17 marzo 2023 10:28
Si chiama Glamore Group e, dopo gli investimenti nel settore dell’entertainment e del food & beverage alto di gamma, intende ora affermarsi anche tra i protagonisti dell’ospitalità di lusso. A partire dal 5 stelle The Glamore Milano Duomo che aprirà il prossimo aprile all’interno del palazzo storico che si affaccia sul lato nord della piazza, dall’ingresso alla galleria Vittorio Emanuele II fino all’angolo con via Mengoni. Sempre lo stesso gruppo gestirà inoltre il nuovo Plein Hotel Milano, la struttura griffata dallo stilista tedesco Philipp Plein, che originariamente sarebbe dovuto essere inaugurato all’interno dell’ex Spazio Krizia a metà 2022, ma la cui apertura è ora prevista per la primavera di quest’anno.
Il Glamore Duomo includerà inizialmente 15 camere e suite al terzo piano dell’edificio, la maggior parte delle quali dotate di balcone privato e di vista sulla piazza e sulla cattedrale. Entro primavera 2024 è poi prevista l’estensione dell’offerta a 33 camere e suite. Al primo piano si troverà invece Terrazza Duomo 21: un club con terrazza affacciata sulla piazza e intrattenimento serale fino a tarda notte, che al mattino ospiterà anche gli spazi per la prima colazione. La pasticceria porterò peraltro la firma di Ernst Knam, “il re del cioccolato”.
I locali dell’hotel, che mira a diventare un hub verticale capace di offrire più esperienze interamente gestite da Glamore Group, ospiteranno anche il ristorante Duomo 21, con vista all’interno della Galleria grazie ad ampie finestre floor-to-ceiling e tipica cucina italiana e internazionale firmata dallo chef stellato Roberto Conti. Al secondo piano sorgerà quindi il ristorante Verso dei fratelli Remo e Mario Capitaneo: un ambiente senza nessuna barriera tra sala e cucina, ma con tre chef’s table da cui assistere alla trasformazione delle materie prime, scoprire nuove tecniche e assistere al lavoro della brigata in un dialogo aperto. A disposizione ci sarà pure un’ampia scelta di sale storiche con affreschi d’epoca, ampie lounge e diverse tipologie di spazi per meeting ed eventi personalizzabili.
Glamore Group ha già acquisito infine ulteriori spazi ai piani superiori, per completare lo sviluppo in verticale. Qui saranno aperte altre location per eventi, entertainment e ristorazione, completando così la gamma di proposte della struttura.
“Negli ultimi anni siamo stati impegnati nella ricerca di nuove opportunità per ampliare la nostra offerta entrando nel settore hospitality, quale naturale passaggio dal mondo dell’entertainment e food & beverage – racconta Federico Crotti, hospitality director di Glamore Group -. Milano è sempre stata al vertice delle nostre destinazioni. Non potevamo immaginare una location più adatta ed esclusiva come piazza Duomo per realizzare il nostro primo hotel”.
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[post_content] => Nell’atmosfera di una magnifica serata di inizio giugno, l'edizione capitolina del Glamour Hotel Event si è tenuta su una delle più belle terrazze nel cuore di Roma: stile glam e magnifica vista sul parco di Villa Borghese per il rooftop Adele Mixology lounge dell’hotel Splendid Royal; un albergo dallo stile classico e raffinato simbolo dell’hôtellerie romana che fa da contraltare al nuovo e contemporaneo che sta arrivando. La regia della kermesse romana, che segue l'appuntamento milanese dello scorso maggio, è da sempre affidata a Monia Ronconi, founder & web editor di HotelmyPassion.
Oggi Roma al pari di tutte le grandi capitali, accoglie con entusiasmo l’onda crescente di rinnovamento e adegua il suo stile di ospitalità ai moderni trend del lusso: ne sono una prova il debutto di brand e di nuove catene alberghiere come Anantara e Six Senses, icone di uno stile orientale che ha nelle ampie spa, nell’esperienzialità e nella cura dell’ospite la propria ragion d’essere. Il tutto, naturalmente, strizzando l’occhio a una ristorazione ricercata curata da grandi chef. Da marchi fashion come Bulgari, dove l’estrema attenzione ai dettagli e il servizio impeccabile sono l’essenza di lusso del brand, al cosmopolita Intercontinental, primo in Italia, fino al maltese Corinthia e all’iconico Nobu, il cui debutto è previsto per la fine dell’anno.
Tra i protagonisti dell’evento, solo per citarne alcuni, Valeriano Antonioli, ceo Lungarno Collection, Marina Toti, owner Le Meridien Gran Visconti Palace e Capo d’Africa, Francesco e Riccardo Lazzarini, owner Omnia Hotels, Ernesto Albanese, Fattore Italia, Guido Guidi, president The Begin Hotels, Natalino Gisonna, owner, Hotel del Corso 281, Giuseppe De Martino, general Mm. Regis Rome, Christian Zandonella, general manager W Rome, Marc Lannoy, complex gm Excelsior & St. Regis Rome, Luca de Stefano, general manager Intercontinental Rome Ambasciatori Palace, Daniele Saladini, general manager Parco dei Principi Grand Hotel & Spa, Daniele Colombo, hotel manager Eden Roma, Giacomo Guzzardi, general manager Le Meridien Gran Visconti Palace, Danilo Zucchetti, managing director e Kenneth Borg, Corinthia Palace. E ancora, Filippo Papa, Marriott director development Italy, Alan Mantin, Hilton managing director development Southern Europe, Harry Mill Sciò, Marriott development, Fabio Braidotti, Ernst & Young, Antonello Cocco, Lvgh Maire Investment.
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[post_content] => Decisa accelerata nello sviluppo di VRetreats, che annuncia l'arrivo di cinque new entry pressoché in contemporanea a Firenze, Siracusa (Ortigia), Lecce, Olbia e Cervinia, con altri tre in previsione entro la fine dell'anno. Fondato nel 2021, il brand lusso dell'hotellerie griffato Alpitour fa un importante salto in avanti nei suoi progetti di espansione, passando da quattro a nove strutture in poche settimane, per un totale di 570 camere. Il tutto grazie a un investimento di più di 24 milioni di euro. "E l'idea è quella di crescere ancora, con tre nuovi arrivi in previsione entro la fine dell'anno (Milano, Puglia, la zona dei laghi e la costiera amalfitana tra le aree di maggiore interesse; strutture sotto le 100 camere gli obiettivi, ndr)", racconta il presidente e amministratore delegato di Alpitour World, Gabriele Burgio, in occasione della presentazione ufficiale della new entry fiorentina Tornabuoni: di proprietà di Hines e precedentemente a gestione Ag Hotels, la struttura si fregia pure del soft brand The Unbound Collection (gruppo Hyatt), destinato a rimanere anche con l'insegna VRetreats. "D'altronde non possiamo ignorare la forza dei programmi fedeltà dei grandi gruppi e network alberghieri internazionali, come dimostrano anche le affiliazioni di una delle nostre due proprietà di Tormina ai Leading Hotels of the World e di quella di Venezia a Small Luxury Hotels of the World".
In un contesto in cui il segmento del lusso gode di ottima salute, come testimoniano tutti i numeri del 2022 praticamente in ogni angolo d'Italia, pure il brand lusso di Alpitour snocciola performance di tutto rispetto: "L'anno scorso abbiamo chiuso a quota 33 milioni di fatturato - aggiunge Burgio -. Grazie anche ai nuovi arrivi, per il 2023 miriamo a superare i 57 milioni, con margini operativi lordi per oltre 20 milioni". Il marchio, che presto potrebbe chiamarsi VR, "per questioni di semplicità", ha una netta vocazione internazionale, tanto che l'80%-85% degli ospiti proviene da oltre confine. Ma soprattutto l'idea del gruppo è quella di sfruttare appieno le sinergie con le altre realtà della compagnia, a partire dalla linea aerea Neos e dalle attività di tour operating: "Il modo classico di fare hotellerie è ormai qualcosa che appartiene al passato", è la convinzione di Burgio. Oggi occorre un approccio nuovo al business dell'ospitalità. "E noi ci stiamo provando, portando il dna del tour operator all'interno della nostra divisione hospitality, in modo non solo da ottimizzare i conti economici ma anche le informazioni degli ospiti lato crm".
D'altronde l'a.d. e presidente del gruppo l'aveva già ribadito in altre occasioni: l'attività legata all'ospitalità serve a dare solidità al gruppo, proprio perché in grado di garantire marginalità nettamente più elevate rispetto a quelle delle altre divisioni della compagnia, in particolare di quella del tour operating che normalmente si attesta poco sopra al 2%. Certo, le sfide non mancano. A partire dal personale, "ma questo è un problema che accomuna l'intero settore, in tutto il globo", per arrivare sino all'aumento dei tassi di interesse: "In effetti, prima del recente picco d'inflazione lo yield medio atteso dagli investitori partner in Italia si aggirava attorno al 5% - 5,5%, con qualche fisiologica oscillazione in alto e in basso a seconda della destinazione e dello stato dell'immobile - conclude ancora Burgio -. Oggi le richieste sono aumentate, perché l'aumento dei tassi d'interesse ha delle ovvie ripercussioni su operazioni immobiliari che mediamente si portano avanti con un 30%-40% di equity. Allo stesso tempo, però, va detto che nel segmento lusso le tariffe sono quasi raddoppiate rispetto all'epoca pre-Covid. Con questo non voglio dire che le vendite stiano compensando del tutto gli aumenti dei livelli di yield attesi, però stiamo sicuramente vivendo una fase di assestamento interessante. Senza dimenticare che forse nel prossimo futuro potranno nascere nuove opportunità, se chi magari si è esposto con leve di finanziamento dell'80% dovesse finire in default".
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[post_content] => Aprirà il prossimo 15 giugno il nuovo Nolinski Venice, struttura di debutto in Italia del brand di casa Evok Collection, gruppo francese specializzato nel segmento lusso. Il nuovo 5 stelle nasce dalla conversione dell'ex Camera di Commercio di calle Larga XXII marzo. Oltre alle sue 43 camere, di cui 13 suite, la struttura disporrà pure del ristorante parigino due volte stellato Michelin Palais Royal, della spa by La Colline con piscina indoor, del Caffè Nolinski e di un bar biblioteca. Il design è stato affidato al duo italo-francese Yann Le Coadic e Alessandro Scotto.
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[post_content] => E' un 4 stelle situato nel centro storico di Tirano, non lontano da Sondrio, in Valtellina l'ultima new entry del gruppo Bwh in Italia. La novità rafforza l'offerta della compagnia nelle aree che saranno interessate dalle competizioni dei prossimi giochi olimpici invernali Cortina - Milano 2026. Il Bw Signature Collection Hotel Centrale è una struttura appartenente al gruppo Saintjane Hotels & Suites, con 16 gestioni di cui sei in Valtellina e altre dalla Sardegna alla Puglia fino al Trentino,
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[post_content] => Sono molteplici i dati che emergono dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi relativamente alle scelte degli italiani per le vacanze estive, una fotografia significativa per i comportamenti e non solo per i numeri.
La maggior parte degli indicatori sono positivi, considerando che l’estate è solo all’inizio. Le prenotazioni registrate al 31 maggio dagli associati Astoi parlano di un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019 a fronte di un calo del 4% dei passeggeri. La distonia del dato va letta nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione.
Fuori dal pericolo
Commenta Pier Ezhaya, presidente Astoi: “Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico; è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019. La propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del Turismo Organizzato verso i consumatori più inclini al “fai da te”, specialmente nei mesi di “spalla” dell’alta stagione.
Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione.
Tuttavia, per quanto riguarda il turismo organizzato e l’Osservatorio Astoi i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta s rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei tour operator”.
Per quanto riguarda le destinazioni preferite dagli italiani, la crescita più alta, in termini di ricavi, è rappresentata dall’Egitto che registra un + 46% sul 2019, mentre la Tunisia ha triplicato i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico.
Bene l'Italia
Anche l’Italia si riconferma come meta prediletta dagli italiani e registra un incremento superiore al 6% rispetto all’estate 2019; da sottolineare che non si tratta del solo prodotto club e villaggi a crescere ma anche del cosiddetto “prodotto generalista”, che comprende alberghi, residence e aparthotel; questa inversione di tendenza è da leggere come una maggior propensione dei consumatori, che prima della pandemia prenotavano direttamente ”disintermediando”, ad affidarsi al Turismo Organizzato. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.
Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa rappresentato da Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico svetta l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana.
Molto positivi i dati del settore crocieristico, con ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage; mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa.
Cresce la durata
La durata dei soggiorni che si potrebbe definire “mainstream” si aggira attorno ai 7,9 giorni, in leggera crescita sul 2019, mentre quelli “tailor made” scendono a 12,6 giorni rispetto ai 13,4 del 2019. Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare attraverso il sistema del Turismo Organizzato.
Le tipologie di viaggio sono estremamente eterogenee per durata, destinazioni e modalità di fruizione dei servizi. Dalla vacanza balneare stanziale ai tour di gruppo, dagli short break ai Fly & Drive, ogni logica di viaggio ha visto una ripresa delle vendite.
Si evidenzia la tendenza a prenotare viaggi e vacanze con partenze nei mesi di “spalla” dell’alta stagione: +15,6% in maggio, +15,8% in settembre con ottime vendite anche in ottobre, dato molto positivo in quanto indica nettamente un allungamento della stagione estiva. La durata dei soggiorni in questi mesi è mediamente più bassa rispetto a quelli di alta stagione mentre il numero medio di passeggeri per pratica è invece analogo.
Per quanto attiene alla prenotazione anticipata, la maggior parte avviene tra 45 e 60 giorni prima della partenza, anche se un dato completo lo si potrà avere soltanto nei prossimi mesi. Non è pertinente un paragone con l’estate 2022 visto il ritardo con il quale sono partite le prenotazioni per effetto delle restrizioni sanitarie.
Viaggi studi
Una sezione separata si apre sui Viaggi studio, che tornano protagonisti con un incremento dei ricavi di circa il 12% dopo un triennio di impasse dovuto alla pandemia. I viaggi studio di gruppo privati rappresentano circa il 65% dei volumi. Questo specifico segmento registra un +25% rispetto al 2019, mentre quelli individuali sono in sostanziale parità. La durata media è di 15 giorni, con destinazioni di lingua anglofona che prevalgono su quelle ispaniche. Alla luce dell’incremento dei rincari mondiali dovuti all’inflazione, si è assistito ad una confluenza maggiore verso destinazioni come Regno Unito, Irlanda e Spagna rispetto agli Stati Uniti. L’Italia è stata scelta per i piccoli di fascia 8-12 anni. Complessivamente, a fronte del boom delle richieste e della scarsità di disponibilità, ci si è avvicinati al sold-out già da marzo.
L’incremento del costo dei voli ha generato alcune distorsioni sul prezzo finale dei pacchetti turistici. Nel trasporto aereo sono aumentati non solo i costi del carburante e delle materie prime ma anche i costi operativi come diritti di traffico e di sorvolo, di catering e di manutenzione.
Tuttavia, il valore del turismo organizzato non viene leso dall’aumento dei costi perché la maggior parte dei consumatori propende verso maggiori tutele e non aspetta le offerte last minute. I to sono stati messi decisamente alla prova nel corso degli ultimi anni, ma hanno gestito la selezione di vettori e corrispondenti, cancellazioni e riprotezioni, overbooking e imprevisti di ogni tipo; il mercato e i consumatori non hanno potuto non riconoscere questo valore.
Assicurazioni
Connesso all’imprevedibilità degli eventi, il ricorso ad assicurazioni facoltative integrative continua ad essere molto elevato; tre pratiche su quattro le comprendono. Le persone aumentano i massimali, soprattutto si proteggono se il viaggio è verso Paesi nei quali le cure sanitarie sono molto costose, come Stati Uniti ed Egitto, ad esempio, ma crescono anche assicurazioni particolari come le polizze per gli animali da portare in viaggio. I Tour Operator stanno adattando premi e coperture in funzione delle situazioni contingenti, con attenzione anche alle logiche di cancellazione che hanno subìto vari cambiamenti nel corso del triennio.
Sempre nell’ottica di incontrare il più possibile i bisogni dei clienti, i to si evolvono; implementano App per favorire l’accesso ai reparti di customer care, sistemi di up-selling e cross-selling. Investono affinché la navigabilità sia responsive con contenuti fruibili dai vari device, secondo logiche di multicanalità e omnicanalità. Migliorano gli strumenti di CRM e la comunicazione sulle reti social. Selezionano prodotti non solo per varietà e qualità ma valutando anche gli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale per intercettare clienti sempre più consapevoli.
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[post_content] => Qatar Airways amplia le possibilità di sperimentare il QVerse, che consente agli utenti di navigare per l'organizzazione del viaggio in una coinvolgente esperienza digitale, prima ancora di entrare in aeroporto. Volare nel futuro è possibile, insieme all'equipaggio di cabina MetaHuman "Sama" - che prende il nome da "cielo" in arabo - che assiste gli utenti durante il viaggio attraverso i vari banchi di check-in di First Class, Premium Lounge e cabine di Business ed Economy Class.
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[post_content] => Vivere l’Italia, la Toscana e la Valdichiana attraversando il territorio in sella alla propria moto, scoprendone la cultura, la storia e le tradizioni. E’ quanto faranno centinaia, se non migliaia di motociclisti tra il 26 e il 28 giugno del 2024 quando Chianciano Terme sarà la sede della 77esima edizione del Rally FIM, l’evento mototuristico più prestigioso a livello internazionale.
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«Chianciano Terme capitale del “Mototurismo” 2024 - aggiunge Andrea Marchetti, Sindaco Chianciano Terme - è qualcosa che ci inorgoglisce e ci rende felici. Ci stiamo adoperando per regalare il miglior spettacolo possibile e ci auguriamo che tanti motociclisti da tutto il mondo vengano nel nostro territorio. Questo è un grandissimo evento che, sono sicuro, resterà nella memoria dei protagonisti che vi parteciperanno. Chianciano Terme sta investendo molto sulle manifestazioni eventistiche in genere perché rappresentano un'opportunità per promuovere il turismo sul territorio e perché sono uno strumento importante di socializzazione, aggregazione e abbattimento delle barriere, con un occhio di riguardo alla salute, all’integrazione, all’educazione e al rispetto».
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[post_content] => Vittorio Messina presidente di Assohotel Confesercenti chiarisce le linee guida della nuova legge sugli affitti brevi. "Il fenomeno dei cosiddetti 'affitti brevi' è importante per il sistema ricettivo italiano, così importante che bene ha fatto il ministero del turismo ad avviare un tavolo di confronto che porti ad una nuova legge in materia. Legge che a nostro avviso deve avere come obiettivo principale il contrasto concreto ad abusivismo e concorrenza sleale e l'eliminazione di ogni incertezza normativa".
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Ricavi medi
Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
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È questo il vero nodo da affrontare e da risolvere: imprese che lavorano all'interno dello stesso mercato devono rispettare le stesse regole\".","post_title":"Messina (Assohotel): affitti brevi, una legge contro la concorrenza sleale","post_date":"2023-06-08T10:31:14+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1686220274000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"447241","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Non si ferma l'incremento dell'offerta alberghiera di lusso in Italia, tanto che c'è già chi si preoccupa di un'eccessiva inflazione del mercato lato prodotto. Soprattutto a Roma, destinazione nella quale si attendono ben 19 new entry nel segmento più alto dell'ospitalità entro i prossimi tre anni. Eppure, il segmento sta attualmente vivendo un paradosso, per cui la disponibilità a spendere dei clienti è tale che, persino a fronte di una domanda tutto sommato contenuta, i prezzi camera continuano a salire. Lo ha rivelato al Sole 24 Ore Federico Lalatta, partner di Boston Consulting Group.\r\n\r\nStando ai dati della società di consulenza, infatti, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque hotel top della città (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, su livelli cioè di quasi 500 euro superiori rispetto ai 750 euro dell'anno pre-Covid 2019. E tutto ciò con una occupazione camere che si è invece fermata appena al 59%, rispetto al 71% di quattro anni fa. 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L'idea allora, ha proseguito Lalatta, è che il mercato sia caratterizzato oggi da un crescente cluster di consumatori con una sensibilità relativamente bassa al prezzo delle esperienze: secondo l'ultimo report di Bcg e Highsnobiety, A pulse check of the luxury consumer, l'incremento del peso delle generazioni Millennials e Gen Z nel lusso (contribuivano al 41% della spesa nel 2019, arriveranno al 75% nel 2026) starebbe in particolare spingendo i consumi verso le esperienze esclusive, a discapito del mero prodotto di possesso e ostentazione.","post_title":"Il paradosso del lusso: l'occupazione cala ma salgono le tariffe alberghiere","post_date":"2023-06-08T09:35:03+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1686216903000]}]}}