13 December 2024

Il 2021 degli aeroporti italiani: traffico a -58,2% sul 2019. “Rischio ripresa lenta e parziale”

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Gli aeroporti italiani si lasciano alle spalle il secondo anno di pandemia con un totale di 80,7 milioni di passeggeri, pari a una diminuzione del 58,2% sul 2019, ultimo anno pre-crisi, quando il numero dei viaggiatori aveva superato quota 193 milioni. Secondo l’analisi elaborata da Assaeroporti, il dato risulta in miglioramento del 52,4% rispetto al 2020 ma pur sempre segnato da una profonda crisi con 113 milioni di passeggeri persi rispetto al 2019.

A causa della seconda e della terza ondata di contagi che hanno colpito il nostro Paese, i gravi effetti della crisi pandemica si sono manifestati almeno fino a maggio 2021. Nei primi cinque mesi dello scorso anno, il traffico negli scali nazionali ha segnato una contrazione dell’86% rispetto al 2019, attestandosi a valori prossimi a quelli osservati nella primavera 2020, durante i mesi di lockdown generalizzato. I primi timidi segnali di ripresa si sono registrati solo a giugno 2021, -65% sui livelli pre-Covid, per poi rafforzarsi nella seconda metà dell’anno, con -38% rispetto al secondo semestre 2019.

Assaeroporti evidenzia un parziale recupero del segmento domestico che nel 2021 mostra un -35,1% sui volumi pre-pandemia. In sofferenza invece il traffico internazionale, che si attesta ad un -70,4%, confermando così una ripartenza del comparto a due velocità.
Il fenomeno descritto ha inoltre modificato la distribuzione del traffico negli aeroporti italiani, con gli scali delle isole che, beneficiando del turismo nazionale, registrano segnali di ripresa maggiormente evidenti rispetto alla media di sistema. Stentano, invece, a ripartire gli aeroporti a forte vocazione internazionale e intercontinentale, a causa del mantenimento delle restrizioni per i viaggi extra Ue.

Contrazione meno marcata rispetto al traffico passeggeri per i movimenti aerei: nel 2021 sono stati circa 950 mila, con un calo del 42,4% sul 2019 (+34,7% sul 2020) a conferma dell’utilizzo da parte dei vettori aerei di aeromobili di minore capienza.

L’uscita dalla crisi, in base ai dati disponibili, “rischia di essere lenta e parziale“, conclude Assaeroporti sottolineando che “il comparto ha bisogno di sostegni adeguati per affrontare le sfide della ripartenza e della transizione ecologica e digitale, a beneficio non solo degli operatori del settore ma anche dei territori, dell’economia del Paese e dell’occupazione”.

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