10 gennaio 2023 12:33
Garibaldi Hotels chiude il 2022 con una crescita di fatturato del 29% rispetto all’anno precedente e si presenta ai nastri di partenza del 2023 con ottimismo, anche grazie ai risultati molto positivi della stagione invernale. All’orizzonte però aleggia il fantasma dei rincari, che potrebbero in parte minare il trend positivo della compagnia. “Abbiamo lavorato in modo oculato per arrivare a questo traguardo. Dopo quest’ultimi anni difficili volevamo tornare a guardare al futuro ripartendo dai risultati del 2019 che erano l’obiettivo per fine anno”, spiega il direttore generale di Garibaldi Hotels, Fabrizio Prete.
Destagionalizzazione, investimenti, accordi commerciali sono in particolare i punti chiave della strategia del gruppo alberghiero pugliese che hanno permesso sia di incrementare le vendite dirette, sia di migliorare le performance del comparto gruppi, in aumento su tutte le strutture di circa il 10%. Inoltre, a portare una ventata di ottimismo e fiducia è la montagna: “La stagione invernale partita circa un mese fa ci sta gratificando molto con risultati importanti – prosegue Prete -. Ottime performance in termini di prenotazioni sulle tre strutture del Trentino (Monzoni, Piaz e Fratazza) con un incremento medio delle tariffe medie dell’8% circa. Sta crescendo inoltre a doppia cifra percentuale anche il segmento trade, grazie a nuovi accordi con to specializzati che ci hanno permesso di spingere su questo canale”.
I risultati positivi rischiano però di essere vanificati dai continui aumenti di prezzo che rappresentano una spada di Damocle: “Avvertiamo questa minaccia incombente visti i rincari con cui ogni giorno dobbiamo confrontarci – conclude Prete -. Abbiamo calcolato un aumento di quasi l’80% medio sui costi energetici, del 50% sulle lavanderie industriali, del 30% sulle materie prime (in particolar modo alimentari). Questi incrementi vanno a colpire tutti gli sforzi commerciali fatti per crescere poiché erodono la marginalità. Noi siamo ottimisti sul 2023 perché ogni nostra scelta è ben ponderata per garantire la sostenibilità aziendale ma certamente i costi sono un deterrente importante per lo sviluppo”.
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Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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"Da 10 anni, Global Gsa è al fianco di agenzie e tour operator, fornendo supporto quotidiano attraverso un help desk altamente qualificato e un sales team operativo sul territorio - ha commentato Manlio Olivero, president & ceo del gsa milanese -. Abbiamo scelto di celebrare questo importante traguardo con una serie di eventi che ci hanno permesso di rafforzare i legami con i nostri partner e presentare le ultime novità dei brand rappresentati."
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«Ci preoccupa parecchio anche sei dettagli non sono ancora confermati. Però l’aria che tira non è molto buona. Noi come Fiavet nazionale abbiamo già inviato una lettera all’Unione europea preparata anche dal nostro legale, Federico Lucarelli. In cui facciamo presente una serie di dubbi e di preoccupazioni. Ci sembra anche strana questa accelerazione in questo momento di elezioni europee.
Ma qualcuno vi ha risposto?
«Per ora no. Ma guardi ci può anche essere un'idea di cambiamento, ma se c’è un po’ di dialettica e di dialogo fra le parti, se le cose non vengono imposte dall'alto, magari si possono fare delle modifiche. Naturalmente non siamo solo noi ad essere critici sulla direttiva. Dobbiamo aspettare che qualcuno risponda, altrimenti dovremo in ogni caso insistere ancora di più, sia noi che le altre associazioni. La cosa da evitare è che vengano prese decisioni frettolose. Anche perché vorrei ricordare di nuovo che tutto questo dibattito sulla Direttiva si fa in procinto delle nuove elezioni europee e poi ci troviamo un altro parlamento europeo, un’altra commissione e quindi la questione diventa complicata da cambiare. Sì confermo che siamo abbastanza preoccupati.
Due domande: i famosi 39 milioni stanno arrivando. Qual è la salute delle associazioni del turismo?
Per quanto riguarda i famosi 39 milioni, posso dire che la prima tranche è partita. Quindi stanno arrivando. Nell'associazione Fiavet Lazio, ma anche nelle altre regionali siamo ritornati a livelli di tesseramento pre pandemici. Durante la pandemia e anche dopo le associazioni sono state importanti e questo si è capito. Le associazioni si sono date da fare. Io penso che si è tornati a capire l’importanza dell’aspetto associativo. Quello che vorrei io come tutti i miei colleghi che lavorano nelle associazioni è un maggiore impegno di tutti. Noi come federazione ci stiamo muovendo in molte direzioni. C’è un grande ritorno della formazione, per esempio, con un sacco di ore dedicate a questa attività. Quindi maggiore richiesta e maggiore formazione.
Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
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[post_content] => L'Austria ha avviato il conto alla rovescia per il debutto ufficiale di Bad Ischl Salzkammergut come Capitale Europea della Cultura 2024, programmato per il 20-21 gennaio prossimi.
Una grande opportunità per il turismo austriaco che accende i riflettori su una regione non così nota, in particolare al mercato italiano: «Una vera occasione considerando che addirittura per un terzo dei turisti provenienti dall'Italia la cultura è il motivo principale del viaggio - afferma Herwig Kolzer, direttore di Austria Turismo in Italia (nella foto) - e un altro terzo intraprende tour itineranti che prevedono la visita a luoghi e istituzioni culturali. Vogliamo far capire ai turisti italiani che l'Austria ha molto altro da offrire, oltre a Vienna e Salisburgo».
Per la prima volta nella storia, una Capitale Europea della Cultura nel 2024 si troverà in una regione alpina e rurale: questo territorio - che include la città storica di Bad Ischl, insieme ad altri 22 comuni rurali del territorio del Salzkammergut - è diventato prosperoso grazie al sale e ora guarda al futuro con il motto: “La cultura è il nuovo sale”. La regione offre un’infinità di vicende, luoghi e persone memorabili, inseriti in un paesaggio di grande bellezza. I progetti nell’ambito della Capitale Europea della Cultura propongono nuovi approcci a temi importanti, e saranno in grado di dare impulsi per il futuro, di chi abita la regione, e di chi la visita.
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Intanto, tra gennaio e ottobre 2023 «gli arrivi italiani in Austria hanno registrato una crescita del +24,7% mentre i pernottamenti sono aumentati del +20,8% rispetto al 2022: un buon risultato, anche se ancora non siamo tornati ai numeri del 2019 (meno 11,2%), al contrario di altri mercati come Germania e Paesi Bassi, che hanno già recuperato i livelli pre-pandemia. In questo quadro sono state molto positive le performance di Vienna, con un incremento degli arrivi del 49,2% e della regione del Tirolo - da sempre tra le mete preferite degli italiani - con un +28,7%. Da segnalare, poi, un significativo miglioramento dei dati di settembre e ottobre, che evidenziano un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani che mostrano un sempre maggiore interesse a questi mesi come periodo di viaggio».
Buone aspettative per la stagione invernale ormai cominciata, «benché l'Austria non rappresenti la prima scelta degli italiani per gli sport invernali. Ma c'è una domanda molto elevata, ancora una volta, per le città: Vienna, Salisburgo, Innsbruck come pure per le località più piccole. Senza dimenticare l'avvento e i mercatini di Natale che rappresentano una grande attrattiva per i turisti».
Prosegue, infine, l'impegno sulla formazione del trade: «Con i workshop che a marzo 2024 si svolgeranno a Milano, Verona e Roma (il 12, 13 e 14) e i webinar che realizziamo in collaborazione con Travel Quotidiano. Crediamo molto in queste iniziative poiché gli agenti di viaggio conoscono la destinazione Austria, ma ancora non così a fondo e quindi è necessario investire in queste opportunità».
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[post_content] => Il Colosseo e come si svilupperanno le operazioni b2b una volta che MidaTicket, il nuovo partner di distribuzione, subentrerà nel 2024. E' il tema posto al centro del gruppo di lavoro composto da operatori del turismo culturale e piattaforme online, che l’Associazione europea del turismo (Etoa) ha convocato recentemente a Roma, presso la sede specializzata in servizi per le visite guidate Vox Tours.
"I problemi operativi sono diventati critici - si legge in una nota Etoa -. La domanda per le principali attrazioni continua a crescere, così come il volume in entrata in Italia, con un incremento sensibile dei preziosi mercati a lungo raggio. Come ottimizzare la capacità e il flusso di visitatori è una priorità sia per il settore pubblico sia per quello privato. Data la gamma di modelli di business nel turismo e la crescente sofisticazione del mercato digitale e dei suoi strumenti online, come gestire la domanda e la distribuzione è però diventata una competenza sempre più tecnica sia per la destinazione, sia per le attrazioni. È anche tuttavia un’opportunità per le attrazioni meno famose che sono pronte per il travel trade in termini di capacità di prenotazione ed emissione di biglietti. Per gli operatori che lavorano con clienti ricorrenti, le nuove attrazioni infatti sono un must".
“Apprezziamo il dialogo costruttivo che abbiamo con il parco archeologico del Colosseo e la conoscenza, la creatività e l’impegno dei nostri soci nel trovare soluzioni praticabili - commenta il direttore generale di Etoa, Tim Fairhurst -. Comprendiamo la necessità di un compromesso intelligente. Non tutti possono ottenere ciò che vogliono, ma tutti dovrebbero sapere cosa è disponibile e come. Si tratta di far sì che il turismo funzioni meglio per i visitatori, le attrazioni, le destinazioni e le comunità locali. Date le dimensioni e la diversità dei nostri membri internazionali e il volume di affari che genera, noi siamo in grado di offrire alle attrazioni e alle destinazioni culturali europee un partenariato efficace attraverso una collaborazione pratica”.
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La giornata ha visto incontrarsi e confrontarsi i rappresentanti della ricettività locale, tra cui proprietari, gestori e manager di strutture ricettive dell’alberghiero e dell’extra-alberghiero, insieme ai fornitori dei servizi per l'ospitalità. Inoltre, sono stati organizzati momenti di formazione sui trend e sulla revenue con Edoardo Furi di Franco Grasso.
Hanno partecipato anche associazioni e rappresentanti istituzionali, che hanno contribuito a raccontare e valorizzare l'offerta della destinazione, mettendo i riflettori sul tessuto imprenditoriale.
Intervistato durante l'evento, Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Rieti-Viterbo, ha dichiarato: "Gli incontri con gli operatori sono sempre momenti preziosi, perché oltre alla promozione, che è fondamentale, bisogna supportare anche le vendite, quindi serve sempre un momento di confronto".
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Tra le iniziative più rilevanti, il salone dell'enogastronomia 'Assaggi', che si prefigge di rendere nota la destinazione nell'ambito dell'enogastronomia, uno dei punti di forza del territorio e della Camera di Commercio.
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[post_content] => Dopo il successo di questa estate, in attesa dei programmi per la prossima alta stagione in avvio il prossimo marzo, i tour Sicilian Secrets di Dimensione Turismo non si fermano grazie alle partenze speciali in calendario per a dicembre e a fine gennaio, in concomitanza con i periodi dell'Immacolata, del Capodanno e della festa di Sant'Agata.
"Siamo convinti che questo prodotto, fatto di un connubio equilibrato tra arte, enogastronomia e tradizioni, si adatti bene anche a particolari periodi dell’anno, non necessariamente di altissima stagione – spiega Julian Zappalà, general manager di Dimensione Sicilia -. Attraverso i nostri itinerari invernali si potrà in particolare godere della suggestiva atmosfera che ai primi di dicembre accompagna l’inizio delle festività. Ma si potranno anche vivere gli ultimi giorni dell’anno alla scoperta dell’incantevole Caltagirone con suoi presepi, nonché dare il benvenuto al nuovo anno nel capoluogo siciliano; si potrà poi partecipare in febbraio alla festa di Sant’Agata, patrona della città di Catania, riconosciuta come una delle più importanti feste cristiane al mondo per numero di fedeli e non solo".
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[post_content] => Aziende e statistiche. C’è questa nuova tendenza per cui le imprese invece di parlare dei propri prodotti, s’ingegnano a fare statistiche. Per cui arrivano delle comunicazioni da parte di aziende che dicono: ecco quali sono i paesi visitati. Ecco le tendenze per l'estate o per l'inverno, oppure quale località è al primo posto fra i desideri di vattelappesca. Naturalmente è un’operazione di marketing che vorrebbe dare dell’azienda in questione un’immagine imparziale. Un ente che mette a disposizione dei lettori i dati che escono dalle loro elaborazioni.
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Meglio smettere
Bene. Direi a queste imprese di smetterla con questo giochetti che servono solo a loro. Sul nostro giornale non ne pubblicheremo neanche una. Del resto come diceva Churchill: «Credo solo alle statistiche che posso falsificare personalmente».
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Giuseppe Aloe
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[post_content] => Francamente non si capisce bene il lavoro dell'Antitrust, che apre e chiude (almeno dovrebbe) in poco tempo indagini molto complesse. Ma torniamo a noi: l'Antitrust italiano non ha trovato prove di un accordo tra le compagnie aeree per fissare i prezzi dei voli con la Sicilia e per far pagare di più ai consumatori a ridosso di Natale e dell'estate".
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