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13 marzo 2012 13:04
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[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
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Anche a Trento sono state quindi presentate alcune evidenze tratte dalla ricerca comune Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione, da cui emerge tra le altre cose come l'Italia, con circa 806 miliardi di euro, sia al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. La Penisola rappresenta, infatti, circa il 28% del pil montano dell'intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano inoltre più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.
"La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato, che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all'agricoltura e all'industria - sottolinea il presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini - . Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c'è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate".
In Europa l'Italia ha peraltro pure il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32%. Con 800 chilometri di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta, serviti da 227 impianti di risalita, 5.843 chilometri di sentieri e più di 8 mila chilometri di piste per mountain bike, il Trentino è quindi una regione chiave per il turismo montano.
“Un comparto che, se adeguatamente sostenuto, garantisce effetti per tutta la filiera e per i territori – aggiunge il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. Noi ci crediamo da sempre; siamo leader nel segmento montagna e continuiamo a investire. È un settore in forte espansione, che è diventato attrattivo anche per i giovani, ma dobbiamo ancora lavorare nella destagionalizzazione dei flussi turistici per accrescere ulteriormente la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica, in particolare sui mercati esteri. Serve anche un investimento in formazione. E per questo abbiamo fortemente voluto la nascita in Italia della prima hotel school per il turismo, la Scuola Italiana di Ospitalità”.
Th Resorts gestisce quattro alberghi in Trentino: uno ciascuno a Madonna di Campiglio e a San Martino di Castrozza, più due a Marilleva, per un totale di 575 camere, quasi 165 mila presenze l’anno e oltre 500 addetti. L’andamento della stagione estiva è stato positivo, con 12 mila arrivi e 55 mila presenze: numeri che rappresentano i migliori risultati degli ultimi dieci anni.
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[post_content] => Si allineano alle previsioni di crescita dell'intero gruppo le stime di chiusura delle divisione alberghiera di Alpitour. I bilanci di fine anno finanziario, che termina il prossimo 31 ottobre, dovrebbero infatti assegnare a Voihotels un fatturato in salita, tanto da raggiungere quota 170 - 180 milioni di euro. "E tutto ciò nonostante le difficoltà legate alla chiusura dello scalo di Catania per tre settimane - rivela il director of sales & marketing della divisione, Angelo La Riccia, in occasione dell'ultima fiera di Rimini -. In Sicilia abbiamo infatti sei strutture, tra cui tre VRetreats che godono di una percentuale di clientela straniera estremamente significativa".
A livello di prodotto, il brand omonimo, Voihotels, vede in particolare il proprio giro d'affari salire di circa il 6%, soprattutto a seguito degli incrementi delle tariffe medie. "Ma sono cresciute anche le presenze internazionali, grazie a una programmazione che quest'anno è partita decisamente prima - spiega La Riccia -. E per il 2024 prevediamo un incremento ancora più sensibile degli arrivi dall'estero".
A trainare le performance della divisione alberghiera è stato però soprattutto il marchio lusso VRetreats. A Venezia, per esempio, l'aumento è stato del 22%, a Taormina del 20%, quasi tutto ancora una volta legato alla crescita dei prezzi medi a camera, nonché all'incremento degli ospiti di origine internazionale. "Il mercato Usa è salito di quasi il 160% - sottolinea sempre La Riccia -. Su Taormina ha tra l'altro influito chiaramente l'effetto della serie White Lotus, ambientata nella città siciliana, così come la presenza di Four Seasons che ha contribuito a far crescere l'appeal della destinazione".
Per il prossimo futuro i progetti della divisione alberghiera di Alpitour si concentrano soprattutto sui restyling. "Sta partendo proprio in questo periodo la ristrutturazione del Voi Tanka in Sardegna, per un investimento di quasi 80 milioni di euro in quattro anni - conclude La Riccia -. I lavori prevedono solo una chiusura invernale e nella prima fase riguarderanno 165 camere. A inizio novembre inizierà invece il restyling delle 40 stanze del VRetreats di Siracusa con re-opening in calendario a Pasqua. L'intervento segue il rinnovamento di hall e spazi comuni già effettuato l'anno scorso. Infine al Donna Camilla Savelli di Roma rifaremo un'ottantina di camere su 100, chiudendo una parte della struttura dal mese prossimo fino a Pasqua".
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[post_content] => Un cambio di livrea che va oltre l'aspetto esteriore, ma che porta con sé un'enorme trasformazione dell'esperienza di viaggio, in linea con la trasformazione digitale in corso. Così Saudia ha alzato il sipario sul nuovo look, che presenta tre colori primari: verde, blu e sabbia.
Secondo la compagnia aerea, il verde è stato utilizzato per rappresentare l'orgoglio nazionale, il blu per simboleggiare le ambizioni del Gruppo Saudita, indicando sia i mari che i cieli, mentre il colore della sabbia si ispira alle dune del deserto, rappresentando il ricco patrimonio dell'Arabia Saudita.
«Stiamo vivendo una nuova era e un momento molto emozionante per Saudia - ha commentato Ibrahim Al-Omar, direttore generale del Gruppo Saudia -. La nostra compagnia aerea si è evoluta da un aereo Douglas DC-3 nel 1945 a una moderna flotta di 140 aerei che serve oltre 100 destinazioni, diventando una delle più grandi della regione».
E ancora: «Il nome e il logo di Saudia sono parte integrante della storia e dello sviluppo dell'aviazione del Regno e i nostri dipendenti condividono un legame emotivo speciale con il marchio. Abbiamo incorporato questo ricco patrimonio nella nostra nuova identità, aggiungendo elementi che riflettono il nostro approccio visionario, pronto ad affascinare il mondo»..
La compagnia aerea ha anche introdotto nuove uniformi per il personale di cabina e di terra. Simili alle vecchie divise, sono caratterizzate da colori blu scuro.
Quanto alla 'trasformazione digitale', Saudia è tra i vettori pionieri in Europa, Medio Oriente e Africa nell'integrare l'intelligenza artificiale nell'esperienza del passeggero. La compagnia utilizzerà l'IA come assistente virtuale per i passeggeri: il nuovo servizio è progettato per rispondere a tutte le esigenze di informazione e di viaggio e sfrutterà le capacità di ChatGPT 4 di OpenAI.
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[post_content] => Gli azionisti di maggioranza di Alpitour World, tra i quali il club deal Asset Italia 1, veicolo promosso da Tamburi Investment Partners e di cui Tip è il maggior investitore, che detiene il 59% circa di Alpitour World su basi fully diluted, hanno dato incarico a Goldman Sachs Bank Europe di avviare un processo esplorativo per la valorizzazione delle proprie quote. Il processo prevede l’invio di un teaser a controparti, già individuate, e si articolerà in successive fasi una volta valutate le manifestazioni di interesse che saranno ricevute. E' il comunicato con cui la banca di investimento di Giovanni Tamburi annuncia la messa sul mercato del più grande gruppo turistico italiano.
Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, in campo sarebbero peraltro già scesi alcuni fondi di private equity, ma anche multinazionali del settore. Il gruppo prevede di chiudere l’esercizio al 31 ottobre 2023 con un fatturato compreso tra i 2,2 e i 2,3 miliardi di euro, nonché con margini operativi lordi (ebitda) compresi tra i 135 e i 145 milioni di euro. Secondo alcune indiscrezioni la valutazione del tour operator, da parte dei soci attuali, sarebbe compresa tra gli 1,3 e gli 1,5 miliardi. Oltre ad Asset Italia 1, gli altri soci attuali della compagnia sono le famiglie Landini, Levi, l'amministratore delegato Gabriele Burgio insieme a ulteriori piccoli azionisti con quote minori.
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[post_content] => L'aeroporto di Londra Gatwick è stato costretto a introdurre un limite temporaneo ai voli giornalieri per la carenza di personale nel controllo del traffico aereo causata da malattie, tra cui il coronavirus.
L'aeroporto, il secondo per importanza del Regno Unito, ha imposto quindi un tetto giornaliero di 800 voli in decollo o in atterraggio fino a domenica prossima, 1° ottobre e ha dichiarato che 164 voli saranno cancellati a causa dell'interruzione.
Stewart Wingate, numero uno dello scalo, si è scusato per l'interruzione dei voli definendola una "decisione difficile da prendere". "L'azione che abbiamo intrapreso oggi significa che le nostre compagnie aeree possono effettuare programmi di volo affidabili, il che dà ai passeggeri una maggiore certezza di non dover affrontare cancellazioni dell'ultimo minuto", ha dichiarato Wingate in un comunicato, ripreso da Reuters.
Il Nats, 'autorità britannica per il traffico aereo, ha spiegato in una nota separata che circa un terzo del personale addetto al controllo del traffico aereo non era disponibile per "una serie di ragioni mediche, tra cuiil Covid", rendendo quindi impossibile gestire il numero di voli originariamente previsto.
[post_title] => Londra Gatwick: limite di 800 voli al giorno fino a domenica "anche a causa Covid"
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I dati elaborati dal World Tourism Barometer 2023 dell'Unwto evidenziamo come la domanda turistica sia rimasta resistente in tutti i mercati nonostante le sfide economiche e geopolitiche, ma il settore deve ora adattarsi alle nuove realtà.
Nel periodo gennaio-luglio, 700 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale, con un aumento del 43% rispetto agli stessi mesi del 2022. Il mese più affollato è stato luglio, con 145 milioni di turisti nel mondo, pari al 20% del totale dei sette mesi. Europa, Medio Oriente e Africa hanno trainato il rimbalzo del settore.
Proprio l'Europa spicca con numeri oltre la media, recuperando il 91% dei livelli pre-crisi, grazie alla robusta domanda intraregionale e agli arrivi dagli Stati Uniti. Il Medio Oriente ha registrato i risultati migliori, con arrivi superiori del 20% ai livelli 2019, mentre l'Africa ha recuperato il 92% del numero di visitatori pre-crisi.
«Il turismo è in forte ripresa in ogni parte del mondo. Ma mentre il nostro settore si riprende, deve anche adattarsi - ha sottolineato il Segretario generale dell'Unwto, Zurab Pololikashvili -. Gli eventi meteorologici estremi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e le sfide critiche legate alla gestione dei flussi turistici in aumento sottolineano la necessità di costruire un settore più inclusivo, sostenibile e resiliente e di garantire che la ripresa vada di pari passo con il ripensamento del nostro settore».
Sulla base del tasso di viaggi in corso e delle prenotazioni per settembre-dicembre, gli analisti Unwto prevedono che il turismo internazionale globale raggiungerà l'80-95% dei livelli pre-pandemia nel 2023. Allo stesso tempo, la riapertura della Cina e di altri mercati asiatici dovrebbe incrementare i viaggi in tutto il mondo.
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[post_content] => Fatturato già sopra i livelli 2019. Si confermano le previsioni di luglio del gruppo Quality. Anzi al momento i numeri tendono verso la parte più alta della già ottimistica forbice previsionale di due mesi fa, quando si pensava di chiudere a livelli pari o appena superiori ai 165 milioni di euro di quattro anni fa (110 milioni nel 2022, ndr). "L’estate 2023 è stata una delle più difficili dal punto di vista operativo a causa degli incendi, dei tifoni e delle tante difficoltà che la parte volata del viaggio ha subito - racconta il direttore commerciale dell'operatore torinese, Marco Peci -. Dal punto di vista del fatturato è però andata oltre le aspettative, anche se la disponibilità dei posti volo, e in alcuni casi anche dei servizi a terra, ha limitato la possibilità di soddisfare tutta la domanda potenziale. Stati uniti, Europa, Giappone, Indonesia, Uzbekistan, Messico e Canada sono solo alcune delle destinazioni che hanno registrato le migliori performance, anche paragonandole al periodo pre-Covid".
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Prosegue lo sviluppo del gruppo Mangia's, che ora punta deciso verso lo sbarco in Borsa. L'operazione, per la verità, era nell'aria da un po' ma ora comincia finalmente ad assumere i contorni della concretezza. Ci vorrà ancora qualche anno, tre o quattro, ha spiegato però il cfo della compagnia, Andrea Mangia, a Pambianco Hotellerie: occorre attendere la realizzazione della prima parte del business plan legato alla joint venture con Hip (Blackstone), che permetterà alla società di raggiungere una capitalizzazione di almeno 600-700 milioni.
Proprio la presenza della jv, con la conseguente separazione di proprietà e gestione, si sta rivelando secondo Mangia il fattore capace di garantire il successo dello sbarco in Borsa. Il gruppo siciliano ci aveva infatti già pensato in epoca pre-Covid, ma gli advisor consultati per analizzare l'operazione avevano valutato la società nel suo complesso meno delle due attività Opco (gestione) e PropCo (proprietà) prese singolarmente. Si parlava, ricorda Mangia, di dieci volte il margine operativo lordo, contro le 12-15 volte l'ebitda del business immobiliare e fino a 20 volte quello della società di management. La stima complessiva si aggirava allora attorno ai 150 milioni di euro, per una compagnia i cui soli immobili valevano 230 milioni.
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A breve infine, entro fine anno o inizio 2024, ha rivelato sempre Mangia, dovrebbe anche arrivare la firma di un accordo di gestione per una più strutture alberghiere. Gli obiettivi dichiarati mirano al momento a proprietà urbane e resort sui laghi di Garda e Como.
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