7 marzo 2024 12:55
Prosegue l’attrazione fatale tra i gruppi dell’ospitalità spagnola e l’Italia. Dopo Room Mate, Lhg e Casual Hoteles (per citare solo alcuni di quelli con una storia recente nella nostra Penisola), è ora il momento anche di Panoram Hotel Management, partner tra gli altri di gruppi come Hilton e Accor. La white label company già gestisce il Grand Hotel Imperiale a Forte dei Marmi, ma mira espandersi ulteriormente nel nostro paese. E per farlo ha scelto Fabrizio Trimarchi, quale direttore sviluppo per l’Italia.
Con una lunga esperienza nel settore immobiliare alberghiero durata oltre 20 anni, Trimarchi proviene dal ruolo di managing partner di Hotel Seeker. In precedenza, aveva ricoperto il ruolo di vice president Jones Lang LaSalle Hotels in Italia, oltre ad altri incarichi in società di consulenza direzionale e società alberghiere quali Starwood e Sheraton. Mba in Bocconi, Trimarchi ha conseguito il certificate in real estate and hotel investments presso la Cornell University, l’advanced certificate in real estate presso la Henley business school, university of Reading (Uk). È inoltre un membro attivo del Rics e un esperto valutatore alberghiero.
Panoram guarda ora a tutti i mercati alberghieri primari, quali Milano, Torino, Roma, Venezia, Verona, Firenze, Napoli e selezionate città secondarie, insieme alle principali destinazioni leisure, che godano di flussi turistici consolidati. L’approccio sarà white label, associato al contratto di gestione alberghiera hma e agli accordi di franchising. Attualmente Panoram Hotel Management gestisce un portafoglio di sedici hotel in Spagna e Italia.
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Bwh Hotels Italy & South-East Europe rafforza il brand Best Western con l’ingresso del grand hotel Catanzaro e dell’hotel Colaiaco, nel Frusinate.
Il Bw grand hotel Catanzaro è il secondo ingresso nel network Bwh da parte del Gruppo Notaris, , portando a quattro il numero di strutture attive in Calabria. Situato in una posizione strategica, l’hotel dista appena 10 minuti da Catanzaro Lido, circa mezz’ora dall’aeroporto di Lamezia Terme e pochi minuti dall’università Magna Grecia e dalla sede della Regione Calabria, proponendosi come punto di riferimento per soggiorni business e leisure.
Le 39 camere, completamente rinnovate nel 2025, offrono anche ampie soluzioni con soppalco, ideali per accogliere genitori e figli con il massimo del comfort. «Con il grand hotel Catanzaro, nostro secondo ingresso nel network Best Western dopo l’esperienza positiva con il Bw Hotel Class di Lamezia Terme, prosegue il percorso di crescita del Gruppo Notaris all’interno di Bwh Hotels, con l’obiettivo di valorizzare l’ospitalità calabrese attraverso strutture che uniscono qualità e identità locale, consolidando la collaborazione con un brand che condivide i nostri valori e la visione di un’ospitalità attenta al territorio, soprattutto in una regione come la Calabria, in cui crediamo fortemente come destinazione turistica e strategica» ha sottolineato Annibale Notaris, proprietario del Gruppo Notaris.
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Il Bw Hotel Colaiacovo
Immerso nel verde e impreziosito da un raffinato stile liberty, il Bw hotel Colaiaco accoglie i suoi ospiti ad Anagni, nel Frusinate, a pochi minuti dall’autostrada e facilmente raggiungibile, questo versatile quattro stelle rappresenta la scelta ideale per viaggiatori d’affari, turisti e famiglie in cerca di comfort.
Le 51 camere, ampie e luminose, sono curate nei minimi dettagli per garantire un soggiorno all’insegna del benessere. A completare l’esperienza, l’ampio spazio esterno con piscina immerso nel verde. Affacciata sul giardino, la moderna sala congressi, dotata di ampie vetrate panoramiche e attrezzature all’avanguardia, perfetta per ospitare meeting, riunioni ed eventi aziendali in un ambiente luminoso e stimolante. Infine, fiore all’occhiello dell’hotel Colaiaco è il ristorante interno, che propone una cucina autentica e creativa. «Accogliere gli ospiti con autenticità, eleganza e attenzione ai dettagli è da sempre la nostra missione. L’ingresso nel network Bwh Hotels rappresenta per noi un’opportunità di crescita e condivisione, mantenendo salde le radici del nostro territorio e valorizzando ogni esperienza di soggiorno. Siamo felici di entrare a far parte di un brand che condivide i nostri valori e ci accompagna in un percorso di sviluppo attento alla qualità e al territorio» ha commentato Vittorio Colaiaco, proprietario del Bw hotel Colaiaco.
A commentare l’ingresso delle due strutture nel brand è anche Fabrizio Doria, chief development officer di Bwh Hotels Italy & South-East Europe: «Siamo orgogliosi di accogliere il Bw grand hotel Catanzaro e il Bw hotel Colaiaco nel nostro network. Due strutture diverse per storia e posizionamento, ma accomunate dalla volontà di offrire un’ospitalità autentica, radicata nel territorio e orientata alla qualità».
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Le Maldive continuano a sedurre il mercato italiano, ma il volto della destinazione sta cambiando radicalmente. Un'evoluzione che riposiziona l'arcipelago non come destinazione isolata, ma come tassello strategico dei grandi tour asiatici.
Jose Gregorio Manzo, director of sales Western Europe di Atmosphere Core, fa il punto su questa trasformazione e sulla performance dell'Italia: «Le Maldive continuano a essere una destinazione molto richiesta. Ormai non è soltanto il soggiorno classico da 7-8 notti – che rimane il format dominante – ma sta andando bene anche come estensione a varie destinazioni. Vediamo spesso proposte combinate con il Giappone, il Medio Oriente, la Thailandia. Il mercato italiano rappresenta il terzo-quarto posto degli arrivi alle Maldive, superato soltanto da Cina e Russia in alcuni casi, mentre l'Inghilterra e l'Italia sono i maggiori mercati occidentali».
Da honeymoon a multi-generazionale
Il dato più significativo riguarda la trasformazione demografica della clientela. Se storicamente le Maldive rappresentavano il simbolo dell'evasione per coppie in luna di miele, oggi le famiglie rappresentano un segmento in crescita esponenziale. «Sta cambiando moltissimo il profilo del turista italiano sulle Maldive - spiega Manzo - . Tutti i nostri resort sono family-friendly. Abbiamo una sola struttura esclusivamente per adulti, l’Oblu Select Logibili. Quello che stiamo vedendo è l'aumento consistente della clientela familiare. Per questo motivo abbiamo due strutture particolarmente vocate alle famiglie: l’Oblu Select Sangeli e soprattutto l’Atmosphere Kanifushi Maldives, uno dei più grandi resort».
A questo segmento si aggiunge il fenomeno dei "viaggi millennial", dove gruppi di amici optano per soggiorni in destinazioni esotiche.«La struttura Oblu Experience Ailafushi è il nostro cavallo di battaglia sul mercato proprio per questo aspetto. A livello economico è il resort millennial: molto colorato, molto fresco, con musica dal vivo durante le serate. Abbiamo introdotto una visione diversa delle Maldive, non soltanto come meta contemplativa, ma come destinazione dove vivere l'esperienza in modo più dinamico».
Le infrastrutture supportano questa evoluzione. Tutti i resort dispongono di camere family, accettano un terzo ospite nelle camere base, offrono kids club dedicati e intrattenimento serale per i giovani, facilitando il transito verso una clientela più diversificata.
La scalata commerciale di Atmosphere Core non è casuale. Il mercato italiano entra nella top 10 delle nazionalità d’arrivo del brand. La ricetta combina due ingredienti: alleanze solide con i major tour operator italiani e una struttura pr dedicata.
L'Holiday Plan
Atmosphere Core ha costruito un differenziale attorno al concetto di "Holiday Plan", un modello all-inclusive proprietario che semplifica il lavoro di agenzie e tour operator.
«Uno dei nostri punti di forza è l'Holiday Plan, un prodotto innovativo che va oltre la semplice formula all-inclusive - spiega Manzo -. È un unico prezzo dove includiamo trasferimenti da/per l'isola, bevande in tutti i pasti, ristoranti gourmet, massaggio di 45 minuti, e due escursioni per persona. Non è il classico all-inclusive dove devi calcolare il trasferimento, il full board, le bevande, il braccialetto: qui c'è un prezzo unico, trasparente, predefinito».
L'impatto sul trade è immediato. «Piace subito ai tour operator e alle agenzie. È qualcosa di nuovo perché non devi sempre aggiungere elementi al pacchetto base. È la filosofia della 'Joy of Giving', la felicità di dare ai nostri clienti. Arrivare alle Maldive senza preoccupazioni economiche ulteriori è importante».
Il bilancio
Intanto, l’anno si chiude con una performance positiva. «L'anno si sta chiudendo con una crescita del 30% sull'Italia» rivela Manzo. Le prospettive per il 2026 sono ancora più incoraggianti. «A novembre siamo già al 40% di vendite confermate per il prossimo anno. Questo significa che abbiamo già il 40% dei volumi garantiti».
Un trend interessante riguarda la redistribuzione temporale dei flussi. Tradizionalmente, gennaio-aprile rappresentava l'alta stagione per le Maldive nel mercato italiano, mentre l'estate era considerata period to avoid a causa del rischio di piogge monsoniche.
«Il mercato italiano sta cambiando moltissimo la propria mentalità sulla stagionalità. Si continua a viaggiare tra gennaio e aprile – questa rimarrà sempre stagione forte – ma sta crescendo moltissimo il viaggio estivo. Negli ultimi tre anni le piogge sono state quasi assenti. Le agenzie di viaggio stanno già vendendo le Maldive d'estate, con benefici evidenti: prezzi più bassi, maggiore disponibilità dei voli, costi complessivi inferiori. Oltre a questo, l'Italia sta perdendo il suo carattere di mercato last-minute. Una volta era 'folle', tutto all'ultimo minuto. Oggi prenotano anticipatamente. Per la prossima estate ho già molte prenotazioni rispetto all'anno scorso. Sta cambiando la stagionalità in modo rilevante perché le piogge estive sono davvero rare, con al massimo una settimana di tifone che passa e va via. Il resto è fresco, soleggiato e conveniente».
I resort chiave della strategia 2026
Atmosphere Core punta su tre asset principali per il mercato italiano nel prossimo anno: «Il Raaya By Atmosphere è il resort che abbiamo aperto nel luglio 2024 e sta avendo un riscontro molto positivo. Dall'anno scorso abbiamo un'esclusiva sul mercato con l’Atmosphere Kanifushi grazie alla partnership con il tour operator Naar: quest'ultimo dispone di personale italiano sull'isola, il che lo ha reso molto appetibile per la clientela italiana. A completare l’offerta di ospitalità, da quest’anno è stato inaugurato il nuovo centro benessere Essens Spa».
Il terzo asset è l’Oblu Nature Helengeli: «È stato completamente ristrutturato l'anno scorso diventando un 4 stelle superior. È uno dei resort su cui stiamo puntando maggiormente per il mercato italiano. Piace molto e vanta una della barriere coralline più incontaminate e ricche dell’Atollo Malè Nord. E poi l’Oblu Xperience Ailafushi rimane il nostro cavallo di battaglia per prezzo, servizi family, modernità della struttura e la laguna eccezionale, soprattutto per le famiglie».
Per il prossimo anno, Atmosphere Core modifica la geografia dei propri eventi territoriali. «Tutti gli eventi sono già calendarizzati e si terranno sul territorio. Abbiamo deciso di mirare al Sud Italia perché crediamo ci sia grande potenziale commerciale. Finora abbiamo concentrato gli sforzi nel Nord, su Firenze, Milano. Stavolta scendiamo verso Roma e oltre. Abbiamo agenzie partner a Bari e Napoli che conoscono il brand e si stanno espandendo».
Il marchio, inoltre, si sta espandendo globalmente: India, Sri Lanka e anche Europa, dove il primo resort sarà in Italia.
(Alessandra Favaro)
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[post_content] => Condor ha inaugurato la nuova rotta tra Stoccarda e Dubai, che si affianca al collegamento giornaliero già esistente che la compagnia opera tra Berlino e la metropoli degli Emirati Arabi Uniti.
Il nuovo collegamento prevede quattro voli settimanali che si sommano a quelli giornalieri da Berlino. Questo doppio punto di partenza consente a Condor di diventare il vettore che offre il maggior numero di frequenze tra queste due città e Dubai.
“Dubai è una destinazione invernale molto richiesta - ha sottolineato Peter Gerber, amministratore delegato di Condor -. Questo nuovo collegamento risponde a una forte domanda nel sud della Germania e rafforza la nostra presenza regionale. Con il nostro partner Emirates, siamo in grado di offrire ai nostri passeggeri collegamenti internazionali ancora più convenienti via Dubai”.
La scelta di Stoccarda come punto di partenza per questa nuova rotta riflette la chiara volontà di Condor di attirare la clientela della Germania sud-occidentale, dove la domanda di collegamenti diretti con gli Emirati Arabi Uniti è in forte crescita.
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[post_content] => The M Legacy è un brand italiano di ospitalità di lusso che fa capo alla società Them. Una collection di strutture tra Hotel e Chalet di lusso situati nella prestigiosa località Breuil-Cervinia, a 2.050 metri di altitudine, ai piedi del maestoso Cervino. The M Legacy nasce dalla visione imprenditoriale dei fondatori Davide Odisio e Fabrizio Pacini e propone un nuovo concept di soggiorno alpino fondato su un’esperienza immersiva e personalizzata che unisce esperienza, italianità e innovazione.
Il nome The M Legacy trasmette infatti un’idea di Montagna, dove il Management incontra il Made in Italy combinando il know-how imprenditoriale con l’ospitalità italiana e dove vivere Memorable Moments. «La mia è una famiglia di albergatori da tre generazioni. - racconta Davide Odisio, co-fondatore di The M Legacy - Nel 2018 ed è nata l’idea di rivolgerci a un target turistico italiano e internazionale altospendente fatto di famiglie e gruppi di amici. Nel 2024 ho conosciuto Fabrizio Pacini, che era impegnato nella ristorazione e, insieme, abbiamo deciso di allargare il progetto alle strutture alberghiere già di nostra proprietà, ma che non gestivamo. - prosegue -.
Tra pochi giorni riprenderemo la conduzione dell’Hotel Europa, mentre abbiamo acquistato il Principe delle Nevi con l'idea di creare un prodotto alberghiero di ospitalità a 360°. Oggi gestiamo gli Chalets con servizi 5* e un andamento in continua crescita - che quest’anno arriverà al 20-25%. Anche il Principe dei Nevi e l’Hotel Europa hanno servizi 5*.
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Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Italo investe ancora sul miglioramento dell'esperienza di viaggio e sigla una nuova partnership con Italian Wine Brands, uno dei principali gruppi vinicoli italiani e tra i più attivi sui mercati internazionali per la valorizzazione del vino italiano nel mondo.
Fino al 31 dicembre 2025, i vini Grande Alberone di Italian Wine Brands saranno serviti a bordo dei treni Italo e nelle Lounge delle stazioni di Milano, Firenze, Roma e Bologna.
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[post_content] => Annata positiva per Mapo World, il brand del gruppo Mapo Travel dedicato ai viaggi outgoing che mette a segno una crescita di fatturato globale stimata nel 40%. «A oggi - spiega il sales manager, Fabrizio Celeghin - prevediamo di chiudere l'anno finanziario al 31 dicembre con un incremento dei volumi totali di gruppo del 40%. I passeggeri totali prenotati sul 2025-26 sono al momento circa 25.000, di cui oltre 21.000 partiti nel 2025».
Questi numeri preludono a un'ulteriore spinta in avanti: «Abbiamo affiancato alla storica sede di Bari anche quella di Torino, per presidiare meglio il mercato del Nord Italia - aggiunge il manager -. L'obiettivo di crescita è ambizioso: con Mapo World ci concentriamo sui viaggi a lungo raggio con voli di linea, un segmento che insieme al medio raggio copre circa il 40% del fatturato complessivo e che è destinato ad aumentare ancora. Sull'Egitto classico poi, proponiamo viaggi con collegamenti charter anche dagli aeroporti minori, come Pescara o Ancona».
L'inverno di Mapo
L'inverno si concentrerà sulle proposte in Egitto classico e Turchia, mentre il lungo raggio sarà caratterizzato da un'offerta tailor made concentrata sull'Oriente.
Obiettivo comune, il rafforzamento della brand awareness nelle agenzie di viaggio: «Mapo World è un marchio molto conosciuto al Nord grazie all'esperienza dello staff ex Amo il Mondo che è entrato a far parte della squadra Mapo. Per contro, Mapo Travel è molto conosciuto al Centro-sud e va rafforzato al Nord».
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Infine, il sogno nel cassetto espresso da Celghin, che è quello di «diventare gli specialisti dell'Egitto classico sul mercato italiano e di rafforzare ulteriormente la linea tailor made».
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[post_content] => La Spezia entra nella rete delle città creative Unesco, ottenendo il titolo di “città creativa per il design”, un riconoscimento permanente che premia l’eccellenza creativa e produttiva della città nel settore del design nautico. Questo traguardo internazionale consacra La Spezia come capitale mondiale della nautica, sede ideativa e produttiva dei più importanti brand di yacht e superyacht, e punto di riferimento globale per innovazione, sostenibilità e cultura del mare.
«Un riconoscimento straordinario che premia la storia, la visione e il talento della nostra comunità. – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - La Spezia si distingue da sempre per il suo spirito innovativo e resiliente, in cui design e creatività non sono semplicemente tratti caratteristici, ma rappresentano l’essenza stessa della nostra identità. Il design per La Spezia non è solo una vocazione, ma un linguaggio che racconta la nostra cultura e la nostra capacità di coniugare tradizione e innovazione. Dall’arte dei maestri d’ascia alle attività dell’Arsenale Marittimo Militare, dall’industria del mobile al design d’interni e al design nautico più avanzato, la nostra città ha saputo trasformare il saper fare in eccellenza, contribuendo in modo decisivo al prestigio del made in Italy nel mondo. Questo riconoscimento Unesco rappresenta un punto di partenza: rafforza la presenza dell’Italia nel panorama internazionale del design e conferma La Spezia come laboratorio di creatività e sostenibilità.
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[post_content] => "Rimini 4 Seasons Collection. More than a city. More than a destination": questo il claim della nuova campagna out of home 2025-26 targata VisitRimini. Una sfida «coraggiosa» che ha scelto di fare a meno delle tradizionali immagini della destinazione, puntando tutto su una grafica che ruota attorno a linee pulite, essenziali e glamour, che strizzano l'occhio alla moda e in qualche modo al ricordo di Federico Fellini.
Nel mirino, un posizionamento più elevato, per una città che vuole andare oltre il comune immaginario collettivo: «Abbiamo alzato le nostre aspettative e puntiamo a superare lo stereotipo di una Rimini legata al balneare e alla stagionalità» spiega Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini, sottolineando come «si stia costruendo un modello di comunicazione turistica che unisce innovazione, tecnologia e visione strategica, per affermare Rimini come destinazione autentica, dinamica e capace di ispirare e coinvolgere sempre». L'obiettivo è quello di «evocare un'atmosfera, ogni immagine porta con sè un messaggio semplice: Rimini sorprende».
La nuova campagna che ambisce a posizionare Rimini tra i grandi brand del fashion e del lifestyle internazionale, «racconta una città capace di evolversi e raccontarsi con linguaggi non comuni - aggiunge l'assessore del Comune di Rimini con deleghe allo sport e alla cultura, Michele Lari -, anche in relazione ad un cambiamento urbano che permette di raccontare la città in modo innovativo e al passo coi tempi. Questa campagna è un nuovo punto di partenza, che esalta una meta che non si esaurisce con l'estate, ma si estende alle quattro stagioni».
Un cambio preciso di direzione «supportato dai numeri che mostrano 3,7 milioni di arrivi nel 2024, su Rimini e provincia, per 15 milioni di presenze - prosegue l'assessore - di cui 7,5 milioni nella sola città; gli arrivi internazionali, in particolare, registrano una crescita del +8%. I primi dati 2025 sono confortanti: nei mesi da gennaio ad agosto la crescita è del +0,6% sul 2024, del +10% sul 2023. Nel solo primo semestre l'incremento è del +6,1% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Numeri che evidenziano una destagionalizzazione in corso, e l'attenzione a nuovi target turismo: non solo balneare, ma congressuale e fieristico, legato a sport e cultura».
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Tomaso Perino, Creativity & Design Manager di Italian Exhibition Group (con cui la campagna è stata realizzata) spiega la «ricerca di un linguaggio visivo elegante ed essenziale, capace di raccontare le anime della città con un tono inusuale. Un progetto che attinge a piene mani dagli stilemi della comunicazione moda, per mostrare una Rimini inattesa, contemporanea ed internazionale, a tratti glamour. Questa campagna è un lavoro a quattro mani tra Italian Exhibition Group e VisitRimini: un incontro tra la creatività dei grandi eventi e l'energia di un territorio che vive tutto l'anno».
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Mistral Tour rimodella l'offerta dedicata alla Cina, una destinazione in grande espansione che riflette l’interesse crescente dei viaggiatori italiani per proposte culturali e paesaggistiche sempre più diversificate.
L’offerta non si limita più ai grandi classici - le cosiddette "Sette Sorelle" (Pechino, Xi’an, Guilin, Shanghai, Nanchino, Suzhou, Hangzhou) - ma si arricchisce di esperienze che mettono in dialogo la tradizione con le più recenti trasformazioni tecnologiche e culturali del Paese. I dati confermano la dinamicità del mercato: secondo l’amministrazione nazionale dell’immigrazione, il terzo trimestre del 2025 ha registrato 7,2 milioni di visitatori stranieri, in costante aumento rispetto all’anno precedente. Un segnale incoraggiante che coincide con l’espansione della politica di accesso semplificato per numerosi Paesi, contribuendo a rafforzare le opportunità di viaggio.
«Stiamo vedendo numeri che potevamo solo sognare sino al 2023 - dichiara Michele Serra, amministratore delegato di Mistral Tour - perché le cifre della scorsa stagione, già di per sé molto buone, sono di fatto raddoppiate nel 2025; grazie alle innovazioni gestionali e infrastrutturali introdotte da Pechino, siamo fra l’altro convinti che l’incremento risulterà costante e progressivo, portandoci entro cinque anni a cifre mai viste prima».
I tour
“Panda e Avatar - creature fantastiche” (13 giorni), ad esempio, è uno dei tour di gruppo maggiormente richiesti del catalogo del brand di Quality Group, ma il 2025 ha premiato sia la versione del tour prettamente naturalistica (“Balla coi panda”, 13 giorni con un nuovo focus sul Sichuan, in aggiunta alla possibilità di esplorare la futuristica megalopoli di Chongqing), sia le soluzioni di taglio culturale con immancabili visite all’antica città delle lanterne rosse Pingyao (“Panorama Cinese”, 17 giorni, “Ritorno in Cina”, 11 giorni, o anche “Cina d’Inverno: Pechino e Pingyao”, 7 giorni), dando anche spazio ai tour dedicati alle province delle minoranze etniche del Guizhou (“Cina d’Auture: il Guizhou”, 13 giorni). Il prodotto più venduto, in ogni caso, resta “Il Triangolo Imperiale”, favorito dal prezzo più economico così come da un’agevole durata di 9 giorni.
[caption id="attachment_500663" align="alignright" width="300"] Michele Serra[/caption]
«Presidiare i social network è un atto indispensabile non solo per aggiungere ogni anno qualcosa in più alla nostra programmazione, ma per lanciare soprattutto qualcosa che funzioni, che si imponga con successo da subito. Questo è senza dubbio frutto della digitalizzazione dell’offerta cinese post-pandemica, grazie alla quale è stato possibile spingersi ben oltre la tradizionale proposta delle Sette Sorelle: oggi Nanchino è scivolata quasi in secondo piano, Hong Kong risulta in calo, mentre prendono piede destinazioni talvolta molto lontane o defilate rispetto alle province più note. Gradualmente potremo perciò tornare a programmare mete come il tempio Shaolin o la Via della Seta, inserita nell’offerta 2026, ma nulla esclude che la novità di tendenza possa improvvisamente rivelarsi il Fiume Azzurro, dove abbiamo comunque in programma la scoperta delle sue tre gole e delle grotte buddiste di Dazu nel 2026».
L’interesse per località meno note si fa sempre più evidente, segno di una trasformazione nei desideri del viaggiatore contemporaneo, orientato verso esperienze autentiche e percorsi fuori dai consueti circuiti.
Il cosiddetto “effetto Instagram” ha portato alla ribalta mete che, fino a poco tempo fa, erano conosciute quasi esclusivamente dal pubblico locale. È il caso di Chongqing, metropoli verticale e multistrato, divenuta virale grazie all’iconico passaggio della monorotaia attraverso un edificio residenziale, simbolo di un’urbanistica ardita e scenografica. Ma l’interesse non si ferma alle immagini spettacolari: a emergere sono anche antiche città minerarie, villaggi di montagna, paesaggi sacri e architetture sospese tra tradizione e sperimentazione. Questa nuova domanda stimola una rilettura dell’offerta: Mistral Tour osserva un crescente apprezzamento per mete capaci di raccontare storie meno conosciute, spesso legate al patrimonio immateriale, alle culture locali o alla natura reinterpretata in chiave contemporanea.
La Cina per tutti
Un ulteriore riflesso di questa tendenza è la forte e crescente richiesta di viaggi individuali rispetto a quelli di gruppo con accompagnatori dall’Italia, anche perché l’assistenza fornita in Cina risulta ormai di livello molto elevato, ma surrogata al tempo stesso dall’ampia possibilità di muoversi attraverso app e tech facilities. Esempio emblematico è la facilità con cui è ora possibile prenotare viaggi in treno o in aereo per gli spostamenti interni, ma anche per procurarsi taxi, biciclette o riservare un ristorante. I pagamenti, poi, risultano semplicissimi e immediati, potendo essere effettuati ovunque a livello elettronico. Anziché rivolgersi ai grandi alberghi della Cina pre-Covid, ora il visitatore è in grado di scegliere soluzioni ricettive di ogni sorta, da boutique hotel a dimore storiche, concedendosi esperienze luxury prima assai rare e ricercate.
Un contributo decisivo, tanto da contraddistinguere il prodotto Mistral Tour rispetto all’intero mercato italiano, viene dalla disponibilità in loco di una struttura d’assistenza capillare, resa possibile dalla graduale sostituzione dei vecchi partner statali di Mistral Tour a favore di imprese cinesi giovani, flessibili e preparatissime, capaci di interfacciarsi agevolmente anche con professionisti italiani specializzati nell’avviare presidi di appoggio sulle destinazioni estere. In aggiunta, la squadra dell’operatore attiva sulla destinazione è stata completamente rinnovata, potendo contare su sei specialisti motivati e appassionati di Cina.
L'inverno di Mistral
Forte di queste risorse, per la stagione entrante Mistral Tour ha pianificato un’intesa campagna promozionale sul prodotto Cina invernale, la cui stagionalità permette di godere di un rapporto qualità-prezzo estremamente vantaggioso, oltre che di opportunità di visita inusuali e focalizzate soprattutto sul lifestyle urbano. Per il trade è inoltre in programma fra gennaio e febbraio un evento speciale, durante il quale sarà possibile scoprire la “nuova Cina” insieme a un gruppo selezionato di ospiti, così come avviare la piena promozione del catalogo 2026. Verso primavera sarà organizzato pure un educational, a ulteriore supporto di un’intensa campagna di incontri sul territorio e di formazioni online.
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Il prodotto più venduto, in ogni caso, resta “Il Triangolo Imperiale”, favorito dal prezzo più economico così come da un’agevole durata di 9 giorni.\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_500663\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Michele Serra[/caption]\r\n«Presidiare i social network è un atto indispensabile non solo per aggiungere ogni anno qualcosa in più alla nostra programmazione, ma per lanciare soprattutto qualcosa che funzioni, che si imponga con successo da subito. Questo è senza dubbio frutto della digitalizzazione dell’offerta cinese post-pandemica, grazie alla quale è stato possibile spingersi ben oltre la tradizionale proposta delle Sette Sorelle: oggi Nanchino è scivolata quasi in secondo piano, Hong Kong risulta in calo, mentre prendono piede destinazioni talvolta molto lontane o defilate rispetto alle province più note. 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