6 marzo 2025 11:46
Cinque miliardi di dollari: a tanto ammonta l’investimento di Emirates per il rinnovo di 220 aeromobili, secondo quanto dichiarato dal presidente Tim Clark in questi giorni all’Itb di Berlino.
«Abbiamo dovuto prendere il controllo del nostro destino – ha dichiarato Clark -. Vedendo i problemi all’orizzonte, abbiamo preso questa decisione. Ed è l’unico modo per sostenere il network e farlo crescere». Il riferimento è chiaramente ai problemi legati alla catena di approvvigionamento e ai ritardi nelle consegne dei velivoli.
La compagnia non è per nulla ottimista sulle consegne – nell’ottobre 2025 – del 777X di Boeing, poiché l’ultima versione del widebody è ancora in attesa della certificazione finale, ha dichiarato Clark.
Il vettore prenderà in considerazione anche gli Airbus A350-1000, di dimensioni simili al Boeing 777, anche se Clark ha detto che il fornitore di motori Rolls-Royce Holdings Plc dovrà dimostrare che il suo motore è sufficientemente affidabile prima di effettuare un ordine.
Il vettore sta effettuando il retrofit dei velivoli presso le proprie strutture di Dubai, dotandoli di nuovi interni di cabina e altre migliorie per allungare la durata di modelli quali l’A380, di cui è di gran lunga il più grande operatore a livello mondiale.
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L'approvazione ha una durata di due anni e rappresenta il primo passo verso l'ottenimento di una licenza permanente. La compagnia aerea israeliana deve ora soddisfare ulteriori requisiti della Faa e della Transportation Security Administration e prevede di ricevere l'approvazione operativa definitiva entro giugno 2025.
Secondo le dichiarazioni della compagnia, i voli dovrebbero decollare "a partire dalla Pasqua 2026, e possibilmente anche prima, a seconda della disponibilità dell'aeromobile su un contratto di dry lease a lungo termine”. I velivoli impiegati dovrebbero essere Airbus A330.
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Gianluigi Aponte, il famoso patron di Mediterranean Shipping Company (Msc), sta emergendo come il principale investitore in un’operazione da 23 miliardi di dollari per l’acquisto di 43 terminal portuali da CK Hutchison, il conglomerato del magnate di Hong Kong Li Ka-shing.
Secondo Bloomberg, l'operazione prevede che Terminal Investment Ltd. (TiL), società con sede a Ginevra controllata dalla famiglia Aponte, diventi proprietaria unica di quasi tutti i porti coinvolti, ad eccezione di due scali a Panama, che saranno gestiti da BlackRock Inc.
Secondo le fonti, Global Infrastructure Partners, una divisione di BlackRock, deterrà il 51% dei due porti sul Canale di Panama, mentre TiL ne manterrà il restante 49%. La chiusura dell’accordo, che dovrebbe garantire oltre 19 miliardi di dollari in contanti a CK Hutchison una volta finalizzato, era inizialmente prevista per il 2 aprile, ma è slittata a causa delle pressioni della Cina, contraria a un’intesa percepita come lesiva degli interessi nazionali. Ma chi è Gianluigi Aponte, fondatore di Msc, ora al centro di una delle più grandi operazioni portuali degli ultimi anni?
Come riporta La Stampa la Cina avrebbe esercitato pressioni sul magnate 96enne Li Ka-shing per bloccare la vendita, visto il coinvolgimento degli Stati Uniti e l'interesse mostrato anche dal presidente Donald Trump. Panama, dal canto suo, ha avviato verifiche sull’operazione: il revisore generale ha contestato a CK Hutchison presunte irregolarità, respinte con decisione dalla società. Secondo le fonti, BlackRock e il fondo sovrano di Singapore Gic Pte detengono insieme circa il 30% delle quote minoritarie in TiL, che attualmente gestisce oltre 70 terminal container in 31 Paesi, tra impianti attivi e in fase di sviluppo. Mediterranean Shipping Company, il colosso della famiglia Aponte che controlla TiL, ha scelto di non rilasciare commenti. Nessuna dichiarazione, al momento, neanche da parte di CK Hutchison e BlackRock.
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[post_content] => Per la prima volta, il parco nazionale area marina protetta delle Cinque Terre partecipa a Euroflora, portando a Genova, nel cuore della più importante rassegna florovivaistica internazionale un racconto suggestivo e poco conosciuto: quello delle "altre Cinque Terre", dove l’intreccio millenario tra uomo e natura disegna un paesaggio irripetibile, riconosciuto e tutelato dall’Unesco e al centro di progetti di ricerca, tutela e valorizzazione.
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Intanto, all'inizio del mese di aprile Transavia ha accolto in flotta il nono Airbus A321neo: quest'anno la compagnia aerea riceverà altri cinque nuovi Airbus A321neo, in linea con la tabella di marcia che prevede il progressivo phase-out dei più datati Boeing 737. I nuovi aeromobili garantiscono una riduzione del 50% dell'impronta acustica ed emettono oltre il 15% in meno di CO₂ rispetto alla precedente generazione di velivoli.
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South African Airways è uscita dall'amministrazione controllata il 30 aprile 2021, dopo un iter di 17 mesi, con una flotta di sei aeromobili, che sono diventati 20 a gennaio 2025. Attualmente Saa opera quindi con dodici A320-200 in leasing e un altro in consegna; due A330-300 in leasing e altri due in consegna; e due A340-300 di proprietà. Conta inoltre su un B737-300 in wet lease da Cobra Aviation e due B737-800, sempre in wet lease, da SunExpress.
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Ryanair potrebbe posticipare le consegne dei nuovi Boeing se le ripercussioni dei dazi imposti dagli Stati Uniti ne aumenteranno il costo: è Michael O'Leary, ceo del gruppo Ryanair, a spiegare in un'intervista al Financial Times la decisione della low cost, la cui flotta è interamente Boeing.
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