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5 febbraio 2010 07:51
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Tour Operator e agenzia di viaggio, ricerca personale con minima esperienza, per ufficio booking mare Italia e/o banco agenzia..
Si richiede disponibilità immediata, zona Roma quartiere Appio latino. Alessandro: 346 9923914 Mail: booking@emisferovacanze.it
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[post_content] => Non conosce sosta la performance positiva dell'industria turistica della Grecia, che nei primi nove mesi del 2025 ha registrato entrate superiori ai 20,1 miliardi di euro. Secondo i dati riportati dai media greci e dalla Banca di Grecia, il dato corrisponde ad una crescita del 9% su base annua, sostenuta dai 31,6 milioni di arrivi internazionali, con un aumento del 4% rispetto al 2024. L'incremento ha interessato in particolare i mercati europei, britannici e quelli a lungo raggio.
Lo slancio ha subito un rallentamento a settembre, quando la spesa dei visitatori non è riuscita a tenere il passo con l'aumento degli arrivi. Le entrate mensili sono diminuite del 3,6% a 3,4 miliardi di euro, nonostante un aumento simile del numero di visitatori. La Banca di Grecia ha evidenziato il principale punto di pressione: la spesa media per viaggio è diminuita del 7,8% rispetto a settembre 2024, segnalando un comportamento di viaggio più attento ai costi.
I mercati dell'Eurozona hanno registrato il calo più netto. Le entrate dell'Unione europea per il mese sono diminuite del 10,2% a 1,8 miliardi di euro, con la Germania che ha registrato un calo significativo del 28,3% a 477,5 milioni di euro. Francia e Italia hanno garantito un certo sollievo, registrando aumenti rispettivamente del 20% (168,7 milioni di euro) e del +42,5% (212,5 milioni di euro). Anche il Regno Unito ha registrato un settembre positivo, con un aumento delle entrate del 27,4% a 612,7 milioni di euro. Al contrario, la spesa degli Stati Uniti è diminuita del 19,5% a 224,9 milioni di euro.
Nel corso dei nove mesi, i visitatori provenienti dall'Ue hanno generato 10,9 miliardi di euro (con un aumento del 5,6%), mentre i mercati extra-Ue hanno contribuito con 8,1 miliardi di euro, registrando un aumento del 12,7%. Gli arrivi da paesi extra Ue sono cresciuti del 9,3% raggiungendo i 12,7 milioni. La Germania è rimasta il principale mercato di provenienza della Grecia (4,8 milioni di arrivi), seguita dal Regno Unito (4 milioni) e dagli Stati Uniti (1,2 milioni).
Obiettivi per fine 2025
In prospettiva, la Grecia punta a raggiungere un fatturato turistico di 23,5 miliardi di euro nel 2025, sfruttando il forte slancio post-pandemia e concentrandosi su una crescita più redditizia e distribuita su tutto l'arco dell'anno: la previsione è quella del ministro del Turismo, Olga Kefalogianni (nella foto) che ha spiegato come il Paese ellenico stia compiendo progressi costanti verso l'obiettivo di diventare una destinazione turistica per tutti i dodici mesi dell'anno, in particolare nei centri cittadini quali Atene e Salonicco.
Kefalogianni ha citato i buoni risultati ottenuti nella stagione intermedia, osservando che ottobre 2025 potrebbe rivelarsi uno dei migliori mai registrati. La strategia turistica conferma infine un'attenzione prioritaria allo sviluppo qualitativo, bilanciando la crescita con la protezione dell'ambiente e i benefici per le comunità locali.
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[post_content] => Una nuova era per l'aeroporto di Milano Bergamo, con l'inaugurazione ufficiale del nuovo terminal partenze a chiusura di quei lavori iniziati nel marzo 2024 e terminati «dopo 622 giorni, nel totale rispetto delle tempistiche previste - afferma il presidente Sacbo, Giovanni Sanga -. Con un investimento in proprio di 55 milioni di euro, di cui 41 milioni per la parte infrastrutturale e 14 milioni per l’acquisto di macchine radiogene di ultima generazione. Una tappa importante per il nostro scalo che nell'ultimo quarto di secolo è diventato strategico nell'agevolare le connessioni domestiche e internazionali».
L'allargamento del fronte est dell'aerostazione vede ora una nuova aerea al primo piano che si estende su una superficie di 7500 mq, con 14 linee per i controlli di sicurezza dotate delle soluzioni tecnologiche più avanzate, che consentono di mantenere all’interno del bagaglio a mano liquidi fino a 2 litri per ogni contenitore e i dispositivi elettronici. La prima postazione è riservata ai passeggeri a ridotta mobilità, alle famiglie con bambini piccoli e al fast-track. L’accesso all’area dei controlli di sicurezza è regolato da 9 gate per la lettura della carta d’imbarco.
Al piano terra del terminal partenze è stata rinnovata l'area di 4.300 mq con l'ampliamento della sala check-in con 30 nuove postazioni in modalità self check-in per un totale di 64, e il raddoppio degli spazi riservati al sistema Bhs per lo smistamento dei bagagli. Il programma delle opere infrastrutturali ha permesso inoltre di ampliare di 840 mq l’area partenze extra-Schengen, con l'aggiunta di 2 nuovi gate d’imbarco.
[caption id="attachment_502380" align="alignright" width="300"] Giovanni Sanga, presidente Sacbo[/caption]
«Tra le novità tecnologiche c'è anche il sistema di rilevamento delle presenze basato sull’intelligenza artificiale, che permette di monitorare in tempo reale i flussi di passeggeri. Infine, al piano superiore del terminal c'è anche il nuovo duty-free, che ampia la già significativa offerta di servizi commerciali a disposizione dei passeggeri. Passeggeri che in ultima analisi possono ora beneficiare di un servizio più adeguato, efficiente, moderno e al passo dei tempi».
L'inaugurazione odierna - con la partecipazione, oltre che delle autorità pubbliche civili, militari e religiose, del presidente Enac, Pierluigi Di Palma, e del presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo - è una sorta di viatico per il prossimo, fondamentale passo avanti rappresentato dal collegamento ferroviario che nel giro di un anno (entro fine 2026) unirà «l'aeroporto al centro di Bergamo e Milano, con fino a 154 corse giornaliere, via Treviglio o via Carnate». In parallelo verrà aperto il nuovo centro servizi aeroportuali, «dove sorgerà anche l'hotel (Hilton Garden Inn, ndr). Insomma, per Milano Bergamo diventare una 'aerotropoli' - così come gli studi di settore vedono il futuro degli scali aeroportuali - sarà un'evoluzione naturale».
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[post_content] => Porta il nome di Velaro il nuovo treno ad alta velocità realizzato da colosso tecnologico tedesco Siemens per l'Egitto: il convoglio, appositamente adattato per resistere alle difficili condizioni climatiche del paese, è stato presentato in occasione del TransMea 2025, la principale fiera della regione dedicata ai trasporti e alla logistica in Medio Oriente e Africa.
I treni - secondo quanto riferisce TravelMole, sono 41 quelli in consegna - raggiungeranno una velocità massima di 250 km/h e potranno ospitare fino a 489 passeggeri.
In parallelo, nei giorni scorsi, il treno regionale Desiro HC ha completato la sua prima corsa sui binari di nuova costruzione a ovest del Cairo.
Il progetto ferroviario ad alta velocità egiziano, con le sue tre linee, si estenderà per oltre 2.000 chilometri: una volta ultimato collegherà tutte le principali città e raggiungerà quasi il 90% della popolazione e sarà la sesta rete ad alta velocità più grande al mondo.
Attualmente completata per oltre il 65%, la prima fase della linea ferroviaria ad alta velocità da Ain Sokhna a Marsa Matrouh dovrebbe entrare in funzione nel 2027 e includerà 21 stazioni.
Il treno regionale Desiro High-Capacity è un elemento chiave della nuova rete ferroviaria ad alta velocità egiziana, con 94 treni destinati a fornire un trasporto regionale efficiente e confortevole. Appositamente adattato al clima egiziano, ogni treno offre fino a 849 posti passeggeri ed è dotato di aria condizionata.
Con una velocità massima di 160 km/h, la flotta Desiro HC svolgerà un ruolo fondamentale nel collegare le città lungo la Green Line che attraverso 660 km unisce Il Cairo ad Ain Sokhna, Alessandria e Marsa Matrouh ed è già stata definita come il “Canale di Suez su rotaia”.
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[post_content] => L'attrazione dei turisti statunitensi nei confronti dell'Italia viene oltremodo confermata dai numeri resi noti dal Ministero del turismo italiano: oltre 8,1 milioni di arrivi, 23,7 milioni di presenze (Istat), 6,4 miliardi di euro di spesa turistica nel 2024 (Banca d’Italia).
Complessivamente, nei primi otto mesi del 2025 si sono registrati 1,4 milioni di arrivi aeroportuali (+2,2%) e oltre 765 mila vengono previsti per il periodo settembre-dicembre, +9,4% (National Travel and Tourism Office), per più di 2,8 miliardi di euro spesi nel primo semestre dell’anno in corso (Banca d’Italia).
Numeri che dipingono il mercato statunitense come uno di quelli più importanti per il turismo italiano, che in questi giorni vede in missione governativa a Washington il ministro Daniela Santanchè.
D'altra parte i viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti sono quelli che spendono e pernottano di più nel nostro Paese, con 191,1 euro a notte di media e 10,3 notti, arrivando a 12 nei primi otto mesi del 2025 (Ambasciata d’Italia Washington).
Inoltre, i turisti Usa risultano quelli maggiormente soddisfatti dell’Italia, con un grado di soddisfazione che, attestandosi su 86,1/100, è molto al di sopra della media, indicando un trend più che positivo nella percezione dell’offerta turistica Made in Italy da parte Usa (The Data Appeal Company).
I numeri 2024-2025 confermano una forte sintonia tra la destinazione Italia e i turisti statunitensi, suggerendo prospettive positive e opportunità di ulteriore sviluppo per l’industria turistica e i rapporti tra le due Nazioni, anche in considerazione degli oltre 17 milioni di americani d’origine italiana stimati su territorio Usa.
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[post_content] => Il turismo in Italia tiene botta e i numeri, alla fine, tornano. Almeno in base ai dati diffusi dalla Banca d'Italia e commentati dal ministro del turismo, Daniela Santanchè.
«I dati pubblicati dalla Banca d’Italia certificano la solidità del turismo internazionale in Italia, con flussi e spesa che continuano a sostenere la nostra economia. Anche luglio ha registrato performance positive, segno che le politiche di promozione e digitalizzazione stanno dando risultati concreti, e che l’Italia ha conquistato grande stabilità e attrattività a livello mondiale».
Il turismo, secondo il ministro, si riconferma una leva economica fondamentale per la nostra nazione «e ci fa ricordare che, al di là del numero dei visitatori, è essenziale valutare le ricadute concrete che i flussi turistici hanno sul territorio. Il turismo è una vera e propria industria, e come tale va considerata: non basta più ‘contare le teste’, perché occorre analizzare gli impatti economici, ma anche quelli sociali e umani, spesso inestimabili».
Verso il futuro
Santanchè si impegna a proseguire sulla strada tracciata, «puntando su qualità dei servizi e valorizzazione dei territori, per rendere l’industria turistica volano di crescita economica e sociale strutturale per una nazione sempre più competitiva e attrattiva nel panorama globale».
I dati diffusi da Banca d'Italia e commentati da Santanchè evidenziano come lo scorso luglio la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (7,8 miliardi) sono aumentate del 5,6%, mentre l'incremento delle uscite (3,5 miliardi) è risultato pari al 7,5%
Nella media dei tre mesi terminanti in luglio 2025 la crescita delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stata del 4,5%, mentre le uscite sono aumentate del 7,3%. L'incremento della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-Ue è risultato superiore a quello registrato dai turisti della Ue (rispettivamente, il 6,5 e il 2,8%). La spesa degli italiani all'estero è invece cresciuta maggiormente nell'area dell'Ue (l'8,1% contro il 6,5 nei paesi extra-Ue).
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[post_content] => Ricavi attorno agli 840 milioni di euro, +4% rispetto al 2024 e un ebitda superiore ai 190 milioni di euro, con un incremento del 29% sull’anno precedente.
Sono le stime di chiusura 2025 di Volotea, che punta ad una mol compreso tra il 22% e il 24%, circa cinque punti percentuali in più. In forte crescita anche l’ebit, tra i 70 e gli 80 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 33,5 milioni di euro del 2024 (+116%), con un margine ebit tra l'8,5 e il 9%, superiore di oltre 4,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Il vettore spagnolo ha compiuto anche un nuovo passo in avanti nella rotta di rafforzamento del capitale avviata nel 2024, con una nuova iniezione di 10 milioni di euro da parte degli azionisti attuali: il management team guidato dal cep e fondatore Carlos Muñoz, Aegean Airlines e il fondo americano Par Capital. Questa nuova tranche si aggiunge ai 46 milioni già raccolti nel 2024, per un totale, ad oggi, di 56 milioni di euro. Sebbene per questa seconda fase fosse prevista un’iniezione di circa 50 milioni, la solida prospettiva per il 2025 ha permesso di limitare l’investimento a soli 10 milioni.
“Abbiamo sfruttato una crescita controllata, pari a circa il 5%, per migliorare la redditività di 4-5 punti percentuali. Anche per il 2026, le prospettive restano positive, con trend di mercato solidi e numerose opportunità, con una crescita attesa superiore al 10%, condizionata unicamente dalla disponibilità di aeromobili" ha dichiarato Carlos Muñoz.
Sul piano operativo, Volotea prevede di chiudere il 2025 con oltre 12,6 milioni di posti offerti e di raggiungere quasi i 14 milioni nel 2026, con una crescita di circa il 10%. Entro fine anno, la compagnia ha previsto oltre 420 rotte – più della metà operate in esclusiva – e trasporterà quasi 11,5 milioni di passeggeri su circa 75.000 voli, consolidando ulteriormente la propria posizione nel settore.
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“Sardegna!” e il pensiero corre a spiagge abbaglianti e cale spettacolari. Il binomio Isola/vacanze al mare è inevitabile e si conferma: Cala Goloritzè, ‘perla’ di Baunei (Ogliastra), è prima nella classifica 2025 di ‘50 World’s best beaches’. Gli scenari incantevoli, sul litorale e nell’interno, però, non dicono tutto. La Sardegna vanta, per esempio, una storia che ha lasciato eredità uniche, come i nuraghi. Di recente le domus de Janas, risalenti al IV-III millennio a.C., sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Novità da presentare al World Tourism Event (Roma, 25-26 settembre).
L’arte manifatturiera è un altro straordinario veicolo promozionale da valorizzare prossimamente grazie al rilancio del marchio ISOLA e della vetrina virtuale dell’artigianato artistico. Tradizione è identità: proseguirà nel 2026 un percorso di valorizzazione degli eventi di inizio anno, capaci di rappresentare una motivazione di viaggio. A partire dal Capodanno, poi Carnevale e Settimana Santa, fino ai grandi eventi identitari.
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Altro tematismo in rampa di lancio nel 2026 è il turismo nei borghi, modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La loro promozione si concentra su un cluster di 15 certificati, Bandiera Arancione e Borghi più belli d’Italia. Turismo lento fa rima con Noi Camminiamo in Sardegna: gli itinerari, a ottobre proposti nella quarta edizione, rappresenteranno l’offerta per l’anno prossimo.
Lo slow tourism è uno dei due player scelti per far scoprire il territorio. L’altro è l’active tourism: la Sardegna è una ‘palestra a cielo aperto’ dove gli appassionati di outdoor praticano le attività preferite in scenari inimitabili. Molteplici campagne sono incentrate sull’Isola quale hub per l’outdoor, anche nel 2026. (1763)
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[post_content] => All'orizzonte rimane il pareggio, come più volte auspicato, già nel 2025: Joerg Eberhart, ad e direttore generale di Ita Airways, conferma dalle colonne de Il Corriere della Sera, una previsione positiva per fine anno, dopo un'analisi di questa prima parte che non risparmia qualche preoccupazione legata ad un utilizzo parziale della flotta, a causa dei problemi ai motori Pratt & Whitney, installati sugli A220, A320neo e A321neo.
I dati del primo semestre parlano di "8,1 milioni di passeggeri trasportati, in linea con l’anno scorso, ma con un incremento del 15% sui voli intercontinentali" e un load factor medio "dell’82%, contro il 79% del 2024. Sul fronte economico i ricavi totali sono stati 1,5 miliardi, 100 milioni in più rispetto all’anno scorso".
L'ebit risulta negativo per "46 milioni, ma in miglioramento di 40 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024" e il risultato netto viene definito migliore dell'anno precedente, "anche sopra il budget (...) e complessivamente negativo per circa 100 milioni".
Ma "la seconda metà dell’anno è migliore della prima perché c’è il picco estivo, quindi puntiamo ad avvicinarci proprio al pareggio. I prezzi bassi del carburante ci aiutano, abbiamo fatto un po’ di gestione dei costi anche internamente: l’effetto positivo rispetto al budget è dovuto grazie a queste due voci".
Per ora, tra luglio e agosto Ita ha trasportato "quasi 3 milioni di passeggeri, il 14% in meno rispetto allo stesso bimestre dell’anno scorso, con un load factor dell’86% (contro l’84% del 2024). I ricavi sono calati del 6%, meno rispetto ai passeggeri: significa che il margine è stato migliore".
Una flessione dei passeggeri che è da imputarsi alle problematiche legate ai motori, "che riguardano tutto il settore e sono più gravi di quanto previsto sei mesi fa: stimavamo 8 aerei fermi quest’anno e invece sono 15" evidenzia l'ad. Di fatto la compagnia utilizza 77 velivoli rispetto ai 100 in flotta.
Una situazione che Eberhart vede risolversi non prima del 2027: "Il 2026 sarà ancora un anno difficile, anche se con una pianificazione più stabile".
Traffico passeggeri: bene il mercato domestico, Canada e Sud America
Quanto all'andamento del traffico, "molto bene il segmento domestico, il Canada, il Sud America" oltre a Giappone, Svizzera, Francia, Tunisia e Algeria. "Risultati sostanzialmente in linea con l’anno scorso" per gli Stati Uniti, quindi il dato è positivo" mentre soddisfazioni arrivano anche da Bangkok".
Meno bene, India, Germania, Belgio e Paesi Bassi, questi ultimi a causa delle limitazioni imposte su Milano Linate dall’Antitrust Ue. Il fermo su Tel Aviv pesa, "calcoliamo 50 milioni di euro di ricavi in meno tra maggio e ottobre 2025".
Per le novità long haul occorrerà attendere, nei prossimi uno o due anni Eberhart pensa ad un aumento di capacità su rotte esistenti quali Buenos Aires, Rio de Janeiro e San Paolo". L'espansione sul Nord America è legata all'adesione alla jv A++ con United ed Air Canada, programmata per il 2027.
I sindacati
I sindacati hanno chiesto un piano industriale 2026-2030 più ambizioso di quello annunciato a luglio, ma la vision dell'ad è ferma: "Dobbiamo raggiungere il pareggio di bilancio. Prima lo raggiungiamo, prima possiamo decidere una crescita più aggressiva. Sottolineo che gli effetti delle sinergie con il gruppo Lufthansa e le sue alleate li inizieremo a vedere soprattutto nel 2027 (...) Dobbiamo crescere perché c’è un mercato che lo giustifica. Sono felice se si crea maggiore occupazione, ma questo deve avvenire senza operare in perdita".
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[post_content] => Visioni del trasporto aereo futuro. Dopo il "rimbalzo" record registrato nel 2024, il settore aereo globale entra in una fase di rallentamento. Secondo l'ultima analisi di Allianz Trade, la domanda passeggeri sta frenando nel 2025, mentre, i costi operativi restano elevati e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulla mobilità internazionale.
Nel 2024, il traffico passeggeri aereo globale è cresciuto del +10,6% su base annua, spinto dalla forte domanda in Asia-Pacifico ed Europa che insieme hanno contribuito per il 74% dell'aumento complessivo.
La capacità di posti disponibili, nelle varie tratte aeree, è cresciuta del +8,8% ma la domanda è andata oltre, arrivando al massimo storico del +83,5% del tasso di occupazione dei posti in aereo, per singola tratta. Il 2025 registra, invece, un rallentamento: l'inflazione persistente, le incertezze economiche, il calo della fiducia dei consumatori e le tensioni commerciali internazionali stanno rallentando la crescita, in particolare per i viaggi a lungo raggio.
Quattro fattori chiave di erosione dei margini
Aumento del costo del lavoro: piloti, controllori di volo e personale di terra hanno maggiore potere negoziale e gli scioperi.
Prezzo elevato del carburante: il jet fuel resta sopra i livelli pre-pandemici e rappresenta circa il 30% dei costi operativi. Inoltre, i carburanti sostenibili (SAF), sempre più richiesti dalle normative, sono fino a tre volte più costosi del cherosene tradizionale.
Aumenti delle tariffe aeroportuali, in particolare in Europa, che gravano sui bilanci delle compagnie.
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