15 marzo 2023 13:55

Da sinistra, Fabrizio Prete ed Egidio Ventimiglia
Un investimento da 1,5 milioni di euro, a cui si aggiungerà un ulteriore milione per rinnovare la struttura in cinque anni. E’ l’operazione che ha permesso al gruppo Garibaldi Hotels di acquisire il Piaz di Pera di Fassa, in Trentino, struttura già in gestione della compagnia pugliese fondata nel 2013 dagli attuali direttore generale e amministratore delegato, Fabrizio Prete ed Egidio Ventimiglia. Proprio in Trentino – Alto Adige, il gruppo aveva peraltro già effettuato nel 2018 la prima operazione nel ramo del mattone, con l’acquisizione immobiliare dell’hotel Monzoni, in gestione dal 2015, per un investimento allora di circa 3 milioni di euro. Oggi la compagnia gestisce un portfolio di dieci strutture situate anche in Puglia, Sicilia, Sardegna, Umbria e Lazio.
“Nel 2018, con la nascita della nostra business unit immobiliare, abbiamo tracciato la rotta da seguire per lo sviluppo in questo settore attraverso scelte e investimenti sostenibili – spiega lo stesso Prete -. Un progetto che ci ha portato a rilevare, in pochi anni, due delle nostre strutture storiche in un territorio, il Trentino, che in questi anni ci ha dato grandi soddisfazioni e l’impulso per continuare a credere nel turismo di montagna”.
Partner finanziario dell’operazione immobiliare è stato Unicredit. Garibaldi Hotels nel 2022 ha raggiunto i risultati pre-pandemia con un fatturato aggregato di 10,5 milioni di euro. Lo scorso ottobre, la compagnia ha inoltre acquisito un immobile a Ostuni, dove ha trasferito il proprio nuovo quartier generale. L’obiettivo per il 2023 è di raggiungere un giro d’affari complessivo di 15 milioni di euro.
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Una crescita che risponde all'alta domanda prevista in occasione del Giubileo, che vedrà poi la compagnia spagnola riprendere anche le operazioni estive verso le città di Catania, Olbia, Cagliari e Palermo, raggiungendo lo stesso numero di voli del 2024.
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Come ogni estate, tornano le destinazioni stagionali. Il 7 giugno riprenderanno i voli per Ponta Delgada, nelle Azzorre, con tre frequenze settimanali. È il terzo anno consecutivo che Iberia offre questa rotta. L'offerta verso il Portogallo si completa con voli per Lisbona (fino a 36 voli settimanali), Porto (fino a 28 frequenze settimanali), Funchal e Faro (entrambi fino a cinque voli a settimana).
Lo stesso 7 giugno, tornano i voli per Tirana, per il secondo anno, con fino a tre frequenze settimanali. Il 27 luglio riprenderanno i voli per Lubiana, in Slovenia, con due frequenze settimanali.
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[post_content] => Obiettivo redditività, sempre e comunque. E' quanto ribadito a chiare lettere da Carsten Spohr, ceo del gruppo Lufthansa, ai dipendenti di Ita Airways, durante l'incontro svoltosi voluto a margine della prima conferenza stampa congiunta.
Spohr, secondo quanto ricostruito da Il Corriere.it, ha evidenziato che oggi Ita con 99 aeromobili «è la seconda più grande compagnia del gruppo - per flotta - dopo Lufthansa e prima di Swiss» ma «è troppo piccola per un Paese come l’Italia, la terza economia più grande d’Europa, la quarta più grande del mondo per traffico aereo, dopo Stati Uniti, Francia e Spagna». «Quindi penso che ci sia spazio per la crescita anche degli equipaggi, del management e di altri ruoli, se facciamo le cose nel modo giusto».
Azione redditizia
Uno sviluppo subordinato al «dimostrare che questa operazione è redditizia (...) Dai nostri calcoli c’è bisogno di un margine di redditività dell’8% (lo stesso previsto per tutto il gruppo tedesco) per poter finanziare la flotta, fare investimenti e crescere. E questo, naturalmente, è dovrà essere l’obiettivo pure per la compagnia italiana».
«La chiave del successo di quest’azienda siete voi, non il mercato americano o il prezzo del cherosene», ha aggiunto il ceo di Ita, Joerg Eberhart. «Per questo contiamo su di vuoi e non a caso l’investimento di Lufthansa è su di voi, non ha comprato le azioni dal Mef in questo primo passaggio, ma ha messo i soldi nel vettore».
«Abbiamo una grande responsabilità e la sentiamo tutta», ha chiosato il presidente Sandro Pappalardo.
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[post_content] => Arriva il primo 5 stelle sull'altopiano della Paganella. Il Solea Boutique & Spa Hotel di Fai della Paganella è infatti riuscito a riposizionarsi sul segmento più alto del mercato. A darne l'annuncio è la stessa azienda per il turismo locale, Visit Paganella: "Il nostro è un territorio in continua evoluzione e trasformazione, che si sa mettere sempre in discussione seguendo un modus operandi lungimirante e innovativo basato sulla qualità e non sulla quantità. Questo nuovo traguardo ne è la conferma - spiega il direttore Luca D’Angelo -: un ulteriore tassello del lungo e importante processo di cambiamento avviato nel 2019 e guidato dalla nostra Carta dei valori: un progetto pensato per ragionare sui cambiamenti che la comunità sta vivendo, così da renderla più resiliente e capace di immaginare il futuro, elaborando dei modelli di sviluppo coerenti con le sfide attuali, che sappiano coniugare innovazione, tradizione e autenticità, in perfetta sinergia con il territorio”.
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[post_content] => Il gruppo Nume approda a Budapest con una proprietà nel centro della città. Il progetto, realizzato in collaborazione con Gtc, segna il primo investimento dell'investitore e sviluppatore immobiliare nel settore dell'ospitalità. La nuova struttura si trova in Klauzál utca 8-10, nel vivace quartiere Erzsébetváros. Prosegue quindi lo sviluppo di Numa in Europa Centrale, dove la compagnia già opera cinque proprietà a Praga e tre a Vienna.
Ospitata in un edificio del diciannovesimo secolo, il Numa Budapest sarà completamente rinnovato con l'obiettivo di fondere il fascino storico con il design contemporaneo. “Questo progetto segna il nostro primo investimento nel settore immobiliare dell'ospitalità - conferma il ceo di Gtc, Gyula Nagy - Ciò ci consentirà un'ulteriore diversificazione del nostro portfolio immobiliare. L'ingresso nel settore dell'ospitalità rafforzerà in particolare il nostro portafoglio con beni ad alte prestazioni, che rispondono alle richieste di un mercato in continua evoluzione".
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Altra giornata difficile quella di oggi 5 febbraio per chi ha in programma un viaggio aereo a causa dello sciopero indetto dal personale delle aziende di handling aderenti ad Assohandlers, tra cui Airport Handling, Aviapartner, Aviation Services, Bgy International Services, Gestione Aeroporto Pantelleria, GH Italia, Sagat Handling, SPD, Sogaerdyn, Swissport e Toscana Aeroporti Handling.
Secondo quanto riferisce il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono previsti due diversi scioperi nel settore aeroportuale. Il primo, di 4 ore, si svolgerà dalle 12:00 alle 16:00 e interesserà il personale di Sea Prime, che opera presso l’aeroporto di Milano Linate. Il secondo sciopero, di portata nazionale, durerà 24 ore e coinvolgerà sia lo scalo milanese che numerosi altri aeroporti italiani.
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Verona, Bologna, Ciampino, Fiumicino, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Crotone: operazioni gestite da Aviapartner; Bologna, Cuneo, Catania, Ciampino, Fiumicino, Napoli, Salerno, Venezia: servizi offerti da Aviation Services; Bergamo: attività svolte da BGY International Services; Cagliari: gestito da Sogaerdyn. Pantelleria: operazioni affidate a Gestione Aeroporto Pantelleria. Firenze e Pisa: interessate Toscana Aeroporti Handling.
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[post_content] => Prenderà il via domani, 5 febbraio, una originale iniziativa formativa targata Save, società di gestione del Polo aeroportuale del Nord Est: un tour educativo fra Veneto e Trentino rivolto alle compagnie aeree per far conoscere da vicino alcuni luoghi e attrazioni delle Dolomiti, ad un anno dal via dei giochi olimpici e paralimpici invernali.
Trentino Marketing e Dolomiti Bellunesi, dmo che si occupano rispettivamente della gestione e promozione strategica delle destinazioni di Trentino e Belluno, accompagneranno alcune compagnie aeree che operano negli scali di Venezia e Verona in un percorso che toccherà la Val di Fiemme, la Val di Fassa con la skiarea di Passo San Pellegrino e Cortina D’Ampezzo.
La visita, focalizzata sull’offerta invernale sportiva e ricreativa, prevede una parte esperienziale a tutto tondo sui territori che includerà attività come sci, trekking sulla neve, oltre ad approfondimenti dedicati all’enogastronomia e alla proposta culturale. I vettori coinvolti nella visita coprono ampie aree di mercato internazionale e intercontinentale, con voli diretti o via hub sul Nord America e Medio-Lontano Oriente e con collegamenti oltremanica.
Gli obiettivi comuni sono molteplici: tra tutti, rendere partecipi le compagnie aeree della fruibilità dell’offerta turistica grazie a un ventaglio di esperienze distribuite in tutte le stagioni. A questo si aggiunge il trasferimento di una maggiore consapevolezza di come sia possibile unire le visite delle città d’arte del territorio a soggiorni in montagna tra natura e sport, considerando le brevi distanze tra aeroporti, città e Dolomiti.
«L’iniziativa è un’occasione importante per trasmettere alle compagnie aeree coinvolte l’unicità di un territorio per il quale i nostri aeroporti costituiscono le porte d’ingresso di un turismo internazionale e di valore - spiega Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save -. Crediamo molto nell’efficacia di sinergie con realtà di riferimento dei territori serviti dai nostri scali, l’inizio di una collaborazione congiunta con Trentino Marketing e Dolomiti Bellunesi rappresenta un fondamentale punto di partenza anche al fine di incrementare i collegamenti aerei nel periodo invernale».
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[post_content] => Nell'ultimo triennio, sono state 409 le sentenze digitali nel settore turistico italiano per un valore complessivo delle controversie pari a circa 45 milioni di euro. In altri termini, la conflittualità media per singola sentenza risulta pari a oltre 109 mila euro.
Emerge da uno studio dell'istituto di ricerca Demoskopika che ha analizzato le sentenze tributarie di merito digitali per regione nel triennio 2022-2024 rilevati dalla banca dati della giurisprudenza tributaria del ministero dell'Economia e delle Finanze aggiornate al 30 settembre 2024.
Circa il 36,2% dei giudizi ha avuto un esito favorevole al contribuente, mentre il 34,2% è stato favorevole all'ufficio; il restante 29,6% rientra in altre tipologie di esiti processuali. Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, "è fondamentale un'azione coordinata tra istituzioni a tutti i livelli per ridurre il contenzioso e garantire maggiore competitività al settore turistico".
Regione per regione
A livello regionale emerge un quadro piuttosto variegato: Lazio, Sicilia e Puglia, con 189 controversie e un valore del contenzioso tributario pari a 25 milioni di euro, si caratterizzano quali sistemi turistici "più litigiosi".
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[post_content] => Ita e Lufthansa. «Una giornata storica per l’aviazione civile italiana ed europea». Così Sandro Pappalardo, presidente di Ita Airways, ha aperto la conferenza stampa di oggi dedicata al completamento delle operazioni che hanno portato la compagnia a entrare ufficialmente nel Gruppo Lufthansa. Un'occasione per illustrare le prime novità commerciali frutto di questa sinergia.
«Questo è un momento molto importante per Ita - continua Pappalardo -. Gode di ottima salute e grazie all’entrata nel gruppo Lufthansa si aprono nuovi scenari». Accanto a Pappalardo, sul palco della sala conferenze della sede Ita Airways a Roma Fiumicino, siedono Carsten Spohr, ceo di Deutsche Lufthansa AG, e di Joerg Eberhart, amministratore delegato di ITA. Entrambi esprimono grande fiducia nell'alleanza, prevedendo una crescita strutturata, step by step.
«Con la nostra esperienza sappiamo che l'integrazione a cui ci prepariamo è complessa, ma vi posso dire che ottimismo ed energia positiva ci stanno guidando e che ne faremo un successo in breve tempo - spiega Spohr -. Da quest'anno Ita avrà un impatto positivo su Lufthansa. Crediamo molto nel suo potenziale e nella forza dell'Italia, nel suo mercato del turismo, nelle sue persone. Crediamo fortemente in questa visione condivisa e siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo di successo nella storia dell'aviazione europea».
Eberhart ha confermato che il piano strategico della compagnia è già in fase avanzata: «Stiamo lavorando sul business plan e sul budget. Prevediamo che il 2025 sarà un anno di consolidamento, con capacità flotta sui 100 aeromobili, e che la crescita avverrà nel 2026-2027, soprattutto sul lungo raggio, creando nuove opportunità di occupazione».
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Obiettivo breakeven sostenibile
Il primo obiettivo da raggiungere è quello di un 'breakeven sostenibile', vale a dire il pareggio tra ricavi e uscite che non tenga conto di fluttuazioni di mercato, come ad esempio per il Giubileo, ma sia il risultato di un consolidamento sano delle attività. «Speriamo di raggiungerlo quest'anno, per iniziare con la crescita il prossimo», spiega Spohr, mettendo in chiaro che «solo da quel momento verranno affrontati più concretamente i temi portati avanti anche in queste settimane dai sindacati».
Per il 2025 non sono previste nuove assunzioni, «se non qualche sostituzione dei pensionamenti - ha ribadito il ceo -. Il bacino dell'ex Alitalia è ricco di professionalità e competenze importanti e verranno presi in considerazione gli ex dipendenti in cassa integrazione, ma solo dal 2026 al 2028».
L'uscita da SkyTeam
Tra le novità, anche l'uscita di ITA Airways dall’alleanza SkyTeam, con una fase di transizione che terminerà il 30 aprile 2025 appannaggio dell'entrata in Star Alliance. La compagnia assicurerà la continuità dei servizi per i clienti e continuerà a collaborare con alcune compagnie dell’alleanza tramite accordi bilaterali. Da metà 2025, inizierà la transizione verso Star Alliance, con l’accesso progressivo ai servizi Lufthansa e dei partner. «Vogliamo che Roma diventi un punto di riferimento per Star Alliance nel sud Europa - spiega Spohr - . Ci sono ancora alcuni passaggi tecnici da affrontare, ma la rotta è tracciata».
L'importanza di Fiumicino
Il gruppo Lufthansa punterà molto sull'aeroporto di Roma Fiumicino, destinato a diventare un hub centrale per i voli intercontinentali, rafforzando il network tra Europa, America e Asia. «Siamo contentissimi di avere come hub Fiumicino, perché lavora benissimo - sottolinea Eberhart -, hanno vinto molti premi, per velocità, sicurezza, qualità dell'offerta: per noi è un ottimo standard. Quest'anno hanno già raggiunto il numero dei passeggeri che era previsto per il 2028, quindi l'incremento è stato molto più veloce del previsto e potrebbero anticipare alcuni investimenti che permetteranno la scalabilità di questo aeroporto».
Un'altra delle principali novità annunciate è la partnership tra il programma fedeltà Volare di ITA Airways e Miles&More del Gruppo Lufthansa. Grazie a questo accordo, i 2,7 milioni di soci Volare potranno accumulare e utilizzare punti anche sui voli Lufthansa, SWISS, Austrian Airlines e Brussels Airlines, mentre i 36 milioni di membri di Miles&More potranno fare lo stesso sui voli ITA Airways.
Piccole rivoluzioni
A partire dalla stagione Iata 2025, prevista per il 30 marzo 2025, Ita Airways garantirà l’accesso a circa 130 lounge del Gruppo Lufthansa ai propri passeggeri, mentre quelli delle compagnie del Gruppo Lufthansa potranno usufruire delle lounge di Ita Airways.
L’integrazione operativa con Lufthansa prevederà inoltre il trasferimento delle operazioni di Ita Airways nei terminal del Gruppo Lufthansa a Francoforte e Monaco, semplificando così i collegamenti per i passeggeri. Parallelamente, verranno avviati accordi di codeshare, che estenderanno il network Ita a circa 250 destinazioni, migliorando la distribuzione delle frequenze e delle connessioni tra gli hub del Gruppo Lufthansa e gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate.
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[post_content] => Ci sarebbe il gruppo Msc dietro all'operazione che ha portato qualche giorno fa Tamburi Investment Partners a salire a circa il 95% delle quote di Alpitour. Lo rivela Milano Finanza che spiega come il socio di minoranza uscente Andrea Ruben Levi (a monte delle società Dal 1802 e da Parabensa già detentrici delle quote cedute, ndr) avesse ricevuto un'offerta dal gruppo guidato da Gianluigi Aponte. Stando alla ricostruzione del quotidiano economico, Msc avrebbe cercato di fare leva sulla volontà di Levi di uscire velocemente dal proprio investimento nella compagnia turistica, per concentrare le proprie risorse sul progetto Newcleo di Stefano Buono, impegnato nel campo delle centrali nucleari di nuova generazione.
Ricevuta la comunicazione di Levi, volta a consentire l'eventuale esercizio del diritto di prelazione, il socio di maggioranza Asset 1 (controllato da Tip) ha quindi fin da subito considerato l'offerta "particolarmente interessante per l'acquirente". Le indiscrezioni su un possibile interessamento di Msc per Alpitour vanno avanti peraltro da tempo. La mossa di Tamburi potrebbe quindi rappresentare anche un modo per alzare la posta in gioco, suggerisce sempre Milano Finanza.
Stando a quanto rivelato dalla stessa Tip, la valorizzazione attuale delle azioni del gruppo Alpitour ammonterebbe a 565 milioni. Il che corrisponderebbe a un rapporto equity value / ebitda di appena 5,7, sulla base dei margini operativi lordi dichiarati alla chiusura di bilancio dello scorso fine ottobre (138,2 milioni). A ciò si dovrebbero tuttavia aggiungere i 900 milioni stimati degli hotel di proprietà, oltre ai canoni di leasing degli aerei della compagnia. Se quindi Aponte, o chiunque altro visto che le candidature certo non mancano, decidesse di puntare al 100% di Alpitour ci si avvicinerebbe a quella quota 1,2-1,3 miliardi, che da tempo il mercato associa al gruppo turistico.
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