1500 metri di seta. Il Musée de Soieries Bonnet, nel comune di Jujurieux, fu costruito nel 1847 e raccoglie preziosi telai. Il signor Bonnet fu un precursore quando decise di garantire accoglienza e formazione ai propri lavoratori, insegnando loro un mestiere.\r\n\r\nCurioso sapere che la Soieries, che aveva clienti in tutto il mondo e riforniva anche gli atelier di Dior e Chanel, produsse seta esclusivamente nera fino alla morte del proprietario nel 1886. Solo dopo arrivarono i colori. La brasserie Place Bernard a Bourg-en-Bresse è il luogo ideale per completare il percorso di scoperta del territorio: è uno dei sei ristoranti de L’Espirt Blanc Collection dello chef 3 volte stellato Georges Blanc. Negli ambienti caratterizzati dal vivace contrasto tra il rosso e il bianco e da foto storiche dei personaggi della gastronomia dell’area, si possono gustare la cucina tradizionale francese e locale e, naturalmente, il delizioso Poulet de Bresse á la crème.\r\n\r\nPer il pernottamento si raggiunge il Griffon d’Or: collocato nel cuore della cittadina in un edificio storico, è accogliente e funzionale: ciascuna delle 17 camere ha la propria identità. Aperto da 14 anni, si fa conoscere con il passaparola.\r\nChiara Ambrosioni\r\n\r\n[gallery ids=\"494147,494155,494149,494152,494153,494154\"]\r\n\r\n ","post_title":"Auvergne-Rhone-Alpes: dal fascino del monastero Reale di Brou ai sapori di Bresse","post_date":"2025-07-09T11:35:23+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1752060923000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"494096","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Vietnam si ritaglia un ruolo da protagonista sul palcoscenico del turismo mondiale: il paese ha infatti registrato la migliore performance nell'Asia-Pacifico in termini di crescita del turismo internazionale nel primo trimestre del 2025, registrando il più alto aumento di arrivi di visitatori nella regione.\r\n\r\nIl dato è quello dell'ultimo World Tourism Barometer dell'Unwto, che mostra come il Vietnam abbia raggiunto un aumento del 30% degli arrivi di turisti internazionali nel primo trimestre di quest'anno, rispetto allo stesso periodo 2024.\r\n\r\nCiò lo colloca al sesto posto a livello globale e al primo nella regione Apac, davanti al Giappone e a Palau. L'Ufficio generale di statistica del Vietnam ha riferito che il Paese ha accolto quasi 10,7 milioni di visitatori internazionali nei primi sei mesi del 2025, pari ad una crescita del +26% rispetto alla prima metà del 2019. A giugno sono stati registrati 1,46 milioni di arrivi\r\n\r\nIl Vietnam si è classificato al secondo posto a livello globale nella ripresa degli arrivi internazionali, con un aumento del 34% rispetto ai livelli del 2019. I principali mercati di provenienza sono stati guidati dal Nord-est asiatico, che ha contribuito per quasi il 60% degli arrivi totali. La Cina rimane la principale fonte con 2,7 milioni di visitatori, seguita dalla Corea del Sud con oltre 2,2 milioni.\r\n\r\nIl governo del Vietnam ha fissato l'ambizioso obiettivo per il 2025 di arrivare fino a 22-23 milioni di visitatori, risultato cui dovrà contribuire largamente l'alta stagione, nel periodo che tradizionalmente va da ottobre a dicembre.","post_title":"Vietnam avanti tutta: il turismo internazionale cresce del +30%","post_date":"2025-07-08T11:02:01+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1751972521000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492320","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.\r\n\r\nIl percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.\r\n\r\nAl tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.\r\n\r\nA El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California. \r\n\r\nL’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.\r\n\r\nSalendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.\r\n(Chiara Ambrosioni)\r\n\r\n[gallery ids=\"492331,492330,492332,492323,492326,492324\"]\r\n\r\n ","post_title":"Idee per Viaggiare: un “Messico insolito” da scoprire tra canyon e spiagge sconfinate","post_date":"2025-06-11T09:30:41+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1749634241000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"492036","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Eurostat. Tra gennaio e marzo 2025, i pernottamenti nelle strutture ricettive turistiche in tutta l’Ue, sono stati 452,4 milioni, in lieve calo (-0,2%) rispetto agli stessi mesi del 2024, forse perché, spiega Eurostat, “le vacanze pasquali nel 2025 sono state ad aprile anziché a marzo”.\r\n\r\nIl 45,6% dei pernottamenti è da attribuire a visitatori stranieri, con un lieve aumento (+1,1%) rispetto al primo trimestre del 2024. In alcuni Paesi, la percentuale è stata decisamente – e ovviamente – maggioritaria, come a Malta (91,2%), Cipro (85,7%) e Lussemburgo (80,4%).\r\n\r\nPochi i visitatori non Ue in Polonia (18,6%), Romania e Germania (rispettivamente 20,1% e 20,2%). I maggiori aumenti dei pernottamenti dei visitatori stranieri sono stati registrati in Lettonia (+18,5%), Malta (+17,2%) e Finlandia (+10,6%). Sono drasticamente calati in Irlanda (-23,1%), Croazia (-16,7%) e Svezia (-11,5%). Nel primo trimestre 2025 l’Italia ha registrato 61.716.185 pernottamenti, circa il 13,6% del totale dei pernottamenti europei (contro i 61.954.869 dello stesso trimestre 2024).","post_title":"Eurostat: nei primi tre mesi leggero calo di turisti in Ue","post_date":"2025-06-05T13:12:00+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1749129120000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"491908","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La United States Civil Aviation Authority (FAA) ha deciso di estendere per altri tre anni l'autorizzazione della Boeing a rilasciare certificazioni per i progetti dei suoi aeromobili e per i processi di produzione.\r\n\r\nSecondo View from the Wing, un portale online dedicato all'aviazione, la decisione è stata presa con scarsa pubblicità a maggio, consentendo a Boeing di rilasciare le certificazioni per conto della FAA. In altre parole, le funzioni di supervisione del governo, che garantiscono che i processi di produzione e la progettazione garantiscano la sicurezza, saranno svolte da Boeing stessa anziché da funzionari pubblici, e il rapporto sarà presentato alla FAA.\r\nVerifiche\r\nL'autocertificazione non rientra in un processo di degrado dei controlli; ha iniziato a essere implementata nel 1956. È una pratica presente in innumerevoli settori e in molti paesi, e non riguarda solo l'aviazione. Richiede che ingegneri, o qualsiasi altro specialista qualificato, firmino e certifichino il rispetto di un processo o di un livello di qualità, senza che lo Stato stesso debba verificarlo.\r\n\r\nTuttavia, nei momenti critici del disastro della Boeing, si affermò che una delle ragioni della crisi era che lo Stato aveva smesso di svolgere il suo ruolo di controllo e aveva finito per delegare quasi tutto al produttore stesso.","post_title":"Per tre anni Boeing certificherà da sola la qualità dei propri aerei","post_date":"2025-06-04T09:49:49+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["aerei","boeing","certificato","compagnie-aeree","in-evidenza","usa"],"post_tag_name":["aerei","boeing","certificato","compagnie aeree","In evidenza","Usa"]},"sort":[1749030589000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"491901","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_491904\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Uno scatto storico del Club Med Cefalù, il resort più longevo: inaugurato nel 1957, oggi fa parte della gamma Club Med Exclusive Collection[/caption]\r\n\r\nGiugno 2025 segna l'avvio delle celebrazioni per il 75º anniversario di Club Med: fondato nel 1950 dall’imprenditore Gérard Blitz, e successivamente affiancato da Gilbert Trigano, Club Med ha rivoluzionato il concetto di vacanza inventando il modello allinclusive, un’idea pionieristica e rivoluzionaria per il turismo dell'epoca, che ha trasformato il modo di viaggiare in tutto il mondo. \r\n\r\nA 75 anni dalla sua nascita - il primo villaggio aprì i battenti sull'isola di Maiorca - Club Med oggi conta in portfolio 68 Resort Premium e della gamma Exclusive Collection \r\n\r\nL’esperienza di vacanza all inclusive e cashless dell'operatore è iniziata con l’utilizzo di collane di perline come mezzo di scambio per beni e servizi. Ispirate alle ghirlande di fiori polinesiane, le perline colorate hanno eliminato la necessità di altri metodi di pagamento. Oggi, quelle collane si sono evolute in braccialetti digitali, che consentono pagamenti senza contanti e garantiscono l’accesso alle camere e agli armadietti per lo sci senza dover portare chiavi o carte aggiuntive.\r\n\r\n«Il nostro 75º anniversario è una celebrazione dello spirito pionieristico e la resilienza di Club Med nel corso degli anni - commenta Anne Browaeys, ceo di Club Med Emea e Nord America -. Dall’invenzione della vacanza all inclusive nel 1950, ci siamo continuamente reinventati per continuare a offrire un’esperienza di eccellenza ai nostri clienti. Abbiamo recentemente completato una trasformazione verso l’alto di gamma e stiamo costantemente implementando nuove innovazioni digitali e sostenibili. Ringraziamo i nostri clienti fedeli, passati e presenti, così come i nostri preziosi partner commerciali, per il loro supporto in questi 75 anni. Qualunque sarà il futuro di Club Med come brand, continueremo a onorare il nostro scopo originario di felicità e lo spirito di libertà».\r\n\r\nDopo le semplici capanne sulla spiaggia di Maiorca, nel 1956 Club Med inaugurò il suo primo Resort sci: Club Med Leysin, nelle Alpi svizzere. Oggi il brand vanta 23 Resort sulla neve in tutto il mondo, distribuiti tra Europa, Nord America e Asia. La clientela italiana dei Resort in montagna è composta soprattutto da famiglie, con una percentuale del 68%. \r\n\r\nI festeggiamenti includono il lancio di una campagna globale dal titolo “75 Anni di L’Esprit Libre”. Una creatività che rende omaggio alla mentalità pionieristica che ha forgiato l’identità del brand sin dal 1950 e che celebra l’essenza della libertà e dell’espressione di sé. Al centro della campagna, un film emozionale fonde insieme immagini d’archivio inedite e visual contemporanei, sfumando i confini tra passato, presente e futuro. La narrazione rende omaggio alla storia di Club Med e al suo spirito senza tempo di libertà e continua reinvenzione. \r\nNel 2026 il debutto in Sudafrica\r\nIn prospettiva, il 2026 segnerà un nuovo traguardo il to, con l’apertura di Club Med South Africa Beach & Safari, il primo resort del brand in Sudafrica. La struttura offrirà un’esperienza unica che unisce mare e safari, e sorgerà lungo la North Coast del Paese, chiamata “Dolphin Coast”. Qui gli ospiti potranno godere di panorami unici su spiagge incontaminate e numerose attività acquatiche. Durante il soggiorno, sarà possibile partire per un autentico safari alla scoperta della fauna locale in una riserva dei Big Five, raggiungibile con un breve volo o tragitto via terra dall’area costiera.\r\n\r\n ","post_title":"Club Med festeggia i suoi primi 75 anni: dai primi villaggi al posizionamento up-level","post_date":"2025-06-04T09:42:45+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1749030165000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"491767","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il turismo enogastronomico in Toscana si consolida come leva strategica per la promozione del territorio e per la creazione di valore nella filiera agroalimentare e culturale locale. \r\n\r\nPromosso da Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana e Unioncamere Toscana, con il coinvolgimento attivo delle Camere di Commercio e delle associazioni di categoria, Vetrina Toscana rappresenta un caso esemplare di alleanza strategica per la promozione integrata del territorio. Il progetto valorizza la ristorazione locale come ambasciatrice dell’identità culturale ed enogastronomica, promuovendo percorsi tematici legati al cibo, alla sostenibilità e alla storia del paesaggio.\r\n\r\nL’enogastronomia si configura come asset trasversale, in grado di dialogare con altri driver economici come l’artigianato artistico, il turismo rurale, la cultura e il benessere. La Toscana ha saputo posizionarsi come destinazione per viaggiatori consapevoli, interessati a esperienze autentiche e inclusive, anche grazie alla crescente attenzione al ruolo delle donne nella filiera turistica e produttiva. \r\n\r\n[caption id=\"attachment_491768\" align=\"alignleft\" width=\"244\"] Clara Svanera, coordinatrice delle relazioni internazionali per Toscana Promozione Turistica[/caption]\r\n\r\n“Le imprenditrici del vino, della ristorazione e dell’accoglienza stanno emergendo come protagoniste di un racconto rinnovato del territorio, capace di coniugare qualità, etica e innovazione - ha dichiarato Clara Svanera, coordinatrice delle relazioni internazionali per Toscana Promozione Turistica - Con il progetto “Benvenute” abbiamo riunito attorno a un tavolo circa 145 donne del settore con l’obiettivo di valorizzare la regione come meta accogliente, inclusiva e sensibile alle esigenze femminili”.\r\n\r\nL’iniziativa, radicata in una visione di turismo esperienziale e sostenibile, intreccia storie di imprenditrici, artigiane, artiste e operatrici culturali che custodiscono tradizioni e saperi nei borghi e nei territori meno noti.\r\n\r\nIl modello toscano si dimostra così un progetto regionale in grado di evolvere verso una piattaforma di promozione internazionale, capace di rispondere alle esigenze di mercato e di stimolare la competitività delle PMI locali. \r\n\r\nCome commenta Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica “l’esperienza di Vetrina Toscana è oggi osservata con interesse da altri territori europei per la sua capacità di integrare marketing territoriale, formazione, digitalizzazione e promozione congiunta, in una logica di lungo periodo”.\r\n\r\n[caption id=\"attachment_491769\" align=\"alignright\" width=\"185\"] Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica[/caption]\r\n\r\nPartecipano a Vetrina Toscana tutti coloro che offrono esperienze enogastronomiche: ristoranti, botteghe e produttori ma anche agriturismi, strade del vino, cantine, birrifici, oleifici, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e alberghi: “al momento quasi duemila imprese, che compongono una delle più grandi reti agroalimentari in Italia” dichiara Tapinassi. \r\n\r\nChi vi aderisce, si impegna a rispettare il Manifesto dei Valori che ha come riferimento la cultura culinaria regionale, vuole essere custode della tradizione ma senza rinunciare all’innovazione, contribuisce al sostegno dell’economia del territorio e alla sua salvaguardia, crede nella qualità del cibo e dei prodotti toscani.","post_title":"Vetrina Toscana: turismo enogastronomico e al femminile, per scoprire luoghi ameni","post_date":"2025-06-03T09:41:19+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["enogastronomia","toscana"],"post_tag_name":["enogastronomia","toscana"]},"sort":[1748943679000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490764","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nile Air, al giro di boa del primo anniversario della rotta Milano Bergamo - Il Cairo, rafforza la capacità offerta con l'aggiunta di un quarto volo settimanale, operativo ogni giovedì dal prossimo 26 giugno e fino al 25 settembre 2025. \r\n\r\nIl collegamento viene operato con Airbus A320, configurato con 8 posti in business class e 156 in economy class. La compagnia aerea privata egiziana - che vola verso 58 destinazioni in otto Paesi, offre pasti gratuiti a bordo e una franchigia bagaglio da 30 chilogrammi.\r\n\r\nNelle scorse settimane Nile Air è stata protagonista di un'iniziativa promossa da Global Gsa (agente generale di Nile Air in Italia) in collaborazione con Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Milano Bergamo, che ha rappresentato un momento di aggregazione e promozione territoriale volto a valorizzare la rotta verso Il Cairo: un torneo di calcetto a 5 organizzato presso il centro sportivo di Mozzo (Bergamo).\r\n\r\nL’evento ha coinvolto quattro squadre provenienti da diverse città del Nord Italia – tra cui Bergamo, Saronno, San Donato Milanese e Verona – in un contesto sportivo e conviviale.\r\n\r\n","post_title":"Nile Air aggiunge un quarto volo settimanale sulla Milano Bergamo-Il Cairo","post_date":"2025-05-20T09:25:47+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1747733147000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"490123","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Aerolíneas Argentinas all’Ambasciata Argentina in Italia per celebrare la Giornata mondiale del Malbec. Una ricorrenza stabilita per commemorare il giorno in cui nel 1853 il presidente argentino iniziò la sua missione per trasformare radicalmente l’industria vinicola argentina; e in breve tempo il Malbec acquisì fama come un vino di pregiata qualità, ed esportato a livello globale.\r\n\r\n“ che mette in risalto le potenzialità dell’Argentina, che con i suoi innumerevoli siti di interesse culturale ed enogastronomico ed con panorami unici al mondo, rendono il viaggio indimenticabile,- ha commentato Maureen Favella, responsabile marketing e comunicazione di Aerolíneas Argentinas in Italia. -\r\n\r\nI nostri voli sono notturni in entrambi i sensi di percorrenza partendo da Roma alle 19.15 con arrivo alle 04.40 a Buenos Aires e con partenza dall’Argentina alle 22.45 ed arrivo a Roma alle 17.00 del giorno successivo e permettono di proseguire verso le nostre molte destinazioni domestiche e le destinazioni regionali ottimizzando l’esperienza di viaggio dei nostri passeggeri.”\r\n\r\nPresenti all’ambasciata di Roma l’ambasciatore argentino Marcelo Martín Giusto insieme a operatori del settore turistico, giornalisti e distributori enogastronomici.","post_title":"Aerolíneas Argentinas sponsorizza la Giornata mondiale del Malbec a Roma","post_date":"2025-05-09T11:50:05+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1746791405000]}]}}







