Ryanair: Edreams e Opodo non vogliono mostrare i costi aggiuntivi
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29 febbraio 2024 10:44
Ryanair concentra il suo contenzioso contro le agenzie di viaggio online su due piattaforme: Edreams e Opodo. La low cost irlandese, che è già riuscita a siglare contratti con quattro ota e sta attualmente negoziando accordi simili con molte altre, denuncia la mancanza di trasparenza di queste due compagnie.
Mentre la stragrande maggioranza delle ota ha già stabilito contatti per raggiungere accordi, Edreams e Opodo hanno scelto la strada del muro contro muro. «Perché non hanno firmato? Perché non vogliono mostrare i costi aggiuntivi che addebitano ai clienti», dicono da Ryanair.
Inoltre il vettore accusa entrambe le piattaforme di applicare su alcuni servizi sovrapprezzi superiori al 100%.
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[post_content] => Ryanair mantiene la sua minaccia e annuncia un taglio significativo negli aeroporti regionali spagnoli in risposta «alle tariffe eccessive e alla mancanza di efficacia dei piani di incentivi dell'operatore aeroportuale monopolistico Aena».
La low cost irlandese cesserà le operazioni a Jerez e Valladolid, ritirerà un aereo che faceva base a Santiago e ridurrà il traffico negli aeroporti di Vigo (-61%/40,00 posti), Santiago (-28%), Saragozza ( -20%) , Asturie (-11%) e Santander (-5%).
Complessivamente verranno eliminati più di 800.000 di posti, con una riduzione della capacità del 18%, ed elimineremo 12 rotte, un aggiustamento che secondo la compagnia aerea "sarà devastante per la connettività regionale, l'occupazione e il turismo in Spagna".
Le motivazioni
Tuttavia, la compagnia aerea continuerà a crescere negli aeroporti più trafficati del paese, come Madrid, Malaga, Alicante e Reus, tra gli altri. Complessivamente la compagnia crescerà di 1,5 milioni di posti entro l’estate 2025.
Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, accusa Aena di "persistere in aumenti tariffari ingiustificati e di rifiutarsi di applicare sistemi di incentivi efficaci per sostenere la crescita regionale in Spagna, dando priorità agli investimenti stranieri negli aeroporti dei Caraibi, del Regno Unito e dell'America".
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[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.
Lo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull'Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. "Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte - spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi".
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[post_content] => Si chiama “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega l'aeroporto Leonardo da Vinci alla città di Fiumicino, infrastruttura che rientra tra le opere del “Dpcm Giubileo 2025” ed è interamente finanziata da Aeroporti di Roma, con un investimento pari a 1,8 milioni di euro.
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[post_content] => Trasporto aereo. Quello appena trascorso è stato un Natale nero sul fronte dei disservizi aerei e dei prezzi dei biglietti. Tra scioperi, condizioni meteo avverse e il forte aumento dei flussi dei viaggiatori il comparto ha dovuto fare i conti con criticità strutturali che si sono tramutate in una raffica di ritardi e cancellazioni a spese i viaggiatori, le cui richieste di rimborso sono salite del 133% rispetto al 2023, mentre i prezzi dei voli nazionali sono rincarati di oltre il 21% in un solo mese. I dati arrivano da una analisi di Assoutenti e da un report realizzato da RimborsoAlVolo.
I problemi sul fronte dei voli iniziano il 15 dicembre 2024 quando si è svolto uno sciopero nazionale che ha coinvolto il personale chiave del trasporto aereo. Le condizioni meteorologiche nel Nord Europa hanno poi aggravato i disagi: durante il periodo natalizio, fitte nebbie hanno limitato la visibilità in aeroporti chiave come Heathrow e Gatwick, con conseguenze dirette sui voli da e per l’Italia.
Segnalazioni
Ryanair risulta la compagnia con il maggior numero di segnalazioni, con il 30,4% del totale delle richieste di rimborso per ritardi o cancellazioni durante le festività. Al secondo posto troviamo Wizzair, che ha accumulato l’11,9% delle segnalazioni, seguita da EasyJet con l’11,1%. Vueling e ITA Airways hanno rappresentato rispettivamente il 7,8% e il 5,6% delle segnalazioni. Delle partenze problematiche registrate, Malpensa rappresenta il 56,1%, Orio al Serio il 35% e Linate il 7,9%. Roma ha rappresentato l’8,9% dei disagi totali, di cui l’82,6% a Fiumicino e il 17,4% a Ciampino.
Anche aeroporti come Catania (8,5%), Firenze (6,8%) e Bologna (6,8%) hanno evidenziato criticità, soprattutto su tratte domestiche e verso mete europee di grande attrattiva durante le festività. Londra e Cracovia emergono come le destinazioni estere con il maggior numero di criticità, seguite da Parigi e Madrid.
Disagi
Disagi che hanno portato ad una crescita enorme del +133% delle richieste di rimborso da parte dei passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2023, per un controvalore di circa 500mila euro considerando solo le pratiche aperte da RimborsoAlVolo: la stragrande maggioranza delle richieste, pari al 94,6% del totale, ha riguardato ritardi superiori alle tre ore e cancellazioni di voli. Gli smarrimenti di bagagli, seppur meno frequenti, hanno rappresentato il 5,4% delle richieste totali.
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[post_content] => «Non abbiamo ancora evidenza di altre regioni intenzionate a seguire questa strada, ma quello dell'Abruzzo resta un esempio importante»: Fabrizio Francioni, head of communications Italy di Ryanair, commenta così l'annuncio odierno dell'investimento della low cost irlandese sull'aeroporto di Pescara, che segue la decisione della Regione Abruzzo di abolire l'addizionale comunale. Terza regione italiana a prendere questa strada, dopo Friuli Venezia Giulia e Calabria.
«Un'iniziativa che ci ha consentito di sbloccare gli investimenti, con benefici che si riflettono in un maggior numero di posti di lavoro e nello sviluppo dell'indotto».
A Pescara la compagnia basa quindi un secondo aeromobile e lancia cinque nuove rotte: Breslavia, Cagliari, Kaunas, Valencia e Milano Malpensa, che portano a 19 il totale operato nel network. Obiettivo dichiarato: «Superare il milione di passeggeri all'anno, per una crescita del +30%. Da sottolineare il rafforzamento della connettività domestica con il Nord Italia, con un'attenzione particolare per il segmento business grazie ai due voli giornalieri su Malpensa, che si aggiungono a quello quotidiano su Torino. In parallelo, sempre sul domestico, potenziamo anche i collegamenti con le isole, che con la new entry di Cagliari diventano due per la Sardegna (che si affianca ad Alghero), e due sulla Sicilia, (con Trapani e Catania). Inoltre, aumentiamo le frequenze su 5 rotte già esistenti: Bruxelles, Catania, Bucarest, Londra e Francoforte».
A Pescara Ryanair ha nuovamente espresso la propria richiesta al governo italiano «di sospendere la decisione di aumentare l'addizionale negli aeroporti italiani con oltre 10 milioni di passeggeri all'anno e l'auspicio che la tassa venga rimossa a a livello nazionale: in questo caso - come più volte dichiarato - la compagnia potrebbe investire fino a 4 miliardi di dollari in Italia, movimentando 20 milioni di passeggeri annui in più, offrendo 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro».
La vision sui prossimi mesi
Quanto all'andamento del booking per l'immediato futuro, Francioni è ottimista: «In Italia abbiamo raggiunto i 65 milioni di passeggeri e siamo confidenti di poter continuare a crescere. Certo, il rallentamento di Boeing rimane un problema, ci mette nelle condizioni di operare scelte per priorità privilegiano gli scali e le aree con costi di accesso inferiori che ci consentano di offrire tariffe basse».
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E' fissato per la fine di gennaio il debutto del brand Mövenpick di casa Accor in Polonia con il Grand Wrocław e il Karpacz Resort & Spa. Le due inaugurazioni si aggiungono al percorso di espansione del marchio in Europa, con altre recenti aperture in Belgio e Azerbaigian, oltre ai prossimi debutti in Italia (Bari e Mondello), Grecia (Sivota) e Montenegro (Kotor) nel corso dell'anno.
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Situato nel cuore di Breslavia, la terza città più grande della Polonia, ricca di storia, cultura e innovazione, il Mövenpick Grand Wrocław si trova in un edificio storico completamente ristrutturato e dispone di 180 camere. Gli ospiti possono assaporare le rivisitazioni moderne della cucina tradizionale polacca presso il ristorante e il bar, rilassarsi sulla terrazza dell'hotel o distendersi nell'area benessere. Chi viaggia per lavoro può inoltre accedere a uno spazio versatile per eventi aziendali e riunioni private.
Immerso tra le foreste della Polonia sud-occidentale, il Mövenpick Resort & Spa Karpacz offre 126 camere e un comodo accesso alla vicina stazione sciistica e ai sentieri panoramici. I servizi includono piscine riscaldate all'aperto circondate da una vegetazione rigogliosa e un'area benessere con un'ampia spa e otto sale per trattamenti. Gli ospiti possono esplorare i dintorni, dalle maestose cime della catena montuosa Karkonosze alla tranquilla bellezza della valle del fiume Łomnica, per una destinazione ideale per tutto l'anno.
Le prossime aperture italiane riguardano invece, come annunciato, il Mövenpick Hotel Bari e il Mövenpick Hotel Mondello Palace Palermo. La proprietà pugliese è situato in un edificio storico che si affaccia sul centro storico della città e sul mare Adriatico. Accoglierà gli ospiti a partire da maggio 2025, con le sue 180 camere e suite, una moderna spa e un vivace ristorante.
L'albergo siciliano aprirà invece il prossimo settembre. Situato all'interno di un edificio storico che funge da punto di riferimento nel quartiere costiero di Mondello, l'hotel dispone di 80 camere e si trova a pochi passi dalla famosa spiaggia di Mondello e a soli sette chilometri dalla città.
Fondato nel 1948, Mövenpick è stato il pioniere della ristorazione svizzera e si è evoluto in un marchio alberghiero internazionale, che ha il suo fulcro nell'eccellenza gastronomica inventiva. Oggi vanta un portfolio di oltre 120 hotel in tutto il mondo, dove la cucina è la chiave di volta dell'offerta.
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[post_content] => Ripresa significativa dei flussi turistici dall'Europa meridionale verso la Thailandia: a certificarlo sono i dati dell'Ente nazionale per il turismo thailandese di Roma, che dall’Italia lavora alla promozione della destinazione nei Paesi del sud dell’Europa e del bacino del Mediterraneo, che segnalano per il 2024 un totale di 940.051 turisti provenienti dall'Europa meridionale e dai paesi del Mediterraneo nel Paese del sorriso.
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Nanthasiri Ronnasiri, direttrice dell’Ente nazionale per il turismo thailandese di Roma, ha sottolineato l'impatto delle partnership strategiche con le compagnie aeree, che hanno portato a nuovi voli internazionali. Nel 2025, Tat ha l’obiettivo di migliorare la qualità e la sostenibilità del turismo attraverso la campagna "Amazing Thailand Grand Tourism and Sports Year 2025", offrendo esperienze diverse ai turisti target.
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Thanpanee Kiatphaibool, Governatore Tat, ha rivelato che la Thailandia si sta preparando a celebrare la campagna "The Million Thanks" per accogliere i turisti provenienti dall'Europa meridionale e dai paesi del Mediterraneo, che si prevede cresceranno fino a un totale di 1 milione di turisti nel 2025.
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[post_content] => Air New Zealand conquista il primo gradino del podio nella classifica delle compagnie aeree più sicure al mondo per il 2025. La top 25 stilata come ogni anno da AirlineRatings.com, vede il vettore neozelandese tallonato a brevissima distanza da Qantas, cui fanno seguito sul terzo gradino a pari merito, Cathay Pacific, Qatar Airways ed Emirates.
Secondo l'amministratore delegato di quello che è l'unico sito web al mondo per la valutazione della sicurezza e dei prodotti delle compagnie aeree, Sharon Petersen, “la competizione per il primo posto tra Air New Zealand e Qantas è stata ancora una volta molto serrata, con solo 1,50 punti di distacco tra le due compagnie aeree. Sebbene entrambi i vettori offrano i più alti standard di sicurezza e di formazione dei piloti, Air New Zealand continua ad avere una flotta più giovane rispetto a Qantas, elemento che fa la differenza tra le due”.
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Rispetto alla lista dell'anno scorso, tra i cambiamenti più significativi ci sono l'ingresso di Iberia e Vietnam Airlines (che hanno fatto il loro debutto nella classifica), così come l'ascesa di Korean Air nella top 10. Le assenze più illustri di quest'anno sono invece quelle di Singapore Airlines e Klm. Petersen ha sottolineato che, sebbene queste compagnie aeree rimangano eccezionalmente sicure e mantengano il rating di sicurezza a sette stelle, quest'anno hanno mancato di poco l'ingresso nella classifica a causa degli incidenti verificatisi.
La classifica dei vettori low cost
Il podio delle low cost è composto quest'anno da Hong Kong Express, Jetstar Group e, al terzo posto, Ryanair (seguita al quarto da easyJet). Una classifica decisamente mutata rispetto al 2024, con la conquista del podio da parte di Hong Kong Express: la compagnia aerea non ha avuto incidenti gravi e mantiene un record di sicurezza relativamente impeccabile. Tra le nuove aggiunte all'elenco figurano Zipair, Jet2 ed AirBaltic. Un'uscita degna di nota quest'anno è Spirit Airlines, che nel novembre 2024 ha richiesto il Chapter 11 per ristrutturare le proprie finanze e ridurre il debito.
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La low cost irlandese introdurrà infatti 14 nuove rotte e 800.000 posti su scali quali Baden-Baden, Brema, Lubecca, Münster e Weeze. Una crescita che comunque non compenserà i significativi tagli di capacità nei mercati più grandi tra cui Berlino, Amburgo, Dresda, Lipsia e Dortmund.
La decisione è successiva alle numerose critiche che Ryanair aveva mosso nei mesi scorsi contro gli elevati costi dell'aviazione in Germania, fra tasse aeroportuali, imposte sull'aviazione e prelievi per la sicurezza.
“Mentre il mercato dell'aviazione tedesco continua a crollare a causa dell'incapacità del governo di ridurre gli elevati costi, alcuni aeroporti regionali tedeschi come Baden-Baden, Brema, Lubecca, Münster e Niederrhein hanno agito con lungimiranza e hanno compensato gli elevati costi di sicurezza e di aviazione con tasse aeroportuali più basse”, ha dichiarato il ceo della compagnia, Eddie Wilson.
L'investimento sugli scali regionali arriva tre mesi dopo l'annuncio di Ryanair della chiusura delle basi di Dortmund, Dresda e Lipsia - con la cancellazione per la prossima estate di tutte le rotte da questi aeroporti - e una riduzione di quasi il 60% della capacità da Amburgo, di circa il 17% a Berlino e del 6% a Colonia/Bonn.
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