9 giugno 2023 11:51
Aegean vola spedita nel 2023 con oltre 5 milioni di passeggeri trasportati nel periodo gennaio-maggio, pari ad un aumento del 50% sul corrispondente periodo del 2022 e superando il traffico passeggeri dello stesso periodo pre-pandemico.
In particolare, il traffico internazionale su Atene è aumentato del 65% rispetto al 2022 e del 12% rispetto al 2019. Per lo stesso periodo, il traffico internazionale verso Salonicco è cresciuto in modo ancor più significativo, raggiungendo il 72% rispetto all’anno precedente e il 30% rispetto al 2019.
Questo incremento è stato ottenuto sia grazie all’espansione complessiva dell’attività di Aegean con nuove rotte all’estero, visto che quest’anno opera con il più grande network internazionale di destinazioni della sua storia, sia grazie al puntuale aumento della frequenza dei voli, su rotte già esistenti come Italia, Spagna, Germania, Scandinavia, Israele, Egitto e Arabia Saudita.
Da notare che con l’inizio della stagione estiva, iniziata in anticipo rispetto agli anni precedenti, sono partiti i voli diretti da Atene per Bristol, Birmingham, Riga e Lille, i voli diretti da Salonicco per Barcellona e Colonia e i voli diretti da Chania, Ioannina, Mykonos, Rodi e Kalamata per Tel Aviv.
Nei prossimi giorni è previsto il lancio di 9 nuove rotte da/per Atene (Lubiana, Dammam, Newcastle, Siviglia, Lubiana, Lubiana, Lubiana, Newcastle, Siviglia, Lubiana, Cuba, Pisa, Palma di Maiorca e Spalato), 3 nuove rotte da/per Salonicco (Venezia, Erevan, Tbilisi), mentre allo stesso tempo 5 rotte da/per Heraklion (Vienna, Marsiglia, Larnaca, Tirana e Belgrado) e la rotta che collega Rodi a Belgrado tornano in programma dopo la pausa invernale.
Complessivamente la compagnia offrirà quest’anno 18 milioni di posti, di cui 11 milioni sulle rotte internazionali, 2 milioni in più rispetto al 2022 e 800.000 in più rispetto al 2019. La compagnia aerea opererà verso 165 destinazioni in 46 Paesi con 272 rotte dirette dalle sue 10 basi in Grecia e all’estero, con una flotta di 76 aeromobili, tra cui i nuovi Airbus A320 e A321 neo.
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I dati elaborati dal World Tourism Barometer 2023 dell'Unwto evidenziamo come la domanda turistica sia rimasta resistente in tutti i mercati nonostante le sfide economiche e geopolitiche, ma il settore deve ora adattarsi alle nuove realtà.
Nel periodo gennaio-luglio, 700 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale, con un aumento del 43% rispetto agli stessi mesi del 2022. Il mese più affollato è stato luglio, con 145 milioni di turisti nel mondo, pari al 20% del totale dei sette mesi. Europa, Medio Oriente e Africa hanno trainato il rimbalzo del settore.
Proprio l'Europa spicca con numeri oltre la media, recuperando il 91% dei livelli pre-crisi, grazie alla robusta domanda intraregionale e agli arrivi dagli Stati Uniti. Il Medio Oriente ha registrato i risultati migliori, con arrivi superiori del 20% ai livelli 2019, mentre l'Africa ha recuperato il 92% del numero di visitatori pre-crisi.
«Il turismo è in forte ripresa in ogni parte del mondo. Ma mentre il nostro settore si riprende, deve anche adattarsi - ha sottolineato il Segretario generale dell'Unwto, Zurab Pololikashvili -. Gli eventi meteorologici estremi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e le sfide critiche legate alla gestione dei flussi turistici in aumento sottolineano la necessità di costruire un settore più inclusivo, sostenibile e resiliente e di garantire che la ripresa vada di pari passo con il ripensamento del nostro settore».
Sulla base del tasso di viaggi in corso e delle prenotazioni per settembre-dicembre, gli analisti Unwto prevedono che il turismo internazionale globale raggiungerà l'80-95% dei livelli pre-pandemia nel 2023. Allo stesso tempo, la riapertura della Cina e di altri mercati asiatici dovrebbe incrementare i viaggi in tutto il mondo.
Tra i rischi per la ripresa vi sono l'inflazione elevata e l'aumento dei prezzi del petrolio, che hanno fatto lievitare i costi di trasporto e alloggio, incidendo sui modelli di spesa dei viaggiatori.
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[post_content] => Si chiamano Columbus Explorer, Columbus Vacanze e Columbus Platinum e sono tre delle quattro linee di prodotto (la quarta è Columbus Club) con cui il to padovano ha riorganizzato la propria offerta, in concomitanza con l'approdo in azienda della nuova direttrice, Manuela Altinier, dello scorso anno. Un approccio che si applica anche alla destinazione Stati Uniti, che in questo modo viene declinato in tutti i suoi aspetti: dalla formula fly and drive alle grandi metropoli New York, San Francisco, Las Vegas, passando per i parchi nazionali e le terre degli indiani d’America, percorrendo la Route 66 e volando nelle immancabili città del New England, per poi passare nel profondo Sud, andando sempre oltre le destinazioni conosciute.
Columbus Explorer è dunque la sezione dedicata al vero viaggiatore, che percorre rotte poco battute dal turismo per scoprire e godere della parte più genuina delle destinazioni. Columbus Vacanze è invece pensata per le proposte più classiche e collaudate che non vanno mai fuori moda. Una collezione di itinerari imperdibili in grado di rispondere a ogni esigenza di budget. Infine, Columbus Platinum, nata per sorprendere, affascinare, stupire e superare ogni aspettativa: una categoria dedicata ai viaggi di lusso con sistemazioni di charme e location esclusive.
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«Grazie all’alta velocità ferroviaria la domanda di mobilità in Italia è cresciuta dal 2009 al 2019 del 200%, con un abbattimento delle distanze tra i territori e un calo dei prezzi del 40%». E' quanto affermato dall'amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, intervenendo al dibattito "High-Speed Rail Crossing Borders", presso l'Europarlamento a Bruxelles.
L'inizio dell'avventura nell’Alta Velocità in Italia - ricorda FS News, portale informativo del GruppoonFS Italiane - ha preso il via nel 2009 con il completamento della dorsale Torino-Salerno e nei prossimi anni si estenderà, collegando alla rete altre città come Bari e Reggio Calabria.
«I passeggeri della linea Torino-Salerno in questi anni sono quadruplicati – ha spiegato Ferraris - passando da circa 15 milioni all'anno a circa 60 milioni. Inoltre, sulla linea italiana più rilevante, tra Roma e Milano, il treno e l’aereo detengono ora quote di mercato rispettivamente del 70% e del 30%, invertendo le loro posizioni precedenti».
Know How
Il Gruppo FS ha poi portato il suo know how nel resto d'Europa, considerato un mercato domestico. Lo dimostra l'esperienza di Trenitalia France, che "dal dicembre 2021 è stata il primo operatore internazionale a lanciare i propri collegamenti alta velocità nel mercato francese tra Parigi e Milano via Lione", e di ILSA in Spagna - partnership tra Trenitalia, Air Nostrum e Globalvia - che ha avviato con iryo i servizi con il Frecciarossa a novembre 2022 e si sta espandendo sui tre principali corridoi (Madrid-Barcellona, Madrid-Valencia/Alicante, Madrid-Malaga/Siviglia)
“In entrambi i paesi stiamo registrando risultati molto positivi – ha sottolineato Ferraris - con un tasso di riempimento dei treni superiore al 70%, una riduzione dei prezzi medi dei biglietti e alti livelli di soddisfazione dei clienti".
Il processo di internazionalizzazione del Gruppo FS proseguirà, parallelamente allo sviluppo della rete TEN-T, con altre tratte, ad esempio fra Parigi e Barcellona, fra Parigi a Bruxelles-Amsterdam e, infine, verso Berlino. Trenitalia con Deutsche Bahn lancerà poi due connessioni da Roma e Milano per Monaco entro il 2026.
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Flix rende noti i risultati per il primo semestre del 2023. Da gennaio a fine giugno 2023, più di 36 milioni di persone hanno viaggiato con i servizi FlixBus, FlixTrain, Greyhound e Kamil Koç, per un incremento del 53% rispetto al 2022. Il fatturato complessivo del gruppo Flix nel periodo considerato ammonta a 860 milioni di euro, per un incremento del 54% rispetto ai 557 milioni di euro relativi al semestre gennaio-giugno 2022. Il periodo gennaio-giugno 2023 si conferma, così, il primo semestre di maggior successo nella storia della società. Inoltre, Flix rende noto un adjusted Ebitida di 26 milioni di euro, con un incremento di 85 milioni sull’anno precedente, e un margine corrispondente del 3%.
«Flix sta continuando a crescere in modo sostenibile e profittevole», ha affermato André Schwämmlein, amministratore delegato e co-fondatore di Flix. «Stiamo raggiungendo i risultati prefissati in ciascuno dei segmenti in cui operiamo, e nel primo semestre dell’anno siamo riusciti a espandere la nostra offerta in modo significativo in diversi mercati. Flix si riconferma un caso di successo del travel tech globale».
Fra le altre cose, Flix ha avviato i collegamenti con la Finlandia e la Grecia, e ha consolidato fortemente la rete in Brasile. Al momento la società opera a livello globale in 41 Paesi a cui si aggiungerà presto il Cile, dove il servizio di FlixBus debutterà entro la fine del 2023. Per l’anno fiscale 2023, Flix prevede un aumento del fatturato totale di oltre il 25% rispetto al 2022 e un adjusted EBITDA margin dal 5% in su.
Crescita significativa
Nel primo semestre del 2023, Flix ha registrato un incremento rilevante del fatturato, un aumento significativo nel numero dei passeggeri e un adjusted EBITDA positivo in tutti i segmenti in cui opera con i propri servizi. I dati raccolti includono, oltre a FlixBus e FlixTrain, anche i servizi operati con i marchi Kamil Koç, in Turchia, e Greyhound, in America del Nord.
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[post_content] => Quella tra Lufthansa e Ita Airways è una partita che i tedeschi non vorrebbero si allungasse ai tempi supplementari. Perché ciò si verifichi dovrebbero però essere molto aperti alle richieste della Commissione europea, dalla quale si attende il parere definitivo all'operazione.
Obiettivo del gruppo Lh sarebbe quello di ottenere un semaforo verde entro la fine dell’anno, in quella che è ancora la fase 1, anche se dall'Antitrust europeo si preparano ad andare anche nella fase 2, arrivando così all'inizio 2024.
Sotto la lente di ingrandimento c'è la potenziale sovrapposizione dei network: secondo quanto riferito da Il Corriere della Sera, sarebbe limitata tra il 4 e il 6%, a seconda di cosa si considera come 'mercato' di riferimento. Ma su Milano e Roma si dovrà intervenire per far entrare altri vettori e ridurre il tasso di concentrazione dei due vettori.
In generale, i mercati tra Italia e Germania, Svizzera e Belgio potrebbero vedere sei nuovi monopoli con l’integrazione di Ita. I collegamenti interessati sarebbero infatti quelli tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. A questi si sommerebbero anche rotte in posizione dominante, come Milano-Bruxelles (95% sotto l'egida Ita-Lufthansa nell’intero 2023, l’altro 5% a Ryanair), Roma-Bruxelles (74% offerto dai due vettori), Milano-Amburgo (65% di Ita-Lufthansa). La Ue potrebbe investire più Lufthansa di Ita, visto che quest'ultima due anni fa aveva già ceduto il 15% a Linate e il 57% a Roma.
Altri due temi scottanti nel mirino di Bruxelles sarebbero poi quelli relativi ai competitor (l'Ue non considera Ryanair tale poiché quest'ultima detiene quasi il 45% del market share in Italia - domestico e internazionale, ma non ha voli lungo raggio e non opera in mercati premium) e il futuro posizionamento sulle rotte transatlantiche (L’Antitrust Ue vorrebbe poi includere nella valutazione sul tasso di competizione delle rotte anche il ruolo di United Airlines, partner commerciale di Lufthansa nell’alleanza transatlantica «A++» assieme ad Air Canada).
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[post_content] => La Slovenia fa degli incontri con il trade uno dei capisaldi della stagione autunnale alle porte. Si comincia dalla fiera di Rimini in ottobre, dove l'Ente sloveno per il turismo parteciperà con uno stand da 192 mq insieme a 24 tra aziende e operatori, albergatori, istituti termali, enti di promozione territoriale e singole attrazioni turistiche. In vetrina, dunque, la ricca proposta della destinazione che spazia dal turismo balneare a quello termale, dall'offerta per il turismo outdoor a quello esperienziale, con un approccio sempre green e sostenibile.
Focus, in particolare, sulla città di Lubiana, che già traguarda il mese di dicembre, quando le strade del centro si animeranno con le luci di Natale, curate ogni anno dall’architetto e designer Urban Modic. «L’idea è che lo stand sloveno possa regala un assaggio dell’atmosfera natalizia a Lubiana - spiega Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia - meta ideale per gli amanti dei mercatini e degli spettacoli di luce. Anche quest’anno ci aspettiamo molto dalla stagione invernale, che vedrà le strade della capitale riempirsi di vita, tra un tour in battello sulla Ljubljanica e un desiderio espresso sotto l’albero di Piazza Prešeren».
Quest'anno la destinazione beneficia anche di un nuovo collegamento aereo tra Milano e Trieste - che opera Ita Airways dall'inizio di settembre - «non solo per i turisti provenienti dal nord-ovest ma anche, se non soprattutto, per quanti arrivano dal resto d’Italia e d’Europa, che avranno in Milano uno scalo strategico per raggiungere Trieste e, da qui, la vicina Slovenia».
Appuntamento invece a Torino, nei mesi finali dell'anno, dove la Slovenia ospiterà un workshop b2b per creare nuove opportunità d’incontro e di business tra gli operatori incoming sloveni e quelli del territorio del capoluogo piemontese e dintorni.
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[post_content] => A novembre dell'anno scorso aveva previsto un ritorno ai livelli pre-Covid, quando la divisione tour operating del gruppo Alpitour toccava gli 1,35 miliardi di euro di fatturato. E così è stato, o quasi, visto che la parte to della compagnia si appresta a chiudere l'anno finanziario, il prossimo 31 ottobre, ben al di sopra di quota 1,3 miliardi. "Abbiamo vissuto un anno con qualche chiaro scuro ma finalmente normale, che ci ha permesso di tornare a operare con la consueta capacità su tutte le destinazioni - spiega il general manager tour operating di Alpitour World, Pier Ezhaya -. E' un traguardo importante, perché la nostra macchina funziona se genera ricavi compresi tra gli 1,3 e gli 1,4 miliardi. Un livello che ci consente di sfruttare appieno tutte le nostre risorse, rotazioni del volato comprese. Per quanto riguarda i dati sui margini, dobbiamo aspettare ancora un po' per l'approvazione dei bilanci, ma posso già dire che siamo soddisfatti".
Effetto caro prezzi: flussi via dalla Grecia verso Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde
Nel dettaglio, il mercato ha mostrato un po' di sofferenza sull'area mediterranea, in particolare sulla Grecia: "Sono aumentati i prezzi in modo esasperato, specialmente verso le isole più alla moda, come Santorini, Mykonos e Paros. Inoltre c'è stato l'effetto degli incendi di Rodi, che ha inciso negativamente su alcuni prodotti, tra cui Creta e Kos - aggiunge Ezhaya -. Tutto ciò ha inciso su un contesto già caratterizzato da una forte inflazione. Abbiamo quindi assistito a una riconversione della domanda su Egitto, Tunisia e in parte Capo Verde". Più cauto invece il discorso Albania, destinazione che nei mesi estivi è stata indicata da molti quale meta emergente dell'anno. "In realtà, il Paese sta investendo molto nel turismo, ma non è ancora in grado di accogliere realmente volumi importanti".
Altri trend: East Africa sugli scudi e il ritorno del Giappone
Molto bene è andato poi l'East Africa, specialmente Kenya, Tanzania (con Zanzibar) e Madagascar. "Per il tailor made, il 2023 è stato l'anno del Giappone, che già nel biennio 2018-2019 aveva registrato numeri record, ma che è stato evidentemente penalizzato successivamente dall'emergenza Covid" prosegue Ezhaya. Venendo alle nostre latitudini, l'Italia ha sostanzialmente pareggiato i livelli di quattro anni fa, rimanendo quindi un po' sotto le aspettative iniziali: "Credo che ci abbia fatto male il biennio in cui abbiamo operato quasi in assenza di competizione. Probabilmente ci si aspettava una domanda più forte, ma con le frontiere aperte la concorrenza si fa sentire".
Eden Viaggi sopra i 200 mln di fatturato ma stenta ancora ad attirare i fai-da-te
Infine una parola sul brand Eden Viaggi, sui cui il gruppo ha puntato particolarmente per quest'anno anche tramite un'importante campagna pubblicitaria dedicata da 4 milioni di euro. "Sul pari perimetro abbiamo raggiunto livelli del 22% superiori al 2019 - rivela Ezhaya -. Per la fine dell'anno finanziario contiamo di superare i 200 milioni di euro. Siamo molto soddisfatti, anche se non riusciamo ancora ad attirare i clienti del fai-da-te, che è il nostro obiettivo di medio periodo. La domanda si è rivelata comunque molto forte, forse anche a causa del caro prezzi".
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Audizione di Fiavet-Confcommercio presso la Camera dei deputati alla IX Commissione trasporti. Al centro dell’intervento di Fiavet-Confcommercio è stata posta la continuità territoriale, per consentire a tutte le regioni, isole comprese, di godere di un’adeguata connessione.
«Le agenzie di viaggio si trovano in seria difficoltà nel gestire la biglietteria dei vettori aggiudicatisi i bandi della continuità territoriale» fa osservare il presidente di Fiavet-Confcommercio Giuseppe Ciminnisi.
Coordinare le prenotazioni presso i call center di questi vettori è molto difficile sia per i passeggeri che acquistano in autonomia, sia per coloro che si affidano all’intermediazione.
Per le agenzie di viaggi sarebbe molto più semplice la gestione della biglietterie tramite gds. Fiavet-Confcommercio ha quindi richiesto di vendere le tariffe di continuità territoriale tramite questo strumento, per non gravare sui call center.
A questo proposito è stata portata ad esempio Aeroitalia, che esercita in continuità territoriale da Alghero su Roma e Linate e da Olbia su Linate. La compagnia, pur avendo annunciato che avrebbe reso disponibile la biglietteria su gds da marzo 2023 non ha mai attivato questa possibilità che è invece obbligatoria e prevista dal bando. Inoltre, non essendoci un’auspicabile lista d’attesa, molte volte i posti aerei sono stati lasciati vuoti proprio per l’impossibilità di contattare il call center.
Fiavet-Confcommercio, oltre a ciò, ha richiesto la rimborsabilità immediata in denaro dei biglietti in continuità territoriale. Anche in questo caso Aeroitalia, sta rilasciando voucher con scadenza 12 mesi. La Federazione ha fatto osservare in Commissione trasporti che anche Adiconsum Sardegna ha segnalato all’Antitrust il diniego del rimborso pecuniario di Aeroitalia per i biglietti cancellati dai passeggeri.
Diritti e doveri
Inoltre per i turisti dovrebbe essere fissato un tetto massimo di tariffa, perché questi spesso si trovano a pagare biglietti che costano il triplo di quelle dei residenti. Sarebbe anche auspicabile, secondo Fiavet-Confcommercio, che chi si trova a viaggiare spesso per lavoro verso la Sardegna possa godere di una tariffa quantomeno agevolata.
Un altro grave danno per i sardi e per le agenzie di viaggio sarde, è quello che costringe i passeggeri della regione, in caso di più voli consecutivi, a ritirare i bagagli e ripetere il check-in senza passare per i transiti, come avviene per qualunque altro passeggero delle Regioni italiane che debba, dopo lo scalo a Roma o a Milano, raggiungere altre destinazioni nazionali o internazionali. Allo stesso modo il bagaglio a mano e da stiva dovrebbe essere compreso nella tariffa del biglietto, altrimenti le compagnie in continuità territoriale operano come le low cost emettendo biglietteria a tariffa bassa, ma obbligando, di fatto, il passeggero ad acquistare uno spazio per il bagaglio che supera, il più delle volte, il costo di un biglietto aereo medio.
Infine Fiavet-Confcommercio ha fatto osservare che Aeroitalia per il rimborso delle tasse aeroportuali versate per l’acquisto di biglietteria in continuità territoriale, nel caso in cui i biglietti siano annullati, applica una tassa amministrativa di 30 euro “che appare iniqua e esorbitante”, soprattutto perché si tratta di tasse che non sarebbero esigibili in considerazione del fatto che il passeggero non ha volato e quindi non ha usufruito dei servizi aereoportuali.
“Per descrivere le criticità che sono emerse dall’esperienza lavorativa quotidiana e i dati raccolti dalle imprese associate abbiamo preso ad esempio il caso Sardegna in quanto già noto alle cronache, esemplificativo di alcune problematiche – ha specificato in aula il consulente legale Fiavet-Confcommercio, Federico Lucarelli -. Non si tratta pertanto del tema peculiare legato ad un vettore, ma di assumere la Sardegna come caso pilota per analizzare problematiche e criticità che non rendono effettivo l’esercizio della continuità territoriale, pregiudicando l’interesse dei cittadini isolani a fruire di tale servizio, danneggiando il turismo, le relazioni economiche e gli interessi primari di chiunque utilizzi la continuità territoriale per i propri bisogni”.
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[post_content] => Toscana Aeroporti marcia spedita verso il superamento dei livelli di traffico pre-pandemia: la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa durante lo scorso agosto ha registrato una crescita del 16,7% anno su anno, e del 4,1% rispetto all’agosto del 2019. Il risultato è successivo al +6,3% di luglio 2023 rispetto allo stesso mese 2019, dopo che nel primo semestre i passeggeri transitati dal Vespucci e dal Galilei erano stati complessivamente 3,6 milioni, in altre parole il 95,6% del volume 2019.
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