16 ottobre 2018 09:37
Il nuovo Korona, Resort & Entertainment di Kranjska Gora del gruppo Hit rappresenta un’importante acquisizione per il turismo sloveno e soprattutto nell’Alta Valle del fiume Sava. Il nuovo centro Korona consente al gruppo Hit l’espansione verso i mercati più lontani e un ulteriore sviluppo delle destinazioni turistiche firmate Gruppo Hit. La società Hit ha deciso di investire nella ristrutturazione del centro Korona in conformità con le linee guida dello sviluppo della destinazione di Kranjska Gora.
«Il valore totale dell’investimento nella ristrutturazione del centro del gioco ed intrattenimento Korona è pari a 8,3 milioni di euro. Si prevede il ritorno dell’investimento in sette anni – spiega Tomaž Repinc, direttore del centro Korona. Il progetto è opera dello studio di architettura Omnia Arhing e i lavori di costruzione sono stati realizzati in 13 mesi dalla società Kovinar gradnje». Come base del rinnovamento è stato posto il concetto di un casinò alpino in cui gli elementi dell’ambiente naturale si intrecciano e completano i singoli ambienti dell’hotel e del casinò. I lavori di costruzione sono iniziati nell’estate del 2017 e si sono svolti in più fasi. È stata data una nuova immagine anche alla sala spettacoli Teater che può ospitare fino a 450 ospiti. È pensata per eventi, concerti, il gioco del bingo, estrazioni di premi e celebrazioni ed è adatta anche per l’organizzazione di congressi e festival. Per le riunioni di lavoro è disponibile anche una piccola sala riunioni al primo piano del centro. La ristrutturazione della parte alberghiera, che è durata da marzo a fine luglio del 2018, è stata pianificata e realizzata seguendo gli standard del basso consumo energetico. Le camere e le suite dell’hotel sono ben insonorizzate e isolate termicamente con vetrate di alta qualità.
L’Hotel Korona offre una capacità ricettiva di categoria 4* per 60 ospiti. Nello specifico offre 24 camere e 6 suite arredate con diversi dettagli del bosco e del mondo alpino. Il nuovo prodotto permetterà alla società Hit di mantenere la competitività sui mercati esistenti, ma ora le attività di marketing saranno più attivamente concentrate su nuovi mercati più lontani (regioni italiane e austriache) e i segmenti di ospiti con un potere d’acquisto più elevato
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La conferma del Portogallo nel calendario mondiale della Formula 1® riflette un rinnovato voto di fiducia internazionale nella capacità organizzativa del paese e nell'eccellenza tecnica dell'Aia ampiamente riconosciuto da piloti e team come uno dei più impegnativi ed emozionanti tracciati moderni per la Formula 1.
Diversi studi condotti sulla scia delle edizioni 2020 e 2021 hanno dimostrato l'elevato ritorno economico e promozionale associato all'evento, con un impatto combinato stimato in circa 100 milioni di euro per ogni Grand Prix. I due eventi hanno rappresentato anche una delle maggiori opportunità espositive internazionali per il Portogallo e per il marchio dell'Algarve, rafforzando la presenza della destinazione su un palcoscenico globale di enorme notorietà, con 827 milioni di fan in tutto il mondo e un pubblico che raggiunge, in media, circa 70 milioni di spettatori durante ogni fine settimana di gara.
Con la conferma delle edizioni 2027 e 2028, il Portogallo rientra ancora una volta nel ristretto gruppo di paesi che ospitano il più prestigioso campionato automobilistico al mondo.
Il Segretario di Stato per il Turismo, il Commercio e i Servizi, Pedro Machado, osserva che: «Il ritorno della Formula 1® in Portogallo nel 2027 e 2028 conferma il crescente riconoscimento del paese come destinazione di riferimento per eventi di livello mondiale ed è pienamente allineato con la strategia del governo per il settore turistico e l'economia nazionale. Garantire lo svolgimento di un Grand Prix di F1 rappresenta un passo strategico per la regione e per il paese, rafforza la nostra proiezione internazionale e consolida la nostra posizione come destinazione turistica di eccellenza. Siamo pronti a ospitare questo evento, mostrando il meglio dell'ospitalità portoghese e della nostra capacità imprenditoriale».
Carlos Abade, presidente del Turismo del Portogallo, sottolinea che «Formula 1® pone ancora una volta il Portogallo al centro dell'attenzione globale, rafforzando l'immagine del paese come destinazione moderna e vibrante in grado di ospitare eventi su scala mondiale. Oltre all'incomparabile proiezione mediatica, questo evento rafforza il settore, dinamizza le regioni coinvolte e contribuisce a consolidare la posizione del Portogallo tra le destinazioni più attraenti e competitive in Europa. Sarà un momento strategico, che metterà in evidenza la qualità della nostra ospitalità, la diversità della nostra offerta e la capacità del turismo portoghese di generare un impatto positivo sul territorio e sull'economia».
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[post_content] => L’XI edizione del campionato mondiale di pesto si terrà come sempre nel cuore di Genova, nel salone del Gran Consiglio di Palazzo Ducale, sabato 21 marzo 2026, una grande festa e una grande gara attesa e sentita un po’ in tutto il mondo che si rinnova ogni due anni in nome dell’eccellenza e dell’alto livello della cultura alimentare locale.
Come da tradizione, saranno 100 i “pestaioli” che si sfideranno, provenienti da mezzo mondo. L’apertura delle iscrizioni è aperta a pubblico online per chef e non.
Tra i concorrenti 28 parteciperanno di diritto in quanto vincitori delle eliminatorie che sono state organizzate in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e Canada) nei due anni trascorsi dall’ultima edizione.
Una giuria composta da 30 esperti, tra gourmet, operatori e opinion leader del settore, avrà il compito di valutare i partecipanti, organizzandoli al mattino in batterie da dieci. Nel pomeriggio si terrà la decisiva “disfida” finale, al termine della quale verrà proclamato il nuovo campione del mondo di pesto genovese al mortaio.
Gli eventi collaterali, parte integrante del campionato da quasi vent’anni, attualmente in programmazione, riguardano l’area culturale con “Pesto da leggere” (premio letterario dedicato alle pubblicazioni sulla cucina italiana e internazionale e alla saggistica enogastronomica, in memoria di Pietro Cheli giornalista culturale genovese e storico giudice del Campionato).
Altre attività sono l’evento-concorso “fumetti al pesto” per giovani illustratori organizzato da Genoa comics academy, la tradizionale mostra degli antichi mortai delle famiglie genovesi e i “mortai della pace”, la visita alle bot- teghe dell’artigianato artistico nel Centro Storico a cura di Confartigianato e non ultimo il percorso tematico in alcuni palazzi storici: “Pesto&Rolli”.
L’area bambini prevede l’ormai irrinunciabile campionato dedicato a loro e alle famiglie, non competitivo, a cura del Consorzio del Basilico Genovese DOP e il “Coro Lollipop” che canterà con l’inno del campionato l’avvio della manifestazione ufficiale.
Nel Minor Consiglio per chi vuole saperne di più verranno predisposti gli angoli informativi delle DOP liguri e lo scaffale aggiornato dei “pesti sbagliati”.
Fuori campionato la “settimana dei ristoratori liguri” e il concorso “miglior vetrina” che richiami la tradizione del Pesto al Mortaio a cura dei commercianti genovesi.
Alla sera di sabato 21 marzo 2026, proclamato il vincitore e assegnata la targa al concorrente che arriva da più lontano, l’XI edizione si chiuderà con il tradizionale “Pesto Party” in cui si gusteranno le delizie e le interpretazioni della cucina ligure predisposte dai ristoratori di “Genova Gourmet”.
Il campionato del pesto è un marchio della Camera di Commercio di Genova per la promozione del territorio, ed è organizzato dall'associazione culturale Palatifini, ed è promossa dalla regione Liguria e dal comune di Genova.
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[post_content] => Dnata torna a investire sull'aeroporto di Milano Malpensa con la realizzazione di una struttura cargo tramite la sua controllata Airport Handling, che prevede uno stanziamento di oltre 25 milioni di euro.
L'espansione di Airport Handling è frutto di una gara indetta dal Gruppo Sea, gestore degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. Il progetto creerà 200 nuovi posti di lavoro a livello locale, consolidando la leadership dell'azienda come principale fornitore di servizi di assistenza a terra in Italia.
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[post_content] => Sarà un 2026 nel segno della differenziazione quello di Tahiti Tourisme, che mira a presentare in Italia una destinazione che va molto oltre la classica cartolina dell’immaginario comune legato alla Polinesia Francese. L’intento è quello di fotografare una meta ricca di nuovi itinerari “che includono gli arcipelaghi delle isole Australi e delle Marchesi, finora raggiunti da pochissimi italiani”; viaggi on the road fra Tahiti e Moorea; grande focus sulle esperienze in crociera e catamarano; tour di gruppo a date fisse “perché sì, se proposti nel modo corretto questa è anche una destinazione per i gruppi”; una varietà di accomodation che “includono guest house, lodge oppure l’affitto di ville come parte dei pacchetti dei tour operator”.
Lo spiegano Hironui Johnston, chief international operations officer dell’ente del turismo delle Isole di Tahiti, affiancato da Matteo Prato ceo di Tourism Hub (che rappresenta l'ente in Italia) questa mattina a Milano per mettere a fuoco gli obiettivi 2026 e tracciare un breve bilancio dell’anno che volge al termine.
Diversificare dunque le proposte, oltre lo stereotipo delle “lagune da sogno che pur si confermano parte integrante dell’offerta”, per attrarre in parallelo “nuovi e diversi target di viaggiatori” da affiancare allo zoccolo duro degli honeymooners e delle coppie che continuano a rappresentare oggi il 68% degli arrivi italiani in Polinesia: “Negli ultimi due anni una delle priorità che ci è stata affidata è proprio quella di individuare e sviluppare nuovi target di mercato” afferma Prato, sottolineando come il valore del mercato italiano, che nell’84% dei casi si affida all’intermediazione di un’agenzia di viaggio per prenotazione il proprio viaggio in Polinesia.
Da qui l’attenzione, rinnovata per il 2026, alle attività dedicate al trade: “A cominciare dal Tahiti Specialist Program, che nel 2026 avrà anche una nuova veste, ai fam trip, agli eventi sull’intero territorio italiano incluse azioni sul cliente finale. L’intento è quello di educare gli agenti, fornire loro strumenti per interpretare le curiosità del cliente che entra in agenzia e trasformale in prenotazioni: per questo è fondamentale raccontare la ricchezza cultura di questi luoghi”.
Una strategia promozionale che include sì iniziative rivolte al segmento luxury, che trova innumerevoli attrattive e servizi in una destinazione come questa, ma che punta a portare in primo piano anche prodotti di nicchia come ad esempio il surf, il trekking alla scoperta del verdissimo entroterra, ma anche eventi quali la migrazione delle balene.
Ricettivo in evoluzione
Fermo restando che lo sviluppo della capacità di ricettiva sarà sempre e comunque commisurato alla sostenibilità per la popolazione che abita le isole, oggi “la room capacity si attesta a 756.621 camere, il 2,7% in più rispetto al 2024 - osserva Johnston -. Il settore è però in evoluzione, con tre nuove strutture nel 2026: il Reva Tahiti a Papeete, con 43 camere; il Tahiti Lagoon Resort da 142 camere e il Bloody Mary a Bora Bora, da 53 camere. Oltre a diversi rinnovi che interesseranno strutture esistenti, entro giugno del prossimo anno, mentre ulteriori novità sono in pipeline tra il 2028 e il 2029.
Italia, secondo mercato in Europa
Gli italiani si confermano mercato strategico “registrando, nei primi 9 mesi 2025, 5.707 attivi, +11,2% rispetto all’analogo periodo del 2024. Dati che ne fanno il secondo mercato in Europa - secondo solo alla Francia - e il sesto a livello mondiale. Anzi, per fine anno sarà probabilmente il quinto, superando l’Australia”.
Complessivamente i visitatori nel periodo gennaio-settembre sono stati 196.681, +8,95%. “In crescita anche le room nights dei visitatori italiani (+14%) fino a 69.644 evidenziando l’allungamento della durata media dei soggiorni oltre che una costante diversificazione della scelta delle accomodation”.
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La gara relativa alla vendita dei cinque traghetti Moby Aki, Moby Wonder, Athara, Janas e Moby Ale 2 si è chiusa con l'assegnazione all'unico offerente al prezzo base di 229,9 milioni di euro. La notizia, pubblicata sullo stesso portale che promuoveva la vendita degli asset, è stata riportata da Shippingitaly, che formula l'ipotesi che il compratore sia il gruppo Msc di Gianluigi Aponte tramite la lussemburghese Sas.
L'accordo
La cessione è avvenuta a seguito dell’accordo proposto da Sas (gruppo Msc), Moby e Gnv per evitare sanzioni relative a un potenziale cartello di mercato sulle linee fra l’Italia continentale e la Sardegna.
Per due di questi traghetti, si tratta di un sale&lease back. Quasi certamente i tre traghetti Athara, Janas e Moby Ale 2 entreranno a far parte della flotta Gnv mentre Aki e Wonder rimarranno in lease backnella disponibilità della shipping company guidata da Achille Onorato.
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[post_content] => Il termine per la presentazione delle offerte per la continuità aerea in Sardegna è stato prorogato alle ore 13.00 del 12 dicembre 2026. Lo ha stabilito la Regione Sardegna dopo che Ita Airways e Volotea hanno chiesto chiarimenti su alcuni aspetti della documentazione di gara ritenuti di difficile interpretazione con conseguente richiesta di posticipo del termine.
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In questa fase transitoria, i collegamenti sono garantiti grazie alle proroghe delle convenzioni scadute a ottobre e ora estese sino a marzo 2026. Attualmente, sulla base degli oneri di servizio stabiliti dalla Regione: Aeroitalia opera le tratte Cagliari – Milano Linate, Cagliari – Roma Fiumicino e Olbia – Milano Linate, tutte con compensazione economica.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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[post_content] => L'hotel The St. Regis di Roma ha accolto questa mattina la conferenza stampa degli Italian Tourism Awards – The Night of Excellence, l’evento ideato da MHR – MediaHotelRadio che ogni anno racconta e premia la professionalità, la creatività e la dedizione che compongono il grande mosaico del turismo italiano: 15 categorie in concorso per oltre 300 candidati e soltanto 45 finalisti in lizza per aggiudicarsi il microfono d’oro.
Quest’anno, il premio raggiunge una maturità nuova, entrando in televisione su Rai2, dove sarà trasmesso il 16 dicembre in seconda serata, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà il 10 dicembre alle 18 negli stessi spazi storici dell’hotel.
Debora Garlando, ceo di MHR e ideatrice del premio, ha aperto l’incontro visibilmente emozionata. “Competenze e creatività delle persone sono formule magiche che, miste a passione e impegno, rendono le destinazioni, la cultura e la storia del luogo, un viaggio incantevole. Era necessario creare uno spazio riconoscibile per promuovere i valori del turismo italiano e celebrare le eccellenze”. Ha quindi ricordato come il progetto sia nato durante il Covid, in un momento difficile in cui si sentiva la necessità di sostenere chi, nonostante tutto, continuava a tenere accesa la fiaccola del turismo italiano. Garlando ha spiegato il tema scelto per questa edizione, La magia del turismo, un concetto che si rifà alla capacità tutta umana di creare valore attraverso il talento, l’ingegno, la passione e la professionalità.
Categorie e Nominations 2025
Durante la conferenza sono state presentate le categorie in gara e le nominations 2025. A condurre l’annuncio è stato Palmiro Noschese, presidente della giuria e figura di riferimento dell’hôtellerie di lusso.
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Travel Italy: Nicolaus, Ota Viaggi, Futura Vacanze
Trasporti e Mobilità: Frecciarossa, MSC Crociere, Prime Rent Exclusive
Grandi Eventi: Rome Foil Festival, Bracciano. TedX, Forte dei Marmi. Concorso Ippico Internazionale di Roma, Roma
Hotel: Forte Village, Pula (Cagliari). Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Verdura Resort, Sciacca (Agrigento)
New Hospitality: The Padel Resort, Como. The Social Hub, Roma. Glamping & Spa Terme dei Vulci, Canino (Viterbo)
Spa & Wellness: Health Clinic Longlife Formula, Castrocaro Terme. Fonteverde, San Casciano dei Bagni (Siena). De Montel Terme, Milano
Ristoranti: Mirabelle, Roma. Villa Corallo, Sant’Omero (Teramo). Twiga, Milano
International: Cisalpina Tours. Explora Journeys. On Location, Hospitality Olimpiadi Invernali Milano-Cortina
Innovazione: Dante per i Borghi, progetto di Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Palazzo di Varignana, Metodo Acquaviva (Castel San Pietro Terme, Bologna). Blastness, fondatore e presidente Andrea Delfini
Start-up: Tasting Opera, itinerante. Stradivaria, Roma. Strappa-La, itinerante
Media e Racconti di Viaggio: Dante per i Borghi, Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico). Dove, Magazine RCS. Francesco Gasparri, giornalista Rai1
Turismo Sostenibile: Zacchera Hotels, Lago Maggiore. Vivosa Apulia Resort, Marina di Ugento (Lecce). Naturalis Bio Resort, Santa Maria di Leuca (Lecce)
Donna del Turismo – alla memoria di Elena David: Lucia Magnani, fondatrice AD Health Clinic. Carmela Colaiacovo, ad Tourist SpA, presidente FiSCE, Il Sole 24 Ore. Sara Digiesi, ceo BWH Hotels Italy & South-East Europe
Manager dell’Anno: Tommaso Tanzilli, presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Marco Gilardi, senior operations director Italia & Usa Minor Hotels Group. Andrea Delfini, fondatore e presidente Blastness
Al fianco dell’iniziativa, in rappresentanza di Roma Capitale, è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. Nelle sue parole, la fotografia di una città che non cresce per caso, ma grazie a un lavoro strutturale iniziato negli ultimi anni. Ha ricordato che il turismo romano nel 2025 è cresciuto del 5,5 per cento, un dato particolarmente significativo se confrontato con il 2019, considerato anno record, quando la crescita era dell’1,8 per cento. Roma oggi corre tre volte più veloce rispetto alla stagione pre-Covid, con un’occupazione in aumento e un soggiorno medio che ha superato le 2,7 notti, segno di un interesse più profondo e consapevole verso la città.
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[post_content] => Sarà la Bulgaria ad ospitare nel 2026 la Grande Partenza del Giro d’Italia: una prima assoluta per la manifestazione giunta alla 109esima edizione, che vedrà ben tre tappe prendere il via nel Paese dell'Est Europa.
Il governo bulgaro e Rcs Sport hanno raggiunto un accordo che designa formalmente la Bulgaria come sede delle tappe iniziali, a seguito di un processo di negoziazione e strutturazione condotto da RCS Sport , con il supporto di Go Group Consultancy (GGC), advisory firm con focus sull’Europa orientale, in qualità di transaction advisor.
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Un’analisi condotta da Banca Ifis sul Giro, mostra la corsa rosa si conferma uno dei più potenti motori economici e turistici d’Europa. Lo studio evidenzia un beneficio complessivo superiore ai 2 miliardi di euro, risultato della combinazione tra un impatto immediato di 620 milioni di euro legato alla spesa dei turisti sportivi e all’organizzazione dell’evento, e un impatto differito di 1,4 miliardi di euro generato dal ritorno dei visitatori e dal valore delle infrastrutture lasciate sul territorio.
Con oltre 2,1 milioni di spettatori dal vivo e una capacità mediatica che trasforma nei mesi successivi milioni di telespettatori in nuovi visitatori, il Giro d’Italia rappresenta una piattaforma unica per la valorizzazione dei territori ospitanti. Le ricadute positive coinvolgono 10 diversi settori economici: si va dal turismo alla ristorazione; dai produttori di componentistica per biciclette ai produttori di abbigliamento sportivo; dai produttori di cicli ai trasporti; dall’hotellerie al commercio; dai musei, gallerie e associazioni culturali ai produttori locali di settori non collegati direttamente al Giro.
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Le ricadute positive coinvolgono 10 diversi settori economici: si va dal turismo alla ristorazione; dai produttori di componentistica per biciclette ai produttori di abbigliamento sportivo; dai produttori di cicli ai trasporti; dall’hotellerie al commercio; dai musei, gallerie e associazioni culturali ai produttori locali di settori non collegati direttamente al Giro.\r\nLa Bulgaria potrà quindi mostrare il suo patrimonio culturale, i suoi paesaggi e il suo potenziale di investimento a un pubblico internazionale senza precedenti. 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