17 July 2025

Ryanair subisce il calo delle tariffe e i ritardi Boeing: utili in flessione del 16%

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Ryanair archivia l’anno fiscale chiuso lo scorso 31 marzo con un utile netto di 1,61 miliardi di euro, in calo del 16% rispetto a 1,92 miliardi dei 12 mesi precedenti. Una flessione attribuita al taglio dei prezzi dei biglietti deciso per incrementare il numero di passeggeri.

«La riduzione del 7% delle tariffe» ha inciso sul risultato netto della low cost, ma questa strategia a sua volta «ha portato a una forte crescita del traffico del 9%, superando i 200 milioni» di passeggeri, ha sottolineato il ceo del gruppo Ryanair, Michael O’Leary.

La diminuzione delle tariffe aeree medie è stata decisa «a causa di un rallentamento delle prenotazioni da parte delle ota». La low cost ha inoltre citato la “pressione sulla spesa dei consumatori» e l’intenso periodo pasquale caduto dopo la fine dell’anno fiscale 2025.

Le stime di Ryanair indicano quindi che il numero di passeggeri aumenterà del 3% fino a 203 milioni entro marzo 2026, ben al di sotto dell’obiettivo iniziale di 215 milioni, che nell’ultimo periodo ha ripetutamente abbassato.

O’Leary attribuisce alle problematiche con Boeing la responsabilità del rallentamento della crescita, ma ha dichiarato che la compagnia sta «lavorando a stretto contatto con il produttore statunitense per accelerare le consegne». Il ceo si è detto «sempre più fiducioso» che Boeing consegnerà i restanti 29 aerei 737-8 «ben prima» dell’estate 2026, consentendo al vettore di «recuperare» la crescita mancata.

L’obiettivo, al 2034, è quello di trasportare 300 milioni di passeggeri all’anno.

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