29 luglio 2024 11:10
Ryanair ha siglato la prima partnership “Approved Ota Aggregator” con Paxport: quest’ultima sarà così autorizzata a proporre i voli Ryanair alla propria rete di partner Ota, a condizione che forniscano la piena trasparenza sui prezzi dei prodotti della low cost irlandese.
L’accordo garantirà, inoltre, che i clienti che prenotano voli della low cost tramite i partner Ota di Paxport abbiano accesso al proprio account myRyanair senza dover completare la verifica cliente di Ryanair (che i clienti di Ota non autorizzate devono continuare a fare) e ricevano direttamente gli aggiornamenti essenziali sui voli.
Paxport è il primo partner “Approved Ota aggregator” di Ryanair, che si unisce alla crescente lista di partner “Approved Ota” della compagnia aerea, tra cui Expedia, Etraveli, loveholidays, lastminute.com, Kiwi, Tui, On the Beach, eSky, El Corte Inglés e Braganza.
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Adults Only, per regalare agli ospiti il massimo della tranquillità, l'agriturismo è stato ricavato nella vecchia casa in pietra padronale ed ha 3 ampi appartamenti - Girasole, Glicine e Vigna - ciascuno con un proprio spazio verde privato con barbecue. Affittati insieme, sono l’ideale per chi vuole trascorrere del tempo con un piccolo gruppo di amici o familiari ed avere l’intera casa tutta per sé. A disposizione degli ospiti, un orto biologico lussureggiante di verdure ed erbe aromatiche da raccogliere e portarsi in tavola.
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[post_content] => La Slovenia è una terra di contrasti: boschi di un verde intenso coprono i due terzi del territorio e incontrano il terreno carsico, brullo e ricco di grotte stupefacenti (tra le più note quelle di Postumia).
La ricca offerta culinaria unisce la tradizione mitteleuropea a quella veneziana per motivi storici: i passi della Slovenia danno facile accesso all'Adriatico dal Nord, quindi la Serenissima ne manteneva il controllo mentre lasciava tracce della sua presenza: artistiche e gastronomiche.
In Slovenia si sono susseguite diverse dominazioni: le testimonianze preistoriche precedono quelle celtiche, quindi romane e poi di popolazioni nordiche. Qui la storia non si è mai fermata, tanto che nei primi decenni del '900, gli abitanti della zona avevano fino a 5 passaporti diversi, senza avere mai cambiato casa! La città di Celje racconta questa eredità, a partire dal lascito delle legioni romane, poste a difesa dei confini dell'impero sin dal 15 aC, quando il suo nome era Celea. I vigneti piantati in questa terra fertile danno vini pregiati e anche il luppolo necessario a produrre famose birre come la Lasko.
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Celje è bagnata dalla Savinja, fonte di una ricchezza storicamente legata al commercio del legname. A presidio della valle si trova il castello di Celje: fondato dopo la metà del XII secolo, è noto soprattutto come dimora dei conti di Celje, che nel medioevo erano pari agli Asburgo. I conti abitavano anche il bel Palazzo dei Principi nel centro cittadino, oggi trasformato in museo. Nel sottosuolo si trova infatti una delle significative testimonianze della presenza degli eserciti romani: per sopportare il freddo invernale erano stato ideato l’ipocausto, un sistema ingegnoso che, grazie a spazi vuoti dove far circolare aria calda, riscaldava le abitazioni durante l'inverno.
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[post_content] => Sand Tour ha presentato al Milano-Begamo Airport la sua collaborazione con Air Arabia e con l’Ente del turismo di Dubai, raccontando i tour Dubai e Dubai e Abu-Dabi con partenza garantita tutti i sabati, volando appunto con la compagnia con sede a Sharjah. «La proposta riguarda itinerari completi con tutte le escursioni incluse - sottolinea Melania Lannunziata, coordinatore commerciale del to toscano -: si potrà vivere la città di Dubai, oppure scegliere l’esperienza nel deserto, ammirare i tramonti, fare i jeep-safari, cenare al campo tendato per poi rientrare in hotel».
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Doppia new entry Relais & Châteaux in Italia e in Svezia. La nostra Penisola rafforza la propria presenza nella collezione con l’ingresso del cinquantunesimo associato: circondato da grandi cipressi e palme all’interno di un ampio parco privato, situato sul lago di Garda, il Relais & Châteaux Villa Cortine Palace si trova a qualche minuto dalla piccola città medievale di Sirmione. All'edificio del XIX secolo si accede da un grande molo. Alti colonnati, soffitti a cassettoni, affreschi e pavimenti in marmo o mosaico accolgono gli ospiti dell'albergo. Le 52 camere e suite della struttura presentano l’arredamento tipico delle dimore patrizie, con finestre, balconi o terrazze che si affacciano sul lago. L'offerta è completata da una proposta culinaria di stampo mediterraneo sperimentabile nei ristoranti Le Gardenie, al Molo (con terrazza) e Maria Callas o sul grande balcone panoramico del Belvedere.
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Lo Stockholm Stadshotell è un'altra residenza storica nel cuore della città, nel quartiere della moda di Södermalm, ed è l'indirizzo di debutto di Relais & Châteaux in Svezia. L’Oscar I Minne fu originariamente costruito nel 1870 per ospitare le donne in difficoltà. Fu la regina Giuseppina a volerlo come tributo al suo defunto marito, il re Oscar I. Oggi è dotato di 23 camere e nove suite. La cucina è di ispirazione tradizionale e locale, da gustarsi nell’ex cappella che ospita il ristorante principale. Ma si possono provare anche piatti più informali nel bistrot e nel bar, i cui tavoli si estendono fino al cortile dell’hotel. Presente pure un'area benessere in stile spa svedese, con sauna, bagno di ghiaccio e docce sensoriali.
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[post_content] => Osaka è una delle città più dinamiche al mondo in Giappone e presto sede di Expo 2025. Il Four Seasons Hotel Osaka, appena inaugurato, apre le sue porte nel cuore del centro finanziario con un grattacielo di nuova costruzione. L'hotel si presenta come una fusione tra il tradizionale e il moderno, con camere che offrono viste sulla città e un'elegante esperienza culinaria che include la cucina cinese autentica e un piano dedicato in stile giapponese.
Un progetto improntato al design
L'hotel si trova all'interno del nuovo edificio One Dojima, progettato dagli architetti Nikken Sekkei, mentre gli interni sono stati curati da tre importanti nomi del design giapponese: gli studio Curiosity, Simplicity e Design Studio Pin. Dalla location dell'albergo, gli ospiti possono facilmente esplorare a piedi, in auto, in barca o persino in treno le molteplici attrazioni della città.
Il primo ryokan di lusso a Osaka
Uno degli elementi più distintivi della proprietà è il suo esclusivo Gensui 玄水: un piano dedicato che offre la prima esperienza di ryokan contemporaneo in città. Situato al ventottesimo livello, gli ospiti sono accolti con una tazza di tè verde e invitati a togliersi le scarpe, prima di indossare pantofole o camminare a piedi nudi sui tatami in giunco. Le camere e suite, progettate dallo studio giapponese Simplicity, sono un tributo al design tradizionale giapponese con tocchi di lusso moderno. Gli ospiti del Gensui possono anche usufruire del salotto esclusivo Sabo, che offre colazioni bento, cerimonie del tè e momenti di relax con sakè e vino la sera.
L'italiano Paolo Pelosi alla guida dell'offerta ristorativa
Oltre al piano Gensui, il Four Seasons Hotel Osaka offre altre 130 camere e 24 suite, tutte con viste elevate sulla città, distribuite dal ventinovesimo al trentacinquesimo piano. In una città rinomata per le sue 85 stelle Michelin, la nuova struttura offre inoltre una serie di opzioni gastronomiche curate dal direttore food & beverage, Sebastian Gassen, e dallo chef esecutivo italiano, Paolo Pelosi. Il ristorante di punta dell'hotel è il Jiang Nan Chun, che offre autentica cucina cantonese con un tocco speciale, come l’anatra arrosto servita al tavolo. Il bar Bota, al trentasettesimo piano, promette invece un'esperienza di cocktail con drink artigianali che incorporano botaniche locali e whisky giapponesi.
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Con spazi versatili per eventi e una terrazza con giardino, il Four Seasons è anche location per riunioni aziendali o matrimoni. Lo Sky Salon al trentasettesimo piano, con la sua cucina a vista e le lussuose finiture, offre uno sfondo ideale per eventi privati.
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[post_content] => Un aumento significativo al numero limite dei voli all'aeroporto di Ciampino: è questa l'ultima delle richieste di Ryanair al governo italiano, con il passaggio da 65 a 130 voli, per consentire al traffico di Roma di crescere in tempo per l'anno giubilare del 2025.
«Altre capitali dell'Unione europea - spiega una nota della low cost irlandese - come Bruxelles, Parigi ma anche Londra beneficiano di 2 o più aeroporti (senza tali limiti) che consentono alle compagnie aeree di aumentare la capacità e il turismo utilizzando aeroporti secondari come Ciampino. Aeroporti come Ciampino possono offrire costi inferiori, il che favorisce la crescita del traffico a tariffe ridotte. Questa crescita a tariffe ridotte è vitale per il successo dell'anno giubilare 2025, quando milioni di pellegrini da tutta Europa vorranno visitare Roma».
«È vergognoso che la crescita dei visitatori di una delle principali città europee quale è Roma sia attualmente ostacolata dal limite di Ciampino di 65 voli al giorno (solo 4 voli all'ora), che mette a rischio la crescita di Roma per l'anno giubilare 2025 - ha dichiarato il ceo del gruppo, Michael O'Leary -. Ryanair chiede al Governo di raddoppiare i movimenti giornalieri di Ciampino a 130 voli (solo 8 voli all'ora) per aumentare il traffico, l'occupazione e il turismo a Roma, soprattutto quando questi voli saranno operati dai nuovi e silenziosi Boeing B737-8200 Gamechanger di Ryanair».
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[post_content] => Puntualissimo, Michael O'Leary non perde l'occasione per ribadire la sua vision sull'operazione Ita Airways-Lufthansa: «Un accordo molto positivo» dichiara il ceo del gruppo, oggi a Milano per illustrare la winter 2024-25.
«L'acquisizione - afferma il ceo del gruppo - nel lungo termine significherà tre cose: uno, il contribuente italiano non dovrà più salvare Alitalia ogni due o tre anni. Due, le tariffe di Ita saranno più alte; tre, ci saranno maggiori opportunità per Ryanair di far crescere le rotte domestiche italiane e quelle internazionali dall'Italia verso altre destinazioni in Europa».
Nello specifico O'Leary evidenzia «maggiori opportunità a livello regionale: pensiamo che quando Lufthansa avrà il pieno controllo di Ita orienterà parte dell'attività non più verso Roma e Milano, ma verso Monaco e Francoforte. È quello che già era accaduto con le acquisizioni di Brussels Airlines, Austrian e Swiss. E faranno esattamente la stessa cosa con Ita.
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La stoccata a Wizz Air
Stuzzicato nel commentare le novità in casa dei competitor, O'Leary non si fa mancare la sferzata su Wizz Air, sottolineando come la crescita della low cost ungherese «negli ultimi due o tre anni sia rivolta al Medio Oriente. Sono in Arabia Saudita, Kuwait, Qatar. Si parla di rotte verso l'India e, più recentemente, di rotte verso la Cina (...) Cinque anni fa erano in concorrenza con Ryanair a Vienna e in Italia».
Ora, secondo O'Leary, le cose sono cambiate, hanno capito che «non possono competere con Ryanair. Quindi penso che la loro strategia sia sensata». E ancora: «Li abbiamo superati a Budapest, che è il loro mercato domestico. L'anno scorso abbiamo aperto a Tirana, che era il loro mercato principale. Avevano l'80% del mercato albanese, credo che nei primi dodici mesi siamo cresciuti.
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[post_content] => Ryanair avanza dritta per la sua rotta e punta ai 60 milioni di passeggeri per il mercato Italia, dove aggiusta le proprie pedine su uno scacchiere inevitabilmente influenzato dai ritardi sulle consegne Boeing, dai mutati scenari di mercato (dall'accordo Ita Airways-Lufthansa alla chiusura della base easyJet a Venezia).
La low cost per l'inverno in arrivo ha quindi deciso di trasferire «quattro dei 24 aeromobili basati a Milano Bergamo, con conseguente taglio del 5% dei 20 milioni di posti offerti e di cinque rotte, su aeroporti con costi inferiori e dove si prevedono maggiori potenzialità di crescita - ha dichiarato il ceo del gruppo Michael O'Leary -. In primis a Malpensa, che riceverà quindi il suo ottavo velivolo basato e dove saranno aperte 10 nuove rotte per un totale di 42, con l'obiettivo di trasportare 4,5 milioni di passeggeri (+7%)». Le new entry da Malpensa sono Atene, Budapest, Parigi, Fuerteventura, Cracovia, Maiorca, Marrakech, Reggio Calabria, Rzeszow e Tallinn.
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Gli altri velivoli verranno spostati sulle basi di Trieste e Reggio Calabria «che hanno costi più bassi, avendo abolito l'addizionale comunale». Da qui l'ennesimo appello alla regione Lombardia e più in generale al governo italiano affinché si segua questa strada «che porterebbe a un ulteriore investimento di Ryanair di 4 miliardi di dollari, con l'aggiunta di 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri all'anno su 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro».
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A livello globale la low cost prevede di trasportare 200 milioni di passeggeri, il +35% rispetto al 2019 e il +8% rispetto all'anno precedente, ha sottolineato O'Leary, che ha ribadito come le previsioni siano migliorate, con tariffe «ancora in calo ma meno di quanto inizialmente previsto».
Nota dolente si conferma quella legata ai ritardi nelle consegne dei velivoli da parte di Boeing, «che stanno pesando sulla nostra crescita e l'annuncio dello sciopero ci porterà a un ritardo ulteriore»: entro la fine dell’anno il vettore prevede di ricevere 10 Boeing 737 Max .
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[post_content] => Air Canada ha evitato il temuto sciopero grazie al raggiungimento di un accordo provvisorio con il sindacato dei piloti per un nuovo contratto collettivo di quattro anni.
L'intesa siglata ieri ha evitato una mobilitazione che minacciava di cancellare progressivamente i voli nell'arco di tre giorni, fino a interrompere completamente le operazioni.
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