27 July 2024

Ottima estate per B&B Hotels che conferma i piani di espansione italiani

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E’ stata un’estate decisamente positiva quella di B&B Hotels che ha visto i propri hotel registrare tassi di occupazione medi superiori all’80%. “E questo anche grazie all’ampliamento del ventaglio dei mercati di provenienza dei nostri ospiti – spiega Liliana Comitini, ceo e presidente Italia, Slovenia e Ungheria della compagnia francese -. Sono cresciuti in particolare gli arrivi dagli Stati Uniti, ma anche da Germania e Francia. A livello di destinazioni, molto bene sono andate le città d’arte, Firenze, Roma e Milano, nonché mete leisure quali Cortina, Santa Margherita Ligure e Ischia. Il nostro posizionamento select service (a metà strada tra il full-service e il limited service, ndr) si sta insomma rivelando vincente, sia per il segmento business, sia per il target dei vacanzieri. Ottimo riscontro sta inoltre ricevendo il nostro approccio sostenibile e l’attenzione al territorio in cui sono inseriti i nostri hotel. A questo riguardo abbiamo tra l’altro recentemente lanciato la app e-concierge, che consente agli ospiti di conoscere tutte le attrazioni della location, gli eventi e ristoranti nei dintorni”.

In tale contesto, la compagnia conferma i propri piani di espansione in Italia, che prevedono di raggiungere quota 150 proprietà entro il 2030: “Un traguardo ambizioso, me ne rendo conto, ma abbiamo le carte in regola per raggiungerlo – aggiunge Liliana Comitini -. Con l’apertura a Quarto d’Altino della settimana scorsa, a cui seguiranno a breve Bari e Catania, e poi Prato, nonché un’altra struttura il cui contratto è in fase di finalizzazione nel Lazio, supereremo già i 70 indirizzi in portfolio entro la fine dell’anno o al massimo all’inizio del prossimo. Per il 2024 l’obiettivo minimo è poi di arrivare a 80, con due strutture già in fase di costruzione sull’isola di Tronchetto, a Venezia, e a Sassari. Ma contiamo di andare anche oltre”.

La strategia di sviluppo rimane ancorata ai contratti di affitto a lungo termine, possibilmente secondo lo schema 20 più cinque più cinque. Si tratta solitamente di accordi ibridi, dotati cioè di una componente variabile in aggiunta a quella fissa, dipendente dalle performance delle singole strutture. Non si parla più invece di acquisizioni dirette, mentre da poco è stata introdotta una formula franchising, che sta già dando i propri frutti: “Abbiamo recentemente registrato due affiliazioni in Lombardia, a Cassano d’Adda e a Ornago. Altre sono in fase di valutazione. Continua inoltre la nostra disponibilità a valutare caso per caso la possibilità di supportare le proprietà partner con investimenti Capex in ambito ff&e“.

Al centro delle politiche di espansione della compagnia c’è praticamente l’intera Penisola: “Ci interessano tutti i poli di attrazione: dalle città d’arte fino alle destinazioni corporate e leisure – conclude Liliana Comitini -. Non vogliamo entrare nel mercato dei resort ma studiamo ciascuna meta con grande attenzione, utilizzando sistemi di location intelligence che ci consentono di valutarne le potenzialità turistiche in base sia ai dati statistici del momento, sia alla presenza di aziende e fattori di appeal. Il tutto, preservando ovviamente il nostro approccio value for money e il posizionamento select service nei segmenti upper economy e midscale“.

 

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