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27 settembre 2011 08:01
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VENDESI AGENZIA VIAGGI A PARMA OTTIMA POSIZIONE AFFITTO MODICO.
Info 335 6012243, sig Negri.
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[post_content] => Msc Crociere apre le vendite per la World Cruise 2028, della durata complessiva di 115 notti, che si sposta dal Mediterraneo ai Caraibi, attraverso il Pacifico, fino all’Australasia, passando per l’Asia e la Penisola Arabica, per poi rientrare nel cuore dell’Europa. Msc Magnifica, recentemente rinnovata, offre ora fra l'altro l’esclusivo Msc Yacht Club.
L’itinerario della World Cruise 2028 introduce nuove destinazioni, accanto a una vasta selezione di mete preferite dai crocieristi. Questa nuova crociera promette esperienze irripetibili, tra cui il passaggio dal canale di Panama.
Le novità
Si comincia con la new entry di Nuku’alofa a Tonga, nel cuore della Polinesia. Altre novità riguardano Manta in Ecuador, Arica in Cile, Callao in Perù, Chan May in Vietnam, Sihanoukville in Cambogia, Grand Turk Island a Turks & Caicos, Hanga Roa sull'isola di Pasqua, Puerto Limón in Costa Rica.
Msc Magnifica ospiterà l’Msc Yacht Club. Gli ospiti potranno soggiornare in ampie suite con balcone privato, usufruire di aree esclusive come lounge, ristorante e piscina privati, e godere di servizio di maggiordomo 24 ore su 24 e concierge dedicato. L’esperienza è arricchita da servizi all-inclusive, dalle bevande premium alla ristorazione di alto livello, garantendo il massimo del lusso in questo “nave nella nave” privata.
Le prenotazioni per la World Cruise 2028 son aperte. Gli ospiti potranno scegliere tra i porti di imbarco di Civitavecchia, Genova, Marsiglia e Barcellona rispettivamente nei giorni 4, 5, 6 e 7 gennaio 2028. Inclusi nel prezzo del biglietto, numerosi vantaggi, tra cui 15 escursioni incluse, il pacchetto bevande Dine & Drink con vini della casa, birra alla spina e selezione di altre bevande servite a pranzo e cena, oltre a uno sconto del 30% sui servizi di lavanderia. I membri Msc Voyager Club livello Classic e Superiore riceveranno inoltre uno sconto del 5% sul prezzo di prenotazione, e i punti accumulati durante la crociera saranno triplicati e accreditati prima della partenza.
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[post_content] => Le Alpes-Maritimes rafforzano il loro posizionamento come destinazione montagna a forte vocazione quattro stagioni e presentano l’offerta invernale 2025/2026, che comprende 15 stazioni sciistiche, 460 km di piste da discesa e 150 km di tracciati per lo sci di fondo, a meno di 90 minuti dalla Costa Azzurra.
Sotto i brand Côte d’Azur France e Pure Alpes, il prodotto montagna del dipartimento si distingue per una combinazione unica di accessibilità, panorama mare-monti, diversificazione dell’offerta e investimenti orientati alla sostenibilità. In sei stazioni - tra cui Valberg, Isola 2000, Roubion e Gréolières - è possibile sciare con vista sul mare, un elemento distintivo nel panorama alpino europeo.
La stagione 2026
L’offerta spazia dalle grandi aree sciistiche come Auron, Isola 2000 e Valberg ai Village resorts e alle aree nordiche, pensate per un turismo familiare, slow e outdoor. Auron si conferma la stazione più estesa del dipartimento, con 135 km di piste, mentre Isola 2000 rafforza il proprio posizionamento come polo freestyle e sportivo, ospitando eventi internazionali come la Snowboard Cross World Cup, tappa di qualificazione olimpica.
Accanto allo sci alpino, cresce il peso delle attività complementari: ciaspolate, sci di fondo, zipline, sleddog, wellness, trail sulla neve e sport inclusivi, grazie a programmi come Handi Ski 06, che rende accessibili diverse stazioni alle persone con disabilità.
Forte anche l’impegno sulla sostenibilità e sulla qualità dell’accoglienza, testimoniato dai riconoscimenti Flocon Vert e Famille Plus, assegnati a diverse località del territorio. Parallelamente, le autorità locali continuano a investire in infrastrutture e servizi, in una prospettiva di lungo periodo legata anche ai Giochi Olimpici Invernali del 2030, che coinvolgeranno le Alpi francesi e la città di Nizza per gli sport sul ghiaccio.
«Le nostre vallate sono pronte ad accogliere sciatori, sportivi e amanti della montagna per la stagione 2025/2026, in un contesto che unisce performance, innovazione e rispetto per l’ambiente», sottolinea Alexandra Borchio Fontimp, presidente del Côte d’Azur France Tourisme Board, evidenziando il ruolo strategico del prodotto montagna nella diversificazione dell’offerta turistica della destinazione.
Valberg: 90 anni di storia e un posizionamento family & sustainable
Un focus particolare è dedicato a Valberg, la più storica tra le stazioni delle Alpes-Maritimes, fondata nel 1936 e pronta a celebrare il 90° anniversario nel 2026. Situata a 1.700 metri di altitudine e a circa 1h15 dalla costa, Valberg è una village resort a forte vocazione family, certificata Famille Plus e Flocon Vert, a conferma dell’impegno sul fronte della qualità dell’accoglienza e della sostenibilità ambientale. Il comprensorio, collegato a Beuil-les-Launes, offre 90 km di piste adatte a tutti i livelli, con un panorama che spazia dal Mercantour alle vette dell’Argentera. In chiave di sviluppo quattro stagioni, è prevista per il 2026 l’apertura della Maison Départementale de l’Environnement et de l’Observation, un nuovo hub dedicato ad astronomia, natura e cultura, destinato a rafforzare il posizionamento di Valberg come destinazione montagna anche oltre la stagione sciistica.
A conferma del piano strategico francese, Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme, ha evidenziato il ruolo dell’Italia nei flussi internazionali della destinazione:
«Il mercato italiano rappresenta il 16% dei soggiorni esteri, rendendo l’Italia la prima clientela internazionale per la Costa Azzurra. Un dato particolarmente significativo è che il 31% dei soggiorni si concentra tra ottobre e fine marzo, in linea con la nostra strategia di rafforzamento del turismo durante l’autunno e l’inverno».
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[post_content] => Il Mandarin Oriental Lutetia a Parigi ha celebrato quest’anno i suoi 115 anni, ripercorrendo un’eredità storica costellata di successi e grandi nomi che hanno percorso i suoi corridoi.
L’occasione è stata celebrata con una cena all’interno del bar Joséphine - lo spazio dell’hotel intitolato alla leggendaria mecenate del Lutetia, Joséphine Baker - sotto i suoi affreschi. Creato dalla famiglia Boucicau, fondatrice de Le Bon Marché, l’hotel è stato concepito come rifugio che fonde armoniosamente Art Nouveau e Art Déco.
Nel corso del XX secolo, il Lutetia divenne un luogo d’incontro per artisti e scrittori di primo piano, accogliendo personalità come Pablo Picasso, James Joyce, Joséphine Baker e Antoine de Saint-Exupéry. Simbolo dello spirito creativo del quartiere, l’hotel ha da sempre incarnato la vita culturale parigina. Il Lutetia ha inoltre svolto un ruolo determinante durante la Seconda Guerra Mondiale: requisito dalle forze di occupazione, divenne in seguito un rifugio per i deportati di ritorno dai campi di concentramento nazisti. Nel corso dei decenni successivi, l’hotel ha mantenuto il suo status di punto di riferimento culturale, plasmato dalla visione audace di personalità come Sonia Rykiel, David Lynch e Serge Gainsbourg.
Nel 2018, l’hotel è stato sottoposto ad un meticoloso restauro guidato dall’architetto JeanMichel Wilmotte che ha onorato la sua anima originaria, rispondendo al contempo alle aspettative di una clientela internazionale e sofisticata.
La nuova gestione
Nel 2025, la gestione del Lutetia è passata a Mandarin Oriental, che continua a impegnarsi nella tutela della sua eredità storica e della sua identità. Per celebrare questo importante traguardo, Mandarin Oriental Lutetia, Paris ha presentato il nuovo ventaglio, simbolo dell’eredità asiatica del Gruppo e realizzato in esclusiva per l’hotel da Maison Duvelleroy. Simbolo storico di Mandarin Oriental, il ventaglio raffigura una nave, emblema condiviso da Parigi e dal Lutetia fin dalle prime origini, mettendo in luce l’incontro tra queste due istituzioni ricche di storia.
Il ventaglio è stato installato nella galleria centrale dell’hotel, dove oggi può essere ammirato da tutti i visitatori. Nel corso dell’evento, lo chef Richard Ekkebus, insignito di tre stelle Michelin e culinary director del Mandarin Oriental The Landmark, Hong Kong, ha proposto un menu appositamente ideato.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha dichiarato: «Cuori pulsanti di cinema, letteratura, teatro, architettura, musica e danza, questo luogo appartiene a voi. Che possiate venirci spesso, per scrivere, sognare, creare, ciascuno lasciando il segno della propria voce unica, o semplicemente per non fare nulla se non assaporare il momento. Che ogni vostra visita diventi parte della memoria viva di questo luogo leggendario, in questo quartiere unico».
Georgi Akirov, proprietario della struttura, ha aggiunto: «Questo anniversario ha un significato particolare, poiché segna l’inizio di un nuovo e promettente capitolo. Da aprile, il Lutetia fa parte della famiglia Mandarin Oriental, una collaborazione fondata su valori condivisi di eccellenza, autenticità e profondo rispetto per il patrimonio. Non potrei essere più fiducioso nel futuro di questo hotel leggendario».
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[post_content] => Una bella storia, cominciata 30 anni fa e pronta a entrare di diritto nei «prossimi 30 anni». A raccontarla il ceo e founder di Naar Bespoke Travel, Frederic Naar, che ha riunito questa mattina staff, partner, agenti di viaggio e stampa per ripercorrere un periodo durante il quale «tutto è cambiato ma i valori chiave sono rimasti gli stessi».
Un momento di confronto e di riflessione sulle sfide che hanno coinvolto e coinvolgeranno il comparto turistico. Perché concetti come sostenibilità, tailor made e formazione non restino solo parole vuote ma siano elementi chiave da sviluppare in ottica umana e imprenditoriale.
«Credo fortemente nello sviluppo internazionale di Naar. Il modello Bespoke, sostenuto dalla nostra tecnologia, può trovare spazio in tutti i mercati in cui operiamo. All’estero partiamo sempre con investimenti calibrati e squadra ridotta, per far conoscere il brand e conquistare la fiducia iniziale delle agenzie. Quando riceviamo i primi riscontri e le prenotazioni crescono, entriamo nella fase successiva di potenziamento: oggi Francia e Belgio, dove siamo partiti rispettivamente con cinque e quattro risorse, contano team di 10 persone. Stiamo percorrendo una strada che nessun tour operator italiano ha mai intrapreso. È un progetto sfidante, ma sono convinto che raggiungeremo gli obiettivi grazie alla nostra squadra, in Italia e all’estero, alle eccellenti partnership con i fornitori costruite in trent’anni e alla nostra tecnologia, su cui continuiamo a investire in modo significativo». Prossime tappe di sviluppo, i mercati Dach, a cominciare da Germania e Svizzera.
In questo piano di crescita esponenziale, Naar fa riferimento al valore aggiunto dell’operatore, «che organizza solo viaggi tailor made. L’obiettivo è quello di diventare dieci volte quel che siamo ora grazie proprio allo sviluppo internazionale».
Il traguardo è ambizioso ma raggiungibile, come sottolinea Caroline Naar, recentemente entrata in azienda. «Umiltà attenzione e tecnologia sono i driver del futuro - aggiunge il manager -. Il fattore umano resterà fondamentale e avrà nella tecnologia un formidabile aiuto nell’accelerazione delle attività».
«Nel 2026 - sottolinea Luca Battifora, managing director - puntiamo a raggiungere i 100 milioni di euro di fatturato, con una quota estera pari al 20%. Nei cinque anni successivi prevediamo una crescita double digit delle divisioni internazionali, fino a raggiungere un equilibrio dei volumi 50/50 tra Italia e Paesi esteri».
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Il nuovo Piano nazionale degli aeroporti (Pna), elaborato da Enac e attualmnente in fase di finalizzazione presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, classifica come «di interesse nazionale» tutti gli scali italiani.
La proposta in esame ridisegna, ai sensi dell'art. 698 del Codice della Navigazione, il perimetro d'interesse dell'aviazione civile al 2035, in difformità quindi con il piano vigente che prevede aeroporti strategici.
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I vertiporti andranno ad aggiungersi a quelli già previsti negli aeroporti intercontinentali e in alcune città, già individuate, verranno identificati in fase di attuazione del Pna.
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[post_content] => Gnv afforza il servizio sulla linea Napoli-Palermo introducendo due partenze serali con orari differenziati per cinque giorni alla settimana, garantite da due navi in partenza da Palermo verso Napoli e viceversa.
Il servizio è stato rafforzato passando da 3300 metri lineari a 4700 metri lineari di disponibilità con Gnv Splendid e Gnv Auriga cui si è aggiunta Golden Carrier (in noleggio temporaneo). Dal prossimo 19 dicembre, con l’aggiunta ulteriore di Gnv Sirio, il numero di navi in servizio salirà da 3 a 4, raggiungendo a pieno regime un totale di oltre 6000 metri lineari, per un rafforzamento complessivo della capacità di carico sulla linea tra il capoluogo campano e quello siciliano.
Prenotazioni in aumento
Le prenotazioni di questi giorni hanno già registrato un deciso aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a testimonianza del forte interesse di passeggeri e operatori merci per questo collegamento. L’operazione permette alla compagnia di potenziare uno dei collegamenti più strategici del proprio network, assicurando un servizio più flessibile e contribuendo alla crescita socioeconomica dei territori connessi. La rotta Napoli–Palermo continua a sostenere filiere produttive essenziali, facilitando gli scambi tra la Campania, la Sicilia e il resto dell’Italia.
Matteo Della Valle, cco di Gnv, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti di poter potenziare la Napoli–Palermo, una linea storica e strategica per il nostro network. Il rafforzamento della capacità di carico e le due partenze serali per cinque giorni la settimana ci permettono di rispondere ancora meglio a una domanda di mercato in forte crescita, sia passeggeri sia merci. La risposta positiva delle prenotazioni conferma l’importanza di questo collegamento per le comunità e per le filiere produttive che uniscono Campania e Sicilia. Con questo intervento continuiamo a garantire un servizio affidabile e sempre più vicino alle esigenze dei territori».
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[post_content] => Mandarin Oriental aprirà a Jeddah nel 2030. L’hotel e le residenze del marchio saranno situati in una posizione unica nel cuore di Jeddah Central, una destinazione che accoglie 6 milioni di visitatori l’anno.
Lo studio di design internazionale Kpf è stato selezionato per ideare una struttura unica e sostenibile per il futuro, con un progetto a bassa densità e altezza. Bruce Fisher, principal di Kpf, ha commentato: «L’hotel e le residenze del brand fondono la tradizione architettonica locale con un’esperienza waterfront contemporanea che cattura l’energia e la calma del mar Rosso».
La struttura
L’hotel comprenderà 140 camere e suite on viste spettacolari sul mar Rosso, a cui si aggiungono 115 appartamenti dotati di varie tipologie di camere e strutture per la ristorazione privata, progettati per accogliere ospiti per soggiorni prolungati. Saranno inoltre disponibili 187 residenze, da due a quattro camere da letto, di proprietà privata, con accesso a servizi dedicati tra cui lounge, spazi per intrattenimento, biblioteca, cinema, sala giochi, simulatore di golf, club per bambini, piscina e centro fitness.
Gli ospiti e i proprietari delle residenze potranno scegliere tra cinque ristoranti distribuiti in tutta la proprietà. La struttura offrirà inoltre ampi spazi per riunioni, inclusa una spaziosa sala da ballo. Gli ospiti avranno accesso a strutture per il tempo libero e il benessere, inclusa The Spa at Mandarin Oriental, che offrirà un’ampia gamma di esperienze signature del Gruppo dedicate al benessere olistico, alla bellezza e al relax. Per gli ospiti più giovani, l’hotel disporrà di un ampio e attrezzato kids club e di un asilo con attività specifiche per la relativa fascia d’età.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha dichiarato: «Siamo lieti di ampliare la nostra presenza in Medio Oriente collaborando con Jeddah Central Development Company e Kpf per portare il nostro brand nel cuore dell’avanguardia. Dopo il successo di Mandarin Oriental, Riyadh, questo nuovo sviluppo riflette la fiducia nel crescente appeal dell’Arabia Saudita come destinazione per l’ospitalità di livello. Mandarin Oriental, Jeddah sarà un centro distintivo ispirato alla cultura e al patrimonio della città, offrendo esperienze immersive in un ambiente raffinato e contemporaneo».
Ahmed Al Sulaim, chief executive officer di Jeddah Central Development Company, ha aggiunto: «Siamo lieti di collaborare con Mandarin Oriental per creare uno degli hotel flagship all’interno di Jeddah Central, una destinazione che riflette la nostra visione di ridefinire la vita urbana e l’ospitalità sulla costa del mar Rosso. Questa partnership supporta il nostro impegno a posizionare Jeddah come una destinazione globale di primo piano per affari, tempo libero e cultura, offrendo esperienze distintive per le generazioni future».
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[post_content] => Etihad Airways archivia i primi nove mesi 2025 con un nuovo record di risultati: l'utile netto è cresciuto infatti del 26% raggiungendo quota 463 milioni di dollari, con un margine di profitto salito all'8% rispetto al 7% dello stesso periodo dell'anno precedente.
Il fatturato totale è aumentato del 18% su base annua, raggiungendo i 5,9 miliardi di dollari, grazie alle ottime prestazioni registrate sia nel segmento passeggeri che in quello merci. Il fatturato della divisione passeggeri è cresciuto del 20% fino a 4,9 miliardi di dollari, riflettendo l'aumento della capacità e il potenziamento del network.
Nel periodo considerato, Etihad ha trasportato 16,1 milioni di passeggeri, dato che rappresenta il numero più alto mai registrato nella sua storia, con un incremento del 18% rispetto al 2024, sostenuto da un aumento del 17% della capacità e da un load factor più elevato dell'88% (+1pp rispetto all'anno precedente).
Etihad Airways ha introdotto nove aeromobili nel terzo trimestre, compresi i suoi primi tre Airbus A321Lr, contribuendo a un aumento della capacità di oltre il 20% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La flotta è cresciuta con tre Boeing 787, due Airbus A350 e un singolo A320 nei tre mesi fino al 30 settembre.
Ad oggi la flotta del vettore di Abu Dhabi conta quindi 115 aeromobili, 19 velivoli in più rispetto allo scorso anno. Etihad afferma che il trimestre è stato “uno dei periodi di consegna più intensi”.
«La performance di quest'anno ha stabilito un nuovo punto di riferimento, superando il mercato e guidando quasi la metà della crescita totale dei passeggeri degli Emirati Arabi Uniti - ha affermato il ceo, Antonoaldo Neves -. È una chiara conferma della nostra strategia, della forza del nostro team e del fascino di Abu Dhabi come destinazione di livello mondiale. Stiamo espandendo la nostra attività, migliorando l'esperienza dei nostri ospiti e mantenendo la nostra attenzione sull'efficienza e sulle prestazioni».
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[post_content] => La diciassettesima edizione di BTO – Be Travel Onlife ha confermato l'evento come uno dei punti di osservazione più solidi sull’innovazione turistica in Italia. L’edizione 2025, ospitata l’11 e 12 novembre, ha riunito oltre 350 speaker su sette hall, con un focus chiaro: leggere un settore che non è più in ripresa, ma nel pieno di una trasformazione strutturale.
Il tema Cross-Travel ha accompagnato un programma che ha incrociato tecnologia, capitale umano, governance territoriale, enoturismo, hospitality e data economy, evidenziando la necessità – sempre più urgente – di far dialogare competenze e mondi diversi.
Phocuswright: mercato globale solido, digitale e guidato dall’AI
Tra gli appuntamenti più seguiti, la presentazione del nuovo report Phocuswright Travel Forward. I dati illustrati da Giancarlo Carniani, Italian Analyst Phocuswright, confermano un settore in espansione: 1,61 trilioni di dollari di prenotazioni globali nel 2024 e una proiezione a 1,72 trilioni, con un tasso di crescita tra il 6 e il 9 per cento.
Quasi 6 prenotazioni su 10 sono già online e la quota salirà ancora nel 2026. Aereo, hotellerie e affitti brevi restano i comparti più dinamici, mentre l’AI generativa, già adottata dal 18 per cento dei viaggiatori leisure, è destinata a superare il 50 per cento nell’arco di un anno. Segnali positivi anche dal travel tech: i finanziamenti del 2024 hanno raggiunto 4,3 miliardi di dollari, con le startup b2b che superano le B2C per investimenti.
Enogastronomia e turismo
Molto partecipata anche la sessione dedicata al turismo enogastronomico. Nel panel Tra il dire e il fare: come il turismo enogastronomico può diventare un driver strategico per territori e operatori, Francesco Tapinassi , direttore scientifico BTO ha messo a confronto la necessità di affiancare alla ricchezza di prodotti Dop e Igp una governance solida, una visione basata sui dati e un’offerta esperienziale strutturata.
Il panel Cross-Over d’Eccellenza: il viaggio di Guido Martinetti ha invece ripercorso l’evoluzione dell’imprenditore, dal progetto Grom alla gestione di Mura Mura / Le Marne Relais. Dialogando con Roberta Milano, coordinatrice scientifica BTO Food & Wine Tourism, e Nicola Zoppi, coordinatore della sezione Hospitality, Guido Martinetti ha raccontato il passaggio dal food alla viticoltura fino all’ospitalità di alto livello, facendo emergere coerenza, cura del cliente e radicamento territoriale come chiavi di un modello trasversale ma riconoscibile.
Il panel Mangia, viaggia, ama. Il ruolo dei media content nel turismo enogastronomico ha acceso il dibattito su come podcast, video, reel e format digitali influenzino la percezione delle destinazioni.
Sono intervenuti Lucia Aliotta, consulente di web marketing, Fabrizio Todisco, tourism media strategist, Francesco Marino, giornalista, autore e digital strategist, Francesca Ferrara, media creator & consultant. Marino ha osservato come «il cibo sia diventato un linguaggio, capace di trasformare anche il modo in cui i piatti vengono pensati». Todisco ha portato il caso Napoli, oggi fortemente orientata dai contenuti di TikTok: un fenomeno che ha generato opportunità reali, ma che richiede attenzione per non ridurre le identità urbane a pochi format virali.
AI alberghiera: come distinguere innovazione e AI washing
Molto seguito il panel AI Alberghiera: dallo AI washing all’innovazione autentica, moderato da Marco Matarazzi, ceo di Slope. L’incontro ha messo in guardia dagli strumenti che si presentano come “AI-powered” senza esserlo davvero, generando rischi operativi e strategici. Matarazzi ha ricordato come nei sistemi di revenue management la mancanza di trasparenza possa far perdere il controllo sulla tariffazione. Per Mariella Borghi, di Aidea, una vera AI parte da dati proprietari e capacità di apprendimento misurabile, mentre Alessandro Crotti, Empori AI ha avvertito sul problema dei dati sporchi: «l’AI amplifica ciò che trova, errori compresi». Claudiana Di Cesare, esperta di turismo e innovazione, ha invece sottolineato come l’AI funzioni «solo se inserita in una visione chiara. Se non migliora l’esperienza dell’ospite o il lavoro dei team, non è innovazione ma marketing».
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