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20 marzo 2012 06:54
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BUONA ESPERIENZA,OTTIMI RAPPORTI PROFESSIONALI E DI PR CON LA RETE ADV NAPOLETANE E DELLA REGIONE CAMPANIA, ESAMINA
PROPOSTE DI COLLABORAZIONE FLESSIBILI, ANCHE NON SUBORDINATE DA PARTE DI TOUR OPERATOR. DISPONIBILITA’ IMMEDIATA.
CONTATTARE: mariodaniele1@yahoo.it
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[post_content] => Indicatori positivi da Trainline in vista del ponte dell'Immacolata: i dati evidenziano una volta di più la propensione degli italiani a scegliere il treno come mezzo di trasporto per spostarsi verso destinazioni domestiche ed estere durante le prossime festività.
Secondo i numeri raccolti, il flusso di passeggeri che viaggeranno durante il fine settimana lungo è aumentato del 113% rispetto alla settimana precedente. In cima alla classifica delle destinazioni con il maggior incremento di passeggeri c’è la città tedesca di Monaco: la capitale della Baviera con i suoi mercatini di Natale ha visto infatti un aumento del 184% rispetto alla settimana precedente al ponte. A seguire Napoli (+179%) e Arezzo (+161%).
Altre due destinazioni popolari durante questo periodo, grazie anche alla presenza dei mercatini di Natale, sono Innsbruck e Zurigo.
Infine, sempre secondo i dati Trainline, il giorno e l’orario preferito dai viaggiatori in questo Ponte dell’Immacolata saranno le 7 di venerdì 8 dicembre.
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[post_content] => La Grecia è sulla buona strada per concludere un anno record in termini di entrate turistiche: i dati svelati dalla Bank of Greece mostrano infatti che gli incassi derivanti da quella che è la principale industria del Paese sono stati pari a 17,91 miliardi di euro nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2023.
Questa cifra non solo è significativamente più alta rispetto ai 15,5 miliardi di euro dello scorso anno, ma spicca anche sul confronto con le entrate dell'anno record 2019, che nei primi nove mesi erano state pari a 16,1 miliardi di euro, in altre parole un incremento dell'11,3%.
A contribuire alla performance particolarmente positiva dei primi nove mesi dell'anno è stato anche il mese di settembre, che ha generato un incasso di 3,2 miliardi di euro, con un aumento di circa 370 milioni di euro rispetto a settembre 2019, pari a un progresso del 12,8%.
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[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
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[post_content] => Sono numeri da record quelli rilasciati dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat): 30,8 milioni di presenze nell'area nel 2022 (+36,7%) pari a più di 5,7 milioni di turisti, undici volte tanto la popolazione del Trentino. Queste le cifre che hanno aperto la riflessione sull'industria dei viaggi in montagna organizzata presso il palazzo Roccabruna di Trento dalla fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità e Th Resorts. Le tre realtà hanno così dato seguito all'appuntamento valdostano di inizio luglio sul medesimo tema, realizzato in occasione della riapertura estiva del rinnovato Th La Thuile – Planibel.
Anche a Trento sono state quindi presentate alcune evidenze tratte dalla ricerca comune Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione, da cui emerge tra le altre cose come l'Italia, con circa 806 miliardi di euro, sia al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. La Penisola rappresenta, infatti, circa il 28% del pil montano dell'intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano inoltre più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.
"La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato, che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all'agricoltura e all'industria - sottolinea il presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini - . Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c'è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate".
In Europa l'Italia ha peraltro pure il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32%. Con 800 chilometri di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta, serviti da 227 impianti di risalita, 5.843 chilometri di sentieri e più di 8 mila chilometri di piste per mountain bike, il Trentino è quindi una regione chiave per il turismo montano.
“Un comparto che, se adeguatamente sostenuto, garantisce effetti per tutta la filiera e per i territori – aggiunge il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. Noi ci crediamo da sempre; siamo leader nel segmento montagna e continuiamo a investire. È un settore in forte espansione, che è diventato attrattivo anche per i giovani, ma dobbiamo ancora lavorare nella destagionalizzazione dei flussi turistici per accrescere ulteriormente la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica, in particolare sui mercati esteri. Serve anche un investimento in formazione. E per questo abbiamo fortemente voluto la nascita in Italia della prima hotel school per il turismo, la Scuola Italiana di Ospitalità”.
Th Resorts gestisce quattro alberghi in Trentino: uno ciascuno a Madonna di Campiglio e a San Martino di Castrozza, più due a Marilleva, per un totale di 575 camere, quasi 165 mila presenze l’anno e oltre 500 addetti. L’andamento della stagione estiva è stato positivo, con 12 mila arrivi e 55 mila presenze: numeri che rappresentano i migliori risultati degli ultimi dieci anni.
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[post_content] => Si allineano alle previsioni di crescita dell'intero gruppo le stime di chiusura delle divisione alberghiera di Alpitour. I bilanci di fine anno finanziario, che termina il prossimo 31 ottobre, dovrebbero infatti assegnare a Voihotels un fatturato in salita, tanto da raggiungere quota 170 - 180 milioni di euro. "E tutto ciò nonostante le difficoltà legate alla chiusura dello scalo di Catania per tre settimane - rivela il director of sales & marketing della divisione, Angelo La Riccia, in occasione dell'ultima fiera di Rimini -. In Sicilia abbiamo infatti sei strutture, tra cui tre VRetreats che godono di una percentuale di clientela straniera estremamente significativa".
A livello di prodotto, il brand omonimo, Voihotels, vede in particolare il proprio giro d'affari salire di circa il 6%, soprattutto a seguito degli incrementi delle tariffe medie. "Ma sono cresciute anche le presenze internazionali, grazie a una programmazione che quest'anno è partita decisamente prima - spiega La Riccia -. E per il 2024 prevediamo un incremento ancora più sensibile degli arrivi dall'estero".
A trainare le performance della divisione alberghiera è stato però soprattutto il marchio lusso VRetreats. A Venezia, per esempio, l'aumento è stato del 22%, a Taormina del 20%, quasi tutto ancora una volta legato alla crescita dei prezzi medi a camera, nonché all'incremento degli ospiti di origine internazionale. "Il mercato Usa è salito di quasi il 160% - sottolinea sempre La Riccia -. Su Taormina ha tra l'altro influito chiaramente l'effetto della serie White Lotus, ambientata nella città siciliana, così come la presenza di Four Seasons che ha contribuito a far crescere l'appeal della destinazione".
Per il prossimo futuro i progetti della divisione alberghiera di Alpitour si concentrano soprattutto sui restyling. "Sta partendo proprio in questo periodo la ristrutturazione del Voi Tanka in Sardegna, per un investimento di quasi 80 milioni di euro in quattro anni - conclude La Riccia -. I lavori prevedono solo una chiusura invernale e nella prima fase riguarderanno 165 camere. A inizio novembre inizierà invece il restyling delle 40 stanze del VRetreats di Siracusa con re-opening in calendario a Pasqua. L'intervento segue il rinnovamento di hall e spazi comuni già effettuato l'anno scorso. Infine al Donna Camilla Savelli di Roma rifaremo un'ottantina di camere su 100, chiudendo una parte della struttura dal mese prossimo fino a Pasqua".
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[post_content] => Utile inferiore alle stime per il quarto trimestre di United Airlines, che sconta le pressioni legate alla sospensione dei voli per Tel Aviv e all'aumento dei costi del carburante.
L'utile rettificato è previsto a quota 1,80 dollari per azione se i voli per Tel Aviv saranno sospesi fino al 31 ottobre e di 1,50 dollari se il divieto si protrarrà fino alla fine del 2023, ha spiegato la compagnia statunitense in una nota. Il vettore ha anche sottolineato che i costi del carburante sono aumentati di oltre il 20% da metà luglio. Si prevede che la spesa media per il carburante di United aumenterà dell'11% nel trimestre fino a dicembre rispetto a quello precedente.
United, che ha la maggiore esposizione su Israele tra le compagnie aeree statunitensi, ha sospeso i voli per Tel Aviv "fino a quando le condizioni non ne consentiranno la ripresa". Nel trimestre di dicembre, Israele rappresentava l'1,9% della capacità globale pianificata, secondo un'analisi Reuters dei dati Cirium.
Le previsioni di fine anno arrivano comunque a chiusura di un terzo trimestre 2023 decisamente positivo che ha visto United aumentare la propria capacità di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'utile trimestrale ante imposte è stato di 1,5 miliardi di dollari, con un margine ante imposte del 10,3%; i ricavi totali della top-line sono aumentati di oltre il 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 il che, secondo il vettore, rappresenta "un trimestre di ricavi record vicino alla fascia alta della guidance".
In particolare, a livello internazionale, la compagnia aerea ha registrato livelli record di profitto nelle regioni dell'Atlantico e del Pacifico. I ricavi nella regione atlantica sono aumentati del 15% rispetto al terzo trimestre del 2022 e del 70% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Nel Pacifico, i ricavi hanno superato i livelli del terzo trimestre del 2019, ma la capacità nel terzo trimestre del 2023 è rimasta del 24% al di sotto dello stesso periodo pre-pandemia.
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[post_content] => Fatturato già sopra i livelli 2019. Si confermano le previsioni di luglio del gruppo Quality. Anzi al momento i numeri tendono verso la parte più alta della già ottimistica forbice previsionale di due mesi fa, quando si pensava di chiudere a livelli pari o appena superiori ai 165 milioni di euro di quattro anni fa (110 milioni nel 2022, ndr). "L’estate 2023 è stata una delle più difficili dal punto di vista operativo a causa degli incendi, dei tifoni e delle tante difficoltà che la parte volata del viaggio ha subito - racconta il direttore commerciale dell'operatore torinese, Marco Peci -. Dal punto di vista del fatturato è però andata oltre le aspettative, anche se la disponibilità dei posti volo, e in alcuni casi anche dei servizi a terra, ha limitato la possibilità di soddisfare tutta la domanda potenziale. Stati uniti, Europa, Giappone, Indonesia, Uzbekistan, Messico e Canada sono solo alcune delle destinazioni che hanno registrato le migliori performance, anche paragonandole al periodo pre-Covid".
Proprio il Giappone è peraltro uno dei grandi ritorni di un anno, il 2023, che ha visto la ripartenza in Oriente di altre mete fondamentali quali l'India e la Cina. "Si tratta di destinazioni oggi in condizioni di appeal molto diverse tra loro - riprende Peci -. Il Giappone, come dicevo, è uno dei best seller 2023: tutte le linee di prodotto e tipologie di viaggio sono state apprezzate. È uno dei Paesi più trendy al mondo. Discorso diverso invece per l’india, che è in sensibile ricrescita ma ancora non al livello del periodo pre-Covid, Ma soprattutto per la Cina che necessiterebbe di una grande promozione da parte dell’ente del turismo. Bisogna ripartire dalle fondamenta e con un approccio molto diverso dalla promozione che se ne faceva in passato.
Peci è tornato recentemente in Cina dopo tre anni di assenza e decine di viaggi fatti negli ultimi 25 anni: "L’ho trovata più bella che mai. Ha tutti gli ingredienti giusti per essere ancora una delle destinazioni turistiche più importanti al mondo, grazie alle bellezze che custodisce, culturali e naturalistiche, allo stile di vita dei cinesi che offre scorci di futuro e passato unici, alle esperienze assolutamente uniche che si possono fare e alle infrastrutture che sono tra le migliori al mondo. Il problema è che la percezione che abbiamo qui in Occidente della destinazione è fortemente distonica rispetto a quanto offra realmente. Ci sono pregiudizi che chi ama viaggiare dovrebbe superare soprattutto quando, come in questo caso, sono spesso senza reale fondamento".
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[post_content] => Aegean punta dritto verso una chiusura d'anno in utile, dopo che i profitti record del secondo trimestre hanno trainato i risultati positivi della prima parte delll'anno. Nei tre mesi da aprile a giugno 2023 la compagnia aerea greca ha totalizzato ricavi per 449,1 milioni di euro, con un aumento del 37% rispetto al secondo trimestre del 2022. L'utile ante imposte ha raggiunto i 67,3 milioni di euro e l'utile netto si è attestato a 51,5 milioni di euro, rispetto all'utile netto di 10,8 milioni di euro del 2° trimestre 2022.
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«La nostra performance nel primo semestre del 2023 ha confermato la coerente realizzazione dei nostri obiettivi in un ambiente caratterizzato da una forte domanda e da un'intensa concorrenza - ha commentato il ceo di Aegean, Dimitris Gerogiannis -. Nel terzo e quarto trimestre il gruppo prevede di operare rispettivamente con il 10% e il 15% in più di posti disponibili (Ask) rispetto allo stesso periodo 2022, sostenendo l'estensione della stagione turistica e aumentando gli investimenti in capacità in più aree. (...) Si prevede che i ricavi per volo si attestino sugli stessi elevati livelli del già forte terzo trimestre 2022, mentre per l'intero anno si prevede un significativo miglioramento della redditività rispetto ai già forti risultati dell'FY 2022, raggiungendo così nuovi massimi storici».
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[post_content] => Un pacchetto di tre giorni per assistere alle Preliminary Regattas della trentasettesima America’s Cup: Kkm Group inaugura la stagione 23/24 con una proposta dedicata all’evento sportivo per eccellenza, la cui origine risale al 1851. Le regate preliminari sono il primo appuntamento ufficiale dell’America’s Cup e si svolgeranno dal 14 al 17 settembre a Vilanova i la Geltrú, località turistica a 45 chilometri da Barcellona. Un vero e proprio must per schiere di tifosi e appassionati di tutte le età, in vista della coppa vera e propria a Barcellona nel 2024, che vedrà il team New Zealand impegnato a difendere la Vecchia Brocca conquistata nel 2021 ad Auckland con la vittoria su Luna Rossa.
Gli ospiti di Kkm Group potranno assistere all’evento da una location privilegiata: uno yacht ormeggiato in prossimità del campo di gara, che permetterà di godere di una visuale chiara e completa del percorso. A bordo sono previsti catering, concierge e altri servizi di hospitality. Il pacchetto di viaggio, a partire da 800 euro, comprende anche i voli da Milano, due notti in hotel e i trasferimenti in loco.
“Sul mondo della vela abbiamo grandi programmi per la prossima stagione - spiega il ceo di Kkm Group, Andrea Cani -. Per quanto concerne l’America’s Cup, oltre alla regata preliminare di Vilanova, saremo presenti a quella di Jeddah tra novembre e dicembre 2023 e poi avremo pacchetti speciali per tutti gli eventi del 2024. Guardiamo anche all’Italia: a ottobre seguiremo la cinquantacinquesima Barcolana con proposte differenziate per individuali, gruppi e incentive”.
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“Queste proposte – conclude Cani – ci stanno regalando grandi soddisfazioni, soprattutto in virtù del fatto che tutta la parte relativa all’hospitality è gestita direttamente da noi: un aspetto che da un lato ci garantisce maggiore flessibilità in termini di marginalità e dall’altro ci permette di personalizzare i pacchetti in base alle richieste delle agenzie di viaggio”.
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